. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXIII, n. 1, Gennaio-Marzo 2023 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.     3     S. Tanzilli, Chiesa di San Nicola in San Vittore del Lazio. “         14     C. Jadecola, Don Angelo Pantoni il fiorentino che ricostruì Montecassino. “         17     F. Di Giorgio, Agli albori della moderna Aeronautica. I palloni aerostatici, le mongolfiere e i monaci benedettini. “         26     M. Ottaviani, Il viaggio di Cesare Pascarella in Ciociaria nel 1882-1883. “         36     M. Zambardi, I vecchi mulini ad acqua di San Pietro Infine. “         39     La quarta distruzione di Montecassino (gdac). “         45     Terelle: La voce del coraggio. Racconti della guerra e delle sue vittime silenziose. “         46     G. de Angelis-Curtis, Terelle e le violenze sessuali delle truppe coloniali francesi. “         53     Rileggiamo … A. Tari, Per chi desidera nuove guerre. Il massacro di Terelle del 24 febbraio…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 14 gennaio 2023 nella Sala consiliare del Comune di Colfelice si è svolta la presentazione di «Quaderni Coldragonesi_12» aperta dai saluti di Bernardo Donfrancesco, sindaco di Colfelice e di Vincenzo Formisano, presidente della Banca Popolare del Cassinate, cui hanno fatto seguito le relazioni di Angelo Nicosia, curatore del volume, e di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro documentazione e studi cassinati-APS. Si tratta del dodicesimo numero del periodico fortemente voluto dal sindaco Bernardo Donfrancesco, sempre appropriatamente supportato dalla Banca Popolare del Cassinate. In questo numero si trovano tredici originali e stimolanti articoli frutto di approfondite ricerche, di rinvenimenti di documentazione fortunosamente sottratta alla dispersione e oggi, dopo un lavoro improbo di trascrizione e traduzione dal latino medievale operata da Andrea La Starza relativamente alla Visitatio Veltronii, sono…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . RECENSIONI BIBLIOGRAFICHE Enrico Tanzilli, Diari di guerra. Oasi di Tripoli, 1911-1912. Dolomiti, 1915-1916, a cura di Emanuela Marino, Gangemi Editore, Roma 2020, pagg. 350, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-492-3774-0 Emanuela Marino, con la collaborazione dei suoi due fratelli Giovanni e Francesco, ha voluto rendere omaggio allo zio Enrico Tanzilli pubblicando, riunendoli, i due Diari scritti dal loro congiunto in due particolari momenti ma ben distinti (nel corso della guerra di Libia e della Grande Guerra). I due Diari, assieme a un buon numero di fotografie di corredo (quelle rinvenute sono state pubblicate mentre altri album sono andati persi) facevano parte delle carte di famiglia, degli «effetti personali» di Enrico Tanzilli. Ecco ora che opportunamente, a poco più di un secolo dalla stesura di quelle…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Erasmo Di Vito, Francesco Di Giorgio, L’odissea degli Internati Militari Italiani della provincia di Frosinone nell’inferno del Terzo Reich, Centro documentazione e studi cassinati-Aps, Seconda edizione, Cassino 2023, pagg. 407, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97592-68-6 Negli anni della Seconda guerra mondiale migliaia di italiani, soprattutto militari ma pure civili sia uomini che donne, furono deportati in Germania e nei territori sottoposti all’autorità del Terzo Reich, internati nei campi di concentramento nazisti per essere utilizzati come manodopera nella poderosa macchina bellica tedesca. Non a caso tutti coloro che hanno vissuto quella drammatica esperienza, siano essi periti nei campi di concentramento o sopravvissuti, vennero poi denominati «schiavi di Hitler» ma, allo stesso tempo, sono stati definiti anche come «dimenticati di Stato» perché sulle loro drammatiche vicende,…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Cassino ha onorato il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, con varie manifestazioni. E non poteva essere altrimenti, data la sua storia di «Città Martire» profondamente incisa nell’anima dei cittadini, e perché – come dice Primo Levi – «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» e, aggiungiamo, fare memoria è un dovere e un impegno comune. Ad organizzare la giornata sono stati, in sinergia, il Comune di Cassino, l’Associazione ASDOE (Associazione Docenti Europei), il CDSC (Centro Documentazione e Studi Cassinati APS) e la Fondazione «Levi-Pelloni» e con la partecipazione numerosa delle Scuole di Cassino. Si è iniziato la mattina alle 10,00 presso il Giardino della Memoria, in piazza Enrico Toti, con l’omaggio floreale delle Autorità in ricordo delle vittime della Shoah: un momento, come sempre,…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 27 gennaio 2023 si è svolta a Cassino, presso il «Teatro Manzoni» l’importante manifestazione della «Giornata della memoria» in ricordo delle vittime delle Shoah, dei civili e degli Internati Militari Italiani soppressi dai nazisti nei campi di concentramento allestiti nei territori del Terzo Reich durante gli anni della Seconda guerra mondiale. La giornata è iniziata ore 10,00 presso il «Giardino della Memoria», ubicato in Piazza Enrico Toti, con la deposizione di un omaggio floreale da parte delle Autorità. Quindi è proseguita presso il «Teatro Manzoni», gremitissimo di autorità civili, militari e religiose, di sindaci e amministratori del territorio, e soprattutto di studentesse e studenti dei vari Istituti superiori di Cassino. La manifestazione è stata aperta dalla proiezione video sul dramma vissuto dagli Internati Militari Italiani nei lager,…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Antonio Tari1 . Si propone l’articolo di uno dei sopravvissuti al rastrellamento effettuato dai tedeschi a Terelle nel febbraio 1944 che, con la sua preziosa nota scritta, ha testimoniato la difficile vita quotidiana, le speranze, le illusioni e poi le violenze e la morte inferta a un pugno di cittadini («uomini validi che si nascondevano, vecchi, donne e fanciulli») i quali avevano sperato di trovare rifugio nel paesino montano. Per facilitare la comprensione dei drammatici fatti accaduti si è provveduto a corredare la testimonianza di note esplicative mancanti nell’articolo originario (gdac, a cura di).  . La giornata del 23 Febbraio 1944 era trascorsa nei sotterranei di casa Tari a Terelle2 con la solita trepidazione e affannosa attesa: le ore interminabili, accidiose, monotone morivano lentamente3. L’Avv. Umberto Grosso4, silenzioso,…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . L’ATTACCO MILITARE FRANCESE Nell’ambito della prima «Battaglia di Cassino» le alte sfere militari alleate aveva predisposto, all’inizio di gennaio del 1944, un piano d’attacco per giungere allo sfondamento della Linea Gustav, la possente linea difensiva approntata dai tedeschi da Minturno a Ortona per fermare l’avanza da sud dell’Esercito alleato. Si trattava di un’azione di attacco a tenaglia da effettuare sui monti a nord-est di Cassino a opera dei militari del Corpo di spedizione francese (Cef) e del II Corpo americano. Nello specifico al Cef fu affidato l’incarico di conquistare il colle Belvedere (quota 862 slm) e il colle Abate (quota 915 slm), quindi occupare il vicino paese di Terelle e poi raggiungere Piedimonte S. Germano al fine di tagliare l’«arteria vitale dei difensori…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 15 febbraio 1944 l’abbazia di Montecassino, fondata da s. Benedetto nel 529, fu distrutta per la quarta volta. Nella millenaria storia del cenobio benedettino, dopo i Longobardi di Zotone nel 577, dopo i Saraceni nell’883, dopo il terremoto del 1349, i funesti eventi connessi al passaggio del fronte bellico della Seconda guerra mondiale nell’odierno Lazio meridionale con la scelta di fare di Cassino e del sovrastante monte il perno difensivo della Linea Gustav, la possente e munita linea difensiva costruita dai tedeschi tra il mar Tirreno e quello Adriatico, segnarono la sorte del monastero cassinese. Prodromi In un arco di tempo ristrettissimo, soli sei giorni tra il 9 e il 15 febbraio, fu concepita, progettata, organizzata e attuata l’operazione che portò alla distruzione di Montecassino, il primo…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Domenica 17 luglio 2022, nella piazza Antonio Tari di Terelle la grande storia è tornata protagonista svelando uno dei momenti più tragici ed emblematici della Seconda guerra mondiale quello delle violenze perpetrate dalle truppe coloniali francesi. «Il borgo medievale, già medaglia d’argento al valore civile, ha celato a lungo questa ferita, tornata negli ultimi anni al centro dell’interesse accademico e antropologico, come nella tesi della dottoressa Anna Tari, che, supportata dalla professoressa Fiorenza Taricone, prorettrice Terza Missione dell’Università degli Studi di Cassino e docente di Pensiero politico e questione femminile, ha scavato tra le memorie della sua famiglia, coinvolgendo anche il sindaco di Terelle, Fiorella Gazzellone». Oltre alla docente di Unicas Fiorenza Taricone, hanno preso parte al convegno Gaetano de Angelis Curtis direttore della rivista «Studi Cassinati» e…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Giorgio . Il 2023 è un anno speciale per l’Aeronautica militare italiana. è l’anno del centenario dell’Arma azzurra essendo formalmente nata il 28 marzo del 1923. L’importante anniversario sollecita grande curiosità, attenzione e interesse. E ciò non è casuale. L’Aeronautica rappresenta un pezzo importante della storia del paese per le scienze, le invenzioni, la tecnica, l’industria, il coraggio dei suoi uomini. Senza dimenticare le grandi emozioni suscitate a livello nazionale e internazionale dalle grandi missioni esplorative. Di questa grande storia è parte integrante anche Cassino, Montecassino e l’intero Frusinate. Con i suoi piloti Girolamo Moscardini, Guido Rossi, Ottorino Fargnoli, Secondino Pagano, Alberto Testa, Remigio Capobianco, Quirino Giannitelli, Elio Volpari, Marco De Santis, Marco Lanni. Con l’Osservatorio meteorologico di Montecassino fondato nel 1875 dall’Abate cassinese Giuseppe…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Come in ogni paese anche San Pietro Infine in passato aveva i suoi mulini ad acqua che funzionavano secondo la tecnologia della ruota orizzontale1. Quelli di proprietà del Comune erano due e si trovavano entrambi in un’area posta a valle del vecchio paese di San Pietro Infine. I due mulini, ridotti a ruderi, sono oggi, purtroppo, in stato di completo abbandono. Di essi quello posto più a monte, sito nei pressi della Fonte Maria SS. dell’Acqua2, era denominato «Molino Fontana», quello più a valle, a circa 350 metri di distanza, che riutilizzava l’acqua usata già dal mulino a monte, era denominato «Molino Canapine». Dei due quello più a valle era anche il più antico3. Accanto a questo mulino vi era anche la casa del…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Marcello Ottaviani . Cesare Pascarella nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, originario di Fontana Liri, e da Teresa Bosisio, di origini piemontesi1. Grande viaggiatore2, nel 1883 lo troviamo sul treno che da Roma lo porta a Ceprano3, in procinto di visitare la Ciociaria. Scende alla stazione e cerca una vettura. «Sullo stazzo, dietro la stazione, un legno cui erano attaccati tre scheletri di cavalli, flagellati da nugoli di tafani, stava ad arroventarsi al sole. Il vetturino, un tipo davvero selvaggio e nero, se la dormiva su un mucchio di fieno, poco lungi e russava profondamente»4. Il poeta cerca di svegliarlo, ma inutilmente. Allora una contadina «…che stava, poco lungi, seduta, veduto che non s’era riuscito di svegliarlo, si alzò e avvicinatasi al dormiente gli…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . La sua conoscenza risaliva ai tardi anni Sessanta del secolo scorso quando, in una frequentazione più occasionale che assidua con Montecassino, ebbi il piacere, la fortuna ma soprattutto l’onore di avvicinare, grazie ad un giovanissimo don Faustino Avagliano, che compiva i primi passi di un importante e significativo percorso di studi, alcuni dei suoi monaci che, per motivi diversi, già avevano acquisito il diritto di poter beneficiare di una particolare visibilità nella ultrasecolare storia dell’Abbazia: don Agostino Saccomanno, don Ambrogio Mancone, bibliotecario, che proprio in quei tempi cedeva il prestigioso incarico al carissimo, compianto don Gregorio De Francesco, e, non ultimo, don Tommaso Leccisotti, il grande archivista. E poi c’era lui, don Angelo Pantoni, il fiorentino, tornato alla casa del Padre il 4 maggio…

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. «Studi Cassinati», anno 2023, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Silvano Tanzilli . «Fede e ragione si possono conciliare, anzi, la ragione serve agli esseri umani per interrogarsi anche su alcuni enigmi di fede. Lo scopo della fede e della ragione è lo stesso, se poi la ragione si trova in contrasto con la fede deve cedere a questa»1 . Dovranno ancora trascorrere un paio di secoli dal grande scisma del 1054 prima che San Tommaso D’Aquino formulasse le ben note teorie che avrebbero totalmente modificato il rapporto tra uomo e religione, introducendo il fattore ragione nella ricerca della fede e dando quindi inizio al lungo percorso di distacco dall’«età di mezzo», dove invece gli argomenti che qui trattiamo, riguardanti la chiesa di San Nicola, sono ancora totalmente immersi.  Il riferimento all’evento storico/religioso, provocato da Leone IX…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXII, n. 4, Ottobre-Dicembre 2022 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.  259     G. Ottaviani, Il pittore formiano Pasquale Mattej e La Fiera di San Germano (1851). “        264     V. Ruggiero Perrino, Profilo storico dello spettacolo e del teatro nel Lazio Meridionale. Seconda addenda (seconda parte). “        281     Piedimonte San Germano 15 ottobre 2023. I cinquant’anni dello stabilimento Fiat. “        283     G. de Angelis-Curtis, Fiat e territorio. “        287     Cassino 16 dicembre 2023. I cinquant’anni dello stabilimento Fiat. “        287     D. Tortolano, Così salvammo 900 posti di lavoro. “        289     A. Incollingo, Le origini della fiera di San Leonardo a Colli a Volturno. “        293     C. Jadecola, L’anfiteatro di Aquinum fagocitato dall’autostrada. “        296     S. Conte, L’Archivio storico comunale «Franco Miele» di Formia: tutela e valorizzazione del patrimonio documentale di un territorio. “        304     E. Pistilli,…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . 1 – 2022 Omaggio all’Ucraina (gdac), pag. 3 – C. Molle, Roccasecca: riemergono i resti del ponte romano sul fiume Melfa in località Ronca, pag. 8 – E. Pistilli, Montecassino: dalla statua di Igea all’asteroide, pag. 11 – F. Corradini, Migli di epoca borbonica lungo la strada Civita-Farnese (da Itri ad Arce), pag. 14 – S. Giarrusso, Il distaccamento Allievi Carabinieri di Cassino, pag. 23 – C. Nardone, Allievi Carabinieri del distaccamento di Caira deceduti a Cassino, pag. 30- A. Incollingo, Il luogo pio di San Leonardo a Colli a Volturno, pag. 37 – C. Jadecola, Achille Spatuzzi, il «miasma palustre» e la valle del Liri, pag. 47 – G.Petrucci†, Al maestro Dante D’Andrea, pag. 51 – M. Zambardi, San Pietro Infine: Notizie in merito alla recinzione esterna…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Elena Pittiglio* . Chi l’ha vissuto difficilmente dimenticherà quel rintocco delle maestose campane dell’abbazia. Erano le 17.50 del 19 aprile del 2005 quando Montecassino annunciò alla Terra di San Benedetto l’elezione del nuovo pontefice, avvenuta diciassette giorni dopo la morte di Giovanni Paolo II. Quell’annuncio per la Diocesi Territoriale di Montecassino rappresentava molto: non solo l’elezione di un nuovo Pontefice ma l’elezione di un Pontefice che aveva scelto di chiamarsi Benedetto. Un nome che legava Papa Ratzinger al grande Papa, Benedetto XV, oppositore della Prima Guerra Mondiale ma soprattutto a San Benedetto, patrono d’Europa, fondatore del monachesimo occidentale. Il rapporto che univa Benedetto XVI a Montecassino era forte e di lunga data. La sera dell’elezione la comunità monastica non attese neanche un minuto ad inviare un messaggio al…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sua Santità Benedetto XVI il 31 dicembre 2022 ha fatto ritorno alla casa del Padre. Insigne teologo, Joseph Ratzinger seppe raccogliere la difficile eredità di un importante papato quale quello di Giovanni Paolo II, poi proclamato santo. Legato, come il suo predecessore, a Montecassino fin dal nome scelto per il suo pontificato, Benedetto XVI svolse una visita pastorale nella Terra Sancti Benedicti il 24 maggio 2009 accolto a Cassino (nell’ex campo Miranda) da una strabocchevole presenza di fedeli. . . Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps esprime con afflizione profondo cordoglio e ricorda la figura di Sua Santità   Benedetto XVI il papa della gentilezza     Joseph Ratzinger teologo – pontefice – papa emerito 16.IV.1927 – 31.XII.2022   1946 – 1951:                          studente di Filosofia e teologia 28.06.1951:                          …

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Lo scorso 28 dicembre nella città di New York (quartiere di Long Island City) dove viveva, è venuto a mancare Tony Vaccaro. Aveva festeggiato i 100 anni dieci giorni prima della scomparsa. La città di New York aveva celebrato l’evento con una mostra intitolata «Tony Vaccaro: the Centennial Exhibition». Era noto in tutto il modo per aver raccontato con i suoi scatti la seconda guerra mondiale (soprattutto lo sbarco in Normandia, la battaglia delle Ardenne e la conquista di Berlino di cui fu protagonista in prima persona). Nella veste di fotografo-soldato Vaccaro documenta e partecipa all’avanzata alleata attraverso la Francia, il Lussemburgo, il Belgio e la Germania. Da Zerbst liberata tenta, senza riuscirvi, di raggiungere Berlino per ritrarre l’ingresso delle truppe americane; vi entrerà dopo la resa, raccontando…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nel mese di dicembre del 2002 un gruppo di persone del paese, amanti della storia, dell’arte, della cultura, delle bellezze naturalistiche e delle tradizioni, decise di dare vita al sodalizio e fondò, con un proprio Statuto e relativo Stemma, l’Associazione culturale «Ad Flexum» di San Pietro Infine (Atto Notarile del 12 dicembre 2002). Il loro intento era di unire le proprie forze e le proprie competenze per promuovere e valorizzare il territorio di appartenenza, nonché la storia locale, le tradizioni ed anche le varie risorse umane della zona. L’Associazione non ha mai avuto, come per Statuto, fini di lucro e si avvale dell’opera di volontariato dei soci, dei simpatizzanti e di tutti coloro che amano la cultura e per essa si adoperano con spirito di dedizione, amore, e…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 28 dicembre 2022 è stata una mattinata vissuta nel Sacrario di Collelungo di Cardito al fine di non dimenticare in quanto si è voluto ricordare il Martirio della popolazione civile di Cardito, di quella fredda mattina di 79 anni fa quando un gruppo di soldati tedeschi, perpetrò quell’aberrante massacro, senza nessuna spiegabile motivazione. La Celebrazione odierna ha dato seguito all’invito degli organizzatori che da anni si impegnano per questa ricorrenza. Un numero davvero considerevole, e mai registrato prima, di storici, studiosi, semplici appassionati di storia, cittadini non solo di Cardito, dopo la Santa Messa celebrata nella locale Chiesa della Madonna delle Grazie, e alla presenza delle autorità locali, si sono ritrovati sulle sponde del Rio Chiaro, nel luogo dove ebbe luogo la strage di ben 42 vittime.…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesca Messina* . Il 23 dicembre 2022 è stata ricordata nella Sala San Benedetto della Banca Popolare del Cassinate la figura di Domenico Gargano – ex sindaco di Cassino, presidente della provincia di Frosinone e consigliere regionale. Domenico Gargano avrebbe compiuto cento anni il 19 gennaio scorso e per ricordarlo è stato dato alle stampe il volume Domenico Gargano nel Centenario della nascita 19 dicembre 1922-2022 una vita dedicata alla sua terra …, scritto da Erasmo Di Vito, con la collaborazione di Giulio, figlio di Domenico. Nella Sala San Benedetto erano presenti il presidente della Banca Popolare del Cassinate, Vincenzo Formisano, il rettore Unicas Marco Dell’Isola, il sindaco Enzo Salera, gli ex sindaci Bruno Scittarelli, Giuseppe Golini Petrarcone e Tullio Di Zazzo, il presidente del CDSC Gaetano de…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 14 novembre 2022 l’Istituto Comprensivo «De Amicis Baccelli» di Sarno (Sa), in collaborazione con «Associazione Nuova Officina Onlus» e «Associazione L’Alternativa – Cooperativa Sociale», con il Patrocinio del Comune di Sarno, ha ricordato la figura di «Giuseppe Spera. Il ragazzo, l’insegnante, l’uomo» che mise la propria esperienza professionale ed umana a servizio della nostra scuola, contribuendo alla sua crescita. Sono intervenuti la dirigente scolastica dell’I.C. «De Amicis-Baccelli» prof.ssa Clotilde Manzo, l’assessore agli eventi del Comune di Sarno prof.ssa Anna Maria Della Porta, l’ing. Michele Mancusi dirigente scolastico a riposo, il prof. Vincenzo Salerno docente di Critica della Storia Letteraria dell’Università di Salerno, Gaetano de Angelis-Curtis presidente del Centro documentazione e studi cassinati nonché direttore scientifico del Museo «Historiale» di Cassino, il preside Carlo Mario Musilli presidente del…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps nel trentennale dalla scomparsa ricorda la figura di Severino Gazzelloni Roccasecca, 5 gennaio 1919 – Cassino, 21 novembre 1992   Severino Gazzelloni (originariamente Gazzellone) virtuoso flautista, per la sua eccezionale bravura fu soprannominato “flauto d’oro”, ed effettivamente usava per esibirsi un flauto d’oro (circondato alla base da una piccola vera di diamanti), costruito a mano nel 1956 esclusivamente per lui da un artigiano tedesco (https://it.wikipedia.org/).   Il Cdsc-Aps lo aveva già ricordato con un articolo a firma di Costantino Jadecola, Nel centesimo anniversario della nascita di Severino Gazzelloni. La favola del «flauto d’oro», in «Studi Cassinati», a. XIX, n. 2, aprile-maggio 2019, pp. 141-144, reperibile anche online all’indirizzo https://www.cdsconlus.it/index.php/2019/07/12/filippo-cirelli-nel-centesimo-anniversario-della-nascita-severino-gazzelloni-la-favola-del-flauto-doro/  . (47 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando Riccardi . La presentazione del bel volume di Alfio Borghese dal titolo Ciociaria. Paesi & Paesaggi, tenutasi presso la Sala Restagno del Comune di Cassino, ha dato lo spunto, grazie anche al dibattito che ne è scaturito, per tornare a parlare di una vexata quaestio che ciclicamente si ripropone: che cos’è la Ciociaria? quali i suoi limiti territoriali? quando è nata la denominazione? e il ruolo delle ciocie? e l’influenza del fascismo? esistono ciociari del nord e ciociari del sud? e cosa hanno in comune «papalini» e «regnicoli»? Nel corso degli anni ho partecipato a tante conferenze e a tanti convegni nei quali si affrontava questa particolare tematica ma non ricordo conclusioni uniformi. E così quei punti interrogativi sono rimasti senza risposte. Una cosa, però, va ribadita…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . La protettrice di San Pietro Infine è la Madonna dell’Acqua. A Lei è affiancato un secondo santo patrono che è Sant’Antonio di Padova. Questo è il motivo per cui si svolgono al paese due feste religiose, quella di Sant’Antonio, del 13 giugno, e quella della Madonna dell’Acqua, che si festeggia la domenica più prossima al 13 settembre, giorno in cui, secondo la tradizione, la Madonna, nel 1100, apparve alla pastorella Remigarda. Non tutti sanno, però, che più di cinquant’anni fa, presso la chiesetta della Madonna dell’Acqua, oltre alla statua principale, alta 130 centimetri, vi era una stupenda statuetta in legno, raffigurante la Madonna assisa in trono che allatta il Bambino (Fig. 1). L’effige sacra, alta una trentina di centimetri circa, che il monaco cassinese don…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Per l’arcivescovo Domenico Tardini, segretario della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, i «comandanti alleati in Italia erano posseduti da una “mania distruttiva”» come stavano a dimostrare i bombardamenti di Castel Gandolfo e di Montecassino, la cui distruzione gli sembrò un «triste preludio» per la città eterna. Diversamente l’abate Gregorio Diamare volle vedere nel sacrificio di Montecassino il salvataggio della capitale ritenendo che la distruzione del cenobio era stata voluta dal Signore ma che era stata una «buona cosa per la salvezza di Roma»1. Un giudizio ribadito una ventina d’anni dopo dal suo successore, l’abate Ildefonso Rea, il quale, nell’ambito del progetto di riordino della geografia ecclesiastica italiana del 1966 comprendente l’ipotesi di soppressione della diocesi cassinese, manifestò che, come avevano messo in rilievo…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Il sacrificio di Montecassino nel 1944 contribuì a salvare da identico destino la città di Sansepolcro (Arezzo) e un bene dell’umanità quale è la Resurrezione di Piero Della Francesca, conservato nel museo civico del Palazzo dei Conservatori della cittadina toscana. Ma veniamo ai fatti. Siamo alla fine della primavera del 1944. L’abbazia di Montecassino era stata era stata rasa al suolo il 15 febbraio dello stesso anno dai bombardamenti anglo americani per la convinzione – poi risultata errata – che al suo interno si annidassero i tedeschi. Ad approvare l’infausta operazione era stato il generale Mark Clark, sia pure fortemente riluttante. Un paio di mesi dopo un altro Clark, il capitano Anthony Clark, si trovò nella stessa situazione dovendo prendere un’ardua decisione: bombardare e radere…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Stefania Conte* . Il Titolo I del Codice dei beni culturali, definisce, all’art. 10, comma 2, beni culturali «gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle Regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico»1. L’archivio ottempera a compiti istituzionali, quali conservazione del materiale documentario, gestione delle carte per renderle consultabili (ordinamento ed inventariazione), servizi al pubblico, consultazione in sala di studio, fruizione della biblioteca specializzata, riproduzione di documenti, mostre, didattica, seminari e convegni2. L’Archivio storico comunale di Formia trova spazio in parte dei locali posti al piano terra del Castello di Mola, comunemente detto Torre di Mola, dal mastio di avvistamento, alto ventisette metri e largo quindici, che lo denota. La sua costruzione si deve a Carlo II d’Angiò, re di…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Si era tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso quando, nel volgere di appena otto anni, si fu in grado di costruire i 755 chilometri di quella che in origine fu chiamata Autostrada del Sole. Insomma, si andò spediti, anzi, più che spediti, al punto che il tracciato entrò a gamba tesa nel ventre dell’anfiteatro di Aquinum (I secolo d.C.), al chilometro 659+561, senza nemmeno rendersi conto del misfatto che si stava compiendo, anche perché all’epoca non ci fu alcuno che si preoccupò di segnalarne la presenza. Non certo per negligenza, beninteso, ma perché i tempi erano quelli che erano e sebbene si andasse spediti verso il cosiddetto miracolo economico, almeno dalle parti nostre, dove a quel tempo ancora si sentivano i venti…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alfredo Incollingo . Il 6 novembre di ogni anno a Colli a Volturno1 (provincia di Isernia), in occasione delle celebrazioni religiose dedicate a San Leonardo di Noblac, patrono del paese, si tiene, a partire dalla metà del XVIII secolo, una fiera. Secondo Ottavio Fraia-Frangipane, era stato Carlo III di Borbone, re di Napoli, con diploma del 1757 a riconoscere all’Università collese il privilegio di organizzare una fiera nel giorno del santo patrono, previa autorizzazione dell’abate di Montecassino per «poter negoziare nei giorni festivi»2. A partire dal Medioevo, per sviluppare i commerci su larga scala, sovrani e feudatari europei concedevano alle più importanti città del continente il diritto di allestire una fiera entro le mura cittadine. Esse venivano organizzate in occasione di rilevanti ricorrenze religione, come la festa del…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Domenico Tortolano* . L’Abate di Montecassino richiamato dal Vaticano per aver partecipato ad un’assemblea di lavoratori per discutere del caso Fiat organizzato dal partito comunista di Cassino. Era il 17 dicembre 1983. E in quegli anni il contrasto fra Dc e Pci e la chiesa cattolica era forte. La rivelazione, a distanza di tanti anni, è stata fatta venerdì sera dall’ex Abate di Montecassino Bernardo D’Onorio, arcivescovo emerito di Gaeta, invitato come ospite d’onore a tenere un intervento per la presentazione del libro di Francesco Di Giorgio sui 50 anni della costruzione dello stabilimento di Cassino. Un segreto mantenuto finora e rivelato solamente venerdì sera. Ha detto don Bernardo alla platea: «Qualche settimana dopo la mia presenza al convegno mi arrivò una telefonata da un cardinale della Curia…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 16 dicembre 2023 il volume di Francesco Di Giorgio Dalla Fiat a Stellantis. 50 anni di evoluzione sociale ed economica del Lazio meridionale è stato presentato a Cassino. Nella Sala Restagno del Comune sono intervenuti il sindaco della «città martire», Enzo Salera, il presidente del Cdsc-Aps, Gaetano de Angelis-Curtis, mentre le conclusioni sono state affidate a S.E. Fabio Bernardo D’Onorio, arcivescovo emerito della diocesi di Gaeta, il quale ha ricordato alcune critiche situazioni venutesi a verificare quando era abate di Montecassino nonché il suo personale contributo offerto in difesa degli operai e dei livelli occupazionali dello stabilimento. (92 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Cinquant’anni or sono la più importante industria automobilistica italiana, la Fiat, dal 2014 Fca (Fiat Chrysler Automobiles) e ora Stellantis, si insediò nel Comune di Piedimonte San Germano a pochi chilometri di distanza da Cassino. Ma quale era la situazione di questo territorio nella seconda metà del Novecento? Si trattava di un comprensorio composto da «aree sfibrate» (così le definisce Francesco Di Giorgio a p. 137), ma più che altro erano aree depresse, aree devastate in senso fisico, materiale e psichico dagli eventi bellici che si erano tragicamente e luttuosamente abbattuti sui suoi abitanti e con il suo tessuto sociale ed economico uscito fortemente provato dalla sosta su questo territorio di nove sfibranti mesi di guerra. Nell’immediato secondo dopoguerra gli abitanti di tutte e…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 15 ottobre 1972 usciva dalle linee di montaggio della Fiat di Piedimonte la prima autovettura prodotta nello stabilimento (una 126). Il Centro documentazione e studi cassinati-Aps ha inteso ricordare il raggiungimento di un traguardo così rilevante per tutto il territorio del Lazio meridionale licenziando, attraverso uno dei suoi più attivi soci, Francesco Di Giorgio, un volume specifico nel quale sono state raccolte le tappe fondamentali che hanno portato alla scelta del sito, all’inizio dell’attività lavorativa e le varie vicende che si sono susseguite nei cinque decenni successivi. Così sabato 15 ottobre 2022, esattamente cinquant’anni dopo l’avvio della produzione, si è tenuto a Piedimonte San Germano un importante evento rievocativo dei cinque decenni di attività dello stabilimento Fiat-Fca-Stellantis. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Piedimonte San Germano,…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giorgio Ottaviani* . Già dai primi mesi dell’anno 1851, tra gli artisti napoletani e tra i migliori pittori stranieri che in quel periodo frequentavano la corte, serpeggiava un desiderio e una ricerca di idee per realizzare la migliore opera da presentare alla Mostra di Belle Arti che si sarebbe dovuta svolgere nell’autunno. A quest’appello non si poteva sottrarre il Mattej1 anche perché la mostra era un’importante vetrina internazionale e con uno spettatore privilegiato, il re. Questo era un periodo particolarmente favorevole per il pittore, soprattutto dopo la presentazione a palazzo reale dello Sbarco di Pio IX al Granarello di Portici e certamente non poteva presentare un’opera non degna. Pertanto, cominciò ad esaminare quali potevano essere i migliori e più interessanti soggetti che includessero una parte prospettica e…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vincenzo Ruggiero Perrino .        [seconda parte – continuazione*] CITTADINE LIMITROFE NON GEOGRAFICAMENTE CIOCIARE MA LEGATE ALLA CIOCIARIA. Un sonetto del dott. Pietro Guarini da Piperno venne incluso nella ricca edizione de Le cinque piaghe di Christo, tragedia sacra dell’arciprete di Canepina Bernardino De Angelis, stampata in Ronciglione nel 1657. Di Piperno era anche lo storico e poeta Pietro Paolo Benvenuti, vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo: di lui si conserva un sonetto nell’edizione a stampa della commedia Il dispettoso marito di Vergilio Verucci (1612). Nel 1699, il duca di Sermoneta Gaetano Francesco Caetani patrocina la rappresentazione nel suo palazzo di Cisterna, dell’opera tragicomica La tirannia per amore vendicata da se stessa, scritta da Domenico Bonmattei Pioli. L’opera venne realizzata per le nozze di…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXII, n. 3, Luglio-Settembre 2022 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag. 163     Cassino rende omaggio al filosofo Antonio Labriola. “      163     Scoperta la targa a Cassino intitolata ad Antonio Labriola (www.leggocassino.it). “      165     I «manufatti della memoria»: le lapidi in ricordo di Antonio Labriola (gdac). “      166     G. de Angelis-Curtis, La famiglia Labriola, il filosofo Antonio e Cassino-San Germano. “      182     M. Zambardi, Blocchi lapidei a testimoniare la vocazione olivicola dell’antica Venafrum. “      184     A. Darini, Area urbana d’Interamna Lirenas: una laminetta antropomorfa. “      189     V. Ruggiero Perrino, Profilo storico dello spettacolo e del teatro nel Lazio Meridionale. Seconda addenda. “      202     C. Jadecola, Lotte, soprusi e delitti in alta Terra di Lavoro nella lunga vigilia della «marcia» su Roma. “      216     Mario D’Alessandro medico chirurgo all’Ospedale di Pontecorvo. “      218     E. Pistilli, Cassino: dopo…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Avevo appena finito di scrivere l’articolo pubblicato alle pp. 202-215 di questo numero quando mi è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, la notizia della scomparsa di Maurizio Federico (24 agosto). Che non stesse bene, era noto. Ci eravamo sentiti da non molto, mai pensando, però, che era l’ultima volta. La sua scomparsa ha beneficiato di un vasto cordoglio e di molta attenzione destando unanime rimpianto fra tutti coloro che lo conoscevano, che lo stimavano al di là della fede politica e che ne apprezzavano la semplicità e la disponibilità. Come politico di razza era arrivato ad essere assessore regionale con la giunta Badaloni per rimettersi in gioco per le elezioni di questo 25 settembre come capolista al Senato per il Partito Comunista nel collegio plurinominale Lazio…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Monografie 1998: Caira dalle origini ad oggi, (con Anna Maria Saragosa e Raffaele Nardone), [Cassino, Ciolfi] 2001: Caira, 1943-1944. Vicende di Caira e dei suoi abitanti durante l’ultimo conflitto, Edizioni Cassino, Grafiche Ponticelli 2007: Catasto onciario di Caira (1742), Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, Cassino 2018: La Chiesa di San Basilio Vescovo di Caira, (con Carlo Nardone), Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, Cassino . Articoli pubblicati in «Studi Cassinati»: Riscopriamo: resti dell’acquedotto romano a Caira (con A. Mangiante), a. I, n. 3 (2001), pp. 167-169; Riscopriamo: Il Casale Farignola a Caira. Un edifico da salvaguardare, a. II, n. 1 (2002), pp. 50-52; Il sacerdote G. Battista Nardone di Caira, a. II, n. 1 (2002), pp. 53-54; Alle origini della strada per Caira e Terelle, a. II, n. 2…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Prof. Sergio Saragosa ci ha lasciati. Una grave perdita per la sua cara famiglia, per gli amici, per le generazioni di alunni che lo hanno stimato e amato. Una grave perdita per il CDSC Aps, di cui è stato tra i soci fondatori, membro autorevole del Direttivo fino alla fine. Una grave perdita per la sua Caira di cui è stato lo studioso e narratore che tutti abbiamo apprezzato: di lui restano comunque le sue preziose pubblicazioni. Una grave perdita per me che l’ho avuto tra gli amici più cari: ti ricorderò sempre con il tuo sorriso, lo stesso con cui mi hai accolto l’ultima volta che ci siamo visti, un mese fa, durante la tua malattia. Una persona squisita, un galantuomo, un gran lavoratore, un padre…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . In questi tempi procellosi per cause umane e naturali, alle quali, peraltro, gli umani non mancano di dare il loro concreto, disinteressato e consistente contributo, è accaduto anche che partisse per quel lungo viaggio, del quale si è soliti dire un gran bene, l’amico Luigino. Ovvero il dott. Luigi Di Cioccio. Un medico che aveva dedicato tutto se stesso agli anziani – anche a mia madre, lui giovane medico alle prime armi -, uno status che, se dobbiamo dar credito ad una recente proposta che arriva proprio dal Congresso nazionale della Società Italiana di Geriatria e di Gerontologia, ben nota a Luigi, della quale era elemento vitale, s’intende aggiornare portando a 75 anni l’età ideale per definire una persona anziana. Ebbene, per un pelo – è morto, infatti,…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Commemorazione 19 luglio 2022, Basilica Concattedrale di Aquino . Caro Dottore, caro Luigi, ho sempre saputo di avere un posto nel Tuo cuore, ma non avrei mai pensato di poterti salutare in questa forma pubblica per rispondere al Tuo desiderio testamentario di volermi accanto, con un ruolo speciale, nel Tuo passaggio dalla storia all’eternità. Lo faccio con le lacrime agli occhi, anzitutto come membro di una comunità che Ti deve immensa riconoscenza per il bene fatto e i semi lasciati ma, più da vicino, come umile tassello in una schiera di amici per i quali eri punto di riferimento più unico che raro. Un sodalizio, il nostro, che segue alcuni incontri iniziali nella seconda metà degli Anni ‘80, grazie ai Tuoi cognati, il dottor Dario Vernile, mio amico…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nel 79° anniversario il Centro documentazione e studi cassinati-Aps come ogni anno ha inteso ricordare le vittime del primo bombardamento subito dalla città di Cassino avvenuto il 10 settembre 1943, nonché tutte quelle, innumerevoli civili e militari originari del territorio, cadute nel corso della Seconda guerra mondiale. Quel tragico evento e quei tragici momenti sono stati rievocati nel corso della Santa Messa celebrata da don Benedetto Minchella sabato 10 settembre 2022 presso la Chiesa di S. Antonio in Cassino. Nel corso della funzione religiosa la signora Maria Rosaria Pacitto ha letto i nominativi delle 67 vittime delle quali si ha notizia (mancando all’appello una quarantina di deceduti). Alla funzione religiosa ha partecipato anche una delegazione del Camerum con deputati, consiglieri regionali e sindaci che accompagnavano l’on. Patricia Tomaino…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 6 agosto 2022, a Castelforte, Piazza Capo di Ripa, si è svolta la terza serata della XV edizione 2022 di «Diamo voce agli autori locali». Davanti a un folto e attento pubblico, nella suggestiva cornice del centro storico di Castelforte, in una incantevole serata d’estate allietata dalla musica del m° Gianni Mastromanno (pianoforte) e del m° Maria Civita Marrocco (flauto traverso e voce soprano), si è svolta una piacevole manifestazione culturale organizzata dal Sistema Bibliotecario del Sud Pontino. Nel corso dell’evento, che è stato aperto dai saluti dell’Amministrazione Comunale locale portati dell’assessora alla Cultura Angela Iannotta, si sono succeduti tre autori che, con la moderazione di Gaetano de Angelis-Curtis presidente del Centro documentazione e studi cassinati-Aps, hanno presentato i loro rispettivi lavori editoriali. Il primo è stato…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Ornella Massaro* . Venerdì 22 luglio 2022, a partire dalle 20.30, si è tenuto nella ex Chiesa del Castello del Centro Storico di Vallemaio un interessante incontro di presentazione del volume Giovanni Moretti. Il sindaco di Esperia che denunciò le «disumane offese di scellerati invasori» di Gaetano de Angelis-Curtis. L’organizzazione è stata ottimamente curata dalla Pro Loco di Vallemaio del presidente Marcello Fortuna. Sono intervenuti il sindaco Fernando Tommaso De Magistris, il giornalista e redattore capo del quotidiano «L’Inchiesta» Fernando Riccardi e l’autore del volume, direttore scientifico dell’Historiale di Cassino e presidente del Cdsc-Aps, mentre il coordinamento è stato svolto brillantemente dalla giornalista di Tele Universo Lorenza Di Brango. . A volte si riesce a fare cultura anche in un piccolo comune. E venerdì sera a Vallemaio…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro documentazione e studi cassinati ha patrocinato e partecipato a tre differenti eventi di presentazione del volume di Giuseppe Russo (giornalista OdG Campania, storico, scrittore) intitolato Storie da pubblicista (360 pagine di curiosità, bellezza, informazione e storia). Il primo evento si è svolto sabato 30 aprile 2022 a Santa Maria Capua Vetere, Palazzo delle Arti. Dopo l’introduzione di Raffaele Aveta (Università Federico II – Napoli), hanno dialogato Giovanni Valletta (docente, storico-saggista), Giovanni Lamanna (giornalista e consulente editoriale), Milly Vigliano (giornalista e collaboratrice de «Il Mattino») e sono poi intervenuti Fernando Riccardi (giornalista, scrittore, redattore capo de «L’Inchiesta»), Gaetano de Angelis-Curtis (direttore del Museo Historiale di Cassino), Pio Forlani (contrammiraglio, r, Marina militare italiana) e ovviamente l’autore Giuseppe Russo. Il secondo evento si è tenuto domenica 26 giugno…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Giovedì 14 luglio nella ex cappella di S. Antonio in piazza Luigi Cadorna a Sant’Ambrogio sul Garigliano è stato presentato il libro L’Odissea di Angelo Riccardi dalla Grecia ai lager nazisti curato da Antonio Riccardi. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano avv. Sergio Messore, il Lgt. Marcello Fargnoli presidente ANFI sez. di Cassino, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cassino prof. Marco Dell’Isola, e Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro documentazione e studi cassinati-Aps. La bella serata estiva è stata allietata dal pianoforte del m° Suraya Zaidi e dal violino del m° Tiny Sordellini che hanno accompagnato il doppiatore Sergio Paglioli nella lettura di passi del libro. L’incontro, cui ha partecipato l’autore Antonio Riccardi, è stato moderato dalla prof.ssa Gabriella Latempa, vice…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 30 settembre 2022 è stato presentato nella Sala S. Tommaso del Comune di Roccasecca il volume Assassinio sull’omnibus 3, scritto a quattro mani da Fernando Riccardi e Ornella Massaro che ricostruisce l’intricata vicenda del primo assassinio di mafia dell’Italia unita quello, cioè, di Emanuele Notarbartolo, già sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, ucciso sul treno da due misteriosi sicari il primo febbraio del 1893. Proprio l’attività di controllo svolta nell’istituto di credito portò all’assassinio ma tutti gli imputati furono assolti nel processo svoltosi sette anni più tardi a Perugia. Nel Municipio della sua città, Fernando Riccardi ha esposto genesi, contenuti, questioni relative al volume stimolato dalle pertinenti e incalzanti domande rivolte dall’assessora alla cultura Valentina Chianta (orgogliosa di presentare un autore e una…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli* . Varie note di cronaca sono legate alla ferrovia di Cassino. Una ci porta alla fine di ottobre 1867, quando si verificò una interruzione della linea ferroviaria per Roma. A riferircelo è il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, che per quel motivo soggiornò a Cassino 12 giorni, dal 30 ottobre all’11 novembre 1867; era l’anno della pubblicazione di Peer Gynt. L’illustre personaggio, che a quell’epoca risiedeva a Roma, dopo un periodo di soggiorno in Campania, per ultimo a Sorrento e poi a Pompei, mercoledì 30 ottobre, prese il treno per ritornare in sede. Ma giunto alla stazione di Cassino il treno si fermò, per un guasto tecnico, si disse, ma il motivo vero era lo scontro tra Garibaldini e milizie dello Stato Pontificio per la conquista…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Ezio Antonio Grossi* . Al Convegno dei Sindaci del Cassinate svoltosi a Cassino il 12 novembre – e di cui diamo il resoconto in questo stesso numero – chiese la parola il Sindaco d’uno dei comuni minori, quello di Esperia: un paesino di poco più di duemilacinquecento anime. Il folto uditorio, pur disponendosi a prestar deferente attenzione all’intervento, non supponeva alle prime battute, il grido elevato di commozione dolorosa cui le parole e le rivelazioni di quel sindaco avrebbero trascinato. Per coloro, anzi, che non lo conoscevano personalmente, appariva, quello, un povero sindaco di un povero villaggio, modesto nell’aspetto e nell’abito, sobrio se non timido nell’eloquio, forse mosso da un tantino di ultrapaesana vanità consistente nel voler leggere il proprio nome stampato nei giornali contenenti il resoconto…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . L’accorato appello espresso da Giovanni Moretti nel corso dell’Assemblea dell’«Associazione dei Comuni dalle Mainarde al mare» tenutasi il 12 novembre 1946, fu ripreso dal periodico «Il Rapido», un settimanale fondato a Cassino dall’avv. Ezio Antonio Grossi, di cui era anche direttore e che aveva iniziato le pubblicazioni il 3 dicembre 1945. In quella riunione era presente anche il direttore Grossi che, oltre a pubblicare il resoconto dell’Assemblea, dedicò due articoli all’intervento di denuncia di Giovanni Moretti. Proprio quegli articoli fecero da cassa di risonanza alla questione in quanto riuscirono a portarla nell’opinione pubblica nazionale e internazionale oltre che a livello parlamentare. La redazione de «Il Rapido» fu subissata di telefonate da parte di molti altri periodici che inviarono a Esperia loro redattori e giornalisti con lo scopo di…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Il calvario di Cassino e del Cassinate, iniziato il 10 settembre 1943, terminò con la presa di Montecassino il 18 maggio 1944 e l’avanzata degli alleati verso Roma. Ma non era tutto finito. Con il rientro della popolazione iniziò un nuovo calvario, l’epidemia di malaria perniciosa, che fu opportunamente definita «l’altra battaglia di Cassino»1. Lo stagnare delle acque a causa dei numerosi crateri provocati dalle bombe e dallo straripamento dei corsi d’acqua, il Rapido soprattutto, l’afflusso di soggetti infetti nella zona del fronte, l’abbandono dei campi da parte dei contadini sfollati, resero l’infestazione assolutamente inevitabile. Non si può dire che nel territorio della bassa Valle del Liri la malaria sia endemica, tuttavia svariate manifestazioni di tale problema sono state affidate alla storia fin da…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Tra le tante personalità che si sono distinte nel nostro territorio per il loro impegno professionale, un meritato ricordo va dedicato al prof. Mario D’Alessandro, già medico chirurgo degli Ospedali Riuniti di Roma e dell’Ospedale «Bambin Gesù» di Roma nonché direttore e primario chirurgo (anni 1954-1963) dell’Ospedale «Pasquale Del Prete» di Pontecorvo. Nato a Roma il 26 ottobre 1903 di Giovanni ed Enrichetta Formichelli, seguì gli studi classici presso il Ginnasio Liceo «Torquato Tasso» e nell’Anno Accademico 1922/23 si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Regia Università di Roma dove si laureò con votazione 100/100 il 18 luglio 1928. Chiamato alle armi, fu ammesso in qualità di allievo ufficiale di complemento del corpo sanitario militare, nella Scuola di Sanità Militare. Successivamente conseguì l’abilitazione all’esercizio della professione…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Il Primo dopoguerra, quello seguito alla Grande guerra, fu, come di solito accade, più sconvolgente della guerra stessa: l’Italia piangeva i suoi 600mila morti mentre le finanze dello Stato erano ormai allo stremo. Chi era stato in guerra aveva difficoltà a reinserirsi nella normalità di una vita alla quale non si era più avvezzi, peggiorata da ristrettezze, stenti ed umiliazioni – oltre che da una pandemia, la spagnola – e, specie nelle campagne, con le agitazioni sociali che erano all’ordine del giorno. Quanto alla provincia di Frosinone, a quell’epoca ancora divisa nei due circondari di Frosinone (Roma) e Sora (Caserta), essa vantava una popolazione complessiva di 414.414 abitanti. Dei circa 14.000 che erano partiti per il fronte, almeno 4.600 non avevano fatto ritorno a…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vincenzo Ruggiero Perrino . Nei numeri 2 e 4 del 2017 di questa Rivista venne pubblicato un Profilo storico dello spettacolo e del teatro nel Lazio Meridionale, nel quale, partendo dall’antichità romana e giungendo alla prima metà del Novecento, si tracciava un quadro delle esperienze sceniche, drammaturgiche e più in generale legate al multiforme mondo dello spettacolo, relative al territorio identificabile con l’attuale provincia di Frosinone. A quegli esiti, si aggiunse, nel numero 1-2 del 2020, una Prima Addenda, con i frutti di nuove ricerche. In questa Seconda Addenda si forniscono ulteriori risultati delle indagini condotte negli ultimi tempi. Per quel che concerne l’antichità classica, bisogna riferire che tra i reperti ritrovati nel sito archeologico dell’antica città romana di Fregellae (precisamente laddove sorgevano le terme) e conservati…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Angelo Darini . Nel corso di attività agricole svolte nel sito urbano di Interamna Lirenas1 (Fig. 1) è stata rinvenuta tra le zolle una «laminetta antropomorfa»2 (Fig. 2). La figurina di bronzo alta 29 mm., appartiene alla produzione della tecnica del ritaglio con cesoie3. La testa, tondeggiante e leggermente inclinata verso sinistra, è integrata con il corpo e ha il margine perimetrale costellato da puntini a sbalzo impressi al positivo. Oltre la testa, tutti i particolari del viso sono realizzati a sbalzo, mentre gli occhi sono due puntini al negativo, il naso, una linea verticale al positivo, come le labbra, costituite da due linee orizzontali, con il labbro inferiore leggermente più corto e i seni incisi da due puntini anch’essi a sbalzo positivo. Le spalle sono ritagliate…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . A sottolineare la forte vocazione olivicola del territorio dell’antica Venafrum, oltre alle tante descrizioni fatte dai molti autori antichi e moderni, sono i vari elementi lapidei che spesso si trovano nel centro storico della cittadina, incastonati nelle murature di palazzi e chiese, perché riutilizzati, o sparsi isolati nelle campagne. La loro forma e grandezza destano il nostro interesse e tanta curiosità su quale era la loro originaria funzione, ma tale curiosità rimane spesso senza risposta. Vediamo allora di capire la funzione originaria per alcuni grossi blocchi lapidei che ho osservato nel territorio di Venafro. Il primo blocco è in pietra calcarea locale e si trova a pochi metri dalla Cattedrale di Venafro. Il blocco di forma grossomodo cilindrica è attualmente riutilizzato come larga base…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Antonio Maria Marziale Labriola nacque il 2 luglio 1843 nella città di Cassino, allora San Germano1, figlio di Francesco Saverio e di Maria Francesca Ponari. La famiglia paterna apparteneva a una casata originaria della città di Brienza in Basilicata, fattasi poi peregrina tra Sicilia e Calabria. Lo stesso Francesco Saverio riporta una tradizione familiare, anche se non suffragata da prove documentali, di un’origine patrizia di discendenza dai «Baroni di Labriola» (che ricorda il nome di un piccolo Comune, Abriola, limitrofo a Brienza)2. Certo è che i Labriola lasciarono la Basilicata e si spostarono prima in Calabria, poi nella punta meridionale della Sicilia quindi di nuovo «nella feconda Calabria». Da lì Francesco Saverio si trasferì a Napoli per attendere agli studi universitari e proprio…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro documentazione e studi cassinati si è fatto da tempo promotore di una politica di ricordo materiale del passato di Cassino attuata con l’apposizione di «manufatti della memoria», opere che, donate dall’Associazione alla città, entrano a far parte del suo volto urbano, finendo per caratterizzarlo, e che fanno memoria della storia e della cultura di questo territorio. Nel 2004 con Emilio Pistilli dette luogo al progetto della «memoria di pietra» collocando in città nove grandi blocchi di pietra di cui sei a ricordo di edifici d’origine medievale andati distrutti e tre come rievocazione di momenti fondamentali per la storia di Cassino. Recentemente, il 17 dicembre 2021, sono stati inaugurati due manufatti collocati al bivio della strada per Montecassino: la Stele del «Placito cassinese» e l’epigrafe del Verso…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il primo luglio 2022, nell’approssimarsi del centosettantanovesimo anniversario della nascita del filosofo avvenuta a Cassino (allora S. Germano) il 2 luglio 1843, il Centro documentazione e studi cassinati-Aps e la Tipografia Ciolfi e con il patrocinio del Comune di Cassino, hanno inteso organizzare presso la «Sala Restagno» del Palazzo comunale di Cassino una manifestazione in ricordo di Antonio Labriola, una delle più fulgide figure di intellettuale, di filosofo, una delle menti più elevate della cultura italiana e che la «città martire» ricorda avendogli dedicato la piazza più importante della città su cui si affaccia il Palazzo di giustizia, il Tribunale di Cassino. Dopo gli interventi di saluto del sindaco di Cassino Enzo Salera, dell’assessore alla Cultura Danilo Grossi, del presidente Coa Cassino Gianluca Giannichedda, sono state svolte le…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . «Abbiamo compiuto il primo ma importante passo per cominciare a far uscire dall’oblio la figura del filosofo Antonio Labriola» ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Cassino Danilo Grossi nella giornata dedicata proprio al filosofo cassinate Antonio Labriola. Lo scorso weekend ha visto infatti un convegno di alto profilo organizzato dal CDSC – Centro Documentazione Studi Cassinati in collaborazione con la storica Tipografia Ciolfi che ha ristampato per l’occasione una opera del 1907 del professore Gnerchi in onore del filosofo Antonio Labriola nato a Cassino il 2 luglio 1843. Un interessantissimo convegno nella sala Restagno del Comune a cui ha partecipato il sindaco di Cassino Enzo Salera, l’assessore alla Cultura Danilo Grossi, il professore di Ermeneutica filosofica presso l’Università degli Studi di Cassino Fausto Pellecchia ed il…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXII, n. 2, Aprile-Giugno 2022 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.   83     Editoriale. L’abate Donato Ogliari da Montecassino a San Paolo fuori le mura (gdac). “        86     Il prof. Francesco Sabatini ospite del Cdsc a Montecassino. “        90     E. Pistilli, L’abate di Montecassino Prospero De Rosa e le insolenze della principessa Satriano. “        92     M. Zambardi, A proposito del terrazzamento in opera poligonale di Via Mura Ciclopiche di Venafro. “        94     A. Mangiante, Un edificio da preservare: le «Cantine Petrarcone». “        97     C. Jadecola, Nel Cassinate la più antica produzione italiana di aghi? “        99     M. Zambardi, La «Croce in ferro» posta all’ingresso del vecchio centro di San Pietro Infine. “      101     A Poggi, La ricostruzione della Chiesa di Sant’Antonio a Cassino nel dopoguerra: la testimonianza dell’arch. Giuseppe Poggi. “      107     P. Ianniello, Il…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nella sua vita Andrea Paliotta (15 febbraio 1928 – 15 giugno 2022) si è saputo circondare di amore, quello della moglie Autilia compagna di una vita, quello del figlio Marco e della nuora Maria Laura che hanno avuto nei suoi confronti una vera e propria devozione, quello molto recente del nipotino Benjamin che ha circondato di affetto e tenerezza; ma Andrea Paliotta si è saputo circondare anche di stima e rispetto generale che tutte le persone con cui entrava in contatto gli riconoscevano. È stato un uomo di profonda umanità e cultura, che si è trovato, suo malgrado, ad attraversare nel pieno della gioventù un periodo assai drammatico e difficile. Appena quindicenne si è ritrovato con la guerra in casa, tra bombardamenti, rastrellamenti, militari di tante nazioni diverse…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Alle ore 7 del 20 maggio 2022, è scomparso a Veroli, dopo lunga malattia, don Germano Savelli, l’ultimo testimone della distruzione di Montecassino nel corso della Seconda guerra mondiale. Nato a Terelle il 17 giugno 1930, don Germano – il cui nome civile era Angelo – venne a Montecassino nel 1942, frequentando come alunno la scuola abbaziale, e vivendo poi le vicende della seconda guerra mondiale che per Montecassino sfociarono nel bombardamento del 15 febbraio 1944. Inviato quindi al seminario di Sessa Aurunca per proseguire gli studi regolari, fu poi novizio nel monastero della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni. Dopo aver emesso la professione monastica a Montecassino il 13 novembre 1952, poté compiere gli studi di teologia nello stesso monastero cavense, e il 2 luglio 1956 fu…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Mariano Dell’Omo, Tra carte e codici. Studi sull’Archivio e la Biblioteca di manoscritti di Montecassino tra Medioevo e Età moderna, Miscellanea Cassinese, Montecassino 2021, pagg. 895, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 18,5×25,5; ISBN 978-88-8256-089-8     Dom Mariano Dell’Omo, conoscitore profondo e autorevole delle cose cassinesi e archivista validissimo di Montecassino, ha licenziato un ponderoso volume di ben 895 pagine. Dedicato a Dante Alighieri nel settecentesimo centenario della morte, la considerevole pubblicazione appare aperta dalla Presentazione dell’abate Donato Ogliari, dalla Prefazione di Massimo Miglio presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, dall’Introduzione a firma dello stesso Autore e chiusa da una Appendice contenente la bibliografia completa della produzione scientifica di dom Mariano generata nell’arco di un quarantennio di studi e ricerche. Il volume si compone complessivamente…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . L’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale ha provveduto a intitolare la Biblioteca del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza alla memoria dell’avvocato Guido Varlese come riconoscimento dell’impegno profuso per l’istituzione dell’Ateneo di Cassino. La cerimonia si è svolta lunedì 27 giugno alla presenza del Rettore Marco Dell’Isola, del Procuratore Capo del Tribunale Luciano D’Emmanuele, del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Gianluca Giannichedda, del prof. Vincenzo Formisano, dei familiari, la moglie Giuliana Visocchi, le figlie Manuela e Francesca, e di numerose autorità e cittadini. Guido Varlese, avvocato del foro di Cassino, classe 1924, si forma culturalmente all’ombra della millenaria Abbazia. Vive, poco più che maggiorenne, il dramma della distruzione della sua città nel corso della Seconda Guerra Mondiale, esperienza che impronta la sua futura vita politica all’impegno sociale…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Si riferisce in merito a un interessante, prezioso e ambizioso progetto ideato e realizzato dall’Associazione Antares Ets di Piedimonte San Germano che ha una ricaduta storica nel segno della memoria, non limitata solo a quel Comune ma a tutto questo territorio. I pedemontani debbono andare fieri degli eccellenti intenti finora realizzati dalla vulcanica Associazione Antares e di quelli che riuscirà nel futuro ad attuare. Si tratta di cosa notevole tra testimonianze raccolte, foto e filmati d’epoca molti dei quali poco noti, se non addirittura totalmente sconosciuti. Nessun altro Comune di questo territorio può vantare la realizzazione di un progetto del genere nel segno della memoria di una devastazione totale subita neanche ottant’anni fa e che tutti dovrebbero avere sempre ben presente. Il Cdsc porge ad Antares le congratulazioni…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giuseppe Russo . Fine maggio d’eccezione per il cassinate e per uno dei musei più toccanti del nostro Paese. Presentata in anteprima per giornalisti, associazioni e appassionati di storia, e poi ufficialmente fruibile a partire dal 2 giugno 2022, all’interno del Museo Historiale di Cassino è aperta la nuovissima ed interessante esposizione «War Exposition Gustav Line Cassino 1944». L’Historiale, emozionante spazio del ricordo ideato e realizzato da Carlo Rambaldi, più conosciuto nel mondo quale padre del famoso alieno ET del film di Spielberg, che catapulta i visitatori nella storia con grande pathos e atmosfera, in particolare nel periodo della tremenda distruzione di Cassino del ‘44, da tempo è diventato attrattore di cultura, confronto e collaborazione. L’esposizione, visitabile in 4 sale opportunamente “composte” dall’attiva Associazione Gustav Line Cassino…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps ha preso parte a due eventi organizzati dall’Università degli Studi di Cassino nell’ambito delle manifestazioni di «UNIcittà 2022» organizzate dallo Scire della prof.ssa Ivana Bruno, delegata del rettore alla Diffusione della cultura e della conoscenza. Il primo evento è stato dedicato «Alla scoperta di Cassino: recupero dei resti della Torre Campanaria» e si è svolto il 25 maggio 2022 presso la Sala degli Abati del Palazzo Badiale. I lavori sono stati coordinati dal prof. Michele Saroli di Unicas. Dopo i saluti istituzionali sono intervenuti l’arch. Giuseppe Picano, presidente Archeoclub Cassino, in merito al recupero e riqualificazione del sito dell’ex torre, ed Emilio Pistilli, presidente onorario del Cdsc-Aps il quale ha relazionato sulla storia de La Torre Campanaria di Cassino dopo aver pubblicato…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . In un’Aula Pacis gremita di pubblico si è tenuta la presentazione del libro del prof. Antonio Riccardi L’Odissea di Angelo Riccardi dalla Grecia ai lager nazisti, alla presenza di numerose autorità civili e militari, docenti, dirigenti scolastici e una folta rappresentanza di cittadini di Sant’Ambrogio sul Garigliano, paese natio di Angelo Riccardi, protagonista del libro. È la storia, narrata sotto forma di racconto, di un giovane finanziere di Sant’Ambrogio sul Garigliano che durante la seconda guerra mondiale fu inviato come occupante in Grecia, a Kato-Almirì, Corinto. Dopo l’armistizio dell’8 settembre fu nascosto ai tedeschi dalla famiglia Kollias, purtroppo fu preso prigioniero e deportato nei lager nazisti in Germania dove dovette affrontare ogni sorta di sofferenze e umiliazioni, perché non aderì e non collaborò col nazi-fascismo. Fu uno dei…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Le Associazioni Terraferma, EarLab e Tiresia Film, con il patrocinio del Comune di Cassino e il concorso del Museo Historiale e del Centro documentazione e studi cassinati-Aps, hanno inteso riproporre l’iniziativa de «Le Luci della Fratellanza» per commemorare la Battaglia di Cassino svoltasi nella settimana precedente e in quella successiva al 18 maggio, giorno della conquista, nel 1944, di Montecassino da parte della II Armata polacca e data simbolo della liberazione. L’evento si è svolto in più forme: con la suggestiva illuminazione, ogni sera dall’11 al 21 maggio 2022, della Rocca Janula; quindi con cinque appuntamenti su piattaforme social dedicati alla lettura di storie da tramandare alle nuove generazioni per poter conservare la memoria storica: – il 12 maggio Marialuisa Calabrese docente dell’IIS «Medaglia d’Oro – Città di…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 14 maggio 2022 è stato presentato a Coreno Ausonio, in una gremita villetta comunale, La luce del focolare spento, diario di guerra scritto da Mariano Di Vito. Alla manifestazione hanno preso parte, coordinati validamente dal giornalista Fabio Cortina, il sindaco del Comune, Simone Costanzo, il presidente del Centro documentazione e studi cassinati-Aps, Gaetano de Angelis Curtis, il curatore Erasmo Di Vito. Inoltre nel corso dell’evento sono stati letti alcuni passi salienti del Diario a cura di Lucrezia Di Vito, sindaco baby, e Paolo Biagiotti, componente del Circolo anziani. Nel suo Diario il corenese Mariano Di Vito ha tratteggiato le note salienti delle tristi, difficili, funeste giornate vissute tra due importanti ambiti temporali ricompresi tra l’8 settembre 1943 e il 29 maggio 1944, un arco cronologico aperto dall’annuncio…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 6 maggio 2022 si è tenuto a Cassino nella suggestiva Sala Europa della Caserma Lolli Ghetti, sede dell’80° Rav, un interessante convegno organizzato dall’Associazione Battaglia di Cassino, dal Centro Documentazione e Studi Cassinati in collaborazione con la Croce Rossa-Ispettorato di Frosinone. Il convegno si è svolto al termine del corso di addestramento delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, sezione di Frosinone, tenuto dai militari dell’Esercito dell’80°. La cooperazione era partita fin dallo scorso mese di marzo e, durata oltre due mesi, si è concretizzata con lo svolgimento da parte degli istruttori dell’Esercito di un corso di addestramento formale in favore delle infermiere volontarie C.R.I. Quindi l’idea di coronare la fine del corso con lo svolgimento di un incontro di alto profilo culturale come importante momento di…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . In occasione della ricorrenza della «Festa dell’Europa» coincidente con la storica Dichiarazione di Robert Schuman, l’Istituto di Istruzione Superiore «Medaglia d’oro – Città di Cassino», con il patrocinio della Regione Lazio, dell’Università di Cassino, del Comune di Cassino, e dell’Asdoe, del Cai, della BPC, del Centro documentazione e Studi Cassinati-Aps come soggetti partner, riprendendo una tradizione già avviata da vario tempo ma interrottasi negli ultimi due anni a causa della pandemia, si è fatto promotore di una serie di articolate iniziative succedutesi tra il 3 e il 9 maggio. Il 3 e il 4 maggio si sono tenute presso l’Auditorium dell’Istituto due Conferenze-dibattito coordinate dal dirigente scolastico Marcello Bianchi e dai proff. Antonio Riccardi e Mauro Cernesi. La prima sul tema «Storia, presente e prospettive dell’Unione Europea» che…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Giuseppe Spera era un giovane ventenne quando la guerra si affacciò violentemente e con tutto il suo carico di distruzione anche nel Mezzogiorno d’Italia coinvolgendo e sconvolgendo pesantemente la sua terra d’origine e la sua vita. Nato il 7 aprile 1923 nella cittadina di Sarno, in provincia di Salerno, aveva conseguito il diploma di perito tecnico presso l’Istituto Tecnico «Alessandro Volta» di Napoli, per poi iniziare le prime esperienze lavorative come capotecnico presso lo Stabilimento Aeronautico dell’Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco. Quindi sopraggiunse l’8 settembre 1943 con l’annuncio, nel pomeriggio inoltrato, dell’armistizio tra l’Italia e le forze alleate, seguito, nella notte, dallo sbarco degli eserciti anglo-americani a Salerno a due passi da casa sua. Quindi anche per Giuseppe Spera, come per tanti altri…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Anna Spera . Il giorno 7 del mese di aprile 2022 si è tenuto il convegno Terrazza Cervaro: le devastazioni, i bombardamenti e la distruzione di Montecassino del 15 febbraio 1944 nella testimonianza di Giuseppe Spera. Per l’occasione la famiglia di Giuseppe Spera di Sarno è stata invitata e ha presenziato commossa e numerosa all’incontro promosso dal Centro Documentazione e Studi Cassinati presieduto da Gaetano de Angelis-Curtis nonché direttore scientifico del Museo Historiale di Cassino, dall’Associazione culturale «Il Cenacolo» di Cervaro presieduta dal preside Carlo Mario Musilli, e dal Comune di Cervaro rappresentato dal sindaco dott. Ennio Marrocco, dall’assessore alla Cultura Luigi Gaglione, dal presidente della Consulta della Cultura dott. Antonio De Marco e da altri amministratori. Il Convegno si è tenuto nella bellissima sala consiliare del…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Erasmo Di Vito . Lo scorso 18 maggio è passata inosservata la ricorrenza della nascita di Giovanni Paolo II, il grande pontefice ovunque ricordato, che avrebbe compiuto 102 anni. Tuttavia soli pochi mesi prima, il 28 ottobre del 2021, una solenne doppia cerimonia aveva celebrato il 40° anniversario del riconoscimento al Papa santo della cittadinanza onoraria della città di Cassino (l’evento avrebbe dovuto svolgersi nel 2021, che sarebbe coinciso proprio con il centenario della nascita del pontefice, ma è slittato di un anno a causa della crisi pandemica Covid). Così il 28 ottobre, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enzo Salera, gli ha dedicato una lapide, che è stata collocata nell’androne di ingresso del Municipio, per ricordare quella storica data ed il legame storico, umano e religioso di…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Antonio Crescenzi . Nell’ottobre del 1972 iniziava la produzione della Fiat 126 con circa 2000 dipendenti: era in progetto un’assunzione graduale di 6000 persone ed una produzione di 250.000 macchine all’anno, pari a 1000 vetture al giorno. Subito si misero in evidenza la professionalità e la tenacia dei dipendenti di Cassino, da un lato il sistema produttivo, dall’altro il sistema tecnico. Difatti si doveva risolvere un’anomalia di progetto (le cosiddette anomalie infantili): la mancanza di ventilazione nella parte posteriore della vettura. Dopo accurate analisi e studi, si decise di ricavare delle aperture sulla fiancata nelle parti laterali posteriori e i risultati furono ottimi. La 126 sarà a tutti gli effetti uno dei modelli storici della casa torinese. È stata un’auto da record, prodotta per ben ventotto anni,…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Ad inventarselo, cinquantamila anni or sono, o giù di lì, pare sia stato l’uomo (o donna) di Denisova, un ominide i cui scarsi resti vennero ritrovati nei monti Altaj in Siberia. Parliamo dell’ago, un piccolo oggetto però con un ruolo molto importante nella storia dell’umanità per il suo non indifferente contributo alla stessa sopravvivenza dell’uomo. Si cominciò probabilmente con ossi o spine di pesce utilizzati per cucire le pelli degli animali, se dobbiamo dar credito a quello risalente a più di 25mila anni fa ritrovato in Francia. Poi evidentemente la situazione cominciò ad evolversi e dagli ossi e dalle spine di pesce si passò agli aghi di avorio, legno, rame, argento e bronzo per arrivare, nel Medioevo, a quelli in acciaio che sarebbero stati importati…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Piero Ianniello . Cristoforo Sparagna, uno degli artisti più poliedrici a cui il nostro territorio ha dato i natali, è oggi praticamente dimenticato, e anche in vita non aveva ottenuto miglior successo: spesso non considerato dai suoi contemporanei, né dai suoi stessi compaesani nonostante le sue opere visive fossero state esposte in varie parti d’Italia, incluso Milano e Roma, ed erano arrivate negli Stati Uniti, a Philadelphia, Pennsylvania, e New Jersey. Anche la sua opera letteraria aveva ottenuto critiche positive da persone come Benedetto Croce, Elio Vittorini e Italo Calvino. Sparagna era nato a Minturno nel 1905, e nello stesso luogo è morto nel 1983. È stato sempre soprannominato Il Minturnese ed è più conosciuto come pittore e scultore che come romanziere e poeta. In questo articolo…

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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Andreina Poggi . La ricostruzione della Chiesa di Sant’Antonio, a Cassino, è frutto dell’impegno e dell’estro artistico di mio padre, arch. Giuseppe Poggi, funzionario del Genio Civile, addetto alla ricostruzione di Montecassino e della zona di Cassino dal 1944 al 1954. Prima di partire per Bologna, dove aveva deciso di trasferirsi, scrisse un libro, L’avventura di Cassino, che presentò a un concorso letterario per il decennale della ricostruzione, nel 1954. Il manoscritto, tuttora inedito, è un’interessante cronaca dei suoi 10 anni di vita a Cassino, dalla decisione di arruolarsi nel Genio Civile, dopo un’importante attività professionale a Roma, Sanremo e altre città d’Italia, al suo arrivo a Cassino, che lo colpì per l’aspetto desolato ma affascinante della città distrutta, alla descrizione dell’eterogenea comunità del Genio Civile di Cassino,…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Oggi chi passa la guarda spesso distrattamente, anche perché o è concentrato al volante di un’auto o è intento ad entrare nell’antico borgo distrutto di San Pietro Infine, ora noto come Parco della Memoria Storica. Mi riferisco alla Croce in ferro che si trova posizionata sul lato a valle della Strada Provinciale Annunziata Lunga, quella, per intenderci, che porta al valico delle Tre Torri1. La croce si trova in asse a Via San Nicola, la stradina che si imbocca dalla Provinciale per entrare al vecchio paese. È posizionata su un piedistallo posto al di là del muretto in pietra che delimita la Provinciale Annunziata Lunga. Una volta la Croce costituiva un topos molto importante. Oltre al suo alto valore simbolico (non vi era sampietrese…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . Al di fuori del Parco archeologico della Casinum romana, in quella stradina che partendo dalla Casilina va ad innestarsi su via Campo di Porro, attualmente dedicata ad Angelo Pantoni, si trova un vecchio edificio salvatosi in parte dai bombardamenti del 1944 e noto comunemente come le «Cantine Petrarcone», dal nome dei vecchi proprietari che vi avevano i depositi e le attrezzature per la produzione vinicola. Attualmente l’edificio è in rovina ma mostra ancora tutta la sua bellezza e il suo fascino. Forse edificato tra il XIII e il XIV secolo, periodo legato agli Abati commendatari di Montecassino, potrebbe essere raffigurato nel dipinto di Mazzaroppi conservato nella chiesa della Badia delle SS. Flora e Lucilla ad Arezzo. Infatti, nel quadro sono rappresentati i santi Benedetto…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Risalendo lungo la Via Mura Ciclopiche di Venafro, a circa duecento metri ad est dai ruderi dell’antico teatro di epoca romana, sul lato sinistro, preannunciato da una cartellonistica pubblicitaria, si accede ad un sentiero sterrato, delimitato sul lato a valle da una staccionata in legno. Il sentiero, aperto qualche anno fa, sale gradatamente tra secolari olivi verso Monte Santa Croce, allontanandosi sempre più dall’antica città di Venafro, per poi raggiungere la strada che sale dal Campaglione verso la cavea naturale formata da Monte Corno e Monte Santa Croce. A quota 230 metri circa, e a una sessantina di metri dall’imbocco del sentiero, sulla sinistra, a pochi metri di distanza dalla staccionata in legno, fa bella mostra di sé un tratto murario in opera poligonale,…

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  «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Viaggio in Italia (edito da Vallecchi e da Edipem) di Johann Wolfgang Goethe non è tra le opere più celebrate dello scrittore, tuttavia è una lettura che suggerirei a tutti, sia perché ci consente di conoscere appieno la profondità del pensiero e la finezza dell’arte dell’autore, sia perché ci disvela minutamente alcuni squarci di costume dell’Italia di fine Settecento. C’è una pagina che mi preme segnalare: la cena in casa dei principi Satriano in Napoli, nel marzo 1787, dove facciamo la conoscenza di un personaggio che, pur non identificato, ha attinenza con la nostra terra. Venerdì 9 marzo il Nostro, nel far visita in casa Filangieri, riceve un invito a cena dalla principessa Satriano. Il lunedì successivo si presenta puntuale al palazzo Satriano; viene…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Francesco Sabatini, linguista filosofo e lessicografo italiano, presidente onorario dell’Accademia della Crusca e professore emerito dell’Università Roma Tre di Roma; medaglia d’oro ai benemeriti della Scuola della cultura e dell’arte; Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, lo aveva promesso in maniera solenne presso la sala degli Abati a Cassino il 17 dicembre dello scorso anno. «Il tempo del Covid limita i movimenti delle persone, ma è mio desiderio tornare a Cassino e Montecassino per stare con voi una intera giornata». In quella occasione si celebrava l’atto di affidamento al Comune di Cassino, da parte del CDSC – Centro documentazione e studi cassinati – , di due importanti opere: l’epigrafe del verso 37 del canto XXII del Paradiso della Divina Commedia e la stele a ricordo…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Con uno scarno comunicato di cinque righe, datato 8 giugno 2022, la Comunità Monastica di Montecassino ha informato che . «Sua Eccellenza Reverendissima Dom Donato Ogliari, dal 24 ottobre 2014 Arciabate e Ordinario di Montecassino, è stato chiamato da Sua Santità Papa Francesco a guidare la Comunità monastica dell’Abbazia di San Paolo Fuori le Mura a Roma. A S.E. Ogliari è stato inoltre affidato l’incarico di Amministratore Apostolico dell’Abbazia di Montecassino fino a che non sarà eletto il nuovo Abate». . Un fulmine a ciel sereno per questo territorio. Qualche avvisaglia c’era stata quando il nome di dom Donato era stato inserito nella terna di prelati tra i quali il Santo Padre avrebbe scelto il nuovo arcivescovo di Torino. Poi per la sede del capoluogo piemontese era stato…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXII, n. 1, Gennaio-Marzo 2022 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.   3     Omaggio all’Ucraina (gdac). “         8     C. Molle, Roccasecca: riemergono i resti del ponte romano sul fiume Melfa in località Ronca. “        11     E. Pistilli, Montecassino: dalla statua di Igea all’asteroide. “        14     F. Corradini, Migli di epoca borbonica lungo la strada Civita-Farnese (da Itri ad Arce). “        23     S. Giarrusso, Il distaccamento Allievi Carabinieri di Cassino. “        30     C. Nardone, Allievi Carabinieri del distaccamento di Caira deceduti a Cassino. “        37     A. Incollingo, Il luogo pio di San Leonardo a Colli a Volturno. “        47     C. Jadecola, Achille Spatuzzi, il «miasma palustre» e la valle del Liri. “        51     G. Petrucci†, Al maestro Dante D’Andrea. “        55     M. Zambardi, San Pietro Infine: Notizie in merito alla recinzione esterna della chiesa della Madonna…

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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Il 4 febbraio 2022 è scomparso a Windsor (Canada) Elfisio Miele. Era nato a Caira il 19 luglio 1940 da Francesco e Anna Maria Savelli. Nel corso dell’infanzia ha vissuto la tragica esperienza bellica cui ha fatto seguito, mentre era adolescente, la difficile ricostruzione. La ricerca di una sicurezza economica lo portò via dalla sua terra d’origine. Nel 1966 scelse di emigrare in Canada seguendo la sua nuova famiglia e andò a risiedere nella città di Windsor dove seppe farsi apprezzare e stimare per le sue doti umani e intellettuali. Infatti si appassionò alla scrittura, rilevando una naturale disinvoltura e predisposizione e dimostrando amore per lo stile e la forma espressiva. Pur da autodidatta, si cimentò nella poesia e poi nella memorialistica riuscendo a donare, nel corso degli anni, conoscenze…

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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Monografie 1979: Vincenzo Pomella, Scuola Media Statale, S. Elia Fiumerapido 1992: Sant’Elia Fiumerapido, a cura del Circolo Culturale La Fenice (con testi di G. Petrucci e al.), Formia 2000: Sant’Elia e il fiume Rapido, Archivio Storico di Montecassino 2000: Brigantaggio postunitario a Sant’Elia Fiumerapido in Terra di Lavoro, Archivio Storico di Montecassino 2001: Gino Alonzi (a cura di), Sant’Elia Fiumerapido – S. Maria Maggiore nella storia, Comitato Festa 2005: Padre Leonardo Palombo da Sant’Elia Fiumerapido (1877-1938), Cdsc-Onlus 2005: Gli affreschi di S. Maria Maggiore in Sant’Elia Fiumerapido, Cdsc-Onlus 2005: Francesco Antonio Picano nella scultura del Settecento napoletano, Archivio Storico di Montecassino 2007: La frazione Olivella in Sant’Elia Fiumerapido, Cdsc-Onlus 2008: Il Santuario di Casalucense in Sant’Elia Fiumerapido, Cdsc-Onlus 2010: Angelo Santilli (1822-1848); tra impegno politico e culturale, Cdsc-Onlus 2017: Giuseppe…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Giovanni Petrucci (Sant’Elia Fiumerapido 7 agosto 1930 – Cassino 20 marzo 2022) – Secondogenito di Antonio Petrucci e Restituta Fragnoli – Laureato in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Napoli nel 1956 – Docente di Lettere (Italiano e Latino) e poi Preside di Scuola Media Inferiore dal 1974 al 1996 – Coniugato con Giuseppina Simonetti, nell’agosto 1962 – Padre di Andrea e Caterina  ___________________________________________________________________________________  Elogi funebri – Sant’Elia Fiumerapido – 22 marzo 2022 A nome della famiglia e dei figli voglio ricordare brevemente la vita di mio zio, ricambiando la cortesia e l’affetto che ha avuto per tutti noi. Possiamo schematicamente suddividere la sua vita in quattro fasi: 1) infanzia e adolescenza (percorsa da eventi terrificanti come la Seconda guerra mondiale): la sua infanzia era trascorsa nella casa dei…

