RICORDANDO TORQUATO VIZZACCARO INSIGNE STUDIOSO CASSINATE

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Studi Cassinati, anno 2008, n. 4

di Alberto Mangiante

Lo ricordo negli ultimi tempi, ancora sofferente per i postumi della sua malattia, passeggiare per il Corso della Repubblica, oppure seduto davanti al bar, sempre con dei fogli davanti, insieme al suo amico poeta Aloise Domenico. Lo ricordo, ancora, in una trasmissione di Michele Giordano a Radio Cassino (di cui posseggo le registrazioni) poco prima che la malattia lo ghermisse e, infine, lo ricordo quando, nelle supplenze all’avviamento industriale che io frequentavo, raccontava sempre il famoso passaggio del Boccaccio a Montecassino e il furto di codici della biblioteca. Forse da queste lezioni nasceva quella passione per la storia locale che avrebbe coinvolto anche parecchi studenti dell’epoca, oggi noti studiosi di storia locale.
Era nato nel 1918 ad Arpaia, in provincia di Benevento, e, secondo quanto amava raccontare scherzosamente, non era nato a Cassino per un errore di calcolo della madre. Nel dopoguerra, anche grazie alla grande amicizia con l’avvocato Di Biaso, aveva incominciato a scrivere articoli di storia cassinate su giornali locali e, successivamente, nel 1954, dava alle stampe un volume dedicato a Marco Terenzio Varrone. Seguono poi vari opuscoli e nel 1963 il volume “Cassino e Montecassino nell’arte” che ripropone all’attenzione del pubblico monumenti scomparsi, come la Rocca Janula e la Chiesa delle Cinque Torri, esprimendo le proprie perplessità sul dissennato sbancamento dell’area della chiesa.
Tra la sua numerosa produzione ricordiamo uno studio sul Medioevo cassinese e il pregevole volume “Cassino dall’Ottocento al Novecento”, che resta a tutt’oggi una miniera di informazioni per l’epoca. Moriva dopo un periodo di sofferenza il 3 Marzo 1983.
A venticinque anni dalla sua scomparsa l’amministrazione municipale ha il dovere di ricordare questo illustre concittadino che ha dedicato gran parte della sua vita e dei suoi studi alla scoperta dell’identità storica della nostra città. Il modo migliore per ricordarlo, sarebbe quello di intitolargli una strada, ad esempio l’ex via Municipio, che va dal lato sinistro della Chiesa Madre a Via E. De Nicola, attualmente senza nome.

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