RECENSIONI BIBLIOGRAFICHE

«Studi Cassinati», anno 2024, n. 4

> Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf

> Scarica l’articolo in pdf

Gaetano de Angelis-Curtis, Terrazza Cervaro. Militari e civili di un Comune affacciato sul caposaldo della «Linea Gustav». Il secondo conflitto mondiale e il dopoguerra,Cdsc-Aps 2024, pagg. 303, illustr. b./n.; f.to cm. 20×29; ISBN 978-88-97592

Sono trascorsi ottanta anni dalle cruente, dolorose e tragiche vicende connesse con la Seconda guerra mondiale che hanno così fortemente segnato l’abitato di Cervaro, tanto da giungere a modificare lo stesso aspetto del paese distrutto al 98% e che hanno così profondamente colpito la sua comunità con uomini e giovani partiti militari e poi caduti, feriti, fatti prigionieri sui vari fronti e con tutti gli altri obbligati a sperimentare una difficile convivenza con Eserciti stranieri tra bombardamenti, rastrellamenti e stragi con morti e feriti, oppure costretti ad abbandonare le proprie case, a sfollare, a operare un’amara diaspora nelle regioni del settentrione come del meridione d’Italia per poi far ritorno in una terra devastata, abbattuta, schiantata dalla furia bellica, brulla, disseminata di ordigni esplosivi e mine, con pochissime risorse alimentari, sprovvisti di medicinali, di personale sanitario ecc., uomini e donne però capaci di riorganizzarsi e avviare la ricostruzione ma poi anche di riavviare un forte flusso migratorio verso mondi lontani. Ricordare quel periodo così intensamente drammatico appare doveroso per le generazioni successive allo scopo di commemorare i fieri abitanti di Cervaro che furono costretti a viverlo.

Nella prima parte del volume l’autore si è soffermato sulle questioni belliche. Per una decina di giorni il nome di Cervaro campeggiò nei titoli e negli articoli della gran parte giornali di stampa statunitensi che riportavano l’avvicinamento al paese, la liberazione del 12 gennaio 1944 e la conquista di monte Trocchio. Sono stati dunque selezionati e riportati oltre un centinaio di quei titoli di giornale. Quindi nel volume è ricompreso il martirologio dei militari di Cervaro caduti sui vari fronti di guerra così come nei campi di concentramento del Reich. è riportato anche l’elenco degli Internati Militari Italiani (Imi) deportati nei lager nazisti nonché dei campi di prigionia, dei militari catturati o quelli ancora in armi e poi dei congedati a fine guerra, infine di coloro i quali ottennero la qualifica di partigiani. Al pari è presente la drammatica vicenda del ventiduenne carabiniere Vittorio Marandola fucilato dai tedeschi a Fiesole il 12 agosto 1944 assieme ai commilitoni Alberto La Rocca e Fulvio Sbaretti, tutti e tre insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La seconda parte riporta il dramma e le mete dello sfollamento in città e Comuni della provincia di Frosinone o in quelli del nord e del sud Italia. Sono riportate anche le testimonianze raccolte da singoli ricercatori o da studenti oppure scritte dai protagonisti del tempo.

La terza parte invece si sofferma sulla difficile ricostruzione nel dopoguerra.

Infine l’Appendice è dedicata ai militari di Cervaro che presero parte alla Prima guerra mondiale e sono riportati nominativi, dati biografici e appartenenza militare dei 138 caduti e di quasi un migliaio tra richiamati, reduci e Cavalieri di Vittorio Veneto.

(2 Visualizzazioni)