Presentato il libro di Erasmo Di Vito: Domenico Gargano nel Centenario della nascita.


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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 4
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di Francesca Messina*

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Il 23 dicembre 2022 è stata ricordata nella Sala San Benedetto della Banca Popolare del Cassinate la figura di Domenico Gargano – ex sindaco di Cassino, presidente della provincia di Frosinone e consigliere regionale.

Domenico Gargano avrebbe compiuto cento anni il 19 gennaio scorso e per ricordarlo è stato dato alle stampe il volume Domenico Gargano nel Centenario della nascita 19 dicembre 1922-2022 una vita dedicata alla sua terra ..., scritto da Erasmo Di Vito, con la collaborazione di Giulio, figlio di Domenico. Nella Sala San Benedetto erano presenti il presidente della Banca Popolare del Cassinate, Vincenzo Formisano, il rettore Unicas Marco Dell’Isola, il sindaco Enzo Salera, gli ex sindaci Bruno Scittarelli, Giuseppe Golini Petrarcone e Tullio Di Zazzo, il presidente del CDSC Gaetano de Angelis Curtis, sindaci del territorio e cittadini, oltre alla famiglia Gargano e all’autore del libro.

Ha aperto la cerimonia, coordinata dalla giornalista Maria Cristina Tubaro, il presidente Formisano: «Ricordare Domenico Gargano – ha detto Formisano è per me una particolare emozione. È infatti una figura storica per la città di Cassino, della quale è stato sindaco, e per la Banca Popolare del Cassinate, della quale è stato socio fondatore. Ma è anche una figura alla quale sono personalmente legato, per l’affetto, l’amicizia, la stima reciproca che da sempre ha unito le nostre famiglie e in particolare per il rapporto speciale che lo legava a mio padre. A febbraio del 2015, celebrammo i sessant’anni dalla fondazione della Banca Popolare del Cassinate. Domenico Gargano non volle mancare e fu per noi l’occasione di consegnargli una targa ricordo, per dirgli il nostro grazie e la nostra stima. Oggi torniamo a ricordarlo a 100 anni dalla sua nascita, con la consapevolezza che questo non è un ricordo sterile, nostalgico, ma è un ricordo che, invece, è capace di illuminare il futuro: persone di grande levatura, infatti, continuano ad essere un esempio, una fonte di ispirazione e credo che, oggi, di questi esempi ci sia particolarmente bisogno». Formisano ha ricordato tanti aneddoti, sottolineando sempre l’umiltà, la passione politica, l’impegno concreto e la lungimiranza di Gargano.

Il presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, de Angelis Curtis, ha definito Gargano «Il sindaco dei papi», avendo avuto l’onore unico di accogliere in città Paolo VI e Giovanni Paolo II, in più di una occasione, e a quest’ultimo ha conferito anche la cittadinanza onoraria di Cassino. «Ha fatto tanto per Cassino – ha aggiunto – e per lui parla la storia».

Il magnifico rettore, professor Marco Dell’Isola, ha espresso gratitudine per il ruolo di Gargano nell’istituzione dell’Università e, in seguito, «dimostrando con i fatti anche di aver fiducia in questa istituzione iscrivendo i suoi figli alla facoltà di Ingegneria. Università che ha contribuito alla crescita sociale del territorio per il quale si è rivelata anche un importante volano di sviluppo economico». Il rettore ha inoltre particolarmente apprezzato ed accolto con entusiasmo la volontà della famiglia di donare agli studenti una borsa di studio dedicata a Domenico Gargano.

Il sindaco Salera ha richiamato ricordi della sua famiglia, in particolare del padre, con il commendatore Domenico Gargano, e suoi personali con i figli Giulio e Giacomo. Ha ricordato poi la figura dell’uomo «stimato ed apprezzato, rigoroso anzitutto con sé stesso, dedito nell’impegno di amministratore con ammirevole spirito di servizio. Così come si richiede a ciascuno di noi. Un esempio e una guida preziosa». Ha poi ricordato la targa marmorea affissa all’ingresso del palazzo comunale il 28 ottobre del 2021 a memoria della cittadinanza onoraria data a San Giovanni Paolo II il 20 settembre 1980, sindaco Domenico Gargano.

