ANNO 2025 N.1
STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionaleAnno XXV, n. 1, Gennaio-Marzo 2025 >Scarica il pdf IN QUESTO NUMERO: Pag. 3 M. Dell’Omo, Per la storia del pellegrinaggio lauretano. Un diario di viaggio da San Giovanni Incarico al Santuario di Loreto nell’estate del 1805. “ 14 P. Cedrone, San Donato Val di Comino: un’antica iscrizione in località «Sant’ Fêl’» oggi San Fedele. “ 17 E. Pistilli, Il Cassinate tra Volsci e Osci. Sul ritrovamento di monete osco-campane. “ 21 M. Zambardi, La villa rustica romana, di epoca repubblicana, sita in località Le Torri, nel territorio di San Pietro Infine. “ 23 F. Di Giorgio, Pignataro Interamna: i luoghi di culto e il rapporto con i cittadini all’estero. “ 50 A. Mangiante, Cassino: la chiesa di San Pietro in castro. “ 53 D.…
LA GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO NEL SERVIZIO DELL’EMITTENTE «TELEUNIVERSO»
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Alla fine del 1901 il geniale fisico italiano Guglielmo Marconi portò a termine, con successo, un esperimento sulle onde elettromagnetiche (consisteva nella trasmissione del segnale della lettera dell’alfabeto «S» partito da Terranova in Canada e captato, dopo aver sorvolato in pochissimo tempo l’oceano Atlantico, da Guglielmo Marconi sulle coste della Cornovaglia in Inghilterra) che rivoluzionò di lì a poco la storia delle comunicazioni. Per celebrare la radio come canale di informazione e di supporto per la diffusione dalla cultura e della libertà di parola, l’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) ha istituito per il 13 febbraio la giornata mondiale della Radio (World Radio Day) giacché in quel giorno del 1946 andò in onda la prima trasmissione radio dell’Onu dal Palazzo di vetro, sede ufficiale a…
NAUFRAGIO DEL PIROSCAFO ORIA. RICORDATI I DISPERSI
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Domenico Tortolano* L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e il Centro documentazione e studi cassinati-Aps si sono fatti promotori della conoscenza delle tristi vicende dei militari italiani periti nell’affondamento del piroscafo Oria sollecitando le istituzioni locali a rendere loro omaggio. Così un gruppo di sindaci del territorio, per la prima volta (dopo Coreno Ausonio), si sono ritrovati a Capo Sounion. «Dispersi si, dimenticati mai». Lo ha ricordato l’Ambasciatore ad Atene Paolo Cuculi nella cerimonia di commemorazione della morte di 4.116 soldati italiani fatti prigionieri dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale e annegati nell’affondamento del piroscafo norvegese Oria per naufragio nel mare Egeo il 12 febbraio 1944. Tra questi sulla nave c’erano anche 107 giovani militari della provincia di Frosinone, nella maggior parte del Cassinate. Pochi si salvarono…
ATTIVITÀ DEL CDSC-APS
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf ______________________________________________________________________________________________ Il giorno della Memoria all’Historiale di Cassino Lunedì 27 gennaio 2025 nella «Sala Rambaldi» dell’Historiale di Cassino si è tenuto un interessante convegno dal titolo La Memoria rende liberi. Nel giorno della Memoria, riflessioni e letture sui temi dell’Olocausto, delle discriminazioni e delle diversità. Dopo i saluti portati dal sindaco di Cassino Enzo Salera a nome di tutta l’Amministrazione municipale, sono intervenuti Gabriella Vacca, assessore alla cultura della «città martire», e Gaetano de Angelis-Curtis presidente del Cdsc-Aps. Si sono succeduti anche altri pertinenti interventi come quello di Pierluigi Di Raddo, vicepresidente dell’Anvcg (Associazione nazionale vittime civili di guerra). L’intermezzo musicale è stato curato da Oreste di Clemente Neri, talentoso e giovanissimo maestro di pianoforte. L’iniziativa è stata impreziosita dalla donazione di un’opera pittorica realizzata dall’artista Giuseppina Giacoia che ha…
GRUPPO DI FAMIGLIE SFOLLATE DA CASSINO E CERVARO A LOREGGIA (PADOVA), PRIMAVERA 1944.
