Rileggiamo …: Commovente intervento del sindaco di Esperia: le donne “marocchinate”.


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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 3
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L’accorato appello espresso da Giovanni Moretti nel corso dell’Assemblea dell’«Associazione dei Comuni dalle Mainarde al mare» tenutasi il 12 novembre 1946, fu ripreso dal periodico «Il Rapido», un settimanale fondato a Cassino dall’avv. Ezio Antonio Grossi, di cui era anche direttore e che aveva iniziato le pubblicazioni il 3 dicembre 1945. In quella riunione era presente anche il direttore Grossi che, oltre a pubblicare il resoconto dell’Assemblea, dedicò due articoli all’intervento di denuncia di Giovanni Moretti. Proprio quegli articoli fecero da cassa di risonanza alla questione in quanto riuscirono a portarla nell’opinione pubblica nazionale e internazionale oltre che a livello parlamentare. La redazione de «Il Rapido» fu subissata di telefonate da parte di molti altri periodici che inviarono a Esperia loro redattori e giornalisti con lo scopo di svolgere inchieste per far conoscere a tutta l’Italia il martirio subito da questo lembo di terra. Anche gli onorevoli Giovanni Persico e Aldo Bozzi si attivarono immediatamente e qualche giorno dopo la riunione di Cassino depositarono all’Assemblea Costituente due distinte interrogazioni.

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Moretti, Sindaco di Esperia, illustra un’ampia relazione scritta sulle condizioni di Esperia, e suscita la commozione dei presenti accennando ad un problema particolare di Esperia e di altri comuni limitrofi, problema che definisce delle donne marocchinate con una frase ormai in uso per alludere alle violenze che, all’atto della liberazione, e dopo i soprusi commessi dai tedeschi, le nostre popolazioni dovettero subire ad opera di truppe barbare che seminarono al loro passaggio, terrore, lutti e miseria: su una popolazione di appena 2500 abitanti**, la statistica ha assodato la cifra di 700 donne violentate, tutte contagiate dal più terribile male. Molte sono le vittime morte per questo male, molte quelle moribonde! Il male, com’è inevitabile, si diffonde mentre non una cura, non un medicinale vengono somministrati dalle Autorità completamente assenti in così grave sciagura. Occorrerebbe un medico specialista nella zona, ed occorrerebbero medicinali specifici che mancano o costano un occhio: Gridate forte, o amici della stampa – esclama Moretti rivolto ai giornalisti – per la salvezza del popolo di Esperia, popolo onesto e forte di lavoratori che, prima di questa tragedia, erano i più sani della zona!».

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* «Il Rapido», 28 novembre 1946, a. II, n. 33.

** Qualche tempo dopo, Giovanni Moretti ebbe modo di chiarire, rettificando «soltanto un errore, puramente materiale in cui era incorsa la stampa», che la consistenza demografica del Comune di Esperia non era pari a 2500 abitanti ma complessivamente a «oltre 6000» («Il Rapido», 19 dicembre 1946, a. II, n. 35).

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