Nonostante i numerosi e gravosi impegni politico-amministrativi ricoperti per tanti anni «non abbiamo mai sentito la mancanza di papà che insieme a mamma ci ha cresciuto e guidato» ha ricordato il figlio Giulio, prima di annunciare l’erogazione di una borsa di studio per gli studenti dell’università di Cassino che Gargano aveva tenacemente voluto e perseguito.

«Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con Gargano come consigliere ed assessore» ha ricordato l’ex sindaco Scittarelli evidenziandone la tenacia amministrativa, l’impegno per l’Università e la Fiat concludendo che Gargano «è stato un protagonista della vita della città e del territorio».

L’ex sindaco Petrarcone ha ricordato il legame e l’amicizia di suo padre, anche lui amministratore al Comune di Cassino, con Domenico Gargano, amicizia poi ereditata tra lui ed i figli Giacomo e Giulio.

«Avere confronto e dialogo con persone del livello di Andreotti e Segni – ha detto invece l’ex sindaco Di Zazzo – significa essere bravi e capaci. Bisogna solo apprendere da figure come Gargano»; con lui, Cassino aveva un ruolo guida in provincia e sarebbe utile che anche ora «Cassino ritrovi questo ruolo».

Con un messaggio è intervenuto anche il vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino e Pontecorvo Gerardo Antonazzo. «Ricordare la squisita persona del Dott. Domenico Gargano – ha scritto – significa rendere grazie al Signore per aver donato alla città di Cassino un uomo esemplare e un gigante della rinascita sociale e morale del territorio cassinate. L’impegno profuso dal suo zelo professionale e l’amabilità del suo temperamento ne hanno fatto un insostituibile punto di riferimento, soprattutto per quanti hanno bussato alla porta del suo ufficio di Sindaco e ne hanno tratto giovamento umano e lavorativo. Fare allora memoria dell’indimenticabile dott. Gargano in occasione del centenario della sua nascita significa dunque celebrare un’anima pienamente cassinate, dedita al bene del suo popolo, che ha lasciato un solco fecondo e tracciato una strada ammirevole per quanti vorranno non solo evocarne il nome in questa lieta occasione, ma anche sprone per un impegno costantemente consacrato al bene di quanti sono affidati alle cure politiche e sociali per il rinnovamento umano di una città che è sempre più crocevia di popoli e culture».

Anche S. E. Mons. Francesco Gioia, Arcivescovo, amico di lunga data della famiglia Gargano, non ha voluto far mancare il suo pensiero sulla figura di Domenico Gargano. «Si rimane sorpresi per quanto Domenico Gargano, nei lunghi anni della sua vita, ha fatto per Cassino ed il territorio, nelle vesti di Sindaco e Presidente della provincia, e in tutti gli altri ruoli istituzionali ricoperti, ma anche da semplice cittadino. … Visse per Cassino. … Si deve in gran parte a lui la ricostruzione ed industrializzazione della città. Nel suo servizio fu facilitato dalle sue spiccate doti organizzative e dalla non comune capacità di mediazione. Degna di nota è, tra l’altro, la sua visione europeista: egli tracciò la strada della fratellanza tra le nazioni europee attraverso la politica dei gemellaggi. Il dono della sua amicizia mi fu dato in una circostanza tra le più tristi della sua vita, la perdita della figlia Silvia. In quella occasione emerse in maniera sorprendente la sua fede, frutto della profonda formazione religiosa ricevuta dall’Azione Cattolica Italiana. Mi affascinava il suo carattere mite, dimesso, semplice, comprensivo, sempre pronto all’ascolto, disponibile verso il prossimo. La sua statura morale, soprattutto il suo ideale di una vita improntata ai valori del Cristianesimo, emergeva anche nella semplice conversazione sui fatti di tutti i giorni. Ricordare Domenico Gargano, ma non solo nel centenario della sua nascita, è un dovere imposto dalla gratitudine per quanto egli ha donato a Cassino. … Grazie Domenico!».