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Loreggia (Padova) primavera 1944: gruppo di famiglie sfollate da Cassino e Cervaro (ricerca a cura di Lisa Matrundola) Fotografia di profughi scattata davanti alla Casa del fascio dove si recavano per ritirare il pranzo quotidiano. Gli sfollati dimoravano nella periferia del Comune anche a tre chilometri e più di distanza dalla Casa del fascio. Non tutti riuscivano a coprire la distanza per cui malati, anziani e bambini rimanevano a casa e i familiari si preoccupavano di prendere anche il loro pranzo trasportandolo in contenitori di latta. Famiglie di Cassino (località Acquafredda sulla Via Appia Nuova) N° 9 D’Aguanno Angelo N° 56 Miele Giuseppe (Peppino) N° 46 Miele Concetta N° 41 Miele Maria N° 52 Miele Benedetto N° 40 Miele Caterina N° 36 Miele Pietro, marito N° 37 Savelli Angela,…
RILEGGIAMO… RICORDANDO IL PROF. ALBERTO COLUZZI
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Angelo Nicosia* Ottanta anni or sono, sulle ceneri della distruzione bellica, iniziava l’«altra battaglia» di Cassino, come fu definita: la lotta contro la malaria che mieteva più vittime di ogni altra cosa nei territori devastati e che Alberto Coluzzi, un malariologo inviato da Roma con scarsissime attrezzature, medicinali e finanziamenti, riuscì a vincere destando un’eco mondiale per aver ottenuto l’eradicazione totale della malattia in tempi relativamente molto brevi. Si propone il ricordo dell’uomo di origine umbra innamoratosi di queste zone, scritto in occasione del ventennale della sua scomparsa anche per celebrare la figlia Francesca Romana, famosa artista nazionale, che il Comune di Esperia ha inteso commemorare il 23 marzo 2025 intitolandole una Sala comunale a Monticelli. Mi sembra che sia stato nel 1986, o forse nel 1987, quando…
RILEGGIAMO… TRA ERRORI DEL PASSATO (14 FEBBRAIO) E SVISTE DEL PRESENTE (16 FEBBRAIO): MA QUANDO AVVENNE IL BOMBARDAMENTO DI MONTECASSINO?
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Emilio Pistilli Eravamo nel sessantennale di quei tragici eventi, 2004; è passato molto tempo, ma la cosa è emblematica; per questo vorrei riproporla. Ho ritenuto utile rivangare quella questione per ribadire che lo storico professionista fa male a non consultare chi la storia, quella «»minima”, l’ha vissuta in prima linea e raccontata. Anche quella fa parte dei documenti di cui la storiografia normalmente si serve (ep). Sembra che gli storici considerino gli eventi locali come accessori, spesso trascurabili di quella che viene definita storia ufficiale. Sulla questione si è dibattuto a lungo, ma tale tendenza è ancora persistente in omaggio al detto ”de minimis non curat praetor”. Purtroppo mi è capitato svariate volte dover richiamare esimi studiosi alla corretta esposizione di fatti storici locali. Uno fatto eclatante si…
LA «FONDERIA PONTIFICIA MARINELLI» E LA CAMPANA DEL GIUBILEO 2025 DELLA «SPERANZA»*
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf In occasione del Giubileo 2025 della «Speranza», XXV Anno santo ordinario della storia della cristianità a partire dal primo indetto nel 1300 da papa Bonifacio VIII, la millenaria Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone ha provveduto a realizzare la Campana ufficiale del Giubileo. Il 15 dicembre 2023 mons. Rino Fisichella, presidente per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha benedetto nei locali della Fonderia ad Agnone la fusione del bronzo della campana poi realizzata nel corso di un anno. La campana è di 1,5 metri di circonferenza, ha un peso di 200 Kg. e risponde alla nota musicale «re». Sul bronzo è stato riprodotto il logo del Giubileo 2025, scelto personalmente da papa Francesco su tre progetti finali delle complessive 294 proposte pervenute sulla base di un concorso internazionale. Nel logo appaiono…