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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Giovanni Petrucci, Il brigantaggio in Sant’Elia Fiumerapido prima e dopo l’Unità – con riferimenti alla Baronia di Montecassino e agli avvenimenti dei paesi limitrofi, Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps, Cassino 2022, pagg. 197, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97592-61-7 Il volume rappresenta la continuazione di quello dedicato al fenomeno del brigantaggio a Sant’Elia Fiumerapido pubblicato dallo stesso autore nel 2000. Le vicende che hanno interessato il Comune santeliano sono state tratte dalle relazioni periodiche redatte dai Comandi di varie Zone Militari e dalle autorità istituzionali del tempo. Dunque un documentato studio di ricerca che ripercorre l’origine di Sant’Elia, con i contrasti e le ribellioni nei confronti di Montecassino, per giungere all’analisi delle condizioni sociali del paese (istruzione, malattie, occupazione) d’inizio Ottocento ed addentrarsi specificatamente nel fenomeno sociale…

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«Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Il 22 gennaio 2022 l’associazione «Battaglia di Cassino» di Roberto Molle ha ricordato, nel 78° anniversario del sacrificio dei soldati americani della 36a Divisione Texas, una delle battaglie più cruenti combattute sul fiume Gari, lungo la Linea Gustav, ma in verità di tutta la seconda guerra mondiale. Ha così organizzato una semplice cerimonia presso il monumento di Sant’Angelo in Theodice e poi ai piedi della campana della Pace nei pressi del ponte delle quattro battaglie cui hanno preso parte varie associazioni come il «Centro Documentazione e Studi Cassinati», «Cassino città per la pace», «Montecassino e Linea Gustav», «Italy War Route», «Winterline», «Reliquia Belli», «Cassino Teen Team 44» ecc. Dopo la benedizione impartita da don Andrzej Radzewicz e alcuni brevi discorsi, la cerimonia si è conclusa con il lancio di petali…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 17 dicembre 2021 il Cdsc-Aps ha provveduto a donare alla città di Cassino la stele del «Placito Cassinese» («Studi Cassinati», n. 4, a. XXI, ottobre-dicembre 2021) un atto redatto nell’anno 960 da un notaio, Atenolfo, in cui è riportata la formula del giuramento che vi appare inserita in lingua volgare: «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parti Sancti Benedicti». La frase, nella sua forma originaria in scrittura beneventana, ha campeggiato orgogliosamente nell’ingresso dello studio notarile De Rosa operante a Pescara da fine anni ‘70 ai primi del 2000. Il notaio Fernando De Rosa (1928-2109) era nato a Cassino, aveva poi aperto uno studio a Pescara e, da uomo di cultura proveniente da questo territorio, aveva voluto impreziosire la bussola d’ingresso…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Bradford A. Evans* . Per ricapitolare la serie degli eventi che si verificarono nel prendere la decisione di bombardare il Monastero, era stato il Generale Maggiore Francis Tucker, comandante generale della IV Divisione Indiana, a richiedere il bombardamento aereo del Monastero. Egli pensava, dal momento che su di lui sarebbe ricaduta la responsabilità di un assalto terrestre sull’abbazia, sarebbe stato opportuno portare dapprima un attacco aereo. Il memorandum del Generale Tucker con cui richiedeva il bombardamento è il seguente: 1) Dopo un considerevole lavoro ed avendo fatto ricerche in molte librerie di Napoli, ho trovato un libro, datato 1879, che fornisce alcuni dettagli sulla costruzione del Monastero di Montecassino**. . [memorandum gen. Tucker] «Il Monastero fu trasformato in una fortezza nel 19° secolo. L’ingresso principale, di legni…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Passando davanti la chiesa della Madonna dell’Acqua di San Pietro Infine si nota, sul pilastrino destro in pietra del cancelletto che consente l’accesso alla chiesetta, una epigrafe in marmo, che raramente ci si sofferma a leggere con attenzione, anche perché alcune lettere sono poco leggibili. Per questo motivo ho ritenuto che potesse risultare utile dare alcune brevi notizie a riguardo, affinché la lapide possa degnamente ricordare il motivo del suo posizionamento, avvenuto nella prima decade del 1900. A San Pietro Infine è molto sentita la devozione per la Madonna dell’Acqua, patrona del paese, e a Lei si rivolgevano, prima di partire per le Americhe, i sampietresi che emigravano. Nel 1908 i sampietresi residenti a Pittsburgh1, negli Stati Uniti d’America, in segno di devozione verso…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Caro Maestro Dante è da moltissimi anni che mi rimprovero per non averti mai scritto. Tu sai come ti volevo bene e come ero rapito dalla tua arte, dal tuo ingegno e dalla immensa capacità di saper vivere questa vita. Nonostante quella ferita che ti cagionò tante pene: il tuo nobile intervento di ragazzo, per un nobile ideale di noi tutti, non affiorava mai durante le nostre conversazioni. Il fatto è che non riuscivo e non riesco ancora oggi ad unificare intorno ad un sol nucleo gli stilemi della tua arte. Solo il comune collega Giuseppe Tucci, da esperto, ad una mostra mi fece capire i particolari che la sostanziavano.   Giudizi: Mario Lepore, Galleria Montenapoleone, 1964: «Il pittore Dante D’Andrea ordina per la…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Era il 1869 quando a Firenze si svolse la seconda sessione del «Congresso medico di tutte le Nazioni». Tra l’altro si parlò del miasma palustre, ovvero dell’esalazione tossica conseguente fenomeni di putrefazione, tema sul quale si era soffermato il dottor Achille Spatuzzi1 originario di San Giorgio a Liri il quale aveva riferito sulle conclusioni cui era giunto esaminando la situazione dei diversi comuni della Valle del Liri, abbinando agli aspetti scientifici i risultati cui erano approdate le ricerche storiche compiute sul territorio2. A conclusione della sua indagine lo studioso si pose una domanda: «in questo medesimo clima basso, caldo, ed umido; su questo suolo argilloso calcare misto a tracce vulcaniche; in mezzo a queste abbondanti derivazioni di acqua, con quante cause, insomma i medici…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alfredo Incollingo . Nell’attuale comune di Colli a Volturno1, in provincia di Isernia, da secoli è presente un luogo pio laicale (con annessa cappella) fondato dall’Università collese e intitolato a San Leonardo di Noblac, patrono del paese. I suoi amministratori avevano sempre difeso l’autonomia dell’istituto caritativo dall’eccessiva ingerenza del clero in quanto, trattandosi di un ente di beneficenza secolare, dipendeva in parte dalle autorità ecclesiastiche locali: l’arciprete di Colli, gli abati di San Vincenzo a Volturno e Montecassino. Il borgo di Colli a Volturno è stato fondato alla fine del X secolo dall’abbazia di San Vincenzo a Volturno. Così l’agglomerato urbano, fin dall’origine, si è trovato sotto la giurisdizione dell’antica diocesi volturnense che, a partire dal 1395 e fino al XVIII secolo, era stata affidata ad abati…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Carlo Nardone . Presso il Cimitero civile di San Bartolomeo a Cassino, alla fine del viale dell’ingresso centrale, si trovano due monumentini, uno dirimpetto all’altro, eretti in ricordo degli Allievi Carabinieri deceduti dal 1920 al 1927 nella Scuola Allievi Carabinieri Reali di Caira. In sostanza per un settennato funzionò a Cassino la Scuola Allievi Carabinieri insediata nelle strutture di quello che era stato l’ex Concentramento militare di Caira dove, nel corso della Prima guerra mondiale, erano stati internati i soldati nemici catturati al fronte e che poi erano state opportunamente trasformate in distaccamento dei Carabinieri inaugurate l’11 novembre 1920 alla presenza di autorità e personalità fra cui l’abate di Montecassino, mons. Gregorio Diamare. Dunque la riconversione delle strutture militari di Caira si era avuta nell’immediato primo dopoguerra,…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Simona Giarrusso** . Era da poco terminata la Prima Guerra Mondiale. I reparti dell’Arma territoriale necessitavano di nuove forze. Il considerevole aumento del contingente di nuovi Carabinieri disposto dal Regio Decreto del 2 ottobre 1919 fece sì che la Legione Allievi Carabinieri di Roma venisse improvvisamente a trovarsi in condizione di non poter far fronte, con la sola caserma Vittorio Emanuele, alle accresciute esigenze di accasermamento. Un battaglione di allievi venne trasferito nei campi della Farnesina. Qui i militari, sistemati all’interno di baracche o sotto tende «Roma», vivevano in condizioni penose, rese ancor più precarie dalla penuria di acqua corrente. Nelle tende penetrava la pioggia. Il terreno era impraticabile. A poco erano serviti lo scavo di fossetti di scolo e la posa di ghiaia. La situazione si…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Ferdinando Corradina . Nei primi decenni dell’Ottocento, di concerto fra le autorità del Regno delle Due Sicilie e quelle dello Stato della Chiesa, furono realizzate le due strade rotabili che collegavano, come ancora oggi collegano, Roma con Napoli: le odierne Via Appia e Via Casilina1. Una volta ultimata la costruzione di tali strade, nel Regno delle Due Sicilie ci si pose il problema di realizzare un collegamento rotabile fra le stesse2. Dopo non poche discussioni, dovute al fatto che allora, al contrario di quanto accade oggi, tutti volevano le infrastrutture nel proprio territorio, prevalse l’opinione di costruire una strada rotabile che andasse da Itri, dove passa la via Appia, ad Arce (via Casilina) passando per Pico. Fu lo stesso Ferdinando Il di Borbone a imporle il nome…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . La statua di Igea che è esposta nel museo di Montecassino vi occupa un posto di rilievo. Fu rinvenuta nell’ottobre 1842 in località Piumarola, che a quel tempo era sotto la giurisdizione di Montecassino. Fu l’abate ordinario D. Giuseppe Frisari a comunicarlo a D’Aloe, responsabile per le antichità del Regno di Napoli. A Piumarola i Benedettini avevano il monastero di S. Scolastica, dedicato alla sorella gemella di S. Benedetto. Scavando al di sotto del monastero fu rinvenuta una stanza sotterranea: lì fu ritrovata la statua. È probabile che essa provenisse dalla vicina Interamna Lirenas, che da qualche tempo sta restituendo la sua antica fisionomia di colonia romana: lo fa supporre la relazione di Stanislao D’Aloe, ispettore dei monumenti della provincia di Napoli: « ……

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Carlo Molle . Recenti lavori nel greto del fiume Melfa a Roccasecca hanno riportato alla luce alcuni resti del ponte romano in località Ronca, non più ben visibili da decenni e dei quali si dà qui una breve comunicazione1. Questo ponte, ben noto a Michelangelo Cagiano de Azevedo2 e documentato da Antonio Giannetti e Alceo Morone3, si trovava poco più a monte del ponte moderno in cemento, che ha sostituito un precedente più precario “ponte a tavole”, del quale conserva localmente la denominazione. Il ponte antico serviva l’antica via “Pedemontana”, che a oriente del fiume si dirigeva verso Casinum, seguendo grossomodo il percorso dell’attuale via San Rocco; a occidente, è probabile invece che la strada seguisse almeno due percorsi principali, dei quali l’uno diretto verso la zona…

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. «Studi Cassinati», anno 2022, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Tutto il mondo è a conoscenza della guerra scatenata in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Le immagini che arrivano rappresentano situazioni assimilabili a quelle vissute 78 anni fa in questo territorio e in tutt’Italia con bombardamenti, mezzi corazzati e aerei, uomini in divisa e non, combattimenti, armi, violenze, civili in fuga pure a piedi o che resistono in bunker improvvisati. Nella sua storia Cassino ha maturato un breve ma significativo legame con gli ucraini. Negli anni della Prima guerra mondiale furono internati nel Campo di concentramento di Caira migliaia di militari fatti prigionieri e fra le etnie che componevano l’allora multiforme galassia dell’impero Austro-ungarico giunse anche quella proveniente dalla Galizia, oggi in Ucraina, oltre a caucasici. La piccola comunità ucraina internata a Caira, che fin da subito si era…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4> Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf> Scarica l’articolo in pdf Con orgoglio e piacere il 17 dicembre 2021 il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps ha consegnato alla città di Cassino due opere “superbe”. I due manufatti donati, che sono stati ideati e fatti realizzare a cura e spese dal Cdsc-Aps, hanno trovato ubicazione all’imbocco della strada che conduce all’abbazia di Montecassino, uno sulla destra e l’altro a sinistra. Dopo l’atto di affidamento con consegna ufficiale delle due opere alla città alla presenza di autorità religiose, politiche, militari (l’abate di Montecassino, l’Amministrazione Comunale di Cassino ecc.) il programma della giornata è proseguito con lo svolgimento del Convegno di studi su Cassino, la cultura benedettina e l’italiano tenutosi presso la Sala degli Abati, Palagio Badiale, Cassino. Dopo i saluti istituzionali portati da Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Aps, Fabio…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Nella mattina del 9 agosto 2021 una delegazione del Cdsc-Aps ha avuto modo di incontrare il prof. Francesco Sabatini piacevolmente ospite nel suo palazzetto avito ubicato nel corso principale della incantevole cittadina di Pescocostanzo. Si riportano i ricordi dei difficili momenti che l’autorevole linguista patì assieme alla sua famiglia nel corso dei cruenti eventi bellici nonché alcune questioni protrattesi nei decenni successivi. Per una più facile comprensione sono state inserite delle note esplicative a corredo del testo (a cura di Gaetano de Angelis-Curtis; fotografie e filmati video di Maurizio Zambardi). . Parte I: L’occupazione . Gaetano de Angelis-Curtis: «Il Centro Documentazione e Studi Cassinati incontra il prof. Francesco Sabatini che è presidente emerito della Crusca. Abbiamo questa occasione e ringraziamo per l’ospitalità e per la disponibilità il professore. Siamo…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano Sabatini* . Autore di approfonditi e considerevoli studi da cui è scaturita una copiosissima produzione scientifica a stampa, il medico-umanista di Pescocostanzo si è interessato anche di aspetti e questioni storiche concernenti il nostro territorio. Si propone, pertanto, un estratto di una documentatissima ricerca sulle vicende dei conti di San Venditto e del monastero cassinese di S. Benedetto di Clia collocato sulla sommità del gruppo montuoso che separa la valle del Rapido dalla valle di Comino. . […] qualcuno dei nostri mss. più antichi appartiene, forse, al fu monastero di S. Benedetto di Clia e volgarmente chiamato S. Venditto. Anzi tutto ricordo, che S. Benedetto di Clia sorgeva tra Cassino ed Atina, nel tenimento che ora si appartiene al Comune di Belmonte Castello, ma che anticamente…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Riccardi . Ora conservate nella chiesa di S. Tommaso presso il castello di Roccasecca, le pitture murali provenienti dalla chiesa di S. Pietro in Campeo furono staccate alla fine degli anni ’70 del XX secolo per conto dell’allora Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Roma. Da allora sono sfuggite ai più, ma non alla penna di Grimoaldo Di Sotto, che ne scrisse in un breve contributo confluito nel libro di Dario Ascolano del 19881. Questa notarella è un affettuoso omaggio all’attività di un cultore, cui il patrimonio storico-artistico dei comuni dell’antica Contea di Aquino deve tanto in termini di conoscenza e tutela2. Dell’esistenza di pitture murali nella diruta chiesa di S. Pietro davano notizia proprio Grimoaldo Di Sotto nel 19763 e, con una fotografia, Enzo…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Quasi a margine delle iniziative a suo tempo prese per ricordare, nel centesimo anniversario, il terremoto che il 13 gennaio 1915 sconvolse la Marsica il caso ha voluto che, nel corso di alcune mie ricerche d’archivio m’imbattessi, proprio a proposito di quel terremoto, in una corrispondenza pervenuta da Aquino al giornale di Terra di Lavoro edito a Caserta, «L’Unione»1. Quel terremoto, infatti, oltre che nella Marsica, ebbe forti ripercussioni anche nel limitrofo territorio laziale, specialmente nel circondario di Sora dove causò centinaia di morti oltre gravissimi danni al patrimonio edilizio. Su ciò che accadde ad Aquino in particolare, non se ne sapeva più di tanto cosicché ora, questa corrispondenza coeva, firmata da certo A. Pesce, viene in qualche misura a colmare una lacuna. Scrive…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Ritorno sullo studio intorno alla scuola1, per riferire due riprove di notevole entità: una circolare del 1769 riguardante l’amministrazione ecclesiastica rinvenuta in un Registro dei Matrimoni della Chiesa di San Pietro Apostolo di Sant’Elia Fiumerapido del 1700 e la richiesta di un attestato di nascita del 1819. Nel Regno di Napoli fu sempre possibile una convivenza di costumi, religione, fede e dottrine diverse. Il popolo era religiosissimo: particolarmente diffuso era il culto dei Santi e dei Martiri, spesso invocati come protettori, taumaturghi e guaritori e la sentita devozione alla Madre di Dio; ma tra lo Stato e la Chiesa era sempre esistito un latente contrasto; per questo motivo Carlo di Borbone il 2 giugno 1741 sottoscrisse un Concordato con la Santa Sede, proprio per…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . La mattina del 25 febbraio 1944 un drappello di militari tedeschi si avvicinò ad una palazzina al centro dell’abitato di Terelle, entrò di prepotenza nell’abitazione intimando alle persone, che vi si erano rifugiate, lo sgombro immediato dell’edificio. Le persone più giovani sgombrarono immediatamente, mentre nel fondo dell’abitazione rimasero il proprietario, l’avvocato Umberto Grosso, la madre novantenne ed un amico di famiglia, l’avvocato Francesco Spirito. Erano arrivati da Napoli a Terelle per sfuggire ai continui bombardamenti della città, ma erano rimasti bloccati in paese con l’illusione che di lì a poco sarebbero arrivati gli Alleati, che avrebbero ridato loro quella libertà tanto agognata. Purtroppo, tutto precipitò in quella fredda mattinata di febbraio quando, di fronte al diniego dell’avvocato di lasciare l’edificio, anche a causa delle…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Nel 1919, ad un anno dalla fine della Prima Guerra Mondiale, tutte le città e i paesi d’Italia si dotarono di Monumenti commemorativi in memoria dei militari caduti per la Patria. Anche il paese di San Pietro Infine si adoperò per ricordare le proprie vittime di guerra, ma, essendo le casse comunali molto magre, si optò per una “Lapide commemorativa”. La lapide, riportante l’elenco dei militari caduti sul fronte, provenienti da San Pietro Infine, fu posta sulla parete di una casa che prospettava su Piazza San Nicola, quasi all’altezza dell’imbocco che dava su Via Portella e su Via Cisterna. La casa era costituita da due livelli: a piano terra vi era il frantoio oleario della famiglia Comparelli (dove oggi vi è il Museo), al…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Martedì 12 ottobre 2021 presso la Sala Restagno del Comune di Cassino si è svolta la presentazione del volume Ustica, un’ingiustizia civile di Leonardo Tricarico e Gregory Alegi. Dopo i saluti istituzionali di Enzo Salera, sindaco di Cassino, e Danilo Grossi, assessore alla cultura, ha tenuto l’intervento di presentazione Gaetano de Angelis-Curtis presidente del Cdsc-Aps che ha organizzato l’evento, cui ha fatto seguito un appassionato dibattito cui non si sono sottratti i due autori, mentre il coordinamento è stato svolta da Francesco Di Giorgio. Nella notte del 27 giugno 1980 un DC 9 della compagnia aerea Itavia in servizio da Bologna verso Palermo precipita in mare sui cieli dell’isola di Ustica. Complessivamente furono 81 le vittime di quel tragico evento. Sono passati più di quaranta anni. Nessuna verità…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Peppino Grossi . Il 26 novembre 1959 scompariva Gaetano Di Biasio, avvocato, letterato, primo sindaco della ricostruzione di Cassino. Per ricordarlo si propone l’intervento svolto dal preside Peppino Grossi presso la Scuola Media «G. Di Biasio» di Cassino il 3 dicembre 2009 in occasione del cinquantenario della morte di “don Gaetà”.  . Ricordare l’avvocato Gaetano Di Biasio (per tutti i Cassinati semplicemente don Gaetano) significa non soltanto richiamare alla memoria la vita di un uomo di notevolissimo valore intellettuale e morale, ma anche ripercorrere molti decenni della storia della nostra città, della quale don Gaetano fu protagonista assoluto. Naturalmente, non è mia intenzione, questa sera, raccontare la storia di Cassino, cosa che è stata fatta decine di volte, e da gente di gran lunga più competente ed…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Giorgio . Nel 1901 nasce, su iniziativa della Federazione del Partito socialista di Terra di Lavoro, il giornale «La Luce». Dopo alterne vicende, tra chiusure e riaperture a causa di censure, nel 1906 ne assume la direzione il cassinate avv. Bernardo Nardone1 nativo di Arce ma residente in Cassino per ragioni legate alla sua attività forense. Attorno al foglio si svilupparono intense iniziative politiche e sindacali tutte tese a rafforzare le idee socialiste che, in quegli anni, si andavano propagando nelle campagne e nelle fabbriche di tutta Italia. A partire dal 3 marzo 1904 a «La Luce» si affianca «Il Fuoco», con sottotitolo «giornale del popolo», fondato e diretto dall’avv. Gaetano Di Biasio, futuro sindaco di Cassino, e dal procuratore Ettore Pedron, che aveva la…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Mercoledì 10 novembre 2021 presso la Curia Vescovile di Cassino si è svolta la presentazione del volume Montecassino Aquino Sora e Pontecorvo Quindici secoli di storia di d. Luigi Casatelli. Sono intervenuti dom Donato Ogliari (abate di Montecassino), S.E. don Gerardo Antonazzo (vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo), Gaetano de Angelis-Curtis (presidente Cdsc-Aps) mentre ha funto da moderatore d. Nello Crescenzi. Le conclusioni sono state tratte dall’autore, già parroco di Piedimonte S. Germano e della basilica concattedrale di “San Bartomoneo Apostolo” di Pontecorvo. . (56 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Questa sera si sta per assistere a un evento. Ognuno dei presenti può aggiungere l’aggettivo che meglio ritiene possa definirlo: – evento atteso – evento importante – evento notevole – evento storico. D’altra parte chi più di d. Luigi Casatelli poteva giungere a svolgere delle ricerche e pubblicare il volume su Montecassino Aquino Sora e Pontecorvo Quindici secoli di storia? Infatti l’estrazione territoriale di d. Luigi incarna totalmente le unificazioni che hanno portato all’odierna Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo proprio perché egli proviene da Esperia dove, appunto, è nato. In quella cittadina operano tre parrocchie, con due di esse (Esperia superiore e Monticelli) che sono sempre state ricomprese nel territorio della diocesi di Aquino poi diocesi di Sora Aquino Pontecorvo, mentre una…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 13 novembre nell’Aula Consiliare «Bruna Bellavista» del Comune di Piedimonte San Germano è stata presentata la ristampa del libro di Benedetto Sitari, Memorie di un Castello nella terra di San Benedetto. La ristampa è stata voluta dall’Amministrazione Comunale al fine di proporre ai cittadini di Piedimonte San Germano tracce dell’antico paese, con i protagonisti del passato, gli eventi e le trasformazioni che hanno fatto la storia di quel territorio. «Una pietra miliare» quella del maestro Sitari, che con una narrazione «fluida e dettagliata» ripercorre «tutte le epoche e tutti i momenti salienti di crescita ed evoluzione» della comunità pedemontana e dunque necessaria, come sostiene Alfonso Testa, presidente della locale Proloco, per «riscoprire la storia e le radici» della città. Dopo l’introduzione di Alfonso Testa e di Giuseppe…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angesli-Curtis . Benedetto Sitari a p. 141 del suo studio scrive che il nome dato a quell’agglomerato urbano sorto sul colle ne rispecchia la posizione geografica e topografica: Pesmons (Piede-monte) è nome puramente latino e indice della sua fondazione ex novo in età romana. Secoli dopo, il borgo, definito come Piedimonte della Badia, era parte integrante della Terra di San Benedetto. Quando poi nel 1798 giunsero i francesi, anche a Piedimonte fu innalzato l’albero della libertà e anch’esso fu percorso da traversie, timori, minacce. Qualche anno più tardi tornarono di nuovo i francesi questa volta non più sotto le bandiere repubblicane della rivoluzione ma quelle monarchiche (prima Giuseppe Bonaparte, il fratello di Napoleone e subito dopo il cognato Gioacchino Murat) che dettero vita al cosiddetto…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 19 novembre 2021 presso la Chiesa di S. Maria della Valle in località Antridonati di Cassino si è svolta la presentazione del libro di Guido Rossi, Spunti di cronaca scolastica di Anna Della Peruta 1926-1927. Diario di una maestra. I saluti sono stati portati dal parroco di S. Maria della Valle, d. Luigi D’Elia, dal sindaco di Cassino, Enzo Salera, da S.E. Gerardo Antonazzo, vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo piacevolmente presente all’evento. Gli interventi sono stati magistralmente svolti dalla prof.ssa Nadia Verdile e dallo storico Giuseppe De Nitto. La conclusione è stata tenuta dall’autore, Guido Rossi, introduzione e coordinamento a cura di Gaetano de Angelis-Curtis presidente Cdsc-Aps. Il volume, curato da Guido Rossi, trae il suo nome da un Diario, un «quadernetto manoscritto» conservato…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 11 dicembre 2021 a San Biagio Saracinisco si è tenuta la presentazione dei libri Sfollati (seconda edizione ampliata) di Claudio Vettese e de I piccoli martiri del Lazio Meridionale di Francesco Di Giorgio. Dopo i saluti portati da Dario Iaconelli, sindaco di San Biagio Saracinisco, e da Luigi Vacana, vice presidente delegato alla cultura provincia di Frosinone, sono intervenuti Maria Antonietta Rea (autrice del volume Uno e cinquanta) e Francesco Ianni (di Valcomino senza confini) con introduzione e coordinamento di Gaetano de Angelis-Curtis. La piccola comunità di San Biagio Saracinisco si è ritrovata intorno alla propria memoria nella presentazione di un pregevole lavoro di un suo concittadino, Claudio Vettese autore di Sfollati che rappresenta la vicenda e il destino al quale tutta la popolazione di San Biagio…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Due i prodotti editoriali del Cdsc-Aps entrati a far parte della rosa dei venti finalisti della XII edizione del «Premio FiuggiStoria-Lazio Meridionale & Terre di Confine 2021» e cioè il volume di Francesco Di Giorgio, Il dopoguerra nel Lazio meridionale: la ricostruzione, i bimbi di Cassino e Maria Maddalena Rossi: madre della Repubblica, e quello di Claudio Vettese, Sfollati. Riconducibili al Cdsc-Aps anche i prodotti editoriali di soci dell’Associazione: Costantino Jadecola e Ferdinando Corradini che assieme ad altri studiosi (Arcese, Cassandri, Corsetti, Crescenzi, Martini, Monti, Piccirilli) sono coautori del volume 12 Settembre 1870. La caduta dell’ultimo confine e Fernando Riccardi autore del volume: I D’Aquino di Roccasecca. . Presentazione dei volumi Quaderni Coldragonesi nn. 10 e 11 svoltasi mercoledì 29 settembre 2021, presso la Sala Consiliare del Comune…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Dal 16 novembre 2021 l’edificio scolastico di Caira del Secondo Comprensivo si chiamerà Scuola dell’infanzia e Scuola primaria «Maria Gualzetti Saragosa». La cerimonia d’intitolazione si è svolta alla presenza del sindaco di Cassino Enzo Salera, dell’assessora alla P.I. Maria Concetta Tamburrini, della presidente del consiglio comunale Barbara Di Rollo, della dirigente Antonella Falso, dei consiglieri locali Luca Fardelli e Fabio Vizzacchero, del figlio Giacomo Saragosa e di tutta la parentela. Non ci poteva essere scelta migliore di quella di intitolare la scuola ad una eccellente maestra, cui fu affidato il delicato compito dell’istruzione e della formazione di generazioni di cairesi. A Caira l’insegnante Maria Gualzetti conobbe anche l’uomo della sua vita, Toselli Saragosa anch’egli insegnante, uomo di cultura che diede la sua impronta determinante alla locale scuola precedentemente…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 18 novembre del 2021 è venuto a mancare il nostro socio e collaboratore Grimoaldo Di Sotto. Era nato il 19 aprile 1929 e aveva iniziato la sua poliedrica esistenza nell’Esercito dove era giunto al grado di tenente colonnello, ma poi si era dimesso negli anni sessanta per intraprendere la professione di insegnante nella scuola media di Aquino, dove collaborò attivamente con il compianto preside prof. Alberto de Angelis-Curtis. In seguito fu nominato insegnante nel circolo didattico di Piedimonte S. Germano dove ha profuso tutte le sue qualità di maestro acquisendo notevoli meriti. Ma i suoi meriti e riconoscimenti li ha conseguiti nella passione che ha riversato nello studio e nella ricerca della storia dell’arte del nostro territorio. Ebbe come maestri il prof. Luigi Grassi dell’Università degli Studi…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Giovanni Petrucci, L’istruzione a Sant’Elia Fiumerapido – con accenni ad altri paesi di Terra di Lavoro e trascrizione delle più importanti leggi da Giuseppe Napoleone alla Repubblica, Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, Cassino 2021, pagg. 219, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97592-587 Ancora un prezioso lavoro editoriale del Prof. Giovanni Petrucci, Presidente onorario del CDSC. Come preannuncia il titolo la ricerca copre un arco di due secoli con dovizia di documentazione, sia di archivio che fotografica. Da anni l’amico Giovanni era intento alla raccolta di notizie e documenti sull’argomento della scuola del suo amato paese, Sant’Elia Fiumerapido. Tanto tempo, ma ne valeva la pena, perché grazie a lui ora conosciamo molti aspetti della storia culturale e sociale di Sant’Elia e non solo: il tutto inquadrato…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXI, n. 4, Ottobre-Dicembre 2021 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.   259     Atto di affidamento alla Città di Cassino. “        268     Guerra e dopoguerra a Pescocostanzo nei ricordi del prof. Francesco Sabatini. “        290     G. Sabatini, Frammenti inediti. “        296     L. Riccardi, Ricerche sull’arte medievale del Lazio meridionale (III): Due cani al guinzaglio di un santo: un inedito san Vito nelle pitture murali di S. Pietro in Campeo a Roccasecca. “        300     C. Jadecola, Aquino nel vortice del terremoto della Marsica. “        303     G. Petrucci, La Chiesa di S. Elia Fiumerapido e di S. Germano (Cassino) sotto i Borbone. “        306     A. Mangiante, Tra Terelle Cassino e Napoli: La famiglia Grosso. “        311     F. Di Giorgio, I ferrovieri di Cassino e l’impegno sociale e politico tra XIX e…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXI, n. 3, Luglio-Settembre 2021 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag. 163    M. Dell’Omo, Dante a Montecassino: il codice cassinese 512. “      169     E. Pistilli, Il codice 512 della Divina Commedia esposto a Montecassino: «Casino» del codice cassinese o «Cassino» della vulgata? “      177     A. Darini, Santuario Extraurbano d’Interamna Lirenas: una moneta del Dio Vulcano. “      183     G. Petrucci, Gli Statuti di Sant’Elia Fiumerapido del 1278. “      191     E. Pistilli, Cassino: il terremoto del 1231 e l’epigrafe ricomparsa dell’anfiteatro. “      198     A. Mangiante, Fra Celso da San Germano. “      202     L. Meglio, Preposito generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Vita di padre Filippo di San Giacomo da Pescosolido (1582-1651). “      209     C. Jadecola, Fanciulli italiani martiri in Francia. “      216     P. Ianniello – L. Di Pofi, Eduardo Paolozzi: le origini, l’arte, il manoscritto. “      223     T. Paolozzi,…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Conosciuto come Pierino, Pietro Miele nacque a Pantelleria il 21 novembre 1943 dove visse i primi anni della sua vita insieme ai genitori e ai nonni materni. Nacque dall’unione di Antonio Miele, di Cassino che, arruolatosi in Marina e di stanza a Gaeta, dopo aver mancato l’imbarco sulla RN Miraglia, fu destinato come farista a Pantelleria nel 1939 dove conobbe e sposò Vincenza Casano, detta Gina. Finita la guerra, solo nel 1947 si trasferirono a Cassino, città completamente distrutta, dove avrebbero iniziato a costruirsi una nuova vita. Diplomatosi all’Istituto Magistrale di Cassino, iniziò a lavorare come impiegato alla Permaflex di Ferentino per poi passare, successivamente, all’ufficio personale della FIAT di Piedimonte nei primi anni 1970. Non passò molto tempo che cambiò nuovamente lavoro divenendo direttore del personale alla…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Domenica 26 settembre il Cai Cassino e la sottosezione di San Donato Valcomino hanno organizzato un’escursione sulla Cavendish Road ottenendo la collaborazione delle associazioni «Montecassino e la linea Gustav aps», «Ars Musicandi», «Centro Documentazione e Studi Cassinati», «Cassino per la Pace», la banda musicale «Don Bosco Città di Cassino», la scuola «IIS “Medaglia d’oro Città di Cassino”», il Wojskowy Instytut Wydawniczy (Istituto editoriale militare governativo) di Varsavia e con il patrocinio del Comune di Cassino, del Parco regionale Monti Aurunci, della Regione Lazio e del Corpo Forestale. Percorrendo i sentieri della Cavendish Road sono stati raccontati e illustrati i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Molte le voci che si sono susseguite per dare un’eco importante a quello che è un vero e proprio Laboratorio Errante di Pace…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Adriana Letta   «Il ricordo che oggi – 10 settembre – noi qui facciamo di coloro che morirono 78 anni fa a causa del primo bombardamento di Cassino nel 1943, per singolare coincidenza, è pari al ricordo che domani l’America farà a Ground zero, a New York. Si ricordano due distruzioni tanto terribili quanto inaspettate e imprevedibili, venute dal cielo, una da aerei militari, l’altra da aerei civili, che provocarono molte morti e gravi distruzioni. Noi oggi a Cassino, nella chiesa di S. Antonio e a New York domani, leggeremo uno per uno i nomi delle vittime innocenti, perché il loro ricordo non vada mai perduto e resti sempre viva la memoria di quell’eccidio». Così Gaetano De Angelis Curtis, Presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, ha…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Si è fatto cenno a p. 221 (Ianniello-Di Pofi) a Paolo Diacono, ma va ricordato pure che le sillabe iniziali di un suo inno (Ut queant laxis) sono state utilizzate da un altro monaco benedettino vissuto attorno all’anno mille, Guido d’Arezzo, fondatore della scrittura musicale, per dare il nome alle note:   UT queant laxis  /  REsonare fibris                    Affinché possano cantare con libere voci MIra gestorum  /  FAmuli tuorum,                     le meraviglie delle azioni tue i (tuoi) servi, SOLve polluti  /  LAbii reatum,                            cancella dal contaminato labbro il peccato,      Sancte Iohannes                                                   o san Giovanni   Inizialmente con Guido d’Arezzo le note erano solo sei e cioè UT, RE, MI, FA, SOL, LA, mentre la settima, il SI, venne aggiunta cinque secoli più tardi da Ludovico Zacconi e anch’egli…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Dante Sacco   Il fenomeno social dell’estate 2021 è stata senza dubbio la canzone Bongo cha cha cha che rilanciata sulla piattaforma Tik Tok ha raggiunto un miliardo e mezzo di visualizzazioni ed è divenuta un tormentone radiofonico. La canzone è stata remixata qualche mese fa su un brano del 1959 che ha come interprete la cantante Caterina Valente, nata a Parigi il 14 gennaio 1931 in una famiglia di artisti viaggianti d’origine italiana. Infatti il padre Giuseppe1, che è stato un famoso fisarmonicista, proveniva da San Biagio Saracinisco ed era emigrato a Parigi dove aveva sposato Maria Siri una polistrumentista e ballerina nata a Roma da famiglia genovese. Caterina cresce nella capitale transalpina assieme ai suoi tre fratelli2 frequentando il mondo dell’arte e dello spettacolo e…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Antonio Riccardi   Saturn era uno degli alligatori scampati ai terribili bombardamenti dello Zoo di Berlino del 22 e 23 novembre 1943. Era nato negli Stati Uniti e precisamente nello Stato del Mississippi e fu regalato allo zoo di Berlino nel 1936, in occasione del nuovo allestimento per le Olimpiadi. Si dice che Adolf Hitler, attratto dalla sua presenza, sia andato più volte a vederlo. Dopo la distruzione di Berlino, se ne persero le tracce fino al mese di luglio del 1946 quando dei soldati britannici lo trovarono e lo consegnarono a degli ufficiali dell’Armata Rossa dell’allora Unione Sovietica, i quali lo trasferirono allo zoo di Mosca. Nella capitale sovietica Saturn godette di un’immensa popolarità, anche perché intorno a lui si diffuse la leggenda che fosse appartenuto…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Maurizio Zambardi   Dopo l’armistizio dell’otto di settembre del 1943 iniziammo a vedere passare in località San Cesareo, nei pressi della Stazione ferroviaria di San Vittore del Lazio, i carri armati che andavano in direzione di Rocca d’Evandro. Ricordo che erano di colore verde e che sopra vi erano soldati seduti. In quel periodo ci trovavamo in località San Cesareo perché mio padre Luigi Masecchia gestiva il “Dopolavoro”, che era stato aperto qualche anno prima. Io ero poco più che una ragazza, avevo appena dodici anni (Fig. 1), e come me vi erano anche altri coetanei, quali mia sorella Maria, le sorelle Rossini, e cioè Emma, che poi sposò mio fratello Guido, Nanninella e Stella. La nostra giovane età e l’inesperienza in tema di guerra, non ci…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Gaetano de Angelis-Curtis   Sir Eduardo Paolozzi (1924-2005) è stato uno dei maggiori artisti della seconda metà del Novecento, significativo esponente della pop art inglese, mentre Ludwig Wittgenstein (1889-1951) è stato uno dei più importanti filosofi della cultura europea del XX secolo. Gli studi di quest’ultimo, tuttavia, non hanno avuto rilevanza solo in campo filosofico ma hanno finito per influenzare vari settori dell’arte ispirando scrittori, musicisti, registi, pittori, scultori al pari del cinema. Anche parte della produzione figurativa di Eduardo Paolozzi è stata ispirata da Wittgenstein come provano la statua, le serigrafie e i collage che egli realizzò nel corso degli anni con esplicito riferimento al filosofo viennese1. A giudizio di Judith Collins diversi aspetti hanno avvicinato Paolozzi a Wittgenstein, come ad esempio il comune interesse per…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Tony Paolozzi   1924:   Eduardo Luigi Paolozzi, nasce il 7 marzo a Leith, Edimburgo, primo figlio di Rodolfo e Carmela Rossi   1940:    dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Gran Bretagna (10 giugno) è internato nella prigione di Saughton a Edimburgo dove rimane per tre mesi. Il padre, il nonno materno e lo zio furono prima internati e poi imbarcati sulla motonave Arandora Star1 per essere trasportati in Canada ma morirono in seguito all’affondamento dell’imbarcazione da parte di un sommergibile tedesco: «Credo che questo lo abbia destabilizzato […] L’ultima volta che ha visto suo padre era quando è stato trascinato via in manette. Suo padre, suo nonno e suo zio stavano sulla Arandora Star. Perdere quella quantità di persone … è impossibile pensare che non…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Piero Ianniello e Laura Di Pofi*   Ad inizi ‘900, durante la prima ondata migratoria italiana, una famiglia di Viticuso si trasferì nella lontana Scozia. Qui nacque una figlia, che fu poi raggiunta da un altro giovane dello stesso paese. I due si sposarono, aprirono una gelateria e nel 1924 diedero alla luce il primogenito Eduardo, che in seguito divenne uno dei massimi esponenti dell’arte postmodernista anglosassone, membro fondatore dell’«Independent Group» di Londra. Un artista di fama internazionale che nella vita non ha dimenticato le sue origini italiane o, per meglio dire, cassinati. Proprio alla battaglia di Montecassino è infatti dedicata un’installazione enorme che oggi campeggia di fronte alla Cattedrale di St. Mary nella Picardy Place di Edimburgo, in Scozia.   . Paolozzi e il legame con…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Costantino Jadecola «Pretore per circa dodici anni in provincia di Caserta, ove la tratta è fiorentissima»1, il giudice Raffaele Maietti, nel fare questa esperienza, aveva avuto modo di toccare con mano un fenomeno delinquenziale particolarmente sviluppato nel circondario di Sora, così come, del resto, in altre realtà del territorio italiano, e fonte notevole di guadagno per i soggetti senza scrupoli coinvolti: la tratta dei minori portati a lavorare nelle vetrerie francesi. Una triste pagina della nostra storia alla quale la pubblicistica locale si è talvolta interessata senza però penetrare nel cuore della gente – ma non è l’unico caso – al punto, cioè, da farne un riferimento, ancorché in negativo, da inserire nella più complessa vicenda vissuta nel tempo dal territorio. A tal proposito ho avuto occasione…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Lucio Meglio Si coglie l’occasione per delineare un inedito ritratto di un religioso tanto insigne quanto ingiustamente ignorato dalla sua patria natale. Superiore della provincia napoletana (1631) e preposito generale della Congregazione dei Carmelitani Scalzi d’Italia1 (1638) padre Filippo Sarra esercitò con saggezza e determinazione le numerose cariche ricoperte nei primi anni di vita in Italia della riforma teresiana del Carmelo. Padre Filippo, al secolo Giovanni Felice Sarra2 nacque a Pescosolido nel 1582 da Giovanni e Lorenza de’ Conti di Savona. Appena fanciullo si trasferì con la famiglia a Roma dove nel 1602 entrò nel Carmelo di Santa Maria della Scala3. Qui fece la professione solenne il 2 maggio 16034 proseguendo gli studi filosofici e teologici a Genova nel convento di Sant’Anna5. Le eccellenti prove di predicatore…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Alberto Mangiante In occasione del XIV Centenario della fondazione di Montecassino i monaci cassinesi pubblicarono una raccolta di scritti in due volumi che, sotto il titolo di «Casinensia», raccoglieva una sintesi di pubblicazioni inerenti il mondo benedettino. Tra queste vi era un saggio di dom Leone Mattei-Cerasoli, padre benedettino di Cava, che spulciava in uno dei regesti prodotti nella badia di Montevergine, riguardante il periodo di governo di Giovanni D’Aragona, all’epoca abate commendatario anche di Montecassino. Il cardinale Giovanni d’Aragona, figlio di Ferdinando I re di Napoli, era nato il 25 giugno 1456 e fin dall’infanzia era stato destinato alla carriera ecclesiastica con l’intento da parte del sovrano di avere una rappresentanza presso la Corte papale. Nella sua breve vita, morì a Roma nel 1485 a soli…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Emilio Pistilli Nel 1231 il Cassinate fu devastato da un fortissimo terremoto, secondo, per effetti, solo a quello del 1349 che causò la terza distruzione di Montecassino. Ad esso è legato anche un fatto di interesse archeologico. Ma andiamo con ordine. Il 23 luglio 1230, cioè un anno prima del sisma, nella chiesa di San Germano fu siglato un trattato di pace tra la Santa Sede, papa Gregorio IX, e l’imperatore Federico II, trattato passato alla storia come «la pace di San Germano». Era il tempo in cui Montecassino e la Terra di San Benedetto erano al centro di attenzioni internazionali1. La notizia del terremoto ci è data dal notaio cassinese Riccardo da San Germano (1165 circa – 1243) – fu notaio del monastero di Montecassino dal…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Giovanni Petrucci Siamo lieti che vengano fatti conoscere da «Studi Cassinati» gli Statuti di Sancto Helia del 1278, pubblicati per la prima volta da Guiraud Jean-François, Économie et Société autour du Mont-Cassin au XIIIe Siècle, Montecassino 1999, p. 159. Essi sono una raccolta organica delle norme che risalivano alle consuetudini, raccolte nelle inquisitiones imposte dall’abate Bernardo I1 e fatte al cospetto di autorevoli testimoni in ogni castrum. Quella di Sancto Helia ci fu il 26 novembre 1270 a richiesta di Maestro Bruni, arcidiacono di San Germano ed economo e procuratore del Monastero di Montecassino ed alla presenza del notaio Iohanne, Pietro de Perrecta, Iohanne di Maestro Raimondo e del Sindaco Belegrino de Rosa per tutti i cittadini del castrum2. La definizione di Luigi Fabiani3, riportata dal Pistilli…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Angelo Darini Nell’area sacra, dove è localizzato il Santuario Extraurbano (Fig. 1)1, lungo la provinciale 152 al Km 7,800 per Aquino, circa 200 metri a nord-ovest dell’antico sito urbano di Interamna Lirenas, si è rinvenuta tra le zolle, a seguito delle reiterate attività agricole2, una moneta che il presente lavoro intende inquadrare dal punto di vista numismatico, storico, antiquario. La moneta è identificabile come un obolo di bronzo coniato ad Aesernia3. Presenta al dritto (Fig. 2), una divinità maschile con pileo a sinistra, dietro la nuca una tenaglia e davanti la legenda VO[-—-], mentre al rovescio (Fig. 3) ha sulla destra una biga sormontata da una Vittoria in volo e senza legenda. Il nummus è leggermente fuori conio. Alla città di Aesernia nel Sannio sono attribuite tre…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Mariano Dell’Omo A Montecassino o anche altrove, ma di provenienza cassinese, si conservano esemplari manoscritti unici, senza dei quali non conosceremmo opere che appartengono alla storia della letteratura in generale: per la patristica cito il De mysteriis di Ilario di Poitiers (oggi cod. 405 della Biblioteca della città di Arezzo), per la letteratura classica, quel che a noi resta degli Annales (XI-XVI) e delle Historiae (I-V) di Tacito (Firenze. Biblioteca Laurenziana, 68.2), per la prima storiografia altomedievale l’Historia Francorum di Gregorio di Tours (Montecassino, Archivio dell’Abbazia, cod. 275), per non parlare del Placito capuano (o cassinese) del marzo 960, primo documento ufficiale del volgare italiano, e perciò pietra miliare nella storia della lingua di Dante. . IL VALORE DEL CODICE CASSINESE 512 In un tale contesto, anche…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Emilio Pistilli Il codice cassinese 512 della Divina Commedia (Paradiso, XXII, v. 37) esposto in anteprima mondiale nel museo di Montecassino nella mostra Montecassino e Dante non è aperto al passo di Dante in cui si accenna a «quel monte a cui Casino è nella costa», come si sarebbero aspettati i Cassinati in visita, ma alla pagina del canto XX del Purgatorio nel quale si racconta della venuta in Italia di Carlo d’Angiò, che «per ammenda» fece uccidere prima Corradino di Svevia e poi San Tommaso d’Aquino (vv. 67-69)1. Su questo accenno di Dante alla morte di Tommaso d’Aquino voluta da re Carlo, si è molto discusso: secondo la storia ufficiale della Chiesa il teologo morì infermo a Fossanova. Ma per i primi commentatori della Commedia la…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XXI, n. 1-2, Gennaio-Giugno 2021 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.   3      Editoriale: tra pandemia e modifiche in Associazione di promozione sociale. “         5      F. Di Giorgio, Gli assi dell’aviazione di Cassino. Storie e vicende. “        25     F. Sabatini, Annibale alle porte di Roma (dopo avere attraversato il Cassinate). “        29     S. Cardillo, L’oppidum Pirae a Scauri. Una rassegna documentaria. “        42     G. Petrucci, I ponti di Sant’Elia Fiumerapido. “        47     G. de Angelis-Curtis, La «Festa nazionale» del 2 giugno 1861, la «guerra dei Te Deum» e l’abate cassinese Simplicio Pappalettere. “        75     G. de Angelis-Curtis, Il «regio exequatur» dell’abate Gregorio Diamare. “        78     10 settembre 1943 – 17 febbraio 1944. La diaspora dei cassinati nel «cerchio di fuoco» di Montecassino. “        94     G. Salveti, La Santa Notte del ‘43. “        95     M. Dell’Omo, Ricordo…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Dopo la dolorosa dipartita dello storico Presidente, dott. Donato Formisano, che ha portato l’istituto di credito a livelli di assoluta eccellenza, prende le redini il figlio, dott. Vincenzo, già Vicepresidente da molto tempo avendo affiancato il padre condividendone esperienze e strategie, nonché l’amore verso il territorio. Vincenzo Formisano è stato eletto all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 gennaio 2021, mentre l’incarico di Vicepresidente lo ha ereditato il Dott. Nicola Toti, già Direttore Generale, sostituito, a sua volta, da Roberto Caramanica. È appena il caso di ricordare che con il Dott. Vincenzo Formisano il nostro sodalizio ha già avuto modo di collaborare nell’organizzazione di eventi e manifestazioni di carattere culturale. Siamo certi che ora, a maggior ragione, potremo dar vita insieme a nuove e più importanti…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Un grave lutto per la Città di Cassino e per il mondo della cultura! È deceduto alla venerabile età di 95 anni il prof. Francesco Gigante, uno dei più amati amministratori come consigliere comunale, assessore e sindaco della «città martire»! È stato un uomo di profonda umanità e cultura, socio del Centro documentazione e studi cassinati. Professore di lettere, grande latinista, ci ha lasciato un vero e proprio monumento alla storia dell’Abbazia di Montecassino: la traduzione integrale dal latino medioevale della Cronaca del monastero cassinese con testo latino a fronte, di Leone Ostiense e Pietro Diacono. Per la pubblicazione di questa grande opera il prof. Gigante è stato premiato con menzione d’onore in occasione della cerimonia di premiazione della VI edizione del «Certamen Vittorio Tantucci e Scevola Mariotti»…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Mi rattrista enormemente la perdita di Donato Formisano, Presidente della Banca Popolare del Cassinate, la Banca della rinascita del Cassinate, ma, per me, semplicemente un caro amico: ci legava uno stretto rapporto di reciproca stima: a lui devo la stampa di alcuni miei libri e non gli ho mai fatto venir meno la mia riconoscenza. Più volte mi ha confidato che avrebbe voluto lasciare la sua testimonianza sulle vicende dei tempestosi mesi della guerra nel 1943-44 con la narrazione delle esperienze personali e familiari; e dagli episodi che mi ha narrato posso dire che ne aveva da raccontare. Avrebbe voluto che fossi io a curarne la pubblicazione. Purtroppo per vari motivi non si è riusciti a farlo. Non sto qui ad enumerare i suoi meriti e la sua…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Mariano Dell’Omo (a cura di), Petronace da Brescia nel XIII centenario della rinascita di Montecassino (718-2018), Atti della giornata di studio (Cassino, Palagio badiale, 23 novembre 2018), Miscellanea cassinese, Montecassino 2019, pagg. 182, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 25,7×18,7; ISBN 978-88-8256-087-4 . Il volume raccoglie gli atti della giornata di studio svoltasi il 23 novembre 2018 a Cassino, suddivisa in due sessioni (quella mattutina coordinata dalla prof.ssa Marilena Maniaci e quella pomeridiana dal prof. Paolo De Paolis) e che vide gli interventi di sette eminenti studiosi appartenenti all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia (Nicolangelo D’Acunto), al Suor Orsola Benincasa di Napoli (Federico Marazzi e Daniele Ferraiuolo), di Udine (Valentino Pace), di Cassino (Nicola Tangari e Giulia Orofino) oltre all’archivista e storico cassinese d. Mariano Dell’Omo.…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Partecipazione alla diretta Facebook tenuta lunedì 18 gennaio 2021 e organizzata dall’associazione «Cassino città per la pace», dedicata alla presentazione del libro di Bruno Maida I treni dell’accoglienza con la partecipazione dell’autore, del presidente Marino Fardelli e di Beatrice Moretti, Pino Pelloni, Francesco Di Giorgio e Gaetano de Angelis-Curtis Il Comitato di Frosinone della C.R.I. ha organizzato nella giornata del ricordo del 10 febbraio un evento in videoconferenza dal titolo Foibe. Un dramma italiano, rivolto agli studenti dell’ultimo triennio del liceo dell’Istituto S. Bernardo di Casamari. Dopo l’Introduzione e i saluti delle moderatrici s.lla Serena Petrillo e s.lla Elide Pro, sono intervenuti Gaetano de Angelis-Curtis su Le Foibe: il contesto storico e la trasmissione del ricordo e Fernando Riccardi su Foibe. Un dramma italiano.      In collaborazione con…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Gaetano de Angelis-Curtis Eccellenza reverendissima mons. Gerardo Antonazzo Padre Ricky Ignacio . La comunità parrocchiale di Cervaro saluta cordialmente Sua Eccellenza. Per la prima volta nella sua storia la città di Cervaro è interessata da una visita pastorale svolta dal vescovo della diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo. La visita pastorale rappresenta uno degli atti più importanti che può interessare una comunità parrocchiale. Proprio l’obbligatorietà del tenere periodicamente le visite pastorali da parte del vescovo della diocesi rappresenta, a giudizio degli storici, una delle più concrete e rilevanti risposte che la Chiesa cattolica dette per contrastare la diffusione del protestantesimo nelle sue varie accezioni. Il Concilio di Trento tenutosi tra il 1545 e il 1563, al di là delle importanti risposte teologiche e religiose offerte, fissò tre…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   L’Associazione culturale «Il Cenacolo» di Cervaro e il Cdsc hanno inteso ricordare il bicentenario della consacrazione dell’altare maggiore (posizionato nella Chiesa di Santa Maria Maggiore) fatta nel 1818 da mons. Camillo Alleva vescovo di Ugento, consegnando alla comunità parrocchiale locale una lapide, collocata nella parete di sinistra dello stesso edificio religioso, nel corso della storica visita pastorale del vescovo della Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo, S.E. Gerardo Antonazzo, e che così recita: Altare Maggiore della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Cervaro Realizzato nel 1817 Consacrato dal Vescovo di Ugento Mons. Camillo Alleva nel 1818 Scampato alla furia bellica nel 1943 – 1944 Riconsacrato dall’Abate di Montecassino Mons. Ildefonso Rea nel 1962 A ricordo della visita pastorale del Vescovo di Sora Cassino Aquino Pontecorvo Mons. Gerardo Antonazzo…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Luigi Tosti* Raccontando in questo libro come miseramente rovinasse la famosa Badia di Montecassino per fortissimo terremoto, mi veniva a taglio purgare que’ poveri monaci che camparono da quella rovina, da vergognoso peccato di che furono accagionati per la mala interpretazione di un frizzo di Dante, e per certo malefico talento di certi uomini corrivi a credere, a pubblicare, ed anche a creare cose che tornano a vituperio de’ monaci e dei chierici. Dirò della cagione che condusse alcuni ad incolpare i monaci di vandalico governo fatto dei libri; degli argomenti che sembravano affermare la vituperosa congettura, e finalmente, non come monaco, ma come uomo che ha un pocolino di ragione, combatterò la torta sentenza, che ancora disonesta la memoria di que’ vecchi Cassinesi. Giudichi chi mi…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Luigi Tosti* Si propone, come contributo alle celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa del sommo poeta fiorentino, un passo del grande storico cassinese don Luigi Tosti sulla vexata quaestio del rapporto tra la Visione di Alberico da Settefrati e la Divina Commedia di Dante Alighieri  . Fu già un tempo, che uomini non volgari, come il dottissimo canonico Mazzocchi, monsignor Bottari, Cancellieri1, e il padre abate Giustino di Costanzo cassinese, portarono opinione, che questa visione2 di Alberico3 fosse state scintilla nella mente dello Alighieri, che gli ebbe acceso tanto fuoco di fantasia, che, levato all’ordine delle umane cose, ad altro soprannaturale trascendesse, e con intelletto strapotente levasse macchina di epopea, che non fosse omerica né virgiliana. Trovano simigliare in molte parti i canti del Ghibellino con…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Leggo e rileggo la diatriba sorta tra il professore Gigante e il professore Pistilli circa il passo dantesco Quel monte a cui Cassino è nella costa («Studi Cassinati», a. XX, nn. 3-4, luglio-dicembre 2020, pp. 193-197). Data la mole culturale dei due “contendenti”, non posso certo entrare nel merito, non ne sono in grado, ma devo dire che ho attinto avidamente non solo dalle loro esaurientissime dissertazioni, capolavori di cultura e chiarezza, ma anche dalla sottile, rispettosa, signorile ironia con cui si “battibeccano”. Resto ammirata da come ognuno sa esprimere, senza mai scadere nell’offesa, le proprie opinioni contrastanti, confutando quelle dell’altro con eloquente maestria, in maniera garbata e puntigliosa. Sotto sotto si percepisce una stima reciproca, ma è divertente come si punzecchiano: da vecchi amici in confidenza e…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Rocco Zani* Il 25 febbraio 1998 moriva l’autore considerato dai critici internazionali il più grande scultore monumentale del secolo scorso. Il ricordo di un incontro, pochi giorni prima della sua scomparsa, nella casa-studio di Marino.  . Se c’è un artista che ho amato profondamente nel mio girovagare curioso, talvolta appassionato, quello è senza dubbio Umberto Mastroianni. Sono trascorsi ventitré anni dalla sua scomparsa (25 febbraio 1998) e al di là di una reiterata consuetudine che rimanda all’abituale pronunciamento del “sembra ieri”, mai come in questo caso il trascorrere degli anni non ha minimamente intaccato il ricordo vivo, corporeo, tangibile della sua presenza. Forse perché ho avuto il privilegio di conoscerlo davvero – quasi nella mia età bambinesca – e di averlo frequentato a lungo fino ai margini…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   La ricorrenza del centenario della nascita dell’avv. Giovanni (Gianni) Agnelli (12 marzo 1921 – 24 gennaio 2003) presidente della Fiat dal 1966 e poi dal 1996 presidente onorario, offre l’occasione per ricordare uno dei momenti più difficili e drammatici vissuti dalla grande azienda automobilistica e conseguentemente dai territori nei quali sono dislocati i suoi stabilimenti industriali. Il XXI secolo si è aperto, infatti, con una delle crisi più acute che ha vissuto la Fiat nella sua storia. Nel picco della crisi, i primi tre mesi del 2002, Fiat perdeva 5 milioni di euro al giorno che si andavano a sommare all’enorme debito contratto nel decennio precedente e al forte ridimensionamento delle quote di vendita nel mercato auto in Italia e all’estero. La situazione si andava facendo sempre più…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Antonio Crescenzi Il Comune di Cassino e la Camera di Commercio dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, con trentuno Comuni del cassinate, di cui tre della provincia di Caserta diedero inizio ad un’interessante iniziativa: la costituzione di un comitato promotore per l’istituzione di un nucleo d’industrializzazione del Cassinate. Il lavoro per la predisposizione della relazione economica e tecnica veniva affidata a due funzionari di grande prestigio, il dott. Giulio Certo e l’ing. Vincenzo Ficco. L’approfondito studio, di trecento pagine, descriveva la posizione geografica e demografica, ambientale ed economica della zona, illustrava il piano della scorrevole autostrada del sole Milano-Napoli, la disponibilità dello scalo ferroviario e il collegamento della superstrada con la statale Casilina. Inoltre venivano indicate le risorse idriche ed elettriche di quattro centrali (Olivella di Sant’Elia Fiumerapido con…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Giuseppe Poggi Il 22 agosto ricorre la festività della Madonna di Canneto, mi annunziarono molto per tempo Iuccio e i suoi familiari: – Vuoi venire al Santuario con noi? Eravamo nell’estate 1946. In quei giorni mi capitava spesso di incontrare a Cassino e nelle zone vicine, ma soprattutto lungo la via Sferracavalli, numerose comitive di gente carica di fagotti, borse, valigie, ecc., portate di solito in testa, che camminavano con passo piuttosto stanco cantando a squarciagola una canzone religiosa dalle note singolarissime. Erano i Pellegrini della Madonna di Canneto. La canzone, costituita da due soli motivi, sembrava derivata da qualche canto arcaico di origine greca, tanto era bella e, cosa davvero miracolosa, non stancava mai, pur essendo una ripetizione continua. Per me era un canto soprannaturale perché…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Costantino Jadecola Era una domenica il 6 novembre 1932 e proprio quella domenica gli emigrati italiani che vivevano a Lione vollero ricordare il decimo anniversario della rivoluzione fascista e della marcia su Roma. Che menasse una brutta aria lo si era capito già dalle prime ore del mattino quando un gruppo di antifascisti si era riunito sotto l’albergo che ospitava il Console d’Italia e il deputato Alfredo Giarratana, oratore ufficiale della cerimonia commemorativa, tant’è che la polizia, intervenuta in forze per via dell’affissione di manifesti minacciosi per i fascisti, aveva addirittura operato alcuni arresti. Tra gli altri emigrati c’era anche un giovane di diciannove anni originario di Roccasecca da qualche tempo impegnato nel pugilato, cosa che lo aveva reso piuttosto noto tra gli sportivi locali. Si chiamava…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Maurizio Zambardi Il 12 ottobre del 1919, a restauro completato, con una solenne cerimonia di inaugurazione, la chiesa di San Michele Arcangelo venne riaperta al culto. In quell’occasione l’abate di Montecassino, don Gregorio Diamare, nel complimentarsi con quanti avevano contribuito a farla «risorgere a nuovo splendore», manifestò a don Aristide Masia il desiderio di un nuovo pavimento, perché – disse – «se era bello guardarla in alto, si provava un senso di sconforto guardare a terra pel suo pavimento tanto consumato e malandato». Tale desiderio fu per l’arciprete Masia come un ordine, e così, con estrema sollecitudine, si dette subito da fare per ricercare i fondi per realizzare la nuova pavimentazione. L’impresa fu ardua, anche perché aveva dovuto affrontare non poche difficoltà nelle opere di restauro effettuate.…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Alberto Mangiante Ringraziamo la signora Mariella Tomasso per averci fornito la foto che pubblichiamo perché rappresenta un momento di vita scolastica dei tempi che furono, ma soprattutto ci permette di ricordare insegnanti che hanno fatto la storia del Liceo classico di Cassino. L’alunno indicato nella foto è Giuseppe ‘Peppino’ Tomasso, nonno della signora Mariella, di cui abbiamo pubblicato tempo fa il Diario redatto durante lo sfollamento di Cassino e poi docente di francese nel locale Ginnasio. Siamo nel maggio del 1920 e forse gli alunni presenti si accingevano a svolgere gli esami di licenza liceale. Nella foto, seduti davanti agli studenti, sono ritratti alcuni professori del corpo insegnante. Il primo a sinistra è Gesualdo Manzella Frontini, siciliano, notissimo esponente del futurismo italiano. Professore di latino e italiano,…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Mautizio Zambardi Il 13 gennaio del 1915, alle ore 7,52 del mattino, una fortissima scossa di terremoto, di magnitudo 7, scosse l’Italia centrale. L’epicentro fu nella Marsica, in Abruzzo, e precisamente ad Avezzano, ad una profondità di 15 chilometri. Molti paesi dell’Abruzzo, del Molise, del Lazio ed anche di quella che era la Provincia di Terra di Lavoro, in Campania, furono rasi al suolo o gravemente danneggiati. Numerose furono le vittime. Secondo i dati del servizio sismico nazionale ci furono 30.519 morti. Anche il piccolo paese di San Pietro Infine, arroccato su una protuberanza alle pendici di Monte Sambùcaro, facente parte delle alture della catena montuosa delle Mainarde, ebbe notevoli danni, «lesioni più o meno gravi nei fabbricati», ma, fortunatamente, non si registrarono vittime. Gli edifici pubblici…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Anna Maria Arciero «L’ABATE ORDINARIO ……………..DI ……MONTECASSINO Roma 4 giugno 1944 Collegio S. Anselmo Via di Porta Lavernale 19 . Incoraggiato dalla grande e commovente carità che pie Istituzioni e privati hanno generosamente usata coi miei poveri sfollati dalla Badia e dalla Diocesi di Montecassino rifugiatisi a Roma, oso pregarla di qualche nuovo aiuto nelle circostanze che in questi ultimi giorni si son venute creando. I miei diocesani cominciano ora da ogni parte a tornare nei propri paesi e primi fra loro i rispettivi Parroci. Ma in tutta la Diocesi appena una decina di Chiese sono ancora in piedi; le altre molto gravemente danneggiate o del tutto distrutte. Con la rovina delle Chiese è andata perduta la loro suppellettile e quanto è necessario al culto e all’amministrazione…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Mariano Dell’Omo Il 6 settembre 1945 moriva l’abate e vescovo Gregorio Diamare, che per trentasei anni a partire dal 1909 aveva guidato l’abbazia e la diocesi di Montecassino, ed appena un anno prima, il 15 febbraio 1944, aveva vissuto da vicino un evento tra i più tragici della seconda guerra mondiale, il bombardamento di Montecassino, seguito poi, un mese dopo da quello della sottostante città di Cassino. A settantacinque anni dalla sua scomparsa, com’è vivo il suo ricordo nella comunità cassinese e nella società civile di Cassino e dei paesi di quella che fu la sua diocesi, così resta ancor oggi particolarmente incisivo e pienamente veridico il ritratto che ne delineò papa Pio XII in un suo autografo del 18 giugno 1941, a lui indirizzato per il…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Gino Salveti Montecassino Questo Natale di guerra Che ha la neve rossa E i pastori feriti e le culle infrante, che le pecore dai loro chiusi cacciate ha disperso, per noi che a vent’anni abbiamo fame e sete e desiderio di padre e madre e d’amore e di lacrime di gioia sul ciglio … questo Natale vestito da tedesco non fa nascere Dio questa notte. Soli e vecchi nella felicità deserta che la memoria s’inventa, invano attendiamo che questo brontolio di morte diventi suono di campana … che questo odore di pagliaio odore d’incenso diventi … e quest’appestata aria sapore di mandarino! Montecassino, questo ventiquattro dicembre di questa santa notte del Quarantatré, per noi che abbiamo fame e sete e desiderio di freddo da riscaldare non fa…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   Dopo il 10 settembre 1943 l’intensificarsi degli eventi bellici man mano che il fronte di guerra si avvicinava alla Linea Gustav determinò all’allontanamento di migliaia di civili da Cassino e dai paesi limitrofi. Inizialmente fu un esodo volontario sulle montagne circostanti, salendo sempre più di quota, che precedette il trasferimento coatto in centri dell’Italia centro-settentrionale e poi in quelli meridionali. .. 10 settembre 1943: la guerra irrompe fragorosamente e mortalmente a Cassino con la città che subì il suo primo bombardamento, un martirio conclusosi con la distruzione totale. Secondo le primissime notizie il bombardamento aveva causato un’ottantina di vittime, stima, però, sicuramente al ribasso anche se il numero esatto e totale non fu mai possibile accertare. In quei frangenti ebbe inizio il primo grande afflusso di rifugiati a…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Gaetano de Angelis-Curtis . Con Regio decreto 5 marzo 1863 n. 1169, entrato in vigore due anni dopo la proclamazione dell’Unità d’Italia, il nuovo governo nazionale sanciva che «qualunque provvisione ecclesiastica proveniente da Autorità non residente nel Regno» non poteva ricevere «pubblicazione o esecuzione esterna, pubblica o privata» sul territorio italiano «se non dopo che fosse munita dell’exequatur». In sostanza il «regio exequatur» rappresentava una sorta di nulla-osta tramite il quale veniva concessa o negata la pubblicazione e l’attuazione delle disposizioni papali e di quelle delle autorità ecclesiastiche. Conseguentemente, sulla base di quel dispositivo di legge, gli atti emessi dalla Santa Sede andavano preliminarmente depositati presso il ministero dell’Interno. Quindi faceva seguito l’emissione di un decreto tramite il quale il governo nazionale si riservava di «dichiarare con…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Gaetano de Angelis-Curtis . Il 2 giugno di ogni anno l’Italia celebra la «Festa della Repubblica» in cui si commemora il giorno-anniversario della nascita della Repubblica, cioè il referendum svoltosi appunto in quel giorno del 1946 quando italiani e italiane (per la prima volta al voto), chiamati a scegliere se confermare l’impianto istituzionale esistente oppure cambiarlo, fecero prevalere, con quasi due milioni di voti in più, la forma repubblicana abbandonando quella monarchica che dall’Unità aveva retto l’Italia. Sulla base dell’esito di quel referendum, in sostanza, l’Italia ha mutato il proprio assetto istituzionale, divenendo uno Stato repubblicano, cui seguì la stesura e l’approvazione, da parte dell’Assemblea costituente, di una nuova Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Va precisato che dagli anni Settanta, la Festa della Repubblica…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Giovanni Petrucci . Vista la presenza dei tanti corsi di acqua nel territorio i ponti erano una necessità per le strade e gli spostamenti della popolazione agricola, in esso residente, per recarsi nei campi. Quelli di origine romana, di alcuni ne abbiamo già trattato in questa stessa rivista e a quegli articoli si rimanda1, sono: Ponte Sbieco: sito lungo la via Sferracavalli, all’altezza di quello a cinque archi, sotto Belmonte Castello in località più conosciuta col nome «Gliu Ciuoppæ». Esso fa un’ampia curva verso sinistra, superando un grande avvallamento nel quale scorre un rigagnolo, il fosso Cretone, sul quale si innalza a circa 242 m.s.m. «Ponticello»: così come che lo denominai, è a cento metri dal primo. Anche se di dimensioni modeste, è veramente singolare: misura cm.…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Salvatore Cardillo . «Supra quod Tarracina oppidum, lingua Volscorum Anxur dictum, et ubi fuere Amyclae sive Amynclae, a serpentibus deletae, dein locus Speluncae, lacus Fundanus, Caieta portus, oppidum Formiae, Hormiae dictum, ut existimavere, antiqua Laestrygonum sedes. ultra fuit oppidum Pirae, est colonia Minturnae, Liri amne divisa, Clani olim appellato, Sinuessa, extremum in adiecto Latio, quam quidam Sinopen dixere vocitatam». È questo il passo della Naturalis Historia di Plinio1, senza il quale avremmo perduto – per sempre – la notizia dell’esistenza di un luogo, detto Pirae, localizzato tra Formia e Minturno e che lo stesso Plinio segnala scomparso già ai suoi tempi (fuit oppidum). Nessun altro autore classico, greco o latino, nomina la presunta cittadina di Pirae, o Pyrae, ed il silenzio su di essa attraversa tutto l’Impero…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Francesco Sabatini . La notizia che Annibale, lasciata Capua assediata ormai da due anni dall’esercito romano, era diretto a Roma, fu subito comunicata al Senato dal generale Quinto Flavio Flacco, a mezzo di un messaggero a cavallo. Alcuni giorni dopo Annibale aveva già raggiunto Fregelle (nel territorio oggi di Ceprano), i cui abitanti a loro volta inviarono a Roma una staffetta che, come poi scriverà Tito Livio, impiegò un giorno ed una notte ininterrottamente per arrivare a destinazione. E in città si diffusero sgomento e terrore: i senatori decisero di riunirsi senza interruzione per fronteggiare ogni emergenza, molti cittadini abbandonarono la città nella speranza di trovare altrove un rifugio sicuro ma coloro che si imbatterono nell’avanguardia cartaginese furono depredati, imprigionati o uccisi; le matrone, che secondo i…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   di Francesco Di Giorgio . Via Secondino Pagano a Cassino, viale Alberto Testa a Pignataro Interamna, sono importanti e centrali arterie ben conosciute dagli abitanti delle due cittadine. Non molto conosciute sono le vicende personali e professionali dei due, Secondino Pagano e Alberto Testa, cui si aggiunge Ottorino Fargnoli, quest’ultimo non titolare di strade, pur se tutti e tre con una sorte comune. Infatti tutti e tre erano piloti dell’Aeronautica militare italiana, in un’epoca in cui l’Arma azzurra faceva fatica a riaffermare il suo ruolo nel panorama italiano e internazionale, tutti e tre periti in incidenti aerei. I loro nomi sono scolpiti sulle lastre di travertino all’ingresso nobile del palazzo dell’Aeronautica in Roma sede del «lapidario dei Tre Archi», considerato il monumento ai caduti dell’Aeronautica militare italiana, un…

