Ancora sulla pietra di confine sul monte Aquilone

 

Studi Cassinati, anno 2015, n. 2
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di Emilio Pistilli

foto-02Nel numero 1/2015 di Studi Cassinati, pp. 9 e sgg., avevo relazionato sul ritrovamento di un masso con incisioni sulle pendici del monte Aquilone (vd. Foto). Dopo aver analizzato le varie ipotesi su quella pietra concludevo: «Alla fine si puó ancora ipotizzare che il cippo […] abbia invece attinenza con i confini delle proprietà di privati possidenti terrieri; ma il fatto che sia posto proprio sull’attuale linea di confine – come lo sono altri già noti – pone seri dubbi su quest’ultima eventualità», e concludevo: «Lo scopo di questo articolo, in definitiva, è quello di una mera segnalazione dell’esistenza di quel cippo, nella speranza che altri riescano a dare risposte ai nostri interrogativi».
E infatti una risposta, abbastanza plausibile, è pervenuta da parte del socio Guido Vettese, sempre solerte e ben documentato sulle questioni territoriali nostrane.
Egli mi scrive: «Egregio Presidente, la famosa pietra sta a Pietracquara Carponnero e fu messa nel 1932 da Bettino Marselli, nato a Cassino il 25/9/1888 e residente in Napoli Via Petrarca, 35, per confine tra il Comune di Cassino, a valle, e il suo a monte: il giorno 15/2/1965 la mia famiglia in virtù della sentenza n. 22 emessa dal Tribunale di Cassino in data 9/12/53 ed ivi registrata il 15/3/54, ha pagato a Marselli i diritti di affrancazione. La notifica è stata fatta il 3/8/1963 per £. 1.929.576. Il terreno passò dal generale Compaire a D. Deslandes, indi ai signori De Murat, poi ancora ai signori De Molle ed infine ai Marsella di Cassino (il padre di Bettino Marselli si chiamava Gilberto). Io mi sono recato sul posto dal punto trigonometrico dell’Aquilone.
Ti saluto cordialmente,  Guido Vettese».
La questione, a questo punto, sembra risolta, senonché a creare qualche interrogativo, forse di scarsa importanza, è il riferimento alla località «Pietracquara Carponnero», che, secondo la cartografia dell’IGM, è ubicata in altra zona del monte Aquilone, a nord-ovest del centro abitato di Cervaro, in prossimità del confine con S. Vittore del Lazio. Ma, ripeto, questa discordanza può non essere rilevante.
Ringrazio comunque l’amico Guido Vettese.

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