Provincia di Cassino: cinquant’anni di proposte istitutive: 1956-2006


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Giuseppe Gentile, Cassino, 2007.

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PRESENTAZIONE
Definirei questo libro la storia di un sogno più che di una mancata provincia: 2007-03-provincia-di-cassino-cinquantanni-di-proporste-istitutivemezzo secolo di un sogno secolare. risalgono, infatti, agli inizi dell’ottocento le aspirazioni di Cassino a porsi come guida di un territorio a cui il destino, più che gli uomini, sembra l’abbia legata. Lo studioso Gaetano de Angelis Curtis, del Laboratorio di Storia regionale dell’Università di Cassino, nella sua pubblicazione sullo stesso tema prende le mosse addirittura dal 1799.A questo proposito va subito precisato che la ricerca di Gentile ha conosciuto quella di de Angelis curtis solo quando il suo lavoro era in fase molto avanzata, e questo mi consta personalmente. Occorre, inoltre, puntualizzare che le due opere non vanno considerate come sovrapposizioni su uno stesso argomento di studio: oltre ad avere due diversi ambiti di interesse, sono condotte con metodologia e fonti del tutto autonome. In particolare la ricerca di Gentile si basa quasi esclusivamente sulle proprie personali cognizioni quale testimone e, spesso, protagonista dei fatti che narra; quella di de Angelis Curtis, invece, è condotta  nell’ambito di uno studio accademico su fonti archivistiche e storiche. Si puó ben dire che i due lavori si completano a vicenda, anche se c’è una sovrapposizione temporale (ma solo temporale) dell’ultimo cinquantennio di riferimento. Ciò che rende particolare il lavoro di Giuseppe Gentile è la presenza costante dell’autore nel travagliato iter delle proposte di  istituzione di una nuova provincia nel basso lazio da lui qui studiate e commentate; e lo fa con informazioni di prima mano e con annotazioni di carattere personale, ancora facilmente riscontrabili negli archivi della stampa locale, oltre che nella memoria dei protagonisti. Forse proprio quest’ultimo aspetto potrà creargli qualche problema, una volta pubblicato il libro,  da parte di persone citate nelle sue pagine, dal momento che spesso denuncia, senza remore, le varie posizioni di politici che hanno piuttosto ostacolato, anziché spinto in avanti, le varie proposte istitutive. Non ha peli sulla lingua, Gentile, quando manifesta gli interessi contrari di quei politici che, nella nuova ipotizzabile circoscrizione, vedevano messo a rischio  il proprio “territorio” elettorale; non ha scrupoli nel segnalare la freddezza e lo strabismo di candidati alle prese con un elettorato in parte favorevole e in parte contrario alla  nuova provincia. Non si sofferma sulla elencazione dei vantaggi di una nuova circoscrizione amministrativa per gli abitanti del territorio: lo fanno, con profusione di particolari, i  relatori delle varie proposte riportate nel libro; tuttavia risalta con grande evidenza la sua cieca fiducia nella bontà delle proposte; risalta dalla passione che guida la sua narrazione, dal gran da farsi in ogni circostanza, sempre presente, come è stato, nelle più importanti riunioni di comitati, di summit politici, di incontri istituzionali. Proprio in considerazione di ciò  non poteva esserci testimone più attendibile e documentato, per gli ultimi decenni, della storia delle aspirazioni di Cassino a porsi come capoluogo di provincia. E non è nuovo il nostro, in tale operazione: ricordiamo il suo precedente libro sugli ultimi anni della democrazia cristiana in provincia di Frosinone, nel quale egli si pone come narratore-testimone-protagonista.
È questo, in fondo, il suo ruolo in questo lavoro; e proprio per questo il risultato è da considerare come documento storico a tutti gli effetti. Si potrà forse obiettare sul suo dare libero  sfogo allo sdegno per le furbizie di parlamentari interessati solo al mantenimento del proprio elettorato (ma chi non si sdegnerebbe?), ma si tratta pur sempre del cruccio di chi ama la propria terra e non si rassegna all’idea che un traguardo, che potrebbe (o avrebbe potuto) essere raggiunto senza troppe difficoltà – la realizzazione del sogno –, debba, invece, svanire per interessi personali di questo o quel politico. Non so se altri vorranno ancora tentare l’impresa di una nuova proposta di legge istitutiva; oggi sembra non tirare aria favorevole per  via dei diversi orientamenti di chi ci governa. tuttavia c’è sempre la questione aperta di “roma capitale” o “area metropolitana: in tale contesto, se vi si porrà mano, si potrà riaprire la partita. Se ciò dovesse verificarsi a breve o medio termine sono certo che rivedremo il nostro Peppino Gentile ancora in prima linea; e ne avrebbe pieno titolo, sia per i suoi trascorsi impegni nelle varie iniziative, sia, ora, per questa sua pubblicazione, che siconfigura come la “summa” di tutte le motivazioni a favore di una nuova provincia nel basso lazio. In effetti chiunque volesse predisporre una nuova proposta non dovrà fare altro che estrapolare da questo libro le motivazioni più convincenti: in tal senso, dunque, il lavoro di Gentile appare come il più prezioso e autorevole contributo alla “battaglia” per la provincia di Cassino.

 

Emilio Pistilli
Presidente CDSC onlus

SOMMARIO

PRESENTAZIONE – pag. 5
INTRODUZIONE – pag. 7
1956 – Proposta di legge parlamentare di Angelucci e altri – pag. 11
1984 – Proposta di legge parlamentare di Picano – pag. 15
1989 – Proposta di legge regionale Vitelli-Collepardi – pag. 35
1993 – Proposta di legge regionale Gentile e altri – pag. 41
1996 – Proposta di legge parlamentare di Pecoraro scanio – pag. 54
1997 – Proposta di legge parlamentare di Lucio Testa – pag. 63
1997 – Proposta di legge parlamentare Magliocchetti – pag. 70
2004 – Proposta di legge parlamentare di Oreste Tofani – pag. 81
2004 – Proposta di legge parlamentare la Starza/Conte – pag. 94
2006 – Proposta di legge parlamentare Formisano – pag. 96
CONCLUSIONI – pag. 107
INDICE DEI NOMI – pag. 109

 

 

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