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. «Studi Cassinati», anno 2021, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Anche nel 2021 il perdurare delle questioni sanitarie legate alla pandemia ha continuato a sconvolgere i normali ritmi di vita di quasi tutti gli ambiti sociali, fra cui, inevitabilmente anche quelli culturali. L’obbligo del rispetto dei protocolli di sicurezza per il contenimento della diffusione del Covid19, ha causato, per il secondo anno consecutivo, la modifica dello svolgimento delle cicliche, annuali manifestazioni celebrate nel comprensorio a ricordo del passaggio della furia bellica (la distruzione di Cassino e Montecassino, 15 febbraio e 15 marzo, e poi 18 maggio come data simbolo della liberazione del territorio) nonché quelle più propriamente di stampo religioso (il 21 marzo-San Benedetto, i riti della Pasqua, ecc.). Pure per quel che più attiene alla nostra rivista, si è stati costretti a far uscire anche questo numero…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Erasmo Di Vito . Il 20 settembre del 2020 ricadeva il quarantennale della concessione della cittadinanza onoraria di Cassino a Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, poi divenuto santo. Una ricorrenza passata inosservata e dimenticata e che, invece, rappresenta una pietra miliare del rapporto storico e sociale della città di Cassino, del monastero di Montecassino e della Terra Sancti Benedicti, con la fede e le massime istituzioni ecclesiastiche. Il CDSC vuole ricordare questa pagina di storia per la città di Cassino, e non solo, che ha sancito la concessione della cittadinanza onoraria a Giovanni Paolo II, cittadinanza, questa, autorevole ed assoluta, celebrata, appunto, il 20 settembre del 19801. Vuole ricordare che gli abitanti di Cassino possono onorarsi di avere come concittadino un papa, un santo. Karol Wojtyla,…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Da più di un millennio il panorama di Cassino è dominato dalla presenza di quella che localmente è chiamata semplicisticamente «Rocca Janula» ma che è un castello, edificato sul colle Janulo. Fu l’abate Aligerno che, dopo la sua elezione nel 949, dette avvio alla costruzione allo scopo di fortificare e rinforzare le difese dell’abbazia. «Il nuovo castrum doveva avere, secondo le intenzioni dell’abate, la funzione di acquartieramento di truppe e materiali da difesa, a non molta distanza dal monastero», considerando che non fosse conveniente tenere delle soldatesche all’interno di un luogo sacro come l’abbazia, «e più a contatto con la sottostante pianura». Furono poi i successivi abati a dotarlo di nuove strutture. L’abate Mansone (986-996) fece costruire la cinta muraria, l’abate Gerardo (1111-1123)…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Si è svolta a Cervaro domenica 11 ottobre la presentazione del volume su Ercole Canale Parola. Patriota, educatore, archeologo di Cervaro (1840-1907), ultimo lavoro editoriale di Gaetano de Angelis-Curtis. Organizzato dal Cdsc-Onlus e dall’Associazione «Il Cenacolo», è stato un intenso pomeriggio dedicato alla interessante ma poco nota figura di Ercole Canale Parola nel centocinquantesimo anniversario della Breccia di Porta Pia e nel centottantesimo anniversario dalla sua nascita avvenuta a Cervaro il 12 ottobre 1840. Si è così provveduto a rievocare le importanti vicende storiche che lo videro coinvolto nel corso della sua vita, dai fremiti rivoluzionari del 1848 giunti fino a Cervaro e della successiva reazione borbonica, agli echi della spedizione dei Mille nel 1860, alla partecipazione militare alla Seconda guerra d’indipendenza del 1866 e alla battaglia di…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Si è svolta a Cervaro domenica 11 ottobre la presentazione del volume su Ercole Canale Parola. Patriota, educatore, archeologo di Cervaro (1840-1907), ultimo lavoro editoriale di Gaetano de Angelis-Curtis. Organizzato dal Cdsc-Onlus e dall’Associazione «Il Cenacolo», è stato un intenso pomeriggio dedicato alla interessante ma poco nota figura di Ercole Canale Parola nel centocinquantesimo anniversario della Breccia di Porta Pia e nel centottantesimo anniversario dalla sua nascita avvenuta a Cervaro il 12 ottobre 1840. Si è così provveduto a rievocare le importanti vicende storiche che lo videro coinvolto nel corso della sua vita, dai fremiti rivoluzionari del 1848 giunti fino a Cervaro e della successiva reazione borbonica, agli echi della spedizione dei Mille nel 1860, alla partecipazione militare alla Seconda guerra d’indipendenza del 1866 e alla battaglia di…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Gigante . I Longobardi vennero in Italia nel 568 d.C.; occuparono poco a poco tutta la pianura padana, poi una parte di essi si spinse fino a Spoleto (Ducato di Spoleto), un’altra scese nel meridione (i Longobardi del sud) per stabilirsi definitivamente a Benevento (ducato di Benevento). Restarono padroni del Mezzogiorno (eccetto Napoli e le città limitrofe ove i Bizantini erano protetti dalle loro flotte) fino all’arrivo dei Normanni (1030-1050), cioè per quattro secoli e mezzo. Cosa è rimasto di così lunga dominazione? Apparentemente poco perché alla fine si fusero con le popolazioni locali e con i nuovi venuti, i Normanni. Sono rimasto scioccato nel leggere un passo dell’opuscolo pubblicato dal «Corriere della Sera» di Sergio Lubello, intitolato Germanismi. L’autore, a indicare l’incidenza dell’elemento germanico sulla nostra…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Riccardi* . Nella storiografia sulla chiesa di Santa Maria della Libera in Aquino si è sempre posta particolare enfasi sul “monogramma”, costituito dalle lettere V e F inframezzate da un rombo sormontato da una croce, che un tempo compariva nel noto mosaico della lunetta del portale principale, raffigurante la Vergine col Bambino e due donne, Maria e Ottolina, giacenti all’interno dei rispettivi sarcofagi (fig. 1). Registrato per primo da Pasquale Cayro (fig. 2), che lo scioglieva in V(otum) f(ecit)1, è diventato ben presto l’elemento cardine per inquadrare in un’ottica squisitamente storica l’opera stessa e, per traslato, l’intero monumento. Cayro, sulla base delle fonti allora disponibili, aveva infatti dedotto che la chiesa «dalla nominata Ottolina per voto si fusse fatta edificare» e che ciò fosse avvenuto intorno…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . «Purtroppo anche questo è un tema oggetto di scarse ricerche. Qui appresso ci si sforzerà di fornire una serie di informazioni basilari su quegli artisti ciociari del passato, anagraficamente ciociari o tali considerati e tali informazioni è la prima volta che vengono portate alla conoscenza. Questa Terra ha avuto il privilegio di dare i natali a molti uomini illustri in tutte le branche dello scibile che hanno contribuito alla crescita civile della società ma nessuno vi è vissuto, tutti hanno dovuto mettere a disposizione di altre comunità la loro genialità e la loro cultura»1. Dalle ricerche effettuate per il mio paese di Sant’Elia Fiumerapido ho reperito le seguenti notizie. . 1) Fusco Carlo: sappiamo solo che era di Sant’Elia2 e risultava già morto nel…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . Gianfilippo Carrettoni nel suo volume Casinum dedicava un capitolo, il decimo, alla località nota ai più come Terme Varroniane, individuando l’edificio termale in un fabbricato rustico situato nei pressi della stazione ferroviaria e descrivendone la struttura con relativo rilievo topografico. Lo stesso Carrettoni ne aveva già fatto cenno nel 1934, in un articolo sulla città romana di Casinum, nel dodicesimo numero della rivista «La Stirpe», asserendo che «nella pianura poi, non lontano dalla stazione ferroviaria, sorgevano le terme; una parte di essa è ancora in discreto stato di conservazione, ma difficile è riconoscere oggi l’ufficio cui erano destinati i vari ambienti, tra i quali va ricordata una sala a pianta ottagonale con nicchie. La struttura muraria fa assegnare questo edificio alla prima metà del…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . L’abate Atenolfo (anche Adenolfo), figlio del principe longobardo Pandolfo (anche Paldolfo) II di Benevento, è da considerare a tutti gli effetti il fondatore della odierna Cassino1. Dopo il fallito tentativo dell’abate Bertario (trucidato dai saraceni)2 di costruire, nel sec. IX, una città lungo le rive del fiume Rapido attorno al monastero del Salvatore3, città che avrebbe voluto chiamare Eulogimenopoli, cioè Città di Benedetto, Atenolfo decise di riprendere la costruzione, che realizzò in buona parte (ex magna parte construxit)4. L’antica chiesa del Salvatore intanto aveva mutato la sua dedica in quella di San Germano, forse in occasione della visita dell’imperatore Ludovico II, nell’874, che lasciò in dono alla chiesa una reliquia di S. Germano vescovo, amico fraterno di S. Benedetto5. Dunque la nuova città, che…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Non è raro trovare nel borgo medievale di Venafro, rinato sui ruderi dell’antica Venfarum, elementi lapidei relativi ad epigrafi, sculture e blocchi architettonici di epoca romana, riutilizzati negli edifici di epoche successive. È noto, infatti, che la Venafrum romana fu Praefectura in epoca Repubblicana (metà del III sec. a.C.), mentre in età augustea fu una colonia denominata con l’appellativo di Colonia Augusta Iulia Venafrum, probabilmente preceduta da una deduzione in età triumvirale. Non di tutti questi elementi riutilizzati è chiara la loro funzione originaria, o a quali strutture antiche appartenessero. In questo breve articolo si propongono alcune letture archeologica per alcuni di questi elementi. Incastonato nel muro di contenimento di Piazza Vittorio Veneto a Venafro, e precisamente sul lato destro della discesa di Via…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . All’inizio fu Casinum, sorto su un sito dell’età del ferro1. Varrone fa derivare il nome dall’osco «cascum», cioè vecchio2, ma i glottologi non sono d’accordo3; del resto per parlare di etimologie fantasiose si usa dire «etimologie varroniane». Prosperò in epoca romana, dal primo secolo a.C al secondo d.C. Di quel periodo ci sono rimaste le testimonianze più prestigiose, come un anfiteatro, un teatro, un mausoleo funerario, un ninfeo, un ardito acquedotto, strade, ponti, ecc. La città decadde insieme all’impero, causa anche le numerose invasioni barbariche. Il territorio nel V sec. subì le devastazioni dei Goti (410), dei Vandali (455), degli Eruli (476), degli Ostrogoti (493)4.  La conseguenza più notevole di tali ondate devastatrici fu certamente lo spopolamento della zona, l’abbandono delle grandi direttrici stradali, percorse…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Illustrissimo direttore, ho letto con grande attenzione l’articolo dell’amico Pistilli intitolato: Non è Cassino, ma Montecassino pubblicato sull’ultimo numero di «Studi Cassinati» che Lei dirige. Ha richiamato la mia attenzione quell’affermazione così categorica: «Non Cassino …». La prima parte dell’articolo in cui si riepiloga la storia della città, è un capolavoro di brevitas e di chiarezza; ma la seconda, la più importante, non mi convince e penso che non convinca tanti lettori. La tesi rivoluzionaria che il Pistilli vuol dimostrare è questa: quando il sommo Poeta, nel canto XXII del Paradiso dice: Quel monte a cui Cassino è ne la costa…., in quel «Cassino» non va intesa la città, la vecchia Casinum, ma il monastero stesso, cioè il nostro Montecassino. E come il nostro spiega ne la costa?…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Salvatore Cardillo . Come è noto, non vi è saggio storico, dépliant turistico o articolo di giornale che tratti della presenza del popolo aurunco sui lidi minturnesi, che non citi la Pentapoli Aurunca, la supposta confederazione delle cinque città ausoni nella guerra contro Roma, a fianco dei Sanniti durante il IV secolo a. C. Ma è proprio così? Le fonti storiche ci tramandano davvero la notizia di una Pentapoli Aurunca? Le origini del popolo Aurunco, o Ausone, si perdono nei tempi e le fonti documentali sono praticamente inesistenti, mentre quelle materiali, assolutamente scarse. Tra esse, citiamo per tutte il tempio della dea Marica, raro esempio di manufatto italico pre-romano, oramai in completo stato di incuria ed abbandono, presso la foce del Garigliano1. La storia ancestrale di questa…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Come ne sia venuto a conoscenza non è dato sapere. Sta di fatto che, quando Ugo Boncompagni1, duca di Sora e signore delle terre di Aquino e di Arpino, appurò che a Napoli da qualche tempo era in atto una violenta pestilenza, per prima cosa si preoccupò sul come fronteggiare la situazione e preservare i suoi territori, ovvero proteggere la sua gente da quella terribile calamità sul cui sviluppo evidentemente di tanto in tanto qualcuno si preoccupava di informarlo nel suo castello di Isola del Liri. A Napoli la situazione è allucinante. Tanto per dare un’idea, se inizialmente i morti venivano portati nei luoghi di sepoltura con i carri, a un certo punto, riferisce Carlo Celano, un testimone oculare, «non vi era più luogo…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giuseppe Russo . Per raccontare le tragedie della Seconda guerra mondiale si è versato davvero tanto inchiostro negli ultimi anni, ma è pacifico supporre che in futuro se ne verserà ancora molto altro. L’argomento, difatti, continua a stimolare dolorosamente una delle ferite più aperte della storia umana, tanto che a distanza di oltre settant’anni, in tutta Europa, riaffiorano prepotentemente pericolosi rigurgiti ideologici, vuoti culturali potremmo dire, chiaramente figli di una nuova profonda e colpevole «dimenticanza» storica. La World War II, come dicono negli States, pur nel suo complessivo quadro di tragedie e incomprensibile disumanità, sostanzialmente riassumibili nell’odio razziale e nella lucida volontà di sterminio di interi popoli, non fu però solo sangue e bombe. Come ci racconta il mito dell’Araba Fenice, condensato nel motto «Post Fata Resurgo»…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Donato Rivieccio . Anni ‘50: nella Cassino post-bellica risorgevano i quartieri con rade case (si partiva dalla tabula rasa provocata dagli aerei americani). In questi quartieri, spuntavano come anemoni nei prati primaverili i primi gruppi di adolescenti organizzati in bande, che esprimevano la loro esuberanza cercando lo scontro con le gang avversarie. I più focosi erano quelli del rione «Colosseo», che spesso e volentieri collidevano con quelli della «Stazione». Oltre a questi citati, ricordo la banda della «Birra Peroni», del «Campo Boario», di «San Silvestro» (vecchio e nuovo, due gruppi distinti) e «Fraschetti». Nella zona di interregno tra «Fraschetti» e «San Silvestro nuovo» si coagulò una mini-banda formata da solo due elementi, due fratelli: Ciro e Donato. I due, numericamente, erano chiaramente destinati a soccombere negli scontri…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . A Roccamonfina, delizioso e piacevole Comune famoso per i suoi castagneti, ubicato in provincia di Caserta, diocesi di Teano-Calvi ed edificato all’interno del cratere dell’omonimo vulcano, si trova il santuario della Madonna dei Lattani che sorge a 850 metri s.l.m. sul versante orientale del monte dei Lattani sovrastante l’abitato. La struttura religiosa fu edificata attorno al 1430 da San Bernardino da Siena e da San Giacomo della Marca giunti in quei luoghi dopo aver appreso la notizia del miracoloso ritrovamento di una statua della Madonna. La chiesa fu detta dei Lattani dal nome dell’omonimo monte o, secondo altri, dalla presenza di una leggendaria capretta definita «lattifera» oppure, per altri ancora, la sua denominazione sarebbe legata al culto delle fonti. Il complesso, che si…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 25 luglio 2020 presso la Chiesa di Santa Maria Assunta a Piedimonte S. Germano, Tommaso Di Brango e Gaetano de Angelis-Curtis hanno presentato il romanzo storico All’Alba di d. Antonio ‘Tonino’ Martini, un vivido racconto di storie raccolte in dodici anni tra la gente del luogo che l’autore ha collocato in un paese d’alta montagna di fine ‘800. La storia si dipana in 500 pagine ricche anche di suspence con omicidi, carcerazione di prelati innocenti, furti, sequestri di persona e il tutto ruota attorno al protagonista, il giovane parroco del paese fatto oggetto di calunnie e poi assassinato. Martini Antonio, All’Alba, Universitas Pedismontis Vetera et Nova, Piedimonte S. Germano 2020, pagg. 510, illustr. b./n.; f.to cm. 14×21. ______________________________________________________________________________________________________________ Il 6 settembre 2020 è andato in onda su…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Intensa, quest’anno, la giornata di commemorazione e ricordo del 10 settembre 1943 nel 77° anniversario da quei tragici avvenimenti. Nel corso della mattinata il sindaco di Cassino, dott. Enzo Salera, al cospetto di autorità civili, militari e religiose, di folte rappresentanze di associazioni d’arma, di amministratori locali e di cittadini di Cassino ha deposto un fascio di fiori sul Monumento ai caduti in piazza De Gasperi. Alle ore 10,50 il lucubre suono di una sirena ha ricordato l’inizio del bombardamento. Nel pomeriggio, come da consuetudine, il Centro Documentazione Studi Cassinati-Onlus si è fatto promotore della celebrazione della Santa Messa in ricordo delle vittime del primo bombardamento in specie ma di tutte le vittime in generale scomparse a causa della guerra. Quest’anno la Santa Messa è stata celebrata, per la…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Anche quest’anno, e non poteva essere altrimenti, il 10 settembre ha risuonato come un rintocco della memoria per la città di Cassino, nel 77° anniversario del 10 settembre 1943. Fu il primo bombardamento delle forze anglo-americane, a cui ne sarebbero seguiti molti altri fino alla completa distruzione dell’abbazia, il 15 febbraio del ’44, e della città il 15 marzo. Ma questo giunse inaspettato, appena dopo l’annuncio dell’armistizio, e provocò molti danni e molte vittime, oltre cento innocenti cittadini. Cassino commemora questo giorno, data storica e dolorosa per le sue famiglie. Per iniziativa del CDSC, del Museo Historiale e del Comune, è stata celebrata una S. Messa nella chiesa Concattedrale, in suffragio di tutte le vittime del primo bombardamento e di «tutte le altre innumerevoli,…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Erasmo Di Vito . Il 20 settembre del 2020 ricadeva il quarantennale della concessione della cittadinanza onoraria di Cassino a Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, poi divenuto santo. Una ricorrenza passata inosservata e dimenticata e che, invece, rappresenta una pietra miliare del rapporto storico e sociale della città di Cassino, del monastero di Montecassino e della Terra Sancti Benedicti, con la fede e le massime istituzioni ecclesiastiche. Il CDSC vuole ricordare questa pagina di storia per la città di Cassino, e non solo, che ha sancito la concessione della cittadinanza onoraria a Giovanni Paolo II, cittadinanza, questa, autorevole ed assoluta, celebrata, appunto, il 20 settembre del 19801. Vuole ricordare che gli abitanti di Cassino possono onorarsi di avere come concittadino un papa, un santo. Karol Wojtyla,…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Da più di un millennio il panorama di Cassino è dominato dalla presenza di quella che localmente è chiamata semplicisticamente «Rocca Janula» ma che è un castello, edificato sul colle Janulo. Fu l’abate Aligerno che, dopo la sua elezione nel 949, dette avvio alla costruzione allo scopo di fortificare e rinforzare le difese dell’abbazia. «Il nuovo castrum doveva avere, secondo le intenzioni dell’abate, la funzione di acquartieramento di truppe e materiali da difesa, a non molta distanza dal monastero», considerando che non fosse conveniente tenere delle soldatesche all’interno di un luogo sacro come l’abbazia, «e più a contatto con la sottostante pianura». Furono poi i successivi abati a dotarlo di nuove strutture. L’abate Mansone (986-996) fece costruire la cinta muraria, l’abate Gerardo (1111-1123)…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 30 settembre 2020 nella Sala Polivalente del Comune di Sant’Elia Fiumerapido si è tenuta la presentazione dell’interessante progetto realizzato dal Cai (Club Alpino Italiano) di Cassino nell’ambito delle iniziative per la costruzione di un archivio della memoria storica del Lazio e intitolato Dalla memoria storica alla identità culturale: recupero e fruizione dei fortini tedeschi sulla Linea Gustav. Dopo gli interventi istituzionali dei rappresentanti dei Comuni di S. Elia Fiumerapido e Terelle, quello di Umberto Bernabei della Commissione cultura del Cai Lazio, ha preso la parola il presidente del Cai Cassino Pietro Miele, cui ha fatto seguito la relazione scientifica tenuta dal presidente del Cdsc-Onlus e Direttore scientifico dell’«Historiale» Gaetano de Angelis-Curtis, seguito dalla presentazione del progetto da parte di Mario Di Manno, Carlo Trelle e Stefania Verrecchia…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Ludwig Wittgenstein e l’identità «misteriosa» Dall’attento socio Carlo Nardone, che ormai ha acquisito una profonda conoscenza delle questioni del Campo di Concentramento di Caira e dintorni, riceviamo una nota di precisazione che volentieri si pubblica: L’articolo di Gaetano de Angelis-Curtis, Ludwig Wittgenstein tenente dell’Esercito austro-ungarico prigioniero nel Campo di concentramento di Cassino-Caira, pubblicato su Studi Cassinati, nn. 1-2, gennaio-giugno 2020, in cui è ricostruita anche la vicenda del tentativo di liberazione anticipata del filosofo austriaco dall’internamento a Cassino, riporta nella nota n. 25 di p. 136 il giudizio della studiosa Liliana Albertazzi che «Misteriosa è risultata agli studiosi l’identità della signora [Elisabetta] Gräzer» colei che aveva interessato della questione il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Gasparri. Per tentare di risalire all’identità di Elisabetta Gräzer bisogna far riferimento all’indirizzo…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . A dieci anni di distanza dalla concessione della cittadinanza onoraria che il Comune di Pignataro intese offrire a mons. Bruno Forte, legato al territorio per i suoi trascorsi giovanili in quella cittadina e a Montecassino, pubblichiamo il discorso di accettazione pronunciato nella Sala consiliare giovedì 7 gennaio 2010. Signor Sindaco, Signor Presidente del Consiglio Comunale, Signori Consiglieri, Reverendo Padre Abate di Montecassino, Carissimo Parroco, Cittadine e Cittadini tutti di Pignataro Interamna, Fratelli e Sorelle nel Signore! è per me un dono non meritato ricevere la cittadinanza onoraria del Comune di Pignataro Interamna, ma è ancor più motivo di gioia il sentirmi unito attraverso di essa in maniera più stretta a una Comunità cha ho conosciuto da bambino e con la quale sono rimasto legato da vincoli profondi di…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro Documentazione Studi Cassinati porge gli auguri più cari di pronta guarigione a S.E. Anna Maria Anders, ambasciatrice di Polonia in Italia, infortunatasi prima in un albergo di Cassino e poi al Cimitero polacco a Montecassino mentre accompagnava in visita privata il presidente polacco Andrzej Duda. S.E. Anders è stata operata all’ospedale S. Scolastica di Cassino. Quando si è risvegliata dall’operazione ha affermato, sdrammatizzando la situazione: «La battaglia di Montecassino ha fatto un’altra vittima». Nel nosocomio ha ricevuto la visita dell’on. Marino Fardelli che l’ha omaggiata a nome di tutto il territorio di un mazzo di fiori rossi e bianchi. . (25 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . La conquista nel 1936 dell’Etiopia, unita a Eritrea e Somalia a costituire l’Africa Orientale Italiana e preceduta dall’aggregazione nel 1934 di Cirenaica e Tripolitania a comporre la Libia, consentì la formazione dell’Impero coloniale italiano. Contemporaneamente si giunse alla riorganizzazione dei reparti di Pubblica sicurezza operanti in Libia e di quelli a presidio del governatorato italiano nel Corno d’Africa. Tale riordino portò alla costituzione del Corpo di Polizia Coloniale, ufficialmente istituito il 10 giugno 1937 con Regio Decreto n. 1211, e poi trasformato nel 1939, con legge n. 748 del 15 maggio, in «Polizia Africa Italiana» (Pai). Il Corpo era alle dirette dipendenze del Ministero delle Colonie, poi rinominato in Ministero dell’Africa Italiana. Svolgeva funzioni di polizia politica, polizia giudiziaria e polizia amministrativa sul…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . BARBARA DI ROLLO, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CASSINO Nel dare l’avvio ai lavori di questo nostro Consiglio comunale straordinario – straordinario nella accezione più ampia del termine, in questa occasione, per via dell’argomento di cui ci si dovrà occupare stamani – quale presidente di questa assise ho il piacere di rivolgere un caloroso saluto a tutti voi, alle autorità (civili e religiose), qui venute a rendere lustro alla importante iniziativa di questo Comune: il presidente del Consiglio Regionale, Mauro Buschini, il sindaco di Codevilla, Marco Dapiaggi, primo cittadino del paese natio di Maria Maddalena Rossi di cui oggi, 29 settembre ricade il giorno della nascita (29 settembre 1906), l’on. Romana Bianchi Beretta, già deputata al Parlamento, per ben quattro legislature per la circoscrizione di Pavia, città che…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . Nel maggio del 1915 l’Italia entrava in guerra contro l’Austria e da quel momento tutte le manifestazioni che prevedevano assembramenti di persone vennero vietate, di conseguenza anche quelle di carattere religioso, come le processioni che vennero abolite. A Cassino non si svolsero processioni né per il Corpus Domini, all’epoca una ricorrenza religiosa molto sentita e in quell’occasione l’abate Diamare compì solo le funzioni liturgiche nella Chiesa Madre Collegiata, né quella molto seguita del 9 luglio. Ma arrivati alle festività del Ferragosto si sentì fermamente di fare la tradizionale Incoronazione del simulacro della Vergine Assunta, patrona della città da vari secoli. La cerimonia, preceduta da un Novenario predicato dal chiarissimo oratore padre Cinque (S.I.), fu celebrata con grande solennità liturgica e con grande concorso di…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Giorgio . Maria Maddalena Rossi è stata un personaggio di primo piano della vita politica e sociale dell’Italia del dopoguerra. Tra le 21 donne dell’Assemblea Costituente, contribuì a scrivere pezzi importanti della Costituzione italiana. Ho avuto il privilegio di conoscerla e frequentarla a Portovenere in provincia di La Spezia dove si accingeva a svolgere le sue funzioni di sindaco della città. Una scelta questa di grande lungimiranza politica. Infatti Ella riteneva che l’Italia del futuro doveva necessariamente essere costruita dal basso per affermare valori forti di democrazia e giustizia sociale. Era questa la ragione per cui rinunciò al seggio parlamentare per impegnarsi a livello comunale. La decisione di scrivere questo libro nasce da un debito di riconoscenza verso una donna che al solo sentire il…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Si è tenuto il 29 settembre a Cassino una intera giornata di commemorazione dedicata all’on. Maria Maddalena Rossi, Madre della Repubblica, organizzata dal Comune di Cassino in collaborazione con il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, lo Spi-Cgil Frosinone Latina e con il patrocinio del Comune di Codevilla (Pv). Maria Maddalena Rossi, Madre Costituente, è stata una persona di straordinaria modernità, a cui la provincia di Frosinone è debitrice per quanto ha fatto per quell’infanzia che ha conosciuto l’orrore della guerra, sostenendola e preservandola grazie alla solidarietà delle famiglie del Nord, nonché per la difesa di tutte quelle donne inermi che subirono violenze. La giornata rievocativa si è aperta con la seduta straordinaria di Consiglio Comunale di Cassino tenutosi eccezionalmente presso l’Aula Pacis. Alla presenza dei consiglieri che compongono…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Francesco Di Giorgio, Il dopoguerra nel Lazio Meridionale: la ricostruzione, i bimbi di Cassino e Maria Maddalena Rossi, Madre della Repubblica, Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, Cassino 2020, pagg. 271, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-97592-52-5   E’ un paesaggio spettrale quello che accoglie quanto resta delle popolazioni di Cassino e dei comuni limitrofi, situati lungo la linea Gustav, al ritorno nei luoghi abbandonati qualche mese prima per sfuggire alle violenze della guerra. Distruzione quasi totale delle abitazioni e delle infrastrutture, disseminazione di bombe e mine inesplose e la necessità di far fronte alle esigenze quotidiane basilari: acqua pulita, cibo e un riparo per la notte. A ciò va aggiunto l’immancabile esplosione, sempre associata alle guerre, di malattie infettive endemiche e, non trascurabili, quelle portate…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando Riccardi . Qualche mese fa, quando ancora l’estate doveva raggiungere il suo apogeo, è venuto prematuramente a mancare, stroncato da una repentina e inesorabile malattia, Antonio Valerio Fontana, elegante romanziere e raffinato poeta che ad onta della sua giovane età (aveva soltanto 33 anni) era riuscito ad ottenere grandi successi e unanimi apprezzamenti di critica. Chi scrive questo ricordo (un compito al quale nessun cronista, neanche il più avvezzo e navigato, vorrebbe mai assolvere), ha avuto il piacere e l’onore di accompagnare il caro Valerio in parecchie occasioni e in numerosi convegni in giro per l’Italia, apprezzandone lo spessore e la competenza, sempre ammantata da una semplicità, a volte disarmante, che lo portava a schernirsi e persino a commuoversi, quando i complimenti e le felicitazioni si…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vittorio Casoni .  Questa mattina sono stato a salutare le tue spoglie mortali amico Vittore e ho dato le mie commosse condoglianze ai tuoi familiari. A salutarti ci sono stati tantissimi concittadini: quelli con più o meno anni della mia età ti ricorderanno quando da usciere comunale ci accoglievi sulla Sede Municipale, oppure come rappresentante locale della Coltivatori Diretti sbrigavi le pratiche di pensione ed altro. Io – tra le altre cose – ti ricorderò insieme agli amici appassionati di storia patria. Infatti, caro Vittore, sono stato e sarò per sempre onorato della tua amicizia, dell’uomo che ho definito «Il libro vivente della memoria storica di San Vittore del Lazio». Oggi pomeriggio ti abbiamo salutato nella nostra chiesa di Santa Maria della Rosa e abbiamo pregato per…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Si è spento a 91 anni Armando Del Greco. è stato consigliere comunale e assessore al Comune di Cassino e poi, per anni, presidente del Consorzio di Bonifica Valle del Liri. Con le sue capacità umane, professionali e amministrative ha contribuito validamente alla ricostruzione di Cassino. Visse da bambino, assieme alla sua famiglia, la drammatica esperienza della guerra abbattutasi a Cassino. Così come testimone volle raccontare quegli anni bui ai ragazzi, agli studenti, portando la sua testimonianza in particolare nelle scuole del territorio. In occasione dei suoi 90 anni, il 3 gennaio del 2019, gli era stata consegnata una targa in Comune alla presenza di numerosi ex amministratori ed ex sindaci. Dotato di gentilezza e signorilità è sempre stato favorevole, impegnandosi fattivamente e personalmente, alle iniziative promosse dal…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Lo scultore e artista Alfiero Nena si è spento a 87 anni a Roma il 25 ottobre 2020. Nell’annunciare la scomparsa, il cognato, Luigi Matteo, ha scritto che la sua bella, grande e cara anima è volata in cielo accompagnata dalle mille «colombe di pace» che lui ha scolpito e l’hanno presentata alla ‘sua’ Madonna dell’accoglienza e al ‘suo’ Cristo luce del mondo. Alfiero Nena, che ha regalato nella sua vita un’«arte unica, potente, inimitabile» e le cui opere, patrimonio dell’umanità, sono un omaggio alla bellezza, era nato a Treviso nel 1933 ma ha vissuto e lavorato a Roma fin dal 1959. Nella sua arte ha saggiato tutti i materiali con la predilezione massima per il ferro, di cui è stato un vero maestro. Nel 1992 ha fondato…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 3-4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . 1/2 – 2020 Editoriale – Ai tempi del Coronavirus, pag. 3 – M. Dell’Omo, La peste del 1656 e il voto del duca di Sora alla Madonna di Loreto. Ritrovati nell’Archivio di Montecassino gli atti del notaio Giuseppe Antonio Pacifico di Arpino, pag. 5 – G. Petrucci, Malattie infettive a Sant’Elia Fiumerapido, pag. 11 – G. de Angelis-Curtis, L’epidemia di colera del 1893 a Cassino tra ispezioni, inondazioni e scioglimento dell’Amministrazione Iucci, pag. 20 – E. Pistilli, Il cimitero S. Bartolomeo di Cassino, pag. 34 – M. Zambardi, I ruderi della chiesetta rurale di Sant’Eustachio presso San Pietro Infine, pag. 37 – F. Sabatini, Roma invasa dai migranti: la ricetta di Giovenale, pag. 41 – A. Darini, Pignataro Interamna. L’origine del nome, pag. 45 – A. Gallozzi, Su…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XX, n. 3-4, Luglio-Dicembre 2020 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.  163      L. Riccardi, Ricerche sull’arte medievale del Lazio meridionale (II). A proposito del Votum fecit nel mosaico della chiesa di Santa Maria della Libera in Aquino. “        168      M. Zambardi, In merito ad alcuni elementi lapidei di epoca romana a Venafro. “        171      A. Mangiante, Ipotesi su un edificio romano a «Monticelli». “        175      F. Gigante, I Longobardi a Cassino e «Porta Paldi». “        179      E. Pistilli, Storia delle origini e delle denominazioni dell’odierna città. Da Casinum a Cassino. “        187      E. Pistilli, Breve nota biografica del fondatore dell’odierna Cassino. L’Abate Atenolfo di Montecassino (1011-1022). “        193      Il prof. Franco Gigante interviene sull’articolo di Emilio Pistilli sul passo dantesco Quel monte a cui Cassino è ne la costa. “        196      Emilio Pistilli risponde al prof.…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Santo Helya viveva fin dal suo sorgere in uno stato continuo di insicurezza. Molto spesso la precarietà della vita dipendeva dalle carestie, dai terremoti e dalle epidemie che improvvisamente si propagavano. In verità tutte queste calamità interessavano non solo il nostro abitato, ma tutta la Terra di S. Benedetto. Il diffondersi delle malattie in Sant’Elia era dipendente da problemi di carattere igienico-sanitario che avevano origini ataviche. In tutto il castrum, fino agli anni 1930, mancava la rete fognante e gli scarichi venivano riversati ad una certa ora, di buon mattino, all’esterno delle case, lungo le strette. C’era chi ricordava l’abitudine di vuotare i pitali dalle finestre1, quando ancora era buio. Questa situazione era comune a tante popolazioni vicine di questa nostra Terra. In molti…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . In tutto il mondo si sono vissuti, e si prevede che purtroppo si sarà costretti a viverli anche in futuro, tempi ‘strani’, diversi, difficili. Tutto è cominciato nella seconda metà del 2019 in estremo oriente, in Cina, precisamente nella provincia di Hubei e nel capoluogo Wuhan, per il diffondersi da lì in tutto il mondo di malattia epidemica che è stata elevata dall’Organizzazione mondiale della sanità a pandemia a causa della sua espansione praticamente in tutte le aree geografiche. La malattia da coronavirus 2019, nota con l’acronimo di COVID19 (COronaVirus Disease 19, cioè malattia da coronavirus con il numero che sta a indicare l’anno di apparizione), è una malattia infettiva respiratoria causata da un virus, appartenente al ceppo dei coronavirus, denominato SARS-CoV-2 caratterizzata da un’ampia e veloce diffusione tra…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Il cholera morbus o colera asiatico raggiunse per la prima volta l’Europa nel corso del 1830 nell’ambito della seconda pandemia originatasi nel Bengala. Da quel momento e per tutto l’Ottocento il morbo dilagò ciclicamente nel vecchio continente funestandolo particolarmente negli anni 1841-1856, 1865-1874, 1884-1886, 1892-1895, mentre, in particolare, l’Italia fu interessata da sei pandemie, di cui la prima attestatasi tra il 1835 e il 1837 con alte percentuali di decessi. In quegli anni il colera ebbe un forte incidenza di diffusione tra la popolazione in quanto, al momento della sua comparsa, erano del tutto sconosciute le cause al pari degli agenti eziologici responsabili della malattia. Questi ultimi, per la verità, vennero individuati da Filippo Pacini1 nel 1854, ma i suoi studi non furono…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Sabatini . Roma, tardo pomeriggio di un’estate della fine del I secolo dopo Cristo. Umbricio, deciso ad abbandonare Roma che considera ormai invivibile, è a Porta Capena in attesa che il mulattiere carichi le sue masserizie sul carro che lo porterà a Cuma. Lo raggiunge per salutarlo il suo vecchio amico Giovenale. È quanto si legge nella terza satira del poeta di Aquino che per la sua freschezza e la vivacità della descrizione della vita quotidiana del tempo affascina ancora oggi il lettore, a distanza di duemila anni. Umbricio elenca le ragioni della sua decisione: la disonestà e la corruzione sono troppo diffuse, per una persona onesta non c’è più spazio, sono insopportabili la corsa ad arricchirsi rapidamente e con ogni mezzo e la ricerca continua…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Mariano Dell’Omo . Nel giubileo lauretano 2019-2020 Nel riordinare i Protocolli notarili conservati nell’Archivio di Montecassino, in vista di un primo inventario in corso di pubblicazione, ho avuto la felice ventura di ritrovare nel Protocollo datato «1656» del notaio arpinate Giuseppe Antonio Pacifico1, la copia, autenticata dallo stesso notaio, dell’atto con il quale il duca di Sora e signore di Arpino Ugo Boncompagni2, mentre infieriva la peste nella città di Napoli3, al fine di impetrare l’immunità dal contagio del morbo per le popolazioni del suo stato, fece voto alla Madonna di Loreto di offrire una lampada d’argento da tenere accesa in perpetuo, e il cui prezzo (600 scudi) sarebbe stato pagato per ⅔ da lui (400), e il resto (200) ripartito tra le famiglie (fuochi) dimoranti nelle…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Il cimitero civile S. Bartolomeo di Cassino trae il suo nome dall’omonima strada extraurbana che dalla via Casilina su conduce alle contrade S.  Michele, S. Antonino e Cappella Morrone. Notizie storiche sulle sue origini e vicende sono del tutto scarse a causa della perdita totale di ogni archivio, pubblico o privato, determinata dalle devastazioni belliche del 1943/44, quando la città di Cassino fu letteralmente rasa al suolo. La sepoltura delle salme è stata sempre un problema con il quale le popolazioni hanno dovuto confrontarsi: dall’inumazione all’incinerazione, dalla creazione di apposite necropoli all’usanza, in epoca romana, di collocare le tombe lungo le strade extraurbane; ma sempre per motivi religiosi ed igienici al contempo. Coll’avvento del cristianesimo e con l’edificazione di edifici di culto si è…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . I ruderi della chiesetta di Sant’Eustachio si trovano all’interno del “recinto alto” fortificato di epoca sannitica, costituito da grossi blocchi in pietra calcarea locale, sovrapposti senza l’uso della malta (fig. 1). Il nome della chiesetta ha dato, nel medioevo, il nome allo sperone roccioso che si stacca come una gemma dal versante meridionale di Monte Sambùcaro (fig. 2). Nel 1570 la chiesa rurale di Sant’Eustachio (all’epoca denominata Santo Eustasio) era beneficio del sacerdote Antonio Buttafuoco di San Germano, l’odierna Cassino. Nel 1760, con autorizzazione abbaziale, venne concesso a Francesco C. Nicandro di San Pietro Infine di dimorare come eremita presso Sant’Eustachio, mentre l’anno successivo la chiesa versava in condizioni di abbandono, come risulta dal rendiconto di una visita dell’Abate di Montecassino a San Pietro Infine:…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . Durante questo lungo periodo forzato di quarantena ho cercato di sistemare un po’ di materiale d’archivio, senza peraltro, in verità, riuscire nel mio intento, ma questo mi ha permesso di ritrovare materiale che avevo dimenticato, come degli appunti e delle foto fatte ad Arezzo nel 2007 in occasione della mostra dedicata a Piero della Francesca. Dopo aver visitato i vari luoghi della città in cui la mostra era organizzata, entrammo in una chiesa, in una piazzetta quasi deserta al centro di Arezzo e, un po’ meravigliato, nella seconda cappella a sinistra notai esposto sull’altare un quadro con San Benedetto e Santa Scolastica. Con mia sorpresa vidi che sulla balaustra della cappella, la didascalia attribuiva l’opera ad un pittore aretino, Giuseppe Santini, il quale era…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Angelo Darini . Il nucleo urbano di Pignataro Interamna, viene menzionato per la prima volta nel 997 nella Chronica Sacri Monasteri Casinensis1. In questo periodo erano cessate le ribellioni delle terrae sottomesse all’abbazia e nel breve abbaziato dell’abate Giovanni II (996-997)2 il Chronica riferisce dell’incendio della chiesa del Santissimo Salvatore di Pignataro. Il buon abate durante la rappresaglia accorse per calmare gli animi, ma non vi riuscì. Amareggiato e con l’animo rimorso si dimise dalla sua carica3, considerando questi fatti violenti4. Una nuova menzione dell’abitato si ha tra il 1019 e il 1021, quando l’abate Atenolfo (1011-1022) chiamò un presidio dei Normanni a difesa della rocca di Pignataro, contro le ingerenze dei conti di Aquino5. Il centro abitato di Pignataro è ricordato, come «Piniatari» nel diploma di…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Arturo Gallozzi . Innumerevoli e varie sono le rappresentazioni che illustrano la città di San Germano e l’abbazia di Montecassino (miniature, incisioni, stampe, disegni, dipinti ecc.), tra queste rivestono un certo interesse quelle contenute in alcuni manoscritti del XIII secolo, perché, oltre ad essere una primissima testimonianza grafica di quest’ambito territoriale, costituiscono un elemento paradigmatico delle successive rappresentazioni. In proposito, un interessante corpus cartografico di carattere storico è riferibile alle carte itinerario. Queste rappresentano una delle forme più antiche di descrizione geografica, con essenziali riferimenti a strade, città, luoghi, manufatti ecc. lungo un particolare percorso; redatte generalmente sia per uso privato sia per finalità militari o amministrative, o ancora per fini religiosi di pellegrinaggio o di conquista. Possono distinguersi due diversi tipi d’itinerari: scritti (itineraria adnotata) e…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di d. Luigi Tosti . L’articolo di Chiara Mangiante sul dipinto di Raffaello a Montecassino ci offre l’occasione per ripercorrere i fatti accaduti in coincidenza del doppio transito dell’armata repubblicana francese nella badia e nella sottostante città di San Germano, attraverso la ricostruzione degli avvenimenti offerta da d. Luigi Tosti, monaco cassinese tra i più importanti storici d’Italia. Il passaggio delle truppe del gen. Championnet, il francese che saccheggiò Montecassino «da saraceno» in «quarantott’ore d’infernale dimora», dette inizio a un lungo e duro periodo per l’abbazia, protrattosi per tutto il secolo, in cui soffrì per le disposizioni, le norme, i provvedimenti adottati dai vari regimi che si susseguirono. Le leggi sull’eversione della feudalità emanate nel cosiddetto decennio dei napoleonidi (1806-1815) portarono nel 1807 alla soppressione del monastero cassinese…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di P.G.G. Montellanico . Volentieri «Studi Cassinati» pubblica l’articolo dell’ing. Montellatico il quale è tornato nei luoghi natii dopo aver passato tutta la vita lontano da Castrocielo. Da un documento notarile redatto 170 anni fa, scampato fortunosamente alla distruzione e ritrovato fortuitamente, ne ha saputo e voluto trarre meritoriamente elementi di storia, tradizioni, usi dei suoi luoghi. . Al di sopra dell’abitato di Castrocielo si trova la frazione de «l’Olivastro» che forse è la più antica del paese. Nel corso dei tragici eventi della Seconda guerra mondiale dopo la distruzione della città di Cassino del 15 marzo 1944 continuarono i bombardamenti alleati sul territorio immediatamente oltre la «Linea Gustav» con l’intento di colpire le vie di rifornimento tedesche. Così il 16 e il 17 marzo 1944 gli attacchi…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Chiara Mangiante . In questo 2020 si celebrano i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio e anche noi vogliano celebrare questo anniversario con una curiosità che lega l’Abbazia di Montecassino al grande artista urbinate. Anche il Monastero Cassinese conservava un quadro del grande Maestro raffigurante La Sacra Famiglia, di cui però non abbiamo più notizie. La descrizione del dipinto è riportata da Flavio Della Marra1 nella sua opera storica sul Cenobio benedettino. Nella parte in cui parla delle Stanze di San Benedetto, Della Marra scrive: «Di Raffaello da Urbino. Una Beata Vergine che scuopre il Bambino disteso a dormire col Battista, che lo sta contemplando da un lato, e San Giuseppe dall’altro di palmi 4 di altezza e tre di larghezza». Il dipinto rimase a Montecassino…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . A Cassino nell’anteguerra l’unico monumento al centro della città che riscuoteva un certo interesse, sia dal punto turistico sia da parte di molti studiosi di architettura, era la chiesa di Santa Maria delle Cinque Torri, conosciuta ai più come «il Riparo». Non starò a ripetere argomenti già riportati dai vari studiosi che se ne sono occupati, partendo da Gattola e più recentemente Vizzaccaro, Pantoni e il nostro Emilio Pistilli, ma mi aveva sempre incuriosito una nota del Ponari nel suo volume Ricerche sulle antichità di Cassino, stampato a Napoli nel 1867. Infatti discorrendo riguardo a un bollo, impresso su alcuni mattoni rinvenuti durante dei lavori nella chiesa, a pag. 203, nel documento G riporta quanto segue: «essendosi voluto, non a guari, con poco giudizio, demolire…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vincenzo Ruggero Perrino . Nei numeri 2 e 4 del 2017 di questa Rivista veniva pubblicato un Profilo storico dello spettacolo e del teatro nel Lazio Meridionale, nel quale, partendo dall’antichità romana e giungendo alla prima metà del Novecento, si tracciava un rapido quadro delle esperienze sceniche, drammaturgiche e più in generale legate al multiforme mondo dello spettacolo, relative al territorio identificabile con l’attuale provincia di Frosinone. Questa “addenda”, che parimenti procederà in senso storico-cronologico, vuol da un lato dar conto delle ulteriori ricerche nel frattempo condotte, e d’altro lato emendare le sviste e gli errori storiografici contenuti nel saggio precedente. Per quel che concerne l’epoca romana bisogna riferire dell’esistenza di altri teatri e/o anfiteatri. In particolare, recenti campagne di scavi archeologici in contrada Termine di Pignataro…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Reali, a Sant’Andrea del Garigliano, è un piccolo borgo posto quasi all’imbocco della valle del Garigliano. Posizionato sulle più basse pendici dei monti Velscini, nello specifico di monte Garofano, altrimenti noto come monte Girofani, è a meno di un chilometro dal fiume, che scorre più in basso, ad una distanza di molto inferiore dalla anacronistica strada che mena alle terme di Suio e oltre. Il centro «vitale» è oggi, ma probabilmente lo era anche ieri, uno spiazzo in parte delimitato da qualche nuova costruzione alternata a scorci edilizi testimoni di altri tempi ma per lo più aperto a mezzogiorno verso la campagna dove, fruendo di questo sfondo naturale, è stato posizionato un monumento in marmo di Coreno per ricordare le sei vittime di una strage…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giuseppe Russo . Della Seconda guerra mondiale si è tanto scritto e ancora molto si scriverà in futuro. Ciò che viene solitamente raccontato, però, è spesso relegato alla storia generale e ad una visione troppo politica della questione. Da tempo, occupandomi di rileggere la storia del nostro Paese attraverso gli occhi dei beni culturali, intesi nell’accezione moderna del termine, includendo quindi industrie, commercio, sport, tradizioni, paesaggi, competenze artigianali, oltre che i classici monumenti cui normalmente ci si riferisce, mi sono reso conto che alcuni mattoni del nostro passato sono stati “dimenticati”, forse volutamente, lasciando nel buio fondamentali episodi storici che spiegano più semplicemente ciò che siamo diventati oggi. Vizi e virtù degli italiani moderni che, attraverso la tempesta bellica, sono stati plagiati e incanalati in un percorso…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 24 gennaio alle ore 15.00 presso il Palazzo degli Studi del Campus Universitario (Torre Giurisprudenza, Area Docenti) è stata inaugurata la «Donazione Vittorio Miele». A venti anni dalla scomparsa del pittore, nato a Cassino nel 1926, la sua famiglia ha donato all’Università trenta dipinti e grafiche realizzati a metà degli anni ’80 del secolo scorso. La raccolta fa parte della serie Testimonianza, documentazione artistica di un’esperienza umana che ha visto Miele testimone diretto e protagonista degli eventi bellici che sconvolsero la città e l’Abbazia nel 1944. Secondo la critica queste opere, che hanno ora sede permanente in un suggestivo spazio espositivo dell’Ateneo cassinate, da tempo impegnato in un’attiva promozione dell’arte contemporanea, costituiscono il nucleo fondamentale di tutta la poetica del pittore cassinate. La donazione restituisce al territorio…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 11 gennaio 2020 la cittadinanza di Cassino, ha reso omaggio al platano monumentale ubicato in Largo degli Abruzzi. Una semplice ma sentita manifestazione al fine di condividere un angolo della città prebellica, svolta alla presenza del sindaco Enzo Salera e dell’assessora Maria Concetta Tamburrini. Un evento che ha fatto seguito al particolare addobbo natalizio mentre, a inizio anno, per la prima volta, i cantori della Pasqua Epifania hanno fatto tappa sotto quel maestoso albero. «Zio plat» lo definisce affettuosamente Pino Valente il dinamico presidente dell’«Associazione Albergatori di Cassino» che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’«Associazione Vivi Cassino». Il platano è ubicato in quello che la popolazione ‘cassinese’ chiamava «Largo delle boccetelle» poiché le bacche di questi alberi avevano la forma di piccole bocce, ha una circonferenza di…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . IL «DANTEDI’» Con direttiva del Consiglio dei Ministri è stata istituita la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri e definita «Dantedì» da celebrarsi il 25 marzo di ogni anno. La data prescelta non è casuale poiché va a coincidere con quella che gli studiosi avrebbero individuato come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia iniziato il 25 marzo 1300 con l’uscita dalla «selva oscura» e la discesa negli inferi e terminato il primo aprile. Anche il Cdsc-Onlus ha inteso rendere omaggio al sommo poeta in occasione del «Dantedì» tramite un agile opuscoletto in pdf curato da Giorgio Bertossi (rintracciabile all’indirizzo www.cdsconlus.it/index.php/2020/03/26/1389) che richiama lo specifico studio di Emilio Pistilli sul Codice cassinese della Divina Commedia stampato per volontà di don Luigi Tosti nella Tipografia…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Marcello Carlino* . 1 – Uno spettro aleggia minaccioso sopra questa civiltà alle soglie del Duemila, che appare nel segno incoraggiante della distensione e della pace e che pure nasconde un inquietante formicaio di contraddizioni. Lo spettro, uno dei tanti, è la smemoratezza. A forza di vedere tutto consumarsi in un baleno, come abiti di moda prestissimo dismessi; a forza di non pensare più progetti ed utopie, che disegnino un futuro possibile, passando a contrappelo la realtà del passato; a forza di registrare senza allarmi cadute vertiginose di tensioni ideali per restringersi comodamente nel qui ed ora di un privatissimo particolare; a forza di proclamare, con editti postmoderni, che la storia, proprio quella che si diceva magistra vitae, è finita; a forza di demandarla a deresponsabilizzanti, efficientissimi…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Cristina Carbonara* . Dal lutto, dai ricordi sinistri sepolti in quella “terra avara”, alla creazione, al mirabile componimento di quella liturgia d’amore per il Cristo, proscenio di un sofferto mondo interiore e di quella silenziosa, solitaria e poetica, umanità dolente; ho sentito come il desiderio di comprendere ogni cosa, di delineare e contenere l’urgenza di quel raccontare e ancor più quella di non dimenticare. Quando puoi sentire l’odore stagnante di un raccapricciante scenario di morte e il tepore di un focolare domestico, semmai immersi nella leggera brezza di una natura incontaminata, di un campo d’uliveti con quei rami spazzati piegati al volere del vento; vuol dire che si è davanti ad un’opera del maestro Vittorio Miele. Così da questi sentimenti è scaturita, come umile omaggio a quasi…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Daniela Fraioli* . La nostra epoca, appena entrata nel terzo decennio del ventunesimo secolo, è senza dubbio un tempo di limitato silenzio, ove questo significhi uno spazio in cui ci si possa sottrarre dal continuo flusso di informazione, che imponente, non demorde dal voler plasmare la nostra percezione della realtà. Nel frastuono, ipnotico, le comunicazioni sono ormai difficilmente distinguibili, il vero sbiadisce, la parola perde il suo valore salvifico poiché inquinata da falsi profeti. Aumenta, dunque, il volume, la confusione e l’incredulità. Forse per questo, oggi più che mai, entrando nello spazio espositivo della moderna Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, messo a disposizione dal Magnifico Rettore Prof. Giovanni Betta, dove dal 24 gennaio 2020 sono esposte permanentemente Le Opere della Testimonianza dell’artista Vittorio…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis* . Nel corso della Prima guerra mondiale in Italia furono allestite circa duecento strutture (appositamente costruite o con riconversione di immobili già già esistenti), dislocate in altrettanti Comuni, città e paesi lontani dai campi di battaglia, destinate all’internamento dei militari dell’Esercito austro-ungarico fatti prigionieri sui fronti di guerra. Anche Cassino divenne sede di un Campo di concentramento che fu realizzato ex novo in un’area ubicata lungo la strada di collegamento con la frazione di Caira. Al momento della sua apertura nel Campo erano internati poco più di 4.000 uomini mentre nella primavera del 1919 ve ne erano circa 6.000 di cui 1.500 ufficiali1. Nel Campo furono reclusi persone di diverse nazionalità provenienti dalla composita galassia dell’Impero austro-ungarico e degli Stati alleati (austriaci, ungheresi, tedeschi,…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Martedì 29 ottobre 2019 presso la Sala Restagno del Municipio di Cassino si è tenuto il convegno su Ludwig Wittgenstein e la Grande guerra organizzato all’Università di Cassino e del Lazio meridionale, Laboratorio di «Spazio Tempo Strutture» del Dipartimento di Lettere e Filosofia e Scire-Delega per la diffusione della cultura e della conoscenza, assieme al Comune di Cassino e in collaborazione del il «Forum austriaco di cultura» di Roma e del «Centro Documentazione e Studi Cassinati». Dopo i saluti del Sindaco di Cassino, Enzo Salera, del Direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia, prof. Sebastiano Gentile e della prof.ssa Giulia Orofino di Scire e la partecipazione straordinaria dell’abate di Montecassino dom Donato Ogliari, sono intervenuti i  proff. Marco De Nicolò (Unicas), I campi di internamento e il caso…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Presso la prestigiosa sala della Protomoteca del Campidoglio in Roma, alla presenza di alte autorità politiche, civili e militari, si è svola la cerimonia ufficiale di consegna della medaglia d’Onore concessa a Luigi Miele, classe 1910, originario di San Vittore del Lazio. Gli insigniti dell’onorificenza in totale sono stati trentatré, di cui soltanto due erano presenti, in quanto ancora viventi, vivaci ultranovantenni che hanno raccontato la loro tragica esperienza di prigionia in Germania e l’odissea affrontata durante il ritorno, non rinunciando a dare saggi consigli per preservare e conservare la pace. Il viceprefetto di Roma, dott.ssa Maria Pia Terracciano, ha raccolto le testimonianze dei tanti familiari presenti e ha sollecitato molteplici riflessioni. Le storie, seppur diverse, avevano tanti elementi comuni: il lunghissimo viaggio dai Balcani alla Germania, la…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 27 gennaio 2020 si è svolta a San Donato Val di Comino (Fr), presso il locale Teatro comunale, la celebrazione provinciale del «Giorno della memoria», istituito con legge n. 211 del 20 luglio 2000. La cerimonia è stata organizzata dalla Prefettura di Frosinone e dal Comune di San Donato in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Non è stata casuale la scelta di tenere la manifestazione nel centro cominese che nel corso degli anni della Seconda guerra mondiale ha ospitato un gruppo di ebrei stranieri lì internati dal fascismo dal luglio 1940 e poi deportati dai tedeschi e quasi tutti morti nel campo di sterminio di Auschwitz. Gli interventi delle autorità sono stati aperti…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . La trasmissione «A Porte Aperte», andata in onda sull’emittente televisiva Teleuniverso il 13 febbraio 2020, è stata dedicata al ricorso del passaggio della guerra su questo territorio settantasei anni or sono dove ha sostato per nove lunghi mesi. La puntata è stata condotta da Fabio Cortina che si è brillantemente destreggiato tra domande agli ospiti, messa in onda di filmati storici e testimonianze (toccante quella al notaio Fernando De Rosa registrata nell’estate scorsa pochi mesi prima della scomparsa) nonché interagendo con i telespettatori che hanno voluto esprime le loro opinioni attraverso sistemi di messaggistica odierna. Nel corso della puntata sono stati presentati, in anteprima, alcuni brani estrapolati da sette documentari intitolati «Popoli contro a Cassino», prodotti proprio da Teleuniverso nell’ambito dei progetti promossi dalla Regione Lazio e denominati ABC-Atelier, con la…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 23 gennaio 2020, nell’ambito della settimana dedicata alle celebrazioni di S. Amasio Vescovo protettore di Piedimonte S. Germano, si è svolta la presentazione del volume Ricerche storiche di una terra benedetta da Dio di Gaetano de Angelis-Curtis. L’evento è stato organizzato dall’Associazione «Universitas Pedismontis Vetera et Nova» ed è stato voluto fortemente da d. Tonino Martini, suo attivo presidente che ha affidato al prof. Filippo Materiale la presentazione, risultata pregevole e apprezzata dal folto pubblico e dalle autorità presenti, il sindaco avv. Gioacchino Ferdinandi, mentre il coordinamento è stato svolto da Francesco Di Giorgio. Il volume rappresenta il diciottesimo titolo della collana di pubblicazioni edite dall’ «Universitas Pedismontis Vetera et Nova». Si compone di otto parti formate da articoli, alcuni editi e altri inediti, che appaiono legati…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 22 febbraio 2020 si è tenuta a San Pietro Infine, nei locali dell’ex asilo comunale, la presentazione delprimo della The comicbook series, La guerra dimenticata. Operazione 51 la serie a fumetti di Giuseppe Russo, di cui si è data notizia nello scorso numero di «Studi Cassinati» (n. 4/2019, p. 310). L’evento è stato aperto dal sindaco Mariano Fuoco di San Pietro, che ha portato i saluti a nome dell’Amministrazione Comunale, cui hanno fatto seguito gli interventi di Maurizio Zambardi, presidente dall’Associazione «Ad Flexum» che ha brillantemente organizzato la presentazione, di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Onlus, e, in conclusione di lavori, dall’autore Giuseppe Russo, il tutto condito da una partecipazione attiva e da un’accoglienza calorosa da parte del folto pubblico. Gli interventi sono stati seguiti con passione e particolare…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . «Il Prof. Gaetano De Angelis Curtis è la migliore proposta che la città di Cassino potesse esprimere per questo ruolo specifico», ha detto Danilo Grossi, Assessore alla Cultura del Comune di Cassino, nell’annunciare il nuovo direttore del Museo Historiale. «Il suo curriculum, il suo rapporto con la ricerca storica della città di Cassino, i rapporti intrecciati negli anni con storici ed appassionati sugli eventi della Seconda Guerra Mondiale, sono stati elementi fondamentali che hanno portato a questa scelta» ha concluso Grossi. Una scelta ampiamente condivisa da tutti gli studiosi e da tanti che conoscono il grande impegno e la professionalità che Gaetano de Angelis Curtis in questi anni ha messo a disposizione per la valorizzazione del territorio del Lazio Meridionale. Funzionario tecnico presso il Laboratorio di Tempo-Spazio-Strutture del…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Dante Sacco* . Il 18 maggio per una manifesta coincidenza ricorda per la Polonia due eventi importanti della storia del novecento. La nascita nel 1920 di Karol Woytila, che col suo viaggio pontificale del giugno 1979 diede l’inizio dei cambiamenti sociali e politici nella Polonia reclamando il rinnovamento della terra di Polonia, e la vittoria polacca a Montecassino il 18 maggio 1944. Sarà lo Stesso Giovanni Paolo II nel 1994 a ricordare quella pagina fondamentale per il popolo polacco e per la nazione stessa. “Per comprendere i fatti verificatisi a Montecassino bisogna avere davanti agli occhi anche questo capitolo orientale della nostra storia, perché l’esercito comandato dal gen. Wladyslaw Anders, che svolse un ruolo così grande nella battaglia di Montecassino, era formato in gran parte da Polacchi…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 25 marzo 2020 è scomparso, novantottenne, il nostro socio Sabatino Di Cicco. Insegnante, storico, ricercatore, aveva pubblicato vari libri sull’archeologia, sugli usi e tradizioni di Sant’Elia Fiumerapido in generale e di Valleluce in particolare. Aveva riscoperto le mura poligonali sannite di Casalucense e aveva approfondito gli studi sull’acquedotto romano di Valleluce. Fu per un ventennio amministratore comunale del Comune di Sant’Elia Fiumerapido, prima come consigliere (1965-1975) e poi come assessore e vicesindaco (1975-1985). Aveva aderito al Centro Documentazione e Studi Cassinati fin dalla sua fondazione. Il 9 agosto 2007, in occasione del suo 85° compleanno, su sollecitazione del Cdsc-Onlus, il Comune di Sant’Elia gli rilasciò un riconoscimento «per il ruolo sociale e culturale che ha svolto e continua a svolgere verso la comunità santeliana» («Studi Cassinati», anno…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Angulus ridet (Odi, II,6,13). Dietro un atteggiamento che poteva non di rado apparire burbero, nascondevi un animo delicato e fine: avevi profondamente cara la natura, dalla cui più piccola manifestazione, da un filo d’erba che spuntava dal muro della tua casa, o da un fiorellino di campagna, o da un animaletto, sapevi riconoscere la grandezza di Dio. Nel tuo salottino eri solito trascorrere il tempo libero leggendo sul divano, accanto al camino, mentre un gatto ti ronfava a lato e un cane pezzato dal lungo pelo era acciambellato sul tappeto, ai tuoi piedi. Ora sono tumulati con ogni cura nel giardino, alla sinistra entrando, con una targhetta di ottone a ricordarne il posto. Mostravi un attaccamento profondo e sincero ad ogni persona e luogo del paese: dalla Villa…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il primo aprile, presso l’ospedale di Riviera del Garda, è venuto a mancare il prof. Marcello Rizzello. Di famiglia pugliese, era nato a Roma il 16 gennaio 1933. Ha vissuto trenta anni in Ciociaria (dove ha lavorato come insegnante ordinario di materie letterarie e fu vice-rettore del Convitto Nazionale «Tulliano» di Arpino) per poi trasferirsi a Verona. È stato autore di molte pubblicazioni, tra volumi monografici, articoli e recensioni (pubblicati su riviste a carattere scientifico, quotidiani e periodici) concernenti l’archeologia, la storia (romana e medievale), le tradizioni. Ha partecipato a numerosi convegni come relatore e ha tenuto conferenze su svariati argomenti culturali. Nella sua attività di scultore ha presentato alcune sue opere in Mostre collettive. Fu vincitore del Premio Nazionale «Salento» (1955) e poi, per due volte, secondo…

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. «Studi Cassinati», anno 2020, n. 1-2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus ha ricevuto in dono dalla «Società di Storia Patria di Terra di Lavoro» di Caserta, tramite il responsabile della Biblioteca dott. Giuseppe de Nitto, 18 volumi dell’Archivio Storico di Terra di Lavoro, consegnati materialmente al nostro socio ing. Arturo Gallozzi e quindi conferiti al Cdsc-Onlus. Si è trattato di un graditissimo dono in cui sono raccolti articoli storici del territorio redatti da importanti e autorevoli studiosi. Dunque tali materiali risultano essere estremamente preziosi per le ricerche storiche inerenti il territorio e che da ora sono a disposizione di studiosi e cultori anche a Cassino. A lato la lettera di ringraziamento inviata alla «Società di Storia Patria di Terra di Lavoro». Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus ha provveduto a far dono alla…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XX, n. 1-2, Gennaio – Giugno 2020 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.      3      Editoriale – Ai tempi del Coronavirus. “            5      M. Dell’Omo, La peste del 1656 e il voto del duca di Sora alla Madonna di Loreto. Ritrovati nell’Archivio di Montecassino gli atti del notaio Giuseppe Antonio Pacifico di Arpino. “          11      G. Petrucci, Malattie infettive a Sant’Elia Fiumerapido. “          20      G. de Angelis-Curtis, L’epidemia di colera del 1893 a Cassino tra ispezioni, inondazioni e scioglimento dell’Amministrazione Iucci. “          34      E. Pistilli, Il cimitero S. Bartolomeo di Cassino. “          37      M. Zambardi, I ruderi della chiesetta rurale di Sant’Eustachio presso San Pietro Infine. “          41      F. Sabatini, Roma invasa dai migranti: la ricetta di Giovenale. “          45      A. Darini, Pignataro Interamna. L’origine del nome. “          50      A. Gallozzi, Su alcune rappresentazioni di San…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis   Settantacinque anni dopo la distruzione: come la città di Cassino ha ricordato in modo tangibile quei fatti tragici e luttuosi nel corso di dodici lustri? Quali sono state le testi-monianze concrete (monumenti, opere, statue, sculture ecc.) che gli amministratori locali di Cassino hanno inteso erigere per consegnarle ai posteri di tutte le età e di tutte le nazioni affinché non andasse dispersa la memoria del sacrificio cui la città è stata chiamata a offrire con le sue vittime civili, i suoi caduti militari, i suoi sfollati dispersi ovunque e poi degli eroici ricostruttori con le loro donne al fianco, nonché non andasse dispersa la memoria del sacrificio di quelle migliaia di combattenti di tutte le nazionalità che sono venuti a combattere e a morire a…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XIX, n. 4, Ottobre – Dicembre 2019 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.     259     M. Dell’Omo, Una nuova lettera di Ferdinand Gregorovius. Lo sguardo di uno storico protestante verso Montecassino e la civiltà monastica benedettina. “      262     L. Riccardi, Ricerche sull’arte medievale del Lazio meridionale (I). I dipinti murali di S. Maria Egiziaca presso Sant’Ambrogio sul Garigliano. “      266     Giovanni Petrucci, S. Elia Fiumerapido. Il Fonte battesimale della Chiesa di Palombara. “      268     M. Zambardi, L’area fortificata di Serra di Rocca Romana, su Monte Sambùcaro. “      274     E. Pistilli, Una epigrafe settecentesca Giuseppe Lavioso: il novello Anfitrione di Monte Maggio a Cassino. “      276     C. Jadecola, Aquino: agevolazioni fiscali per i “coloni” di Valli. “      279     S. Tanzilli, Juana Romani. La musa ritrovata. “      289     A. Mangiante, Un ricordo della vecchia Cassino. “      290    …

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«Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . E’ venuto a mancare il notaio cassinate Fernando De Rosa, l’ultimo sopravvissuto del bombardamento dell’abbazia di Montecassino nel febbraio 1944; aveva 91 anni. In occasione dei frequenti bombardamenti anglo americani su Cassino e Montecassino, si era rifugiato con la famiglia a Montecassino, nella convinzione che nessun esercito avrebbe osato assaltare il glorioso monastero. Purtroppo, come è noto, non andò così. Pochi furono gli scampati tra le macerie dell’abbazia rasa al suolo il 15 febbraio 1944. Tra essi il sedicenne Fernando De Rosa. Pochi giorni prima aveva perso il padre e poi nel bombardamento il fratello di 27 anni. Con lo sfollamento si trasferì a Roma, dove ha vissuto a lungo. Notaio, brillante giornalista, scelse infine Pescara come sua abituale residenza. La sua preziosa testimonianza l’ha raccontata nel libro L’ora tragica di…

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«Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 31 ottobre 2019 è tornato alla Madre Terra Cosmo Barbato, giornalista e uomo di cultura, attento osservatore delle dinamiche sociali e della vita culturale del nostro paese. E, per quanto ci riguarda, testimone della immane tragedia di Cassino e della sua distruzione, di cui conservava vivo il ricordo degli avvenimenti. Nato a Cassino nel 1930 era rimasto profondamente legato alla sua cittadina natia, nella quale aveva trascorso tutta la sua adolescenza e di cui aveva sempre un grande rimpianto. Quando veniva a Cassino da Roma, ogni anno, per visitare i suoi cari al cimitero, come per incanto spariva l’accento romano, sostituito dal colorito dialetto cassinate. Da lui mi facevo raccontare aneddoti, personaggi, luoghi vissuti. L’amava molto Cassino, la sua amata Cassino. Accanto al letto, nella casa di Roma,…

