IL MARTIROLOGIO DI SAN VITTORE DEL LAZIO


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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2

di Costantino Jadecola

Da parte dei Sanvittoresi è stata davvero una partecipazione corale, spontanea, attenta ed appassionata quella che, nell’aula consiliare del nuovo edificio comunale, ha salutato la presentazione de “Il martirologio di San Vittore del Lazio”, una pubblicazione resa possibile soprattutto grazie all’impegno del cav. Vittore Spennato il quale, “guidato dall’amore per il suo paese, si è dedicato, per molti anni, alla ricostruzione degli elenchi delle vittime civili e militari di entrambe le guerre del XX secolo”. Una incombenza assolta anche con la consapevolezza, evidenzia Emilio Pistilli nella presentazione, che, “passata la sua generazione, tutto sarebbe stato più difficile”: insomma, un grande “impegno morale e civico” per il quale San Vittore del Lazio deve essere grato a Vittore Spennato per aver donato alla sua comunità qualcosa che nessun altro aveva sin qui realizzato e meno che mai, non è difficile ipotizzarlo, sarebbe stata attuata in un futuro più o meno prossimo.
La pubblicazione, peraltro, non si limita al solo “martirologio”. Essa, infatti, ha anche il pregio di proporre una serie di testimonianze, raccolte queste dal prof. Vittorio Casoni, con il fine di ricordare il “sacrificio dei Sanvittoresi” attraverso il “racconto dei superstiti” i quali, dunque, corredano la ricostruzione di alcuni eventi “pubblici” con i propri ricordi schiudendo così ulteriori visioni della guerra di sessant’anni or sono in questa comunità, vicende che, se note in ambito locale, ma, forse, è più esatto dire negli stretti ambiti familiari di chi ebbe una relazione diretta con gli specifici, sanguinosi fatti bellici, erano sicuramente ignorate di là dei confini comunali.
Dunque, la meritoria opera di questa iniziativa è sicuramente anche quella di aver dato un ruolo più definito a questo comune nell’ambito delle vicende belliche di sessant’anni or sono le quali, per San Vittore, non potevano certo essere limitate alle poche che sin qui si conoscevano. D’altro canto, la geografia di questo scorcio di territorio è caratterizzata da nomi, come quelli dei monti Lungo e Sammucro, entrati con altri nella geografia bellica per essere stati scenari di imprese di guerra non di poco conto e di combattimenti per certi versi addirittura anacronistici come, ad esempio, la cruenta battaglia di San Pietro divenuta mitica anche per il risvolto propagandistico derivatole dal ben noto documentario firmato dal grande John Huston.
Sembrava illogico, cioè, che le notizie sulle vicende belliche sofferte da San Vittore del Lazio fossero limitate solo a quelle di cui si era a conoscenza prima di aver letto il “Martirologio” il quale viene così a rendere più chiare le idee ed a ristabilire certe verità molto importanti ed estremamente significative per la storia stessa di questa comunità ad incominciare proprio dalla sua liberazione che non dovette essere meno efferata di quella di San Pietro Infine essendo avvenuta, come riferisce il bollettino di guerra dell’8 gennaio 1944, “dopo due giorni di acerrimi combattimenti”.E, poi, tutto il resto aggravato da una non certo invidiabile posizione su una prima linea che scottava e da un doloroso sfollamento che ebbe generalmente come meta Vallo della Lucania in un profondo sud che non stava certo in condizioni migliori di quelle che si lasciavano.
Sull’importanza della pubblicazione nel contesto della purtroppo non ricca storiografia locale sulla Seconda guerra mondiale, non è il caso di pronunciarsi; così come non puó tacersi l’indispensabile patrocinio dell’Amministrazione comunale, da apprezzarsi come giustamente merita.

Il nuovo monumento ai caduti in Corte dei Santi

Il “Sessantesimo” a San Vittore del Lazio
Per celebrare degnamente il sessantesimo anniversario del martirio del paese, dopo l’organizzazione della mostra fotografica e la pubblicazione del Martirologio, l’amministrazione comunale ha fatto coniare dallo scultore Alessandro Parisi una medaglia di bronzo che è stata consegnata, il 7 marzo, a tutte le famiglie delle vittime della guerra in una toccante cerimonia nella chiesa matrice di S. Maria della Rosa, presente D. Pietro Vittorelli in rappresentanza del P. abate di Montecassino.
Il nuovo monumento ai caduti della 2ª guerra mondiale, opera dello stesso Alessandro Parisi, è stato inaugurato, in Corte dei Santi, il 29 marzo alla presenza dell’On. Clemente Mastella, vice presidente della Camera.

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