LA «FONDERIA PONTIFICIA MARINELLI» DA AGNONE A SAN VITTORE DEL LAZIO
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Giuseppe Vendittelli Della «Fonderia Pontificia Marinelli», il più antico stabilimento per la fabbricazione delle campane simboli di fede, di cultura, di arte e di storia, si hanno cenni storici già a partire dall’anno 1000, periodo di grande sviluppo in Italia di chiese e cattedrali per la diffusione del culto cattolico. La fonderia dei Marinelli è situata ad Agnone (oggi in provincia di Isernia), è a conduzione familiare e si caratterizza per la sua produzione artistica, mai ripetitiva, sempre con caratteristiche nuove sia intrinseche che decorative per campane di grandi e piccole dimensioni che hanno raggiunto tutti gli angoli del mondo scandendo la gioia e i dolori dell’uomo. Nella fonderia di Agnone si lavorava a pieno ritmo ma le commesse superavano le capacità produttive dell’opificio che non riusciva pertanto a soddisfare…
MONTECASSINO NELLA LETTERATURA
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Daniela Morone 1. Montecassino ha ispirato oltre Dante, anche altri poeti ed artisti fra i quali ricordiamo Niccolò Amènta (Napoli, 1659 – ivi 1719). Avvocato e letterato, fece parte dell’Accademia degli Investiganti, fondata a Napoli nel 1650. Fra le sue opere ricordiamo La vita di Lionardo di Capua (1710) che era stato il fondatore dell’Accademia e ne riporta la storia; Della lingua nobile d’Italia e del modo di leggiadramente scrivere nella quale trattò questioni di lingua italiana. Scrisse anche sette Commedie: Gostanza (1699); Forca (1700), Fante (1701), Somiglianze (1706), Carlotta (1708), Giertrude (1717) e Gemelle (1718). Ricordiamo, inoltre, i Capitoli, opera pubblicata postuma a Firenze nel 1721 del quale riportiamo alcuni versi, ispirati a Montecassino, dal Capitolo dedicato a Emanuele Maurizio di Lorena (1677-1763), duca d’Elbeuf (Normandia, Francia), e…
CASSINO: LA CHIESA DI SAN PIETRO IN CASTRO
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Alberto Mangiante Era ed è, almeno quel che ne rimane, il monumento più iconico delle vedute della vecchia Cassino quando si guardano le vecchie cartoline o foto della città: si tratta della chiesa di San Pietro in castro che nelle sue linee eleganti dominava il rione Monte e la città sottostante e che aveva anche funzioni di parrocchia. Probabilmente fu costruita con il ricavato della vendita delle rovine della precedente e diruta chiesa di San Pietro, la quale sembra esser nata prima come tempio costruito da Ummidia Quadratilla nel centro della Casinum romana, poi trasformato nel VIII secolo in chiesa da Scauniperga, moglie di Gisulfo II duca di Benevento. Infatti, in una richiesta del 10 gennaio 1621 fatta all’Abate, si chiede di poter vendere il materiale dell’abbattimento dell’edificio, divenuto…
PIGNATARO INTERAMNA: I LUOGHI DI CULTO E IL RAPPORTO CON I CITTADINI ALL’ESTERO
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Francesco Di Giorgio Nel primo centenario dalla concessione del Decreto di incoronazione perpetua della statua dell’Addolorata (Beata Vergine Maria Addolorata) 1925-2025. Cassino e il suo vasto territorio, conosciuto nei secoli come Terra Sancti Benedicti,è disseminato di chiese, grandi e piccole, sulla cui storia è innervata la storia dei nostri avi. Su di esse si è soffermato con attenzione e descrizione analitica Emilio Pistilli nella sua indagine storica su Le chiese di Cassino – Origini e vicende, ma tante altre, soprattutto dei piccoli centri, sono le chiese e cappelle degne di essere scoperte e conosciute. Tra queste la chiesa di San Salvatore e la cappella dei Sette Dolori in Pignataro Interamna. IL CENTRO ABITATO DI PIGNATARO INTERAMNA Il centro abitato di Pignataro Interamna, a partire dal tempo dell’abate Tommaso (1285-1288),…