«Domenico Gargano – ha concluso l’autore del libro Erasmo Di Vito – non si è limitato ad amministrare il quotidiano, è stato anche un innovatore e, come hanno detto anche il rettore ed il figlio Giulio, è stato un uomo lungimirante e per certi versi visionario. Con lui è entrato nel municipio di Cassino il primo elaboratore elettronico e all’Amministrazione provinciale un laboratorio per il controllo degli scarichi industriali. A Cassino ha dato una casa a chi abitava ancora nelle baracche; ha favorito l’istruzione e l’industrializzazione, Con lui sono state costruite le superstrade che da Cassino raggiungono il mare e la Valle di Comino e da Frosinone si arriva nel Pontino e a Sora. E non solo. Gargano è stato un esempio di concretezza amministrativa al fianco e per la sua gente».

Erasmo Di Vito, Domenico Gargano nel Centenario della nascita 19 dicembre 1922-2022 una vita dedicata alla sua terra …, in collaborazione con Giulio Gargano, Centro documentazione e studi cassinati-Aps, Cassino 2022, pagg. 72, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 16,6×24; ISBN 978-88-97592-67-9

Domenico Gargano: il sindaco dei papi

 

Nel corso della sua attività svolta come sindaco del Comune di Cassino e come presidente della Provincia di Frosinone, Domenico Gargano ebbe modo di ricevere in qualità di rappresentante di tali amministrazioni locali ben due pontefici, incontrati ognuno per due volte in giornate divenute ‘storiche’ per il territorio del Cassinate con ambedue i papi, altra particolarità, che sono stati canonizzati dalla Chiesa cattolica. Per primo fu Paolo VI giunto il 24 ottobre 1964 a Montecassino per riconsacrare la basilica cassinese dopo la ricostruzione e proclamare s. Benedetto patrono d’Europa per poi scendere a Cassino dove consacrò la nuova chiesa di San Giovanni. Dieci anni dopo, il 14 settembre 1974, accolse, in qualità di presidente dell’Amministrazione provinciale, nuovamente papa Paolo VI ad Aquino giuntovi per inaugurare la statua dedicata a s. Tommaso d’Aquino. Quindi fu la volta di Giovanni Paolo II incontrato il 18 maggio 1979, nella prima visita svolta dal papa dopo l’elezione al soglio pontificio, al Cimitero polacco di Montecassino, cui seguì la memorabile giornata del 20 settembre 1980 quando Domenico Gargano gli consegnò le chiavi della città assieme alla concessione della cittadinanza onoraria consentendo agli abitanti di Cassino di avere un santo come concittadino (gdac).

 

 

 

I tre pilastri dell’attività politico-amministrativa di Domenico Gargano

 

Il lungo percorso nelle istituzioni intrapreso da Domenico Gargano nel trentennio 1954- 1985 come consigliere comunale, assessore, sindaco di Cassino per due mandati (1961-1965 e 1979-1980), consigliere e presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone (1970-1975) e consigliere della Regione Lazio (1984-1985) lo ha portato a occuparsi di molte e importanti questioni politico-amministrative concernenti il Lazio meridionale in generale e il Cassinate e Cassino in specie. La vasta attività perseguita tenacemente, la cui adozione ha contribuito alla ripresa sociale di un territorio estremamente provato dalle vicende belliche, può essere ricondotta, sinteticamente, a tre principali pilastri d’intervento svolti in ambito economico-finanziario, industriale-lavorativo e dell’istruzione, attuata:

 

  • favorendo la nascita della Banca Popolare del Cassinate
  • propugnando l’insediamento della Fiat a Piedimonte San Germano
  • sostenendo la nascita dell’Università degli Studi di Cassino

 

Tuttavia a questa alacre e produttiva attività è venuto a mancare un quarto pilastro rappresentato dall’istituzione della provincia di Cassino la cui nascita avrebbe consentito a questo territorio di avere nel corso degli anni meno affanni, preoccupazioni e agitazioni. Domenico Gargano cercò di realizzare tale ambizioso intento, addirittura anche mentre stava svolgendo il ruolo di presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, ma che non poté purtroppo realizzarsi per le forti opposizioni levatesi, incredibilmente provenienti pure dalla stessa «città martire» (gdac).

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https://www.leggocassino.it/2022/12/28/domenico-gargano-nel-centenario-della-nascita-presentato-il-libro-di-erasmo-di-vito/.

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