Mangiante Alberto e Chiara, Cassino 2017.
> Locandina di presentazione
Celebrare 40 anni dalla consacrazione di una chiesa farebbe pensare ad una chiesa relativamente giovane.
Non è così per la chiesa madre di Cassino, che ha alle spalle circa mille e duecento anni di storia e che, sia pure con dediche diverse, è stata già più volte consacrata.
La storia di questa chiesa, infatti, è intessuta di vari rifacimenti dovuti a distruzioni, danneggiamenti, ristrutturazioni: l’ultima distruzione, appunto, 73 anni fa, quando, con essa, fu rasa al suola l’intera città di Cassino.
Ci vollero ben 37 anni prima che la Città Martire riavesse la sua chiesa Madre, la Collegiata di S. Germano.
Un evento considerevole da ricordare nell’ultimo scorcio della storia recente, fu la firma dell’Appello di Cassino “per un mondo fraterno”, che ebbe luogo nel presbiterio della chiesa – collegamento ideale con la “Pace di San Germano” del 1230 –: il 15 febbraio 1994, anniversario della distruzione di Cassino, al termine dell’assemblea generale dell’Unione Mondiale Città della Pace – Città Messaggere di Pace, di cui Cassino è membro, i delegati della “unione Mondiale” sottoscrissero solennemente l’appello “per un mondo fraterno”.
Il lavoro di Alberto Mangiante, con la preziosa collaborazione della figliola dott.ssa Chiara, ripercorre, sia pure sinteticamente, le vicende del glorioso edificio, e lo fa con tratti essenziali ma sicuramente esaurienti dal punto di vista della ricostruzione storica. devo dire che, ad oggi, nessuno più di lui poteva farlo, vista la sovrabbondante messe di informazioni e documenti relativi alla chiesa, ma, ancor più, alla storia di Cassino, in possesso del nostro. Del resto sono noti, a chi lo conosce, l’amore e la passione che da sempre lo spinge a raccogliere notizie, documenti, immagini rare della sua Cassino.
Quante volte io stesso ho dovuto ricorrere alla memoria – più unica che rara – dell’amico Alberto per proseguire nelle mie ricerche.
Questo lavoro è breve dal punto di vista delle pagine a stampa, ma ciò non deve trarre in inganno il lettore perché in esse troverà tutto ciò che fino ad ora è possibile conoscere dell’ultramillenaria storia della chiesa di S. Germano.
Il volumetto, arricchito di preziose immagini, si legge tutto d’un fiato, come si dice, grazie allo stile snello e sobrio; consiglio, però, di soffermarsi sui vari momenti cruciali dell’insigne monumento per poterne apprezzare a pieno l’importanza e il prestigio dal punto di vista storico, culturale, artistico, nonché religioso.
Attualmente la chiesa madre o collegiata di S. Germano sovrintende alla parrocchia del SS. Salvatore, S. Maria Assunta, S. Germano vescovo, ma questa rilevanza appare quanto meno riduttiva dal momento che nel 2014 il territorio diocesano, che da sempre aveva fatto capo all’abbazia territoriale di Montecassino, fu incorporato nella diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo (23 ottobre 2014), dove, accanto alla cattedrale di Sora, figurano le concattedrali di Aquino e di Pontecorvo. La chiesa di S. Germano di Cassino è rimasta semplicemente “chiesa madre”. Un appello, dunque, all’autorità ecclesiastica, affinché si provveda quanto prima ad adeguarla alle concattedrali, ora sorelle, di Aquino e Pontecorvo: non per nulla sulla facciata e sulla cattedra della sede vescovile, è stato apposto lo stemma del nuovo vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo.
Emilio Pistilli
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