In una notte si formò un lago


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Studi Cassinati, anno 2002, n. 1

[da E. Gattola, Accessiones, II, pag 748]

L’anno 1724, non lontano da Caira, la notte tra il 18 e 19 febbraio, con un grande fragore, che fece pensare ad un terremoto e indusse ad abbandonare le case, nel luogo dove prima c’erano alberi, furono visti sprofondare otto tomoli di terreno, pari ciascuno a 90 bracci napoletani di otto palmi [circa mq. 15.000]. La profondità raggiungeva 90 palmi napoletani [ca. m. 23]; immediatamente numerose sorgenti che si erano aperte tutt’intorno, cominciarono a riempire [la voragine]. L’acqua, crescendo di giorno in giorno, dopo un mese raggiunse il livello di circa cinque palmi [m. 1,30] dalla superficie dei campi.
Tutta la circonferenza del lago è calcolata in 275 bracci napoletani [m. 550]; il diametro, da est ad ovest, è di circa 124 bracci [m. 250], mentre trasversalmente è di circa 139 [m. 280].

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