Studi Cassinati, anno 2006, n. 1
Il toponimo “Via Arigni” di Cassino è attestato nei documenti dell’Archivio di Montecassino almeno dal sec. XIV. In un atto notarile del 17 luglio 13721 si accenna alla vendita di un “orto incolto con casaleno” in località “allo aringo di Sancto Nicola” da parte dei frati del convento di S. Francesco, annesso alla chiesa che oggi è quella di S. Antonio. Della località San Nicola si ha notizia nello strumento con il quale nel 1231 fu costruita la chiesa di S. Antonio, che inizialmente fu dedicata a San Francesco2: in esso si legge che il terreno della chiesa è “presso il monticello di S. Nicola”. Di tale luogo si è persa traccia, ma resta il fatto che fungeva da punto di riferimento per la localizzazione della chiesa di S. Antonio, che, come oggi sappiamo, sorge a breve distanza dalla via Arigni. In un atto di qualche giorno3 dopo c’è ancora la vendita di un orto in località “allo aringu de Sanctu Nicola”. Circa tre secoli dopo si registra la vendita di un orto “vicino alla via li aringli”4. Così pure nel 1676 nel luogo detto “L’Arringhi”5. Per ultimo c’è il rinnovo della concessione al marchese Benedetto Cedronio da S. Germano, nel 1683, di terreni ed orto “alla via delli Arrinchi” vicino al fiume6. Va precisato, a tal proposito, che fino all’anteguerra il fiume Rapido scorreva al centro dell’attuale città, lungo l’odierna via Arigni.
Emilio Pistilli
1 Regesti dell’Archivio di Montecassino, XI, Roma, 1977, n. 4443, pag. 40.
2 Registro degli abati Angelo e Andrea, fol. 30, manoscritto in Archivio di Montecassino; E. Gattola, Historia Abbatiae Cassinensis, Venetiis, coleti 1733, – Saeculum VIII, (Vol. II), pag. 495.
3 Reg. Arch., n. 4444 del 24 luglio 1372, pagg. 40-41.
4 Ibid., n. 5127 del 28 marzo 1653, pag. 313.
5 Ibid., n. 5275 del 2 agosto, pag. 371.
6 Ibid., n. 5294 del 18 agosto, pagg. 379-380.
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