LA VILLA RUSTICA ROMANA, DI EPOCA REPUBBLICANA, SITA IN LOCALITÀ LE TORRI, NEL TERRITORIO DI SAN PIETRO INFINE
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Maurizio Zambardi Nella parte occidentale del territorio di San Pietro Infine, in località Le Torri1 (quota 125 metri), a circa 270 metri ad ovest del cimitero comunale, a 400 metri ad est dal confine con il Comune di San Vittore del Lazio, e a 260 metri dal campo di calcio posto più a monte, si trovano i resti di una grossa villa rustica romana di epoca repubblicana2. Quello che immediatamente segnala la presenza della villa rustica è un grosso muro di sostruzione in opera quadrata e opera incerta, che emerge tra gli olivi e da altri alberi da frutta di vario tipo3. Il grosso muro, alto in alcuni punti anche 8 metri, borda il limite nord-est della struttura e delimita una serie di terrazze effettuate per regolarizzare il pendio.…
IL CASSINATE TRA VOLSCI E OSCI SUL RITROVAMENTO DI MONETE OSCO-CAMPANE
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Emilio Pistilli A livello di studiosi si usa inserire l’antica Casinum e il territorio circostante nell’orbita dei Volsci, mentre vi sono buoni motivi per ritenere che appartenesse invece all’area degli Osci. A riguardo, pur riconoscendo le palesi affinità tra le rispettive popolazioni, ho sempre espresso i miei dubbi, sia perché nessuna fonte antica, per quanto mi risulta, ha mai testimoniato l’appartenenza alla cultura volsca, sia per svariati altri elementi, primo fra tutti l’eredità linguistica conservatasi nei dialetti locali, dissimili in molti aspetti1 da quelli dell’area – questa sì – volsca, coincidente grosso modo con l’attuale Ciociaria; il dialetto del Cassinate richiama molto spesso quello dell’alta Campania e del confinante Molise. L’appartenenza dell’antica Casinum all’area osco campana può essere confermata, tra l’altro, dal ritrovamento nel 1972 di monete di quella…
SAN DONATO VAL DI COMINO: UN’ANTICA ISCRIZIONE IN LOCALITÀ «SANT’ FÊL» OGGI SAN FEDELE
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Pietro Cedrone Da anni si cerca d’interpretare senza successo una antica incisione sulle mura della zona archeologica di San Fedele, presso San Donato Val di Comino. Venuto a conoscenza della questione volli anch’io cimentarmi nell’ardua impresa. Si ritiene che in zona abitassero i Volsci, e che l’incisione debba essere in lingua Osca. Partendo da questa ipotesi ho cercato come primo tentativo di identificare le lettere ‘osche’ più sicure. Apparentemente l’iscrizione consta di tre lettere, che da destra verso sinistra, il verso in cui scrivevano gli Oschi, sono: una lettera «F», una specie di lettera «V» allungata, e in ultimo una lettera «I» A dire il vero, la lettera «F» iniziale e la lettera «I» finale sembrano abbastanza di sicura interpretazione. La lettera centrale, che comunque non è un’incisione, ma…
PER LA STORIA DEL PELLEGRINAGGIO LAURETANO. UN DIARIO DI VIAGGIO DA SAN GIOVANNI INCARICO AL SANTUARIO DI LORETO NELL’ESTATE DEL 1805*
«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Mariano Dell’Omo Nel giubileo del 2025 Nella storia dei pellegrinaggi a Loreto sin dalla metà del sec. XIV e fino ad oggi si contano innumerevoli presenze, tra nobili, ecclesiastici, borghesi, e naturalmente folle di semplici e devoti pellegrini, come i nostri che da San Giovanni Incarico partirono alla volta di Loreto martedì 16 luglio del 1805, giorno dedicato alla memoria della B. Vergine del Carmelo. Solo qualche mese prima, il 26 maggio, l’imperatore dei francesi Napoleone I Bonaparte era stato incoronato re d’Italia nel duomo di Milano, non prima di aver compiuto nel 1802 un gesto di riparazione nei confronti del Santuario lauretano: la restituzione a papa Pio VII della statua della Vergine lì custodita, dopo che, nel corso del saccheggio compiuto da una delegazione del Direttorio…