RE CARLO D’INGHILTERRA RICORDA ANCHE IL SACRIFICIO DI MONTECASSINO

«Studi Cassinati», anno 2025, n. 2

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 Domenico Tortolano*

Il sovrano di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, re Carlo III e la consorte regina Camilla hanno svolto una visita di Stato in Italia dal 7 al 10 aprile 2025, facendovi visita per la prima volta dall’incoronazione, per ricordare l’ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia e della fine della Seconda guerra mondiale e per celebrare i 20 anni del loro matrimonio.

Re Carlo d’Inghilterra nel discorso tenuto ieri al Parlamento italiano ha ricordato il sacrificio dei soldati del Commonwealth caduti per la difesa della libertà dei popoli. E ha ricordato le battaglie degli Alleati contro le truppe nazi-fasciste per liberare l’Italia e l’Europa dagli invasori. E ha citato Anzio e Montecassino dove la guerra fu più cruenta. E ha ricordato la morte di tanti soldati britannici e di altri paesi che ora riposano nei cimiteri di guerra. Nel “War cemetery” di Cassino vi sono 4.266 tombe di militari provenienti dagli attuali Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, India, Pakistan ed un soldato dell’Armata Rossa. 284 di questi militari non sono stati identificati. Re Carlo ha detto che la guerra ha un prezzo terribile, mentre la pace è un dono. Il riferimento è all’80° Anniversario della fine della seconda guerra mondiale in Europa che sarà celebrato fra poche settimane.

E intanto oggi a Ravenna il Re e Mattarella ricorderanno quel tragico evento bellico. E Cassino e Montecassino hanno rievocato l’80esimo anniversario l’anno scorso con la presenza del presidente Sergio Mattarella. E il 18 maggio 2024 la commemorazione al cimitero del Commonwealth fu resa più significativa per la presenza di Sofia di Edimburgo, la duchessa al posto di re Carlo. La moglie del principe Edoardo intervenne anche nell’abbazia di Montecassino e al cimitero polacco per rendere omaggio ai caduti nella storica battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale. Sofia di Edimburgo lesse il messaggio di re Carlo. Dopo il discorso, la duchessa si fermò a parlare con il veterano della Seconda Guerra Mondiale Jack Hearn e con l’ambasciatore britannico in Italia Lord Edward Llewellyn. Ed anche con l’ambasciatrice polacca in Italia Anna Maria Anders.

Nel 2014 il War cemetery fu visitato dal principe Harry, inviato dalla Regina Elisabetta. Tra l’anno scorso e quest’anno il cimitero britannico è stato visitato da delegazioni governative e degli ultimi reduci della Nuova Zelanda, dell’Australia, dell’India e del Canada.

8 aprile: al mattino re Carlo e la regina Camilla sono stati ricevuti al Quirinale dal presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella con tutti gli onori, compreso il passaggio delle Frecce Tricolori insieme con le RedArrows, la pattuglia acrobatica della Royal Air Force. La visita è proseguita a piazza Venezia con deposizione di una corona di fiori alla tomba del Milite ignoto, all’Altare della Patria. Quindi la coppia reale ha visitato i Fori Imperiali e il Colosseo con una guida eccezionale, Alberto Angela. Ha fatto seguito l’incontro con la comunità britannica a Villa Wolkosnky, residenza dell’ambasciatore britannico a Roma.

L’intervento di re Carlo III al Parlamento italiano.

9 aprile: re Carlo e la regina sono stati ricevuti dalla presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a Villa Doria Pamphilj. Quindi accompagnati dal presidente Mattarella si sono recati nel complesso dell’ex Mattatoio; alle 14.50 nel Parlamento riunito in seduta comune, dopo l’introduzione dei presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, è intervenuto re Carlo. Parafrasando un celebre film sulla figura del nonno, re Giorgio VI, si potrebbe definire Il discorso del re. Parte del l’intervento è stato tenuto in italiano: «Spero di non rovinare la lingua di Dante, non così tanto da non essere più invitato in Italia» ha poi scherzato il sovrano che ha esordito affermando: «Mi impegnerò per rafforzare la nostra amicizia, supereremo gli ostacoli e diremo ‘uscimmo a riveder stelle’». Nel discorso ha tessuto l’elogio del Risorgimento italiano da Garibaldi a Mazzini e Cavour che trascorsero alcuni anni della loro vita a Londra, ha ricordato gli antichi romani giunti fino in Inghilterra e ha celebrato Virgilio che con le sue Georgiche può essere considerato il «padre dell’agricoltura sostenibile». Poi è soffermato a ricordare, in particolare, le vicende belliche di ottanta anni or sono, i combattenti caduti per la libertà, i sacrari militari dove riposano, e ha ringraziato i «tanti italiani [che] rischiando la loro vita nascosero nelle loro case» aviatori e militari inglesi e alleati. Re Carlo ha commosso tutti ricordando il coraggio della friulana Paola Del Din (che oggi ha 101 anni, unica Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza ancora vivente) patriota della resistenza, simbolo della lotta di Liberazione, per il suo servizio come agente dello Special Operations Executive (Soe) britannico durante la Seconda guerra mondiale, nonché il sacrificio eroico di Giovanni Falcone «leggendario procuratore anti-mafia»; in serata si è svolta la visita a sorpresa a Papa Francesco e poi cena di gala al Quirinale.

10 aprile: la coppia reale è giunta a Ravenna, dove ha fatto visita alla tomba di Dante e al museo di Byron.

* D. Tortolano, «Il Messaggero» Frosinone, giovedì 10 aprile 2025, p. 53.

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