«Studi Cassinati», anno 2025, n. 1
> Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf
In occasione del Giubileo 2025 della «Speranza», XXV Anno santo ordinario della storia della cristianità a partire dal primo indetto nel 1300 da papa Bonifacio VIII, la millenaria Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone ha provveduto a realizzare la Campana ufficiale del Giubileo. Il 15 dicembre 2023 mons. Rino Fisichella, presidente per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha benedetto nei locali della Fonderia ad Agnone la fusione del bronzo della campana poi realizzata nel corso di un anno. La campana è di 1,5 metri di circonferenza, ha un peso di 200 Kg. e risponde alla nota musicale «re». Sul bronzo è stato riprodotto il logo del Giubileo 2025, scelto personalmente da papa Francesco su tre progetti finali delle complessive 294 proposte pervenute sulla base di un concorso internazionale. Nel logo appaiono quattro figure stilizzate provenienti dai quattro angoli della terra a indicare l’umanità. Esse sono una abbracciata all’altra a indicare la solidarietà e fratellanza che deve accomunare i popoli. Hanno onde sottostanti che sono mosse per indicare che il pellegrinaggio della vita non sempre si muove in acque tranquille. L’«apri-fila è aggrappato alla croce che è il segno non solo della fede che abbraccia, ma della speranza che non può mai essere abbandonata. La parte inferiore della croce si prolunga trasformandosi in un’ancora – metafora della speranza, che si impone sul moto ondoso». Nel bronzo realizzato dalla Fonderia Marinelli è riportato il motto del Giubileo «Peregrinantes in spem» (Pellegrini di speranza).
Vi compaiono anche quattro angeli stilizzati (ripresi dall’affresco di Cimabue nella Basilica superiore di Assisi) i quali sono «posti agli angoli della terra per trattenere i quattro venti affinché non soffino sulla terra, sul mare né su alcuna pianta (Apocalisse 7,1-17)» posto che il «numero quattro racchiude tutta la universalità poiché «nell’antichità si pensava che il mondo fosse quadrato». Inoltre il bronzo riporta anche il bassorilievo del Santo padre in atto di aprire la Porta Santa della Basilica di San Pietro, lo stemma della Città del Vaticano e il «motto papale di Bergoglio Miserando atque eligendo (guardò con sentimento di amore e lo scelse)». Le decorazioni sono state realizzate dalla scultrice Paola Marinelli. La campana è partita da Agnone il 19 ottobre 2025 assieme ad altre quattro e il 24 dicembre si è svolto in piazza S. Pietro un concerto di campane firmate Marinelli finché il giorno di Natale papa Francesco ha aperta la Porta Santa dando inizio all’anno giubilare della speranza che si concluderà il 6 gennaio 2026.
* Il testo è rielaborato dall’articolo di Gabriella Marinelli, La campana del Giubileo, in «Potenza e Carità di Dio», Trimestrale di spiritualità cultura e attualità cristiana, n. 4, a. LXI, ottobre-novembre-dicembre 2024, pp. 34-35. Le fotografie delle campane sono state tratte dal sito www.campanemarinelli.com.
______________________________________________________________________________________________________________
La «Pontifica Fonderia di Campane» Marinelli, fondata nel 1300 e che dal 1924 si fregia della qualifica di «Pontificia» concessa da papa Pio XI, Brevetto Pontificio n. 396, è fortemente legata a questo territorio e in particolare alla ricostruzione di Montecassino. A partire dal 13 ottobre 1949 iniziarono i lavori di fusione di nove campane. Le prime quattro giunsero a Montecassino il 14 febbraio 1950 e furono benedette dall’abate Ildefonso Rea il giorno successivo, il 15 (sesto anniversario della distruzione), mentre una ulteriore solenne benedizione si ebbe il primo ottobre 1950 alla presenza di Armando Marinelli con i figli Pasquale ed Ettore (scultore) e l’altro scultore Felice D’Onofrio. Le nove campane costituiscono un concerto completo in La b-minore e sono dedicate: la 1a a «S. Benedetto» (il campanone), 2a a «S. Scolastica», 3a a «Maria SS. Assunta», 4a a «S. Giovanni Battista», 5a a «S. Gregorio Magno», 6a a «SS. Mauro e Placido», 7a a «SS. Pietro e Paolo», 8a a «S. Martino di Tours», 9a a «SS. Bertario martire e Vittore III papa» (per approfondimenti cfr. A.M. Arciero, Le campane dell’abbazia di Montecassino, in «Studi Cassinati», a. XIII, n. 3 luglio-settembre 2013, pp. 180-183; gdac).
(2 Visualizzazioni)