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«Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco De Napoli* . Fin dagli anni del Ginnasio fui un appassionato frequentatore del Centro Servizi Culturali (C.S.C.) di Cassino, dove mi recavo, nelle ore libere, quasi ogni pomeriggio. Occorre ricordare che i Centri Servizi Culturali sorti in svariate realtà del Centro-Sud erano finanziati dalla Cassa per il Mezzogiorno (CASMEZ). La struttura operò nella Città Martire dal 1967 al 1973, ossia fino a quando, a partire dal dicembre 1972, tutti i C.S.C. esistenti nel Mezzogiorno d’Italia furono trasferiti alle regioni a statuto ordinario, istituite nel 1970. A loro volta, le regioni ne affidarono la gestione ai rispettivi Comuni. Il C.S.C. di Cassino, una volta passato all’Amministrazione Comunale, fu ribattezzato «Biblioteca Comunale», la quale, nel 2005, venne intitolata all’ex-sindaco Pietro Malatesta. Il passaggio di gestione causò non pochi problemi…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando Riccardi* . Una delle pagine più tristi della seconda guerra mondiale è stata la drammatica sorte dell’Armir (Armata Italiana in Russia), che tra il luglio del 1942 e il marzo del 1943, operò sul fronte orientale con gli alleati tedeschi, sul fronte di Stalingrado. L’VIII Armata, agli ordini del generale Italo Garibaldi, era composta all’incirca da 230 mila uomini, appartenenti a diversi reparti: fanti, alpini, bersaglieri, artiglieri, granatieri e così via di seguito. Sappiamo tutti come le cose andarono a finire: le operazioni belliche si conclusero con la disfatta delle forze italo-tedesche. Pesantissime le perdite italiane: si parla di 95.000 tra morti e dispersi e di 27.000 feriti e congelati nelle freddissime steppe russe. Alcuni reparti furono letteralmente decimati: gli Alpini persero più del 60% dei…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 21 dicembre 2019 si è svolta a Cervaro una manifestazione In ricordo dei caduti di Cervaro in Russia, organizzata dal Circolo «Il Cenacolo» e dal Cdsc-Onlus. La serata è iniziata con i saluti portati dal presidente de «Il Cenacolo», Mario Musilli, e dal presidente del Cdsc-Onlus, Gaetano de Angelis-Curtis, che ha voluto omaggiare il giovane e dinamico sodalizio cervarese con alcune pubblicazioni di carattere storico e con alcune annate della rivista di «Studi Cassinati» da collocare nell’istituenda biblioteca. Hanno fatto seguito le relazioni svolte da Valentino Mattei (Cdsc-Onlus) su La campagna di Russia (un dettagliatissimo intervento sulle operazioni di guerra condotte dal Csir prima e dall’Armir poi sul fronte russo con la proiezione di cartine e foto storiche), da Anna Maria Arciero (Cdsc-Onlus) su Lettere dal fronte: Vittorio…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 15 luglio 2019 nel Santuario della Madonna de’ Piternis di Cervaro è stato presentato il volume di Federica Aufiero Rue la solitaria. Sono intervenuti padre Ricky Ignacio, parroco di Cervaro, Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Onlus, Angela Nicoletti, giornalista, e Marilisa Canale. Il volumetto riporta la Prefazione di Luigi Contu, direttore dell’Ansa, l’Introduzione di Daniela Di Fiore, docente di Lettere e curatrice della pubblicazione, la Postfazione di Benilde Naso Mauri presidente della onlus Agop (Ass. genitori oncologia pediatrica) che da 40 anni è accanto ai bambini malati di tumore e ai loro genitori. Se non ci fosse questo libro, gran parte della vita di Federica (2000-2017), sarebbe rimasta nota esclusivamente a una ristretta cerchia di persone: genitori, amici e amiche più care, compagni di scuola, qualche docente.…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il 24 agosto 2019 la Pro Loco di Vallerotonda ha organizzato un incontro su «La Grande Guerra e la storia locale». All’incontro, moderato da Martina Salvatore e seguito da un attento e numeroso pubblico, hanno partecipato Claudio Vettese e Gaetano de Angelis-Curtis. ————————————————————————————————————————————————————— . Il Corpo Volontarie delle Infermiere della C.R.I. e il Comitato di Frosinone della C.R.I. hanno organizzato, con il patrocinio del Comune di Cassino, dell’Abbazia di Montecassino e dell’Università degli Studi di Cassino e in collaborazione con l’associazione «Battaglia di Cassino» e il Cdsc-Onlus, un interessantissimo convegno dal titolo Dalla pelle a l’Anima. I sentieri del dolore e dell’anima, svoltosi il 12 ottobre 2019 a Montecassino. ————————————————————————————————————————————————————— . Il 3 novembre 2019 l’associazione sportiva «I lupi di Montecassino» di Carmelino Tari e Pino Valente,…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 28 novembre 2019 presso la Sala convegni della Banca Popolare del Cassinate il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus ha tenuto la sua Assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio preventivo e per il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2020-2022. In merito a quest’ultimo punto dell’ordine del giorno l’Assemblea dei soci ha inteso riconfermare all’unanimità la squadra che ha composto il Direttivo nell’ultimo triennio nella sua interezza, cui ha voluto aggiungere le due dinamiche socie Chiara Mangiante e Ivonne D’Agostino che già fungono da preziose ed esperte collaboratrici.  Come ormai consuetudine, alla fine dei lavori assembleari, si è svolta la presentazione della seconda edizione del volume curato da Domenico Cedrone, con un saggio storico di Gaetano de Angelis-Curtis, edito dall’Associazione Genesi e dal Centro Documentazione e Studi…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Mariano Dell’Omo . Ricorre quest’anno il 55° anniversario della proclamazione di san Benedetto a Patrono principale di tutta l’Europa, avvenuta con la lettera apostolica Pacis nuntius di papa Paolo VI che appunto a Montecassino il 24 ottobre 1964, nuovamente consacrando la restaurata basilica dell’archicenobio benedettino dopo il bombardamento bellico del 1944, auspicava solennemente che come Benedetto «un tempo con la luce della civiltà cristiana riuscì a fugare le tenebre e a irradiare il dono della pace, così ora presieda all’intera vita europea, e con la sua intercessione la sviluppi e l’incrementi sempre più»1. Fu la visione insieme riccamente storica ed altamente profetica di papa Montini che pose san Benedetto al centro del progetto europeo, e lo additò come fattore di ‘civiltà cristiana’. Prima di lui e con altrettanto…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 5 novembre 2019 nella splendida cornice della storica residenza di palazzo Mastrilli di Cardito di Napoli si è tenuta la presentazione del primo volume della The comicbook series, La guerra dimenticata. Operazione 51 la nuovissima serie a fumetti di Giuseppe Russo, che riporta l’Introduzione di Domenico Valeriani, l’inquadramento storico di Gaetano de Angelis-Curtis e le Conclusioni di Nello Di Costanzo il quale scrive che, la monografia «racconta uno dei volti meno noti della guerra nel sud Italia, quello delle ritorsioni contro l’arte italiana e delle operazioni tedesche tese a trafugare i suoi pezzi più famosi trasferiti in luoghi lontani dal fronte dei bombardamenti». Tavole CGI, storytelling e dialoghi sono di Giuseppe Russo, copertina e tavole a mano con pregevoli disegni di Joel Fonda. La pubblicazione si avvale del…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Alessandro Parisi è nato ad Alife l’8 ottobre 1946. Proveniente dall’accademia di Belle Arti di Napoli è stato docente di discipline plastiche presso il Liceo Artistico di Cassino. Artista eclettico e polivalente (ferro, acciaio, pietra, marmo, bronzo, legno, tele, quadri, busti, sculture, monumenti, disegno, fumetti, ecc.) ha iniziato la sua attività negli anni ’70 tramite un percorso plastico con azioni prodotte su forme industriali. Del 1974 sono le «Combustioni» su materiali in PVC, raccolti nelle discariche, i «rifiuti» (X Quadriennale d’arte moderna, Roma 1974). Quindi negli anni ’90 Parisi si cimenta con le forme naturali nelle quali appare protagonista il masso levigato dal torrente marchiato da tagli (tau-tomia) oppure, occasionalmente, nelle forme spontanee zooantropomorfiche. Poi passa a rappresentare la forma industriale, connubio tra…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alessandro Parisi . Sabato 14 dicembre 2019 il Liceo Artistico di Cassino (oggi unito al Liceo Classico a formare l’I.I.S. «G. Carducci») ha inteso farsi promotore della presentazione del volume su La grande storia del Sannio, una pregevole opera raccontata a fumetti, rendendo omaggio ad Alessandro Parisi artista eclettico e prolifico, già docente dello stesso istituto. I lavori, coordinati dal prof. Gianfrancesco D’Andrea, presidente dell’Associazione Culturale «Byblos» di Piedimonte Matese, sono stati aperti dalla dirigente dell’I.I.S. «G. Carducci» prof.ssa  Licia  Pietroluongo che ha portato i saluti i saluti dell’intera comunità scolastica, cui hanno fatto seguito Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Onlus, e il prof. Marcello Carlino, docente di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi «Sapienza» di Roma, il quale nel suo intervento intitolato Una passione illustrata ha saputo…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gianluigi Cavaliere* . L’ultimo libro di Francesco Di Giorgio, I piccoli martiri del Lazio meridionale, è il frutto di un paziente e meticoloso lavoro di ricerca cui egli si è dedicato con la consueta passione alla quale ha abituato i tanti suoi lettori che lo seguono con curiosità e attenzione. Il libro, meritoriamente pubblicato a cura del Centro Documentazione e Studi Cassinati–Onlus, ha avuto il patrocinio oneroso della CGIL-SPI di Frosinone-Latina e delle Leghe SPI di Cassino e di Sora, è pregevolmente introdotto da Beatrice Moretti, segretaria generale della CGIL-SPI Frosinone-Latina, con la prefazione di Gaetano de Angelis Curtis presidente del benemerito CDSC-Onlus. Nei Piccoli martiri del Lazio Meridionale, Di Giorgio si cimenta con una vicenda molto dolorosa, inquadrata all’interno del più generale fenomeno dell’emigrazione di massa…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 25 ottobre 2019 presso la Fondazione Exodus di Cassino è stato presentato il volume di Francesco Di Giorgio I piccoli martiri del Lazio meridionale. Emigrazione e tratta minorile nel Cassinate, Sorano e Val di Comino nel XIX sec. Dopo il saluto di Luigi Maccaro della Fondazione Exodus e assessore alla Coesione sociale del Comune di Cassino, sono intervenuti Beatrice Moretti, segretario generale Spi Cgil Frosinone e Latina, Vincenzo Moretti, responsabile della sezione società e cultura della Fondazione Di Vittorio, Maurizio Esposito docente dell’Università di Cassino (corso di Laurea in Sociologia e Scienze sociali), Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Onlus, l’avv. Manuela Di Giorgio del Foro di Cassino, Anselmo Briganti, segretario della Cgil di Frosinone e Latina, don Luigi Di Bussolo, presidente della Fondazione San Benedetto, Vincenzo Belli e…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Giovedì 3 ottobre 2019 nella Sala Restagno del Comune di Cassino si è tenuta la presentazione del volume di Angelo Rubano, Nonno mi racconti la guerra?. Sono intervenuti il sindaco di Cassino Enzo Salera, particolarmente felice essendo di Antridonati fatti e luoghi trattati, l’assessore alla cultura Danilo Grossi, Gaetano de Angelis-Curtis. La presentazione è stata ottimamente moderata da Maria Felici mentre brani estrapolati dal volume sono stati letti da Gaetano Franzese. L’autore, il giovane Angelo Rubano, ha svolto un’opera veramente meritoria. Il volume si compone di 24 capitoli che appaiono perfettamente alternati e ad uno dedicato ai ricordi d’infanzia dell’estate del 1992, con una breve puntata all’autunno successivo, ne segue uno rievocativo degli anni di guerra proposto dalla viva voce e dalla testimonianza diretta di chi li visse, li…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4> Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf> Scarica l’articolo in pdf . Sabato 16 novembre 2019 è stato presentato nella sala consiliare del Comune di Piedimonte San Germano il libro Piedimonte San Germano la piccola Montecassino. La Guerra e la Memoria, edito dall’Associazione di Promozione Sociale Antares Onlus, settimo volume della collana di Storia e Memoria dell’attiva associazione pedemontana. Dopo i saluti del sindaco avv. Gioacchino Ferdinandi, hanno preso la parola Pietro Rogacien, Presidente della Fondazione del Museo Memoriale 2° Corpo d’Armata Polacco, Roberto Molle, presidente dell’Associazione Battaglia di Cassino, Gaetano de Angelis-Curtis, Presidente Cdsc-Onlus e coautore del libro, Antimo Della Valle, curatore del volume. L’incontro è stato moderato da Lorenzo Arnone Sipari, storico. Il volume è un’opera collettanea con scritti di diversi autori diviso in due sezioni: la guerra e la memoria. Da una parte, il racconto delle operazioni militari che…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nel corso dei tragici e luttuosi eventi della Seconda guerra mondiale Piedimonte San Germano fu distrutta, al pari delle limitrofe città di Cassino, Villa S. Lucia e Pontecorvo, al 100% . Piedimonte fu liberata il 25 maggio 1944 dai soldati del II Corpo d’armata polacco del gen. Wladislaw Anders, i quali rinvennero, nella distrutta Chiesa Parrocchiale, la statua di Santa Lucia. La ritrovarono integra ancora all’interno dell’armadio dove era stata nascosta prima dell’evacuazione del paese, con ai piedi la statua di Gesù Bambino. Dopo averla recuperata, la portarono nella chiesa di san Nicola in piazza Vittorio Veneto che aveva avuto il tetto sfondato a causa dei bombardamenti e lì fu esposta rivestita degli abiti sacri della Madonna probabilmente perché scambiata per una statua di Maria Santissima. Tuttavia nella chiesa…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis   Il volume di d. Antonio ‘Tonino’ Martini L’atteso centenario dell’Addolorata di Ruscito. Uno studio sulla devozione popolare mariana agli inizi del XX secolo è il 17° della collana «Universitas Pedismontis Vetera et Nova». D. Tonino, sacerdote, parroco, una volta si diceva arciprete, nel titolo ha provveduto a limitare i temi trattati nel volume perché la celebrazione del centenario dell’Addolorata non l’ha intesa solo come studio sulle edificazioni, sulle costruzioni realizzate negli anni a Ruscito, oppure sulla devozione popolare mariana come riportato nel sottotitolo ma ha allargato la ricerca anche alla condizione sociale, economica, culturale delle genti di questo territorio che poi erano le stesse delle popolazioni rurali di questo comprensorio, del Cassinate, di tutta l’Italia meridionale, in un periodo di tempo a cavallo…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 5 settembre 2019, nell’ambito delle celebrazioni dedicate alla Madonna Maria SS. Addolorata che si svolgono ogni anno in località Ruscito di Piedimonte San Germano, si è tenuta una duplice manifestazione per ricordare l’edificazione dell’edicola innalzata lì nella frazione pedemontana esattamente cento anni fa. L’Amministrazione comunale ha inteso, lodevolmente, commemorare l’anniversario del centenario della costruzione apponendo nei pressi dell’edicola un cippo a ricordo. Oggigiorno gesti meritori come quelli dell’Amministrazione comunale di Piedimonte sono, purtroppo, sempre più rari a causa di una sempre più diffusa disaffezione odisattenzione, e per questo vanno ancora più apprezzati. Il sindaco di Piedimonte, avv. Gioacchino Ferdinandi, davanti a molti colleghi venuti appositamente da Comuni del comprensorio, ad autorità militari e religiose, e, soprattutto a tanta gente ha inaugurato il cippo, posto accanto all’edicola, e…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Nel 1992 venne rubata a San Pietro Infine una splendida acquasantiera in marmo che si trovava posizionata sulla parete di sinistra della chiesa di Maria SS. dell’Acqua, protettrice del paese. Il furto avvenne poche settimane prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione della chiesa. Da allora niente più si è saputo della pregiata opera d’arte che è risalente all’anno 1618 come da incisione presente nel blocco di base della stessa. Dell’acquasantiera sappiamo che era originariamente posizionata nella vecchia chiesa di San Nicola, sita nel vecchio centro di S. Pietro. Poi l’edificio fu chiuso al culto in seguito al terremoto della Marsica del 13 gennaio del 1915, a causa dei gravi crolli che aveva riportato. Quindi nel 1950 l’acquasantiera venne spostata nella chiesa di Maria SS.…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . La foto che viene pubblicata, datata all’aprile 1928, mostra la Chiesa del Carmine a Cassino. L’ampio spazio lungo il lato della chiesa, ora via Rossini, è occupato da roulotte della S I R T I, azienda fondata a Milano il 21 novembre 1921 da Vittorio Tedeschi e Piero Pirelli che si occupava principalmente di reti telefoniche. Queste erano posizionate lì per sistemare i collegamenti per la nascente «Fiera del XIV Centenario Benedettino» inaugurata nel marzo del 1929. La chiesa, come si può notare nella foto, porta i segni molto evidenti del terremoto del 1918. Sarà restaurata di lì a poco dal “Comitato delle feste centenarie” e ospiterà la mostra di arte sacra. Le abitazioni sul fondo corrispondono a quelle sull’attuale via D’annunzio, mentre l’abitazione in…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Silvano Tanzilli . In una giornata qualunque del 1924, il postino esce dal suo ufficio di Gallinaro, che all’epoca si affacciava su piazza Santa Maria, si dirige verso via del Girone il cui imbocco dista solo un centinaio di metri e si reca in piazza Umberto I, al centro del paese (1700 anime circa all’epoca), presso l’abitazione della famiglia Casale. La revisione toponomastica aveva purtroppo modificato quasi tutti i nomi delle strade del centro storico perché ritenuti obsoleti, ma che avevano invece il fascino semantico della parola scelta secoli prima: la nostra ad esempio si chiamava «via Paracelletti». Proprio in via del Girone (ex Paracelletti) abitava la mia bisnonna materna Lucia Casale, vedova di Salvatore Apruzzese – erede della dinastia «Pietr’la Pica» – destinataria, ma solo per la…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . «Da Casalattico scesero ad Aquino diverse famiglie di cognome Fusco e Morelli verso il 1750. In questo frattempo, anche da Santopadre vennero in Aquino varie famiglie di cognome Scappaticci, Capuano, Merolle, Sera, Di Folco, Ricci etc. In quel torno vennero pure le famiglie Quagliozzi da Roccasecca e Mazzaroppi da Piedimonte»: così mons. Rocco Bonanni1 accenna a quella che fu una vera e propria immigrazione quando Aquino era ancora feudo dei Boncompagni e tale sarebbe rimasto per altri 46 anni, ovvero fino al 1796 allorché sarebbe stato dichiarato “di regio demanio” in cambio di beni e diritti feudali per una rendita annua di circa 30 mila ducati2. Ma perché queste famiglie si spostarono dai loro paesi per trasferirsi, armi e bagagli, ad Aquino? Perché, evidentemente,…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Verso la cima di Monte Maggio, la collina posta a nord di Rocca Janula che si chiude con una profonda dolina, al termine dell’omonima strada, sorge un casolare di due piani, attualmente di proprietà del signor Benedetto Miele. La visitai agli inizi degli anni Settanta su invito del proprietario dell’epoca, geometra Raffaele Varlese, nostro compianto socio. L’amico Raffaele volle mostrarmi una epigrafe murata in alto sulla facciata della casa, risalente al Settecento. La fotografai pensando di segnalarla, ma poi, non so per quale motivo, non ritrovai più la foto. Della stessa iscrizione, dopo la ristrutturazione del fabbricato, non si ebbe più alcuna traccia. Ora è riapparsa, ma in modo strano. Me ne ha dato una foto l’amico Alessandro Barbieri il quale, non conoscendone l’origine, annota:…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Oltre alle aree fortificate di epoca sannitica di Colle Marena Falascosa (San Vittore del Lazio) e di Sant’Eustachio (San Pietro Infine), poste entrambe sul versante occidentale di Monte Sambùcaro, un’altra area fortificata dello stesso monte è individuabile su Serra di Rocca Romana, posta a quota 957 metri circa1. L’area fortificata si trova sul punto più alto della cresta rocciosa della dorsale secondaria di Monte Sambúcaro, proprio a ridosso del passo montano denominato «Forcella del Moscoso». Passo che separa Monte Sambùcaro da Colle San Silvestro, una propaggine occidentale di Monte Corno.   Nella depressione tra i due monti si viene a generare una gola naturale che ha il suo punto più alto a quota 708 m. Sul versante occidentale di questa gola, proprio all’estremità più meridionale…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Torniamo su due ricerche effettuate negli anni passati e pubblicate in «Studi Cassinati»1 per aggiungere alcune precisazioni. La chiesa di Palombara si trovava e si trova a S. Elia Fiumerapido nel territorio di «Croce» ampiamente popolato da centinaia di abitanti fin dal tredicesimo secolo. Nella valle sottostante scorre il Rapido, che, nel corso della sua storia, erose due intere contrade: una in tempi remoti, la Chiesa di Fiumecappella con le case sparse all’intorno, sotto di essa2; l’altra, prima del 1873, chiamata «La Limata», con un ampio agglomerato, la Chiesa di S. Onofrio, un frantoio e un opificio3. Anche se nell’inventario stilato dal notaio Antonio Nigro il 2 gennaio 1411 tale chiesa risulta modesta, rurale, dipendente dal Monastero di Valleluce4, non elevata a parrocchia, aveva una…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Riccardi . Nella sua monografia del 1991, Lucinia Speciale pubblicava l’allora inedito lacerto di dipinto murale raffigurante un angelo conservato nel Museo dell’Abbazia di Montecassino (fig. 1), riferendolo – «a quanto sembra», scrive – alla «distrutta chiesa di S. Maria Egiziaca o dell’Acqua»1. In nota la studiosa – sulla scorta delle ricerche di Herbert Bloch – aggiungeva che a questa santa era dedicata una chiesa ricordata in un diploma di Clemente III del 1188 e che, quindi, potesse essere identificata con una pertinenza del monastero di S. Onofrio a Campodimele2. Nove anni dopo, nel 2000, Fabio Simonelli, riprendendo l’ipotesi di Speciale, aggiungeva che «l’unica immagine dell’edificio di Santa Maria Egiziaca o dell’Acqua è visibile dal disegno ad acquerello del territorio di Sant’Apollinare eseguito tra il 1715 e…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XIX, n. 3, Luglio – Settembre 2019 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.   179  A. Mangiante, Wanda Miller. “      184     M. Zambardi, Monte Sambùcaro (o Sammucro). “      187     C. Jadecola, La parrocchia di Cicerone. “      190     E. Pistilli, Tre chilometri di fiume con una storia travagliata. Cassino: vecchio e nuovo Rapido. “      198     P. Ianniello, L. Di Pofi, Minturno in Francia. “      201     V. Mattei, Un cassinate morto nella difesa di Roma. Gualtiero Fardelli Medaglia di bronzo al V.M. “      203     M. Santonastaso, I francobolli del 2° Corpo d’armata polacco. “      210     G. Petrucci, Ancora morte nel dopoguerra. Rosato Capitanio e la preziosa opera degli sminatori nel Cassinate. “      217     M. Tomasso, Chiesa di S. Benedetto in Piscinula a Roma. “      219     E. Parmisano, Cassino città Mariana. “      221     G. de Angelis-Curtis, La statua della…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli … Quel tratto di fiume che costeggia via Madonna di Loreto e la pista ciclabile a Cassino, dalla via Sferracavalli a via S. Pasquale fino alla via Casilina sud, viene impropriamente denominato Fiume Rapido, sarebbe invece più appropriato dire ”nuovo fiume Rapido”. Infatti lo storico Rapido è quello che lambisce la via per Caira provenendo da S. Elia Fiumerapido. Anche se quest’ultimo è il risultato di una deviazione avvenuta nei secoli passati, quando passava sotto il ponte “Lagnaro” e scendeva a valle a formare il Vilneo in direzione del ”Quinto ponte” sulla via Casilina (non intendo qui tracciare la storia del fiume Rapido: lo hanno già fatto altri con competenza1). L’attuale nuovo corso d’acqua in realtà nacque come collettore di fondovalle o canale scolmatore, per raccogliere…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Si è svolta il 29 settembre 2019, nell’ambito delle iniziative del 75° della distruzione di Cassino eMontecassino, la passeggiata sui luoghi della memoria bellica, tra storia e natura, alla riscoperta della «Cavendish Road». L’evento è stato organizzato dall’Associazione «Cassino Città per la pace», con l’alacre attività di Marino Fardelli, in collaborazione con «Albaneta Tenuta di Montecassino» di Daniele Miri. Si tratta di un tragitto di valorizzazione e di conoscenza che si sviluppa per circa 6,5 Km da Caira all’Albaneta e che ha l’obiettivo di trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, il significato della pace. Straordinaria la partecipazione di pubblico, mai così numeroso, che ha accompagnato S.E. Anna Maria Anders, figlia del gen. Wladyslaw Anders comandante del II corpo polacco e oggi ambasciatrice di Polonia in Italia che ha voluto…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Anna Maria Arciero . Ho letto con vivo interesse il libro di Maurizio Zambardi, Il capobrigante Domenico Fuoco tra storia eleggenda, un’opera veramente corposa, dove con meticolosità sono riportati documenti e fatti che hanno riscontro storico accanto ad altri leggendari, tramandati dalla tradizione popolare. Dell’episodio del capobrigante Cristofaro Valente, che dominava il territorio di Cervaro e che fu ucciso in un agguato, conosco una leggenda che si racconta nella zona di S. Lucia di Trocchio. Pare che questo brigante – «don Cristofaro» lo chiamavano – avesse costretto una ragazza del posto a fidanzarsi con lui e lei, obtorto collo, aveva dovuto acconsentire alle sue visite notturne. Quando arrivava, lui si sdraiava sullo scanno davanti al fuoco, poggiava la testa sulle ginocchia di lei e le chiedeva: –…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’inero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Per il terzo anno consecutivo1 un prodotto editoriale del Cdsc-Onlus trionfa al Premio «FIUGGISTORIA Lazio Meridionale e Terre di confine» – X edizione – 2019, l’importante riconoscimento voluto dallo storico Piero Melograni. Il primo premio è andato a Maurizio Zambardi, socio del Cdsc-Onlus nonché presidente dell’Associazione Culturale «Ad flexum» di San Pietro Infine, con il libro Il capobrigante Domenico Fuoco, tra storia e legenda, ed. Cdsc-Onlus e ed. EVA. Il Premio, tenutosi il 28 settembre scorso a Fiuggi, ha assegnato anche due menzioni speciali che sono state attribuite a Rosa Maiorino per I pionieri del Salto di Fondi (Ventisei lettere) e a Bernardo Donfrancesco per Il fornaciaro. Eleuterio Riccardi scultore (Comune di Colfelice). L’edizione di quest’anno ha visto quindici libri in finale a testimoniare la vivacità della pubblicistica…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 10 settembre 1943, in coincidenza con il 76° anniversario del primo bombardamento della città martire, è stata inaugurata presso l’Historiale di Cassino la mostra «MemoriaViva» realizzata da DBG Management&Consulting nell’ambito del bando regionale «Atelier, Arte, Bellezza e Cultura». Dopo i saluti di benvenuto di Barbara Molinari della DBG, hanno preso la parola Giovanna Pugliese della Regione Lazio, il sindaco di Cassino Enzo Salera, l’assessore alla Cultura Danilo Grossi, il presidente del Cdsc-Onlus Gaetano de Angelis-Curtis, il vicepresidente del Gruppo Giovani Unindustria Frosinone Michele Merola, infine lo storico dell’arte prof. Vittorio Maria De Bonis. «La mostra “MemoriaViva” ripercorre il dram-ma della guerra, con l’ausilio di più di 400 vecchie foto e testi grazie alla collaborazione del Centro Documentazione e Studi Cassinati, con l’ausilio di nuove tecnologie attraverso il…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta . Nel 76° anniversario del primo bombardamento che il 10 settembre 1943 iniziò a distruggere Cassino provocando un centinaio di morti, la cittadinanza ha voluto ricordare quelle prime vittime pregando per loro. Infatti, grazie ancora una volta all’iniziativa del Cdsc-Onlus, alle 17,00, nella chiesa parrocchiale di S. Antonio, una Messa di suffragio è stata celebrata da Don Benedetto Minchella, alla presenza dei familiari delle vittime, di superstiti, amici, conoscenti e cittadini – a cominciare dal Sindaco Enzo Salera, accompagnato dal Gonfalone della Città – che riconoscono in quel luttuoso giorno l’inizio della tragedia di Cassino, destinata nei mesi successivi ad essere completamente cancellata e ridotta in polvere e macerie. Tra i presenti dominava uno spirito di partecipazione, di fratellanza e di commozione palpabile. Particolarmente commovente,…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Erasmo Di Vito . L’interessante incontro sull’emigrazione, tenutosi il 12 agosto 2019 in piazza Tari a Terelle, una terrazza verso la valle dal panorama straordinario e suggestivo, ha fatto emergere la storia migratoria di questo ameno borgo di montagna di soli 350 anime, che però negli anni era arrivato a contare anche una popolazione superiore ai 2500 abitanti. Il “salotto” della piazzetta, antistante la chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, ha fatto da cornice ad un evento, organizzato dalla Pro Loco e patrocinato dall’Amministrazione Comunale, che ha raccontato la storia dell’emigrazione del paese con una sapiente miscela di musiche, balli tradizionali, testimonianze, poesie e lettere. Ho avuto il compito di tracciare la storia migratoria di Terelle e del territorio; una storia che ha fatto emergere la singolare analisi…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . La devozione mariana, il culto per la Vergine Maria, da sempre è fortemente presente, nelle sue varie accezioni nelle popolazioni di tutto il territorio dell’odierno Lazio meridionale (Madonna dell’Assunta, dell’Addolorata, dell’Immacolata e quelle rurali della Pietà o S. Maria della Valle a Cassino, oppure la Madonna nera di Canneto, quella bianca in Settefrati, de’ Piternis a Cervaro, delle Grazie a S. Vittore e così via). Una devozione profonda nutrita da sempre dalle popolazioni locali che finisce per suscitare meraviglia in chi si trova a entrare in contatto con questo territorio. Si può citare, ad esempio, la testimonianza, imparziale, di un militare americano impegnato nei combattimenti avvenuti lungo la Linea Gustav. In una delle lettere inviate alla famiglia si soffermò a descrivere alcuni aspetti…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’ultimo numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Enzo Parmisano* . Il 5 luglio si è svolto in Concattedrale il Convegno Mariano dal titolo “Ritrovamento della Statua dell’Assunta speranza di rinascita dei fedeli del Cassinate”, in preparazione del triduo penitenziale del prossimo 9 luglio. Il convegno è stato presieduto da S.E. il Vescovo Diocesano Mons. Gerardo Antonazzo e da Don Salvatore Papiro, parroco della Concattedrale. Sono intervenuti il Rettore della Basilica Minore del Santuario di Canneto Don Antonio Molle e il Prof. Gaetano De Angelis Curtis, presidente del “Centro Documentazione e Studi Cassinati”. In apertura del Convegno, il saluto di benvenuto di Don Salvatore Papiro al pubblico presente: «Rivolgo i miei ringraziamenti a tutti i presenti ed in particolare al nostro Vescovo. Ho desiderato ardentemente questo convegno in Concattedrale in memoria del 75° anniversario della…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Mariella Tomasso . Intorno al 495, S. Benedetto, ancora adolescente, come tutti i giovani appartenenti a famiglie agiate, fu mandato a studiare a Roma dalla natìa Norcia. Poche sono le notizie del soggiorno del giovane Benedetto a Roma, città che abbandonò prima di terminare gli studi, nauseato dai costumi dissoluti dei suoi abitanti. Le poche notizie si apprendono in piazza in Piscinula, nel cuore di Trastevere, dove sorge la chiesa di S. Benedetto in Piscinula. La chiesa è sorta lì dove prima c’era il palazzo della gens Anicia, la nobile famiglia cui apparteneva S. Benedetto. Nel periodo che trascorse a Roma, il Santo risiedette in quell’edificio che, tuttavia, oggi non esiste più e al suo posto c’è la suddetta chiesina situata in piazza in Piscinula di fronte…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Siamo a fine marzo 1945, ma già si fa sentire il caldo, un caldo certo sopportabile. Sotto il Comune hanno riattivato la fontana a due cannelle e possiamo bere a piacimento l’acqua fresca. Molti miei compaesani sono riuniti in crocchi in Piazza Risi dal Bar di Antonio, gliu postiere, a quello di Elia, gliu capone. Si commentano gli avvenimenti del giorno. All’imbrunire cominciano a rientrare i contadini dalla campagna, con la zappa e la roncola poggiata sulla giacca piegata alla sinistra: il loro incedere è lento ed affaticato. Più tardi, tutti si voltano verso il Riomacchio: sale lentamente il camion americano, il dodge a dieci ruote, che riporta gli sminatori1. È stracarico, con tante mani che si agitano salutando e le aste dei detectors…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Massimo Santonastaso . Il primo settembre del 1939 la Polonia venne attaccata dal suo “nemico storico”, la Germania. L’invasione fu il casus belli per l’inizio della Seconda guerra mondiale, in quanto la Polonia era legata da un patto di reciproca assistenza a fini difensivi con Gran Bretagna e Francia che furono in qualche misura “costretti” a dichiarare guerra alla Germania. L’esercito polacco risultò essere del tutto inadeguato, come uomini, armamenti e tattica, a fermare l’avanzata della Wehrmacht. La resistenza polacca venne definitivamente abbattuta il 17 dello stesso mese, quando da est i suoi soldati dovettero subire l’assalto delle truppe dell’Unione Sovietica, che nell’agosto precedente aveva stipulato un patto di alleanza (Molotov-Ribbentrop) con la Germania nazista (Fig. 1).   I due invasori si spartirono la Polonia, il cui governo…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Valentino Mattei . La motivazione con cui è stata concessa la Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria del cassinate Gualtiero Fardelli, che oggi riposa nella cappella di famiglia nel cimitero di Cassino, così recita:   «Partecipava in qualità di capo carro a combattimenti contro i tedeschi. Avuto il carro colpito ed immobilizzato, l’equipaggio fuori combattimento ed egli stesso ferito, non desisteva dalla lotta, finché un nuovo colpo non lo raggiungeva in pieno stroncando la sua nobile vita. Alto esempio di fede e di virtù militari» – Roma, Porta San Paolo, 10 settembre 1943.   Firmato l’armistizio a Cassibile, in Sicilia, dall’8 settembre 1943 l’Italia assunse il ruolo di potenza cobelligerante con le forze anglo-americane. La cobelligeranza è un termine appositamente coniato in quel periodo proprio per…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di P. Ianniello e L. Di Pofi . Cosa ci fa Minturno citato in una poesia di Baudelaire, contenuta nella celebre raccolta Les fleures du mal? Il verso 8 di La muse malade recita: T’a-t-il noyée au fond d’un fabuleux Minturnes? Per una traduzione di questo verso, occorre partire dal verbo noyer, che non ha un corrispondente esatto in lingua italiana. La definizione data dal dizionario francese Larousse è «far perire». La parola deriva dal latino necare, che, appunto, significa “uccidere”. In francese la parola ha assunto però un’accezione più precisa, quella di uccidere per immersione. In generale, qualcosa che ha a che fare con l’acqua, con l’immersione. Il noyer della poesia è dunque traducibile con «annegare». La parola Minturnes (scritta esattamente così, con la lettera maiuscola) non ha…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Nel suo numero del 16/17 ottobre 1890 il «Corriere della Sera» pubblicò di spalla in prima pagina, ultima colonna, il resoconto di un viaggio – La visita d’un italiano all’Italia, questo il titolo – sviluppatosi da Terni a Napoli – la corrispondenza, infatti, è datata Napoli e siglata P.B. – attraverso Aquila, Sulmona, Avezzano e Sora. Si tratta di una testimonianza di prima mano che mi è parso opportuno riproporre ai lettori di «Studi Cassinati» limitatamente alla parte che si interessa al territorio a noi più prossimo perché da essa viene un simpatico ed interessante contributo sia su come ci si muoveva nell’ultimo decennio di due secoli or sono, con annessi e connessi, che sullo stato dei “trasporti pubblici”: la tratta Arce-Sora della futura…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Monte Sambùcaro fa parte dell’estremità meridionale del Massiccio delle Mainarde. La sua punta più alta, che raggiunge la quota di 1205 metri, costituisce il punto d’incontro dei confini di tre regioni: Campania, Lazio e Molise (Fig. 1). Si trova, inoltre, a meno di venticinque chilometri, in linea d’aria, dal confine con l’Abruzzo. Nel circondario la montagna è seconda, per altitudine, solo a Monte Cairo, che raggiunge i 1669 metri. Le pendici di Monte Sambùcaro sono coltivate ad oliveto fino ad una quota di circa 400 metri, il resto della montagna è brulla, caratterizzata da rocce calcaree e da piccole e sparute macchie di verde (Fig. 2). Di particolare bellezza sono i terrazzamenti realizzati con muri a secco e le grotte, sia naturali che scavate…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . «Nell’amore dell’arte e della famiglia vissi anni felici». In questa frase, che era incisa sulla tomba della grande cantante lirica Wanda Luisa Miller nel cimitero di Pignataro Interamna, è racchiusa tutta la bellezza della sua arte e l’amore verso la sua famiglia. E anche se le distruzione belliche, avvenute nel territorio, ne hanno purtroppo cancellato la memoria, obliandone il ricordo persino nei suoi familiari e rendendo molto difficile una ricostruzione storica, alla fine sono riuscito a ricostruirne la memoria. Czechowska Ludwika Wanda Matylda nacque a Varsavia il 2 gennaio 1851. Figlia di un funzionario bancario rimase orfana del padre in tenera età. La madre, Antonina Pogorzelski, si risposò con Wladyslaowi Millerowj, famoso basso lirico più noto in Italia come Ladislao Miller1, che l’adottò e le…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . La «Porzesa» In epoca romana la diramazione per il Sannio si trovava in corrispondenza di Santa Maria del Piano (l’antico sito di Ad Flexum), diramazione che attorno al XVII secolo venne a spostarsi in località San Cataldo. Da qui passava il nuovo tracciato della «Via Napolitana», che, dopo aver superato il passo di Colle Altare (o Monte Leucio), con l’ampia curva a ferro di cavallo di Monte Lungo, puntava verso San Germano, l’attuale Cassino. La strada, chiamata anche Via Casilina, oggi è nota come Strada Statale n. 6. Nei pressi dell’antica Taverna San Cataldo partiva una nuova strada che diramandosi dalla «Via Napolitana», saliva verso il vecchio paese di San Pietro Infine1. Da qui proseguiva, inerpicandosi su Monte Sambùcaro, per raggiungere il Passo delle…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Sabatini . Fino all’elezione al Soglio Pontificio (22 maggio 1555), con il nome di Paolo IV, di suo cognato, il cardinale Gian Pietro Carafa, Caterina Cantelmo aveva vissuto nella penombra degli affetti familiari, delle pratiche religiose e della frequentazione degli ambienti aristocratici di Napoli. Nata intorno al 1490, era nipote di Pietro Cantelmo, ultimo duca di Sora di quel casato, contro il quale nel 1463 il papa Pio II Piccolomini aveva mosso guerra, spodestandolo, perché «superbo ed insolente»: in realtà il papato vantava diritti sul Ducato sorano, che la spedizione militare intendeva riaffermare, contro, tuttavia, gli interessi del Regno di Napoli. La questione fu definitivamente risolta nel corso del successivo pontificato di Sisto IV della Rovere, allorquando il re Ferdinando I diede il Ducato in feudo…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Uno dei più cospicui monumenti dell’antica Casinum non ha ancora svelato il segreto della sua origine nonostante l’interesse e gli studi dei più valenti cultori dell’archeologia cassinate. Sul grandioso mausoleo che si erge in piena zona archeologica della città romana si sono confrontate le ipotesi più disparate, ma alla fine ha prevalso quella che oggi è la più popolare: tomba della matrona romana Ummidia Quadratilla. La più popolare ma la meno attendibile. Infatti da qualche tempo si usa accennare al mausoleo come ”cosiddetta” (abbreviato ”c. d.”) tomba di Quadratilla. Da alcuni, per non discostarsi troppo da tale denominazione si è usato definirlo ”tomba degli Ummidi” attribuendolo, dunque, alla gens ummidia, la potente famiglia presente in Casinum nel I secolo d. C. A proporre una…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . «[…] Nevica: candidi fiocchi si addensano inseguendosi vorticosamente dall’alto costringendo tutti ad abbassare lo sguardo. Un soffice strato bianco si modella sul motorista: sembra in vita così, con il corpo piegato in avanti, in un gesto spontaneo e con gli occhi aperti, grandi ed azzurri, come a mirare il rosso del sangue dei compagni, che si aggruma sul bianco puro della neve, mentre in lontananza si aprono squarci di mare verde cupo. I naufraghi che sono in grado di camminare vanno a vederlo e ammutoliscono pensando alla sua sorte fortunata; stabiliscono di tenerlo vicino e lo lasciano seduto sul ghiaccio per alcune ore e gli si accostano spesso e lo accarezzano e gli parlano come se potesse rispondere […]»1.  . Alberto Viglieri Al Preside Prof.…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . L’11 aprile 2019 si è tenuta nell’Aula consiliare del Comune di Colfelice, la presentazione del volume Ilfornaciaro. Eleuterio Riccardi scultore di Bernardo Donfrancesco. Un pubblico appassionato e numeroso, composto da amministratori, studiosi, cultori, docenti, autorità, provenienti anche da vari centri limitrofi, ha presenziato con attenzione alla serata di presentazione. Ha preso la parola per primo Bernardo Donfrancesco, in qualità di sindaco di Colfelice. Poi come autore ha voluto ricordare l’emozione provata al momento della scoperta delle opere di un conterraneo che si era fatto apprezzare in Italia e all’estero. Così è andato alla ricerca di quei lavori artistici a Londra. Poi l’incontro con Gemma, figlia di Eleuterio Riccardi, ospitata a Colfelice in un convegno dedicato al padre che il preside Donfrancesco organizzò nel 1987. Proprio Gemma volle donare alla cittadinanza…

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«Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco di Giorgio . Cultura, coesione sociale, progresso economico, sono capisaldi imprescindibili per tenere insieme e assicurare lo sviluppo di una Nazione. Al contrario, in assenza di questi elementi è facile scivolare nella decadenza e la marginalità con gravi ripercussioni sulle condizioni di vita del popolo. . LA CASSA PER IL MEZZOGIORNO E LA PROMOZIONE DI PROGRAMMI CULTURALI Partendo da questo presupposto, nel 1952 il Movimento di Collaborazione Civica1 studiò e presentò un progetto alla Cassa per il Mezzogiorno2 perché alle iniziative nell’ambito economico fossero abbinate iniziative sociali, educative, e culturali. Purtroppo in quell’epoca il bilancio della Cassa non prevedeva interventi nel settore umano. La cosa fu possibile a partire dal 1961 con l’avvento di un nuovo e più aperto indirizzo politico che si proponeva di «allargare la base…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante . Il 4 novembre 1918 di fatto cessava la prima guerra mondiale, “l’inutile carneficina” come l’aveva chiamata Papa Pio XI, ed il nuovo anno che di lì a poco sarebbe arrivato si presentava pieno d’incognite. Il Paese cercava lentamente di rialzarsi da quell’abbrutimento in cui era precipitato e anche a Cassino la situazione si presentava con difficoltà: molte famiglie erano rimaste prive di padri, mariti, fratelli caduti sul fronte, mentre molti altri erano ritornati invalidi, provati sia nel corpo che nello spirito. A questo si aggiungeva una situazione economica già in crisi prima della guerra e alla fine delle ostilità, perfino una fonte di guadagno come il campo che accoglieva i prigionieri Austro-ungarici ormai stava smobilitando. A questa situazione precaria supplivano in qualche modo le opere…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf .   FONDAZIONE SAN BENEDETTO Un destino incrociato   Aula Pacis, 4 febbraio 2019 Valentino Mattei Comune di Cassino con Università degli Studi di Cassino e Associazione Battaglia di Cassino di Roberto Molle: SCUOLA MEDIA DI BIASIO 19 febbraio 2019 Comune di Cassino con Università degli Studi di Cassino e Associazione Battaglia di Cassino di Roberto Molle: ISTITUTO COMPRENSIVO COLOSSEO 20 febbraio 2019 Comune di Cassino con Università degli Studi di Cassino e Associazione Battaglia di Cassino di Roberto Molle: SCUOLAMEDIA CONTE 21 febbraio 2019 Teleuniverso con Associazione Linea Gustav di Damiano Parravano Settimana della memoria HISTORIALE . 8 aprile 2019 Costantino Jadecola . 10 aprile 2019 Maurizio Zambardi . 12 aprile 2019 Gaetano de Angelis-Curtis . 13 aprile 2019 Valentino Mattei   Commonwealth War Graves Commission con Università…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Otello Zambardi . Il 15 dicembre 2018 l’ambasciatore nobile Amedeo De Franchis, procuratore del Gran Priorato di Roma e il marchese Alessandro Bisleti di Veroli, delegato Granpriorale, hanno fatto visita a Montecassino, per un ritiro spirituale, dove sono stati raggiunti dagli invitati dell’Ordine della Delegazione «Latium Vetus». Dopo una vista ai luoghi della vita di San Benedetto i rappresentati dell’ordine Cavalleresco sono stati accolti da dom Donato Ogliari, abate di Montecassino, che ha introdotto una meditazione del reverendissimo dom Fabrizio Turriziani Colonna, cappellano della Delegazione sulla figura del Beato Gerardo De Sasso, monaco benedettino e sulla spiritualità monastica nell’Ordine. Il marchese Bisleti ha poi consegnato un riconoscimento a suor Ermanna per il suo servizio svolto a favore di tutti gli ospiti e senza fissa dimora della Casa della…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 5 aprile 2019 si è tenuta nell’Aula consiliare del Comune di Colfelice, la presentazione del nono numero, anno 2018, della rivista «Quaderni Coldragonesi», edita dal Comune di Colfelice. La presentazione, svoltasi in un’aula stracolma di persone a dimostrazione dell’interesse che suscita la rivista pubblicata ormai dal 2010, è stata aperta dai saluti del sindaco di Colfelice, prof. Bernardo Donfrancesco, anima culturale del progetto editoriale, del dott. Donato Formisano, presidente della Banca Popolare del Cassinate che, lodevolmente, fin dal primo numero è a fianco del Comune, del curatore Angelo Nicosia. Giunti ormai al nono numero, «Quaderni Coldragonesi» 9_2018 si avvale dei contributi di Carlo Molle: Epitaffio di un bambino di età romana; Angelo Nicosia: “Hic positus est”: per una storia delle sepolture a Pontecorvo e nell’antica diocesi di…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nel Palagio Badiale, in occasione delle celebrazioni benedettine del 21 marzo, si è tenuta la Fiera in memoria del Santo patrono d’Europa e di Cassino. Un’occasione resa ancor più preziosa, in questa edizione, per ricordare e celebrare il 75° anniversario della distruzione dell’Abbazia di Montecassino e il 25° anno del Corteo Storico Sancti Benedici, dalla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il giorno dell’inaugurazione. Di quella settimana, affollatissima, in cui le scuole sono state protagoniste all’interno dei loro stand medievali, dopo mesi di ricerche storiche per approfondire il tema “Succisa virescit”, restano foto-ricordo e anche, adesso, una suggestiva premiazione, avvenuta nella Sala degli Abati il 2 maggio scorso Ha aperto i lavori la professoressa Antonietta De Luca, direttrice del Corteo Storico, cuore e mente di questo concorso che…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Era il 5 gennaio 1919 e l’aria era ancora intrisa dell’acre tanfo della Grande guerra quando a Roccasecca, allora provincia di Terra di Lavoro, nasceva Severino Gazzellone, cognome poi mutato,“per chiara fama”, in Gazzelloni, come recita il relativo decreto del presidente della Repubblica. Profondamente legato alle sue origini e alla sua terra, aveva con essa una assidua frequentazione e l’onorava, non di rado, con memorabili concerti. Come quella serata che nel 1987 ebbe come scenario i ruderi del castello costruito dall’abate Mansone, quando l’allora sindaco di Roccasecca Luciano Rossini gli consegnò, a nome della città e dei suoi cittadini, una medaglia d’oro. In realtà Roccasecca aveva già provveduto, una decina di anni prima, a questo doveroso attestato. Ma poi la medaglia gli era stata rubata…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il volume Il mite arciprete don Gaetano De Paola e la liberazione dei polacchi, fresco di stampa, contiene in sé il nobile proposito di d. Antonio “Tonino” Martini teso alla rievocazione, nel 75° anniversario dal passaggio della guerra nel Lazio meridionale, dell’opera svolta dal clero (vescovi parroci, monaci, religiosi, religiose), in modo che ne rimanga testimonianza (un «libro “è per sempre”» scrive d. Tonino, scripta manent dicevano gli antichi latini), in modo che non vada disperso il ricordo dei sacerdoti e di quanto fecero a tutela, salvaguardia e difesa delle popolazioni nel corso di nove lunghi mesi. Furono sacerdoti fucilati, sputacchiati, schiaffeggiati, uccisi, persino violentati, nei dolorosi e tristi anni di guerra ma anche dopo la fine degli eventi bellici, basti pensare al cosiddetto triangolo della morte in…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il preside Bernardo Donfrancesco si è occupato a più riprese della figura di Eleuterio Riccardi. Una sua prima pubblicazione, edita nel 1986 e intitolata Il fornaciaro, è uscita quando la comunità di Colfelice è venuta a conoscenza della figura dello scultore. Quindi il 6 dicembre 1987, in occasione dei 103 anni dalla nascita dello scultore a Coldragone, aveva organizzato in qualità di sindaco, una cerimonia commemorativa con l’intitolazione di una piazza cittadina che da piazza XVII dicembre è divenuta «piazza Eleuterio Riccardi». A quella cerimonia fece seguito, nel pomeriggio, un convegno cui presero parte Gemma Riccardi e Aurelia Attili Bernucci, rispettivamente figlia di Eleuterio e una sua allieva, e il prof. Francesco De Rosa, docente e poi dirigente del Liceo Scientifico di Cassino che partecipò in qualità di…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nei mesi di maggio e giugno si è svolta la prima edizione della «Marcia per l’Europa» Ventotene-Cassino-Montecassino, nata da un’idea del prof. Antonio Riccardi presidente dell’Associazione docenti europei (Asdoe), in considerazione degli orrori guerra, in particolare dei combattimenti avvenuti sulla Linea Gustav che hanno visto protagonisti gli eserciti di tante nazioni coinvolte nella Seconda guerra mondiale. Si tratta di «un’iniziativa di elevato senso culturale ed etico, che parte proprio da quell’isola dove Altiero Spinelli e Ernesto Rossi, durante il loro confino, per la prima volta hanno parlato di una federazione europea quale garanzia di libertà e pacifica cooperazione fra i popoli». Il 7 maggio una delegazione proveniente da Cassino composta da studenti, dal dirigente scolastico prof. Marcello Bianchi e dalle prof.sse Maria Luciani e Vittoria Vettese dell’IIS «Medaglia…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 19 maggio 2019 si è svolta nell’Aula consiliare del Comune di Piedimonte S. Germano, organizzata dall’«Universitas Pedismontis. Vetera e nova», la presentazione del volume Il mite arciprete don Gaetano De Paola e la liberazione dei polacchi di d. Antonio Martini, arciprete parroco di Piedimonte San Germano. La serata si è svolta gradevolmente alla presenza di amministratori locali provenienti anche dai centri limitrofi, di autorità militari, di studiosi e cultori di storia patria, di un folto pubblico formato da pedemontani, da persone venute da Alvito, che hanno attentamente ascoltato gli interventi dei relatori preceduti dall’indirizzo di saluto del sindaco di Piedimonte S. Germano, avv. Gioacchino Ferdinandi. Ha preso la parola per primo il governatore emerito dott. Antonio Fazio che ha voluto offrire i suoi ricordi giovanili relativamente alla…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero  numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . L’autore prega di pubblicare la nota di replica a norma della Legge n. 47/1948. Si ottempera ma dissociandosi. . Egregio Direttore, sono rimasto estremamente esterrefatto al leggere, a pag. 87 del n. 1, 2019 di questa spettabile rivista, una violenta e per di più fuori luogo reprimenda di tale Antonio Marzi circa mie opinioni inerenti la così detta “epigrafe rupestre di Casalucense” CIL X 5163., da me espresse a pag. 248 del n. 4, 2018 della stessa rivista “Studi Cassinati”. Lei, Direttore, ha ritenuto opportuno avere tanta delicatezza nei miei confronti nel pubblicare quel cumulo di pudrite espressioni come : “singolare lettura e interpretazione”, “scherzo dell’autore”, “evidentemente confuso”, “fantasticherie”, “bizzarre fantasie”, tutte rivolte al sottoscritto. Da anni collaboro con questa spettabile e lodevole rivista e mai mi sono…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Una grave perdita la scomparsa, dopo mesi di malattia, del socio Elio Saragosa. Lo rimpiangono i familiari, i colleghi, i numerosi amici e soci del CDSC, fra i quali i fratelli Sergio e Giacomo. Le più sentite condoglianze del Cdsc-Onlus alla moglie Laura, ai familiari tutti. «Studi Cassinati» lo ricorda con una nota del fratello, generale Giacomo Saragosa. . Il professor Elio Saragosa nacque a Caira il 25 settembre 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale e visse, nella sua prima infanzia, la sofferenza dell’abbandono della casa e della vita raminga in montagna, unitamente alla sua numerosa famiglia, per fuggire gli eventi bellici drammatici del Cassinate. Frequentò le elementari a Caira e le medie ed il ginnasio-liceo a Cassino. Si laureò in Lettere moderne presso l’Università La Sapienza di…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . 18 maggio 1944 – 18 maggio 2019: sono passati 75 anni dallo sfondamento della Linea Gustav e proprio in questa data a Cassino si è svolta l’ultima cerimonia commemorativa inerente la ricorrenza. Molte sono le motivazioni e le persone che in questo periodo vengono ricordate a perenne monito affinché mai più avvenga quanto di più terribile possa accadere all’uomo: la guerra. Da allora ad oggi molti hanno narrato gli eventi bellici che videro Cassino al centro dei furiosi scontri del gennaio-maggio 1944, offrendone varie chiavi di lettura e approfondendo, in vario modo, i diversi aspetti. Primo italiano a raccontare la Battaglia di Cassino fu Walther Nardini, autore del libro dal titolo Cassino. Fino all’ultimo uomo, edito da Mursia nel 1975 che, tradotto anche in tedesco, ne permise la diffusione…

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. > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il Centro Documentazione e Studi Cassinati porge sentite e sincere condoglianze alla signora Flora, socia del Cdsc, e a tutta la famiglia Gargano per la scomparsa del socio comm. Domenico. Una grave perdita che addolora tutto il Cdsc, Cassino e il Cassinate in genere. «Studi Cassinati» lo ricorda con una nota di Erasmo Di Vito che lo ha frequentato assiduamente in questi ultimi anni curando ricerche e pubblicazione de Per la mia gente e la mia gente, il suo libro testamento. . Il 22 giugno scorso è scomparso Domenico Gargano, per decenni figura storica e carismatica della vita politica ed amministrativa; più volte sindaco di Cassino, presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, consigliere della Regione Lazio. Da qualche tempo, la sua forte fibra si era indebolita, fino a quando il suo cuore ha smesso di…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XIX, n. 2, Aprile – Giugno 2019 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.     99     E. Pistilli, L’irrisolta questione dell’appartenenza del prestigioso mausoleo cassinate: una proposta di rilettura. Casinum: Tomba degli Ummidi o degli Obultronii? “      112     M. Zambardi, Il merito all’origine di alcuni toponimi di San Pietro Infine. “      115     F. Sabatini, Caterina Cantelmo, una dama del Cinquecento. “      119     A. Mangiante, Un Centenario: 1919-2019. “      121     G. Petrucci, Da una lettera dell’ing. Alberto Viglieri e altre. La triste sepoltura di Vincenzo Pomella e spigolature varie. “      127     F. Di Giorgio, Le politiche culturali della Cassa per il Mezzogiorno. Centro Servizi Culturali di Cassino: un’esperienza dimenticata? “      141     C. Jadecola. Nel centesimo anniversario della nascita di Severino Gazzelloni. La favola del «flauto d’oro». “      145     Tra memoria e monito: il Cdsc-Onlus nelle cerimonie per…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf   . di Mariano dell’Omo . Si ringrazia vivamente d. Mariano Dell’Omo (OSB), archivista autorevole del prestigioso Archivio di Montecassino, per aver voluto scegliere «Studi Cassinati» per pubblicare l’inedita e interessante «Relazione» redatta da d. Martino Matronola nel 1945, per di più facendola precedere da una dettagliata nota introduttiva e trattandola in modo meticolosamente filologico. . Sul «New York Times» di mercoledì 16 febbraio 1944 in testa a una grande foto del monastero di Montecassino visto dall’alto (Associated Press Wirephoto) si legge il titolo: The Abbey of Mount Cassino wich was bombed to dislodge fortified Nazis, e nel sottotitolo un’affermazione altrettanto e ancor più erronea: The monastery which housed the Benedictines before it was occupied by the Germans. L’abbazia, com’è ormai universalmente noto, non divenne mai una fortezza di difesa…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante Dopo la morte di mio padre, nel gennaio 1986, tra le sue carte trovai un’agendina di quelle usate per annotare piccoli appunti. Era tedesca, del periodo di guerra e su cui mio padre aveva annotato tutti gli avvenimenti che si erano succeduti nel periodo che va dal 1 gennaio 1944 fino a novembre dello stesso anno. L’agenda veniva distribuita ai lavoratori stranieri in Germania, conteneva le loro generalità ed era completata con un piccolo vocabolario lessicale in tedesco. Gli appunti sono scritti con matita e con il tempo stavano scomparendo, così ho deciso di scansionarli e pubblicarli, anche con una certa ritrosia in quanto sono pur sempre espressione di qualcosa di privato. Tra il 1940 e il 1941 mio padre si ritrova senza lavoro perché…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis In ricordo di Antonio Minniti Ippolito, docente di Storia moderna dell’Università degli Studi di Cassino prematuramente scomparso, che autorizzò la nostra rivista a pubblicare il suo articolo intitolato Il sarto (il dentista, il pizzaiolo …) e la battaglia. Note sulla diffusione del nome di Cassino («Studi Cassinati», nn. 1-2, gennaio-giugno 2013, pp. 31-35) che ha permesso di conoscere la singolare vicenda qui riprodotta. . Wikhram Seth è un «affermato autore indiano» che ha ricostruito la singolare vicenda dei suoi zii, Shanti Behari Seth e la moglie Henny Gerda Caro, dopo aver frequentato per anni la loro casa londinese. Nel 1969 era giunto a Londra proveniente da Calcutta allo scopo di iscriversi all’Università di Oxford anche se non terminò i suoi studi di economia preferendosi…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Manlio Del Foco Per ricordare pienamente Manlio Del Foco, scomparso il 24 marzo 2019 esattamente a 75 anni di distanza dal suo forzato, «doloroso» e «più tragico» sfollamento da Terelle a Colle San Magno, «Studi Cassinati», con il consenso della famiglia, ha inteso pubblicare il toccante ricordo di quei drammatici momenti già stampato nella sezione Testimonianze del volume di A. G. Ferraro, Cassino dalla distruzione della guerra alla rinascita della pace, Cdsc-Onlus, Cassino 2007, pp. 155-166, e poi riproposto nel 2013 in una edizione pro manoscritto fuori commercio, corredato di foto. . Provati già dalla perdita del nonno materno, morto sotto le macerie della sua villa durante il primo bombardamento di Cassino il 10 settembre del 1943, dopo essere stati in campagna, ci siamo trasferiti, sempre in cerca…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Sono 74 anni che si celebrano commemorazioni della distruzione di Montecassino e Cassino. Ogni volta si sono presentati quegli eventi come ineluttabili, dolorosi ma necessari. Ma siamo certi che sia andata proprio così? Mettiamo da parte le discutibili motivazioni, ma quale vantaggio hanno tratto gli Alleati dal bombardamento del monastero? Pare che il vantaggio sia stato tutto dei tedeschi. Cosa ottennero gli Alleati nel radere al suolo una città occupata solo da uno sparuto presidio di nemici? Solo un limitato numero di tedeschi uccisi; mentre le macerie e i crateri delle loro bombe impedirono ai loro carri armati di avanzare rapidamente contro le postazioni nemiche. Solo dopo altri due mesi di inferno poterono lasciarsi alle spalle la città di Cassino, il monastero e i paesi…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Abate d. Donato Ogliari (osb) Si ringrazia vivamente il padre abate di Montecassino d. Donato Ogliari per aver consentito la pubblicazione dell’omelia della S. Messa votiva in onore di S. Benedetto celebrata il 15 febbraio 2019. . Nel Diario di guerra, redatto dai monaci Eusebio Grossetti e Martino Matronola, al giorno Martedì 15 febbraio 1944 (quindi esattamente 75 anni fa) troviamo descritta la prima fase del terribile bombardamento che distruggerà l’abbazia: «Ore 8.30 circa, recitiamo Prima, Terza e Messa conventuale (…). Dopo ci rechiamo nella stanzetta del P. Abate a dire Sesta e Nona. Mentre recitiamo in ginocchio l’antifona finale della Madonna [l’antifona Ave, Regina caelorum, quella che anche noi oggi abbiamo cantato al termine della processione introitale] (…), atterriti sentiamo improvvisa una tremenda esplosione. Ad esse seguono…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . La memoria storica di San Vittore del Lazio è saldissima e ben custodita, da chi la preserva istituzionalmente e da chi la conserva come cittadino. Lo dimostra il successo assoluto avuto dal convegno che il Comune ha organizzato per ricordare il 75esimo anniversario della liberazione del paese e della sua zona montana, la Radicosa, avvenute a località invertite il 4 e il 7 gennaio 1944. Un pubblico numerosissimo, attento, coinvolto ed a tratti commosso ha seguito le ricostruzioni, le testimonianze ed i contributi dei relatori. Chairwoman la sindaca Nadia Bucci, che dell’iniziativa si è fatta vigorosa promoter e che, nel presentare il parterre di ospiti in esordio, ha ribadito come «il compito di ogni amministrazione comunale sia quello di farsi promotrice della diffusione della memoria e lasciare una traccia…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* Terzo bersaglio pienamente centrato: l’edizione 2019 del Premio letterario «Le storie nella Storia», indetto dall’Associazione «Agorà Theodicea», è stato un nuovo strepitoso successo, che ha coinvolto gli studenti degli istituti superiori di Cassino, Pontecorvo e Roccasecca. L’Associazione si è avvalsa della collaborazione del Comune di Cassino, dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale e del Centro Documentazione e Studi del Cassinate, invitando gli studenti a riflettere sul periodo postbellico, con particolare riguardo al fenomeno dell’emigrazione dal territorio di Cassino e del Cassinate verso l’estero. Novità di questa Terza edizione è stata che gli studenti si sono cimentati nella prova come in un esame, svolto in un’aula universitaria di Ingegneria, con cinque ore a disposizione per esaminare alcuni documenti dati, collegarli alle proprie conoscenze di studio o…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis Curtis Ore 20 del 15 marzo 1944, settantacinque anni fa, termina l’agonia di Cassino con la conquista della «palma del martirio» come scrisse Gaetano Di Biasio, che poi volle definirla come «città sacrificata», «città martire». Il bombardamento aveva avuto inizio alle ore 8.30 quando era giunta la prima formazione di bombardieri alleati. La città, già fortemente danneggiata, andò totalmente distrutta  dopo le prime tre ore e mezzo di fuoco divenendo un cumulo di macerie dalle quali si alzavano solo polvere e fumo. «Per dar tempo alla polvere di diradarsi e facilitare l’inquadramento del bersaglio, le ondate dei bombardieri si susseguirono ad intervalli di dieci minuti fino alle 9 [di quel mattino], poi di quindici minuti fino a mezzogiorno». Il piano predisposto dalle alte sfere…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli È lungo l’elenco dei presidenti della Repubblica in visita a Cassino dal dopoguerra. Quasi sempre a richiederne la presenza furono le commemorazioni nei decennali della distruzione, avvenuta il 15 marzo 1944. Un’anteprima delle visite ufficiali si ebbe già un anno dopo la distruzione di Cassino e Montecassino: il 15 marzo 1945 il Capo del Governo Ivanoe Bonomi, accompagnato dal ministro dei LL.PP. Meuccio Ruini, alla presenza del sindaco Gaetano Di Biasio, consacrò ufficialmente la rinascita di Cassino. Nello stesso giorno sul monte l’abate Gregorio Diamare pose la prima pietra per la ricostruzione dell’edificio di S. Giuseppe, simbolo della ricostruzione di Montecassino, alla presenza dello stesso Ivanoe Bonomi, di otto ministri, molti sottosegretari, ambasciatori e delegati dei governi americano, inglese, francese e russo, nonché di S. E. Costantini,…

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«Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* Quello del 2019 è stato per Cassino un Giorno della Memoria davvero speciale, particolarmente interessante e toccante. Organizzato dal Cdsc (Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus) e dal Comune di Cassino, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Levi Pelloni e con l’Asdoe (Associazione Docenti Europei), si è celebrato mercoledì 30 marzo, anziché in data 27, per permettere di partecipare alle numerose Scuole della città, impegnate in progetti di memoria storica in vista dell’imminente 75° della distruzione. La Sala Restagno del palazzo municipale si è riempita fino all’inverosimile e nonostante fossero state aggiunte sedie, molte persone sono rimaste in piedi. Il saluto iniziale lo ha dato il sindaco Carlo Maria D’Alessandro, che ha ricordato la volontà della Città di Cassino di diventare città della pace e della riconciliazione tra…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Mercoledì 20 marzo 2019, presso la «Sala San Benedetto» della Banca Popolare del Cassinate, si è svolta l’Assemblea generale del Cdsc-Onlus. Dopo l’interessante relazione di fine anno del presidente Gaetano de Angelis Curtis e la dettagliata relazione di bilancio del Tesoriere Fernando Sidonio, la parola è passata al socio Maurizio Zambardi che ha presentato la sua ultima fatica letteraria improntata sul capobrigante Domenico Fuoco. Il libro, titolato Il capobrigante Domenico Fuoco tra storia e leggenda – Brigantaggio Postunitario in Alta Terra di Lavoro, è edito con le Edizioni Eva, sotto l’egida del Cdsc-Onlus, ed è impreziosito da tre saggi introduttivi di tre uomini di notevole spessore culturale come Gaetano de Angelis Curtis, Fernando Riccardi e Aldo Cervo. Dopo la doverosa premessa del presidente de Angelis Curtis, Maurizio Zambardi ha…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis Curtis Al momento dell’entrata in guerra dell’Italia erano presenti sul territorio italiano circa 10.000 ebrei stranieri. Erano fuggiti dalla Germania, dall’Austria e da vari Paesi dell’est Europa ed erano giunti in Italia come meta di approdo temporaneo nel tentativo di raggiungere l’Inghilterra, gli Stati Uniti, l’America meridionale o altri Stati. L’inizio delle ostilità belliche, il 10 giugno 1940, portò il fascismo a porsi il problema degli ebrei stranieri, problema che fu risolto obbligandoli a raggiungere i campi di internamento in fase di costruzione (come quello di Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza) oppure destinandoli all’internamento libero in paesi dell’entroterra scelti per la loro lontananza dalle grandi vie di comunicazioni e dalle più importanti città. Anche alcuni paesi della provincia di Frosinone furono scelti…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli La mia ricerca sul personaggio Tommaso Piano1, per molti versi infruttuosa, ha stimolato il nostro socio Carlo Nardone, ricercatore indomito nel web, ad approfondirla consultando archivi on-line a cui io non ero arrivato. Ora grazie a lui possiamo tracciare un quadro più completo sulla situazione familiare del martire cassinate, deceduto, come ormai ci è noto, nel 1944 per mano di soldati tedeschi in territorio di Terelle nel tentativo di difendere l’anziana madre. È opportuno premettere che a causa della distruzione totale della città di Cassino, ad opera dei bombardamenti anglo americani tra il 1943 e il 1944, andarono persi anche tutti i registri comunali di stato civile, ben poco si salvò. All’indomani del conflitto mondiale si provvide a ricostituire quei registri grazie al R.D. del 5…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf . di Gaetano de Angelis Curtis Ore 20 del 15 marzo 1944, sett (8 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Abbiamo ricevuto da un affezionato lettore la seguente nota di precisazione che pubblichiamo.   All’attenzione del Direttore di «Studi Cassinati: Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio Meridionale» In internet ho letto con molta sorpresa l’articolo dal titolo C.I.L. 5163: L’epigrafe rupestre di Casalucense a firma di Benedetto Di Mambro, edito nel vostro trimestrale n. 4, ottobre/dicembre 2018, pp. 248-252. Il testo dell’epigrafe è il seguente: Numphis aeter- / nis sacrum. Ti. Cl. Praec. Ligar. / Magonianus. per / Praecilium. Zoticum / patrem. aqua. induxit. Si tratta di una iscrizione rupestre con dedica alle “Ninfe Eterne”, iscrizione già edita da alcuni studiosi anche nell’interpretazione dei particolari elementi onomastici del dedicante. Nell’articolo nel vostro Bollettino trimestrale si propone una lettura, e quindi una interpretazione, della stessa a dir poco…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . La signora Alba Colacicco Di Placido è nota ai lettori di «Studi Cassinati» per aver voluto contribuire ad un progetto promosso dal Cdsc-Onlus (v. «Studi Cassinati» n. 3, luglio-settembre 2016, pp. 232-235). Ma andiamo con ordine. Nel gennaio 2016 il nostro presidente onorario Emilio Pistilli, tramite il quotidiano «L’Inchiesta», lanciò l’idea di un monumento alla donna protagonista della rinascita del Cassinate. Il Cdsc la fece propria. L’idea piacque molto ed ebbe numerosi consensi. Ma grazie ad internet la notizia giunse anche oltre oceano. La comunità cassinate in Canada, in particolare, ne rimase entusiasta. Grazie all’interessamento del socio Guido Vettese, la signora Alba Colacicco, coadiuvata dal marito Alvaro Di Placido, entrambi originari della città martire, in una sola serata raccolse tra le donne della sua comunità la somma di 5.000…

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. «Studi Cassinati», anno 2019, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 24 marzo 2019 è scomparso a 85 anni Manlio Del Foco. Figlio di Biancamaria Baccari e del dott. Ottorino Del Foco, secondo di quattro maschi (Oreste, Erberto e Edoardo), si laureò in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Non ha mai esercitato la professione di avvocato in quanto si dedicò all’insegnamento. Fu docente di Francese in diverse Scuole medie del Cassinate per poi insegnare Diritto, Economia e Scienza delle finanze presso l’Istituto Tecnico Commerciale (Ragioneria) di Cassino fino al pensionamento. Sposato dal 1973 con Rosalba Di Nucci (conosciuta a scuola a S. Giorgio a Liri) ha avuto tre figlie ed era nonno esemplare di cinque nipoti maschi. Appassionato della lettura, soprattutto di libri storici e gialli, è stato sempre attento e aggiornato sulle vicende di attualità e…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XIX, n. 1, Gennaio – Marzo 2019 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.      3 – M. Dell’Omo, Un memoriale inedito scritto nel 1945 dal futuro abate Martino Matronola sulle vicende di Montecassino prima e dopo il bombardamento (1943-1944). “        22 – A. Mangiante, 1944: Tre storie incrociate. “        31 – M. Del Foco, La mia … la nostra guerra. “        41 – G. de Angelis-Curtis, Il dentista indiano Shanti Behari Seth mutilato di guerra a Cassino. “        53 – E. Pistilli, Le commemorazioni dell’ineluttabilità. “        54 – G. de Angelis-Curtis, Il ricordo tangibile della guerra. “        56 – D. Ogliari, Succisa Virescit. Memoria Pace Speranza. “        59 – E. Pistilli, I presidenti della Repubblica a Cassino. “        65 – S. Vittore del Lazio. Sentito e partecipato il ricordo della liberazione del paese e della Radicosa.…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Luciano Coletta* In occasione del 70° anniversario della Costituzione Italiana sono stato invitato da «Studi Cassinati» a stilare una pagina semplice ma significativa sulla figura “cervarese” del prof. Giuseppe Cataldi, che soleva trascorrere le sue vacanze a Cervaro nella sua abitazione posta al centro del paese, ove i Cervaresi trascorrono il loro tempo libero a passeggiare o a riposare nelle vicine “villette comunali”. Giuseppe Cataldi ritornava al natio borgo anche quando fu eletto presidente della Corte dei Conti; lontano dalla frenetica vita romana, «a Cervaro – soleva dire – mi ristoro serenamente». Appassionato cultore della storia locale, studiava il folclore, il dialetto, le poesie e le abitudini, ricercava oggetti di utensileria domestica, arricchendo la sua casa di cimeli storici e facendola diventare un piccolo museo di arte…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Antonio Di Zazzo era nato a Rocca d’Evandro il 14 febbraio 1924 da Rocco e Maria Assunta Mariani, ed è scomparso, novantaquattrenne, il 12 novembre 2018. Diplomatosi in Avviamento professionale a Cassino, frequentò poi il Ginnasio dopo aver superato un difficile esame di idoneità, preparato privatamente con l’ausilio di un sacerdote, don Giovanni, e conseguendo la maturità classica con un anno di anticipo. Poi giunse la guerra e la famiglia sfollò a Rocca d’Evandro. Nel dopoguerra avrebbe voluto iscriversi all’Accademia delle Belle Arti di Napoli ma optò per la Facoltà di Lettere e Filosofia. Maturò anche una breve esperienza da impiegato comunale nel suo paese, ma rinunciò all’incarico. Tornò a Cassino e il preside del riaperto Liceo Classico, Giuseppe Fargnoli, gli offrì l’incarico di segretario della scuola. Dopo il…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco De Napoli Nell’autunno del 1978 nasceva a Cassino il Centro Culturale «Paideia», oggi considerato tra le più longeve associazioni culturali in attività nel Lazio Meridionale. Il Sodalizio ha celebrato lo scorso 1 dicembre 2018, nella sede del Centro Culturale «Pentacromo», il quarantesimo anniversario della fondazione. Nel suo intervento d’apertura alla presenza di un qualificato pubblico, lo scrittore prof. Tommaso Di Brango ha illustrato le specifiche e basilari finalità ideali di «Paideia», legate alla classicità ma sempre bene attente alla modernità e alla contemporaneità. Il presidente dr. Francesco De Napoli ha esposto nei dettagli le complesse fasi del cammino dell’Associazione, inquadrandone i rapporti con il Cassinate e con le più vaste realtà culturali nazionali, ed ha infine ricordato i tanti autori e collaboratori di «Paideia» che ci hanno…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 19 ottobre 2018 presso la Sala «Pier Carlo Restagno» del Comune di Cassino si è tenuta la presentazione del volume edito dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa intitolato Grande Guerra. Un racconto in cento immagini, curato del ten. col. Mario Renna. I lavori sono stati aperti dal saluto istituzionale dell’ing. Carlo Maria D’Alessandro, sindaco di Cassino, cui ha fatto seguito l’intervento di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, che ha espresso la soddisfazione e l’onore dell’Associazione per essere stata prescelta dallo Stato Maggiore della Difesa per l’organizzazione dell’evento, ringraziando il socio col. Giorgio Di Pasquale. Infine ha chiuso i lavori, davanti a pubblico particolarmente numeroso e attento, lo stesso ten. col. Mario Renna, ufficiale del Genio alpini, dal 2015…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Se n’é andata Maria Renata Gargiulo, per noi tutti Renata, in una triste giornata d’autunno. Se n’è andata silenziosamente così come silenziosamente trascorreva gran parte della sua vita professionale, in mezzo a carte ammuffite, sparigliate, scompaginate di tutti quegli archivi che amorevolmente provvedeva a riordinare, catalogare, inventariare, sistemare in modo da ridare uso, ridare vita a registri, libri, faldoni spaginati da anni di incurie, ammucchiati in ambienti umidi e malsani a formare un ammasso cartaceo informe. Il riordino, di cui era divenuta una specialista, ha resi nuovamente fruibili vari Archivi storici (non solo comunali) e ha consentito e consentirà agli studiosi approfondimenti su aspetti di vita sociale, politica, amministrativa delle popolazioni del territorio. Il suo lavoro è, dunque, diventato un punto imprescindibile per le ricerche storiche e tutti…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci Porta Napoli accrebbe la sua importanza con la costruzione della nuova strada che univa il castrum Sancto Helia a Casinum in quanto lo metteva in comunicazione con la capitale dei secoli passati. Si apriva a sud, sotto una casa tra il Palazzo Carinola e la Chiesa di S. Biagio a navata unica. Alla sua sinistra, dopo il campanile e la prima torre, si iniziava la via che porta appunto il nome di Via delle Torri. Era La Porta1 per antonomasia che dava su Piazza Mercato; in qualche documento era chiamata Porta Grande, o Porta Napoli; originariamente Porta S. Biasio, perché attaccata alla Chiesa omonima2. Dopo il 1916 la piazza fu intitolata al pittore, sindaco e consigliere provinciale, Enrico Risi, ma tutti continuano a chiamarla Fuori la…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola Aquino, nella sua bontà, gli ha intitolato meno di un moncone di strada – un vicolo che s’innesta su piazza San Tommaso – diversamente dal trattamento riservato a più fortunati personaggi che, pur non avendo nulla a che spartire con questa città o mosso un dito per essa, soprattutto per mero opportunismo politico sono divenuti titolari di strade certamente più degne di questo nome. Lui, invece, che per Aquino, e per il territorio, qualcosa pur fece, ha subìto, inevitabilmente, le conseguenze della irriconoscenza che di norma paga chi osa operare disinteressatamente a beneficio della propria terra se è vero che da epoche lontane si è soliti ammonire che nessuno è profeta nella propria patria. Mons. Rocco Bonanni, perché è di mons. Bonanni che si parla,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Benedetto Di Mambro L’epigrafe C.I.L. X 5163 incisa su una roccia posta a 120 metri di distanza a monte del Santuario di Casalucense in Comune di Sant’Elia Fiumerapido così recita: NVMPHIS  AETER NIS  SA CRVM TI  CL  PRAEC  LIGAR MAGONIANVS  PER PRAECILIVM  ZOTICVM PATREM  AQUA(M) INDUXIT La sua traduzione e interpretazione, a mio parere, dal 1993, è la seguente: «luogo sacro alle ninfe eterne, al tempo dell’imperatore Tiberio Claudio, Precilio Ligario Magoniano spinse l’acqua attraverso i terreni di suo padre Precilio Zotico» cioè che «costruì una condotta d’acqua attraverso i terreni di suo padre Precilio Zotico»1. Ci torneremo in seguito. Si tratta di una «metonimìa»2. D’altro canto c’è da dire che molto si è parlato e scritto di questa epigrafe e ancora se ne discute dal 1865…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alessandro Marino La storia dei personaggi di rilievo del nostro paese ci porta a parlare, oltreché di beati e di devoti, anche di un eretico: Leonardo di Paolo da Meola da Pontecorvo. Negli atti dei Registri dell’Arciconfraternita di San Giovanni Decollato, una confraternita che assisteva i condannati a morte operante a Roma dal 14881, riportati dal testo di Domenico Orano, scritto nel 1904, il quale attinge da fonti pregresse come quella di Achille Pognisi (1891), si legge che: «A dì detto [8 febbraio 1559]. Essendo costituito nella sopradetta carcere [Tordi Nona] Lionardo di Paulo da Meola da Pontecorvo … fu menato in Piaza Navona e lì fu appiccato e poi abrusciato»2. Dalle stesse cronache giudiziarie, inoltre, il nome di Leonardo da Meola è sempre accostato ad un altro:…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis Il 15 dicembre 1818, con decreto n. 1416, il capoluogo amministrativo della storica provincia di Terra di Lavoro venne fissato definitivamente a Caserta. Si trattava della città nuova, quella sorta attorno alle aree acquistate nel 1750 da re Carlo III di Borbone nella pianura sottostante alla città vecchia di Caserta nata probabilmente in età longobarda e arroccata sul monte Tifati. Nei nuovi spazi acquisiti re Carlo III aveva fatto erigere dall’arch. Luigi Vanvitelli un grandissimo e splendido palazzo per la corte borbonica, la Reggia, i cui dintorni andarono progressivamente a popolarsi, ad abbellirsi di strade, piazze, palazzi, chiese, strutture militari e della stazione ferroviaria con strada ferrata (una delle prime del Regno) di collegamento con Napoli. Il decreto reale che elevava Caserta a nuovo…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis L’articolo di Emilio Pistilli incentrato sulla figura del prof. Tommaso Piano (al netto delle difficoltà incontrate nella ricerca) ci offre un concreto esempio sulla rilevanza della toponomastica cittadina come funzione di ricordo e di memoria nell’ambito di una comunità locale. Purtroppo oggi giorno le Amministrazioni comunali tendono, molto spesso, a sottovalutare l’importanza della toponomastica o, peggio, a utilizzarla per altri fini piegandola, ad esempio, a oggetto di ricerca del consenso (elettorale o personale). Se al prof. Tommaso Piano, a suo tempo, non fosse stato deciso di intitolare un strada si sarebbe completamente perso il suo ricordo a Cassino a neppure 75 anni dalla sua tragica scomparsa. Un aspetto connesso alla toponomastica è fornito dalla inveterata e malsana abitudine di sindaci e Amministrazioni locali di cancellare…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Nella toponomastica cittadina di Cassino alle spalle del palazzo comunale, all’imbocco di una traversa di via Enrico De Nicola, spicca la targa «VIA T. PIANO». Per anni, da ragazzo, ripetevo l’interrogativo di don Abbondio, di manzoniana memoria: «Carneade! chi era costui?». Interrogativo che riguardava anche molte altre targhe cittadine dedicate a personaggi ormai sconosciuti ai più. Quante volte, all’interno della commissione per la toponomastica comunale, ho sollecitato la «personalizzazione» delle targhe con l’apposizione della qualifica dei personaggi, almeno quelli di interesse locale, del tipo “poeta” o “sindaco” e simili! Inutilmente. Per questo signor «T. Piano» neppure l’indicazione del nome! Ma vediamo brevemente chi era il personaggio immortalato – si fa per dire – nella nostra targa. Si riferisce al prof. Tommaso Piano, cittadino cassinate falciato…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Giorgio Il 13 e 14 ottobre 2018 si sono svolte le iniziative legate alle «giornate FAI d’Autunno» in 250 città di tutta Italia. Come da tradizione, il FAI (Fondo Ambiente Italiano) periodicamente apre le porte alle bellezze italiane accompagnando i visitatori con esperte guide. Quest’anno, per la seconda volta, tra le dimore visitabili è stato inserito il Palazzo dell’Aeronautica Militare in Roma, cuore pulsante ancora oggi delle attività dell’Arma Azzurra in Italia e all’estero e il Centro Documentazione e Studi Cassinati è stato partecipe di questa importante iniziativa. La struttura fa parte di un più vasto complesso che comprende oltre al palazzo sede dello Stato Maggiore dell’aeronautica, anche la caserma «Romagnoli», l’Istituto medico legale e la scuola di guerra aerea (oggi archivio storico). Una vera e…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 13 ottobre 2018, presso la Sala Convegni del Municipio di San Pietro Infine, alla presenza di un pubblico attento e interessato, si è svolta la presentazione del romanzo storico di Francesco Venditti Il diario perduto: Le ragioni di John e Franz. Un thriller ambientato durante la Seconda guerra mondiale, che trae spunto dal rinvenimento di un diario di guerra del bisnonno dell’autore. Il libro è articolato in tre tempi ben precisi: quello moderno, riferito al racconto dello zio Carmine sul letto di morte, quello ambientato durante la Seconda guerra mondiale, che inizia con l’annuncio dell’Armistizio dell’8 settembre del 1943, e quello attuale della consegna di una lettera ad un anziano tedesco, visionario e alcolizzato, presso la sua abitazione in Germania. Tante le storie che si intrecciano nel…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Domenica 4 novembre 2018, il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, allo scopo di onorare la memoria dei caduti che si batterono in terre lontane e donarono alla Patria il bene più prezioso, la loro vita, ha organizzato a Cervaro una Cerimonia celebrativa definita con il titolo di «Presenti alle bandiere» poiché essi partirono e non tornarono più ma sono tutt’ora «Presenti» nel ricordo, nei cuori. La cerimonia si è svolta in due momenti: alle ore 10 presso il Monumento ai caduti in località Foresta (Via Belvedere) e poi alle ore 12 nella Piazza Vittorio Emanuele II del centro cittadino. La socia Annamaria Arciero ha provveduto, in ambedue le occasioni, all’appello nominale dei 138 caduti (nati a Cervaro oppure trasferitisi da paesi limitrofi), scandendo i loro nomi, cognomi, date di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sant’Ambrogio sul Garigliano ha onorato con una bella cerimonia il concittadino finanziere Angelo Riccardi, insignito con la Medaglia d’Onore alla memoria dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo la cerimonia di consegna da parte del Prefetto Emilia Zarrilli presso la Prefettura di Frosinone anche il suo paese ha voluto rendere omaggio al concittadino che fu catturato e deportato nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale e che con orgoglio rifiutò di collaborare con i nazifascisti. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sergio Messore, ha voluto rendere omaggio alla figura del concittadino Angelo Riccardi, alla presenza dell’intero Consiglio, di numerose autorità civili e militari, degli ex sindaci Biagio Del Greco e Giovanni De Rosa, del presidente dell’Associazione Finanzieri d’Italia in congedo di Cassino, luogotenente Marcello Fargnoli, di parenti, di amici…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . E’ stato pubblicato il Calendario 2019 dell’Associazione «Ad Flexum» di San Pietro Infine, appuntamento annuale del laborioso e instancabile sodalizio culturale, di cui è presidente Maurizio Zambardi, che non è mai stato disatteso. Si è arrivati alla diciassettesima edizione; la prima edizione fu del 2003, in contemporanea con la nascita dell’Associazione stessa. Ogni anno il Calendario «Ad Flexum», propone, con immagini d’epoca o con suggestive foto attuali, tematiche diverse, tutte, però, incentrate o ruotanti attorno a San Pietro Infine, il piccolo ma delizioso paese dell’Alto Casertano, posto a confine con il Lazio e il Molise. Quest’anno il tema scelto dall’Associazione, come si legge nel titolo, è l’artigianato della stramma, ma, più nello specifico, il calendario ha voluto essere un omaggio agli ultimi laboriosi artigiani della stramma di San Pietro…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nella serata di sabato 17 novembre 2018, presso il Comune di San Pietro Infine, dopo la Santa Messa celebrata presso la chiesa di San Nicola Vescovo e San Michele Arcangelo, si è svolto un importante Convegno dal titolo Don Antonio Colella, nel cuore di tutti in ricordo del compianto e illustre Monsignore, venuto improvvisamente a mancare il 16 novembre 2017. Nell’ampia Sala convegni del Municipio, affollatissima per l’occasione, sono convenute tante persone provenienti da vari centri limitrofi. Dopo i saluti di benvenuto di Mariano Fuoco, sindaco di San Pietro Infine, paese di origine di Don Antonio, hanno preso la parola i primi cittadini delle località dove l’indimenticato sacerdote ha svolto la sua importante missione religiosa. Si trattava dei sindaci di Viticuso, Acquafondata, San Vittore del Lazio e Cassino, rispettivamente,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 3 novembre 2018 presso la «Sala Pier Carlo Restagno» del Comune di Cassino, si è tenuta la presentazione del volume di Carlo Nardone intitolato Il campo di Concentramento di Cassino-Caira nella Prima guerra mondiale. I prigionieri dell’esercito Austro-ungarico tra reduci e caduti, tra filosofi letterati e artisti, che è edito dal Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus e si fregia del patrocinio non oneroso della Città di Cassino e del logo ufficiale del «Centenario Prima Guerra Mondiale 2014-2018». Sono intervenuti l’ing. Carlo Maria D’Alessandro, sindaco di Cassino, la prof.ssa Maria Iannone, assessore alla cultura, il dott. Danilo Salvucci, dell’Associazione «Pentacromo», il prof. Fussto Pellecchia, docente di Filosofia, Pietro Zola dell’Azienda Marmi Zola, Giacomo Saragosa, generale in pensione del C.F.S. e Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro Documentazione e Studi…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Domenica 4 novembre 2018, si è tenuta ad Alvito una cerimonia commemorativa dedicata al ricordo della Prima guerra mondiale e denominata La Grande Guerra: echi di memoria locale e voci di trincea ottimamente organizzata dall’«Associazione Filodrammatica “G. D’Annunzio”», magistralmente diretta dalla prof.ssa Maria Rosaria Di Fazio,instancabile presidente. La manifestazione è iniziata con l’omaggio ai caduti della cittadina, con appello nominale dei militari alvitani morti in guerra, seguita dall’esibizione della «Banda Città di Alvito» diretta dal M° L. Ruggeri. Quindi è proseguita con la presentazione, nella prestigiosa Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Gallio, del volume di Gaetano de Angelis-Curtis La Prima guerra mondiale e l’alta Terra di Lavoro. I caduti e la memoria. Dopo i saluti istituzionali portati a nome dell’Amministrazione Comunale di Alvito dal sindaco Duilio Martini,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Nicola Capezzuto* Grande Guerra e alta Terra di Lavoro. Cent’anni dopo è l’evento organizzato dall’IIS “Medaglia d’Oro” di Cassino e tenutosi presso l’Auditorium dell’istituto via Gari in occasione dei cento anni dal primo conflitto mondiale. La giornata di studio, organizzata dalla dirigenza scolastica, ha visto la partecipazione di Gaetano de Angelis Curtis, presidente dell’associazione Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus che ha entusiasmato la platea. L’associazione cassinate, dal 2001 si occupa della promozione e divulgazione di aspetti storici-culturali con particolare riferimento al cassinate e proprio queste sono state oggetto della interessante relazione tenuta dal dottor De Angelis Curtis. I lavori sono stati aperti dal Dirigente Scolastico, il professor Marcello Bianchi, che ha anticipato la presentazione del programma curato dal professore Antonio Riccardi, promotore dell’evento cui ha partecipato anche l’assessore alla cultura…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Una mattina tutta italiana con attivissima partecipazione internazionale quella del 14 dicembre 2018 svoltasi nell’auditorium del Liceo Varrone di Cassino diretto dalla prof.ssa Filomena de Vincenzo. Purtroppo non fisicamente presenti alla cerimonia di apertura della XIV edizione del premio letterario internazionale città di Cassino – Letterature dal Fronte, sono di vitale importanza ai fini del progetto, le scuole Liceo Francesco Petrarca di Trieste e la Scuola italiana statale di Atene che da ormai tre anni sono parte integrante della rete di giovani lettori che, per l’occasione, si improvvisano critici. Chiamati, il prossimo anno, a decretare vincitore il romanzo, tra i quattro proposti, che susciterà in loro spunti diversi e inusuali su un argomento esteso e complesso. Parliamo della prima guerra mondiale e più in generale dell’ultimo secolo di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giuseppe Antonelli* Domenica 23 dicembre 2018, a Piumarola, frazione di Villa Santa Lucia, organizzata dalla locale Pro Loco del presidente Antonio Pittiglio si è tenuta la presentazione del volume di Gaetano de Angelis-Curtis La Prima guerra mondiale e l’alta Terra di Lavoro. I caduti e la memoria. L’appuntamento è stato aperto da una processione al locale Monumento ai caduti dove il sindaco, Antonio Iannarelli, ha depositato una corona di fiori e ha svolto l’appello ai caduti chiamandoli nominativamente. Quindi presso il centro ricreativo «A. Serra» della parrocchia S. Giacomo apostolo si è svolta la tavola rotonda alla presenza dell’autore del volume, di Fernando Riccardi, storico e giornalista de «L’Inchiesta», di Costantino Jadecola, cultore di storia locale. A moderare il prof. Filippo Carcione dell’Università di Cassino. Il volume si…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Giovedì 22 novembre 2018, presso la «Sala San Benedetto» della Banca Popolare del Cassinate si è tenuta l’Assemblea dei soci del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, che ha visto impegnati nelle relazioni societarie ed economiche di fine anno il presidente Gaetano de Angelis-Curtis, il tesoriere Fernando Sidonio e il presidente onorario Emilio Pistilli. Al termine dei lavori assembleari si è provveduto alla presentazione, come ormai d’abitudine, di un volume di storia. In quest’occasione è toccato al libro frutto di una interessante e inedita ricerca di cui è autore Giuseppe Russo dal titolo La guerra dimenticata parte della trilogia I caduti di pietra. Dopo l’introduzione del presidente de Angelis-Curtis, la presentazione è stata svolta da Maurizio Zambardi il quale ha fatto una panoramica generale sulle tematiche del libro e sulle problematiche…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sergio Saragosa, Carlo Nardone, La Chiesa di San Basilio Vescovo di Caira, Cdsc-Onlus, Cassino 2018, pagg. 105, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 15×21; ISBN 978-88-97592-43-3 . Svolgere ricerche su chiese, strutture religiose attorno alle quali ruota una intera comunità che vive in un paese, villaggio o borgo, significa inevitabilmente ripercorre vicende, avvenimenti, fatti, eventi accaduti localmente nel corso di centinaia d’anni. La storia di Caira, che per secoli ha avuto una popolazione attestatasi intorno alle 200 unità per poi conoscere un balzo demografico con un aumento progressivo e costante (raggiungendo nel 1700 i 500 abitanti, saliti a 800 a metà del 1800 e quindi, a parte una stasi o diminuzione in coincidenza con l’emigrazione del secondo dopoguerra, attestandosi oggigiorno attorno alle 2000 unità) è inscindibilmente connessa con…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVIII, n. 4, Ottobre – Dicembre 2018 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.    243 – G. Petrucci, Porta San Biagio di S. Elia Fiumerapido. “        248 – B. Di Mambro, C.I.L. 5163. L’epigrafe rupestre di Casalucense. “        253 – A. Marino, Leonardo di Paolo da Meola da Pontecorvo: eretico. “        257 – G. de Angelis-Curtis, Modifiche territoriali, amministratori e soppressione di Terra di Lavoro: Bicentenario dell’elevazione di Caserta a capoluogo di provincia (1818-2018). “        261 – C. Jadecola, Si interessò anche alle antiche vicende del territorio e della diocesi aquinate: Mons. Rocco Bonanni a novanta anni dalla morte. “        265 – E. Pistilli, Un martire cassinate dimenticato: Tommaso Piano. “        272 – G. de Angelis-Curtis, Elementi di toponomastica cittadina. “        276 – F. Di Giorgio, Il Cdsc e le giornate FAI: Il Palazzo dell’Aeronautica Militare…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giuseppe Gentile Come ho scritto su «L’Inchiesta» all’indomani della morte del dott. Mario Alberigo, già sindaco di Cassino e uno dei soci storici del Centro Documentazione e Studi Cassinati, la nostra città ha perso uno dei sindaci della ricostruzione. L’ha guidata dopo Di Biasio, Restagno, Malatesta e Gargano, ancora vivente, nomi che insieme a quello di Ferraro, venuto dopo di lui e scomparso qualche anno fa hanno scritto la storia politica e amministrativa di Cassino. Ora che un altro pezzo di storia di Cassino se ne è andato con Alberigo, credo sia opportuno ricordarlo perché non si perda del tutto la memoria della nostra città, così come non vanno dimenticati uomini e donne senza volto e senza nome, come le «parrelle» di Caira e i tanti che appena…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVIII, n. 3, Luglio – Settembre 2018 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag. 163 – A. Mangiante, Gruppo di monaci in un interno. “       165 – M. Sbardella, I Petronzio, scultori d’arte. “       175 – F. Di Traglia, Stile, metodologia e modelli di riferimento dei Petronzio, scultori di arte sacra. “       186 – M. Zambardi, In merito all’origine del nome di San Pietro Infine. “       189 – F. Sabatini, M. C. Sabatini, Il mercato settimanale di Atina descritto da Cesare Pascarella e da David H. Lawrence. “       195 – C. Jadecola, Filippo Cirelli. “       197 – G. Bagnoli, Primo italoamericano decorato di «Medal of Honor» (Usa). Il cassinate Michael Valente. “       200 – G. Petrucci, Strage di civili nel 1944 al vallone dell’Inferno a Sant’Elia. Si salvarono in quattro. “       204 – R. Lentini,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf .> Scarica l’articolo in pdf Tony Vittiglio, classe 1921, nato e cresciuto tra Sant’Angelo in Theodice e Cassino, qualche anno prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale, era emigrato a New York con la madre e due sorelle per ricongiungersi con il padre e un altro fratello già in terra americana. Era, allora, un adolescente, poco più che quindicenne, proiettato all’improvviso in un mondo completamente diverso rispetto a quello in cui era fin lì vissuto. I grandi spazi della città, con i suoi enormi grattacieli, con la frenesia tipica delle metropoli americane, avevano preso bruscamente il posto della campagna, del defluire lento e quasi monotono dei giorni trascorsi nel Cassinate. Oltre oceano dovette velocemente superare le difficoltà di adattamento e di adeguamento ai nuovi ritmi, alla nuova situazione, in particolare quelle…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Danilo Salvucci La figura del medico da sempre suscita l’interesse della letteratura e della cinematografia per il fascino che esercita, grazie alla sua capacità potenziale di allontanare la malattia e la morte. Nell’antichità il medico era un po’ anche taumaturgo. Ma se nella visione storico-filosofica ed artistica incide molto la componente ideale, nella realtà le cose sono sostanzialmente diverse. L’importanza e la bellezza del ruolo sono spesso minacciate da mille interferenze e complicazioni. La fiducia e la stima, il medico deve conquistarsela sul campo, tra mille difficoltà e ostacoli. È sempre più difficile per un medico (soprattutto oggi), vivere la professione con equilibrio e in sintonia con l’ambiente circostante. Pochi, pochissimi sono i medici che ci riescono. Diego Morigine era uno di questi. Diego Morigine era il…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Per il secondo anno consecutivo il Cdsc-Onlus si aggiudica il Premio FiuggiStoria Lazio Meridionale. Per l’VIII edizione del 2017 il prestigioso e ambito riconoscimento era stato assegnato a Gaetano de Angelis-Curtis autore della corposa ricerca su La Prima guerra mondiale e l’alta Terra di Lavoro edito dal Cdsc-Onlus. Quindi per la IX edizione 2018, nella rosa dei quattordici finalisti ben quattro sono state le opere edite del Cdsc con tre suoi soci e cioè:  . – Claudio Vettese: Eroi inconsapevoli. Il tributo di sangue a cento anni dal loro sacrificio 1918-2018 (Edizioni Cdsc-Onlus) – Erasmo Di Vito e Francesco Di Giorgio: L’odissea degli internati militari nella provincia di Frosinone nell’inferno del Terzo Rei (Edizioni Cdsc-Onlus, in collaborazione con Banca Popolare del Frusinate) – Erasmo Di Vito: I soldati di Coreno…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta Di recente mi è capitato, curiosamente, di essere contattata da una signora di Cassino che desiderava parlarmi della sua esperienza. La prima volta ci eravamo incontrate al supermercato, ci conoscevamo solo di vista, poi una seconda volta cominciò a raccontare, ma decidemmo di incontrarci in un momento di calma davanti a un caffè. E così ci trovammo faccia a faccia: era Franca Pacitti Fargnoli, cassinate, che desiderava raccontarmi la storia della sua famiglia perché io ne scrivessi e restasse così il racconto del suo 10 settembre perché la giovanissima nipote, di nome Marzia, potesse leggere e ricordare sempre il perché del suo nome. La prima reazione, da parte mia, fu un senso di inadeguatezza, ma l’energia e la simpatia di Franca vinsero ogni mia resistenza. La…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta E’ proprio vero che la Storia, con la S maiuscola, non è sufficiente a capire davvero il passato. Essa dà le linee generali portanti, basate su piani, strategie, tattiche, accordi, alleanze, che hanno determinato i fatti… tutte cose che bisogna conoscere, certo, ma è come la struttura in cemento armato di un palazzo. Solo entrando in quel palazzo abitato, pieno di vita, di storie, di persone, entrando cioè nelle pieghe della grande Storia, si comincia a capire quanto è successo e a scoprire sempre nuove storie, individuali e comunitarie, perché non si tratta di materiale inerte, ma di tessuto vivo e pulsante, intriso di sentimenti, di vita, di dolore e, purtroppo, di morte. Allora si hanno gli strumenti per cominciare ad elaborare un proprio giudizio…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 31 agosto 2018 l’Azione Cattolica di Cervaro, nell’ambito delle celebrazioni che precedono i festeggiamenti dell’8 settembre della Madonna de’ Piternis, ha inteso organizzare, nello splendido scenario del locale Santuario Diocesano, un pomeriggio di raccoglimento e di ricordo alla presenza del sindaco della città, Angelo D’Aliesio, di autorità politiche e religiose, della presidente dell’Azione Cattolica Diocesana Iole Falese e di quella di Cervaro, Ornella Bianco, e di molti fedeli amorevolmente ospitati dal parroco p. Roderick Ignacio (MF). Per l’occasione sono state apposte due lapidi ed allestita la mostra itinerante sui 150 anni di storia dell’Azione Cattolica nella Diocesi di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo. Nel corso del pomeriggio è stato provveduto allo scoprimento delle lapidi e all’esposizione dei vari pannelli i quali ripercorrono l’impegno profuso nell’arco di un secolo e…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Domenica 5 agosto 2018 presso la sala del Ristorante Risorgimento di San Biagio Saracinisco è stato presentato il nuovo volume di Claudio Vettese edito dal Centro Documentazione e Studi Cassinati dal titolo Eroi inconsapevoli. Il tributo di sangue a cento anni dal loro sacrificio 1918-2018. Alla manifestazione, svoltasi alla presenza di un folto e interessato pubblico, hanno portato i saluti il sindaco del Comune, Dario Giustino Iaconelli, e il presidente del Consiglio provinciale di Frosinone, Luigi Vacana. Sono poi intervenuti Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Olus, Francesco Perrelli, docente di Storia e filosofia, Gianfranco Iaconelli, medico e studioso di storia patria, con il coordinamento affidato a Maurizio Zambardi, presidente dell’associazione «Ad Flexum» di S. Pietro Infine, nonché socio del Cdsc. Il volume si incentra sul martirologio dei soldati…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì 3 agosto 2018 sul sagrato della Madonna del Rosario alla Radicosa di San Vittore del Lazio è stato presentato il volume di poesie di Lino Forte intitolato Dagli Appennini alle Ande. Nella splendida cornice di un borgo abbarbicato nella montagna dell’entroterra appenninico, crocevia di tre regioni, si è svolto l’evento di presentazione davanti a numerose persone piacevolmente giunte fin lassù a tributare un omaggio a uno dei figli della Radicosa emigrato oltre oceano, ma sempre rimasto tenacemente, «morbosamente» attaccato alle proprie origini, ai propri luoghi natii, e recentemente scomparso. Ha portato i saluti il sindaco del Comune, Nadia Bucci, e sono poi intervenuti Aldo Cervo, docente e storico, Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Olus, Maurizio Zambardi, presidente dell’associazione «Ad Flexum» di S. Pietro Infine, Vittorio Casoni, nonché…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis La famiglia Spatuzzi, probabilmente originaria del napoletano e poi trasferitasi a San Giorgio a Liri1 (nelle carte amministrative del Comune sono citati, tra i primi, i fratelli Giuseppe2 e Antonio3), andò affermandosi nel panorama politico-amministrativo e professionale del territorio negli anni a cavallo dell’Unità d’Italia e fin quasi alle soglie della Prima guerra mondiale. Vari componenti della famiglia, che era a quei tempi una delle più facoltose residenti nel Comune di San Giorgio a Liri come risulta dai ruoli di imposta sui redditi di ricchezza mobile4, furono impegnati, contemporaneamente o in tempi diversi, in ruoli di gestione del potere locale, assumendo incarichi di responsabilità nel governo locale o in quello provinciale di Terra di Lavoro. Fra i vari componenti della famiglia Spatuzzi5, Achille finì…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Venerdì primo giugno 2018 nell’Auditorium del centro poli-funzionale di San Giorgio a Liri, è stato presentato il nuovo volume di Francesco Di Giorgio edito dal Centro Documentazione e Studi Cassinati con il patrocinio del Comune di San Giorgio a Liri, della società AeA srl e del Cosilam (Consorzio di sviluppo del Lazio meridionale) e stampato presso Arte Stampa Editore di Roccasecca. La presentazione si è articolata in due momenti. Il primo si è incentrato sulla figura del dottor Achille Spatuzzi ed è stato aperto dai saluti istituzionali di Gianni Della Rosa, presidente dell’«Archeoclub Lyris» di San Giorgio, del prof. Giovanni Betta, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, e dell’on. Modesto Della Rosa, sindaco di San Giorgio. Hanno fatto seguito due relazioni incentrate sugli…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Raul Lentini Florenza Melano nacque a Torino il 25 gennaio 1925, figlia di Mario, ufficiale del Regio Esercito Italiano, e di Pia De Bernardi e dunque negli ambienti militari delle caserme ove il padre prestava servizio, caratterizzati da disciplina e risolutezza, si andò forgiando il suo carattere. Aveva 11 anni quando la famiglia si trasferì a Saganèiti (Eritrea). Lì emerse fin da subito la sua passione per la medicina insegnando alla popolazione locale le norme igieniche essenziali e interessandosi soprattutto delle donne e dei bambini, e nonostante la giovanissima età, aiutata dai medici Italiani all’interno dell’infermeria, si prestò ad aiutare le partorienti e i neonati. Nel 1939 fece ritorno in Italia con i genitori e oltre a frequentare le scuole si iscrisse a un corso per infermieri. Probabilmente…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci Ci corre l’obbligo di tornare sulla rievocazione del gravissimo disastro accaduto durante la notte dello sfollamento del 1944: ricerca pubblicata su «Studi Cassinati», a. VI, n. 2, aprile-giugno 2006, pp. 109-113. . Agli inizi del mese di febbraio 1944 i francesi, stanziati in vari punti del territorio di S. Elia Fiumerapido, avevano ben compreso che la battaglia si sarebbe protratta lungamente; per questo motivo cominciarono a far capire a tutti che avrebbero dovuto lasciare le loro case e la loro terra. L’invito si trasformò in ordine perentorio dopo la distruzione dell’abbazia del 15 febbraio ed i santeliani dovettero eseguirlo sotto la minaccia delle armi. Dai vari rifugi erano costretti a riunirsi in un centro di smistamento ubicato nel Palazzo Lanni. A volte arrivavano pure abitanti di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gabriele Bagnoli** Su segnalazione del socio Gaspare Biagiotti, pubblichiamo, con autorizzazione, l’articolo rintracciabile sul sito del blog «Segretidellastoria» che si ringrazia per la disponibilità. Quando iniziarono le grandi emigrazioni di Italiani in cerca di fortuna nel Nuovo Modo, molti si arruolarono volontari nelle forze armate americane, arrivando a combattere sui teatri di guerra europei nel corso delle due guerre mondiali: il servizio militare, infatti, era uno dei requisiti essenziali per poter ottenere la cittadinanza, sebbene comportasse elevati rischi per la propria incolumità. Di Italiani che combatterono per gli Stati Uniti ce ne furono anche nella Guerra di Secessione tra l’Unione e la Confederazione: due soldati nordisti, Luigi Palma di Cesnola, già combattente nella Prima guerra di indipendenza italiana e poi nella Guerra di Crimea con il Regno…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola I pur ariosi spazi che si aprono intorno alla «Fossa», la dolina sul cui bordo s’inseguono le case di Campoli Appennino, non erano sufficientemente vasti perché la sua vivacità potesse trovarvi adeguato sfogo. Campoli gli andava stretta e sebbene le possibilità economiche non costituissero un problema, anzi, tutt’altro, per il momento non poteva fare niente di meglio che accontentarsi di gettare di tanto in tanto uno sguardo verso la vallata e sognare mondi diversi. Più fortunati erano stati i fratelli, Vittorio e Carlo, che, intrapresa la carriera militare, per forza di cose erano stati costretti ad andar via dal paese. Ma finalmente arriva anche per lui il giorno della partenza e ciò accade quando uno dei due fratelli, o tutti e due, fanno ritorno a Campoli:…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di F. Sabatini e M. C. Sabatini Da epoca immemorabile si svolge in Atina, come in tante località d’Italia e del mondo, il mercato settimanale. Nonostante il proliferare di supermercati e centri commerciali e lo sviluppo del commercio elettronico, il mercato conserva ancora oggi la sua vitalità soprattutto nei mesi estivi con il ritorno dei tanti emigranti, vitalità che trova la sua spiegazione nella lunghissima tradizione, nei colori del luogo e nell’opportunità di incontri e relazioni sociali, tutti aspetti assenti negli esercizi oggi di moda per il loro anonimato e talora per il loro squallore. A cavallo tra Otto e Novecento il mercato fu visitato da due importanti scrittori: nel 1882 da Cesare Pascarella (1858-1940) e nel dicembre 1919 da David Herbert Lawrence (1885-1930). Con l’entusiasmo, la curiosità…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Marizio Zambardi Perché San Pietro Infine (Fig. 1) si chiama così? Per quanto riguarda l’etimologia dell’appellativo «Infine», l’ipotesi più plausibile e anche più accreditata è quella che fa derivare la parola dall’espressione «Ad Flexum», cioè «verso il flesso», ossia «dove flette». Toponimo che troviamo riportato sulla «Tabula Peutingeriana», a otto miglia da «Casinum» e a nove miglia da «Teano Scedicino», lungo la Via Latina (Fig. 2). È probabile quindi che nel luogo di «Ad Flexum», sito nella Valle di San Pietro Infine, l’antica strada romana piegasse il suo asse principale verso sud, così da raggiungere l’importante città di «Casilinum» (attuale Santa Maria Capua Vetere), da cui il toponimo «dove piega la strada», oppure «dove c’è la curva». Nello stesso punto, comunque, vi era un ramo secondario della…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Traglia INTRODUZIONE In una serie di scritti relativi alla storia di Pontecorvo prodotti dagli anni ‘60 ad oggi, più volte vengono menzionati i fratelli Petronzio da Portici, stanziatisi nel territorio dell’odierna Cassino, autori non altrimenti identificati di pregevoli statue presenti nella città fluviale. Nella maggioranza dei casi le testimonianze che attribuiscono la paternità delle opere sono frutto di trasmissione orale e ricordi personali degli autori, solo occasionalmente si fa riferimento a documenti scritti che oggi, purtroppo, non sono pervenuti1. Le opere di sicura attribuzione ai Petronzio sono quattro e sono la Madonna della Libera, la Madonna di Monte Leuci, la Madonna delle Grazie e S. Oliva [figg. 1-4]. Il terminus post quem per la loro realizzazione è l’apparizione della Vergine avvenuta l’8 giugno 1723 in seguito…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Marco Sbardella Numerose e di pregevole qualità sono le sculture lignee a soggetto sacro che tra il secolo XVIII e la seconda metà del XIX furono realizzate da artisti riconducibili tutti ad un unico ceppo famigliare originario di San Germano (l’odierna Cassino): i Petronzio. Nonostante, il valore delle opere di questa bottega d’arte assicurato anche dalla ampia diffusione delle loro produzioni, da Paliano, a Scicli (Rg), da Cassino, a Circello (Bn), a Canneto (Settefrati), a Pontecorvo, a San Giovanni Incarico, ad oggi uno studio approfondito e completo sulla biografia, sullo stile e le caratteristiche dei lavori dei Petronzio non è ancora disponibile. In alcuni recenti contributi di Acconci1 e Boscarino2 vengono alla luce significativi elementi di novità che contribuiscono ad accrescere la curiosità sui Petronzio, i quali…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Alberto Mangiante Citando il titolo del bel film di Visconti Gruppo di famiglia in un interno, questa foto in albumina presenta il gotha dei monaci di Montecassino negli anni che precedettero le nuove leggi soppressive del 7 luglio 1866 e del 15 agosto 1867 che privarono il monastero cassinese di ogni potere, sia giuridico sia economico. Alcuni elementi sulla possibile datazione della foto provengono dall’opera di Andrea Caravita «I codici e le arti a Montecassino»1 in cui l’autore descrive i lavori di restauro degli affreschi della Basilica e della Cripta per mano del pittore napoletano Gioacchino Scognamiglio e di suo figlio Carlo, quest’ultimo uno dei protagonisti della foto. Sempre secondo la cronaca del Caravita, questi lavori di restauro si svolsero negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia e…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Lungo i fiumi, si sa, sono sorte grandi civiltà, il Gange, per esempio, l’Eufrate, e, da noi il Tevere. Le ragioni sono evidenti. Un fiume assicura l’elemento vitale per una popolazione, l’acqua, che, a sua volta, assicura la produzione agricola e zootecnica; né va trascurato il mezzo di comunicazione meno costoso. Il fiume Garigliano ha tutte queste caratteristiche. La sua navigabilità ha consentito, fin dall’antichità, la nascita di molti centri abitati lungo le sue sponde. La storia ci tramanda i nomi di alcune di esse: Ausona, Minturnae, Sinuessa, che, a dire il vero, facevano parte di una pentapoli Aurunca che comprendeva anche Suessa e Vescia. Ci è noto l’importante porto di Minturnae alla foce del fiume e, da tempo recente, quello di Mortola, frazione del…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Giovedì 31 maggio 2017 alle ore 17 presso la Biblioteca Comunale «Pietro Malatesta» di Cassino è stato presentato il volume di Francesco Venditti Il diario perduto: le ragioni di John e Franz da parte del prof. Silvano Franco, docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Cassino che ha firmato la Prefazione, di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Cdsc-Onlus, dell’arch. Maurizio Zambardi, presidente dell’Associazione culturale «Ad Flexum» di San Pietro Infine, con il coordinamento del prof. Gianni D’Orefice e il saluto introduttivo del sindaco di Cassino, ing. Carlo Maria D’Alessandro. Venditti Francesco, Il diario perduto: le ragioni di John e Franz, Grafiche Zaccara, Lagonegro (Pz) 2018, pagg. 284, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 14,8×21 Il diario perduto: le ragioni di John e Franz è un romanzo storico…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVIII, n. 2, Aprile – Giugno 2018 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.  83 – E. Pistilli, Dalla scomparsa Vescia al Porto di Mortola (Rocca d’Evandro). Una lunga storia da esplorare “        95 – S. Di Palma, Le chiese di Santa Maria della Libera in Aquino e di San Domenico Abate in Sora. Cultura desideriana all’ombra di Montecassino. “      104 – M. Ottaviani, La cappella gentilizia di S. Anna. Anitrella e i Lucernari. “      109 – S. Saragosa, Il tormentato rapporto degli abitanti di Caira con l’acqua potabile. “      110 – C. Jadecola, Aquino: alla ricerca di una maestra. La scuola di una volta. “      113 – G. Petrucci, Spigolature per la storia di Sant’Elia. “      118 – G. de Angelis-Curtis, I fratelli Vito, Gerardo, Cesidio e Luigi Di Ciacca di Picinisco. Tra Grande Guerra…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Rita Cacciami* La scuola e le istituzioni territoriali, grazie alla presenza del prefetto merito Piero Cesari e del sindaco Carlo Maria D’Alessandro, hanno riservato loro onori e meriti. Anche se non hanno vinto il primo premio. Sono arrivati, infatti, finalisti al concorso nazionale «Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione», con il progetto dal titolo «La Costituzione italiana: settant’anni e non sentirli, tra eredità ed impegno». [Il 7 giugno 2018], nella biblioteca comunale è stato proiettato il video realizzato dagli studenti dell’Itcg «Medaglia d’Oro» Città di Cassino e presentato dalle classi V D e V E. In occasione del 70° anniversario della Costituzione, gli studenti, sotto la guida del Dirigente, Prof. Marcello Bianchi e dei docenti di Scienze giuridiche ed economiche, Proff. Antonio Riccardi…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 19 maggio 2017 alle ore 19 nella suggestiva cornice della corte del Castello dei Conti d’Aquino a Piedimonte alta, è stato presentato, nell’ambito delle manifestazioni celebrative intitolate «Guerra & Pace» organizzate a ricordo degli eventi della Seconda guerra mondiale dalla locale Pro Loco del presidente Alfonso Testa, il volume di Erasmo Di Vito e Francesco Di Giorgio intitolato L’odissea degli internati militari italiani della provincia di Frosinone nell’inferno del terzo Reich. La relazione storica è stata tenuta dal presidente del Cdsc-Onlus, Gaetano de Angelis-Curtis. Erano presenti Domenico Polselli, presidente della Banca Popolare del Frusinate che si è fatta promotrice della stampa del volume e dell’interessante mostra a corredo, il sindaco Gioacchino Ferdinandi, gli assessori, molti cittadini nonché il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli alla sua prima uscita dopo…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 19 maggio 2017 in località «I Pozzi» di Coreno Ausonio, si è tenuto, un pomeriggio di rievocazione storica nel «74° anniversario del passaggio della guerra 1944-2018». All’evento hanno preso parte il vescovo di Varsavia, mons. Piotr Jarecki, l’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, il sindaco di Coreno Domenico Corte, il parroco d. Andrea Zdanuk, delegazioni di cittadine gemellate provenienti dalla Polonia, dall’Ungheria, da Malta. Si è iniziato con l’inaugurazione del «Museo della Linea Gustav» (un evento emblematico poiché in controtendenza rispetto alle difficoltà e alla chiusura dei tanti centri museali italiani) con consulenza e allestimento dell’Associazione Linea Gustav del dinamico presidente Damiano Parravano e della fotografa Cristina Canali. Quindi il presidente del Cdsc-Onlus Gaetano de Angelis-Curtis ha provveduto alla presentazione del volume, patrocinato dal Comune e dalla Parrocchia…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica il numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* Per la seconda volta, sabato 18 maggio 2018, l’Associazione Agorà Theodicea ha chiamato a raccolta gli studenti delle scuole superiori del Cassinate a interrogarsi, indagare e riflettere sui cambiamenti nel territorio intercorsi tra la fine della guerra e gli anni del «miracolo economico», raccogliendo testimonianze dirette e documentazione storica. È la seconda edizione del Premio letterario «Le storie nella Storia». Lo scorso anno si volle osservare l’immediato dopoguerra, e fu memorabile la serata della cerimonia di premiazione, con testimonianze particolarmente toccanti e significative. Quest’anno nell’indagine ci si è spinti più in avanti nel tempo, dalla fine degli anni ’50 agli anni ’70, per cogliere i progressivi mutamenti da una società «rurale» ad una società «industrializzata e moderna». Nella zona di Cassino, l’apertura dello stabilimento Fiat e…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . La commemorazione, svoltasi a Sant’Elia Fiumerapido il 15 maggio 2018, del 170° anniversario della morte del filosofo, patriota e martire del Risorgimento Italiano, il santeliano Angelo Santilli, ha offerto l’occasione per consegnare delle targhe di riconoscimento culturale ai ricercatori storici santeliani Giovanni Petrucci e Sabatino Di Cicco dal seguente testo: . . «Pro Loco, Comune e cittadini tutti di Sant’Elia Fiumerapido con sentito affetto e riconoscenza al Prof. Giovanni Petrucci per la lunga, amorevole e ammirevole dedizione rivolta alla ricerca e alla conoscenza della Storia e delle Antichità di Sant’Elia Fiumerapido ed il suo territorio, con sue profonde e certosine pubblicazioni. Grazie Preside!». . . . Identica targa, personalizzata e conclusa con un «Grazie Sabatino!», è stata fatta giungere all’insegnate Sabatino Di Cicco. L’evento si è inserito nelle…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Nel pomeriggio di sabato 25 aprile 2018, in occasione della ricorrenza della Liberazione e in coincidenza con il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, nell’atrio del municipio, è stata inaugurata una stele commemorativa riportante l’elenco dei caduti militari e delle vittime civili originarie di San Pietro Infine e perite nel corso dei due conflitti mondiali. Dopo l’intervento del sindaco di San Pietro Infine Mariano Fuoco, che ha ribadito l’importanza di avere finalmente un elenco completo dei sampietresi morti a causa delle guerre, la stele è stata benedetta dal parroco monsignor Lucio Marandola. Il merito dell’importante iniziativa va all’Associazione culturale «Ad Flexum» di San Pietro Infine e in particolare al suo presidente Maurizio Zambardi, che, nel mese di dicembre dell’anno scorso, dopo un laborioso lavoro di ricerca e…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Ampia e calorosa partecipazione di pubblico al convegno che si è svolto sabato 10 marzo, presso la sala convegni del Comune di San Pietro Infine. Tanti erano gli amici e le persone di cultura che hanno voluto essere presenti a questo importante appuntamento, incentrato su un uomo dalle mille risorse, con una immensa cultura, e, soprattutto, dotato di eccellenti doti umane. Mentre scorrevano le immagini su uno schermo gigante, ritraenti le foto delle varie attività svolte dall’Associazione Ad Flexum con Amerigo Iannacone, la serata ha avuto inizio con una premessa-introduzione di Maurizio Zambardi, instancabile presidente del sodalizio culturale, il quale Zambardi ha esordito col dire che quello che ci si accingeva a fare non era un vero e proprio convegno, ma una sorta di pre-convegno che vuole anticipare in…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . 1 – PONTECORV0 Sabato primo luglio 2017 presso la Biblioteca Comunale «Fabrizio De André» si è svolta, con il patrocinio del Comune di Pontecorvo, la presentazione del libro sulla prima guerra mondiale. Dopo i saluti portati dal sindaco di Pontecorvo, dott. Anselmo Rotondo, a nome dell’Amministrazione della cittadina fluviale, il prof. Angelo Nicosia ha svolto un’ampia, precisa e accurata presentazione del volume.  . 2 – PIEDIMONTE SAN GERMANO I cinquemila “figli” dell’alta Terra di Lavoro caduti durante la Prima Guerra Mondiale di Giuseppe Antonelli*   Nella straordinaria cornice della chiesa settecentesca di San Nicola si è svolta la presentazione del volume La Prima Guerra Mondiale e l’Alta Terra di Lavoro dello storico dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Gaetano de Angelis-Curtis. Un evento organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 19 maggio 2017 una delegazione del Cdsc-Onlus, composta da una quindicina di soci ha incontrato Fernando De Rosa accompagnato da Pescara a Cassino da due suoi figli per una delle sue periodiche visite ai luoghi natii. Il simpaticissimo incontro si è svolto presso uno dei ristoranti della «città martire» ed è stato impreziosito da aneddoti passati e presenti, da detti popolari, motti e modi di dire scanditi anche nell’«indialetto cassinese». Il Cdsc-Onlus ha voluto fare omaggio al «patriarca cassinese» trasferito in terra dannunziana, come riconoscimento delle sue doti umane e professionali nonché a ricordo del piacevole momento trascorso assieme, della targa fatta realizzare in occasione del ventennale 1998-2018 dell’Associazione dedicandola al «socio onorario Fernando De Rosa».   (67 Visualizzazioni)

. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . De Rosa Fernando, L’ora tragica di Montecassino, Editrice Sigraf, Pescara 2011, pagg. 179, illustr. b./n.; f.to cm. 14,5×21; ISBN 978-88-955-6635-1; € 18,00, 2ª edizione [con l’aggiunta di un inserto fotografico; 1ª edizione del dicembre 2003, Edizioni Tracce, Pescara] Per una sessantina di anni l’autore aveva conservato una sorta di diario scritto nel secondo semestre del 1943 e nel primo del 1944 quando la sua vita e quella della sua famiglia era stata sconvolta e travolta dal passaggio del fronte di guerra a Cassino. Una vita trascorsa fin lì in una più o meno tranquilla e laboriosa Cassino dei primi anni di guerra ancora non soggetta a bombardamenti fino al 10 settembre 1943. Poi per sfuggire agli attacchi aerei sempre più distruttivi, i De Rosa sfollarono nelle zone circostanti…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Carlo Luigi Torelli . Montecassino nella storia e nell’arte. Affetti e ricordi Presso Giuseppe Guidetti, Reggio d’Emilia 1916, pp. 279-280   MONTE CASSINO NEL MARE   Bianca, greca sul pian nebbia si stende: Eccolo il monte fra spumoso mare! Qua e là una vetta, come scoglio, appare; Ed alto nel sereno, il sol risplende. Ma a poco a poco il bianco mar si fende, Ed a gonfiar comincia ed ondeggiare: La casa, il bosco, il piano verde traspare: Lieve la nebbia in fiocchi sparsi pende. E s’alza e sfuma ne l’azzurro immenso, Tal sovra tutta la creata polve Brilla l’onniveggente occhio di Dio: E tal la gloria degli umani e il denso Fumo da le superbe età dissolve, E sta, sul tempo sull’eterno, Dio.   Il fenomeno…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando De Rosa Il 18 maggio 1944, alle ore 10,50, la bandiera polacca della «divisione Carpazi» si alzava sulle rovine dell’Abbazia. Nello stesso istante duemila bocche da fuoco, che da otto mesi vomitavano tonnellate e tonnellate di esplosivi, cessavano il loro fragore assordante. Su tutta la linea Gustav gravò il silenzio della desolazione estrema: la battaglia di Cassino era finita. Dopo i Longobardi, i Saraceni e il terremoto, la quarta distruzione di Montecassino era un fatto compiuto. Oggi, a dieci anni dall’evento, il Monastero è tornato ad essere quello che fu sempre: un grande centro di cultura e fervore spirituale. Ma più non sono tornati i sepolti vivi, la gran parte dei profughi che sotto il tetto di S. Benedetto sperarono di salvarsi. Trecento ne perirono: uomini,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando De Rosa* Pubblichiamo due articoli apparsi su quotidiani romani, scritti da uno dei sopravvissuti alla distruzione del cenobio cassinese nonché, a corredo, una lettera autografa dell’abate Ildefonso Rea. . Sono passati sei anni da quel 20 maggio 1944 quando l’ultimo colpo di cannone pose fine agli eventi di cui teatro la città di Cassino. Il tempo ha già cancellato dalla mente e dal cuore degli italiani una data, purtroppo mai rievocata che il luogo per lunghi mesi duramente conteso dagli eserciti stranieri. E con esso cadeva «liberata» la storica Abbazia che esattamente 95 giorni prima squadriglie di fortezze volanti ad ondate successive alternantisi con fitti cannoneggiamenti distrussero, lasciando sepolta viva la gran parte dei profughi accorsi nel sacro luogo invano sperando di vivere ancora, pregando e…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Sergio Saragosa L’acqua potabile non manca a Caira solo in questi ultimi tempi per varie ragioni. È un problema che è sempre esistito. Sfogliando i documenti conservati nell’Archivio di Stato di Caserta, relativi al XIX° secolo, si trovano diverse notizie concernenti il rapporto che gli abitanti del casale di Caira hanno avuto con l’approvvigionamento dell’acqua potabile. Il problema era già presente nel 1815, come si evince nell’ esposto presentato da alcuni abitanti di Caira al sottointendente di Sora, del cui omonimo Distretto faceva parte il Circondario di San Germano (odierna Cassino). Un gruppo di abitanti e braccianti (contadini) di Caira, fra cui Marco Varone, Lorenzo Velardi, Rosato Pittiglio, Angelo Nardone, Loreto Saragosa, Giovanni Nardone, Antonio Grossi, Nascenzio Miele, Erasmo Miele, Benedetto Saragosa (da notare che quasi tutti i…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis Antonio Di Ciacca e Maria Teresa Coppola era una coppia di contadini residenti a Picinisco in via «Ciacca valleoscura», località detta «i Ciaccia». Ebbero complessivamente sette figli di cui quattro maschi, Vito, Gerardo, Cesidio e Luigi, che presero parte alla Prima guerra mondiale, e tre femmine. Di essi solo una, Maria Immacolata, ha trascorso tutta la sua vita a Picinisco, continuando a risiedere nelle proprietà di famiglia a «i Ciaccia» dove è deceduta nel 1969, mentre gli altri sono emigrati tutti in Scozia. . Vito Di Ciacca Nato a Picinisco il 17 luglio 1883, primogenito, chiamato a prestare servizio militare il 12 dicembre 1903. Nei primi mesi del 1914 emigrò con la moglie, i fratelli Luigi e Cesidio, la sorella Maria Annunziata, il cognato…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci Riporto la trascrizione di due documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Caserta riguardanti il primo l’uccisione di una lupa nelle campagne di Sant’Elia, avvenuta il 6 marzo 1870 e l’altro, più interessante, sull’apertura dell’Ufficio del Telegrafo, risalente agli anni intorno al 1875. A seguire il rinvenimento di un pezzo di cornicione e alcune considerazioni sulla questione delle mura ciclopiche a Sant’Elia Fiumerapido.   Uccisione di una lupa «Sora, 29 marzo 1870 Sotto-Prefettura del Circondario di Sora Oggetto: Uccisione di una lupa in S. Elia Ill.mo Sig. Prefetto della Provincia di Caserta Ai sensi della Circolare del Ministero delle Finanze del 24 febbraio 1843 fo tenere a V. S. Ill.ma il verbale sull’uccisione di una lupa in S. Elia con l’orecchio che il Sindaco assicura di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola Come scrive Ottavio Cicchinelli, «l’istruzione pubblica nel Regno Borbonico era affidata ai vescovi, che sceglievano i maestri e ne controllavano l’operato; mentre il Governo si limitava ad impartire direttive di carattere generale e ad assicurare, tramite i comuni (che però non sempre collaboravano), i locali e lo stipendio ai maestri. «Si trattava, in verità, di un servizio scolastico poco efficiente: i locali erano inadeguati, i sussidi didattici molto scarsi, gli insegnanti non sufficientemente preparati. Questi ultimi non avevano una competenza specifica, poiché nella vita svolgevano tutt’altro mestiere: erano sacerdoti (nel migliore di casi), ma soprattutto artigiani (per i maschietti) e casalinghe (per le fanciulle). Le maestre, in alcuni casi, erano anche analfabete; ma non era un problema, questo, poiché le donne in quel tempo, più che…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Marcello Ottaviani Tra il 1829 e il 1836 nasceva ad Anitrella la Cartiera Lucernari1. Ben presto intorno ad essa, al mulino e al frantoio2, sulla destra del Liri, sorsero diverse case che formarono quella che col tempo si chiamò «Anitrella». Tuttavia a questa comunità, che viveva del lavoro della cartiera e dei campi, mancava il luogo per pregare. Papa Gregorio XVI con Breve del 13 febbraio 1836 diede facoltà a Francesco Lucernari di erigere una cappella, che fosse anche Oratorio Festivo. «La donazione venne incontro alle esigenze spirituali e logistiche della popolazione, che per assistere alle sacre funzioni, doveva percorrere molta strada impervia fino alla parrocchia di S. Pietro Apostolo di Monte San Giovanni Campano»3. Nel 1993 i Lucernari donarono la Cappella alla Parrocchia di Anitrella. La cappella…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Stefano Di Palma Dauferio, conosciuto come l’abate Desiderio di Montecassino (1027-1087), è una figura di straordinaria importanza dello sviluppo storico e artistico del Meridione italiano; figlio dei duchi longobardi di Benevento, egli diventò monaco presso il monastero di Santa Sofia dove mutò il suo nome in quello di Desiderio. Nel 1058 fu chiamato alla guida del cenobio di Montecassino; nel 1059 divenne cardinale presbitero di Santa Cecilia in Trastevere e vicario papale nel sud della penisola, finché nel 1086 ascese al soglio pontificio – se pur brevemente per morte sopraggiunta – con il nome di Vittore III. In particolare due caratteristiche evidenziano l’attività di questo ecclesiastico: le capacità diplomatiche (egli è ricordato come mediatore nelle contese prima tra il papato e i Normanni e poi tra papa Gregorio…

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. STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVIII, n. 1, Gennaio – Marzo 2018 >Scarica il pdf . In questo numero: Pag.   3 – Editoriale “         5 – G. Ceraudo, G. Murro, V. Malakuczi, G. Monastero, Il progetto Metateca ad Aquinum. Una prospettiva “aumentata” per conoscenza e fruizione. “        12 – V. Mancini, Ferdinando e l’acqua santa. “        18 – D. Lollo, Lʼantica via di comunicazione «Porta del Mercato Vadogrande». Appunti di toponomastica alvitana. “        24 – Comunicazione. “        25 – C. Jadecola, Scorci a fosche tinte nella storia della «Valle dei Santi». “        35 – L. Meglio, Suor Colomba Boimond (1880-1956) un fiore del Carmelo. “        41 – E. Pistilli, Montecassino: un secolo di bollettini ufficiali. “        43 – G. Petrucci, La festa dell’Assunzione. “        47 – A. M. Arciero, La figlia scomparsa. “        49 – Visita di una Rappresentanza della Repubbica…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Ildefonso Schuster – Ildefonso Rea, Il carteggio (1929-1954). Tra ideale monastico e grande storia, a cura di Mariano Dell’Omo, Jaca Book, Milano 2017, pagg. 302, ill. b./n; f.to cm. 15×23; ISBN 978-88-16-30595-3; € 30,00 Il volume è curato da don Mariano Dell’Omo, direttore dell’Archivio di Montecassino, il quale ha inteso celebrare due insigni personalità del Novecento italiano: Ildefonso Schuster cardinale, arcivescovo di Milano, proclamato beato da papa Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996, e Ildefonso Rea abate di Cava dei Tirreni e poi di Montecassino, vescovo titolare di Corone. Allo stesso tempo il volume si caratterizza per essere anche un pregevole strumento di ricerca a disposizione di storici e studiosi. La corrispondenza Schuster-Rea inserita nel volume risulta composta da 191 lettere inedite, rintracciate ed estrapolate anche da…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Mercoledì 28 febbraio, presso la «Sala San Benedetto», della Filiale di Cassino della Banca Popolare del Cassinate,  si è svolta l’Assemblea annuale del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus. Dopo le relazioni del presidente Gaetano de Angelis-Curtis e del tesoriere Fernando Sidonio, a fine Assemblea la parola è passata al socio Maurizio Zambardi che ha tenuto una interessante relazione sull’archeologia nel territorio di Venafro. Relazione che ha sostituito quella prevista di presentazione del libro La guerra dimenticata di Giuseppe Russo, perché lo stesso autore è rimasto impedito nel raggiungere Cassino a causa delle cattive condizioni meteorologiche. L’architetto Zambardi, avvalendosi di immagini estremamente interessanti, ha illustrato brevemente le sue ricerche archeologiche condotte nel territorio venafrano a partire dal 1999, quando, quasi per caso, rinvenne il primo lungo tratto di mura…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vittorio Casoni Sabato 17 febbraio 2018 a Cassino nella Sala degli Abati del Palagio Badiale è stato presentato il libro Cronaca Monastero Cassinese di Leone Ostiense e Pietro Diacono, con introduzione e traduzione integrale dal latino medievale del prof. Francesco Gigante, Francesco Ciolfi Editore Cassino, 2016 (il volume è stato oggetto di recensione ad opera di Emilio Pistilli pubblicata su «Studi Cassinati», n. 1, gennaio-marzo 2016, pp. 62-66, e di Paolo Vian su «L’Osservatore Romano» dell’8 agosto 2016). La manifestazione è stata organizzata dal Centro di Documentazione e Studi Cassinati-Onlus. Si è trattato di un evento culturale di notevole importanza per la Città di Cassino in quanto quel libro rappresenta una pietra miliare della storia del nostro territorio, della cultura e della civiltà della nostra Europa. L’iniziativa…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il «Giorno della Memoria», dedicato «al ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti», è stato istituito con legge n. 211 del 20 luglio 2000. Un giorno teso a ricordare nella stessa occasione sia le vittime della Shoah (e cioè lo sterminio del popolo ebraico) sia la persecuzione italiana nei confronti dei cittadini ebrei, ma anche gli italiani che subirono la deportazione, la prigionia, la morte. Quindi con la risoluzione 60/7 del primo novembre 2005, le Nazioni Unite hanno fissato la data del 27 gennaio (in coincidenza con il giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz, avvenuto appunto il 27 gennaio 1945) per la commemorazione del ricordo. Per poter capire meglio questo complesso fenomeno, così…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 27 gennaio 2018, nella prestigiosa «Sala Domenico Purificato» della sede della Prefettura di Frosinone, si sono svolte le celebrazioni del «Giorno della Memoria», istituito con legge 20 luglio 2000 n. 211 per non dimenticare le atroci sofferenze inflitte dal regime nazista al popolo ebraico (la Shoah) ma anche ad altre etnìe come quelle dei Rom, a oppositori politici, disabili, omosessuali, religiosi e a tutti quei militari italiani deportati nei lager nazisti e inquadrati con l’inedito status di Internati Militari Italiani obbligati a lavorare, contribuendo allo sforzo bellico tedesco, e in circa 50.000 lì morti per stenti, fame, freddo, malattie ecc. A ricordo del loro sacrificio e delle loro sofferenze lo Stato Italiano ha istituito la «Medaglia d’onore» che viene distribuita agli ex Imi o ai loro discendenti appunto…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Quanti anni sono passati, quanti amici ho incontrato, quante storie ho narrato, quante invece ho preferito tacere. Le vicende che mi portano qui a scrivere queste poche parole le ricordo con profondo affetto e commozione. Sono l’ormai ex soldato Antonio Vittiglio, nato a Sant’Angelo in Theodice nel lontano 1921, in quella provincia di Frosinone di cui questo libro vuole cantare gli eroi. Le vicende che ho narrato al signor Francesco Di Giorgio sono tra i miei ricordi più preziosi e sono onorato che vengano custodite tra le pagine del suo libro L’odissea degli internati militari italiani della provincia di Frosinone nell’inferno del terzo Reich.  Quella guerra sanguinosa io l’ho vissuta in prima persona, l’ho combattuta nelle fila dell’esercito degli Stati Uniti, ma non in un solo momento ho…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 14 dicembre 2017 a Frosinone, presso l’«Auditorium Diocesano San Paolo Apostolo» è stato presentato il libro L’odissea degli Internati Militari Italiani della provincia di Frosinone nell’inferno del Terzo Reich, opera di Erasmo Di Vito e Francesco Di Giorgio. L’evento è stato organizzato dalla Banca Popolare del Frusinate e dal Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus. Gli indirizzi di saluto sono stati portati da Domenico Polselli, presidente della BPF, da Antonio Pompeo, presidente della Provincia di Frosinone e dal prefetto S.E. Emilia Zarrilli. Di seguito la lettura di alcuni brani di lettere di internati estrapolati dal volume e letti da Teresa Recchia del Centro Universitario Teatrale di Cassino che ha letto anche la toccante testimonianza inviata dagli Usa da Antony Vittiglio, cassinate, combattente nell’Esercito americano nel secondo conflitto mondiale il…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Riportiamo un polemico articolo sulla destinazione da dare alle strutture del Campo di concentramento nell’immediato primo dopoguerra. La questione del Campo di Concentramento cui abbiamo accennato parecchie volte interessa ormai così vivamente l’opinione pubblica da indurci a richiamare su di essa l’attenzione del comm. Pinchera il quale, nella sua qualità di sindaco, volle assolutamente che il Campo di Concentramento dei prigionieri di guerra venisse impiantato a Cassino. Quando perfino il rappresentante politico del Collegio On. Visocchi, allora sottosegretario di Stato, era riluttante a seguire il disegno del comm. Pinchera, questi si ostinò ed ottenne il suo intento. Fu così che parecchi milioni erogò lo Stato per l’erezione del Campo di Concentramento la cui mole enorme sta ora vigile e solitaria a pochi passi dal nostro Comune. Ebbene, oggi che i…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 29 settembre 2017 una rappresentanza della Repubblica Ceca proveniente da Praga è giunta a Cassino a rendere omaggio ai militari dell’ex Cecoslovacchia morti nel Campo di concentramento di Caira tra il 1917 e il 1919 dopo essere stati fatti prigionieri nel corso degli eventi della Prima guerra mondiale. I militari che combattevano nell’Esercito dell’Impero Austro-Ungarico, imprigionati dall’Esercito Italiano furono internati in una serie di Campi di dislocati in tutt’Italia fra cui quello di Caira-Cassino. Molti di essi (circa un migliaio) morirono nel corso della prigionia nel Concentramento di Caira in seguito alle ferite riportate sul fronte o a causa di malattie epidemiche (malaria, spagnola, tifo ecc.) e furono seppelliti nel locale Cimitero civile dove, nel 1933, fu edificato un monumento sepolcrale in parte salvatosi dalle distruzioni della…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Annamaria Arciero Questa storia è la prova che, pur nell’infuriare della guerra, esistono delle persone che non fanno perdere la fiducia nella bontà dell’essere umano. Amalia Di Nallo, oggi una gentile e garbata signora ottantunenne, deve la sua salvezza a una serie di persone buone che ha incontrate nel periodo più triste e pericoloso della sua vita. Era una bambina di circa sei anni, l’ultima di quattro figli orfani di madre, quando, nell’autunno del 1943, arrivò la guerra nella zona di confine tra i comuni di Cervaro e Cassino, ai piedi di monte Trocchio. Il padre, come quasi tutti gli abitanti del luogo, sfollò con i bambini verso S. Antonino trovando rifugio presso la casa di alcuni conoscenti e credette di essere al sicuro con i suoi…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci* Molti dicono che l’orario dell’incoronazione alle undici non risulta opportuno: fa troppo caldo e c’è il rischio che qualcuno si senta male; ma don Gennaro ai criticoni del paese ripete: «La tradizione è tradizione! Come potete avvicinarvi a tavola, se non ricevete la benedizione? Vorreste venirci di pomeriggio, magari ubriachi se avete ritrovato il vino a casa dopo lo sfollamento. La processione dell’Assunta è un avvenimento importante specialmente adesso con tante malattie, con la malaria, con il tifo: serve per innalzare una invocazione, una richiesta di protezione. Quest’anno poi è la prima volta che una Madonna riesce a passare fra le strade del paese». Difatti, puntuale anche oggi, la Statua si vede ondeggiare dall’alto di via delle Torri tutta sforacchiata dalle cannonate e coperta ancora…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli Il 1° maggio 1911 nacque il Bollettino Diocesano di Montecassino («Il Bollettino pel Clero della Diocesi di Montecassino e Prepositura di Atina»), fondato dal neo abate Gregorio Diamare (nominato il 24 luglio 1910), formato cm 17×24. Il 1° numero del «Bollettino Diocesano» di Montecassino. Si rifece agli esempi di precedenti bollettini, di Roma («La Campana di S. Pietro», Bollettino religioso settimanale, Anno 1° – 1874-75) e di Napoli («La settimana Religiosa di Napoli», Periodico religioso scientifico letterario, settimanale nato nel 1898). Uscì più o meno regolarmente come bimestrale fino alla seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra riprese ad uscire come Nuova Serie col n. 1 del 1946 (formato cm 17×24) ad opera dell’abate Ildefonso Rea, sotto forma dapprima bimestrale, poi trimestrale. L’intento era quello di riprendere la…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lucio Meglio È stato scritto: «è vero che il Cristianesimo si fonda solo su Gesù e sulla testimonianza degli apostoli. Però, ha  indispensabile bisogno dei suoi martiri e dei suoi poveri, dei suoi asceti e dei suoi eroi» e possiamo aggiungere: e di suor Colomba Boimond, straordinaria figura di una donna forte ma allo stesso tempo dolce, la cui vita, spesa nella semplicità della contemplazione, è caduta nell’oblio del dimenticatoio. Ogni storia umana conosce momenti in cui l’esistenza si fa particolarmente densa e chiara. In essi viene fuori l’intuizione nascosta di un passato da cui prende forma lo sviluppo successivo. Il momento più significativo per iniziare a raccontare la vita di suor Colomba Boimond è la nascita della sua vocazione, frutto di un discernimento spirituale durato vari anni…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola Strana terra, questa: sebbene comunemente nota come «Valle dei Santi», pur tuttavia, nonostante le altolocate referenze che compaiono nei nomi di gran parte dei suoi comuni, a leggere tra le pieghe di quella che dovrebbe o potrebbe essere la sua storia sembra proprio che su di essa gli influssi celesti siano stati piuttosto avari, almeno negli ultimi secoli. Per il passato, infatti, c’è da supporre che le cose siano andate un po’ diversamente. Ed anche se è difficile dire del tempo in cui Roma era in auge, dal momento che ricerche in tal senso non mi sembra abbiano mai invogliato gli studiosi di ieri né quelli di oggi, per i secoli a venire, invece, soprattutto e specialmente a seguito della venuta da queste parti di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . In merito all’artico pubblicato sul numero scorso di Studi Cassinati, n. 4-2017 alle pp. 306-312, Cassino, i francescani e S. Antonio, il socio Giandomenico Fargnoli ci informa che la decisione dell’arch. Giuseppe Poggi di inserire, su un lato della canonica della chiesa di S. Francesco a Cassino, vari «interessantissimi frammenti di capitelli e di altri elementi decorativi e architettonici» rinvenuti «tra le macerie della chiesa e del campanile», fu presa anche su sollecitazione di Giuseppe Cataldi, presidente della Corte dei Conti, all’epoca incaricato dal governo provvisorio alleato di occuparsi dello stato del patrimonio artistico di Cervaro e Cassino dopo le distruzioni belliche e dei provvedimenti urgenti di salvaguardia da adottare. Non deve essere un caso se in una parete di un’abitazione di via Cervo a Cervaro ubicata di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Domenico Lollo Tra le arterie stradali alvitane più antiche e degne di approfondimento, sia nell’ambito dello studio della toponomastica, sia per quanto riguarda la presenza di vestigia storico-archeologiche, va evidenziata quella che un tempo rientrava sotto la definizione di «Porta del Mercato Vadogrande». Tale toponimo, che interessa i mappali catastali 23, sviluppo allegato A, 25, 29, 34, 35, 37 e 38 del Comune di Alvito, non trova più riscontro nello stradario anagrafico comunale, assumendo oggi, a seconda dei tratti, nomi diversi. Nonostante le modificazioni intervenute nel tempo, con conseguente frantumazione e intreccio in strade vicinali, cioè strade private al servizio dei confinanti, il tracciato storico dell’arteria in questione può essere ancora seguito in modo unitario. Il citato toponimo fa riferimento, da una parte, a una delle porte presenti…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vito Mancini Salito al trono, una delle tante preoccupazioni di Ferdinando II1 furono i confini del regno non tanto quelli marittimi quanto i terrestri, ossia i confini pontifici attraverso i quali avvenivano scorribande di predoni, facinorosi, milizie straniere non solo ma anche dei ricchi feudatari. A questo proposito re Ferdinando soleva dire che il suo regno era tutto immerso nell’acqua anche a nord dove confinava con l’acqua santa, la quale quando si alleava con i nemici delle Due Sicilie era più pericolosa di quella salata che circondava le altre parti del regno. Il nostro re, pur facendo spesso buon viso a cattiva sorte, già sopportava malvolentieri Pontecorvo e Benevento, le due enclaves site all’interno del territorio napoletano da secoli proprietà della Chiesa, perciò non vedeva l’ora di…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di G. Ceraudo, G. Murro, V. Malakuczi*, G. Monastero** Gli scavi di Aquinum sono diventati oggi, dopo dieci anni di campagne, una realtà importante per la formazione di studenti e studiosi del settore dei Beni Culturali. Rappresentano, inoltre, uno nuovo elemento che arricchisce l’offerta culturale di un territorio dal grande potenziale in termini turistici. Nell’area di proprietà del comune di Castrocielo vengono regolarmente condotti interventi non solo finalizzati alla conoscenza scientifica ma anche al miglioramento delle condizioni di visita, di accessibilità al sito e più in generale volti alla valorizzazione del ricco patrimonio della città antica e del suo territorio, il tutto nel rispetto delle diverse competenze e prerogative istituzionali. Le strutture ottocentesche del Casale Pascale1, parte del patrimonio immobiliare del Comune, hanno fornito lo spazio per ideare,…

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. «Studi Cassinati», anno 2018, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Uno dei temi di cui molto si dibatte in questi ultimi tempi riguarda la divulgazione di notizie false che oggi va di  moda chiamare «fake news» perché fa più trendy ma una volta venivano definite, più correttamente, come «bufale». Queste notizie false, che non risparmiano alcun settore della società, vengono messe in circolazione attraverso la carta stampata o i mezzi televisivi oppure, da qualche tempo, tramite i social network per i più svariati motivi: dalla goliardia, nel caso più ingenuo (ricordate la notizia, falsa, delle suore multate per eccesso di velocità mentre andavano ad Aosta? con tanto di motivazione cioè quella di precipitarsi in ospedale dove era stato ricoverato papa Benedetto XVI, nonché di precisazioni come la velocità raggiunta di 180 km/h), al pettegolezzo, all’intento di screditare, e dunque…

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STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVII, n. 4, Ottobre – Dicembre 2017 >Scarica il pdf In questo numero: Pag. 243 – G. R. Bellini, A. Launaro, M. J. Millett, Interamna Lirenas: una ricerca in corso. “ 251 – E. Pistilli, Giovanni Andrea Ricci di Guevara alias Fray Juan Rizi (1600-1681). Monaco di Montecassino, pittore, architetto e trattatista spagnolo. “ 261 – V. R. Perrino, Profilo storico dello spettacolo e del teatro nel Lazio Meridionale (seconda parte). “ 276 – C. Jadecola, Da ‘Pescolocascio’… a Montecassino con David Herbert Lawrence. “ 287 – G. de Angelis-Curtis, Emilio Conte e Vincenzo Simoncelli a cento anni dalla scomparsa. La rappresentanza politica dell’alta Terra di Lavoro. “ 297 – F. Di Giorgio, Annibale Lucernari a cento anni dalla scomparsa. La rappresentanza politica dell’alta Terra di Lavoro. “ 300 – A. Letta, Si è spenta a 96 anni Immacolata…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 . N. 1 – 2017 G. Ceraudo, G. Murro, V. Petrucci, A. Ugolini, P. Giglio, P. Guacci, S. Pantano, Le terme centrali di Aquinum: nuovi dati dalla campagna 2016, pag. 3 – L. Arnone Sipari, Note su G.P. Mattia (alias G.P.M. Castrucci) e sulla traditio della secentesca Descrittione del ducato di Alvito, pag. 9 – C. Jadecola, Galeazzo Florimonte, il vescovo di Aquino che ispirò Il galateo, pag. 22 – G. Petrucci, Le case più antiche di Sancto Helia, pag. 26 – E. Pistilli, II cassinate tra Masaniello e Papone (1647-1648), pag. 32 – L. Meglio, Le famiglie Tondi e Tronconi di Sora: note storiche, pag. 37 – G. de Angelis-Curtis, La Prima guerra mondiale e i primi rinvenimenti dell’età del ferro a Cassino. A cento anni di distanza, pag. 40 – G. de Angelis-Curtis, Il 4 novembre 1918 del tenente Olindo Bartolomucci,…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il 15 dicembre 2017 è scomparso Francesco De Rosa. Aveva 83 anni ed era originario di S. Ambrogio sul Garigliano. Docente di Italiano e Latino prima e poi preside del Liceo Scientifico di Cassino ha accompagnato, nel percorso di formazione scolastica superiore, generazioni di studenti. Ho avuto la fortuna di essere stato un suo studente al Liceo Scientifico «Pellecchia» di Cassino a metà degli anni ’70. Seguì quella classe del corso «A», che aveva preso a inizio del triennio, fino alla maturità declinando la possibilità di sospendere l’attività di insegnamento per dedicarsi esclusivamente alle funzioni di sussidio alla gestione dell’istituto. Pur sapendo di doversi sottoporre a maggiori carichi di lavoro, non volle, dunque, interrompere il rapporto con i suoi studenti. Senso dell’umorismo e cordialità sono state le…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di G. de Angelis-Curtis . Nel corso del XIII secolo furono solo due gli ordini religiosi che vennero riconosciuti dalla Chiesa cattolica: l’Ordine dei frati predicatori (domenicani) e l’Ordine dei frati minori (Ordo Franciscanus), fondati, rispettivamente, da san Domenico di Guzmán e da San Francesco d’Assisi, ambedue inizialmente approvati oralmente da papa Innocenzo III e poi ufficialmente nel 1217 il primo e nel 1224 il secondo, tutti e due che si rifanno a una stile di vita basato su umiltà e povertà. Per il riconoscimento ufficiale i francescani poterono contare a Roma sull’aiuto dei benedettini che, fin da subito, si erano mostrati propensi al poverello di Assisi e ai suoi seguaci. Così nel 1213, sette anni dopo la conversione di Francesco, il beato Villano, vescovo di Gubbio, già…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di A. Letta* . Un anniversario così importante, 70 anni!, non poteva mancare di lasciare un’opera duratura a ricordo, ed ecco che le  celebrazioni per il 70° anniversario della riapertura al culto della chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova in Cassino dopo la distruzione bellica, entrate nel vivo, hanno visto, venerdì 1° dicembre, la presentazione del libro La chiesa di S. Antonio a Cassino, un volume monografico sulla storia dell’edificio sacro. Autrice è Chiara Mangiante, che ha condotto precise, approfondite e pertinenti ricerche storiche, e corredato il libro di molte immagini, grazie anche al ricco archivio fotografico di suo padre, Alberto Mangiante. È stato il parroco, Don Benedetto Minchella, ad introdurre i lavori, dichiarando che si tratta di un affare di famiglia” e come una vera famiglia,…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di M. Zambardi . Domenica 17 settembre 2017, in Piazza Risorgimento a San Pietro Infine, durante la consueta processione dell’Addolorata, si è svolta una cerimonia commemorativa con scoprimento di una targa a ricordo del giovane sampietrese Domenico Di Zazzo, morto tragicamente durante i lavori di ricostruzione del dopoguerra. La targa è stata voluta e posizionata, nel 70° della ricorrenza, dall’Amministrazione comunale di San Pietro infine su segnalazione dell’Associazione culturale «Ad Flexum». Durante la cerimonia, presieduta dal sindaco Mariano Fuoco e officiata da Monsignor Lucio Marandola, sono stati ricordati anche tutti coloro che si sono adoperati nel dopoguerra per ricostruire il paese distrutto e martoriato dalla guerra.  .  . Nel mese di settembre del 1947, durante i lavori per la ricostruzione postbellica del nuovo centro di San Pietro Infine…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di A. Letta . Il 9 dicembre u.s. è tornata alla Casa del Padre Immacolata Bianchi sorella di don Pietro Bianchi monaco benedettino della Badia di Cava dei Tirreni, nato a Cassino e deceduto vari anni fa. Il giorno prima, solennità della Immacolata Concezione della B. Vergine Maria, la Sig.na Immacolata, che lo scorso 29 novembre aveva compiuto 96 anni, era stata festeggiata nell’Istituto San Pio X dell’Opera femminile Don Guanella a San Pancrazio, Roma, dove dal 1946 viveva da invalida curata dalle suore Figlie di Santa Maria della Provvidenza. È sicuramente volata dritta in Paradiso. La sua storia va ricordata. Immacolata era una vittima del primo bombardamento di Cassino il 10 settembre 1943, data in cui ebbe inizio il calvario di Cassino e Montecassino. Immacolata aveva 22 anni…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di F. Di Giorgio . Annibale Lucernari nacque a Monte San Giovanni Campano (Fr) il 30 luglio 1856. Morì a Roma il 24 ottobre 1917. Era il 16 ottobre quando accusò il primo malore mentre si recava al ministero della Guerra. In quello stesso giorno si sarebbe dovuto recare a Montecitorio dove l’aspettava un intervento commemorativo dell’onorevole Emilio Conte ex deputato al parlamento e suo amico personale. Soccorso e sottoposto a intense cure dal senatore ed amico Ettore Marchiafava (medico cattedratico presso l’Università di Roma), dopo giorni di paure ed angosce non riuscì a superare la crisi. Aveva compito gli studi a Roma e subito dopo si era ritirato a Pontecorvo ove risiedeva la sua famiglia. In questa città gli fu affidato il governo della cosa pubblica in…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di G. de Angelis-Curtis . In due mesi dell’estate-autunno del 1917 l’alta Terra di Lavoro perse tre importanti suoi rappresentanti politici, nonché autorevoli esponenti della cultura, delle scienze giuridiche, delle attività industriali e della produzione agricola, di cui due ancora in carica come componenti della Camera dei Deputati e cioè il prof. Vincenzo Simoncelli, il conte Annibale Lucernari, e un altro, l’avv. Emilio Conte, che lo era stato negli anni precedenti. Lucernari era eletto nel collegio di Pontecorvo, gli altri due in quello di Sora accomunati, questi ultimi, anche dallo stesso «fato [che] troncò d’entrambi la brillante carriera forense e politica, poiché la cara esistenza di Emilio Conte si spense anch’essa, come quella del Simoncelli, in età non ancora matura»1. . Emilio Conte Nato ad Arpino il 15…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di E. Pistilli . Non sono mai mancati artisti tra i monaci di Montecassino. I prestigiosi codici miniati ne sono solo un lontano  esempio. Per giungere ai tempi odierni basti ricordare il celebre D. Francesco Vignanelli (Civitavecchia 1888 – Montecassino 1979), pittore e scultore, o, un bel po’ prima – ma solo perché ce ne siamo già occupati –, il monaco Vincenzo Bove o Bovio (Bitonto, 1808? – Montecassino,1889), nipote dell’abate Luigi III Bovio da Bitonto (ab. 26 nov. 1821 – magg. 1828)1. È tempo, ora, di parlare di un altro valente e rinomato artista monaco cassinese, mai salito agli onori della élite storica ed artistica di Montecassino. Parliamo di Giovanni Andrea Ricci, monaco benedettino spagnolo, che chiuse la sua esaltante missione tra le mura della badia cassinese:…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di C. Jadecola . Era quasi il finire degli anni Sessanta del secolo scorso quando mi capitò di leggere L’amante di Lady Chatterley di David Herbert Lawrence, fino a qualche anno prima al bando in tutta Europa per via degli espliciti riferimenti a situazioni di natura sessuale, in cui si racconta la storia di una nobildonna, Lady Chatterley, consorte di un uomo di pari rango reduce della Prima Guerra mondiale, nel corso della quale era rimasto paralizzato, che aveva una relazione con un certo Mellors, un guardiacaccia, il tutto ambientato in un distretto industriale dell’Inghilterra del nord. E fu proprio questa localizzazione che mi tornò alla mente quando, tempo dopo, agli inizi degli anni Settanta, dovevo scrivere un articolo per il mensile «Ciociaria settanta»1 nel contesto di un’inchiesta…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di V. R. Perrino . Un altro nome del Settecento sorano è quello di Antonio Jerocades, nato a Parghelia, piccolo centro vicino Tropea, in quella che allora era chiamata Calabria Ulteriore. Proposto per una cattedra nel Collegio Tuziano di Sora, si recò nel ducato sorano per insegnare filosofia e belle lettere. Nei ritagli di tempo che gli lasciava il suo lavoro scolastico, compose un dramma intitolato Olinto e Sofronia, che fece rappresentare dagli stessi suoi discepoli, per loro divertimento, durante le festività di carnevale del 1769. Questo dramma venne poi pubblicato a Messina nel 1777, insieme con la cantata Il consiglio dei numi. Nel gennaio 1770, Jerocades, incoraggiato forse dai buoni risultati scenici ottenuti dai suoi allievi con la recita dell’anno precedente, compose un altro dramma, Il ritorno di Ulisse, affinché…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di G. R. Bellini, A. Launaro, M. J. Millett* . Sin dal 2010 l’area archeologica di Contrada Termine e il territorio circostante sono stati oggetto di un ampio programma di ricerche volte ad approfondire la conoscenza della città romana di Interamna Lirenas. Questa iniziativa è il risultato di una stretta collaborazione che vede protagonisti la Facoltà di Studi Classici dell’Università di Cambridge, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti, e il Comune di Pignataro Interamna, con la partecipazione dell’Accademia Britannica di Roma e dell’Università di Gent1. Il progetto ha visto l’impiego di diverse metodologie archeologiche (prospezioni geofisiche, ricognizioni di superficie e scavo stratigrafico), i cui risultati, seppur di diversa natura, possono essere efficacemente integrati, contribuendo in tal modo ad una…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Manlio Del Foco* . Eravamo divisi, come tutti gli scolari del’43, tra fautori della Marina e fautori dell’Aviazione, l’arma azzurra, l’arma giovane. Io, affascinato dalla potenza di fuoco delle corazzate e degli incrociatori, dalle imprese dei sommergibili e dei sommozzatori vantate alla radio nei bollettini di guerra e mostrate nei «Film Luce», parteggiavo per la Marina. I più erano per l’aviazione e anche essi avevano imprese gloriose da opporre alle nostre. Godevano, però, di due vantaggi: il primo dovuto ad una canzoncina con la quale troncavano le discussioni quando erano in difficoltà: . Della Marina ce ne freghiamo, / Perché dall’alto la bombardiamo. E gira gira l’elica / Romba il motor. / Questa è la vita bella. / La bella vita dell’aviator. . Il secondo vantaggio era…

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STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVII, n. 3, Luglio – Settembre 2017 >Scarica il pdf In questo numero: Pag. 163 – E. Pistilli, 1873: terremoto nella Valle di Comino. Ingenti i danni ma nessuna vittima. Cronaca inedita di un disastro. “ 166 – Spigolature millenarie: i terremoti nel Chronicon casinense. “ 168 – C. Turriziani, Vita e morte senza miracoli del tenente Gabriele Grande di Frosinone. Diario di un ragazzo soldato. “ 174 – M. Zambardi, Il bersagliere Antonio Vecchiarino e un suo “messaggio” murale. San Pietro Infine e il  luogo di sepoltura di un caduto. “ 177 – S. Saragosa, Una lapide particolare nel Cimitero civile di Caira. “ 179 – C. Jadecola, La colonia agricola di Alvito. “ 184 – F. Di Giorgio, Chiare, fresche, dolci (ed amare) acque… “ 189 – M. Del Foco, Ricordi: l’estate del 1943 a Cassino. “ 191…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Guglielmo Piazza* . Sabato 23 settembre 2017 si è chiusa con la proclamazione di vincitori un’altra straordinaria edizione del premio «Fiuggistoria». Pino Pelloni e Giovanna Napolitano Morelli, in compagnia di Maurizio Federico (vincitore della passata edizione), con una cerimonia svoltasi nella Sala Consiliare del Comune di Fiuggi, hanno proclamato i vincitori della ottava edizione del «Premio FiuggiStoria Lazio Meridionale». Il riconoscimento voluto dallo storico Piero Melograni è andato a Gaetano De Angelis-Curtis per il suo La prima guerra mondiale e l’alta Terra di Lavoro (Cassino, 2016) e a Gerardo Di Giammarino per la ricerca Storia dell’Ospedale Umberto I di Frosinone (Ceccano, Birdland, 2017). L’edizione di quest’anno, dedicata alla memoria di don Celestino Ludovici, autore di una pregevole Storia di Anticoli, ha visto quindici libri in finale a…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . La città di Cassino non può e non vuole dimenticare i suoi morti e continua a contare gli anni trascorsi dalla sua terribile storia di guerra, morte e distruzione. La data del 10 settembre – primo inaspettato e crudele bombardamento della città – continua ad essere ricordata e celebrata con la fedeltà e la caparbietà di chi vuole conservare la memoria collettiva e farla conoscere alle nuove generazioni che hanno avuto la fortuna di non conoscere direttamente la guerra. E sono arrivati a contare 74 anni. Dopo la breve ma significativa cerimonia civile del mattino, in cui il Sindaco della città ha deposto un fascio di fiori al Monumento ai Caduti, vicino al Muro del Martirologio, nel pomeriggio, grazie alla benemerita iniziativa del CDSC…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Gaetano de Angelis-Curtis . Germano nasce da una famiglia benestante di Capua nel V secolo. Fin da giovane si dedicò ad opere di carità, provvedendo all’assistenza dei poveri. Quando poi il padre morì, rinunziò a tutti i suoi beni, vendendo tutto il suo patrimonio e destinando tutti i suoi averi agli indigenti. Quindi fu nominato vescovo ma questa sua elevazione episcopale non l’entusiasmò, anche se finì per accettarla. Tra il 529 e il 520 gli viene affidato un importante e delicato incarico. Il papa Orsmida (di Frosinone) lo scelse per porlo a capo di una ambasceria inviata a Costantinopoli con lo scopo di risolvere uno scisma nella chiesa cristiana iniziato qualche decennio prima (lo scisma d’Acacio) e che rappresentava la prima aperta separazione della chiesa orientale da quella…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Nella suggestiva chiesa di Santa Maria delle Grazie ubicata a Caprile di Roccasecca, è stata presentato, il 30 giugno 2017, il volume di: Stefano Di Palma, La pala d’altare della Cattedrale di Aquino e la produzione artistica di Pasquale De Angelis tra Arpino, Roccasecca e Posta Fibreno nel secolo XVIII, Cdsc-Onlus, Cassino 2017, saluto introduttivo di Lucio Meglio, prefazione di Romina Rea, pagg. 72, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 20,9×15,1; ISBN 978-88-97592-37-2 Dopo i saluti di Lucio Meglio, referente zonale del Cdsc-Onlus, si è passati alle relazioni tenute da mons. Giandomenico Valente, direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali e l’edilizia di culto della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino, Pontecorvo, e di Romina Rea, responsabile diocesano dell’area Beni culturali, il tutto magistralmente coordinato da Fernando Riccardi.…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Nell’ambito delle iniziative e manifestazioni organizzate dalla Parrocchia in occasione del 40° anniversario della Consacrazione e apertura al culto della Chiesa Madre di Cassino, si segnala in modo speciale per importanza e interesse quella di mercoledì 5 luglio, per la presentazione del volume Perinsigne Collegiata San Germano Vescovo, di Alberto e Chiara Mangiante. Questa piccola pubblicazione è preziosa perché fa conoscere e considerare anche ai meno esperti, il legame vitale dell’attuale chiesa con quella antica dell’anteguerra, la Collegiata di San Germano o Chiesa Madre. E questo è molto importante, perché chi vi entra e non sa, può notare uno solo degli elementi di legame tra antico e nuovo: il riutilizzo di antichi capitelli e frammenti di colonne, provenienti dalla vicina chiesa di S. Maria…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il 10 giugno 2017 è stata presentato nella Sala consiliare del Comune di Villa Santa Lucia il volume di: Elena Montanaro, Tra le pieghe della memoria, seconda ed. riveduta e corretta, Ivo Sambucci ed., Cassino 2017, presentazione di Gaetano de Angelis-Curtis, pagg. 246, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97079-07-1 Dopo i saluti del sindaco, Antonio Iannarelli, si è stata svolta la relazione di presentazione tenuta dal presidente del Cdsc-Onlus, Gaetano de Angelis-Curtis, con il coordinamento della giornalista Natalia Costa. Infine l’autrice ha voluto ricordare tutte le persone che hanno reso la loro testimonianza riportata nel volume proiettando una serie di foto e di brevi filmati e consegnando personalmente ad ogni familiare una copia del libro. . . Intervento del presidente del Cdsc-Onlus Gaetano de…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli* . Nasce nel 1908, muore nel 1936 e … nel 2003 pubblica un libro sulla distruzione di Montecassino! Un veggente? O io ho bevuto un po’ troppo? Macché! Nulla di ciò. Sono i miracoli di internet che, tra motori di ricerca ed enciclopedie on line, sembra aver fatto confusione tra due omonimi De Rosa: uno anarchico antifascista, milanese vissuto a Torino; l’altro cassinate, sopravvissuto miracolosamente al bombardamento dell’abbazia di Montecassino e vivente. Ma vediamo cosa è accaduto. Il 24 ottobre del 1929 il principe Umberto di Savoia si trovava in Belgio per chiedere la mano della principessa Maria José; quella mattina si era recato alla tomba del Milite Ignoto per il tradizionale omaggio. Un colpo di pistola interruppe la cerimonia: il bersaglio mancato era proprio…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Nella parte costiera del Comune di San Vito Chietino, su un «inaccessibile promontorio coperto di aranci e di olivi» posto fronte mare, si trova una «piccola casa rurale» ricca di memorie di Gabriele d’Annunzio, oggi chiamata appunto «eremo dannunziano» perché il vate vi trascorse due mesi dell’estate del 1889. Dall’eremo si domina la suggestiva marina di S. Vito da cui si diparte uno dei trabocchi che caratterizzano le coste del basso Adriatico. Il trabocco, o trabucco, imponente costruzione realizzata in legno e utilizzata come antica macchina da pesca, fu uno degli elementi che fermò l’attenzione di Gabriele d’Annunzio. Volle allora andare a soggiornare in uno stabile lì nei pressi, in quello che egli stesso definì il «buen retiro» dove ospitò alcuni dei più grandi artisti del tempo…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Il mondo della letteratura e della cultura perde un suo insigne testimone e protagonista. La mattina del 12 luglio 2017 Amerigo Iannacone veniva investito da un’auto, morendo sul colpo e lasciando nello sgomento più profondo familiari, amici e letterati d’Italia e del mondo. Ogni mattina, come sua consuetudine, sospendeva il lavoro nella sua “casa-studio” di Ceppagna per andarsi a prendere un caffè in un bar della vicina Venafro. Qui aveva modo di sfogliare i giornali e di scambiare quattro chiacchiere con conoscenti e amici. A me è capitato più volte di accompagnarlo in questa sua pausa, specie quando ci vedevamo per programmare qualche attività culturale o perché impegnati nella redazione di qualche pubblicazione. Ora mai avrei immaginato di dover scrivere di lui se non…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Anna Maria Arciero . Don Gregorio De Francesco, il monaco bibliotecario di Montecassino, “è tornato alla Casa del Padre”, ma il suo spirito aleggerà sempre tra gli scaffali della monumentale libreria cassinese. Quegli inconfondibili passettini, così ravvicinati, un po’ strascicati ma solerti, che risuonavano al suo approssimarsi, parevano esprimere l’ansia di sapere chi lo cercava e che cosa poteva dare della sua ineguagliabile cultura. E che gioia poi in quegli occhi quando gli esponevi la curiosità che ti aveva spinto a interpellarlo! Subito si illuminavano di piacere. Piacere di saper rispondere, piacere di conoscere quali libri consultare e a quale scaffale rivolgersi – nella sua mente era come se si aprissero le finestre del computer. Ma il piacere più grande era quello del Maestro che vede nell’allievo…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . In ricordo di don Gregorio, si ripropone, l’articolo pubblicato su «Presenza Cristiana», a. XI, n. 6-7 agosto-settembre 2001. Il 5 agosto scorso [2001, ndr] don Gregorio De Francesco, al secolo Francesco, bibliotecario di Montecassino, ha celebrato 50 anni di sacerdozio. La cerimonia solenne è stata officiata alla presenza del p. Abate nella basilica cattedrale. Nato a Messercola, frazione di Cervino, CE, l’1 gennaio 1927, entrò in monastero il 13 ottobre 1939, all’età di 12 anni. Frequentò il 1° liceo a Roma, il 2° e 3° liceo ad Assisi, il Noviziato e Teologia nella badia di Cava De’ Tirreni. Restò in abbazia a Montecassino fino a guerra inoltrata; fu trasferito a Roma con altri confratelli alla fine del 1943, quando anche la biblioteca monumentale veniva…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Montecassino, 7 agosto 2017 Il nostro D. Gregorio ha reso la sua anima a Dio nel giorno in cui la Chiesa universale celebrava la Trasfigurazione del Signore, la cosiddetta Pasqua dell’estate, una festa particolarmente cara al mondo monastico proprio perché rappresenta un anticipo della luce della Risurrezione, di cui la vita del monaco vuol essere un’umile trasparenza. Quale cornice migliore, dunque, per la morte di un monaco? In quella luce trasfigurante D. Gregorio è ora completamente immerso e può finalmente contemplare da vicino il volto splendente del Cristo, quel volto che ha cercato ininterrottamente per tutta la vita. Ma veniamo alle letture di questa celebrazione esequiale. Nella lettera inviata a Timoteo, di cui abbiamo ascoltato uno stralcio nella prima lettura, san Paolo scrive al suo collaboratore: «Se moriamo…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus porge sentite condoglianze per d. Gregorio tornato alla casa del Signore ed esprime vicinanza all’intera comunità cassinese. . Don Gregorio De Francesco, uomo mite e generoso, bibliotecario di Montecassino per quasi un quarantennio a partire dal 1971, è scomparso domenica 6 agosto 2017 alle ore 12, dopo lunga malattia. L’accoglienza, l’attenzione al prossimo e l’amore per la conoscenza lo rendevano unico e insostituibile nella cura che aveva verso chiunque si rivolgesse a lui non soltanto per una ricerca in biblioteca. Nessuno doveva andar via senza aver trovato una parola di conforto o l’informazione che cercava, insieme a tanto altro materiale in più. Per tutti un sorriso, a volte il broncio ma tenuto per pochissimo tempo, uno scherzo, una parola affettuosa mascherata…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lucia Fargnoli . Dopo un lungo e accurato restauro curato dalla brava Valentina Mattei, la settecentesca statua lignea della Madonna delle Grazie, opera di uno sculture napoletano, è rientrata nella sua chiesetta in Atina, un evento che suscitato molto gaudio tra la popolazione locale, da sempre a Lei devota. Assieme al restauro della statua, anche l’interno della chiesa è stato fatto oggetto di lavori di risanamento e miglioramento, senza, tuttavia, alterare la natura originaria. Nel periodo del restauro gli arredi sacri appartenenti alla chiesa sono stati messi in sicurezza onde evitare furti. La chiesetta della Madonna delle Grazie ha forma rettangolare. La parete esterna presenta una porta in legno con fregi in ferro battuto. Nella lunetta sovrastante la porta è stata posta una bella ceramica raffigurante la…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Guido Vettese . Il 14 febbraio 1948, vigilia della ricorrenza del quarto anno della distruzione dell’Abbazia di Montecassino,era un sabato, giorno di mercato a Cassino. Come negli anni dell’anteguerra, si teneva in Via Arigni in quello che, prima del passaggio della guerra, rappresentava quasi il limite meridionale della città. Nella Cassino prebellica il mercato del sabato rappresentava una importante leva dell’economia locale e così anche negli anni della ricostruzione e successivi. Al sabato si riversavano in città centinaia di persone provenienti dalle zone circostanti, dai paesi del cassinate e oltre, chi per acquistare merci, mercanzie e alimenti, chi per vendere prodotti. In particolare a quest’ultima categoria appartenevano artigiani del posto e, soprattutto, contadini e contadine che portavano a vendere il frutto del loro lavoro nei campi oppure…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Patrucci* . Sabato, 11 dicembre Sono circa le sei. La frazione di Valleluce è immersa in un silenzio di tomba nel sonno delle ultime ore della notte. Un gallo saluta e disubbidiente dà la sveglia dal campo, un altro gli fa eco dal pollaio di Ciccopeppe. Sono canti isolati, restii agli ordini, ai tentativi di ammaestramento e vengono subito ingoiati dalle tenebre ovattate dei vicoli. Se avvicini l’orecchio con tutta la cautela di questo mondo alla porta di una stalla, non riesci a sentire il respiro di un animale. Il pericolo ha aguzzato l’ingegno di cui i valligiani hanno in abbondanza. Le cioce ai piedi e la mente acuta. Quando le papere vogliono starnazzare, come sono solite, Errico le sa zittire con chicchi di granoturco nella…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Giorgio . Con la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato del 29 maggio 2017 cessa di vivere l’acquedotto comunale di Cassino che si alimentava delle sorgenti della città le cui acque, in uno studio del 1890, venivano così definite dal punto di vista delle condizioni fisiche: «le acque di queste sorgenti sono tutte incolore, chiare, limpide e cristalline, sia in piccole che in grandi masse, sia per luce incidente che per luce riflessa. Il loro aspetto è così puro e trasparente che attraverso enormi masse si scorgono le più piccole accidentalità del letto dei corsi in cui scorrono, assumendo esse il colore del suolo che attraversano. Allettato forse da tanta copia e purezza di acque Varrone volle avere una villa dove queste più abbondano,…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Era il 6 agosto 1916 quando, col decreto luogotenenziale n. 1025, l’«Opera nazionale per gli orfani dei contadini morti in guerra e per i figli dei contadini resi in guerra permanentemente inabili al lavoro» presieduta da Luigi Luzzatto1 fu eretta in Ente morale. Tra i suoi scopi, al di là dell’assistenza ai figli dei contadini che in quella guerra ancora in corso avevano perso la vita o che, a causa sua, erano rimasti menomati in maniera irreversibile, vi era anche quello di promuovere e favorire la costituzione di patronati e colonie agricole con il fine di ospitare gli orfani delle vittime della vicenda bellica. La provincia di Terra di Lavoro che, per iniziativa della Deputazione provinciale, sin dal mese di giugno del 1915 si…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Sergio Saragosa . In fondo alla parte vecchia del cimitero civile di Caira, a ridosso del muro di cinta, c’è un monumento sepolcrale con al centro la scritta in latino   Hic resurrectionem expectant corpora captivorum qui in exercitu austro hungarico fuerunt che ricorda i soldati austro-ungarici, presi prigionieri durante la Prima guerra mondiale, morti nel campo di Concentramento della contrada Monterotondo, nel Comune di Cassino. Sul lato sinistro del monumento è situata una lapide col nome ed il cognome di un ufficiale austriaco: Otto Schmidt. Da anni tutti i  visitatori che si sono recati nel nostro cimitero, compresi gli abitanti di Caira, si sono domandati chi era questo soldato e perché solo il suo nome figura scolpito sulla lapide. Oggi, finalmente grazie alle ricerche storiche compiute…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . Chissà se il compianto Antonio Vecchiarino abbia mai pensato o creduto che con un suo semplice e “furtivo” gesto, quello cioè di scrivere il suo nome e cognome con una matita sulla parete di un piccolo ambiente di servizio di un edificio religioso quando aveva 18 anni, oltre ad immortalare nel tempo il suo ricordo, avrebbe consentito di far conoscere, a poco più di un secolo di distanza, dove ora si trovano sepolte le sue spoglie mortali? Sembra quasi un racconto tratto dalle pagine del romanzo Cent’anni di solitudine dello scrittore Gabriel García Márquez, premio Nobel per la Letteratura nel 1982. Oggigiorno scrivere il proprio nome in un luogo è abbastanza frequente, specie per gli adolescenti che si trovano in un’età nella quale si…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Cristiano Turriziani* . Gabriele Grande1, figlio di Vittorio, era nato a Frosinone il 25 marzo 1889 e compì i suoi studi diplomandosi presso il Liceo ginnasio «Conti Gentili» di Alatri. Il 10 maggio 1915 aveva ricevuto la lettera di assunzione alle Regie Ferrovie dello Stato, una notizia che era stata presa dalla famiglia Grande come un qualcosa da ricordare negli annali, una di quelle notizie da pranzo della domenica. Tuttavia proprio in quei momenti si era in quello che è passato alla storia come il «radioso maggio» cioè quell’arco di tempo che precedette la dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria del 23 maggio. In quelle tre settimane si operò per il richiamo alle armi delle varie classi di soldati e proprio quel 10 maggio, presso l’allora Distretto militare…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Nel Chronicon redatto da Leone Marsicano o Hostiense e continuato da Pietro Diacono più volte è riportato il verificarsi di terremoti. Dalla recente traduzione, Cronaca del monastero cassinese, curata da Francesco Gigante per i tipi della casa editrice Francesco Ciolfi, Cassino 2016, se ne traggono cinque casi: p.167: il 25 ottobre dell’anno 990 «un grande terremoto si verificò sia a Capua che a Benevento, tale da abbattere tantissime case e far sonare la campane della città. A Benevento abbatté il castello di Vipera e fece crollare 15 torri, sotto le cui macerie morirono centocinquanta abitanti. Distrusse gran parte di Ariano e Frigento, abbatté quasi la metà della città di Compsa [o Consa, oggi in territorio di Conza della Campania, Avellino, poi distrutta anche dal terremoto dell’Irpinia del…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . Che la Valle di Comino sia ad alto rischio sismico non è una novità; pare accertato che la gran parte dei terremoti che hanno sconvolto nei millenni il Lazio meridionale e il nord della Campania abbia avuto spesso epicentro a ridosso di S. Donato Val di Comino. Il primo di cui la storia ci ha tramandato memoria fu quello del 5 febbraio del 63 d. C. sotto Nerone, con gravissimi danni fino a tutta la Campania; seguì quello ormai noto a tutti del 24 agosto dell’anno 79, in concomitanza con l’eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei ed Ercolano. Poi altri nel 321 e nel 345: quest’ultimo distrusse 12 città della Campania. A partire dal nuovo millennio tutti i terremoti che interessarono la nostra terra…

