Il salvataggio dei beni artistici, culturali e religiosi nel 1939-1944 tra Montecassino e le località di deposito dell’Italia centrale


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Gaetano de Angelis-Curtis, Cassino 2023
f.to 21×29,7, pp. 176, ISBN 978-88-97592-70-9, € 30,00

> Volume disponibile contattnando l’autore all’indirizzo mail studi.cassinati@libero.it
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Nel volume vengono ripercorse le vicende che portarono al salvataggio di centinaia e centinaia di opere d’arte italiane negli anni di guerra comprese quelle prelevate a Montecassino tra il 17 ottobre e il 3 novembre 1943 nonché del confine sottile tra salvataggio e saccheggio operato dai dei due ufficiali germanici, ten. col. Julius Schlgel e cap. medico Maximilian Becker, il loro recupero e la loro riconsegna e il ‘caso’ del gen. Frido von Senger und Etterlin, così come le vicissitudini del rinvenimento e del rientro dei beni artistici nazionali razziati o illegalmente esportati in Germania. Appaiono anche tratteggiate le figure di alcuni dei «Monuments man del Lazio meridionale e oltre»: mons. Gregorio Diamare, abate-vescovo di Montecassino; d. Tommaso Leccisotti, archivista di Montecassino; Amedeo Maiuri, archeologo e soprintendente; Pasquale Rotondi, soprintendente; Emilio Lavagnino e funzionari e dirigenti della Direzione della Arti del ministero dell’Educazione Nazionale. In appendice un caso di sottrazione di beni provati: la «Biblioteca-archivio Sabatini» di Pescostanzo.

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A cura di Emilio Pistilli:
L’ultimo lavoro di Gaetano de Angelis Curtis, presidente del CDSC aps, offre finalmente una vasta, approfondita e documentata esposizione di quello che realmente accadde nell’autunno del 1943, quando Montecassino era negli obiettivi dei bombardamenti anglo americani e i tedeschi si fecero carico di portare in salvo tutto il patrimonio artistico, religioso e culturale dell’abbazia, e non solo: nel monastero erano stati trasferiti i preziosi beni come il Keats and Shelley Memorial, il Tesoro di San Gennaro, quelli del Museo archeologico nazionale di Napoli – Galleria Nazionale di Capodimonte, del Museo archeologico di Siracusa con la preziosa collezione numismatica, l’Archivio Savoia, le Pergamene di Gaeta.
L’operazione di salvataggio, unica al mondo nel suo genere, fu accompagnata da forti polemiche da parte degli Alleati, che denunciavano il meschino mezzo per trafugare i tesori custoditi in Abbazia e trasportarli in Germania.
Nulla di tutto questo, nel libro si seguono scrupolosamente tutti i passagi del trasferimento, la questione della restituzione delle opere e di quelle comunque mancanti.
Si pone fine, così, al lungo e controverso dibattito sulle presunte o reali intenzioni naziste riguardo a quei tesori. Ma si rende finalmente merito ai protagonisti che si impegnarono a fondo per assicurarci la fruizione di quel patrimonio della nostra civiltà.
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Estratto dall’indice del libro:
– Tutela dei beni artistici, storici, religiosi italiani
– I beni artistici conservati a Montecassino
– La salvaguardia del patrimonio archeologico, storico e artistico italiano
– Trasferimenti delle opere d’arte nell’Italia centrale tra il 1940 e il 1944
– Restituzione dei beni di Montecassino e cerimonie di riconsegna
– La delicata situazione del patrimonio artistico italiano nel 1944
– Rodolfo Siviero e il rientro in Italia delle opere d’arte
– Beni di Montecassino distrutti, rientrati, restituiti
– I protagonisti delle vicende di Montecassino
– I Monuments man del Lazio meridionale ed oltre
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