. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Mariano Dell’Omo . Nel giubileo lauretano 2019-2020 Nel riordinare i Protocolli notarili conservati nell’Archivio di Montecassino, in vista di un primo inventario in corso di pubblicazione, ho avuto la felice ventura di ritrovare nel Protocollo datato «1656» del notaio arpinate Giuseppe Antonio Pacifico1, la copia, autenticata dallo stesso notaio, dell’atto con il quale il duca di Sora e signore di Arpino Ugo Boncompagni2, mentre infieriva la peste nella città di Napoli3, al fine di impetrare l’immunità dal contagio del morbo per le popolazioni del suo stato, fece voto alla Madonna di Loreto di offrire una lampada d’argento da tenere accesa in perpetuo, e il cui prezzo (600 scudi) sarebbe stato pagato per ⅔ da lui (400), e il resto (200) ripartito tra le famiglie (fuochi) dimoranti nelle…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Stefano Di Palma Dauferio, conosciuto come l’abate Desiderio di Montecassino (1027-1087), è una figura di straordinaria importanza dello sviluppo storico e artistico del Meridione italiano; figlio dei duchi longobardi di Benevento, egli diventò monaco presso il monastero di Santa Sofia dove mutò il suo nome in quello di Desiderio. Nel 1058 fu chiamato alla guida del cenobio di Montecassino; nel 1059 divenne cardinale presbitero di Santa Cecilia in Trastevere e vicario papale nel sud della penisola, finché nel 1086 ascese al soglio pontificio – se pur brevemente per morte sopraggiunta – con il nome di Vittore III. In particolare due caratteristiche evidenziano l’attività di questo ecclesiastico: le capacità diplomatiche (egli è ricordato come mediatore nelle contese prima tra il papato e i Normanni e poi tra papa Gregorio…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . «Finalmente non saremo più costretti a viaggiare in pesanti e guasti carrozzoni, tirati su a stento per l’erta via dai celebri ronzini di Sprecacenere, e nei quali per lunghe ore più intenso si soffriva il freddo e più ardente la canicola ci opprimeva: e specialmente tu, passeggiero, che torni dalla lontana America, sentirai meno penose le ore del viaggio e più presto giungerai al focolare domestico a riabbracciare i cari figliuoli»: si tratta dell’incipit dell’articolo scritto da Pietro Vassalli1 per il giornale «Terra di Lavoro»2 sull’inizio dei collegamenti automobilistici tra Cassino e Sora, per Atina, San Donato Val di Comino e Alvito, avvenuto il 16 marzo 1914 ad iniziativa della Società Anonima «Sacsa», che sta per Sora, Atina, Cassino, San Donato, Alvito, i cui…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lucio Meglio . Tra le famiglie che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la storia civile e istituzionale della città di Sora senza dubbio si possono annoverare quelle dei Tondi e dei Tronconi. Di seguito ne presentiamo una breve ricostruzione storica grazie ad un documento dattiloscritto, a firma di Tito Tronconi, messo gentilmente a disposizione dello scrivente dal novantenne dr. Ernesto Tronconi che con vivo entusiasmo ha accettato di tramandare la memoria storica della sua famiglia. La prima attestazione presente negli atti della parrocchia di S. Restituta sulla famiglia Tondi risale al 24 gennaio 1613 quando un Domenico Antonio, figlio di Giovanni Maria del Tondo, lombardo, e di Polita sua moglie, viene battezzato da Liberatore Nicolucci di Pescosolido e Prudenzia sua moglie. Successivamente numerosi sono i nominativi «del…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lucio Meglio Fra i cittadini di Sora che hanno dato alla Chiesa luce e notorietà alla città va, senza ombra di dubbio, annoverato il religioso redentorista Gerardo Uriati, nato il 4 maggio del 1857 nel territorio della Parrocchia di Santa Maria Assunta, in via vescovado, da Raffaele e da Colomba Macciocchi. Totalmente ignorato dagli studiosi e da quanti si sono occupati delle vicende religiose e artistiche della sua città, è stato nella Congregazione del Santissimo Redentore una figura che ha servito la comunità con spirito di preghiera e con impegno nel lavoro, il tutto nella gioia della sua genuina vocazione1. Primo di due figli, il fratello Nicola nacque il 22 febbraio del 1860, fu battezzato nella chiesa Cattedrale con il nome di Giovanni Battista. La famiglia viveva…

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  Studi Cassinati, anno 2016, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vito Mancini Sora, colonia romana poi municipio, fu ducato bizantino, indi gastaldato longobardo (sec. VII). Devastata da Federico II, sottomessa agli Angiolini, fu infeudata ai Della Rovere (1580), passando poi al Regno di Napoli (1734). Situata ai confini del regno con lo Stato della Chiesa costituì, assieme a Fondi, un punto di riferimento come base per i rapporti con lo Stato Romano. Amministrativamente faceva parte della provincia di Terra di Lavoro, di cui era capoluogo di circondario e di distretto, e distava 74 miglia da Napoli e 64 da Caserta. Nel 1819  aveva una popolazione di 7.949 abitanti, saliti 11.500 nel 1858. Nel luglio 1809 la si riscontra come «direzione postale di 3^ classe», quindi, per breve tempo, fu «officina postale» per prendere, a partire dal 21…

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