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STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVII, n. 2, Aprile – Giugno 2017 >Scarica il pdf In questo numero: Pag. 83 – S. Tanzilli, Sulle trasformazioni amministrative di Casinum. A proposito di un recente studio di Heikki Solin. “   91 – V. Ruggiero Perrino, Profilo storico dello spettacolo e del teatro nel Lazio meridionale. “ 107 – E. Pistilli, La terra trema a Cassino (come sempre). “ 120 – Tutinelli e Papone in Val di Comino “ 121 – C. Jadecola, La prima volta … in corriera. L’inaugurazione del servizio automobilistico tra Cassino e Sora con i mezzi della Sacsa. “ 127 – F. Di Giorgio, La provincia Terra di Lavoro e il suo aereo nel conflitto della Grande Guerra. “ 131 – G. Petrucci, Padre Leonardo Palombo. Il piccolo grande fraticello. “ 136 – F. Gigante, Idelfonso Rea. Visto da vicino. “ 139 –…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Una serata da incorniciare, quella vissuta il 19 maggio nella chiesa parrocchiale di S. Angelo in Theodice, messa a disposizione dal parroco Don Nello Crescenzi per la cerimonia di premiazione del concorso letterario che ha visto impegnate le Scuole Secondarie di secondo grado di Cassino, Pontecorvo e Roccasecca. Una serata svoltasi alla presenza delle autorità, il Vescovo mons. Gerardo Antonazzo, il Sindaco di Cassino ing. Carlo Maria D’Alessandro con una rappresentanza del Consiglio Comunale, il mag. Silvio De Luca, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Cassino, personalità del mondo culturale, scuole e cittadini intervenuti numerosi. Numerosi pannelli espositivi mettevano in mostra foto d’epoca relative non solo e non tanto alla II guerra mondiale che nel 1944 ha devastato il Cassinate, ma soprattutto al periodo…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Arnone Sipari . Il 5 maggio scorso si è svolta ad Alvito, in località Colle della Civita, la commemorazione della donazione a Montecassino, da parte dei principi di Capua, Paldolfo IV e Paldolfo II, della chiesa, del castrum e dellʼoppidum di SantʼUrbano, il cui nome sarebbe stato scolpito, dal 1066, sulla porta di bronzo del duomo cassinese. La manifestazione è coincisa, non a caso, con il millenario del detto privilegio, risalente per lʼappunto al 5 maggio 1017, più volte studiato a partire dalle settecentesche Accessiones di Erasmo Gattola alla ponderosa storia dellʼAbbazia. Lo stesso documento ha dato il la alle celebrazioni svoltesi in contemporanea nel comune di Casalvieri. Da esso si conoscono, infatti, i confini della Civitas Sancti Urbani, con lʼattestazione delle località comprese in un…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . 1: Coreno Ausonio L’associazione Pro Loco di Coreno Ausonio ha presentato il libro che racchiude in oltre 500 pagine la grande Guerra vissuta nell’alta Terra di Lavoro all’inizio del XX secolo prima della composizione delle province odierne. Settantuno comuni quindi ricompresi nel volume, dal mare alla montagna, descritti nei loro caduti, monumenti e decorati. Ampia è la sezione dedicata all’organizzazione dei comitati e tutto il sistema della solidarietà per i giovani partiti all’oscuro verso il nord Italia. Nella serata, patrocinata dal Comune di Coreno, dalla locale sezione dell’ANCR e dall’UNPLI, nella sala polifunzionale a Coreno, l’autore, presidente del Cdsc-Onlus, rispondendo alle domande della brillante dottoressa Silvia di Bello, oltre agli argomenti del libro, ha sottolineato la differenza nello sforzo umano per la Grande Guerra rispetto alla seconda…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Domenica 23 aprile 2017 si è svolto ad Alvito, nella prestigiosa sala del Teatro Comunale, un interessante convegno dal titolo «La Descrizione del Ducato di Alvito e il suo autore». L’occasione è stata offerta dalla presentazione del primo numero dell’anno della rivista «Studi Cassinati» in cui è riportato l’articolato saggio di Lorenzo Arnone Sipari imperniato sul volume La Descrizione del Ducato di Alvito. Dunque il Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus, con il patrocinio del Comune di Alvito, si è fatto carico della organizzazione dell’interessante evento. I lavori, opportunamente moderati da Dionisio Paglia, sono stati aperti dal sindaco Duilio Martini, che ha portato i saluti della città di Alvito, cui ha fatto seguito il presidente del Cdsc-Onlus, Gaetano de Angelis-Curtis, che ha illustrato l’attività e le finalità culturali…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fabiana Di Fazio . Nel Museo della città di Aquino in provincia di Frosinone, tra le preziose testimonianze culturali, tangibili segni di identità del territorio, è conservato anche il «sarcofago delle quadrighe», del quale ci si accinge ad approfondire le vicissitudini che lo hanno interessato e che hanno fatto sì che esso salisse alla ribalta delle cronache internazionali1. Attraverso la suggestiva discorsività elaborata dalla archeologa Elisa Canetri e ricondotta nell’opera Capolavori dell’archeologia. Recuperi, ritrovamenti, confronti. Catalogo della mostra tenutasi a Roma dal 21 maggio al 5 novembre 2013, è sapientemente valorizzata ogni peculiarità di questo rilevante bene artistico in marmo giallo, scolpito a rilievo, così descritto: «Da sinistra verso destra si svolge la gara: quattro quadrighe s’inseguono lungo il circuito. Gli aurighi indossano una tunica corta a…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Gigante . Di solito il 15 marzo, anniversario della distruzione di Cassino, si commemorano le figure storiche dell’avv. Gaetano Di Biasio e del sen. Pier Carlo Restagno, gli artefici principali della ricostruzione della città. È raro che ci si ricordi anche di un terzo ricostruttore, l’abate Ildefonso Rea. Vogliamo ovviare a questa dimenticanza con questo articolo, attingendo soprattutto ai ricordi personali. Il 6 settembre del 1945 passava a Dio l’indimenticabile abate Gregorio Diamare, l’ultraottantenne vegliardo che aveva guidato verso la salvezza i pochi monaci rimastigli accanto e un gruppetto di sfollati sopravvissuti all’inferno delle bombe del 15 febbraio, giù per i sentieri delle montagne tormentati dalle artiglierie alleate. Riunitisi a norma della Regola, la comunità monastica eleggeva a nuovo abate don Ildefonso Rea, nato ad Arpino,…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci* . Leonardo Palombo era nato alla Salauca, contrada di Sant’Elia Fiumerapido il 20 gennaio 1877, figlio di Filippo e Maria Grossi. La sua famiglia viveva nell’agiatezza: aveva rendite provenienti da estesi terreni con oliveti, da un frantoio, da un pastificio artigianale, da un mulino costruito sotto casa, dal “mulinello” poco distante, di origini medioevali, un tempo di Montecassino. Erano questi una fonte di benessere e di ricchezza. Ma, come san Francesco, che divenne per lui un sacro esempio di vita, scelse di essere povero e visse per aiutarli. Del santo ammirò sempre la «personalità carismatica, che lentamente raccoglieva consensi e adepti, che fece breccia nella istituzione ecclesiastica: perché volle stare nella Chiesa e operare nella società, volle rivelare il mistero di Cristo incarnandolo nella quotidianità…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Franco Di Giorgio . Cento anni fa il primo conflitto mondiale. Fu un evento dirompente per il numero delle vittime e per le nazioni interessate, ma fu anche un grande momento di sperimentazione di nuove tecnologie e di nuove metodologie fino ad allora pressoché sconosciute. Fu in questa occasione che apparvero per la prima volta in linea di combattimento gli aerei. Sui cieli del fronte di guerra, uno di questi portava il nome «Terra di Lavoro» e il motto «Per Aspera ad Astra» vale a dire «attraverso le asperità sino alle stelle». Era un piccolo aereo da caccia costruito dall’industria francese, modello: «Nieuport 17». Questi gli antefatti: agli inizi del 1914 si costituì nella provincia di Terra di Lavoro un Comitato volto al sostegno del nascente servizio…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . «Finalmente non saremo più costretti a viaggiare in pesanti e guasti carrozzoni, tirati su a stento per l’erta via dai celebri ronzini di Sprecacenere, e nei quali per lunghe ore più intenso si soffriva il freddo e più ardente la canicola ci opprimeva: e specialmente tu, passeggiero, che torni dalla lontana America, sentirai meno penose le ore del viaggio e più presto giungerai al focolare domestico a riabbracciare i cari figliuoli»: si tratta dell’incipit dell’articolo scritto da Pietro Vassalli1 per il giornale «Terra di Lavoro»2 sull’inizio dei collegamenti automobilistici tra Cassino e Sora, per Atina, San Donato Val di Comino e Alvito, avvenuto il 16 marzo 1914 ad iniziativa della Società Anonima «Sacsa», che sta per Sora, Atina, Cassino, San Donato, Alvito, i cui…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . A seguito dell’articolo II cassinate tra Masaniello e Papone (1647-1648), di Emilio Pistilli sullo scorso numero di «Studi Cassinati», pag. 32 e sgg., il nostro socio, Giacomo Tutinelli di Atina, ci segnala notizie di un suo antenato, tale Francesco Tutinelli, antispagnolo, figlio del suo avo U[tro- que] J[uris] D[octor] Marco, che, insieme ad altri rivoluzionari, ebbe un ruolo importante nelle vicende di Papone in Val di Comino. La fonte è un manoscritto contenente il Racconto della sollevatione di Napoli accaduta nell’anno 1647 conservato a Londra e pubblicato nel 1997 dall’Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea dove si tratta anche della Valle di Comino; ne riportiamo qui uno stralcio (pag. 545) di grande interesse per le vicende seicentesche del nostro territorio. Ringraziamo l’amico Tutinelli per la…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli* . Il terremoto nel Cassinate è una drammatica attualità; da un po’ di tempo polarizza l’interesse di tutti nelle conversazioni occasionali e non. Ci mancherebbe che non fosse così, vista l’eccezionalità dell’evento. La paura e l’ansia inducono a chiedersi cosa riservi il futuro: il pericolo è passato? Nessuno ovviamente può rispondere a tale domanda, anche se la carta sismica d’Italia inserisce il Cassinate in una zona ad alto rischio. Però uno sguardo al passato può aiutarci a comprendere il presente e a farci un’idea del futuro. Nella biblioteca di Montecassino – ampiamente prodiga per la storia del Cassinate – abbiamo ripescato un libro ormai rarissimo e noto a poche persone; si tratta di una sorta di manuale scientifico ad uso degli studenti liceali del monastero:…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Vincenzo Ruggiero Perrino* . In generale, si può affermare che, tra l’antichità romana e il Novecento, direttamente o indirettamente, quella parte del Lazio Meridionale oggigiorno identificabile con l’attuale provincia di Frosinone sia stata luogo di spettacoli teatrali, oppure sia stata la terra di origine di autori drammatici. Si tratta di esperienze che, pur avendo tratti molto peculiari, si pongono in una linea di continuità rispetto alla più generale storia del teatro e dello spettacolo, dimostrando che c’è stata nei secoli passati una vivace vitalità organizzativa e un’indubbia fertilità creativa (il più delle volte patrocinata da esponenti della nobiltà locale). Nelle pagine che seguono, sulla scorta delle ricerche finora condotte, proveremo a tacciare un profilo storico-cronologico, evidenziando le tappe fondamentali del percorso seguito dallo spettacolo e dal teatro…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 2 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Silvano Tanzilli . L’ ultimo di una serie di articoli di autorevoli studiosi sulla evoluzione giuridico amministrativa di Casinum è a firma di Heikki Solin, dal titolo Sulle trasformazioni amministrative di Casinum, pubblicato su «Antichità Altoadriatiche», volume LXXXV, rivista diretta da Giuseppe Cuscito, Editreg Trieste 20161. L’articolo presenta interessanti aggiornamenti rispetto al suo precedente contributo Sulla storia costituzionale e amministrativa della Casinum romana apparso nella pubblicazione degli atti Le Epigrafi della Valle di Comino – IX convegno epigrafico cominese, Alvito 2012. Sappiamo bene che il mosaico di popoli di cui si componeva l’Impero, pur avendo conservato notevoli margini di autonomia locale, raggiunse la piena cittadinanza di tutti gli individui liberi nel 212 d.C. con la Constitutio Antoniana, richiamata sovente ancora oggi nella costruzione giuridica della nostra Europa.…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Dopo la scoperta di un’«antichissima fornace preistorica»1 fatta nel 1890 da d. Anselmo M. Caplet e il rinvenimento di tracce della presenza dell’uomo paleolitico a Cassino2 con il riconoscimento di una necropoli della prima età del ferro fatta nel 1913 in località Campo di Porro da Gabrici3, altri e più importanti ritrovamenti di questa età riguardarono «piccolissimi vasi di argilla ed anche alcune figurine umane di animali» individuati su monte Puntiglio, «una delle piccole cime che fanno corona al Mons Casinum» a occidente da cui dista circa un chilometro in linea d’aria. Posto a metà di monte Cassino, monte Puntiglio, alto circa 300 metri, ha sulla sua sinistra la via di S. Rachisio e sovrasta un «burrone noto sotto il nome di “burrone di…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Esistono ancora, nei pressi dell’unica Torre rimasta, ruderi di case costruite al sorgere del castrum nel 990  con l’Abate Mansone1, trasferito sull’altura con l’abbandono di S. Elia Vecchio. I muri sono innalzati con pietre di fiume, nei pavimenti si riconoscono acciottolati e le aperture di porte di entrata, di misure ridotte, mostrano archi a tutto sesto o a sesto ribassato con al centro la chiave ingentilita da un disegnino. Dovrebbero essere esplorate attentamente e catalogate, perché dimostrano la loro origine del Basso Medioevo. In questa ricerca ne descriviamo solo alcune più significative per una eventuale ricostruzione ideale del castrum che possono contribuire a dare prova anche della loro importanza nei secoli passati. Di esse restano testimonianze visibili ed incontrovertibili: quella del Vescovo di Carinola, il…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . Il personaggio è noto a chi è molto addentro le cose ecclesiastiche per essere stato colui che, al Concilio di Trento (1545-1563), al fine di porre rimedio ad alcune storture presenti nella chiesa del tempo, specialmente per il disinvolto uso dei benefici, affermò l’illiceità di certi comportamenti qualificandoli addirittura alla stregua della simonia. Era stato «Paolo III, che lo aveva eletto per Vescovo, e Governatore», scrive Pasquale Cayro, a voler «per la sua gran dottrina destinarlo per uno de’ quattro Giudici del Concilio di Trento, e già egregiamente si condusse in tutte le controversie, e dispute insorte in materia di Dogma, e di riforma, com’osservar si può negl’Atti dell’istesso Concilio. Anzi è degna di esser letta una sua circolare, scritta da Trento a venti Maggio…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lucio Meglio . Tra le famiglie che nel corso dei secoli hanno caratterizzato la storia civile e istituzionale della città di Sora senza dubbio si possono annoverare quelle dei Tondi e dei Tronconi. Di seguito ne presentiamo una breve ricostruzione storica grazie ad un documento dattiloscritto, a firma di Tito Tronconi, messo gentilmente a disposizione dello scrivente dal novantenne dr. Ernesto Tronconi che con vivo entusiasmo ha accettato di tramandare la memoria storica della sua famiglia. La prima attestazione presente negli atti della parrocchia di S. Restituta sulla famiglia Tondi risale al 24 gennaio 1613 quando un Domenico Antonio, figlio di Giovanni Maria del Tondo, lombardo, e di Polita sua moglie, viene battezzato da Liberatore Nicolucci di Pescosolido e Prudenzia sua moglie. Successivamente numerosi sono i nominativi «del…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lorenzo Arnone Sipari . Premessa* L’esame delle vicende storiche della Val di Comino e dei suoi centri tra Cinque e Seicento richiede la lettura critica e il confronto di tre opere descrittive coeve, sulle quali, tuttavia, mancano specifici contributi a carattere filologico, come non esistono documentate biografie dei rispettivi autori. La prima di queste fonti, datata al 1574, è la Discrittione di Giulio Prudenzio, nipote per parte materna dellʼumanista Mario Equicola, che circolò in più redazioni manoscritte, una delle quali pubblicata nel 19081. La seconda è una Relatione del 1595 (ma ha visto la luce soltanto nel 1997), il cui estensore, ancora anonimo, andrebbe cercato nellʼentourage del cardinale Tolomeo Gallio, cui era indirizzata e che aveva acquistato il feudo alvitano nello stesso anno2. Ultima, dal punto di vista cronologico,…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Emilio Pistilli . I tumulti scoppiati a Na­poli il 7 luglio 1647 per l’imposizione dell’ennesima tassa – sulla frutta questa volta – voluta dal viceré Rodrigo Ponze de Leon duca d’Arcos, e che portò alla ribalta il pescivendolo Masaniello, ebbero ripercussioni anche nel territorio dell’abbazia di Montecassino, i cui abitanti minacciavano in continuazione di devastare ed incendiare ogni cosa per sottrarsi al pagamento delle tasse. Non si unirono a quelle proteste gli abitanti di Piedimonte (S. Germano) e della sua frazione Villa (S. Lucia), entrambi, allora, dipendenze dell’abbazia di Montecassino; preferirono, invece, far pervenire all’abate Desiderio IV Petronio da Fratte una loro supplica: «lllustrissimo, e Reverendiss. P. abbate di Monte Casino Patrone; li qui sottoscritti sindici, Eletti, e particolari Cittadini del castello di Piedemonte, e Villa suo casale fidelissimi…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Olindo Bartolomucci, nato a Picinisco il 28 gennaio 1887, era figlio del cav. Giacinto e di Elisa Rossi. Avvocato, il 25 ottobre 1919 sposò Bice Visocchi, figlia di Orazio, l’industriale atinate presidente del Consiglio provinciale di Terra di Lavoro. La cerimonia di matrimonio fu molto sobria a causa del grave lutto che aveva colpito la famiglia della sposa. Infatti il 4 novembre 1918, proprio nello stesso giorno dell’entrata in vigore dell’armistizio e quando Olindo Bartolumucci era impegnato presso la sede del suo comando con alti ufficiali austriaci, nell’ospedale di Pavia era spirato l’ing. Alfredo Visocchi1, fratello di Bice. Le nozze, celebratesi a quasi un anno di distanza, ebbero come testimoni del rito civile Achille Visocchi, ministro dell’Agricoltura, Giuseppe Visocchi, Guido Mancini e Mario…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Franco Di Giorgio . Il 1946 nel cassinate è ancora guerra. Una guerra diversa da quella che alcuni mesi prima aveva insanguinato la zona con scontri tra eserciti contrapposti  tra i più cruenti della storia. Parliamo della guerra alla fame, alle malattie, alla provvisorietà dei rifugi abitativi, alla più completa mancanza di ogni mezzo di sussistenza. È in questo clima che il sindaco di Pignataro Interamna Tommaso Conti (in realtà commissario prefettizio, sindaco verrà eletto qualche anno dopo), riceve una lettera dalla Germania. Viene dalla città di Helmstedt ancora sotto protettorato alleato (la città fa parte della zona britannica). A scriverla è Otto Germersdorff titolare di una fabbrica di elettrodomestici ed apparati elettrici il quale è alla ricerca del suo unico figlio, Ernst, classe 1923. Egli sa…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giuseppe Ceraudo, Giovanni Murro, Valentina Petrucci, Agnese Ugolini, Paola Giglio, Paola Guacci, Salvatrice Pantano . Gli scavi di Aquinum, giunti ormai all’ottava campagna, hanno anche quest’anno restituito importanti elementi per la ricostruzione della storia della città romana, localizzata per buona parte nel territorio di Castrocielo, in località S. Pietro Vetere. Le  terme  centrali  appaiono   inserite  all’interno  del  sistema  urbanistico  aquinate secondo uno schema di tipo “pompeiano”, occupando cioè un interno isolato. Le strutture insistono su un’area di circa 9000 mq (con ampie porzioni ancora da scavare) e risultano ad oggi uno dei complessi termali più importanti del territorio laziale e non solo (fig. 1 – fig. 2). La campagna del 2016 ha voluto concentrarsi nell’indagine di alcuni ambienti non ancora scavati nella porzione occidentale dell’area dell’edificio (in…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Claudio Paniccia . Primi eventi A seguito delle azioni di bombardamento dell’aviazione anglo-americana, venne inviato a Vicalvi un distaccamento della Milizia Artiglieria Contro Aerei che organizzò nella torre sud del castello un posto d’avvistamento. Furono realizzati, sulla torre e nei suoi pressi, una grande rosa dei venti e due piccoli fabbricati che servirono da riparo per gli osservatori e per gli impianti radio. Dopo l’armistizio dell’8 settembre i militi, rimasti senza ordini precisi, partirono. Gli avvenimenti legati all’occupazione tedesca della Valle sono stati ben descritti in un volume dal Generale Rocco Viglietta1. Nell’ambito delle operazioni conseguenti all’ordinanza dell’11 settembre 1943 che dava disposizioni sui tempi e sui modi dell’occupazione dell’Italia, il giorno 15 arrivarono a Vicalvi alcuni soldati tedeschi che assunsero i poteri civili. Nel mese di novembre, in…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . di Costantino Jadecola . Martedì 21 febbraio 2017 presso la Sala convegni della Farmacia Europa (gentilmente concessa dal dott. Sergio Ricciuti) si è svolta l’Assemblea ordinaria dei soci del Cdsc-Onlus. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2016 e la discussione delle manifestazioni da tenersi nel corso dell’anno corrente ha fatto seguito, come è divenuta consuetudine, un momento culturale incentrato, in tale occasione, sulla presentazione da parte del socio Costantino Jadecola del volume Liberatori? Il Corpo di spedizione francese e le violenze sessuali di Gaetano de Angelis-Curtis, edito dal Cdsc-Onlus e pubblicato per conto del Comune di Colfelice. . Intervento di Costantino Jadecola Liberatori? Proprio no! Il libro di Gaetano De Angelis-Curtis sulle truppe di colore del Corpo di spedizione francese e sulle violenze di cui costoro si resero responsabili…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Continua la campagna di sensibilizzazione del Cdsc-Onlus per la concessione della Medaglia d’onore agli ex-Imi con il nostro presidente onorario Giovanni Petrucci che ne ha informato la famiglia Rozzi di S. Elia Fiumerapido. . Ernesto Giovanni Rozzi era nato a Pietramelara il 12 luglio 1924 da Tommaso e Liberina Cangiano. Nella cittadina casertana (che, però, dal 1927 al 1945 è stata aggregata alla provincia di Napoli dopo la soppressione di Terra di Lavoro) fin dalla tenera età svolse vari mestieri, anche presso lo stabilimento Ferrarelle di Riardo, ma, in particolare, quello di mugnaio con specializzazione di scalpellino delle pietre da macina. Diciannovenne fu chiamato ad assolvere gli obblighi di leva della classe 1924. Il 3 marzo 1943 fu chiamato alle armi, arruolato come soldato e il 27…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il 3 marzo 2017 nella Sala degli Abati del Palagio Badiale di Casino si è provveduto alla presentazione dell’ultima ricerca, in ordine di tempo, svolta da Emilio Pistilli. Il presidente onorario del Cdsc-Onlus si è occupato di una questione originale, misconosciuta ai più o totalmente sconosciuta. Alla sua approfondita, attenta, accurata, scrupolosa e articolata ricerca è stata offerta dignità di stampa con un volume che non trova precedenti poiché non risulta che nel corso dei secoli sia mai stata data alle stampe una specifica pubblicazione riguardante il monastero di Santa Maria dell’Albaneta. Coerentemente ai propri fini, il Cdsc-Onlus ha assunto sulla questione un ruolo esclusivamente di tipo storico-culturale e ben volentieri ha sostenuto la pubblicazione e orgogliosamente la sua presentazione in considerazione della validità culturale della ricerca confluita…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Ampia partecipazione di pubblico con il coinvolgimento di molte personalità del mondo della cultura provenienti sia dai paesi del Cassinate che dalle vicine province di Isernia e Caserta, si è avuta sabato 4 marzo, presso la sala convegni del Comune di San Pietro Infine per un evento organizzato congiuntamente tra le associazioni Ad Flexum e Cdsc-Onlus, con il patrocinio del Comune di San Pietro Infine, finalizzato a una duplice presentazione di volumi: San Pietro Infine. La storia per immagini, a cura di Maurizio Zambardi, e Cassino - Architettura, Archeologia, Arte, Storia di Silvano Tanzilli (di quest’ultimo ne è stato già dato conto su «Studi Cassinati», a. XVI, n. 4, ottobre-dicembre 2016, pp. 297-298). Il libro su San Pietro, che raccoglie in un unico volume tutte le 15 edizioni dei…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . In prossimità della festività di S. Benedetto Patrono d’Europa e di Cassino, si è celebrata a Pastenelle, ridente frazione di Cervaro, il 50° anniversario della edificazione della Chiesa dedicata a S. Benedetto e del 20° anniversario della dedicazione dell’altare e della chiesa stessa. La sentita e nutrita cerimonia civile, egregiamente organizzata da Paolo Ciolfi, ha avuto inizio nella prima mattinata di domenica 12 marzo con l’accoglienza di S.E. il Vescovo presso il Mc Donald di Cassino da parte di varie associazioni sportive ciclistiche che lo hanno scortato sino alla chiesa di S. Benedetto ove, prima della solenne celebrazione eucaristica, è stata inaugurata una mostra fotografica, curata dall’arch. Alceo Morone e dalla figlia Chiara, con ricordi ed immagini del passato della suddetta Chiesa e dei parroci che vi…

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. Studi Cassinati, anno 2017, n. 1 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Pubblico delle grandi occasioni nella sala degli Abati a Cassino venerdì 31 marzo per una nuova iniziativa del CDSC (Centro Documentazione e Studi Cassinati – Onlus), la presentazione del libro del suo presidente Gaetano de Angelis Curtis: La Prima Guerra Mondiale e l’Alta Terra di Lavoro – I caduti e la memoria, edito con il patrocinio ed il contributo del Consiglio Regionale del Lazio e dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale. Un’opera di grande valore storico, frutto di un lavoro immane di ricerca, documentazione, verifica, portato avanti per anni e che ora vede la luce  e segna certamente un riferimento importante per tutto il territorio. Il giornalista Fernando Riccardi, moderatore, annunciato che il Prefetto Zarrilli aveva avvertito di non poter essere presente, ha…

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STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVII, n. 1, Gennaio – Marzo 2017 >Scarica il pdf In questo numero: Pag. 3 – G. Ceraudo, G. Murro, V. Petrucci,  A. Ugolini, P. Giglio, P. Guacci, S. Pantano, Le terme centrali di Aquinum: nuovi dati dalla campagna 2016. “ 9 – L. Arnone Sipari, Note su G.P. Mattia (alias G.P.M. Castrucci) e sulla traditio della secentesca Descrittione del ducato di Alvito. “ 22 – C. Jadecola, Galeazzo Florimonte, ll vescovo di Aquino che ispirò Il galateo “ 26 – G. Petrucci, Le case più antiche di Sancto Helia. “ 32 – E. Pistilli, II cassinate tra Masaniello e Papone (1647-1648). “ 37 – L. Meglio, Le famiglie Tondi e Tronconi di Sora: note storiche. “ 40 – G. de Angelis-Curtis, La Prima guerra mondiale e i primi rinvenimenti dell’età del ferro a Cassino. A cento anni di…

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STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVI, n. 4, Ottobre – Dicembre 2016 >Scarica il pdf In questo numero: Pag. 243 – M. Zambardi, La chiesa di S. Sebastiano. S. Pietro Infine. “ 252 – M. Zambardi, Simbolismo animale nella porta della chiesa di San Sebastiano. S. Pietro Infine. “ 258 – G. Biagiotti, Giuseppe Antonio De Gori. Un artista corenese del presepe napoletano. “ 262 – G. de Angelis-Curtis, Caduti e decorati di Cervaro nella Prima guerra mondiale. “ 265 – G. Petrucci, Benedetta e i figli. Il bombardamento di Venafro del 15 marzo 1944: errori strategici e drammatiche conseguenze. “ 270 – A. M. Arciero, La malaria Cassinate e le zanzare dell’Agro Pontino. “ 273 – M. Sbardella, Il Corpo della Polizia provinciale di Frosinone dalle origini a oggi. Cinquant’anni di attività (1966-2016). “ 286 – C. Jadecola, Luigi Serra dieci anni dopo.…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 . 1 – 2016 Editoriale, «Studi Cassinati», i curatori di antologie e le Amministrazioni locali, pag. 3 – G. Petrucci, La storia negli stemmi, sigilli e bolli del Comune di Sant’Elia Fiumerapido, pag. 6 – V. Mancini, In carrozza si parte per Sora, pag. 11 – F. Sidonio, La «preta r’ Marcantonio», pag. 16 – L. Meglio, Il sorano Gerardo Uriati (1857-1905), pag. 18 – A. Bianchi, Semplici memorie della Grande Guerra combattuta dal soldato Minchella Antonio, pag. 22 – S. Saragosa, I Cavalieri dell’Ordine di Vittorio Veneto residenti nel Comune di Cassino, pag. 25 – C. Simeone, Il finanziere Biagio Simeone (1922-2000). Internato Militare Italiano, pag. 28 – A. M. Arciero, Alla ricerca del germe buono, pag. 36 – F. Sabatini, Il naufragio dell’«Andrea Doria» nel ricordo di Carlo Alberto Iacobelli, pag. 40 – C. Jadecola, Un ciociaro a via Solferino, pag.…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Gaetano de Angelis-Curtis, La Prima guerra mondiale e l’alta Terra di Lavoro. I caduti e la memoria, Cdsc-Onlus, Cassino 2016, pagg. 512, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 20,7×29,8; ISBN 978-88-97592-34-1 . Il volume, che si compone di cinquecentododici pagine in grande formato, è frutto di un  progetto del Centro Documentazione e Studi Cassinati-Onlus e del Laboratorio di storia regionale dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. La ricerca ha interessato 71 Comuni ubicati in un ambito geografico che, negli anni della Grande Guerra, aveva una omogeneità territoriale venutasi a perdere in seguito alla riforma amministrativa sancita dal fascismo con R.D. n. 1 del 2 gennaio 1927 con la quale è stata data forma all’odierno Lazio meridionale. Complessivamente 68 dei 71 Comuni sono ricompresi, oggigiorno, nel…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Il 2 dicembre 2016 si è tenuta l’Assemblea del Cdsc-Onlus che ha inteso riconfermare, all’unanimità e per voto palese, l’organigramma del Cdsc-Onlus anche per il prossimo triennio 2016-2019, con l’aggiunta di due nuovi componenti e che, dunque, risulta così composto: Presidente   _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Gaetano de Angelis-Curtis Vice presidente    _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Alberto Mangiante Tesoriere  _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _  Fernando Sidonio Componente  _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Giovanni D’Orefice Componente  _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Arturo Gallozzi Componente  _ _ _ _ _ _ _ _ _…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Sabato 10 dicembre 2016 nella prestigiosa Sala S. Benedetto a Montecassino è stato presentato il volume in due tomi dedicato a d. Faustino Avagliano, archivista dell’abbazia scomparso nel settembre 2013. Sodalitas: una «miscellanea che prende il nome da quella densa parola latina che compendia in sé umanità, benevolenza, collaborazione, pace. La memoria di don Faustino è tutto questo» scrive d. Mariano Dell’Omo, colui che ha scelto il sostantivo richiamato nel titolo dei due tomi e che, dopo aver collaborato e condiviso per anni proprio con d. Faustino «oltre alla professione monastica, anche la giornata lavorativa tra codici, miniature e accoglien- za agli studiosi», oggi ne ha raccolto l’eredità dirigendo magistralmente e sapientemente il prestigioso e importante archivio cassinese. Sodalitas «porta con sé il segno di una vita vissuta…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . . Il 22 ottobre scorso si è tenuto nella splendida cornice del Teatro del Palazzo ducale di Alvito,  un convegno organizzato dal Cdsc-Onlus in collaborazione con la Società Italiana di Storia della Fauna onlus, incentrato sulla «Relazione Sipari» nel 90° anniversario dalla pubblicazione, avvenuta per la prima volta, appunto, nel 1926. La «Relazione» prende il nome dal suo autore, Erminio Sipari (Alvito 1879 – Roma 1968), che fu deputato del Regno, ideatore e primo presidente  del Parco Nazionale d’Abruzzo. L’area protetta, la più antica d’Italia, era stata inaugurata il 9 settembre 1922 sebbene il riconoscimento ufficiale dello Stato sia intervenuto solo nel gennaio successivo. Il Convegno ha messo in luce proprio quel periodo, in particolare attraverso le letture dell’opera sipariana con l’ausilio di nuove fonti.  Gli interventi sono…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta* . Un libro di grande pregio quello presentato sabato 22 ottobre nella Sala degli Abati presso la  Curia in piazza Corte a Cassino: Cassino – Architettura, Archeologia, Arte, Storia. È l’ultima pubblicazione di Silvano Tanzilli, architetto, direttore dal 1993 del Museo Archeologico Nazionale «Carettoni» di Cassino ed ora in procinto di andare in pensione. E affida al libro i risultati di anni e anni di studi, lavori, restauri a cui si è dedicato con passione sì da farne un volume che diventa un importante punto di riferimento per chi voglia conoscere questi aspetti della storia più antica di Cassino. Un libro non soltanto di pregio per la veste editoriale, ma – come afferma lo studioso Emilio Pistilli nella Prefazione – «un’opera di grosso spessore, che…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Il letterato In tutto l’arco di tempo in cui si sviluppa il Diario c’è un motivo che risulta essere sempre ben presente ed è quello del richiamo alle opere letterarie. Rifugiarsi fino allo stremo delle forze, fino alla fine dei suoi giorni, nella lettura, continua e ripetuta, dei Canti della Divina Commedia o delle opere di Carducci, di Pascoli, di altri autori della letteratura italiana, latina, greca e straniera, sembra essere uno dei pochissimi elementi, se non l’unico sicuramente il più importante, accanto al pensiero per l’amata nipote Lidia e i suoi quattro bambini, di conforto per Di Biasio. Come egli stesso confessa («Leggo, per divagarmi», 21 marzo 1951) la lettura gli serve per tenere occupata la mente su aspetti letterari e culturali…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola . La notizia l’appresi dal giornale, la mattina del giorno dopo: «Si è tolto la vita il prof. Serra”». Diceva proprio così, il titolo. Un attimo per cercare di sviare l’idea che era già chiara ma la foto di Luigi, appena più sotto, confermò, senza ombra di dubbio, che ciò in cui tentavo di non voler credere era, purtroppo, l’amara verità. Erano gli inizi di dicembre di dieci anni or sono: dire “sembra ieri” può sembrare scontato. Ma scontato non lo è affatto. Quel giorno, il giorno che il giornale pubblicò la notizia, era un lunedì, un lunedì con un impegno importante per via dell’inugurazione dei nuovi studi di una emittente televisiva con la quale collaboravo, inaugurazione cui, peraltro, avrebbe addirittura presenziato un pezzo grosso del…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Marco Sbardella . Sicurezza, prevenzione, controllo del territorio sono temi fondamentali nella vita di ogni comunità civile e il legislatore, soprattutto in questi ultimi anni, vi ha rivolto grande attenzione cercando di rendere più snelle ed efficaci le strutture preposte ai servizi di vigilanza. I Corpi di polizia locale, simbolo ed espressione delle autonomie, con accresciuta professionalità e competenza, hanno assunto sempre più un ruolo di rilevo in tutti i settori relativi all’ordine e alla sicurezza pubblica in ambito locale, non sovrapponendosi alle altre Forze di polizia, ma coordinandosi e ottimizzando al meglio uomini e mezzi nella specifica realtà territoriale di riferimento. In tale contesto i Corpi di polizia provinciale, strutture di vigilanza istituite a livello di singola provincia, il cui territorio definisce anche l’ambito di competenza,…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Anna Maria Arciero . Forse la malaria, che ha infestato il Cassinate nell’immediato dopoguerra,  non si deve solo all’acqua imputridita delle buche scavate dalle bombe, che divennero il focolaio di zanzare vettori di epidemia. Molto probabilmente l’infestazione di zanzare venne dall’Agro Pontino, dove è provato che ci fu la guerra batteriologica scatenata dai tedeschi in previsione della ritirata.  Dopo l’armistizio di Cassibile, di fronte all’eccezionale potenza militare alleata1, i Tedeschi si resero conto che le linee difensive apportate nell’autunno ’43 nell’Italia centrale (del Volturno, la Barbara, la Bernhardt e la Gustav) non sarebbero state in grado di contrastare l’avanzata verso Roma. Ricorsero allora a strategie alternative non convenzionali: l’arma chimica non tenendo in nessuna considerazione la Convenzione di Ginevra del 1925, a cui anche la Germania aveva aderito.…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci . Seguivo mio padre con la testa girata verso l’alto, contando le squadriglie che solcavano lentamente il cielo sgombro ed azzurro, perciò ero rimasto indietro. Molti venafrani come me dalla mattina avevano il viso rivolto all’insù per ammirare il volo; mai avevano assistito ad un passaggio così continuo e compatto di formazioni di fortezze volanti. Esse tutte uguali a punta di frecce emettevano un rombo lamentoso di organo, grave, lugubre che trasmetteva un certo tremolìo per le membra, anche se si era al sicuro nella cittadina tutta francese e statunitense. Tuttavia restavano silenziosi e preoccupati. Difficilmente parlavano. A qualcuno sfuggiva la solita espressione: – Chissà quest’oggi chi piangerà? Entrò nell’ampio androne del palazzo Morra e riconsegnò gli attrezzi agli uffici di fureria francesi. Si era…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis . Il CDSC-Onlus avrebbe voluto tenere il 4 dicembre 2016 una semplice ma suggestiva cerimonia di commemorazione dei caduti della Prima guerra mondiale di origine cervarese e, in particolare, del fante Fioravante Di Fonzo in coincidenza con il centotrentesimo anniversario dalla sua nascita e nel centenario della morte. Tuttavia essa non è stata autorizzata essendo giornata elettorale e in quella domenica è stato dato luogo solo a un momento di raccoglimento di fronte al manifesto collocato sulla facciata del Comune. . Nel corso della Prima guerra mondiale sono stati almeno 132 i giovani originari di Cervaro (di cui 128 nati nel Comune più altri quattro trasferitisi nel paese) caduti sui vari fronti bellici, dicui, relativamente alla classe: . 1874:   1        1877:   1      1881:  3    …

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaspare Biagiotti* . L’arte presepiale napoletana raggiunse la sua massima espressione nel corso del Settecento quando la corte di re Carlo III di Borbone e della regina Maria Amalia favorì la realizzazione di presepi di grande bellezza1. Napoli divenne, dunque, la culla dell’arte del presepe che ebbe fin da allora la sua massima espressione all’interno delle chiese, ma, grazie anche alla borghesia che commissionava dei gruppi di sculture ricoperte di stoffe e tessuti pregiati denominate coi propri nomi, pure in collezioni private2. In quel periodo, quindi, si andarono affermando nell’arte presepiale validi professionisti e tra gli artisti spesso ricordati per il loro raffinato realismo decorativo si annoverano Giuseppe Sanmartino (autore del famoso Cristo velato nella cappella Sansevero a Napoli)3 assieme a una folta schiera di suoi allievi tra…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi   Nella prima metà degli anni ’80 del secolo scorso, mentre perlustravo le macerie del paese di San Pietro Infine, raso al suolo durante la seconda guerra mondiale, mi soffermai a guardare l’ingresso dell’antica chiesetta di San Sebastiano (Fig. 1), che, scampata alla distruzione, perché defilata al tiro dei cannoni, versava in stato di totale abbandono. Tra l’altro, una pianta infestante, nata in una lesione creatasi nello spigolo destro della facciata, aveva reso la chiesetta pericolante. Tra la folta vegetazione intravidi, grazie alla luce solare che arrivava in maniera radiale, delle forme scolpite in bassorilievo su un blocco in pietra dello stipite della porta (Fig. 2). Al momento non riuscii a capire che cosa rappresentassero i bassorilievi, mi limitai, quindi, a scattare alcune foto, facendomi largo…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 4 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Maurizio Zambardi . L’originario impianto architettonico della chiesa di San Sebastiano (Fig. 1) di San Pietro Infine risale all’XI‑XII secolo, quindi in epoca romanica, mentre è degli inizi del XVI secolo, e precisamente del 1501, l’ampliamento, con l’aggiunta del corpo antistante, realizzato in occasione di una pestilenza, come risulta dal registro del commendatario cardinale Giovanni de’ Medici1. La chiesa si trova all’esterno delle mura di quello che era il castrum medioevale di San Pietro Infine, a poche decine di passi dalla porta d’ingresso al paese, chiamata nel dialetto locale «gliu purtone», andata distrutta durante la seconda guerra mondiale, come del resto tutto l’abitato di San Pietro. La porta, probabilmente rifatta in epoca successiva2, nel tempo subì anche il cambiamento  della sua originaria denominazione di «porta Tiridana» che…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Un passaggio epocale che disconosce un millennio e mezzo di storia cassinese   di Emilio Pistilli La nuova configurazione territoriale della diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo è ormai da considerare una realtà acquisita, nonostante i malumori dei Cassinati per un verso (la perdita della sede diocesana di Montecassino) e dei Sorani per altro verso (il timore che la loro storica sede venga trasferita a Cassino). Ritengo utile, tuttavia, ripercorrere con i nostri lettori la storia della diocesi cassinese – almeno nei suoi inizi –, che ha radici lontane, all’inizio del medioevo, e che si ufficializzò nel sec. VIII, come vedremo. La consistenza territoriale della entità ecclesiastica cassinese fu soggetta a varie modifiche nel corso dei secoli, quasi sempre con cospicui aumenti, salvo l’ultimo secolo appena scorso, quando…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Impianto e soppressione (1843-1852)   di Gaetano de Angelis-Curtis In ricordo, caro e indelebile, di d. Faustino Avagliano, archivista di Montecassino, stimato studioso e ricercatore, che ne tracciò le linee guida nella relazione su Montecassino a metà Ottocento tenuta ad Atina il 27 gennaio 2001 nella giornata di studi dedicata a Giacinto Visocchi. Dopo l’impianto di una litografia, dal 1842 a Montecassino si cominciò a operare, soprattutto da parte di d. Luigi Tosti1, per l’installazione di una tipografia, «un genere di attività che buon ben dirsi erede degli antichi scriptoria monastici». Poiché presso la «R. C. Apostolica di Roma» si trovavano «inoperosi certi tipi», Montecassino ipotizzò un accordo proponendo la loro cessione in cambio di un certo numero di esemplari di ogni pubblicazione stampata. Quando però Tosti si recò…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Fernando Sidonio Le «Manovre di San Germano» del 1798 e il quadro svanito Era la mattina del 12 novembre 1798 quando le truppe napoletane accampate nell’ampia pianura del territorio di San Germano (l’odierna Cassino), aspettavano con impazienza di schierarsi agli ordini del generale austriaco Mack per una dimostrazione tattico-strategica, le famose «Manovre Militari», alla presenza del re Ferdinando IV di Borbone. Quel giorno assieme al sovrano si trovavano sua moglie, Maria Carolina d’Austria, l’ambasciatore inglese William Hamilton, accompagnato dalla moglie Emily Lyon1, ma soprattutto l’ammiraglio inglese Orazio Nelson, fresco vincitore della flotta francese ad Aboukir. Un colpo di cannone fu il segnale che dette inizio alla sfilata del re, seguito dai suoi cortigiani, davanti alle sue truppe. Re Ferdinando era vestito, su suggerimento della consorte Maria Carolina,…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Lucio Meglio Ferdinando Taddei nacque a Casalattico (Fr) il 9 febbraio del 1867. Suoi genitori furono Sebastiano e Colomba Nota che conducevano un’onesta e laboriosa vita nel piccolo paese della Valle di Comino. Il giorno seguente il piccolo fu condotto nella chiesa parrocchiale di San Barbato per ricevere il Santo Battesimo. Ad attenderlo c’era il parroco del paese don Antonio Vitti. Di animo buono e carattere dolce fin da bambino dimostrò una particolare predilezione per l’aiuto a tutto ciò che era sofferenza e miseria. La sua formazione scolastica lo vede frequentare prima le scuole del suo paese ed in seguito quelle di Alvito. Terminati i primi studi in accordo con i genitori decise di entrare nel Seminario di Sora per la formazione ginnasiale. Qui ebbe come insegnante…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Francesco Di Giorgio . La bachicoltura a Cassino e nel cassinate si afferma tra la fine del 1700 e i primi anni del 1800. Nella provincia di Terra di Lavoro questo tipo di attività era già presente fin dai tempi antichi con punte molto alte nel sec. XVIII per poi ridursi tra le due guerre mondiali e scomparire del tutto negli anni cinquanta. Particolare spinta a questo tipo di attività produttiva, fu data dal re Ferdinando IV di Borbone con l’istituzione a San Leucio (1789) di una vera e propria multinazionale della seta inserita in un contesto urbano, sociale e previdenziale che rendeva questo luogo particolarmente avveniristico per quel tempo. Fu qui che le donne, per la prima volta furono protagoniste del processo produttivo con pari dignità,…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Gaetano de Angelis-Curtis   Nel centenario della morte  Il 6 agosto 1916 cadeva «sul campo dell’onore» Enrico Toti, disabile che combatteva da volontario nel III Battaglione Bersaglieri ciclisti, decorato di Medaglia d’oro al Valore Militare.   Enrico Toti, pur nato a Roma il 20 agosto 1882, può essere considerato come un cassinate essendo figlio di Nicola, ferroviere, appunto di Cassino, e di Semira Calabresi, originaria di Palestrina. Nel 1896, giovanissimo, si arruolò in marina e partecipò alla campagna d’Africa nel mar Rosso nel 1904, ma, con la morte del fratello si congedò per impiegarsi, come il padre, nelle Ferrovie dello Stato. Il 2 marzo 1908 fu coinvolto in un tragico incidente sul lavoro. Nella stazione di Segni fu investito da un locomotore a causa di un’errata manovra di un…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Costantino Jadecola Secondo qualcuno era il 1917, e quindi era ancora in corso la Grande Guerra, quando ad Aquino s’incominciò a parlare di aeroplani. Ma perché? Perché una specifica commissione a ciò preposta avrebbe individuato in questa località, così come in prossimità di Frosinone, altrettante aree che ben si sarebbero potute utilizzare, ovviamente previo opportuni adattamenti, per il decollo e l’atterraggio degli aerei. Se così fosse, dovremmo apprestarci quanto meno a programmare eventi per celebrare come si conviene il secolo di vita dello scalo aquinate e di quello frusinate. Il guaio è, però, che, al di là di ciò cui si è accennato, mancano ulteriori fonti a riguardo, cosicché per forza di cose bisogna procrastinare il centenario almeno di una decina di anni e accontentarsi semmai di celebrare…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Un monumento alla donna cassinate protagonista della ricostruzione Già da qualche tempo il Cdsc-Onlus ha lanciato l’idea, su appropriato e specifico suggerimento del suo presidente onorario Emilio Pistilli, di ricordare in forma tangibile  con una statua, un gruppo scultoreo, degli appositi pannelli, il ruolo della donna protagonista della ricostruzione: la donna non solo come moglie e madre impegnata nelle faccende domestiche, o nel, già di per sé, estremamente difficile reperimento di prodotti alimentari, o nell’educazione familiare ma partecipe di tanti altri ruoli quali quelli svolti in una società di pace (la maestra, la sarta, la lavandaia, la commerciante, ecc.) e, soprattutto, quelli non propriamente consoni al mondo femminile ma che sono stati determinanti nella ripresa della vita nel martoriato territorio del Cassinate affiancando manualmente i muratori nelle costruzioni o persino…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Giornate Europee del Patrimonio 2016 di Alberto Mangiante Sabato 24 e domenica 25 settembre 2016 si sono svolte le Giornate Europee del Patrimonio, una manifestazione favorita dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea fin dal 1991 con l’intento di potenziare e incoraggiare il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee. In Italia all’iniziativa aderiscono numerosi luoghi della cultura costruendo un’offerta culturale variegata che pone al centro il ruolo della cultura all’interno della società italiana e che rende bene l’idea della ricchezza e delle dimensioni del nostro Patrimonio nazionale. Il tema di quest’anno era incentrato sul valore dell’eredità culturale per la società, quindi i valori, le credenze, le conoscenze, le tradizione e tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione tra le popolazioni e i…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Giovanni Petrucci* Il 5 settembre 2016 se ne è andato veramente, dopo una vita di lavoro da ragazzo di otto anni all’età matura trascorsa tra Sant’Elia, Roma, Svizzera e di nuovo a Sant’Elia con papà. Nel corso delle tristi vicende della guerra tutta la famiglia si era rifugiata nella prima Galleria Boimond, il traforo sotto Valvori, di circa due metri nella parte più alta della volta a tutto sesto e di molto meno in larghezza. Vi si poteva camminare solo curvati al centro, ma non si respirava bene e molti erano dovuti andar via, come Romoletto Genovese, con i suoi, che soffriva di asma bronchiale. Felicia aveva insistito con Antonio, suo marito, Appicciarieglio: «Ho bisogno di stare calma e sicura, vicino a tante amiche, in attesa dell’evento! Vedi…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . Una delegazione del Cdsc-Onlus è stata ricevuta nella giornata di martedì 2 agosto 2016 dalla neo assessora alla Cultura del Comune di Cassino, dott.ssa Nora Noury, alla quale è stato illustrato il programma di attività culturali di cui l’associazione auspica l’interessamento e il perseguimento, di interesse del territorio in generale e della città di Cassino in particolare: vecchi progetti rimasti in sospeso per mancanza di corrispondenza da parte delle passate Amministrazioni comunali ma anche nuove iniziative di vasto respiro. Grande interesse è stato mostrato dall’assessora Noury di impegno e di fattiva collaborazione. Perché non resti tutto nel mondo delle belle intenzioni il Cdsc-Onlus si è impegnato a presentare a breve scadenza all’assessorato un promemoria del programma illustrato come contributo alla crescita culturale, che significa anche sociale, turistica ed economica,…

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. Studi Cassinati, anno 2016, n. 3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf . di Adriana Letta Il 10 settembre, come ogni anno, il CDSC (Centro Documentazione e Studi Cassinati) Onlus per iniziativa del suo Presidente, Gaetano de Angelis-Curtis, ha voluto ricordare, con la celebrazione di una Santa Messa nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova, le vittime del primo bombardamento della città di Cassino da parte delle forze angloamericane, avvenuto in questo giorno del 1943, nonché le altre innumerevoli vittime, civili e militari, dei successivi mesi di guerra che sono immortalate nel Muro del Martirologio della Città. Alle 17,00 si sono ritrovati puntuali e silenziosi molti cassinati che in famiglia o personalmente hanno ricordi precisi e dolorosi di quel primo tragico giorno di 73 anni fa, appena due giorni dopo l’annuncio dell’armistizio che aveva illuso molti che la guerra fosse finita. Quel giorno…

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STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale Anno XVI, n. 3, Luglio – Settembre 2016 >Scarica il pdf In questo numero: Pag. 163 – E. Pistilli, Dalla Terra di S. Benedetto alla Diocesi sorana. “ 171 – G. de Angelis-Curtis, La tipografia di Montecassino. “ 182 – F. Sidonio, Philipp Hackert pittore alla corte borbonica. “ 189 – L. Meglio, Ferdinando Taddei, vescovo di Jacarezinho. “ 195 – F. Di Giorgio, La bachicoltura a Cassino e nel Cassinate. “ 207 – G. de Angelis-Curtis, Enrico Toti. “ 217 – C. Jadecola, L’aeroporto di Aquino ha novant’anni. Forse cento. “ 220 – G. Petrucci, La pala di Mimì. “ 224 – A. Mangiante, «Scopriamo le carte. Immagini e colori d’archivio». “ 226 – Il Cdsc-Onlus incontra l’Amministrazione comunale di Cassino. “ 228 – A. Letta, Celebrato nella preghiera nella chiesa di S. Antonio di Padova il 73° anniversario. “…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 Una violenta alluvione – fatto non infrequente a Cassino fino all’immediato dopoguerra – causò, l’8 novembre 1893, un disastro ferroviario con quattro morti e la perdita di una sessantina di mucche e vitelli destinati al macello a Napoli. La sciagura si verificò in seguito al crollo di un ponte ferroviario sul rio Trina, alle falde del monte Trocchio in località La Foresta. Un ruscello di tal nome oggi non figura sulle carte topografiche, anche se in zona, nei pressi di Campo dei Monaci, permane il toponimo “valle Trina”; potrebbe corrispondere, forse, al rio Ascensione. Per la cronaca dell’incidente diamo la parola ad un giornale dell’epoca, “L’illustrazione Italiana” (Anno XX. – N. 47. – 19 Novembre 1893. – Pag. 335), che pubblica anche alcune foto scattate dal fotografo Ferruccio Guidetti il giorno dopo e ridotte in disegno per il giornale. Analogo servizio è riportato dall’altro…

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Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 (Trascrizione di Luigi Fabiani, testo a fronte di Emilio Pistilli) Statuta facta et ordinata per reverendissi­mum in Christo pa­trem et do­minum domnum Tho­mam casinen­­sem abbatem ad temeritatem et auda­ciam quorundam abbatialium coher­cendam et ipsorum no­­cendi fa­cultatem refrenandam pre­sentibus baiulis Sancti Ger­ma­ni et aliis pru­dentibus viris abbatie casi­nensis. “Statuti fatti ed ordinati dal padre e signore reverendissimo in Cristo don Tommaso, abate cassinese, con­tro la sconsideratezza e l’audacia di taluni abbaziali e per limitare la possibilità che gli stessi facciano del male, presenti i baiuli di San Germano e altri saggi uomini dell’abbazia cassinese“. I. DE DAMPIS DATIS IN UVIS ET FICUBUS ET ALIIS DAMPIS UT SEQUITUR In primis statutum est quod si aliquis homo vel mulier inveniatur ad co­l­ligendum uvas vel fichus vel quos­cumque alios fructus in locis alienis cum aliquo vase, sinu vel mappata, sine licentia patroni, sol­vat curie vice qua­libet tarenum unum…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 La sera del 13 luglio scorso, nell’ambito delle manifestazioni estive “cassinoar­te 2001”, è stato inaugurato il teatro romano dopo i complessi lavori di restauro curati dall’arch. Silvano Tanzilli e dall’ing. Luigi Volante. A dire il vero la presti­giosa struttura già in passato aveva ospitato spettacoli teatrali e musicali di grande rilievo, ma quella di luglio segna l’inizio di una nuova fase perché, oltre alla ristrut­turazione del teatro vero e proprio, si è operata una campagna di scavi che ha ripor­tato alla luce l’area del postscaena e, per la prima volta, il tratto di strada basolata che fiancheggiava il recinto sul lato est, e si è proceduto ad attrezzare tutta l’area circostante (compresa quella dell’ex villa Petrarcone) facendone un piccolo parco archeologico finalmente frui­bile dai visitato­ri. Della nuo va configura zio ne del sito, venuta fuori dal  lo sca ­vo, par leremo am piamente…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 Mercoledì 27 giugno 2001, presso l’Aula Magna “Luigi Papa” della Facoltà di Ingegneria di Cassino, si è tenuta una confe­renza sul restauro del ninfeo nell’area archeo­logica universitaria di Cassino, organizzato dall’Università degli Studi di Cassino, dalla Soprintendenza Archeologica per il Lazio e dal Museo Archeologico della Città Martire. Sono intervenuti il Prof. Oronzo Pecere, Magnifico Ret tore, la Dott.ssa Anna Maria Reggiani, Soprin tendente archeologo per il Lazio, l’Arch. Silvano Tanzilli, Direttore del locale Museo archeologico; quest’ultimo ha illustrato, con il supporto di diapositive, le varie fasi ed i problemi del restauro, ancora non ultimato, del monumento. Al termine si è effettuata una visita guidata al ninfeo; per l’occasione l’area archeologica interes­sata è stata dedicata a Bettino Valente, l’imprenditore che ne fece dono all’Università consentendo, in tal modo, gli interventi di restauro. Del ninfeo si sono occupati: G. F. Carettoni, Casinum, Ist. St.…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 di Giovanni D’Orefice L’Amministrazione comunale di Aquino ha puntato decisamente al recupero dei luoghi che per secoli o decenni erano stati abbandonati a se stessi in una condizione di degrado ambientale e strutturale. Dopo il recupero dell’area archeologica  che comprende l’Arco di Marcantonio e la Chiesa  della  Madonna  della  Libera, del quartiere medioevale con la Casa di San Tommaso d’Aquino e, di recente, il meraviglioso recupero del Vallone delle Pentime, un’altra grande opera culturale è stata in questi ultimi mesi realizzata: il Museo della Città. Esso è sorto in un’area che nel passato era stata destinata a mattatoio pubblico, iniziativa che ebbe poco successo in quanto la struttura funzionò solo per qualche anno e poi fu abbandonata alle boscaglie spontanee e quindi all’autodistruzione. Oggi quell’area, sita a fianco della antica Via Latina, si presenta valorizzata in modo tale che ogni visitatore stenta a…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 Presso L’archivio di Stato di Napoli sono conservati i Catasti Onciari del Regno di Napoli, una sorta di anagrafe tributaria che riporta i possedimenti e i redditi di ciascuna famiglia posseduti nei rispettivi comuni e anche fuori. Dai vari registri si possono trarre interessanti notizie relative ai singoli nuclei familiari, con l’indica- zione dei componenti, la loro età, sesso e condizione sociale, nonché l’ubicazione dei beni posseduti, con i nomi delle località ed i confini. Non sono esclusi dai catasti i beni ecclesiastici con le loro rendite. Si tratta di una vera e propria fotografia dell’assetto sociale ed urbano dei comuni, o università, come si chiamavano nella metà del secolo XVIII, epoca a cui risalgono i detti catasti. Sarebbe cosa particolarmente opportuna se gli odierni comuni provvedessero a riprodurre i registri di loro interesse, da con- servare presso le biblioteche o gli archivi…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 . > Janques Debergh, Luca Lancia – scultore . Lo studioso belga, dott. Jacques Debergh, bibliotecario presso l’Istituto reale per il Patrimonio artistico a Bruxelles, nel 1990, quando dirigevo la rivista Spazio Aperto, mi fece avere, tramite il preside Giovanni Petrucci, un suo studio sullo scultore cassinate Luca Lancia, vissuto nella prima metà del cinquecento, del tutto sconosciuto a noi locali. Il testo, tratto dalla rivista in lingua   francese “Revue Belge d’Archéologie et d’Histoire de l’Art” (LIX – 1990), fu pubblicato in traduzione italiana nel 1991 come supplemento a Spazio Aperto (III – n. 1) grazie al contributo personale del sig. Ciro Rivieccio. Luca Lancia, probabilmente figlio di Bernardino Lancia di S. Elia Fiumerapido, morì nel 1553 ed attualmente riposa nel cimitero di Binche in Belgio. La sua origine  cassinate  è  testimoniata dall’epigrafe del monumento funebre nella quale, tra l’altro, si legge “qui…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 Sant’Elia Fiumerapido – S. Maria Maggiore nella storia a cura di Giovanni Petrucci e Gino Alonzi, Edito  dal  Comitato  della Festa, 2001, Tipogr. P. D’Ambrosio, Atina; pagg.  20  illustr.  b./n.,  f.to  cm. 15×21, s. pr. . L’opera, pur nella sua brevità, riesce a fornire un quadro completo e di agevole lettura della lunga storia della prestigiosa chiesa di S. Elia Fiumerapido, costruita agli inizi del sec. IX su un’area ricca di testimonianze di epoca romana. Le sopravvivenze architettoniche e gli affreschi che ornano l’attuale chiesa ne hanno fatto un punto di riferimento basilare per lo studio dell’arte benedettina nel territorio. I ricordi personali degli autori relativi all’annuale festa conferiscono all’opera una nota sentimentale che tocca profondamente i santeliani, da sempre molto legati al sacro edificio. e. p.   Notizie storiche su Castrocielo a cura di Berbardo Bertani, “Biblioteca del Lazio Meridionale”, Fonti e…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 di Giovanni Petrucci L’Abate Gregorio Diamare, scampato miraco- losamente al bombardamento di Montecassino del 15 febbraio 1944, abbandonò le sacre rovine per ritornare nella sua diocesi solo nel mese di ottobre, stabilendosi prima a Valvori, poi a S. Elia Fiumerapido, dove morì il 6 settembre 1945, nella casa dell’arciprete Don Gennaro Iucci. Adesso che le giornate si sono allungate, esce abitualmente a passeggio nel tardo pomeriggio; cammina adagio per via delle Torri e risponde lietamente al saluto delle persone che incontra. Si fermano tutti al suo transito, grandi e piccoli, alcuni si inginocchiano e protendono la bocca sull’anello per baciarlo; egli, come d’abitudine, sorride, sorride specialmente ai bambini, ponendo la mano sulle teste ricciolute e sudate per le corse interminabili sulla villa comunale nel caldo primaverile e alza la destra in atto benedicente. È lieto di vedersi circondato da tanto affetto e di…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 Martirologio cassinate La raccolta dei nominativi delle vittime di guer- ra di Cassino è ormai in fase conclusiva. Si attendono alcuni riscontri e qualche ulteriore ricerca nei cimiteri del nord casertano e venafrano. Si spera di poter pubblicare l’elenco completo nel prossimo numero di STUDI CASSINATI. Il socio rag. Guido Vettese, che si è impegnato a fondo nella ricerca, con la passione e lo scrupolo che tutti gli riconoscono, è praticamente riuscito nell’impresa che ha spaventato e dissuaso amministratori e cittadini di Cassino nel passato mezzo secolo. Grazie a lui la Città Martire avrà finalmente il suo martirologio. La memoria di pietra Il progetto “La memoria di pietra“, che prevede la collocazione, in alcuni punti significativi della vecchia città di Cassino, di massi di cava con la descrizione del monumento scomparso a causa della guerra, è in fase avanzata di realizzazione: si attendono…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 di Emilio Pistilli L’attività normativa nella Terra di S. Benedetto Con la formazione della società urbana, a partire già dal sec. XI, le comunità locali riuscirono ad ottenere dai loro signori forme di garanzia nell’organizzazione sociale che presero il nome di Privilegi, carte di libertà, statuti, costituzioni, inquisizioni, sentenze, destinate a regolamentare lo sfruttamento delle acque, la sorveglianza contro i danni compiuti dagli uomini o dagli animali alle piante, l’amministrazione della giustizia, la sorveglianza contro gli incendi, ecc. In particolari periodi storici, infatti, come l’imminenza di guerre o la necessità di tenere a freno la popolazione in stato di agitazione, fu necessario concedere condizioni privilegiate per il buon ordinamento della vita civile e per garantire i diritti essenziali della per- sona, riorganizzando la vita amministrativa della signoria, ed emanando norme di polizia locale. Afferma il Salvioli che il signore, vescovo o abate, nei…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 1 Compito fondamentale che si è assunto il CDSC è quello della ricerca e della raccolta, in ambito soprattutto storico locale, di tutto quanto possa concorrere alla  conoscenza e all’approfondi- mento del passato delle nostre popolazioni. Ma raccogliere e documentare senza divulgare, senza, cioè, far partecipi gli altri dei risultati delle ricerche, sarebbe lavoro sterile, fine a se stesso. È da tale considerazione che nasce questo periodico. Dunque nessuna volontà, da parte nostra, di porci in concorrenza con altre analoghe e sicuramente più prestigiose pubblicazioni: vuole essere semplicemente uno strumento di lavoro, di valutazione e di diffu- sione del nostro operato. Non mancheremo, tuttavia, di ospitare eventuali interventi di altri studiosi o anche lettori che vorranno farci pervenire le proprie segnalazioni o ricerche. Tutto ciò, ovviamente, potrà anche essere materia di dibattito cul- turale condotto all’insegna di serena contrapposizione, senza pre- clusioni ideologiche e…

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  Studi Cassinati, anno 2008, n. 4 di Weronika Uminska Una nostra lettrice polacca, Weronika Uminska, ci invia, da Cracovia, un suo contributo alla conoscenza del passato del nostro territorio. Weronika è legata a Cassino avendo svolto una tesi di laurea in archeologia sulla antica Casinum. Riportiamo il testo della sua lettera al nostro Direttore allegata alla traduzione dei passi di Michal Wiszniewski. “Caro Emilio, Ultimamente mi sono imbattuta in un libro che a prima vista mi sembrava noioso ma alla fine l’ho trovato molto interessante. Si tratta del “Viaggio in Italia, Sicilia e Malta” di Michal Wiszniewski. Michal Wiszniewski, che fino a poco tempo fa mi era sconosciuto, visse tra il 1794 e 1865 e fu uno studioso, collegato anche con Cracovia; fu professore dell’Università Jagiellonica e perfino direttore del mio liceo!). Si occupò di filosofia, psicologia, letteratura e di molte altre cose. Nella sua vita andò in Italia per…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 Cassino ormai ha il suo martirologio, così come lo ha la quasi totalità delle città italiane che hanno subito le devastazioni della seconda guerra mondiale.Come sarà meglio specificato più avanti, l’elenco non è ancora definitivo: forse non lo sarà mai, perché tanti infelici protagonisti non ci sono più. L’iniziativa del CDSC è, purtroppo, tardiva: altri prima di noi avrebbero dovuto intraprenderla almeno 56 anni fa; ma la smania della ricostruzione ad ogni costo – si trattava di cercarsi un rifugio sicuro tra tante rovine – e una sorta di egoismo, a dire il vero comprensibile, che faceva dire ad ognuno: “io penso a me stesso”, non posero in primo piano l’esigenza di contarsi e contare i morti. Forse gli amministratori avrebbero potuto farlo, ma evidentemente non lo ritennero di primaria importanza. Ora si è cercato di rimediare. Lo abbiamo fatto noi del CDSC;…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 Il martirio di Cassino ebbe inizio il 10 settembre 1943 con un inatteso e tragico bombardamento aereo da parte dell’aviazione alleata anglo americana: in quella sola giornata si contarono molte decine di morti, di cui solo tre tedeschi. Appena due giorni prima l’annuncio dell’avvenuto armistizio aveva fatto riversare sulle strade cittadine la popolazione festante per la fine del conflitto. Da quel triste venerdì di settembre le bombe caddero quotidianamente sulla città e su tutto il Cassinate fino alla fine di maggio 1944. Gli abitanti cercarono rifugio sulle alture circostanti, sulla Costa, a Monte Maggio, a S. Michele, a Portella, a Terelle, a Montecassino, nei casolari di campagna. I rastrellamenti del mese di novembre finirono per spopolare il territorio: molti civili furono trasferiti nei centri del nord della provincia di Frosinone, altri furono portati nel nord-est d’Italia, altri ancora, su vagoni ferroviari, deportati in…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 A distanza di oltre 56 anni dai tragici eventi bellici la Città Martire non conosce ancora la reale entità del sacrificio di sangue dei suoi cittadini. Ciò è dovuto alla perdita totale dei registri comunali, ma anche alla diaspora di molte famiglie, sfollate durante il conflitto e mai più ritornate a Cassino. Molte salme furono collocate provvisoriamente in cimiteri di altre città e lì sono rimaste, forse addirittura dimenticate. Di molte altre i resti, dilaniati dagli esplosivi e rimasti sparsi sul terreno, non sono stati più ritrovati. Dinanzi a tali difficoltà i superstiti e gli amministratori non hanno mai potuto compilare un elenco, anche approssimativo, dei caduti per causa di guerra, a differenza di tanti altri comuni che da tempo hanno scolpito sui loro monumenti ai caduti i nomi delle vittime. Ci è parso doveroso, come associazione che si occupa della memoria storica…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 Gli elenchi sono da considerare provvisori perché palesemente incompleti e soggetti a correzioni e rettifiche. Ci si appella alla sensibilità delle persone interessate affinché ci facciano pervenire segnalazioni circa errori ed omissioni sì da conferire attendibilità e validità alla nostra raccolta, che – è appena il caso di ricordarlo – si è svolta tra infinite difficoltà e numerosissime incertezze. Giungerà, comunque, il tempo in cui dovremo considerare chiusa la ricerca e allora eventuali errori ed omissioni resteranno definitivi. Nel rispetto delle realtà locali abbiamo stilato tre distinti elenchi per Cassino e le sue frazioni di S. Angelo in Theodice e Caira. Un quarto elenco si riferisce ai militari caduti sui vari fronti in tutto il mondo. I nomi e le date sono stati trascritti così come rilevati dagli elenchi o dai registri: spesso si sono individuati possibili errori, ma solo in casi di…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 I registri dello Stato Civile del comune di Cassino dal 10 settembre 1943 al 31 dicembre 1944, ricostituiti “a memoria” nel dopoguerra; i registri e le lapidi del cimitero S. Bartolomeo di Cassino (salme entrate dal 9 settembre 1943 e nel periodo 1950 – 56); i registri della delegazione di S. Angelo in Theodice dal 10 settembre 1943 al 12 dicembre 1944; i registri parrocchiali S. Basilio di Caira; i registri e le lapidi del cimitero di Caira; i registri cimiteriali del comune di Venafro; i registri cimiteriali del comune di Caserta; il libro di Sergio Saragosa, Caira 1943 – 1944, Edizioni Cassino 2000; il libro di D. Donato D’Epiro, S. Angelo in Theodice, 1994; notizie fornite dall’associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di Cassino; il monumento ai caduti di Terelle; segnalazioni di privati; tabulati del Ministero della Difesa. La nostra iniziativa è…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 Vittime Civili Cassino, n. 1.660 S. Angelo in Theodice, n. 161 Caira, n. 175 Sconosciuti, n. 86 Totale Comune, n. 1.913 Non sono inclusi resti umani non definiti. Vittime Militari Su tutti i fronti, n. 197 Sul fronte russo n. 34 Sul fronte greco e Mediterr. Orient. n. 26 Sul fronte della ex Jugoslavia e costa dalmata n. 32 Sul fronte dell’Africa settentr. e orient. n. 28 Sul fronte tedesco n. 11 In territorio metropolitano o nazionale n. 34 Su tutti i fronti, n. 197 In tutto la città di Cassino ha perduto nella seconda guerra mondiale n. 2.200 cittadini: dato provvisorio. Solo a Montecassino risultano deceduti n. 269 rifugiati civili, di cui 142 nel crollo del solaio della ex falegnameria del   (71 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 Caduti civili e militari duranre la 2° Guerra Mondiale Cassino – S.Angelo in Theodice – Caira Elenchi Cassino Totale Cassino 1.556 + 100 = 1.656 + varie salme non identificate = + o – n. 1.660 tra cui a Montecassino 133 + 78 = 211 S. Angelo in Theodice Totali S. angelo n. 161 Caira Totali Caira n. 175 Militari 2ª G. M. Totale militari deceduti n. 197 Totale complessivo deceduti n. 2.200 N.B. gli elenchi pubblicati sono ancora provvisori (116 Visualizzazioni)

Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 La memoria di pietra Il progetto “La memoria di pietra”, cui si è accennato nel precedente numero di STUDI CASSINATI, ha avuto dei ritardi per motivi legati a problemi tecnici di elaborazione grafica. Ora tutto è affidato al laboratorio del marmista. Contiamo, quanto prima, di dare l’annuncio della posa in opera e dell’inaugurazione. Siamo certi che il progetto, una volta realizzato, costituirà un legame vero e visibile della ricostruita città con la sua passata storia, quella gloriosa storia che la guerra le ha letteralmente scippato. Siamo su internet Il precedente numero di STUDI CASSINATI è ora interamente disponibile anche su internet. Chi volesse consultarlo puó visitare il sito www.cassino2000.com dove troverà il nostro logo CDSC. Naturalmente ogni uso pubblico del contenuto di STUDI CASSINATI dovrà essere preventivamente autorizzato dal CDSC. Il nostro indirizzo di posta elettronica è: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots.…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 2 marcello caliman, I Borbone, viaggio nella storia e nei luoghi – I tempi e i fatti dell’assedio di Gaeta: 7 settembre 1860 – 13 febbraio 1861 – La torre di Pandolfo Capodiferro: dalla memoria negata al museo del 2000, in occasione delle “Journées Européennes du Patrimoine”; iniziativa del Consiglio d’Europa con il sostegno dell’Unione Europea, a cura della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio, Ufficio Servizi Educativi; Edizioni Cassino, 2001, Tipogr. Arti Grafiche Caramanica, Marina di Minturno (LT); pagg. 64, f.to cm. 17×24; isbn – 88-87950-08-3. £. 10.000 – € 5.16. francesca de sanctis, Giornalismo a Cassino, dalla fine dell’Ottocento alla prima guerra mondiale, Caramanica Editore, “Liris” Collana di studi storici diretta da Aldo Di Biasio, Saggi 8, Tipogr. Arti Grafiche Caramanica, Marina di Minturno (LT), 2001; pagg. 252, f.to cm. 14×20. ISBN 88-86261-96-9. £. 30.000 – €…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 A volte mi chiedo cosa sarebbe stata Cassino se la sorte le avesse conservato intatti i suoi più prestigiosi monumenti dell’antichità: il teatro romano e l’anfiteatro. Ma mi chiedo anche cosa sarebbe ora se il tempo e le guerre ne avessero cancellato ogni traccia, così come hanno fatto con la stessa città. In realtà, se non fosse passato da queste parti all’inizio degli anni Trenta un giovane archeologo, di nome Gianfilippo Carettoni, Cassino starebbe ancora a riscoprire le tracce del suo glorioso passato sulle rare testimonianze di storici romani. Il teatro romano, di recente restaurato e reso fruibile per le moderne rappresentazioni teatrali, fu riportato alla luce grazie agli scavi e agli studi del Carettoni, fatti nel 1936 con un precedente sondaggio del 1934 voluto dal soprintendente della Campania Amedeo Maiuri. L’archeologo e storico dell’antica Casinum con le sue ricerche e con le…

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Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 di Emilio Pistilli . Il “Giornale di Scavo” di Gianfilippo Carettoni è un quaderno manoscritto di 27 pagine f.to cm 21×27, con sovracoperta di carta da imballaggio recante la data 1936, inedito, conservato, fino allo scorso anno, in casa dello studioso e affidatomi, di recente, dalla Dott.ssa Laura Fabbrini Carettoni, moglie dello scomparso e già Soprintendente alle Antichità dell’Umbria e dell’Etruria meridionale. È una rielaborazione molto ampliata di precedenti scarni appunti segnati su foglietti sparsi di un notes. Probabilmente la trascrizione sul quaderno è avvenuta subito dopo la chiusura della campagna di scavi utlizzando anche le note raccolte dallo zelante custode Gaetano Fardelli, cosa che lo stesso Carettoni precisa nel diario per il periodo dal 30/7 all’11/8: forse l’archeologo dovette prendere un breve periodo di ferie approfittando del non funzionamento del carrello su rotaie, registrato in quei giorni. I foglietti sciolti sono inseriti al…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 . Nasce a Verona il 17 febbraio 1912; padre ligure, madre milanese. Si laurea in Lettere a Roma nell’anno accademico 1933/34 con una tesi presentata da G. Giglioli dal titolo “Casinum – Ricerche topografiche e storiche dalle origini al 529 d.C., successivamente pubblicata col titolo Casinum. Assistente alla Cattedra di Topografia Antica nell’Università di Roma, nel 1940 è nominato Ispettore presso la Soprintendenza alle Antichità della Campania. Dopo la guerra è dapprima Ispettore poi Direttore presso la Soprintendenza alle Antichità di Roma IV (Foro Romano e Palatino) fino al 1959. Dal 1960 al 1968 è Soprintendente dello Stesso settore. Dal 1968 al 1976 è Soprintendente alle Antichità di Roma. Libero Docente di Topografia Romana presso l’Università di Roma. Membro Ordinario dell’Istituto Archeologico Germanico. Membro Ordinario dell’Istituto di Studi Romani. Già Membro del Consiglio Superiore delle AA. BB. (1ª Sezione). Membro del Consiglio Direttivo…

