Don Gregorio De Francesco, benedettino, bibliotecario di Montecassino è tornato nella Casa del Signore


Print Friendly, PDF & Email

.

Il Centro Documentazione e Studi Cassinati porge sentite e sincere condoglianze per don Gregorio, tornato alla Casa del Signore ed esprime vicinanza all’intera comunità cassinense.

Gaetano de Angelis-Curtis
presidente

.

In ricordo di don Gregorio, pubblichiamo, di seguito, un articolo di Emilio Pistilli del 2001, tratto da «Presenza Cristiana, a. XI, n. 6-7 agosto-settembre 2001» dal titolo “I 50 anni di sacerdozio di don Gregorio De Francesco” e una breve nota biografica tratta dal sito www.abbaziamontecassino.org

.

I 50 anni di sacerdozio di don Gregorio De Francesco.

foto 2

Presenza Xna, agosto-settembre 2001.

Il 5 agosto scorso don Gregorio De Francesco, al secolo Francesco, bibliotecario di Montecassino, ha celebrato 50 anni di sacerdozio. La cerimonia solenne è stata officiata alla presenza del p. Abate nella basilica cattedrale.
Nato a Messercola, frazione di Cervino, CE, l’1 gennaio 1927, entrò in monastero il 13 ottobre 1939, all’età di 12 anni. Frequentò il 1° liceo a Roma, il 2° e 3° liceo ad Assisi, il Noviziato e Teo-logia nella badia di Cava De’ Tirreni. Restò in abbazia a Montecassino fino a guerra inoltrata; fu trasferito a Roma con altri confratelli alla fine del 1943, quando anche la biblioteca monumentale veniva posta in salvo dai tedeschi verso la Capitale.
Fu professo il 28 dicembre 1947 e sacerdote il 5 agosto 1951.
Ritornò nella casa di S. Benedetto nel 1952, dove ebbe subito l’incarico di Prefetto degli alunni monastici, incarico che conservò fino al 1962. A 35 anni fu maestro dei novizi. Nel maggio 1969 assunse l’incarico di bibliotecario raccogliendo la prestigiosa eredità di don Ambrogio Mancone. Nel 1971 abbandonò il ruolo di maestro dei novizi per dedicarsi a tempo pieno alla Biblioteca.
IMG_1581Quotidianamente, da 32 anni si dedica alle cure della biblioteca monumentale, ma deve anche occuparsi delle incombenze connesse, come la compilazione dei registri di entrata, della contabilità, dei preventivi, degli ordini di acquisto. In tale lavoro egli è dipendente dello Stato. Non manca, però, di dedicarsi anche alle esigenze dei frequentatori della biblioteca, per lo più studiosi, provenienti da ogni parte del mondo, e studenti alle prese con la tesi di laurea, che egli assiste e guida nella ricerca dei testi e delle fonti con zelo e passione: questo non rientra nei suoi compiti, ma non riesce a farne a meno – è egli stesso che lo confessa – perché sa che quelle “creature” (così definisce i giovani studenti) hanno bisogno di aiuto, altrimenti non saprebbero dove mettere le mani. Ma proprio questa sua cura gli haIMG_1609 consentito di conoscere a fondo l’immensa biblioteca.
È schivo, don Gregorio, non ama porsi all’attenzione, preferisce lavorare nell’ombra e in silenzio: come è prodigo di consigli ai frequentatori della biblioteca, così è avaro di parole quando si parla di lui. Ma è proprio questo che lo fa apprezzare ed amare da chiunque abbia a che fare con lui, anche per breve periodo. Buon conoscitore dei classici greci e latini, appassionato della musica, nella sua innata modestia fa solo foto 1intravedere la sua profonda cultura a chi lo frequenta.
Silenzioso in quegli austeri corridoi, si muove come un’ombra per sfilare dagli scaffali con mano sicura un volume richiestogli, si china al fianco dello studioso per verificare che si sia trovato ciò che si cercava, e subito di nuovo in movimento per soddisfare altra richiesta. Chi lo conosce non riesce ad immaginarlo al di fuori di quelle mura, lontano da quelle che sono le fonti della civiltà europea.
La Biblioteca di Montecassino oggi è don Gregorio, come nel passato lo è stato don Ambrogio, come lo sono stati altri prestigiosi bibliotecari che lo hanno preceduto.
È proprio vero: la Regola del santo Patriarca ha dato sempre buoni frutti, e don Gregorio è uno di questi frutti.

.

Biografia

Bibliotecario di Montecassino per quasi un quarantennio a partire dal 1971, è scomparso quest’oggi 6 agosto 2017 alle ore 12, dopo lunga malattia.

Nato a Messercola di Cervino (Caserta) il 1° gennaio 1927 da Antimo e Rosa Maione, era venuto a Montecassino come alunno il 13 ottobre 1939, accolto dall’abate Gregorio Diamare.

Don Gregorio, il cui nome civile era Francesco, dopo il noviziato alla SS. Trinità di Cava dei Tirreni emise la professione monastica a Montecassino il 28 dicembre 1947. Compiuti gli studi filosofici ad Assisi e quelli teologici a Cava, fu ordinato sacerdote il 5 agosto 1951 dal vescovo Mons. Ildebrando Vannucci, abate di S. Paolo fuori le mura di Roma.

Maestro degli alunni monastici dal 1953, fu poi maestro dei novizi dal 1962, quindi dal 1971 bibliotecario di Montecassino. Laureatosi in Lettere all’Università di Cassino, Don Gregorio è stato per tanti anni un punto di riferimento indispensabile per molti studenti e studiosi oltre che per i confratelli, ai quali sapeva prestare gli aiuti bibliografici richiesti e soprattutto offrire il dono della sua umanità e disponibilità senza limiti e con generosità verso tutti.

La sua memoria resta in benedizione per l’esemplarità della sua vita di monaco e sacerdote buono e testimone della misericordia di Cristo Gesù.

.

(385 Visualizzazioni)