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Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 Dal quaderno degli appunti sparsi del custode Gaetano Fardelli. 26.9.1934 Nel cavo B tirato fuori un pezzo di trabeazione lungo cm. 60 e collocato aon altro materiale archeologico. Nello stesso giorno trasportato dal cavo B n. 2 pezzi di trabeazione che collocati insieme ne formano uno lungo circa un metro. 1.7.1934 Iniziato lo scavo (trincerone) da Sud a Nord. Trovamento N.N. Impresa Ing. Cozzo di Roma per conto del Sig. Gianfilippo Carettoni. 20.7.1934 Affioramento di costruzione nel cavo A; sono stati rinvenuti alcuni frammenti decorativi di lastre in marmo a bassorilievo. Nel cavo B un frammento di un piede di una statua. Nello stesso cavo molti frammenti di tegole di terracotta. Nel cavo C parecchi frammenti di marmo, elementi decorativi. 21.7.1934 Continuazione di ritrovamenti come sopre; raggiunto il piano dell’orchestra e della scena. Sospesi i lavori giorno 21 Cavo E, ritrovamento a circa 50…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3    Il teatro nel 1939 18 maggio 1936 (XIV)Inizio dello scavo con 4 operai. Si prosegue ad allargare la piazzuola già sistemata nei giorni precedenti dagli stessi operai, onde facilitare la manovra della décauville[1]19 maggio 1936 (XIV)Sulla stessa linea del paramento in reticolato scoperto il giorno precedente, procedendo verso ovest, si è trovato un blocco di calcare squadrato ed ancora in situ. Si è altresì osservato che il muro in reticolato conserva frammenti d’intonaco colorato del rivestimento. Lo scavo si va ampliando verso Ovest e Nord sempre alla profondità di circa m. 1.50. 20 maggio 1936 (XIV)Lo scavo prosegue nelle due direzioni già indicate. Vengono alla luce frammenti architettonici e decorativi, sparsi nel terreno di riempimento, assieme a numerosi frammenti di laterizi. Il terreno di risulta si presenta più sassoso, con molti blocchi di calcare e ciottoli, nel cavo che prosegue verso l’interno…

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Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 Sorge all’interno dell’antica città. Di forma perfettamente semicircolare e linee strutturali abbastanza sobrie, con un’ampiezza di m. 53,50, è adagiato sul fianco della montagna sfruttandone abbondantemente la pendenza. Che sia di età augustea è dimostrato dal ritrovamento di una statua dell’imperatore e di epigrafi riguardanti i due suoi nipoti. Quasi sicuramente subì restauri ancora in epoca imperiale, come dimostra la dovizia di decorazioni e marmi policromi contrastanti con le semplici linee architettoniche originarie. La cavea appare divisa in quattro settori individuati da cinque scalinate; in ogni settore un passaggio orizzontale separa la “summa cavea“, di sette gradini, dall’ “ima cavea“, di tredici gradini; la zona dell’orchestra, di tre gradini, era divisa dall’ima cavea da una balaustra di pietra, di cui ora restano brevissimi tratti. Sulla parte superiore correva una galleria coperta – in buona parte ancora visibile – destinata all’accesso degli spettatori. La scena,…

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Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 di Massimiliano Valenti Con Gianfilippo Carettoni, la secolare tradizione di studi sull’antica Casinum compie un deciso salto di qualità. Le rovine di quella che Strabone definisce “ultima città del Lazio”, già note e descritte fin dal XVI secolo, vengono infatti per la prima volta esaminate, studiate e rilevate con rigore scientifico, a tal punto che il volumetto intitolato “Casinum (presso Cassino)”, edito nel 1940 nella collana dell’Istituto di Studi Romani “Italia antica: municipi e colonie” e frutto della sua tesi di laurea in Lettere discussa nell’anno accademico 1933 – 1934, è ancora oggi da considerare testo insostituibile e imprescindibile per chi voglia affrontare lo studio delle antichità di Cassino. Nell’ambito della sua produzione scientifica dedicata alla cittadina laziale, produzione che spaziò dall’epoca protostorica a quella medioevale, lo studio del teatro romano di Cassino ricopre un ruolo sicuramente fondamentale nella sua formazione di archeologo. Per merito…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 di A. Mangiante – S. Saragosa  A metà circa della strada che da Cassino conduce a Caira, a partire dalla contrada Monterotondo, sul lato sinistro della stessa, cioè verso ovest, inizia una zona che conserva ancora oggi testimonianze archeologiche di diverse epoche che andrebbero visitate, conosciute e valorizzate. Alcuni siti in cui è possibile ammirare e studiare resti di opere medioevali e dell’epoca romana sono raggiungibili in auto, mentre altri sono protetti da una fitta vegetazione e da accessi non più facilmente praticabili. Sarebbe necessario aprire nuovi sentieri agevoli da inserire in interessanti itinerari turistici che permetterebbero, tra l’altro, di ammirare scorci di un ambiente naturale ancora suggestivo, selvaggio e incontaminato. Sarebbe auspicabile che tutta l’area rientrasse nei confini di un parco naturale, in modo da proteggere e conservare sia le bellezze paesaggistiche che quelle archeologiche in esso presenti. Alle spalle del Deposito…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 Il porto del Garigliano a Mortola di Sara Marandola Interessandomi ultimamente al sito archeologico di Rocca d’ Evandro (CE), più precisamente in località “porto” nella frazione Mortola, sul Garigliano, mi sono arrivati nelle mani documenti che registrano resoconti fatti da un’archeologa della Sovrintendenza di Napoli, la dottoressa Chiosi, e insieme i progetti dell’architetto Giuseppe Bruno. Un rigo attira la mia attenzione: “… sono pochissimi gli esempi di questo tipo scavati e nessuno di questi in Campania”. La prima documentazione sul ritrovamento del sito ci giunge dal lontano 5 mag­ gio 1993; ma questa ci dice che le prìme indagini sono state fatte nel ’92. In ogni pagina si legge l’entusia­ smo per l’anomalia dello scavo, rispetto agli altri di tutta la regione. La Gaspe­retti, della Sovrintendenza di Napoli, diceva allora che era l’unico attivo su tutto il Garigliano. Si tratta di un’ area…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 di Emilio Pistilli Cassino ha finalmente il suo archivio storico comunale. C’è voluto oltre mezzo secolo perché si provvedesse a recuperare e riordinare l’ingente materiale archivistico lasciato marcire nei seminterrati del Liceo classico ed in altri fabbricati soggetti ad alluvioni e regno indisturbato di roditori. Non sono bastate le norme ordinarie dello Stato che impongono la conservazione e la custodia degli atti e dei registri comunali a provvedere alla loro salvaguardia; a nulla sono serviti i miei frequenti appelli agli amministratori comunali che si sono succeduti negli ultimi decenni perché provvedessero al recupero di quel prezioso materiale; il commento è stato sempre: a cosa servono quelle cartacce! Fortunatamente ci ha pensato la Regione Lazio, che, con una delibera di luglio 1999 – in attuazione della Legge regionale 42/97 che regolamenta i beni e i servizi comunali –, diede il via all’operazione per la…

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  Studi Cassinati, anno 2001, n. 3 di Duilio Ruggiero Nel 1909 un inconsulto moto popolare incendiò tutte le carte del Comune di Castelforte distruggendo completamente anche l’Archivio, che dopo gli avvenimenti del 1799[i]era stato in parte faticosamente ricostruito. Le autorità superiori già da alcuni anni cercavano di imporre inutilmente un retto agire all’amministrazione comunale di Castelforte. Con decreto del Sottoprefetto di Formia in data 5 giugno 1907 veniva affidato al dott. Francesco D’Alema, segretario di prefettura, l’incarico di eseguire una inchiesta sull’amministrazione. Il Commissario, eseguito un sopralluogo il 10.6.1907 con relazione del 26 luglio successivo, aveva illustrato al Sottoprefetto del Circondario la situazione amministrativa del Comune. Nel far rilevare le difficoltà della sua missione “derivate dal disordine indescrivibile di quell’Ufficio Comunale, ed alla mancanza in Castelforte di un vero partito di opposizione che avesse facilitato il suo compito”, fa presente che “la nota predominante, l’unica anzi, dell’indirizzo amministrativo del…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Siamo al secondo anno di vita di STUDI CASSINATI. Mentre cerchiamo di avvicinare il più possibile il passato a noi ci rendiamo conto che il presente fugge sempre più avanti: dum loquor hora fugit, lo diceva anche Ovidio. E questo nostro presente è sempre più foriero di gravi dissesti esistenziali a livello planetario: le tradizionali civiltà mostrano preoccupanti disagi di coesistenza; qualcuno addirittura, forse esagerando, parla di scontro di civiltà. Le cause, probabilmente, saranno di carattere economico, non sta a noi cercarle, ma è indubbio che la componente etnico-culturale gioca il suo ruolo. Credo che se ci dedicassimo maggiormente a conoscere le nostre e altrui radici di civiltà sapremmo meglio comprenderci e tollerarci. Questo è, fondamentalmente, il ruolo della storia oggi, che si affianca a quello tradizionale della “storia maestra di vita”. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di dare il nostro contributo: non…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Marco Sbardella Una integrazione-continuazione della Storia sacra e profana di Aquino, e sua Diocesi, dell’illustre storico di S. Giovanni Incarico. Pasquale Cayro[1] fu personalità poliedrica: storico, letterato, archeologo, epigrafista, politico[2]. La sua attività di studioso e di ricercatore, molto apprezzata, gli procurò da parte dell’amministrazione borbonica incarichi prestigiosi come quello di Sovrintendente agli Scavi d’Antichità nei Tenimenti di San Giovanni Incarico, conferitogli con Real Dispaccio il 9 agosto 1796, e la riconferma sotto il governo di Giuseppe Bonaparte. Lo storico fu stimato quale “longe gravissimus (…) auctor”[3] anche da Theodor Mommsen che, nella raccolta delle epigrafi relative alle antiche città di Aquinum e Fabrateria Nova del Libro X del Corpus Inscriptionum Latinarum, si servì abbondantemente dei suoi lavori, in particolare della Dissertazione istorica in cui dimostrasi la esistenza, antichità e sito della città un tempo Lirio chiamata, quindi Fregelli, ed altresì sue notizie…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Opere edite  – Dissertazione istorica in cui dimostrasi la esistenza, antichità e sito della città un tempo Lirio chiamata, quindi Fregelli, Napoli, 1777; Dissertazione istorica dell’origine degli Aborigeni diversi dagli Enotri abitatori un tempo della palude Pontina non mai del tutto disseccata, Napoli, 1785; Dissertazione istorica in cui dimostrasi li primi popoli d’Italia, non che l’esistenza, antichità e sito della città un tempo Lirio chiamata, quindi Fregelli, Napoli, 1795; – Lettera istorica (passaggio di Terracina e Fondi nel dominio papale), Napoli, 1797; – Discorso istorico di Anagni metropoli un tempo degli Ernici, Napoli, 1802; – Breve ragguaglio del martirio e traslazioni del corpo di S. Magno, vescovo di Trani, Napoli, 1802 (inserito nella pubblicazione precedente); – Descrizione storica del Liri e degli altri fiumi e fiumicelli che si uniscono fin’al mare, Napoli, 1804; – Preparativi, riflessioni e diario della campagna di Lombardia del…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Pasquale Cayro [PAG. 1] Primacché il Re pupillo Ferdinando divenisse maggiore, e dalla Reggenza si governava il regno, avvenne la caristia, la quale affliggé Napoli, e quasi tutte le sue Provincie [Anno di Cristo 1764], poiche si vendé il grano ne’confini di Terra di Lavoro, e nella Diocesi di Aquino fin a ducati sei, e sette il tomolo, e neppur si trovava a comprare, e supplì molto a questa mancanza il vicino stato Romano, dove si ritirarono molte famiglie delli Ducati di Sora, e di Alvito. Cessò la Reggenza, appena che il Re giunse all’età di anni sedici, avendo così disposto Carlo III suo padre, ed in tal tempo fu l’espulsione de’Gesuiti da suoi reali domini, e tra i loro collegi si numerava quello di Sora, e gli individui di esso nell’istesso giorno, che tutti gli altri del Regno furono espulsi, anch’essi accompagnati…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di V. Fontana-G. Bianchini Frosinone: la sede dell’Archiviodi Stato al secondo piano del grattacielo Edera Gli Archivi di Stato provvedono alla conservazione dei documenti dello Stato, dai più antichi, risalenti all’alto medioevo, fino a quelli della prima metà del secolo ventesimo, non più occorrenti alle necessità del servizio. Conservano inoltre gli archivi notarili anteriori agli ultimi cento anni. Possono ricevere in deposito archivi degli enti pubblici (regioni, province, comuni) e archivi privati (di famiglia, personali e di impresa). Sono istituiti nei capoluoghi di provincia e dipendono dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Compito principale degli Archivi è quindi conservare, ordinare, inventariare, valorizzare e mettere a disposizione degli studiosi il materiale documentario. In ogni archivio esiste una “sala di studio” quotidianamente, liberamente e gratuitamente aperta a tutti gli studiosi, italiani e stranieri, senza alcuna formalità, salvo l’accertamento dell’identità personale e la compilazione…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Emilio Pistilli Una importante e poco conosciuta descrizione di S. Germano (odierna Cassino) è conservata nell’Archivio di Montecassino nel registro “Ricerche sulle fabbriche del Monastero di Montecassino” di G. Quandel (parte 2ª – vol. 2°, dal 1591 al 1675). Essa è dovuta all’archivista e vicario generale cassinese Onorato de’ Medici, dei principi di Ottajano di Napoli, che la inserì nei suoi “Annali di Montecassino”. Questa opera fu scritta in lingua volgare in continuazione di quella del Petrucci[1], giungendo fino al 1610. Erasmo Gattola (Historia, II, pag. 693), la definisce erroribus refertissima, tuttavia è da ritenere abbastanza attendibile nella narrazione dei fatti a lui contemporanei (1581-1610). Il registro del Quandel purtroppo risulta incompleto poiché manca il fascicolo dalla pag. 435 alla pagina 482, come è annotato a matita sullo stesso registro. Riporto qui la parte successiva ripresa da Onorato de’ Medici Pag. 483 – «…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Il mercato settimanale di Cassino è molto antico: ne testimonia la lunga tradizione l’archivista cassinese Erasmo Gattola nelle sue Accessiones (II, pag. 748, anno 1734), dove, tra l’altro, decanta i pregi della città e dei suoi “fedeli” abitanti. Ne riportiamo solo un piccolo stralcio. “Una piazza che ancora oggi è chiamata “dei mercanti amalfitani” dimostra che qui, anche nei secoli passati, si sia svolto un fiorente commercio. Ogni sabato dell’anno si tiene il mercato e, in date stabilite, la fiera, specialmente il primo ottobre. La campagna di S. Germano è ricchissima di ogni genere di prodotti agricoli ed è bagnata non solo dal fiume Rapido, ma anche da una grande abbondanza di acque che sgorgano dappertutto. Di qui sono venuti moltissimi uomini illustri per erudizione, per dignità ecclesiastiche e laiche e per le cariche pubbliche, come già detto. Dai re ai nostri abati,…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Giovanni Petrucci Ricorre quest’anno un secolo da quando Giuseppe Picano realizzò in Sant’Elia Fiumerapido, alla destra di un ramo del Rapido, una delle prime centrali idroelettriche d’Italia. Questi fu uno dei personaggi illustri della storia santeliana, che fece onore al paese, al quale voleva tanto bene; ed era ricambiato dai Santeliani, che ricorrevano a lui per consigli e guida nella difficile e dura vita di allora. Fu sindaco del paese intorno al 1906 e consigliere comunale per tanti anni. Era avvocato dotato di vasta e profonda cultura; in età giovanile, nel 1873, pubblicò a Sora La storia di S. Elia Fiumerapido, nel 1900 raccolse interessanti notizie sul Santuario di Casalucense[2] e nel settembre del 1911 tradusse in endecasillabi sciolti Il Paradiso Racquistato[3] di Johon Milton. Come si rileva dalla Enciclopedia Italiana Treccani, Vol. XXXIII, è l’unica traduzione ancora fino ad oggi esistente…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Emilio Pistilli Che Cassino, “fidelissima civitas” del regno di Napoli, sia stata a lungo capoluogo dello Stato di S. Germano (questo l’antico nome della città) e l’abate di Montecassino il “primo barone” del Regno è cosa abbastanza nota. Quello che in molti ignorano è che la stessa città fu designata dal re Filippo IV di Spagna, nella seconda metà del sec. XVII, sede di ducato. Nell’esaminare questa pagina della storia di Cassino va premesso che l’autorità istituzionale sul territorio, che comprendeva l’antica Terra di S. Benedetto, era l’abate, cui spettavano tutti i benefici feudali, compresa l’amministrazione della giustizia. Nel 1282, però, Carlo d’Angiò sottrasse alla competenza abbaziale la giustizia criminale lasciandole solo quella civile. Lunghe furono le lotte dei cassinesi per riavere quella giurisdizione[1]; vi riuscì solo nel 1674 avendola acquistata per 34.000 ducati. Lo Jus sanguinis (o giustizia criminale) in S. Germano…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Il Museo Archeologico Nazionale di Cassino sarà intitolato all’archeologo Gianfilippo Carettoni. È in atto la procedura da parte della Soprintendenza e si attende solo il decreto ministeriale. Come si ricorderà la proposta partì dal CDSC nello scorso mese di dicembre e ad essa si associò anche l’Amministrazione Comunale di Cassino con una nota in data 19 gennaio. La proposta fu la seguente: “Premesso che l’archeologo Gianfilippo Carettoni, già Soprintendente alle Antichità di Roma, morto il 6 dicembre 1990, ha legato per sempre il suo nome alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio archeologico e storico di Cassino, sia con la sua lunga attività di ricerca, scavi e documentazione nell’area del Cassinate, sia con le sue prestigiose pubblicazioni, tra le quali vanno ricordate: Il teatro Romano di Cassino, in “Notizie degli scavi” del 1939 (fasc. 4, 5, 6) dedicata al resoconto preciso e dettagliato della…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Sergio Saragosa Nell’anno 1693, l’archivista e Vicario generale di Montecassino, E. Gattola volle conoscere l’esatto numero di chiese, chierici e abitanti della Terra di S. Benedetto e per quanto riguarda il Casale di Caira, riporta la seguente annotazione: “Multi olim pagi in Sangermanensi territorio extabant, quae iisdem cum urbe privilegiis fruerentur nempe Farignola, Foresta, Matronola, Tora, S. Laurentius, Peula, modo unicus Caira superest ad radices montis cognominis, qui etiam S. Basilii dicitur …”. Dice che una volta nel territorio di S. Germano c’erano molti casali, ma di essi rimaneva allora solo Caira, chiamato così perché situato ai piedi dell’omonimo monte. I casali elencati furono fiorenti fino al 1650, anno in cui una tremenda pestilenza, la stessa che aveva colpito tutta l’Europa, decimò letteralmente tutte le contrade. Di tutto ciò, quello che a noi interessa è il Casale di Farignola, perché mentre di…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 di Sergio Saragosa Nota di cronaca riportata nel N. 38 del Sabato 29-09-1877 del Quotidiano di S. Germano “Il Liri”, conservato nell’archivio di Santamaria Capuavetere. “Il giorno 28 c. te alle ore 1 pom. in Cairo, Villaggio di Cassino, si spense una nobile vita. G. B. Nardone, Canonico e Parroco di S. Germano, mancato nella giovane età di 47, lascia di sé vivo desiderio in quanti ne conobbero e ne apprezzarono le qualità della mente e del cuore: umano, affabile, caritatevole, e ricco di buoni studi sacri e profani. Come sacerdote seppe conciliarsi l’affetto e la stima di quelli che venivano a lui per consigli e aiuto; come cittadino diede non dubbie prove di amare la patria, della quale cantò il politico e civile risorgimento con un bell’ode pubblicata da lui nel 1860. Fedele a quel principio di giustizia cristiana “ L’anima a…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 [da E. Gattola, Accessiones, II, pag 748] L’anno 1724, non lontano da Caira, la notte tra il 18 e 19 febbraio, con un grande fragore, che fece pensare ad un terremoto e indusse ad abbandonare le case, nel luogo dove prima c’erano alberi, furono visti sprofondare otto tomoli di terreno, pari ciascuno a 90 bracci napoletani di otto palmi [circa mq. 15.000]. La profondità raggiungeva 90 palmi napoletani [ca. m. 23]; immediatamente numerose sorgenti che si erano aperte tutt’intorno, cominciarono a riempire [la voragine]. L’acqua, crescendo di giorno in giorno, dopo un mese raggiunse il livello di circa cinque palmi [m. 1,30] dalla superficie dei campi. Tutta la circonferenza del lago è calcolata in 275 bracci napoletani [m. 550]; il diametro, da est ad ovest, è di circa 124 bracci [m. 250], mentre trasversalmente è di circa 139 [m. 280]. (86 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Struttura a camera Probabile soglia di una piccola porta Durante i lavori di sterro per la costruzione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco di Cassino, in località Campo di Porro, sono venuti alla luce, alla fine di marzo, resti archeologici di epoca romana e forse anche pre-romana. Si tratta di una vasta area a margine dell’antica strada pedemontana che conduce alla cosiddetta Porta Romana di Casinum – lato sud della città -, già nota agli studiosi per i numerosi resti archeologici da vario tempo segnalati: tra essi alcune tombe dell’età del ferro e, più a monte, in località S. Scolastica, una stazione neolitica per la lavorazione di manufatti silicei. Tra gli attuali ritrovamenti si possono riconoscere alcune tombe a cappuccina, vari allineamenti murari delimitanti piccoli ambienti (forse tombe a camera) ed un cippo funerario in pessimo stato. La Soprintendenza archeologica ha imposto…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Una vasca quadrata in mattoni Un tratto di pavimento in cotto Agli inizi di marzo sono ripresi i sondaggi archeologici nell’area della cosiddetta Villa di Varrone, presso la località Mastronardi; la mancanza di adeguati finanziamenti non consente per il momento di attuare una vera e propria campagna di scavo. Fino ad ora si è proceduto all’esame scientifico dei reperti e alla ripulitura laterale di alcuni tratti di muri interrati. Di particolare interesse il doppio strato di intonaco in alcuni di essi, dove lo strato superficiale, di sommaria fattura, copre un intonaco più raffinato con tracce di colorazione. Interessante è anche una vasca quadrata (lato m. 1,20) con pareti in mattoni. Canaletta per la raccolta per le acque in terracotta Il lungo muro che bordeggia la “passeggiata” sul lato destro del fiume descritta da Varrone (148 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 La foto, rarissima, ci documenta il tracciato delle mura della romana Casinum snodantisi lungo la mulattiera che conduceva al convento dei Cappuccini, nella zona dell’attuale ex colonia solare. Di lì volgevano verso la Rocca Janula per poi risalire il crinale settentrionale di Montecassino, fino all’acropoli. Sul lato opposto, verso sud, le mura discendevano dall’acropoli per andare ad intercettare la strada di accesso alla città (l’attuale “Campo di porro – via Crocifisso”), per aprirsi in quella che convenzionalmente viene detta Porta Romana e scendere ulteriormente per abbracciare, dopo un angolo retto, l’intero centro urbano dell’antico abitato scorrendo a monte della bella via basolata che volge verso l’anfiteatro. Per l’esattezza puntavano verso la cosiddetta tomba di Ummidia Quadratilla, inglobandola, e, dopo l’odierno museo archeologico, si aprivano con la Porta Campana, di cui sono ancora visibili le imposte di base, a nord del museo. In questo…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 Maggio 1967: il primo getto d’acqua dal nuovo pozzo di sollevamento sulle pendici di Montecassino, località Serbatoio, presso la ex colonia solare. Da sin. a dx.: Pietro Pomella, capo operaio del Comune, dott. Mario Alberigo, sindaco di Cassino, Pietro Ranaldi, capo elettricista comunale, Pierino Piacente, elettricista, Raniero Capocci, capo manutenzioni comunale, Ennio Parente, consigliere comunale, Mario Di Vito, consigliere comunale, un ing. dell’impresa di impianti idraulici Pagnani di Milano, il cittadino Antonio Pontone con le due gemelline. Ricorda l’ex sindaco Alberigo: «A Cassino, che poggia sull’acqua, mancava il liquido prezioso nelle case. L’esecuzione del progetto richiese da parte mia una decisa ed energica presa di posizione nei confronti del Prefetto del tempo, Ciro Conte, che si opponeva all’approvazione della delibera di Giunta che stanziava la “ragguardevole” somma di 5.000.000. Il tentativo di captazione ebbe un risultato esaltante». La fornitura nelle case fu preannunciata…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 1 nicola cilento, Pluralismo ed unità del medioevo cassinese (secoli IX-XII), a cura di Faustino Avagliano, Presentazione di Cosimo Damiano Fonseca, Saggio introduttivo di Gerardo Sangermano, Montecassino, 1998, Tipogr. Arti Grafiche Caramanica, Marina di Minturno LT; pagg. 271, f.to cm. 17×24; s. pr. – ISBN 88-8256-504-1. Nicola Cilento, lo storico della Longobardia meridionale   Di Emilio Pistilli Il volume ripropone, postumi, alcuni saggi dello storico dell’Italia meridionale longobarda, come è stato definito Nicola Cilento, scomparso il 16 novembre 1988. Si tratta di alcune relazioni lette nei convegni sul Medioevo meridionale organizzati da Montecassino negli anni Ottanta ed in varie altre circostanze. Gli argomenti sono stati collocati nel libro secondo tre percorsi di studio: la Direzione longobarda, la Direzione Capuana, la Direzione ecclesiologica. Nella prima (pag. 23 – 108) troviamo i seguenti argomenti: Montecassino nell’Italia meridionale longobarda; il convegno cassinese dell’ottobre 1071; rapporti di Montecassino…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 Fedeli al nostro impegno iniziale, che è “quello della ricerca e della raccolta, in ambito soprattutto storico locale, di tutto quanto possa concorrere alla conoscenza e all’approfondimento del passato delle nostre popolazioni” (Editoriale, I, 1), così come è indicato nello statuto del CDSC, riproponiamo, anche in questo numero, scritti già pubblicati ma ormai dimenticati o difficili da trovare: vedi Achille Lauri, I principi Boncompagni Ludovisi nel ducato di Sora, del 1934, vedi gli articoli del primo sindaco del dopoguerra a Cassino, Gaetano Di Biasio, tratti dal periodico da lui stesso fondato, “La voce di Cassino e dei comuni della battaglia”. Non meno costante è il nostro interesse per le ricerche e gli approfondimenti di tutto quanto possa concorrere a gettare squarci di luce nuova sul passato delle nostre genti. Luogo da noi privilegiato è quello degli archivi storici, statali e comunali, che, tra…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 Achille Lauri, sorano, è stato uno studioso di cose patrie molto prolifico; tra le sue pubblicazioni, però, è di difficile reperimento quella relativa al casato Boncompagni Ludovisi (I principi boncompagni Ludovisi nel ducato di Sora, del 1934) che, per la capillare rassegna dei fatti del casato, merita di essere riproposta. A conferma di quanto sia poco conosciuto tale lavoro, basti citare l’opera del prof. Giovanni Baffioni e Paolo Boncompagni Ludovisi, Jacopo Boncompagni (1548-1612), del 1997, che neppure cita il Nostro in bibliografia. È d’obbligo un particolare ringraziamento, per la disponibilità del testo che qui si pubblica, al sig. Luigi Palombo di Atina, che lo ha ereditato dallo zio Pietro Vassalli, storico atinate. Achille Lauri nacque a Sora il 24 agosto 1884; nonostante le ristrettezze familiari e grazie ad una borsa di studio riuscì ad avere l’abilitazione all’insegnamento; fu insegnante e appassionato studioso della…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 Estratto dalla Rivista « ROMA » 1934 XII ‑ Num. 10 Fasc. ottobre ROCCA S. CASCIANO, STABILIMENTO TIPOGRAFICO L. CAPPELLI – 1934‑XII Quando i Papi donano a persone care, scelgono cose dilette con  gusto e passione. Papa Sisto IV (1471-84), che si distinse nella costruzione della Cappella Sistina, con animo di artista donò il Ducato di Sora a suo nipote Leonardo Della Rovere: feudo già tolto con le armi a Piergiampaolo Cantelmi, nemico di Alfonso I d’Aragona (1435-59), dalle soldatesche di papa Pio II Piccolomini (1458-64). Leonardo, per maggior sicurezza, sposò una figlia di Ferdinando I di Napoli; così dal 1472 il Ducato sorano fu, per accordi, incorporato al Regno di Napoli. Da Leonardo passò a Francesco I e II Della Rovere, nipoti di papa Giulio II (1503-13). Da questi passò a Giacomo I Boncompagni (1548-1617[1]), I Duca di Sora, che sposò Donna Costanza…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 di Viviana Fontana* L’Archivio di Stato di Frosinone estende la propria competenza sull’omonima provincia, creata con Regio Decreto, il 2 gennaio 1927, aggregando territori soggetti in passato, in parte allo Stato Pontificio, provincia di Campagna e Marittima, e in parte al Regno di Napoli, ossia, Terra di Lavoro. La documentazione, qui conservata, riflette, dunque, la storia istituzionale e politica dei due Stati sovrani ed è appena il caso di ricordare che trova il suo naturale completamento nell’Archivio di Stato di Roma e negli Archivi di Stato di Napoli e Caserta. In questa occasione dedicheremo spazio alla documentazione riguardante la parte meridionale della Provincia, l’antica Terra di Lavoro, che ricadeva nel Regno di Napoli e che gravitava e attualmente gravita, per buona parte, sulla città di Cassino. Gli Atti Demaniali Inizieremo dalla documentazione appartenente al fondo degli “Atti Demaniali” (1809-1952). Si tratta di documentazione attinente…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 di Maurizio Zambardi Si è sempre saputo dell’esistenza di un acquedotto di epoca romana nel territorio di San Pietro Infine: ne erano state rinvenute tracce in piú punti del paese e si ipotizzava che partisse dalla Fonte Maria SS. Dell’Acqua. Oggi se ne ha la conferma a seguito di un importante rinvenimento. È venuto alla luce in questi giorni, infatti, proprio un tratto del cunicolo dell’acquedotto. Il ritrovamento è stato fatto durante i lavori di sistemazione di un muro di contenimento a lato della Fonte Maria SS. dell’Acqua, condotti dalla Comunità Montana «Monte S. Croce». Esso avvalora quanto si è sempre sostenuto in paese, e cioè che la Fonte Maria SS. dell’Acqua ha un’origine antichissima. Anche se la struttura coperta con cupoletta risale, come è noto, soltanto al 1886, quando fu realizzata dal sindaco, il notaio Antonio Decina. Come suggerisce il nome stesso della…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 di Sergio Saragosa Lavori per la sistemazione della strada comunale obbligatoria da Cassino a Cairo e della strada comunale obbligatoria dalla frazione Caira al confine verso Terelle. Agli inizi della seconda metà del XIX secolo, vere e proprie strade che univano il villaggio di Cairo agli altri centri abitati della zona non esistevano. Il nostro Casale era collegato con Cassino e S. Elia, i due centri più vicini, solo per mezzo di due strade pedonali. Quella per Cassino seguiva, grosso modo, il tracciato attuale che, nel tratto che va dalla contrada Monterotondo fino alla periferia di Cassino, era soggetto a continue frane e interruzioni in quanto il fiume Rapido rosicchiava continuamente con le sue piene l’argine della strada che correva ai piedi della collina che lambiva, e quella per S. Elia seguiva un tracciato che superava con dei ponti i vari corsi d’acqua che…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 di Emilio Pistilli Tra i più accorti e appassionati custodi delle antichità di Cassino va senza dubbio annoverato l’abate Filippo Ponari. Tutti gli “addetti ai lavori” lo conoscono per la sua pubblicazione “Ricerche storiche sulle antichità di Cassino”, stampato a Napoli nel 1867. Il libro, a parte le discutibili disquisizioni storiche dettate dalla cultura romantico-archeologica del suo tempo, è prezioso per le testimonianze dirette sullo stato del patrimonio di antichità di Cassino, che solo da qualche anno (1863) aveva mutato l’antico nome di S. Germano in quello attuale. La raccolta epigrafica da lui pubblicata in appendice al volume è un po’ una riedizione di quella già da tempo in corso da parte di Teodoro Mommsen, a cui aveva aggiunto del suo, ma costituisce la prima raccolta organica del patrimonio epigrafico cassinate dopo quella piuttosto sommaria del Gattola. L’opera è ormai quasi introvabile e…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 di Fernando Sidonio e Antonio Riefoli La prima volta che si trova citato il nome del castello di Trocchio è attorno alla metà del sec. X, quando i Conti di Teano, approfittando dell’assenza dei monaci di Montecassino dal loro territorio, dopo la fuga a Teano nell’883, avevano invaso gran parte della Terra di S. Benedetto “fino al colle vicino al monastero, chiamato Torocclus”[1]. Un’altra menzione è contenuta nel diploma con cui Papa Vittore II° nell’anno 1057 confermava tutte le proprietà appartenenti all’Abbazia di Montecassino; il suddetto diploma è riportato parzialmente dal Gattola nelle “Accessiones”[2] ove tra l’altro si legge: …”Inter alia vero coenobio nostra castella haec confirmat: in primis ad pedem Montis S. Salvatoris, quod est S. Germani, S. Petri, Piniatari, Plumbarola, S. Stefani, S. Giorgii, S. Apollinaris, Vallisfrigida, S. Andreae, Bantra Comitalis, Bantra Monacisca, Junctura, S. Angeli, Turucculum, S. Victoris, S. Petri…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 Il Martirologio di Cassino Il Comune di Cassino ha pubblicato il “Martirologio di Cassino” (vd. “Segnalazioni Bibliografiche); l’opera è stata voluta, curata e realizzata dal CDSC ed entrerà a far parte del patrimonio civico della Città Martire. Ci auguriamo che se ne faccia una tiratura tale da consentire ad ogni famiglia originaria di Cassino di conservarne una copia in casa. Ora, per adempiere fino in fondo al dovere di riconoscenza verso i nostri concittadini, civili e militari, che hanno perso la vita per l’esigenza assurda delle guerre, bisognerebbe creare un apposito mausoleo presso il monumento ai caduti con una lampada perenne come segno di perenne ricordo. Anche i nomi delle vittime andrebbero scolpiti su lapide perché tutti li potessero conoscere. Restituzione dei beni archeologici di Cassino Il 29 maggio 2002 il Presidente CDSC ha scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Ministro…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 In questa rubrica saranno riproposti articoli o testimonianze che potranno aiutarci a comprendere o a rivisitare i tempi del dopoguerra e della ricostruzione del Cassinate. Dal n. 2 del giornale “La voce di Cassino e dei Comuni della Battaglia”, dell’1 novembre 1945, diretto dall’avv. Gaetano Di Biasio. “Il Liceo Carducci ritorna da Alvito a Cassino” Il Liceo G. Carducci che si era, di necessità, trasferito ad Alvito, ritorna a Cassino. Vi ritornerà, quando migliorate saranno le condizioni di vita, anche la sezione distaccata di Sora. Diamo il fausto annunzio ai giovini che con ansia aspiravano a riavere il glorioso Istituto, il più importante della Provincia per numero di alunni, soltanto oggi dopo cioè la visita a Cassino del prof. Vincenzo Pareschi Provveditore agli Studi, del Vice Provveditore prof. Salvatore Talia e del ff. Preside di Alvito prof. Brighi. I locali che provvisoriamente si adibiscono…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 di Giovanni Petrucci  Il suo cognome era de Gori, che, come risulta dalle nostre ricerche, ricorre negli atti documentari da cinque secoli or sono. Nella «prima numerazione di Coreno dell’anno 1447»[1] infatti si leggono quattro persone portanti questo cognome, quali capifamiglia: Ianne, Antonio, Rogeri e Cola de Gory Geronimo. Esso continua poi a comparire nei Registri baptizatorum e nei Registri mortuorum dell’Archivio parrocchiale della chiesa dì Santa Margherita[2] dal Cinquecento e ancora oggi negli atti dell’Ufficio di stato civile di Coreno. Tra le 528 vittime della peste del 1656 ne figurano ventidue che portano il cognome de Gori: Gennaro, Maria, Anna, Angelica, Maria, Leonardo, Antonio, Apollonia, Clerico, Francesco, Catarina, Velardino, Biasio, Don Sebastiano, Giacomo, Gennaro, Cesare, Anastasia, Nicola, Giovanni, Urzela, Francisco. Le varianti de Gorio e Gorio, che pure figurano nei documenti citati, non hanno alcun peso, in quanto sono una pura semplificazione dell’originario…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 2 Durante i lavori per il parcheggio interrato nel piazzale della stazione ferroviaria di Cassino, piazza Garibaldi, è venuta alla luce l’imboccatura di un tunnel, perfettamente centinato in mattoni, che attraversa tutto il sottosuolo della stazione per sboccare sul versante delle Terme Varroniane. Per conformazione e dimensione è identico all’altro, parallelo, che fu ritrovato il 2 giugno 1985 e poi utilizzato per l’attuale sottopassaggio ferroviario. Della sua esistenza se ne era già data notizia, prima che si iniziasse a scavare, in un articolo del maggio 2000 (E. Pistilli, Il nodo di interscambio di Cassino, Presenza Xna). Puntualmente, come previsto, il condotto è venuto fuori. Nel detto articolo si spiegava anche l’origine di quei manufatti: «Quelle gallerie furono realizzate all’indomani della costruzione della linea ferroviaria, nella seconda metà dell’Ottocento, per consentire la bonifica dei terreni, che andavano sotto acqua ad ogni pioggia in seguito allo…

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  EMILIO PISTILLI (a cura di), “Il Martirologio di Cassino”. Il contributo di sangue dei Cassinati nelle guerre del XX secolo, CDSC Onlus, Città di Cassino, Presidenza del Consiglio Comunale, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino, 2002; pagg. 96 illustr. b./n, f.to cm. 21×30; s. pr. Nel volume sono elencati i caduti di Cassino nella seconda guerra mondiale, nella guerra di Spagna e nella prima guerra mondiale. Quadro riassuntivo delle vittime delle guerre del sec. XX. 2ª guerra mondiale Vittime Civili: Cassino, n. 1.660 – S. Angelo in Theodice, n. 162 – Caira, n. 174 Non identificati circa 100 – Totale Comune, n. 2.190 Non sono inclusi resti umani non definiti. Vittime Militari: Su tutti i fronti, n. 194; sul fronte russo n. 34; sul fronte greco e Mediterr. Orient. n. 26; sul fronte della ex Jugoslavia e costa dalmata n. 32; sul fronte dell’Africa settentrionale e orientale n. 28; sul fronte…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 La proposta dell’istituzione di una soprintendenza mista del basso Lazio – archeologica, architettonica ed archivistica -, avanzata dal sindaco di Cassino Bruno Scittarelli (a pag. 217), e da noi caldeggiata, non è la solita “pretesa” della Città Martire di accaparrarsi Enti o Istituzioni di competenza provinciale o addirittura regionale, ma risponde ad una esigenza da tempo avvertita in zona, e non solo dagli studiosi locali. Basta chiedersi, ad esempio, che fine abbiano fatto le innumerevoli relazioni e rilievi effettuati da molti anni a questa parte dal Centro Operativo di Cassino della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici del Lazio: sono sepolti, sic!, negli archivi della sede Romana e consultabili solo con estrema difficoltà e tempi lunghissimi. Analogo discorso vale per i rilievi archeologici relativi agli scavi del Cassinate dal dopoguerra ad oggi. Che dire, poi, dello stato dei musei e degli archivi, per…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Sergio Saragosa Lungo il tracciato della strada provinciale che da Cassino conduce a Caira, all’altezza della contrada Monterotondo, sulla sinistra, si notano alcuni capannoni protetti da un alto muro sormontato da filo spinato: è il Magazzino Materiali Artiglieria e Difesa Chimica di Tipo ‘B’ . La sua storia ebbe inizio con lo scoppio della prima guerra mondiale, quando si rese necessario costruire un campo di concentramento per raccogliere i prigionieri di guerra austro-ungarici (1915/18). Nel corso dei primi anni di guerra, per l’appunto, scelto quel sito, si procedette all’esproprio dei terreni che appartenevano agli ex sindaci di Cassino, Stanislao Iucci (1883-1894) e, per la maggior parte, Antonio Martire (1901-1910), inoltre a Luigi di Vizio fu Benedetto, ai coniugi Pietro Paolella fu Giuseppe e Maria Giovanna Falovo fu Luigi, a G. Battista Grossi fu Cosimino, ad Antonia del Duca fu Gesualdo e alla…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Filippo Carcione** L’esistenza del card. Gaetano Aloisi Masella1 s’incontra con quel tempestoso XIX secolo, in cui la Chiesa cattolica riceve gli attacchi più duri da tre manifestazioni ideologiche tanto diverse, ma spesso intrecciate e convergenti in posizioni anti-clericali e anti-papali: il nazionalismo, il liberalismo ed il socialismo. Anzitutto, la Chiesa è boicottata dai regimi assolutisti, che, esasperando certi aneliti romantici, impongono l’onnipotenza dello Stato e accusano la gerarchia cattolica di essere un corpo nocivo per l’unità nazionale. In secondo luogo, la Chiesa trova critiche nei liberali come pilastro conservatore di un oscurantismo medievale, che ostacola l’emancipazione culturale e fiancheggia i governi reazionari ostili alle Costituzioni democratiche. Infine, la Chiesa è ritenuta polmone del capitalismo e nemica di classe dal movimento socialista, al cui interno il materialismo marxista arriva a pretendere l’ateismo militante, oltrepassando l’atteggiamento agnostico dell’illuminismo settecentesco. Con un siffatto quadro è…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Giovanni Petrucci L’inverno del 1867 fu tremendo per i Santeliani: si viveva in un terrore continuo che impediva a ogni cittadino di allontanarsi di là da Fuorilaporta o da giù alla Cartera: “in questa zona il brigantaggio offriva una leggera recrudescenza, attribuita alle cause che inducevano in questa epoca i briganti a rientrare alla spicciolata nei loro paesi fra il rigore della stagione e le ricorrenze delle feste natalizie”; ai primi di dicembre gli sgherri della banda Colamattei, che da monte Cifalco infestavano le campagne sottostanti, avevano sequestrato il ragazzo Fortunato Soave1 di Valleluce e gli avevano tagliato un orecchio per ottenere subito il riscatto dalla famiglia. Il 23, l’antivigilia di Natale, la compagnia del 28° Reggimento di Fanteria del 3° Battaglione, di stanza a S. Elia, operò una perlustrazione per tutte le terre all’intorno del paese; e la vista di tanti…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 Prosegue il nostro viaggio negli archivi di Stato dove è custodita gran parte della storia del nostro territorio. L’Archivio di Caserta, uno dei più importanti del meridione, è tappa obbligata per chiunque si accinga ad effettuare ricerche documentarie sull’ex Terra di Lavoro. L’area che a noi interessa è quella del Lazio Meridionale, che, con i Distretti di Sora e Gaeta, costituiva, appunto, la parte settentrionale dell’ex provincia di Terra di Lavoro. Ringraziamo, per questo servizio, la Direttrice dell’Archivio, dott.ssa Imma Ascione, e la dott.ssa De Gennaro, da cui contiamo di avere ulteriore collaborazione per approfondimenti sul patrimonio cartaceo inerente il nostro territorio. *** L’Archivio di Stato di Caserta fu istituito con decreto del 22/10/1812 come Archivio Provinciale di Terra di Lavoro, formato dalla fusione avvenuta nel 1869 di due archivi: quello suppletorio di S. Maria C. V. destinato espressamente al deposito delle carte…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Maurizio Zambardi Una paurosa alluvione si è abbattuta sul territorio di San Pietro Infine lo scorso 22 settembre, procurando numerose frane, crolli di muri ed ingenti danni: un pastore ha addirittura perso oltre trecentosessanta pecore, annegate o perché trascinate via dall’impetuosa corrente di un rio. Nuvole cariche di pioggia sono infatti arrivate dalle spalle di Monte Sambucaro e si sono scaricate abbondantemente specie nella parte più bassa delle sue pendici. Nella parte ovest di Sambucaro un fiume di acqua si è riversato nel Vallone Inferno e in quello del Ceraso, portando a valle, oltre a terra e a pietre, anche massi di notevole dimensione, che fortunatamente si sono arrestati nel cambiamento di pendenza proprio a ridosso della Masseria De Rossi, mentre ad est della montagna l’acqua si è riversata sulla Strada Statale Variante Annunziata Lunga, creando ingenti danni sia alle colture che…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Maurizio Zambardi Nelle varie trattazioni riguardanti le cinta in opera poligonale di epoca sannitica su Monte Sambucaro, in particolare quella ricadente nel territorio di San Vittore del Lazio, si menzionano sovente alcune costruzioni agro-pastorali in pietra, chiamate spesso dagli studiosi stessi “costruzioni di tipo nuragico”1. Queste costruzioni, potremmo definirle una fusione tra un nuraghe sardo e un trullo pugliese, anche se – nelle intenzioni del costruttore – il riferimento era più a quest’ultima tipologia. Esse, formate da un unico ambiente, hanno la copertura del tipo a tholos, cioè con una falsa cupola ottenuta dalla sovrapposizione di cerchi concentrici realizzati con pietre, che aggettano verso l’interno man mano che si sale, fino a chiudersi. L’ultima pietra che si posiziona è più larga delle altre in modo tale da completare la copertura. Questa tecnica risulta molto utile quando si vuole coprire un ambiente e…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Silvano Tanzilli* Il calco della famosa statua, proveniente dal Teatro Romano di Cassino, dal 12 novembre 2002 è esposto al museo archeologico di via Montecassino. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Direzione Generale per Beni archeologici ha promosso un progetto culturale che affronta, in questo primo anno, il tema dell’agonismo antico. Tutte le Soprintendenze per i beni archeologici si sono impegnate in un “evento” di carattere nazionale, sviluppando il tema prescelto e promuovendo in oltre settanta sedi la mostra “ Lo Sport nell’Italia antica”. La Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio ha affrontato il tema con la mostra “ Sport e ideale atletico”, nella quale la storia dello sport è vista attraverso l’archeologia. Proposta dal Soprintendente dott.ssa Anna Maria Reggiani nelle sedi di Villa Adriana a Tivoli e nei musei nazionali di Cassino, Palestrina e Sperlonga,…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 Il 15 marzo 1962, diciottesimo anniversario della distruzione della città, fu posta la prima pietra del Museo, destinato a sorgere in piena area archeologica dell’antica Casinum. La benedizione della pietra fu fatta dall’abate di Montecassino mons. Ildefonso Rea, alla presenza del ministro del Turismo e Spettacolo on. Alberto Folchi. Il dott. Mario Alberigo – che ci ha concesso la preziosa foto –, presidente della neonata Azienda di Turismo e assessore al Comune di Cassino, lesse il messaggio inserito nel blocco di pietra. Nel 1962 era sindaco di Cassino il comm. Domenico Gargano. Il museo fu costruito a ridosso delle mura dell’antica città, in posizione sovrastante l’anfiteatro e presso la Porta Campana, venuta alla luce solo successivamente; durante i lavori emersero resti importanti di un edificio romano, che furono inglobati nei sotterranei dello stesso museo. I lavori di edificazione subirono notevoli ritardi e furono…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Arch. Silvano Tanzilli e Dott. Alessandro Cassatella Le indagini archeologiche preliminari, eseguite estensivamente dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio all’inizio del corrente anno 2002 nell’area del costruendo distaccamento dei Vigili del Fuoco a Cassino, dopo che dallo sminamento erano emersi indizi riconducibili a manufatti preesistenti, hanno portato alla localizzazione, nell’area ovest del sito, di due strutture inquadrabili al periodo tra la fine della repubblica e l’età imperiale. Il 22 maggio 2002 viene firmato l’Atto di Intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell’Interno con il quale si stabilisce di approfondire gli scavi e successivamente procedere ai restauri delle strutture al fine di poterle rendere visibili nell’area esterna della nuova sede dei Vigili del Fuoco. I lavori, progettati e diretti dagli scriventi arch. Silvano Tanzilli e dott. Alessandro Cassatella della Soprintendenza ed eseguiti dall’ impresa…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 IL RAPIDO, lunedì 7 gennaio 1946 (anno II n. 1), pag. 4 Come ricostruire Cassino Se veramente dovrà essere ricostruito Cassino con la certezza di dare alloggio alle migliaia di sinistrati che, purtroppo, ancora vagano per tutte le città d’Italia come mendicanti, bisogna bandire per sempre tutte le chiacchiere fatte finora e collocare nel museo delle cose inutili i vari progetti che vanno sotto il nome di “piani regolatori”, mentre nulla di più sregolato è stato mai concepito. L’ultimo piano regolatore, quello approvato1, relega la costruenda città nella parte più insana della vasta zona disponibile e mentre verrebbe a distruggere le più fertili terre ortilizie di Cassino, metterebbe in serio imbarazzo l’onesto costruttore che si troverebbe insidiato da un sottosuolo per nulla consistente e cedevole. Per poter costruire in quella zona prescelta occorrerebbe adottare le fondazioni a platea od a pozzo, non potendosi…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Marino Fardelli A 40 anni dalla strage di Ciaculli ne rievoca il sacrificio il nipote, che porta lo stesso suo nome. “Nuovo gravissimo episodio di banditismo nella Sicilia occidentale. Un tenente, tre sottufficiali e tre militi uccisi in un criminale attentato dinamitardo presso Palermo1”. Un terrificante attentato si compì nel pomeriggio del 30 giugno 1963 in una località alle falde del Colle di Gibirossa, lungo una trazzera che congiunge la strada di Gibilrossa alla località Giardini di Belmonte Mezzano, Palermo. Lo stesso giorno l’Italia tutta viveva momenti di piena euforia per la visita del Presidente degli Stati Uniti J. F. Kennedy; nelle stesse ore, inoltre, veniva proclamato papa Paolo VI; infine Berlino est era teatro di un summit importantissimo come quello Cina-Russia. A Palermo, insieme ad altri sei commilitoni perse la vita il carabiniere Marino Fardelli, poco più che ventenne, di Cassino.…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Emilio Pistilli Nel primo volume dei Notamenti1 dei frati Cappuccini della provincia di S. Angelo in Puglia (1613-1649) abbiamo notizia di un cittadino di S. Germano (l’odierna Cassino) fattosi frate nello stesso ordine con il nome di Bonifacio da S. Germano. Siamo tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento ed il giovane è Antonio, rampollo della facoltosa famiglia Patino, sangermanese. Il cognome Patino ormai è scomparso da Cassino per lasciare il posto a Patini, probabile genitivo patronimico del precedente; nei secoli scorsi tale cognome era presente in entrambe le forme, ma la forma “singolare” pare precedente e più diffusa dell’altra2. Un blasone seicentesco della famiglia Patino è conservato presso il museo archeologico nazionale di Cassino ed è proveniente dalle rovine postbelliche della città3. Il padre Pellegrino da Forlì, nei suoi Annali dei frati minori4, ci fornisce una biografia del…

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Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Emilio Pistilli La poliedrica figura di Gaetano di Biasio, avvocato, letterato e politico – è riconosciuto come il sindaco ricostruttore di Cassino dopo il martirio del 1943/44 – è stata ampliamente illustrata, soprattutto dai suoi amici e dai suoi discepoli dopo la morte, avvenuta in Cassino il 26 novembre 1959. Ben altra rivisitazione del personaggio ora si attende, specialmente dopo il ritrovamento del suo diario autobiografico in casa Vizzaccaro, di cui si prevede la pubblicazione. Il più completo profilo fu tracciato dal suo amico Giovanbattista De Filippis, otorino in Cassino ed organizzatore dei primi soccorsi sanitari tra le macerie della città in collaborazione con l’Istituto Eastman: è contenuto nel volume inedito “Terra bruciata” dello stesso De Filippis e stralciato per il periodico “La Gazzetta Ciociara” del 22 novembre 1979, ventennale della morte di Di Biasio. Al biografo, però, pare sia sfuggito il rapporto…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Daria Frezza* Nel corso del lavoro che sto conducendo sulle memorie della popolazione civile durante la II guerra mondiale nella zona di Cassino, nelle sue molteplici dimensioni di memorie pubbliche e di memorie private, il passo di Benjamin sopra citato mi è tornato più volte alla mente in tutta la sua pregnanza semantica. Nelle interviste con coloro, donne e uomini, che 60 anni fa, durante la guerra, erano nel fiore degli anni o ancora adolescenti o addirittura bambini, il mio compito di intervistatrice-partecipe mi appare a volte come quello di chi aiuta a far riaffiorare attraverso l’occhio della telecamera di mio figlio Clemente “le macerie del passato” – per riprendere ancora da una famosa immagine di Benjamin1 – con una circolazione e un trasferimento di immagini e di memorie attraverso tre generazioni, ognuna con un proprio sguardo su quel passato che durante il racconto…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Giovanni De Luna Vennero a combattere in Italia da tutti gli angoli del mondo: americani, francesi, inglesi, tedeschi, neozelandesi, indiani, polacchi, senegalesi, marocchini, algerini, tunisini, nepalesi, ecc…. Per quasi due anni, dal luglio del 1943 al maggio 1945, subimmo una durissima legge del contrappasso: il fascismo che aveva inseguito i suoi deliri imperiali in terre lontane, portò la guerra sull’uscio delle nostre case, in un turbinio di stragi naziste (15 mila vittime civili), bombardamenti (65 mila vittime civili), rappresaglie, battaglie campali. Invasori, liberatori, occupanti, comunque si chiamassero, le truppe straniere guardarono all’Italia come a un paese vinto. E si comportarono di conseguenza. Si materializzò così l’incubo delle violenze e degli stupri, l’altra faccia della «guerra al femminile». Anni fa, un bel libro curato di Anna Bravo, (Donne e uomini nelle guerre mondiali, Laterza, 1991) ospitava un saggio di Ernesto Galli della Loggia…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 È tradizione diffusa che all’alba del giorno fissato per l’attacco sul fronte del Garigliano, il 14 maggio 1944, il generale Alphonse Juin abbia inoltrato, alle truppe nordafricane (goumiers) della IIª divisione di fanteria, del gen. Dody, e della IVª divisione da montagna, del gen. Guillaume, pressappoco il seguente proclama. Di tale proclama, pubblicato nelle più disparate versioni, non si ha traccia che ne assicuri la rispondenza storica; se realmente fosse stato lanciato, molto probabilmente sarebbe stato letto via radio in lingua araba, visti i destinatari, che erano, appunto, di lingua araba; magari su di un foglio di carta destinato ad essere cestinato dopo la lettura. “Il vostro generale vi annuncia, vi promette solennemente, vi giura, sul suo onore di soldato e sulla bandiera di Francia, che si alza, per l’ultima volta, il sole sulle vostre sofferenze, sulle vostre privazioni, sulla vostra fame. Oltre…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 di Emilio Pistilli All’inizio del secolo scorso era in atto una controversia sulla proprietà della sorgente Capo d’Acqua di Cassino tra alcuni privati ed il Comune. Le famiglie Fusco, Ponari, Grimaldi e la chiesa di S. Giacomo – la cappella che sorgeva presso l’attuale doppia curva della via per Caira, proprio lungo la via S. Giacomo: distrutta dalla guerra non è stata più ricostruita – reclamavano diritti di eredità sulle sorgenti e sul loro utilizzo. A contestare tali diritti per conto dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Martire (sindaco dal 1901 al 1910) intervenne l’assessore ai Lavori Pubblici, l’avvocato Caio Fuzio Pinchera – che sarà sindaco di Cassino dal 1910 al 1919 -. Il Pinchera raccolse documentazione dagli archivi di Montecassino e di Napoli e ne fece una relazione al consiglio comunale nella seduta del 26 febbraio 19271. Il documento basilare fu la…

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  Studi Cassinati, anno 2002, n. 3/4 In seguito alla nostra richiesta di restituzione dei beni archeologici di Cassino, sparsi fra vari musei d’Italia, e della ripresa del restauro di Rocca Janula (Studi Cassinati, II, 2 – giugno 2002), dobbiamo registrare con piacere la sollecitudine del Soprintendente Costantino Centroni e la sua sensibilità nel comunicare anche a noi lo stato della pratica per un nuovo finanziamento. Si veda la lettera in pagina. Questa è la relazione fattaci pervenire dal direttore del Centro Operativo della Soprintendenza di Cassino, arch. C. Scappaticci. “Nell’ambito dell’Assemblea dei Comitato Celebrativo della Battaglia di Montecassino del 06/02/2002 presso il Ministero dei beni ed Attività Culturali, il Soprintendente Arch. Costantino Centroni. con propria nota dei 04/02/2002 prot. N’ 1380/13, riteneva fondamentale, sia storicamente che culturalmente il recupero della Rocca Janula, mettendo in risalto gli importanti lavori di recupero già eseguiti dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e…

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  di Emilio Pistilli Gabriella Gribaudi (a cura di), Terra bruciata, le stragi naziste sul fronte meridionale. Per un atlante delle stragi naziste, L’Ancora del Mediteraneo, Napoli 2003; pagg. 464, f.to cm. 15×21. ISBN 88-8325-088-5. € 28.00. Degli eventi militari della guerra 1943/45 sul territorio dell’Italia meridionale ormai si conosce quasi tutto; ancor di più si saprà quando gli archivi militari saranno definitivamente a disposizione degli studiosi. Ciò che ancora si stenta a percepire nella sua tragica realtà è il dramma delle popolazioni coinvolte nelle operazioni militari. Per molti anni sembra vi sia stata una sorta di volontà di rimozione delle singole tragedie. Solo ora, a distanza di quasi 60 anni, ci si decide ad indagare sugli aspetti sociali, sui drammi dei singoli, tramite la memoria dei sopravvissuti. C’è chi, come la prof. Daria Frezza, lo abbiamo visto (Studi Cassinati 3/4-2002), raccoglie le testimonianze di chi ha vissuto i terribili…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 Siamo al terzo anno di STUDI CASSINATI: una vita ancora breve ma intensa: se proviamo a scorrere gli indici delle annate precedenti troveremo innumerevoli studi inediti, autorevoli collaborazioni di docenti universitari, di Archivi di Stato, di valenti studiosi. Ormai il nostro Bollettino si è fatto un suo “pubblico” di lettori e, consentitecelo, di estimatori; ciò che soprattutto ci dà soddisfazione è il fatto che non è considerato come il solito giornale locale che si legge e poi finisce nella spazzatura; no, sappiamo per certo che viene raccolto e gelosamente conservato. Inoltre siamo consapevoli – perché ci viene da più parti attestato – che finalmente copriamo un vuoto da tempo avvertito nel panorama degli studi storici locali del Cassinate. Ci piace, infine, far conoscere gli elenchi delle biblioteche e degli archivi nei quali viene raccolto STUDI CASSINATI: – BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA – BIBLIOTECA NAZIONALE…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Sergio Saragosa Nell’anno 1742, Carlo III di Borbone fece effettuare nel suo regno un rilevamento fiscale che è conosciuto sotto il nome di Onciario. Ad esso fu soggetta anche la città di S. Germano (Cassino), che faceva parte del regno di Napoli, con i due suoi Casali (oggi frazioni) di Caira e Pignataro. Siccome nell’Onciario sono riportati tutti i dati relativi non solo alla composizione delle famiglie, ma anche a quello che esse possedevano come terreni, abitazioni, animali, debiti e relative tasse, è possibile ricavarne un quadro chiaro della situazione economico-sociale anche degli abitanti del Casale di Caira (così era denominato all’epoca). Caira era abitata in quell’anno da 63 famiglie (“fuochi”) del posto e da 6 famiglie definite di “abitanti forastieri”, in quanto non originarie del paese, delle quali 4 provenivano da Terelle, una da S. Elia e una da Serra monacesca.…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 Il 22 settembre 1962 fu inaugurato a Cassino il tratto Frosinone-Caserta dell’Autostrada del Sole, sesto tronco. A testimoniare il simbolo della ricostruzione del nostro territorio fu presente il Capo dello Stato on. Segni. L’abate di Montecassino mons. Rea benedisse l’opera. Alla cerimonia furono presenti anche il Presidente del Consiglio, on. Fanfani, i sottosegretari Fanelli e Cervone, il Prefetto di Frosinone, l’ex sindaco di Cassino Sen. Restagno, il sindaco Domenico Gargano e numerosi altri parlamentari e autorità. Il primo tratto dell’Autostrada del Sole, Milano-Parma, era stato inaugurato il 7 dicembre 1958. L’intero percorso Milano-Salerno fu inaugurato nel 1964: allora veramente l’Italia sembrò più corta. (135 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Giovanni Petrucci Il professore Dopo un sessantennio qualche suo allievo e mio amico, che fortunatamente ancora passeggia lungo il Corso della Repubblica, lo ricorda come uno dei professori di epoche passate, la cui figura non è affatto sbiadita dalla polvere del tempo, come il professore del cuore, quando il sapere e il comportamento provenivano quasi esclusivamente dall’insegnamento. Rem tene, verba sequentur, diceva il Censore; e di res Giuseppe Fargnoli ne aveva tante, perciò poteva distribuirle a piene mani alle sue scolaresche. Aveva poi un dono di natura, come diceva il mio compaesano Nanduccio e mi confermava l’illustre avvocato Guido Varlese del Foro di Cassino, una capacità non comune di saper contemperare le argomentazioni, illuminandole con la parola adatta, con la trovata opportuna e poteva in questo modo sostanziare e vivificare la lezione. E così la luna, un corpo lontano e freddo, acquistava…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Fernando Riccardi Nell’aprile del 1823, come si evince da un voluminoso fascicolo conservato nell’Archivio di Stato di Caserta1, ha inizio un processo contro 51 persone del distretto di Sora, indiziate di appartenere alla setta carbonara denominata “Nuova Riforma di Francia”. Le indagini erano già iniziate nei primissimi giorni dell’anno, come attesta un documento “riservatissimo”, datato 16 gennaio ed inviato da Giuseppe Tamburrini, ispettore commissario di polizia nel distretto di Gaeta e Fondi, al Segretario di Stato Ministro della Polizia Generale. Ne riportiamo la lunga parte iniziale: “Incomincia a propagarsi una nuova setta, sotto il titolo della Nuova Riforma di Francia che in se abbraccia le sette riformate della Massoneria, Carboneria, de’ Greci in solitudine e de’ Patriotti Europei. Tale riforma si dice emanata dalla Francia, da dove nel passato anno vennero spediti circa 700 Emissari per ogni Stati di Europa, ed in…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Fernando Sidonio Come preannunciato nell’ultimo numero di Studi Cassinati, pubblichiamo la biografia di Gaetano Di Biasio, primo sindaco del dopoguerra di Cassino, redatta dal dott. Giovanni Battista De Filippis, suo discepolo ed amico fraterno. La biografia fu pubblicata su “La Gazzetta Ciociara” del 27 novembre 1979 in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Di Biasio. Il 26 novembre dello stesso anno il Consiglio comunale di Cassino dedicò una seduta alla sua commemorazione con interventi dell’avv. Giuseppe Margiotta, del preside Donato Anatrella, del prof. Francesco De Rosa, dell’avv. Guido Varlese e del dott. Luigi Russo: gli atti sono stati pubblicati dalla Libreria Editrice F. Ciolfi, Cassino, 1982. Numerose sono le note biografiche di Gaetano Di Biasio; recentemente è stato commemorato dalla prof. Silvana Casmirri nella sala del Consiglio Comunale di Cassino e dall’avv. Guido Varlese nella sede dell’Archeoclub di Cassino il 7…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 Tracce dell’ antico tracciato della strada romana che da Casinum portava ad Atina ci è sembrato di riscontrare recentemente, ancora ben visibili, fra i boschi ad ovest della frazione Olivella di Sant’ Elia Fiumerapido. Si tratta, probabilmente, dell’ antica via pedemontana che correva lungo i primi balzi della catena di Monte Cairo, partendo dal vecchio abitato dell’antica Casinum, quella racchiusa a monte del cosiddetto Colosseo e attorno al teatro romano, per poi raggiungere il territorio di Caira all’altezza del locale attuale Camposanto cittadino e proseguire, sempre seguendo un tracciato ben sollevato dal piano acquitrinoso del Rio Secco, attraverso l’attuale contrada di Olivella e quindi, attraversato a monte il suddetto Rio Secco, si inerpicava fra le gole ad ovest di Monte Cifalco verso la cittadina di Atina. I tracciati rinvenuti non superano la lunghezza di 250 metri, bloccati come sono, a nord dalla folta…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 Sulla questione del presunto proclama del generale Alphonse Juin alle truppe francesi di colore all’alba del 14 maggio, di cui abbiamo discusso nel precedente numero di STUDI CASSINATI (3/4-2002), riceviamo una nota di un combattente francese nell’esercito di Juin, Hilaire René, con mansioni di interprete, sollecitato dal prof. Giovanni Petrucci. Pubblichiamo uno stralcio della lettera di cui prendiamo atto. (207 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 La questione delle “marocchinate”, ancora e di nuovo così controversa, meritò ampio dibattito alla Camera dei Deputati nel 1952. A riprova della drammaticità degli eventi e della volontà di rimozione allora già presente in alcuni parlamentari italiani – forse per non turbare i rapporti con il nuovo alleato che era la Francia –, riportiamo integralmente il dibattito incentrato sulla magistrale relazione dell’on. Maria Maddalena Rossi del PCI. Atti Parlamentari Camera dei deputati seduta notturna lunedì 7 aprile 1952PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TARGETT La seduta comincia alle 21. SULLO, Segretario, legge il processo verbale della seduta notturna del 1° aprile 1952. (E’ approvato). PRESIDENTE. Sospendo la seduta per alcuni minuti, in attesa del rappresentante del Governo. (La seduta, sospesa alle 21,5, è ripresa alle 21,10) Svolgimento di interpellanze. PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca lo svolgimento delle seguenti interpellanze, entrambe dirette al ministro ad interim del…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Marco Sbardella Tra gli inediti manoscritti attribuibili a Pietro Pellissieri1, padre dottrinario, parroco – abate della Chiesa di San Marco Evangelista a Pontecorvo dal 1806 al 1831, fine letterato e verseggiatore, membro dell’Arcadia con il nome pastorale di Eurillo Leucadico, c’è un’interessante elegia dedicata alla vita e alla fama di santità di Luca Spicola di Pontecorvo. Il beato apparteneva ad una nobile famiglia del luogo, i de’Spicola o de’Spigola, che risulta menzionata in varie occasioni nelle vicende storiche di Pontecorvo: un certo Angelo de’Spicola (o di Spigola2), in qualità di incaricato rappresentante della città insieme a Benedetto Marsella3, si recò a Tivoli nel 1463 per offrire la spontanea sottomissione di Pontecorvo4 a papa Pio II (1458-1464)5. La data di nascita di Luca Spicola è ignota, tuttavia tenendo conto dei pochissimi altri riferimenti temporali della sua biografia (la nomina a Priore a Napoli…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Assunta Pelliccio* Lo studio diacronico e/o sincronico di un edificio realizzato o di un progetto impone l’individuazione e l’analisi di almeno due linguaggi visuali: quello proprio dell’architettura, costituito da un insieme di idee generali ed elementi ideali espressi mediante forme ed immagini oltre che di trattati e testimonianze scritte che istituzionalizzano regole e giudizi, ed il linguaggio tipico del singolo manufatto architettonico che esprime la volontà del progettista di attribuire ai singoli elementi un valore spaziale per renderli un unicum significativo1. Con queste premesse è nato l’interesse per gli interventi di edilizia sovvenzionata realizzati nella città di Cassino nel secondo dopoguerra, subito dopo la totale distruzione del centro urbano antico e della soprastante abbazia di Montecassino. Edifici semplici che risentono della fretta con cui si voleva ricostruire la città, completamente distrutta dai bombardamenti alleati; edifici la cui composizione morfologica sembra dettata da…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 1 di Emilio Pistilli GABRIELLA GRIBAUDI (a cura di), Terra bruciata, le stragi naziste sul fronte meridionale. Per un atlante delle stragi naziste, L’Ancora del Mediteraneo, Napoli 2003; pagg. 464, f.to cm. 15×21. ISBN 88-8325-088-5. € 28.00. Degli eventi militari della guerra 1943/45 sul territorio dell’Italia meridionale ormai si conosce quasi tutto; ancor di più si saprà quando gli archivi militari saranno definitivamente a disposizione degli studiosi. Ciò che ancora si stenta a percepire nella sua tragica realtà è il dramma delle popolazioni coinvolte nelle operazioni militari. Per molti anni sembra vi sia stata una sorta di volontà di rimozione delle singole tragedie. Solo ora, a distanza di quasi 60 anni, ci si decide ad indagare sugli aspetti sociali, sui drammi dei singoli, tramite la memoria dei sopravvissuti. C’è chi, come la prof. Daria Frezza, lo abbiamo visto (Studi Cassinati 3/4-2002), raccoglie le testimonianze…

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  Marco Pellegrinelli La Battaglia di San Pietro di John Huston, Prefazione di Maurizio Zambardi, Edizioni Eva 2002, Tipogr. Poligrafica Terenzi, Venafro; pagg. 112 illustr. b./n., f.to cm 17×24. ISBN 88-88030-30-1 – € 13.00. Mario Rizzi, I signori del castello di Traetto, Prefazione di Renato Filippelli, Caramanica Editore, 2002, Tipogr. Arti Grafiche Caramanica, Marina di Minturno (LT); pagg. 174 illustr. col. e b./n., f.to cm. 17×24. ISBN 88-7425-004-5; € 12.00. Il libro ricostruisce le vicende della varie famiglie proprietarie del castello di Minturno, dai Dell’Aquila, nei primi decenni del sec. XII, ai Carafa in tempi assai recenti. Maurizio Zambardi, Costantino Berrillo rissoso sampietrese di provata “vena artistica”, Prefazione di Aldo Cervo, Edizioni EVA, 2002, Tipogr. Pontone, Cassino; pagg. 48 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; € 8.00. Un’agile monografia, che, nel ricostruire un episodio di cronaca giudiziaria in S. Pietro Infine verso la metà dell’Ottocento, ci propone uno squarcio di vita…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Giovanni Petrucci La strada La Valle di Comino e la Valle del Rapido, che si slarga oltre Cassino nella Valle del Liri, “fin dai tempi più remoti rivestirono di una importanza notevole … già in epoca preromana esisteva un sistema di comunicazioni piuttosto complesso, anche se in qual- che misura primitivo, che gli ingegneri romani sfruttarono solo in parte quando in seguito svilupparono il loro grande sistema stradale”1. Una di queste strade di rilevante importanza era quindi nell’antichità quella che univa la via Latina con la via Valeria, che  passava appunto per per le due valli del Rapido e di Comino, dove erano le ricche miniere di ferro. Lo studioso Armando Mancini conferma che questa percorreva tutta la conca di S.Elia fino a Capodichina per proseguire poi per Atina: “il tracciato originario della «Sferracavalli» non era quello attuale, ma si svolgeva a…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 Cosa si intende quando si parla di “storia locale”? È cenerentola di quella cosiddetta ufficiale? Poste così le domande credo che ognuno convenga che entrambe le storie hanno la loro validità, che l’una è strettamente connessa con l’altra. Diverso il discorso quando si parla dei cosiddetti “storici locali”, che poco o nulla – almeno secondo una diffusa opinione – hanno a che vedere con gli storici accademici o “ufficiali”. Essi appartengono al mondo dei “praticoni”, degli improvvisati, che non sanno volare più in alto del proprio campanile: si tratta per lo più del maestro di scuola elementare, del prete, del medico condotto, che, oltre ad una discreta conoscenza della lingua italiana possono vantare una infarinatura storica di origine scolastica. Al contrario, gli accademici hanno dalla loro parte una solida cultura specialistica nel campo storico ed una vasta conoscenza bibliografica. Ma mentre questi, nel…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Sergio Saragosa Il ”Casale” o la “Villa” di Caira, come la frazione di Cassino era denominata anticamente, ha ormai un’età millenaria. La prima notizia della sua esistenza risale infatti all’anno 1080, come viene riportato dal Gattola nel primo volume delle Accessiones1. Anche la Chiesa di S. Basilio, l’unica sua chiesa, la cui costruzione fu sicuramente opera di una colonia greca stabilitasi nella zona, esisteva già nell’anno 1172, come risulta da un atto di vendita riportato nei Regesti, con data 14 del mese di Luglio2. Probabilmente fu edificata molto prima, cioè quando quella comunità appena insediatasi, sentì il bisogno di riunirsi in un luogo sacro; e quindi anche essa si appresta a compiere i mille anni. Dalle descrizioni fatte dai protonotari che accompagnavano gli abati di Montecassino nelle loro visite e che redigevano le relazioni sui registri, si desumono molte ed interessanti notizie che…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Duilio Ruggiero La battaglia del Garigliano del 1503 costituisce l’epilogo della guerra tra francesi e spagnuoli per la conquista dell’Italia Meridionale, durata tre lunghi anni che ha seminato “distruzioni e tragedie in tutto il Regno di Napoli”1 Inoltre essa “doveva segnare l’inizio della dominazione spagnuola sull’’Italia Meridionale con tutta una lunga serie di viceré avidi e corrotti il cui compito principale era quello di spogliare le già misere popolazioni napoletane”.2 Questa battaglia con l’assoggettamento alla Spagna del Regno di Napoli “determinò per oltre due secoli (1500-1734) le sorti politiche del Mezzogiorno”.3 “La conferma del dominio spagnolo, che già da tempo si era insediato sul continente, costituì un ostacolo all’indipendenza italiana, ben più grave di quello che avrebbe potuto essere rappresentato dai francesi”.4 Il 7 aprile 1498 moriva in Amboise, appena ventottenne, Carlo VIII, ultimo del ramo primogenito dei Valois, senza eredi diretti.…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 Memoria del nipote Ugo Sambucci Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tutti i militari inglesi, americani, canadesi, ecc., presenti in Italia fuggirono dai campi di concentramento nazi-fascisti cercando di raggiungere il fronte per riunirsi alle loro truppe. Questo accadde anche dalle nostre parti, dove numerosi soldati delle forze alleate cercarono di attraversare il fronte della Linea Gustav; ma non sempre riuscivano a farlo per via della stretta sorveglianza da parte dei tedeschi. A quei tempi la mia famiglia era in S. Donato Valcomino, io ero giovane e ricordo perfettamente come quei militari trovarono rifugio sui monti di S. Donato e di Forca D’Acero. Non potevano circolare in paese o tra la gente del luogo perché non parlavano l’italiano e quindi venivano riconosciuti con molta facilità dai nazisti che li facevano immediatamente prigionieri. Mia nonna, Donata Pellegrini, ebbe compassione di quei giovani e, sfidando la…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Emilio Pistilli Cassino 20 maggio 1944: tacciono le armi, inizia una nuova era per la città che è stata fatta martire. Tra i cumuli di macerie, maleodoranti per i cadaveri in putrefazione, e le acque stagnanti e malariche, i primi reduci iniziano a mettere su qualche palo a sostegno di lamiere: è il primo segnale della rinascita che fu adottata dallo Stato italiano a simbolo della rinascita nazionale. Da quello stesso momento ebbe luogo la ricostruzione. Ma è corretto parlare di ricostruzione? Non si trattò invece di costruzione ex novo di una nuova città? Su questo interrogativo, apparentemente ozioso, si è giocato il futuro di Cassino; sulla risposta ad esso si è realizzata l’odierna città. Mentre si disquisiva se rifare il centro urbano all’insegna del motto cassinese “com’era e dov’era” oppure rifarla da capo su nuovo sito, i Cassinati presero ad alzare…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 Nello scorso numero abbiamo pubblicato la biografia di Gaetano Di Biasio redatta da G. B. De Filippis; per amore della verità storica dobbiamo rettificare quanto il De Filippis afferma a pag. 27: egli attribuisce a Di Biasio l’opera “Dal paese del sogno”; in realtà tale romanzo è di Carlo Baccari, amico fraterno dell’ex sindaco di Cassino. Si veda, al riguardo, l’edizione “pro manoscritto” del 1972, stampato in 325 esemplari negli stabilimenti S.A.I.P.E.M. di Cassino. (68 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Emilio Pistilli Per celebrare il primo decennale della distruzione di Cassino e dei comuni del Cassinate nel 1954 si costituì a Cassino un apposito comitato, che, tra le varie iniziative, prevedeva l’acquisizione di notizie relative ai danni subiti dalla guerra e alla ricostruzione in atto. Fu una preziosa occasione soprattutto per fare il punto su quanto si era riusciti a ricostruire e sulle esigenze vitali dei comuni del Cassinate. A distanza di 50 anni puó apparire interessante riproporre la situazione dell’epoca sì da poterla confrontare con quella attuale. Il comitato (sindaco di Cassino a quel tempo era il sen. Pier Carlo Restagno) inviò una lettera/questionario a tutti i comuni del territorio, compresi Formia, e, fuori regione, Mignano Montelungo, Rocca D’Evandro e Venafro; mancano analoghi dati proprio per il comune di Cassino. I comuni invitati furono quelli dell’elenco ufficiale delle distruzioni (50 comuni)…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Benedetto Di Mambro I santeliani la chiamano comunemente “La Madonnella” oppure “La Cappella di Chiusanova”. Per anni è stata oggetto di profondo culto e devozione. Da diversi anni è invece un semplice punto di riferimento geografico e niente più. La chiesuola è posta, ormai seminterrata, proprio sul margine sinistro della trafficata provinciale che da Cassino conduce a S. Elia, a meno di un chilometro da quest’ ultimo centro abitato ed è, ironia della sorte, talmente sotto gli occhi di tutti da passare quasi inosservata. Eppure la cappella, il cui vero nome è quello di “Madonna degli Angeli”, nelle sue pur piccole dimensioni racchiude un grande e prezioso patrimonio artistico, ai più sconosciuto, che purtroppo è in via di disfacimento, con crepe vistose che stanno erodendo e facendo cadere a pezzi gran parte degli intonaci affrescati della volta e delle pareti laterali, mentre…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2     Il 10 maggio scorso, nei locali della “Casa dell’emigrante” di S. Elia Fiumerapido si è tenuta una tavola rotonda organizzata dal Comune di S. Elia e dal CDSC, coordinata dal direttore dell’Archivio di Montecassino, D. Faustino Avagliano, nel corso della quale sono stati presentati due libri del nostro vicepresidente prof. Giovanni Petrucci: Sant’Elia e il fiume Rapido, curato dallo stesso Avagliano, e Brigantaggio postunitario a Sant’Elia Fiumerapido in Terra di Lavoro, curato dal CDSC. Dopo il saluto del sindaco Fortunato Di Cicco e del presidente del CDSC, Emilio Pistilli, ha introdotto i lavori D. Faustino Avagliano illustrando l’attività di ricerca del preside Petrucci e l’importanza degli studi storici locali; subito dopo la prof.ssa Paola Visocchi, dell’Università di Cassino, ha presentato il libro Sant’Elia e il fiume Rapido con un’ampia disamina sull’assetto geo-economico del nostro territorio nel sec. XIX; quindi il prof. Giovanni D’Orefice,…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Silvano Tanzilli* Martedì 6 maggio al museo archeologico di Cassino è stata inaugurata una importante mostra dal titolo “La Via dei Metalli – dalla materia alla forma tra il Melfa e il Rapido. Organizzata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Lazio, diretta dalla Dott.ssa Anna Maria Reggiani, la mostra, curata dallo scrivente, dalla dott.ssa Gabriella Cetorelli, dal dott. Alessandro Cassatella e dal Dott. Emanuele Nicosia, intende ripercorrere le vicende legate all’estrazione e alla lavorazione del ferro nell’area facente capo al versante meridionale dei monti della Meta e racchiuso nel sistema orografico compreso tra il Melfa e il Rapido. Per raccontare al pubblico circa tremila anni di storia di un territorio che ha visto la Valle di Comino al centro delle attività connesse alla produzione del ferro, sono stati esposti, con un apposito allestimento, i materiali provenienti dall’area del cassinate e dal…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 2 di Gaetano De Angelis Curtis* Fino al 1927 Sant’Elia Fiumerapido ha fatto parte del mandamento di Cassino, circondario di Sora, provincia di Terra di Lavoro cioè di quella che era, come scrive Aldo Di Biasio, «la più vasta, la più popolata, la più produttiva provincia del regno delle Due Sicilie»1. Più che una provincia era considerata una sub-regione a causa del suo ampio respiro territoriale, estendendosi tra la catena appenninica degli Aurunci, a confine con l’Abruzzo a settentrione, e il Principato Ultra a meridione, a sud dell’ex capitale partenopea. Terra di Lavoro, «fortemente policentrica» in quanto caratterizzata dalla presenza di numerosi centri «di rilevante dimensione demografica … o di particolare importanza»2, era costituita da cinque circondari: Caserta, Piedimonte d’Alife (Matese), Nola, Gaeta ed, appunto, Sora, con i suoi nove mandamenti e 39 comuni, con una popolazione, secondo il censimento del 1870, pari a…

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  di Emilio Pistilli Duilio Ruggiero, Castelforte viva – Figure e vicende della nostra terra, parte seconda, Tipogr. Arti GraficheCaramanica, Marina di Minturno, LT, 2003; pagg. 238, f.to cm. 17×24; s. pr. Il libro, continuazione del precedente del 1994, pubblica 124 schede biografiche di cittadini di Castelforte. Si tratta di personaggi che costituiscono “uno spaccato di vita di paese, non fanno storia, nel senso letterale del termine, ma rievocano la gente di Castelforte nel tempo – scrive Emma Duratorre nella Presentazione – Sono persone vissute senza clamore, nella loro famiglia, ma pur sempre protagoniste della vita locale, che si sono poste in luce negli studi, nella poesia, nella pittura, o semplicemente attendendo alle normali attività domestiche. L’elenco è nutrito e si legge del medico intellettuale che si è distinto nel momento storico forse più difficile per il paese, del maestro di cui abbiamo apprezzato le poesie, del maresciallo che incontravamo…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 Sessanta anni fa sul territorio del basso Lazio e del nord della Campania e del Molise si scatenò la furia devastatrice della barbarie umana: il più grande cataclisma che mai si sia verificato su tale lembo d’Italia. Dopo nove mesi di Linea Gustav la regione ne uscì sconvolta: paesi e città rasi al suolo, popolazione decimata e senza più nulla per sopravvivere, patrimonio culturale quasi annientato. Lo Stato italiano e la solidarietà degli Italiani all’estero fornirono l’energia necessaria per la ripresa della vita tra le macerie. La volontà dei sopravvissuti e il loro caparbio desiderio di riscatto crearono il miracolo della rinascita, materiale ma soprattutto spirituale. Molti dei Comuni della battaglia hanno avuto il meritato riconoscimento con il conferimento di medaglie al merito civile e, solo alcuni, al valor militare. Ora grazie all’iniziativa del Comitato istituzionale per le celebrazioni della “Battaglia di Montecassino”…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Sergio Saragosa Da un documento conservato nell’Archivio Storico di Torino1, siamo venuti a conoscenza di un sanguinoso episodio accaduto nella Terra di Terelle il giorno 16 del mese di marzo dell’anno 1867 e che costò la vita a tre abitanti di Caira. In quella data, e precisamente nelle prime ore pomeridiane, il Sig. Generale Comandante la prima zona militare della provincia di Caserta, essendogli giunta notizia di un tentativo di ricatto di alcuni malviventi a danno del figlio di Giovanni Bianco “… abitante in una casa di campagna non molto lungi da Terelle …”, spediva sul luogo il Luogotenente sig. Guarneri con i suoi soldati. Alle otto di sera, quando era ormai buio, i soldati notarono delle ombre furtive introdursi nell’abitazione del Bianco. Appena entrati i malviventi puntarono i fucili contro le persone di quella famiglia gridando: ”Spie di Colamattei, mettetevi a terra”.…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 Il Sindaco di Colle San Magno, Michele Perrozzi, ha organizzato una serata sulla bella piazza del paese per discutere del prossimo inizio di scavi nel parco Archeologico del Monte Asprano. Gli oratori erano il prof. Filippo Coarelli (archeologo classico), il prof. Federico Marazzi (docente di archeologia medievale all’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli), il prof. Domenico Frezza (coordinatore dell’erigendo parco Archeologico), il prof. Dino Giovannone (Presidente della Comunità montana di Arce). Nel suo saluto il sindaco Perrozzi ha descritto il tipo di intervento che si vuole fare sui resti del castello che poggia sulla parte più alta del Monte Asprano; il Comune si è fatto carico di questo compito procedendo all’esproprio dei luoghi. La lungimiranza del sindaco è stata apprezzata e messa in luce dagli interventi successivi. Il prof. Frezza ha sottolineato la correttezza dell’approccio adottato dal comune acquisendo i resti del…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Benedetto Di Mambro Figlio dell’avvocato Domenico, originario di Pizzo Calabro e stabilitosi a S. Elia nel 1825, Antonio Riga nacque proprio a S. Elia nel 1834. Laureatosi in Medicina presso l’Università di Napoli, il giovane Antonio si arruolò nel Regio Esercito dell’Italia Unita, raggiungendovi il grado di Maggiore. Ancora oggi, eredi ed anziani del paese, lo ricordano come il “Maggiore Medico”. A S. Elia fu molto attivo nella vita pubblica e professionale, facendosi notare soprattutto nel mondo scientifico italiano per i suoi studi medici, che lo condussero alla scoperta di una malattia esantematica della prima infanzia, conosciuta proprio con il nome di “malattia Riga” e di cui egli stesso illustrò con precisione la forma clinica, attirandosi l’ammirazione dei maggiori patologi italiani del suo tempo. Fra l’altro, nel 1879 Antonio Riga scrisse e dette alle stampe anche un approfondito studio sulle “Epidemie di…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Giovanni Petrucci Nella parte bassa della falda del monte Raditto, di fronte al gruppo di case della contrada Croce di S. Elia Fiumerapido disseminate lungo la strada per Valvori, si scorgono nel verde intricato di un fitto bosco i ruderi del Monastero dell’Annunziata. La devozione a tale Madonna era particolarmente sentita e viva in Sancto Helia: al centro del paese infatti sorgeva una chiesa parrocchiale, “visitata fin dai primi anni del Cinquecento … con alla sua testa un abate-curato, con alcuni sacerdoti o chierici … ”1. In Santa Maria Maggiore sono due affreschi, uno dei quali, il più importante, situato nella parete est, è degno di sintetizzare tutte le composizioni pittoriche dello scrigno santeliano. La Chiesetta in parola, una costruzione di m. 2,60 x m. 6,60, come si evince dalla piantina, aveva l’aula allungata, piuttosto piccola, situata nella zona est, addossata allo scoscendimento…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3   Terelle Giusto e dovuto riconoscimento per le tante sofferenze e per i gravi lutti subiti dalla popolazione di Terelle nell’autunno inverno 1943/44. La precedente ricompensa della medaglia di bronzo è stata commutata nella più prestigiosa medaglia d’argento, conferita dal Ministro dell’Interno in data 29 maggio 2003. La motivazione: “Centro strategicamente importante a nord di Montecassino, durante l’ultimo conflitto mondiale si adoperò con la popolazione tutta a dare ospitalità e conforto ai numerosi profughi dei paesi vicini. Si trovò poi al centro di numerosi combattimenti, subendo bombardamenti e rappresaglie che procurarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione dell’abitato”. In effetti, molte famiglie di Cassino e dei paesi limitrofi pensarono di trovare scampo tra gli impervi dirupi di monte Cairo; la popolazione di Terelle accolse tutti con la generosità tipica della gente delle nostre montagne. Purtroppo neppure le asperità del luogo riuscirono…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3       È l’ultima medaglia al merito civile concessa ad un Comune del Cassinate per i tragici fatti di guerra del 1943/44 lungo la Linea Gustav. La motivazione: “Comune situato nelle immediate retrovie del fronte di Cassino, durante l’ultimo conflitto mondiale, fu sottoposto a violente rappresaglie da parte delle truppe tedesche occupanti e a violenti bombardamenti da parte delle forze alleate, che causarono la morte di numerosi civili e la distruzione di gran parte dell’abitato” – 31 luglio 2003 (74 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Emilio Pistilli I nove mesi della Linea Gustav, nove mesi di inferno per i paesi e le popolazioni del Cassinate, hanno segnato duramente e indelebilmente il territorio: dal Volturno a Sora, dalle Mainarde al mare, decine e decine di centri abitati, tra settembre 1943 e maggio 1944 (anzi, da luglio, con i primi bombardamenti di ferrovie ed aeroporti) furono sottoposti alle più dure prove che il passaggio della guerra di solito riserva ai territori interessati: abitazioni, strade, servizi, colture, distrutti o addirittura cancellati, popolazioni seviziate negli affetti più cari e nella persona dei singoli abitanti. Il dopoguerra segnò il destino di quei luoghi: ricostruire. E ricostruzione fu. Anzi, il miracolo della ricostruzione, come più volte si è scritto in quei tempi. Ma l’esigenza di ricordare, monito per le future generazioni, fu immediatamente avvertita; così pagine e pagine di memorie sono state scritte…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 Era un fatto che Barbara Wragg non avrebbe potuto ignorare. Si erano infuriati nell’apprendere dal Daily Mail di ieri che ai veterani di guerra era stato negato un fondo di una lotteria per una ultima visita al cimitero di guerra italiano di Montecassino. I signori Wragg, che tre anni e mezzo fa avevano vinto 7.6 milioni di sterline alla lotteria nazionale, hanno deciso di fare la loro parte. Forniranno 12,500 sterline ai 50 veterani perché possano tornare sulla scena di una delle più sanguinose battaglie della seconda guerra mondiale. I membri dell’Associazione dei Veterani di Montecassino si erano scoraggiati quando il Fondo Comunitario che distribuisce i ricavati delle lotterie, ha scartato la loro richiesta di aiuto perché la loro associazione non era a scopo di beneficenza. Nello stesso tempo c’era sconcerto per la decisione della organizzazione sorella del fondo, la Heritage Lottery Fund, di…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Linda Secondino* Carlo Baccari era noto a Cassino tra la fine del XIX sec. e l’inizio del XX per la sua attività, d’avvocato prima, e notaio dopo, e per aver rivestito, nel 1913, la carica di consigliere comunale. Poco conosciuta, però, è sempre rimasta la sua attività letteraria. Il mancato successo è dovuto in parte alla “mania” di Carlo Baccari di sottoporre le sue opere ad innumerevoli revisioni, e ciò gli fece perdere l’opportunità di vederle pubblicate da editori come Bompiani; in parte alla furia della seconda guerra mondiale che ha distrutto parte dei manoscritti delle sue opere. Se oggi è possibile leggere le opere di Baccari lo dobbiamo alle copie fatte ristampare, dall’autore stesso, in numero limitato e a proprie spese. A spingerlo a ciò il forte desiderio di sottrarre all’oblio i suoi lavori. Carlo Baccari è nato a Cassino il 21…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Fernando Riccardi Roccasecca 26 maggio 1872: il sindaco Serafino Paolozzi in compagnia del segretario comunale Clemente Delli Colli si sta recando verso la “borgata” di Caprile, percorrendo la pedemontana che, in leggero declino, collega Roccasecca a Castrocielo. Scopo della passeggiata, sono solo due chilometri di strada, è la celebrazione di un matrimonio civile. Serafino Paolozzi è una persona di grande autorità e prestigio; appartenente ad una ricca famiglia di possidenti, ha ricoperto la carica di sindaco fin dal 1860, anno dell’unificazione della nazione italiana. Il padre Giambattista (1784-1845) era “proprietario” come si diceva all’epoca, mentre Maria Speranza, la madre, apparteneva ai Coarelli, una delle più “cospicue” famiglie di Roccasecca. Dal matrimonio era scaturita una “caterva” di figli, ben dieci, conformemente al costume dell’epoca: oltre a Serafino, il terzogenito, abbiamo Giocondo, morto subito dopo la nascita, Carolina, Giuseppe, Giacinto, Paolina, Luigia, Tommaso, Marianna…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Giovanni Murro    Il “Museo della città” di Aquino si trova nel comprensorio archeologico della città stessa, nelle vicinanze dell’antica Via Latina, tra l’area del centro romano e quella dell’abitato medievale e moderno. Aperto al pubblico nell’anno 2000, il museo non vuole essere solo una vetrina espositiva, ma uno strumento per rappresentare, documentare e salvaguardare la storia della città e del suo antico territorio, corrispondente alla media valle del Liri. All’interno di questo contesto si trovano i centri moderni di Aquino, Castrocielo, Colle San Magno, Pico, Piedimonte San Germano, Pontecorvo, Roccasecca e Villa Santa Lucia. Il percorso espositivo, con un’impronta fortemente didattica, si articola in quattro sezioni cronologiche (Preistoria e Protostoria, Età romana, Medioevo, Età moderna), suddivise internamente secondo criteri topografici. La presenza di vari pannelli esplicativi rende poi accessibile a tutti l’argomento “archeologia”. In tal modo la visita al museo non è…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Maurizio Zambardi     Qualche anno fa, durante una delle mie ricognizioni archeologiche nel territorio di San Pietro Infine, capitai nei pressi di un casolare conosciuto con il nome di “Masseria De Rossi”. Avevo già visitato il luogo da ragazzo quando mi ero ritrovato ad accompagnare un anziano pastore del paese in una passeggiata alla ricerca di asparagi di montagna. Benché già da allora nutrissi interesse per la storia locale, le mie scarse conoscenze in campo archeologico non mi permisero di fare alcuna considerazione sulla struttura, che comunque mi affascinò. Quella ricognizione mi sembrò perciò allora l’occasione propizia per analizzare la costruzione. La masseria versava oramai in stato di totale abbandono: l’edera, i rovi e le erbacce avevano preso il sopravvento, impedendo addirittura la visuale di molti muri. A fatica mi feci largo tra una fitta vegetazione e mi addentrai in una cavità buia, che…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Domenico Frezza La trascuratezza, la passività e la colpevole disattenzione verso alcuni esempi del patrimonio archeologico ciociaro fanno pensare che non meritiamo le bellezze che abbiamo avuto in eredità. Se fossero in mano ad altri amministratori, dotati della capacità di far fruttare le risorse, queste rappresenterebbero notevoli attrazioni, sarebbero fruibili per il pubblico e offrirebbero una solida base per la crescita del turismo nella regione. In contrasto con le affermazioni verbali di avere a cuore la cultura ed i segni del nostro passato, ci sono almeno tre esempi che colpiscono per la gravità dell’incuria e danno la misura dello scarso interesse, dell’insipienza o peggio ancora dell’uso dei pochi soldi destinati alla cultura solo per creare qualche appalto in più. La cosa più grave sta avvenendo in prossimità del Liri, non lontano dal Melfa, dove un antico santuario paleocristiano dedicato a S. Vito…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3         La vecchia funivia di Cassino, che collegava la città con l’abbazia di Montecassino, fu distrutta dalla guerra, ma è sempre rimasta nel cuore dei Cassinati, tanto che se ne reclama insistentemente la ricostruzione. Purtroppo oggi non si hanno più le condizioni che ne avevano determinato la grande utilità, sia perché una comoda strada di appena otto chilometri assolve al compito del collegamento, sia perché l’edificazione selvaggia sulle pendici del sacro monte non consente più, con le norme odierne, l’allacciamento in una unica campata come era nell’anteguerra. Era proprio quest’ultimo aspetto che faceva della funivia cassinate un modello unico e ardito in Europa. Essa fu costruita fra il settembre 1929 e il 21maggio 1930, giorno dell’inaugurazione. Dal piazzale della stazione ferroviaria, quota m. 55 s.l.m. saliva a quota 483; per percorrere i 1.511 metri impiegava 7 minuti. Due vetture trasportavano ciascuna 10 persone; la…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 di Maurizio Zambardi Nell’autunno del ’43, mentre la pressione dell’esercito degli Alleati si faceva sempre piú consistente lungo la Winter Line, nel territorio di San Pietro Infine si scatenò l’ira vendicativa dei tedeschi. In località Cerrete1, in tre giorni consecutivi e precisamente dal 9 all’11 novembre del 1943, i nazisti massacrarono ben 17 civili. Qualche giorno più tardi, nei pressi della chiesetta della Madonna dell’Acqua mitragliarono altre due donne che cercavano qualcosa da mangiare per sé e per i propri figli2. Diverse e contraddittorie risultano oggi le motivazioni. Si racconta che una pattuglia delle “SS” avesse trovato alcuni civili con scarponi e abbigliamento militare di fattura tedesca, presi forse a soldati morti per proteggersi dal freddo, ma si narra anche che alcuni civili fossero stati sorpresi in una zona proibita mentre altri si fossero rifiutati di abbandonare i rifugi dove si erano riparati…

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    Studi Cassinati, anno 2003, n. 3 La petizione inoltrata dal Presidente CDSC al Presidente della Repubblica, al Ministro per i Beni culturali, alla Soprintendenza Archeologica per il Lazio, alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio ed altri organi dello Stato in data 29 maggio 2002 – si veda STUDI CASSINATI a. II, n. 2 (giugno 2002) –, è stata oggetto di interrogazione parlamentare a risposta scritta, da parte dell’On. Andrea Colasio, della Margherita, collegio Veneto 1, rivolta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali in data 11 giugno 2002. Fino ad ora non si ha notizia di risposta alcuna da parte del Ministro, ma la pratica risulta rubricata come “in corso”. Nel riportare qui integralmente il testo dell’interrogazione (che ripete più o meno fedelmente quello della ricordata nostra petizione) rivolgiamo un appello ai nostri amministratori politici, comunali, provinciali, regionali e ai nostri parlamentari, affinché…

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  di Emilio Pistilli Gian Michele Fusconi, Pontecorvo. Appunti e documentazione per una storia della città e della chiesa Pontis Curvi dalle origini alla fine del medioevo, a cura di Faustino Avagliano e Vincenzo Cerro, “Archivio Storico di Montecassino – Studi e documenti sul Lazio meridionale” 7, Montecassino 1998, Tipogr. Idea Stampa, Cassino; pagg. 530 + 12 tavv. col. e b/n f. t., f.to cm. 17×24. ISBN 88-8256-307-3; s. pr. L’opera è il risultato definitivo della sistemazione data da don Gian Michele Fusconi di Forlì ai due volumi manoscritti della monografia storica “ ‘Pons curvus’ dal sec. IX al XIV ” di don Tommaso Sdoja. A dire il vero una edizione postuma in un primo volume del 1938 dello Sdoja fu pubblicata nel 1975 dal vescovo di Aquino, mons. Carlo Minchiatti, con il titolo “Pons Curvus. Fascino e storia religiosa di Pontecorvo”. Con la morte di Fusconi l’opera era quasi completata;…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Giovanni Battista Mantovani  La personalità di Carlo Minocci giganteggia nella storia alatrina del secolo or ora trascorso, sia per le sue doti umane nobilissime che per la coerente e vigorosa attività politica – sempre improntata alla salvaguardia dei valori intramontabili della libertà e della giustizia –, nonché per la quarantennale ed esemplare missione educativa e per la sua opera di storico attento e scrupoloso del Risorgimento nazionale. Chi scrive è stato un suo antico alunno che non dimenticherà mai, nonostante l’usura del tempo, le sue lezioni, dense non solo di perizia filologica ma tese ad illuminare i tesori della classicità, in cui sono le radici della nostra umanità e della stessa civiltà occidentale. I suoi colloqui di vita sono indimenticabili: l’occhio vigile e limpido trascorreva sulle pagine degli antichi scrittori mentre la voce suadente e pacata esprimeva l’essenza della loro paideia senza…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Emilio Pistilli                  Francesco De Hollanda, circa 1540: la scafa del Garigliano presso Traetto, Non sono molti i documenti che consentono di ricostruire il quadro sociale dei territori del Lazio meridionale nel medioevo duecentesco. Tra questi appare particolarmente prezioso l’inquisitio di abate Bernardo I ayglerio, del 1273, sui diritti di pedaggio dovuti al monastero di Montecassino per il traghettamento del fiume Garigliano, Liri e Rapido attraverso le scafe1. Dalla scansione delle varie voci dell’inquisizione (per l’accertamento dei suddetti diritti) viene fuori una società variegata che andava dal mendicante e dalla prostituta all’ecclesiastico e al nobile: tutti, infatti, erano obbligati a servirsi di quel sistema di traghettamento per spostarsi da una parte all’altra della Terra S. Benedicti, vista la difficoltà a costruire ponti sui grandi corsi d’acqua. Le scafe “erano delle grosse zattere che con due carrucole scivolavano lungo una fune posta attraverso…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Luigi Serra I fiumi hanno sempre avuto una rilevante importanza nella vita degli uomini e le attività economiche del passato si sono sviluppate soprattutto lungo i corsi d’acqua. I fiumi sono stati importanti vie di comunicazione ed ancora oggi il trasporto per via d’acqua è quello più economico. Si pensi al ruolo avuto nei secoli dal Nilo, dal Tigri-Eufrate e, per Roma, dal Tevere. Però i fiumi creano anche delle difficoltà di attraversamento a tutti coloro che percorrono una via terrestre. La città eterna fu edificata sul fiume onde facilitare i traffici commerciali, ma in un punto dove era più facile l’attraversamento, potendosi scavalcare il corso d’acqua con due salti, visto che al centro dell’alveo c’era l’Isola Tiberina che costituiva una valida base di appoggio. Prima della costruzione dei ponti, ed in alcuni punti anche in tempi recenti, i fiumi sono stati…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 12 ottobre 2003: visita guidata ai ruderi della vecchia San Pietro Infine. Un gruppo del CDSC, sotto la guida eccezionale dell’arch. Maurizio Zambardi, membro del nostro Direttivo e presidente dell’associazione culturale “Ad Flexum”, ha trascorso una piacevole ed interessante mattinata tra le rovine del vecchio centro abitato di San Pietro Infine, distrutto dalla guerra ed abbandonato per essere ricostruito più a valle. Il luogo, non a torto, è stato definito “la Pompei moderna”, avendo conservato intatto l’antico impianto urbano nonostante i gravi danni procurati dai bombardamenti anglo americani prima e tedeschi poi, e nonostante anche l’opera quasi sistematica di demolizioni delle parti pericolanti operato dagli alleati subito dopo il conflitto mondiale. La vecchia San Pietro Infine meriterebbe di essere inserita nei circuiti turistici e culturali del centro-sud d’Italia, magari a proseguimento della visita all’abbazia di Montecassino: il visitatore ne trarrebbe certamente grande appagamento.…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Valentino Mattei                  E se il sommergibile “Enrico Toti” fosse trasferito a Cassino ed aperto alle visite di studenti e turisti? Quale grande richiamo sarebbe per la Città Martire, dalla quale era originario l’eroe della prima guerra mondiale (nato a Roma ma da padre cassinate)? L’idea è del nostro lettore Pietro Valente, e gli è venuta dopo aver letto che il sommergibile è attualmente a Cremona dove lo stato paga 250 euro al giorno per il “posteggio”. Una volta smobilitato era stato assegnato al museo della scienza e della tecnica di Milano, ma problemi inerenti al trasporto non ne hanno permesso lo spostamento. A cremona esiste anche un carrello appositamente costruito per il suo trasporto su strada (ha circa mille ruote), ma subentrò il problema del peso e della grandezza che fece abbandonare l’idea. La proposta puó apparire balzana, ma a volte le…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 A tre anni di distanza dalla scomparsa del Poeta e Scrittore Mario Barbato, avvenuta il 24 gennaio 2001, la cultura cassinate – quella più seria e autorevole – avverte pesantemente la mancanza della sua discreta ma pungente capacità di riflessione e di analisi critica. Sono in molti a ricordare come don Mario, a dispetto dell’età avanzata (era nato il lontano 22 giugno 1905), riuscisse a tenere ben “alta” e desta l’attenzione non soltanto sulla realtà locale, ma anche su ciò che andava accadendo su scala nazionale, sempre sfoderando un’attitudine assolutamente inusuale – direi, dialettica – al dialogo costruttivo e stringente. Autore fecondo e versatile, Mario Barbato è noto e apprezzato soprattutto per le raccolte di sonetti, in lingua e in vernacolo: “Echi dell’anima”, “Sensazioni e palpiti”, “Luci del tramonto”, “Fra sacro e profano”, “Sognando e sghignazzando”, “Serenata a Cassino”, “Poveri versi miei”, “Tangentopoli…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Nicola Severino L’oggetto di cui andiamo a parlare è un pezzo di pietra. A prima vista non desta alcuna importanza e curiosità. Giusto il fatto che reca un paio di linee può suscitare, a volte, un minimo interesse se per fortuna capita nelle mani di qualche studioso, dopo essere stato dissotterrato in chissà quale angolo del Mediterraneo. Pezzi di pietra così ne sono stati trovati molti e, spesso, la loro sorte è stata segnata proprio dal fortunato caso che mani di esperti studiosi sono riuscite a rilevarle e a portarle poi nei luoghi giusti. La pietra di cui ci occupiamo è molto modesta, ma vanta una storia millenaria ed appartiene ad una cultura scientifica che deriva direttamente dall’astronomia ed è antica quanto questa. Si narra che fosse il sacerdote egizio Beroso ad aver divulgato gli orologi solari per la prima volta in…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Maurizio Zambardi Apografo dell’epigrafe (Foto e rilievodi Maurizio Zambardi) L’Epigrafe funeraria, di epoca romana, fu rinvenuta alla fine degli anni ’40 nel terreno di proprietà di Pasquale Masia (nipote di Don Giustino Masia) a San Pietro Infine, in Viale degli Eroi, durante i lavori per la costruzione della nuova casa. In principio fu accantonata in un angolo del giardino in attesa della segnalazione agli studiosi, ma venne dimenticata, rimanendo semisommersa dai rovi e dalla sterpaglia. Le ossa rinvenute, comunque, furono trasferite presso il cimitero del paese. In seguito, durante la sistemazione del giardino, ritornò alla luce e allora la famiglia Masia decise di destinarla ad un futuro museo del paese. In attesa di tale giorno fu portata in un prefabbricato, posto in Piazza Risorgimento e adibito a sede della Pro Loco. L’epigrafe vi è rimasta fino a qualche giorno fa, quando, a…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Giovanni D’Orefice Il mondo dei Sanniti, scomparso dopo l’occupazione dei Romani, è tornato a riemergere per l’interesse degli archeologi che si è ultimamente incentrato sulla zona di San Biagio Saracinisco, ed in particolare sulle pendici del Monte Santa Croce (Mainarde laziali) e del monte Costa Sciarichetta all’inizio della vallata in cui nasce il fiume Rapido. San Biagio Saracinisco doveva, al tempo dei Sanniti, essere uno dei centri strategici per il controllo del passaggio che dal Molise metteva in comunicazione con la Valle di Comino. I primi rinvenimenti di materiale funerario si ebbero nei primi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, a seguito di lavori di bonifica del terreno dagli ordigni bellici. Nel 1949 furono recuperati, ai piedi del monte Santa Croce, dalla Soprintendenza alle Antichità, i resti di tre sepolture con corredi databili al IV-III sec. a.C. I reperti, per…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Sergio Saragosa Le vicissitudini della popolazione di Caira tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944 La mattina dell’otto ottobre del 1943 fu diramato: dal Comando tedesco il primo ordine di evacuazione per la popolazione del villaggio di Caira. Evacuare significava salire sui camion dell’esercito germanico, abbandonare casa, averi e, a volte, anche familiari, per essere portati oltre le retrovie, verso il centro di raccolta di Ferentino, per essere poi trasferiti in paesi del Nord-Italia. Ma una “voce” insistente, che da qualche tempo circolava, parlava di trasferimenti oltre i confini delle Alpi, cioè in Germania. Allora per non correre rischi inutili, la gente di Caira, convinta anche da altre “voci” circolanti che annunciavano ormai a giorni il passaggio del fronte oltre Cassino, nascose i propri averi in rifugi occasionali che si consideravano sicurissimi e, infagottato tutto ciò che si poteva trasportare, cercò…

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Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Francesca Albani*          La ricostruzione di quanto avvenne nel maggio del 1944 dei 43 comuni del basso Lazio toccati dal Corpo di Spedizione Francese sono state effettuate per lo più a livello locale. L’interesse della maggior parte dei lavori – raccolta di testimonianze, pubblicazione di diari ecc. – è stato centrato soprattutto su quanto accadde prima del passaggio francese, cioè dal settembre del 1943 all’aprile 1944 . Solo in tempi recenti la storiografia ufficiale ha cominciato ad occuparsi – dal punto di vista dei civili – della guerra di liberazione in questa zona. Attraverso l’utilizzo delle testimonianze dirette è stato costituito un archivio di memorie orali che coniugate alla documentazione conservata presso gli Archivi di Stato italiani e l’Archivio centrale dello Stato, consentono di comprendere meglio e più a fondo la molteplicità e le sfaccettature di questa guerra1. L’interesse per la propria storia e…

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  Studi Cassinati, anno 2003, n. 4 di Giovanni D’Orefice Il primo novembre si è tenuta, in piazza del Comune, la cerimonia commemorativa dell’anniversario del primo bombardamento che colpì la città nel giorno di Tutti i Santi, seminando distruzione e morte. Seguirono altri cruenti bombardamenti il 15 novembre e il 13 dicembre che distrussero totalmente il centro storico con la scomparsa di tutti gli edifici pubblici e privati. Il 3 novembre 2003 l’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Ufficio Storico dell’Esercito Italiano e la Pro-loco Pontecorvese, ha organizzato un incontro culturale sul tema: 1943/1944: le battaglie di Monte Lungo, Montecassino e Monte Leuci, tenutosi presso la sala Conferenze del centro culturale polivalente della restaurata ex-colonia “Clementina Bergamaschi”, sita sul Monte Leuci. Hanno partecipato all’incontro il sindaco di Pontecorvo, Riccardo Roscia, Don Faustino Avagliano, Priore dell’Abbazia di Montecassino e Direttore dell’Archivio storico dell’Abbazia , il colonnello Massimo Multari, capo ufficio storico dello…

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  di Emilio Pistilli Luigi di Cioccio, Palazzolo e Colle San Magno due paesi nella storia di Castrum Coeli – Tra i grandi eventi della Terra di San Benedetto e di San Tommaso (Dal V sec. a.C. al XX sec. d.C.), CESI (Casa Editrice Internazionale, Tipogr. Litografica Iride, Roma, 2003; pagg. 584 + 168 tavv. f. t. col. e b./n., f.to cm. 17×24. ISBN 88-86062-85-0; € 40.00. Costantino Iadecola , Nascita di una provincia, Le Tre Torri, Roccasecca, Tipogr. Arte Stampa, Roccasecca, 2003; pagg. 112 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; € 12.00. Fabrizio Vittorio – Scappaticci Rinaldo, Album di paese – Questo spicchio di mondo, con le sue verità e leggende, nell’ordito della storia, Tipogr. Arti Grafiche Pasquarelli, Sora, 2003; pagg. 238 illustr. col. e b./n., f.to cm. 21×30; s. pr. Maurizio Zambardi , Memorie di guerra. Il calvario dei civili di San Pietro Infine durante il secondo conflitto mondiale,…

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  Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio    (60 Visualizzazioni)

Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Giovanni Petrucci La cappella di Santa Maria di Palombara sorge a m. 147 s. l. m., lungo la strada per Valvori, nell’estrema propaggine sud dell’altura di Croce, una contrada di S. Elia Fiumerapido; in altri termini era ed è alle spalle della Cartera, e a duecento metri ad est della Chiesa più importante di Santa Maria Maggiore, cui era unita dalla comune dipendenza dal monastero di S. Angelo di Valleluce. È su una piccola spianata di una cresta che si innalza ad un paio di metri dal livello stradale e scoscende sul retro dell’abside a precipizio nella valle del Rapido. Tale spianata, che si slarga di poco a destra della cappella, si allunga restringendosi per non oltre una quindicina di metri verso sud in una forma triangolare; qui si rilevano i ruderi di alcune casupole, che, a detta di persone pratiche del luogo,…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Guglielma Sammartino “Rinnovaronsi i Cassinesi destini per cura del nuovo abate Bernardo. Costui invero è a reputarsi uno degli abati Cassinesi che più degli altri beneficiarono alla Badia e presero grande parte agli avvenimenti del loro tempo1”. Così scrisse Luigi Tosti, insigne studioso del cenobio benedettino, per descrivere, condensando in una sola frase, l’importanza del ruolo rivestito dall’Abate Bernardo nel periodo che lo vide alla guida del Monastero Cassinese. Bernardo Ayglerio, nativo di Lione, sin da giovanissimo si dedicò agli studi nel Monastero di Savigny, consacrato a S. Martino, nelle campagne di Lione. I Progressi dimostrati nella disciplina monastica e nelle lettere gli fecero meritare dapprima cariche di fiducia all’interno del suo monastero, poi la nomina, nel 1256, di Cappellano del Sommo Pontefice Alessandro IV, nonché la nomina di Abate del monastero di S. Onorato a Lerino, in Provenza. L’attività di Bernardo a…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2            Nei mesi di novembre-dicembre 2003 e gennaio-febbraio 2004, durante i lavori per la realizzazione del depuratore della città di Cassino, in località Agnone, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha effettuato uno scavo di emergenza, sotto la direzione scientifica del dott. Alessandro Cassatella (ispettore archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio) e dell’arch. Silvano Tanzilli (direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cassino “G. Carettoni”), necessario al recupero delle emergenze archeologiche venute alla luce. Nel corso dei lavori di scavo per la costruzione di alcune delle vasche del depuratore, infatti, sono state intercettate sepolture riferibili all’area sepolcrale dell’antica città di Casinum. I lavori, diretti sul campo da G. Bazzucchi e F. Lezzi (archeologi collaboratori della medesima Soprintendenza) hanno portato all’individuazione di 24 sepolture di età romana e di un tratto di un antico tracciato stradale. Le indagini, nonostante le sfavorevoli…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Dante Sacco La necropoli di S. Marciano, nel territorio del Comune di Atina (Fr) è nota soprattutto per i rinvenimenti occasionali che si susseguono da anni durante i lavori pubblici e per il rinvenimento, nei campi circostanti, di materiale archeologico di ampio orizzonte cronologico. L’area di pertinenza della necropoli è limitata verso Nord dalla chiesetta rurale di San Marciano sulla quale è stata effettuata un’indagine delle fondazioni; il saggio di m. 1,50 di lato ha permesso di riconoscere dei blocchi di calcare ancora in situ, messi in opera senza leganti con dei frammenti di laterizio usati come spessore tra un blocco e l’altro. La necropoli, subito a ridosso della chiesetta, è situata al di sotto dell’asse stradale moderno, S.P. della Vandra, ad una quota inferiore media di m. 1,30, con sepolture distribuite lungo allineamenti regolari Ovest-Est e Nord-Sud. Le sepolture sembrerebbero chiuse…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Antologia letteraria a cura di Francesco De Napoli, Venafro, Edizioni Eva, 2003; pagg. 208, € 15,00. Talvolta, i microcosmi tendono a somigliarsi, specie quando vengono schiacciati sotto il peso di impellenti costrizioni epocali. È ciò che ricorda – anche a noi Cassinati – la vicenda umana del Poeta Rocco Scotellaro (1923-1953), a cui Francesco De Napoli ha dedicato questa eloquente e valida antologia, nel 50° Anniversario della scomparsa. Nel saggio, De Napoli invita opportunamente gli studiosi a ricercare, nello scenario dell’Italia post-bellica, gli eventuali “punti di contatto” fra le esperienze dei due Sindaci-Poeti: Gaetano Di Biasio e Rocco Scotellaro. (58 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Giovanni Petrucci Finalmente, per puro caso, è tornata alla luce la Petra scripta, l’importante cippo con parte di una epigrafe che forse si riferisce all’acquedotto romano di Valleluce, rimasta nascosta per un millennio; ad essa facevano riferimento la donazione gisulfiana1 di terre a Montecassimo, oggi data per sicura dagli storici2, e poi le successive delineazioni dei confini; tra queste da ricordare quella risalente al privilegio dei principi Landolfo I e Atenolfo II del 25 aprile 928; e quella della causa del 963 presso la Curia capuana tra l’abate Aligerno e il gastaldo Guiselgardo davanti al principe Landolfo I Capodiferro e al giudice Adelmundo per definire il possesso delle terre della valle del Rapido. Tale causa aveva l’identica importanza di quella di tre anni prima, del 960, dello stesso abate contro Rodelgrino per il possesso della Flumetica. Il ritrovamento si deve alla tenacia…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Emilio Pistilli L’epigrafe che ci segnala Giovanni Petrucci ci richiama un personaggio, Obultronius Cultellus, già noto all’epigrafia cassinate come Praefectus Fabrum o come Duumvir. Lo ritroviamo in quella riportata dal C.I.L., X1, 5188, in quella pubblicata per la prima volta da Antonio Giannetti nel 19711, in quella ritrovata da Gianfilippo Carettoni nel teatro di Casinum2. La lettura corretta dell’iscrizione di Prepoie dovrebbe essere: m · obvltronivs · cvltellvs preaf · fabr · divi · clavdi ivssv caesaris · dedicavit Mi conforta nella lettura l’illustre epigrafista finlandese Heikki Solin, che l’ha esaminata ai primi di giugno e che mi conferma, tra l’altro, essere inedita. Ma una ulteriore conferma la si ritrova nella citata epigrafe n. 5188 del Corpus delle iscrizioni latine, attualmente collocata dinanzi al tribunale di Cassino, dove fu rinvenuta dopo la guerra e della quale ci siamo già occupati su Studi Cassinati3.…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Giovanni Picano L’epigrafe di Casalucense si riferisce all’acquedotto romano di Cassino o non ha nulla a che fare con esso? Tutti coloro che si sono occupati dell’epigrafe incisa sul roccione che sta a nord del santuario di Casalucense ritengono che essa si riferisca all’acquedotto di Cassino. Infatti il Ponari scrive: «Leggendosi … nella storia di Cassino … che un acquedotto … non rimane dubbio che quella iscrizione riguarda l’acquedotto di Cassino». Il Lanni riferisce che nel 1865 l’abate De Vera fece scavare nei pressi della Chiesa di Casalucense un pozzo e «in quest’occasione cavandosi delle pietre poco piú su della Chiesa, vi fu scoperta, incisa sulla roccia, l’iscrizione commemorativa del condotto che portava l’acqua a Cassino». Anche il Carettoni ritiene che l’epigrafe di Casalucense si riferisca all’acquedotto di Cassino, scrivendo egli nel suo volumetto su “Casinum”: «Un’iscrizione incisa sulla roccia a Casaluce, circa…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Emilio Pistilli Il museo archeologico di Cassino, costruito negli anni Settanta ed inaugurato nel 1980, avrebbe un “antenato” esattamente di un secolo prima. Uso il condizionale perché nonostante vi siano degli atti ufficiali che ne testimoniano la nascita, in realtà non se ne è mai avuta notizia. Nel 1878 il ministro dell’Istruzione Pubblica Francesco De Sanctis, nel breve periodo (in quell’anno) del suo mandato, prelevò dal bilancio dello Stato la somma di £. 500, da aggiungere ad analogo stanziamento da parte del comune di Cassino, per la realizzazione di un museo municipale. In precedenza, l’ingegnere Direttore degli Scavi ed Antichità del Regno, M. Ruggiero, con nota del 1° ottobre 1878 n. 1804, aveva inviato al ministro il progetto “per lo impianto di un Museo Municipale in Cassino”; il progetto era stato redatto dall’ing. Luigi Fulvio di Napoli, lo stesso che, per conto…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Antonio Giannetti Fu combattuta tra le truppe di Carlo d’Angiò, che muovevano alla conquista del regno di Sicilia, e quelle di Manfredi, asserragliate nella rocca Ianula di Cassino, ricostruita da Federico II. Battaglia importante perché segnò il tramonto della dominazione sveva in Italia; così come quella di quaranta anni fa segnò la fine della occupazione tedesca. Apprestandosi la città di Cassino a ricordare quest’ultima alla generazione dei giovani che quel martirio non subirono, non è vano richiamare alla memoria anche l’altra battaglia più lontana nel tempo, per corroborare, se non altro, le nozioni di storia patria che nella scuola gli stessi giovani dovrebbero acquisire. Le notizie che qui si riportano sono tratte da un resoconto in italiano composto dal Tutini e da un documento ufficiale in latino, dallo stesso autore trascritto e fatto conoscere per convalidare la veridicità delle sue asserzioni1. Nell’esporre lo…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Silvia Corsetti Per comprendere le motivazioni dell’emigrazione nel nostro paese, bisogna andare indietro nel tempo. Dall’anno 1000 e fino al 1796, le vicende di S. Angelo e del cassinate in genere, si sono sempre intrecciate con quelle di Montecassino, seguendo l’ascesa del suo prestigio e subendo le conseguenze del suo declino. Nel 1797, con la venuta dei francesi in Italia, fu dichiarato decaduto il potere temporaledei papi; lo Stato pontificio divenne Repubblica romana; Montecassino e la pianura sottostante furono invasi dall’esercito Napoleonico e la popolazione dovette fuggire sui monti. Con la legge del 13/02/1807 furono espropriate le terre di Montecassino ed i terreni siti in S. Angelo passarono all’amministrazione dei “Reali Demani”. I beni confiscati furono venduti all’asta. I contadini Santangelesi furono più che svantaggiati nel rispondere alle contrattazioni, che avvenivano quasi tutte a Napoli perché dovevano essi affrontare le difficoltà della…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 IL PROGETTO Considerato che la scomparsa città si gloriava di edifici d’origine medioevale e di grande pregio artistico e che di essi non è rimasta traccia, si è voluto riproporne ai cittadini e ai visitatori segnali ben visibili ed eloquenti negli stessi luoghi della loro antica ubicazione. Sono stati selezionati gli edifici più cari e significativi della vecchia Cassino: – La Torre Campanaria (piazza Corte) – Il Teatro Manzoni (piazza De Gasperi) – La “Curtis Major” (piazza Corte) – S. Maria delle 5 Torri (via del Foro) – La Chiesa del Carmine (Corso della Repubblica) – La Chiesa dell’Annunziata (via S. Giacomo) Inoltre si è pensato anche di rievocare avvenimenti fondamentali per la storia della città – che in antico si chiamava San Germano – con segnali che ricordino: – La Pace di San Germano, tra l’imperatore Federico II e il papa Gregorio…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Nacque a Cassino l’8 agosto 1865 e si laureò in giurisprudenza all’Università di Napoli a 23 anni, il 2 agosto 1888. Dedicandosi alla professione forense, vi si distinse subito per la sua intelligenza acuta ma volta al pratico, per la sua sicura preparazione. Nel 1896 a 31 anni entrò nella vita cittadina, rivelandosi subito uomo pieno di iniziative, ricco di idee, tenace, accorto organizzatore, brillante ed anche fortunato realizzatore amministratore saggio, lungimirante. Eletto consigliere comunale nel 1896, ebbe nel 1900 l’incarico di assessore ai Lavori Pubblici; tale carica fu il suo banco di prova, la sua pedana di lancio. Eletto sindaco nel 1909, tenne tale carica fino al 1919, realizzando opere meravigliose che diedero a Cassino un volto nuovo; sotto la sua sapiente mano da caratteristica angusta cittàdina medioevale venne rapidamente trasformata in una moderna, ariosa città, adagiata nella pianura, arditamente protesa verso…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Alle ore nove in piazza De Gasperi, debitamente transennata e stracolma di gente in attesa, vi è stata la sfilata dei gonfaloni e lo schieramento del reparto in armi, poi gli onori alla bandiera di guerra dell’80° reggimento “Roma”. Alle ore dieci è arrivato puntuale il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (giunto in elicottero al campo sportivo, poi in auto), che ha passato in rassegna i reparti in armi; si è recato al monumento ai caduti dove ha deposto una corona di alloro. Quindi ha salutato la folla acclamante e stretto molte mani, riservando particolare attenzione per i bambini delle scuole assiepati dietro le transenne. La preghiera per la pace e per i caduti è stata recitata dall’Abate di Montecassino Bernardo D’Onorio. Dal palco d’onore sono stati pronunciati i discorsi ufficiali del sindaco Bruno Scittarelli, del ministro Enrico La Loggia, in rappresentanza…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Medaglia d’oro al merito civile ESPERIA (FR) – Data del conferimento: 10- 3- 2004 motivo del conferimento “Piccolo Comune con pochissime migliaia di abitanti, occupato per la posizione strategicamente favorevole dall’esercito tedesco impegnato a difesa della linea “Gustav”, fu obiettivo di ripetuti e selvaggi bombardamenti che provocarono numerosissime vittime civili e la quasi totale distruzione dell’abitato. Con l’arrivo degli alleati il paese subì, poi, una serie impressionante di furti, omicidi e saccheggi e dovette registrare più di settecento atti di efferata violenza su donne, ragazze e bambini da parte delle truppe marocchine. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio e elette virtù civiche. Ottobre 1943 – Maggio 1944 – Esperia (FR)” Medaglia d’argento al merito civile AQUINO (FR) – Data del conferimento: 10- 3- 2004 motivo del conferimento “Comune strategicamente importante, situato sulla linea Gustav, occupato dalle truppe tedesche, fu sottoposto a violenti bombardamenti e…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Sergio Saragosa Il villaggio di Caira, durante l’inverno del ’44, ebbe una grande importanza strategica per le vicende militari sia alleate che tedesche. Il possesso delle case diroccate dalle cannonate che costituivano i resti del tranquillo e ridente paesino a nord di Cassino, era un vantaggio per chi lo otteneva perché da quella posizione si potevano controllare sia le operazioni che si svolgevano a sinistra verso il torrente del Dente, sia a destra verso la cima del colle Belvedere e sul monte Castellone che si ergeva nel mezzo. Il controllo di questa ultima cima e di tutta la dorsale che da essa parte per spingersi fino a Montecassino, costituiva un obiettivo saliente per le truppe alleate che così potevano proteggere alle spalle le avanguardie più avanzate, ma allo stesso tempo era irrinunciabile per i tedeschi che su quelle alture avevano postazioni che…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Sergio Saragosa Il piccolo rilievo a forma di pagnotta di pane situato a Nord-Est a valle di Caira e che noi oggi chiamiamo Collemarino, nel secolo diciannovesimo, come risulta dai documenti conservati nell’Archivio di Stato di Caserta (Busta 2566, Intendenza Borbonica, Affari Comunali, S. Germano, Anno 1856), era in gran parte terreno demaniale ed era denominato Montemarino. Siccome l’Amministrazione comunale di S. Germano già allora lo concedeva agli abitanti del Villaggio di Caira per gli usi civici, è pensabile che anche nei secoli precedenti fosse adibito allo stesso uso. Ma nell’evolversi delle vicende umane, per quanto concerne l’uso di quel colle, non sempre le cose filarono lisce per gli abitanti di Caira. A metà circa dell’Ottocento infatti ci fu un tentativo di sottrarre quel terreno a chi ne beneficiava per farlo diventare, col tempo, proprietà privata. Come risulta dal documento appena citato,…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Maurizio Zambardi Il giorno di Natale dell’anno scorso, verso l’una di pomeriggio, proprio mentre io e la mia famiglia ci accingevamo a pranzare, mi chiamò mio padre dal suo bar perché vi erano delle persone che cercavano notizie su Monte Sambúcaro e sul vecchio centro di San Pietro distrutto. Supponendo si trattasse di turisti qualsiasi, data l’ora e la festività natalizia, pensai di cavarmela, contrariamente al mio solito, fornendo loro le guide dell’Associazione “Ad Flexum” e alcune mie pubblicazioni. Ma alcuni particolari ricavati dal mio incerto inglese e dal loro ancor piú incerto italiano, mi fecero capire che si trattava di una giovane coppia di fidanzati americani, venuti appositamente da New York alla ricerca del posto dove il nonno di lui era stato ferito durante la Seconda Guerra Mondiale. La cosa destò in me molta curiosità e interesse per cui, a questo punto,…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Carlo Baccari Un inno di struggente nostalgia alla Cassino che non c’è più, che la guerra ha crudelmente cancellato con gran parte dei duoi abitanti: così conclude il suo diario Carlo Baccari, notaio di Cassino, costretto, dagli eventi bellici del 1943/44 a rifugiarsi sulle aspre montagne di Esperia con la sua Gemma, fragile e paziente, privi di ogni mezzo di sostentamento, alle prese con una umanità crudele ed egoista. Perse tutto Carlo Baccari, beni e affetti; dopo la guerra riuscì a rifarsi una vita decorosa, ma mai, mai recuperò quel mondo che era stato il mondo suo e dei suoi “sodali”: solo la memoria restò a scavare nel suo animo segnandone l’umore e il carattere. Morì appena un anno dopo aver pubblicato il suo “Diario sulla montagna”, all’età di cento anni. Per un suo profilo biografico si veda “Studi Cassinati”, a. III…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Giovanni Petrucci Ormai il “muritto” è divenuto alla sera un luogo fisso degli incontri dei ragazzi santeliani. Dopo una giornata di lavoro intenso, prima di andare a dormire, si sente il bisogno di vedersi e di scambiare due chiacchiere. Manca la luce e non si passeggia: le strade sono tutte buche causate dalle bombe e si puó anche dare inconsapevolmente un calcio ad un ordino esplosivo. È preferibile parlare. Nessuno lo dice, ma si comprende chiaramente che si attende Aurelio, perché riprenda il racconto di ieri; arriva con ritardo e non si fa pregare: Sistuccio e Pasquale Morra erano forse gli unici che a Valleluce non temevano i Tedeschi e giravano tranquillamente per i vicoli. Pippione spesso li andava a cercare e li avvertiva, imponendo loro di trovarsi alla mattina seguente in piazza Chiesa; ma era inutile. Pasquale gli passava sotto il…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Ennio Marrocco L’otto agosto 2004, in occasione del 60° anniversario dell’eroico sacrificio del Carabiniere Vittorio Marandola, avvenuto il 12 agosto 1944 a Fiesole, il Sindaco di Cervaro, Ennio Marrocco, rievocherà il martirio del compianto cittadino e ne esalterà le eccellenti virtù con una solenne manifestazione, in considerazione anche del concomitante anniversario della Battaglia di Montecassino. Vittorio Marandola nacque a Cervaro i1 24 agosto 1922 da Angelo e da Angela Marandola, i quali diedero alla luce altri tre figli. I genitori erano proprietari di modesti appezzamenti di terreno nella contrada omonima. Vittorio visse i primi anni di vita nella intimità familiare, protetto e allevato sanamente dai genitori che, pur dedicandosi quotidianamente e con fatica ai lavori dei campi, non tralasciarono di coprire di ogni premura e necessaria educazione il giovane Vittorio. La contrada dei Marandola si presenta al visitatore come una pluralità di abitazioni…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Tra le figure eroiche del nostro territorio raramente si ricorda un valoroso partigiano trucidato dai tedeschi mentre era in attività nel settore della Val Varaita, tra Saluzzo e il confine francese. Cercheremo di tracciare un breve profilo dell’uomo e del soldato attraverso gli schedari delle organizzazioni partigiane e il ricordo della figlia Giovanna, che vive a Cassino. Il suo sacrificio, che chiuse una intensa attività di resistenza con le brigate “Garibaldi”, non ha mai avuto l’attenzione che meritava, mai un riconoscimento che lo ponesse al pari di altri valorosi combattenti decorati dalla Repubblica italiana. È inevitabile che si faccia il raffronto con il destino del fratello maggiore Giovanni, morto eroicamente qualche anno prima sul fronte opposto nella guerra di Spagna e decorato con medaglia d’oro al valor militare sia in Spagna che in Italia. Purtroppo nell’enfasi dell’esaltazione dell’eroismo partigiano del dopoguerra, quando tanti…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 CASSINO Una identità urbana ritrovata, la città prima del 1944 7 febbraio – Biblioteca comunale di Cassino: presentazione del libro di Arturo Gallozzi e Diego Maestri, con esposizione di pannelli illustrativi, organizzata dal CDSC onlus. Interventi: Prof. Michela Cigola, Prof. Franco Giannini, Ing. Carlo Di Mambro. “Memoria e Monito” Mostra itinerante sugli eventi bellici del basso Lazio: autunno 1943 – primavera 1944 organizzata dal CDSC onlus per conto del Comitato per le Celebrazioni “Battaglia di Montecassino” (122 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Domenica 29 febbraio 2004, nell’ambito delle “Celebrazioni del sessantenario degli eventi bellici”, promosse dal comune di San Vittore del Lazio, è stata inaugurata una Mostra fotografica dal titolo: “La guerra 60 anni fa”. La mostra, allestita nella splendida chiesa di San Nicola, è stata curata dal CDSC Onlus (Centro Documentazione e Studi Cassinati). La chiusura, prevista per domenica 7 marzo, visto il successo riscosso, è stata prolungata di qualche mese. Oltre duecento foto d’epoca, riportate su grande formato, sono articolate lungo un percorso che serpeggia nell’ampia e lunga navata della chiesa. Sullo sfondo a mo’ di cornice gli stupendi affreschi tre-quattrocenteschi delle pareti della navata principale e di quella laterale, i cui raggianti colori creano un simbolico contrasto con il bianconero delle immagini di guerra. La mostra segue un filo conduttore unico che inizia con alcune rare immagini di San Vittore anteguerra, dove…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Costantino Jadecola Da parte dei Sanvittoresi è stata davvero una partecipazione corale, spontanea, attenta ed appassionata quella che, nell’aula consiliare del nuovo edificio comunale, ha salutato la presentazione de “Il martirologio di San Vittore del Lazio”, una pubblicazione resa possibile soprattutto grazie all’impegno del cav. Vittore Spennato il quale, “guidato dall’amore per il suo paese, si è dedicato, per molti anni, alla ricostruzione degli elenchi delle vittime civili e militari di entrambe le guerre del XX secolo”. Una incombenza assolta anche con la consapevolezza, evidenzia Emilio Pistilli nella presentazione, che, “passata la sua generazione, tutto sarebbe stato più difficile”: insomma, un grande “impegno morale e civico” per il quale San Vittore del Lazio deve essere grato a Vittore Spennato per aver donato alla sua comunità qualcosa che nessun altro aveva sin qui realizzato e meno che mai, non è difficile ipotizzarlo, sarebbe…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Il Comitato per le Celebrazioni della Battaglia di Montecassino, dopo aver commissionato all’Officina Rambaldi lo studio di fattibilità di un museo che ricordasse gli eventi bellici del 1943-44, gli ha affidato l’incarico per l’allestimento previa verifica della congruità attraverso una indagine di mercato fra ditte di settore italiane e straniere. Pur essendo il Comitato di natura privatistica, il Presidente, Bruno Vincenzo Scittarelli, Sindaco di Cassino, ha voluto che vi fosse una forma di accertamento che rendesse pubblico e trasparente l’affidamento dell’incarico verificando, dalle offerte pervenute, che quella dell’Officina Rambaldi, era la più valida e rispondente alle esigenze, nonché alle proprie disponibilità economiche. L’Officina Rambaldi, famosa nel mondo dello spettacolo e delle realizzazioni scenografiche per aver ricevuto cinque Oscar per il film ET, è nota sul piano nazionale e ancor più sul piano internazionale per aver realizzato iniziative di grande valenza turistica tra cui…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 di Floriana Giannetti Che il passato del nostro territorio sia ricco di risorse culturali è noto, come è nota altresì la passione con cui molti studiosi di storia locale si dedichino da decenni al recupero di tali preziose risorse. A me è capitato quasi per caso di incontrare e di conoscere, o meglio di avviare un percorso conoscitivo che è ancora in gran parte da realizzare, con un personaggio fino a qualche anno fa del tutto sconosciuto, se non nel nome. E siccome, a quanto pare, “l’inevitabile non accade mai, l’inatteso sempre”, questo insospettabile incontro è avvenuto e si è rivelato un’autentica scoperta. L’autore, perché di un vero “incontro con l’autore “ si è trattato, è Ernesto Capocci. Picinisco, un grazioso paesino del basso Lazio al confine con il Parco Nazionale d’Abruzzo, gli ha dato i natali nel 1798 e da alcuni decenni…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Maurizio Zambardi, Memorie di guerra. Il calvario dei civili di San Pietro Infine durante il secondo conflitto mondiale, a cura del CDSC ONLUS, Centro Documentazione e Studi Cassinati, con prefazione di Emilio Pistilli, Edizioni EVA, Venafro, 2003; pagg. 120 illustr. b./n. f.to cm. 17×24; € 13.00. Memorie di Guerra è un piccolo grande libro, che rievoca con testimonianze precise e documentate quanto avvenne in S. Pietro Infine prima delle battaglie tra Tedeschi e Anglo – Americani a Cassino per lo sfondamento della linea Gustav. Sono trentacinque brevi capitoli con i quali Maurizio Zambardi fa rivivere, ponendo dinanzi agli occhi lucidi del lettore, le tristi vicende di quei giorni invernali del 1943 e si concludono con l’elenco delle vittime civili per le quali il libro sostanzialmente è stato scritto. La storia, anche se ad un primo e frettoloso esame può apparire slegata e risultante…

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  di Emilio Pistilli L’emigrazione: persorsi di vita tra distruzione e ricostruzione a Cassino e nei paesi limitrofi 1945-1960, Liceo Scientifico “G. Pellecchia”, Cassino 2004, Tipogr. Ponticelli, Castrocielo (FR); pagg. 156 illustr. b./n., f.to cm. 15×21; s. pr. Silvana Casmirri (a cura di), o Stato in periferia. Élites, istituzioni e poteri locali nel Lazio meridionale tra Ottocento e Novecento, Edizioni dell’Università degli Studi di Cassino, Collana Scientifica 02, Studi Archeologici, Artistici, Filologici, Letterari e Storici, Cassino 2003, Tipografia Latini, firenze; pagg. 400, f.to cm. 17×24; s. pr Angelo Molle (a cura di), Tommaso d’Aquino (+ 1274), San Germano 6, collana di Storia e cultura religiosa medievale, Edizioni EVA, Venafro, 2004, Tipogr. Pontone, Cassino; pagg. 112, f.to cm. 17×24; € 15.50 Filippo Carcione (a cura di), Magno di Trani. Memoria e culto di un martire paleocristiano nellle valli del Liri e del Sacco – Ricerche di agiografia, topografia, iconografia, San Germano…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 1/2 Questo sessantesimo anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino non è passato proprio sotto silenzio. Stampa e TV nazionali se ne sono occupati a più riprese: merito del Comitato Celebrativo impropriamente denominato “Battaglia di Montecassino”, merito di qualche fortunata pubblicazione che ha risvegliato l’interesse di studiosi e giornalisti (penso a “Terra bruciata” di Gabriella Gribaudi dell’Università di Napoli, a “Tra due fuochi” di Tommaso Baris, solo per citarne qualcuno). In quasi tutti i Comuni della Linea Gustav si sono svolte cerimonie significative o sono state stampate memorie di guerra, opportunamente finanziate dal ricordato Comitato. Né sono mancate le medaglie commemorative. Ma a fronte di ciò va rilevato che le cerimonie ufficiali, quelle, per intenderci, con la presenza del Capo dello Stato e le rappresentanze dei paesi belligeranti sul suolo del Cassinate, hanno mostrato segni di stanchezza rispetto ai precedenti decennali e qualche sbavatura…

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  Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio   (68 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Questo sessantesimo anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino non è passato proprio sotto silenzio. Stampa e TV nazionali se ne sono occupati a più riprese: merito del Comitato Celebrativo impropriamente denominato “Battaglia di Montecassino”, merito di qualche fortunata pubblicazione che ha risvegliato l’interesse di studiosi e giornalisti (penso a “Terra bruciata” di Gabriella Gribaudi dell’Università di Napoli, a “Tra due fuochi” di Tommaso Baris, solo per citarne qualcuno). In quasi tutti i Comuni della Linea Gustav si sono svolte cerimonie significative o sono state stampate memorie di guerra, opportunamente finanziate dal ricordato Comitato. Né sono mancate le medaglie commemorative. Ma a fronte di ciò va rilevato che le cerimonie ufficiali, quelle, per intenderci, con la presenza del Capo dello Stato e le rappresentanze dei paesi belligeranti sul suolo del Cassinate, hanno mostrato segni di stanchezza rispetto ai precedenti decennali e qualche sbavatura…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Nel rinnovo di una tradizione, che dura ormai da 14 anni, si è celebrata l’11 e 12 settembre a San Donato Val di Comino la “Festa contadina”. Si tratta di un appuntamento che ogni anno richiama migliaia di visitatori da ogni parte del basso Lazio, ma anche molti emigrati che ritornano proprio per l’occasione. La “Festa” è iniziata con l’apertura degli stands espositivi di prodotti artigianali di San Donato e degustazione di piatti tipici dei contadini di un tempo, con musica e balli della tradizione, in via Garibaldi; è proseguita con una visita guidata al prestigioso “Museo della civiltà contadina” e con l’inaugurazione di una mostra di pittura di Vincenzo Corsi presso il Centro di Cultura Leonardo. Il giorno successivo, dopo una esibizione folkloristica per le vie cittadine, si sono svolti giochi popolari a San Fedele (Sant’ Fel’), quindi vi è stata la…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Il legame dell’esploratore con il nostro territorio risale agli anni Venti del secolo scorso, quando Nobile chiamò a far parte delle spedizioni artiche il santeliano Vincenzo Pomella Umberto Nobile partito dalle Isole Svalbard sul dirigibile “Norge”, da lui stesso disegnato, il 12 Maggio 1926 doppiò il Polo Nord insieme al norvegese Ronald Amundsen e all’americano Lincoln Ellsworth, che aveva finanziato la spedizione. Come generale dell’aeronautica e professore di ingegneria aeronautica a Napoli, iniziò, nel 1928, una serie di voli sopra le regioni inesplorate dell’Artico, con un dirigibile simile al Norge. Al terzo tentativo l’aeromobile si schiantò sul ghiaccio, causando la morte di diciassette persone. Una commissione d’inchiesta determinò le sue dimissioni. Dopo la Seconda Guerra mondiale, il giudizio della commissione fu sovvertito e Nobile venne riabilitato. Abbandonata la docenza, divenne deputato dell’Assemblea Costituente. La spedizione del dirigibile “Italia” La trasvolata del Norge, organizzata…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Giovanni Petrucci Vincenzo Pomella partecipò come motorista alle due sepedizioni di Nobile. La prima, realizzata con l’aeronave Norge nel 1926, con un equipaggio di diciassette uomini tra i quali Roald Amundsen e Lincoln Ellsworth, permise il passaggio dall’Europa all’America, sorvolando il Polo Nord. Due anni dopo ci fu la seconda con il dirigibile Italia. Nell’equipaggio erano alcuni scienziati: il norvegese Finn Malmgrenm, il cecoslovacco Francesco Behounet e l’italiano Aldo Pontremoli. Questa si proponeva studi di notevole interesse geografico e scientifico; ed effettuò importantissimi rilevamenti. Ma a causa di una tempesta il dirigibile Italia precipitò a nord delle isole Svalbard. Nell’impatto perse la vita Vincenzo Pomella, proiettato dalla navicella di poppa sul pack, forse a causa di gravissime lesioni interne; certo il suo trapasso fu istantaneo e senza dolore. Erano le 10,33 del 25 maggio 1928. Vincenzo Pomella nacque il 25 novembre 1896…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Il nostro Editore ha recentemente fattocircolare un volantino in lingua italiana e polacca per ricordare un lodevole gesto di omaggio della propria famiglia ai polacchi caduti per la conquista di Montecassino nel maggio 1944, quando il ricordo di quel sacrificio andava affievolendosi, ed era appena il 1951. Copia del volantino è stato inviato anche al Santo Padre, che, si sa, è di nazionalità polacca. La lettera di Ugo Sambucci Santo Padre, credo di farLe cosa gradita inviandoLe un documento a testimonianza della devozione e del Sacro rispetto della mia famiglia verso i valorosi soldati Polacchi immolatisi sul suolo della nostra Abbazia di Montecassino. Famiglia Sambucci (80 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Montecassino 1967. Quell’anno vennero in Italia due delegazioni: quella governativa presso il Quirinale e quella presso il Vaticano. Entrambe, a distanza di qualche ora, avendo cura di non incontrarsi, resero omaggio al sacrario militare polacco, dove sono custodite le salme dei soldati di Polonia caduti per la conquista di Montecassino nel maggio 1944. A ricevere l’ospite fu il Sindaco di Cassino, dott. Mario Alberigo, mentre accompagnò l’ospite il Sottosegretario alla Difesa On. Francesco Cossiga, il primo sulla destra della foto. (118 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Giovenni Petrucci Carlo di Borbone nel 1741, nel quadro delle riforme che introdusse nel suo Regno, di cui faceva parte anche l’università di S. Elia, diede l’avvio alla compilazione di un catasto, una sorta di rassegna dei beni e dei possessori, allo scopo di fissare per ciascuno il carico fiscale; venne chiamato onciario, proprio perché la stima veniva fatta in base alla moneta chiamata oncia[1]. “Le istruzioni per la formazione dei Catasti Onciari furono pubblicate il 28 settembre del 1742, con l’ordine che entro quattro mesi tutti i Catasti fossero completati. Pochi Comuni, e tra questi la città di S. Germano, riuscirono a compilarli entro quei termini: la maggior parte terminò i lavori entro l’anno 1753. Ogni capofamiglia era tenuto a dichiarare il nome e il cognome, la propria età e quella della moglie e la sua provenienza (la Padria), le generalità…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Cosimino Simeone Il Garigliano, o più correttamente Liri-Garigliano, è un fiume dell’Italia centrale, che scorre nell’Abruzzo e nel Lazio ed è tributario del mar Tirreno. Ha una lunghezza di 158 Km e un bacino idrografico di 502 Kmq. Il regime, che dipende dalle precipitazioni, è caratterizzato da magre estive e piene primaverili e autunnali. Nasce come Liri in Abruzzo, in località Cappadocia, sulle pendici nordorientali dei monti Simbruini (2014 m), nell’Appennino abruzzese, percorre la Val Roveto ed entra nel Lazio. In pianura lo raggiunge il Sacco (87 Km), suo principale affluente di sinistra, e quindi il Gari: dopo questa confluenza in località Giunture, assume il nome di Garigliano. Nell’ultimo tratto segna il confine fra il Lazio e la Campania, sfociando nel golfo di Gaeta presso Minturno (Lt). Le sue acque sono utilizzate per alimentare trentotto centrali idroelettriche e una fitta rete di canali…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Antonio Erratico Fino a qualche anno fa la stragrande maggioranza degli italiani, non esclusi quelli di media cultura, ignoravano forse, se non l’esistenza, almeno l’importanza, del fiume Garigliano. Posto quasi ai confini dell’Italia Meridionale, questo fiume segnò nei secoli il limite di diverse organizzazioni politiche le cui tracce sono ancor oggi visibili nei costumi e nella lingua dei popoli. La solerzia dei Monaci di Montecassino, alla terra uniti dal categorico imperativo del loro Maestro, ora et labora, evitò il completo abbandono della regione, portando di nuovo il soffio della vita là dove era stata seminata la morte, e riedificando opere di bene là ove tutto aveva travolto lo spirito del male. Specie dopo il passaggio dei Longobardi e dei Saraceni, il Garigliano ed i Benedettini ebbero molto da lavorare, l’uno a smorzare le fiamme dell’odio feroce che tutto inceneriva, gli altri a…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 3   Se c’è un periodo della nostra storia recente poco conosciuto perché poco studiato è il dopoguerra; quello che va dalla prima ricostruzione agli anni del boom economico. Fu, quello, un tempo di grande fermento socio economico, ma anche di travaglio politico e culturale. Qui vogliamo proporre soltanto alcuni flash della memoria, non per sola curiosità, ma per segnalare alcuni momenti capaci di connotare, almeno emotivamente, quel periodo. 1947 il caropane. Grazie ad un Decreto Legislativo del Capo provvisorio dello Stato del 6 maggio 1947 si tornò a parlare di caropane. Nulla a che vedere, però, con quello della fine dell’Ottocento che costò la vita a molte persone. Ecco il decreto. Impiego pubblico: pensioni dei dipendenti civili e militari dello Stato Decreto Legislativo del Capo provvisorio dello Stato 6 maggio 1947, n. 433 (in Gazz. Uff., 13 giugno, n. 132). – Istituzione di una…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 I primi anni del dopo guerra italiano furono caratterizzati dal devastante conflitto tra cattolici e marxisti comunisti. Per arginare il rischio dell’avanzata comunista in Italia intervenne anche la Chiesa cattolica con un provvedimento estremo quale fu la scomunica: Pio XII, per evitare la temuta “svolta a sinistra”, il 1° luglio 1949 con un decreto del Santo Uffizio, scomunica chiunque aderisce al Partito Comunista o in qualche modo possa favorirlo o aiutarlo. Riportiamo qui uno dei tanti manifesti fatti affiggere in quell’occasione. Erano anche i tempi in cui il PCI si opponeva all’adesione dell’Italia al Patto Atlantico ricorrendo all’ostruzionismo parlamentare. (178 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Tra i pochissimi fabbricati distrutti solo parzialmente a Cassino vi furono le cosiddette case dei ferrovieri. Sono quei fabbricati contigui alla sala teatro di S. Antonio, che affacciano su via Cavour partendo da via S. Antonio dando le spalle a via Orti S. Francesco. Alla base della facciata est del primo fabbricato, su via S. Antonio, si è sempre letta una parziale iscrizione che accennava a case popolari per i ferrovieri; niente di più. Un paio di anni fa, dopo il lavoro di sterro del marciapiede che bordeggia quei palazzi per la costruzione di nuovi marciapiedi, si ebbe la sorpresa – almeno per gran parte dei cittadini -: venne fuori il resto dell’epigrafe, che, nella sua interezza dice: COOPERATIVA / CAMPANIA – PER / COSTRUZIONE / DI CASE POPO- / LARI TRA I FER- / ROVIERI DI CAS- / SINO / AUS [PICE] / S.…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Silvano Tanzilli* Nell’anno 2002, in occasione della costruzione della sede dei vigili del fuoco, sono stati condotti saggi archeologici che hanno portato all’individuazione di un’area sepolcrale di età romana in località Campo di Porro, lungo la mulattiera di Villa S. Lucia, considerata quale probabile percorso della via Latina. Lo scavo della zona a monte dell’area ha permesso di stabilire che l’occupazione del sito come area di necropoli appare iniziare dopo l’abbandono e la spoliazione di un edificio in opera incerta di epoca tardo repubblicana, di cui non è stato possibile interpretare la funzione. Nel I sec. a.C., nel terzo venticinquennio, viene costruito a valle un piccolo monumento funerario in reticolato e laterizio con decorazione esterna scandita da cornici e formelle in terracotta e a pasta vitrea. L’ambiente principale, costruito su fondazioni in conglomerato cementizio, presenta il paramento in reticolato con cubilia all’interno e mattoni…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Silvano Tanzilli* La conformazione urbanistica dell’antica città di “Casinum”, dal primo insediamento volsco-sannita fino alla sovrapposizione romana avvenuta nel periodo che va dal II sec. a.C. al V sec. d.C., è tuttora oggetto di numerosi studi che trovano puntuale conferma nelle ricerche condotte ininterrottamente sul campo a partire dagli anni trenta del secolo scorso. Il ritrovamento di strutture archeologiche avvenuto in questi giorni negli scavi di fondazione per il rifacimento del muro di contenimento di un tratto della strada per Montecassino, che il Genio Civile di Cassino sta eseguendo con un pronto intervento, dimostrano, ancora una volta, che tali ricerche non si possono considerare concluse. Si tratta, con ogni probabilità, di una Domus della seconda metà del I sec. a.C. di grandi dimensioni che va ad inserirsi nell’estremo quadrante nord-est della città romana, in corrispondenza della fascia che comprende il teatro romano ed…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 Emilio Pistilli Nella mostra “I nostri Italiani nel mondo” inaugurata a Cassino il 5 agosto scorso, vi era un’immagine della motonave inglese Arandora Star; quella foto è passata inosservata, ma contemporaneamente in quei giorni in Italia si è risvegliato un particolare interesse per i fatti legati alla nave. Vari quotidiani e settimanali hanno ricordato la tragedia che causò la morte di centinaia di Italiani nel suo affondamento. In passato l’Arandora Star è stata oggetto di ricostruzioni storiche con varie pubblicazioni ed un film. Tuttavia la sua storia è pressoché sconosciuta a gran parte degli Italiani. Noi ce ne occupiamo perché nel suo affondamento (2 luglio 1940) morirono 446 emigrati Italiani residenti in Gran Bretagna, arrestati come “stranieri nemici” dopo l’entrata in guerra dell’Italia e destinati ad un campo di prigionia canadese; tra essi perirono 80 nostri conterranei del basso Lazio e dei comuni…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 3 di Emilio Pistilli Nella sua edizione del Regesto dell’abate cassinese Bernardo I Ayglerio (ab. 1263-1282) il monaco don anselmo Maria Caplet [1], addetto alla cura dei regesti pontifici, ci offre un quadro particolarmente interessante della situazione dei beni di Montecassino e soprattutto della topografia e toponomastica della Terra di S. Benedetto, in particolare della città di San Germano, l’odierna Cassino. Da lui, infatti, dalla sua prefazione all’opera [2], veniamo a sapere che presso la vigna di S. Rachisio, su un fianco del monte Cassino, c’era una fornace per ceramiche antichissima, forse addirittura preistorica: probabilmente si riferisce al sito ben noto di Monte Puntiglio, che ha dato il prezioso materiale archeologico esposto nel nuseo dell’abbazia e nel museo Pigorini di Roma. Al suo tempo, fine Ottocento, il monastero dell’Albaneta, sul versante ovest di Montecassino, era frequentato da capre, sia nei chiostri che nelle celle…

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  di Emilio Pistilli angelo nicosia, Brigantaggio postunitario: le bande Colamattei e Fuoco, Comune di Colle San Magno, Unione di Comuni “Municipi d’Europa”, Tipogr. Arte Stampa, Roccasecca, 2004; pagg. 128, f.to cm. 15×21; s. pr. italo biddittu– paola celletti, Età della Pietra – Uomini ed elefanti nella preistoria del Lazio meridionale, “Quaderni Fregellani”, monografia, Museo Archeologico di Fregelle, Ceprano, 2003, s. Tipogr.; pagg- 160 illustr. b./n., f.to cm. 14×20; s. pr. Bambini di ieri … Bambini di oggi …, Scuola Elementare Statale I Circolo Cassino, “Sessantennale della battaglia di Montecassino” 2004, Tipogr. Pontone, Cassino; pagg. 108 illustr. b./n., f.to cm. 15×21; s. pr. Al Carabiniere Vittorio Marandola, Medaglia d’Oro al V.M., Edizioni Città di Cervaro 2004, Tipogr. Pontone, Cassino; pagg. 24, f.to cm. 17×24; s. pr. Polianthea Casinensis. Auctore P. D. Antonio a Fractis 145 =. Copia di Tomaso Bevilacqua, Sacerdote dei MinoriRiformati di S. Francesco nella Provincia di S.…

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  Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio      (60 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 A chiusura, quasi, delle cerimonie commemorative per il sessantesimo anniversario della battaglia di Cassino/Montecassino, si è tenuto presso l’Aula Pacis (sottolineo “Pacis”) dell’Università di Cassino un convegno di alto spessore scientifico e celebrativo; se ne parla ampiamente in queste pagine. Un aspetto, però, va ulteriormente evidenziato. L’intervento del rappresentante dei reduci marocchini, prof. Ahmid Benhraalate, con il quale, per la prima volta, si sono riconosciute le pesanti responsabilità delle truppe nordafricane nei confronti della popolazione civile dei territori interessati dal passaggio del fronte nel basso Lazio, è passato pressoché inosservato. Le sue parole di scuse sono cadute in una sala semivuota, con l’assenza totale di autorità civili, religiose, militari e con una stampa a dir poco distratta. Per decenni si è gridato allo scandalo per l’indifferenza dello Stato nei confronti delle nostre “marocchinate”; sono stati scritti fiumi di parole e girati chilometri di…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Sergio Saragosa Per redigere questo incompleto quadro dello sviluppo demografico, registrato dalla popolazione di Caira attraverso un arco di tempo che abbraccia circa 8 secoli, ho attinto notizie dai documenti esistenti nell’Archivio di Montecassino e in quello di Caserta, relativi all’antico nostro paese. Alcuni dei citati documenti sono stati d’anime e annuali o mensili censimenti anagrafici, altri ancora sono documenti di vario genere. Per quanto concerne il ‘900, per mancanza di documenti, ho dovuto far ricorso alla memoria delle persone più anziane del paese, con dati purtroppo approssimativi, mentre per il periodo attuale ce ne sono di precisi e dettagliati nei minimi particolari, negli appositi uffici comunali. La prima notizia documentata sulla consistenza della popolazione del Casale di Caira risale all’anno 1288, quando l’Abate Thomas ordinò una inquisizione anche nel Villaggio di Caira e dalle note ad essa relative risulta che gli…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Nella sua visita a Montecassino e Cassino per il XV centenario della nascita di San Benedetto, il 20 settembre 1980, papa Giovanni Paolo II ricevette la cittadinanza onoraria e le chiavi della città dal sindaco Domenico Gargano. Quanti oggi ricordano tale evento? Neppure una targa per affidarne la memoria ai posteri. Probabilmente neanche gli amministratori successivi ne conservano memoria dal momento che si sono “gloriati” di aver conferito la cittadinanza onoraria della Città Martire a personaggi quali Luciano De Crescenzo (1999), per avere questi (udite, udite!) citato Cassino in un suo libro, e Bruno Ferraro (2001), ex presidente del tribunale di Cassino (le motivazioni? Chi lo sa!). Quale salto di qualità! (204 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Giovanni Petrucci Di molte chiese di S. Elia Fiumerapido non resta che il nome. Nel testamento di Leonardo Infante del 1250 ne sono elencate diciotto; nell’inventario di Antonio Nigro e in Lanni ve ne figurano diverse ancora1. Sommandole tutte con altre citate in documenti o sorte in anni recenti ne contiamo 312. Le numerose chiese in parola trovano rispondenza nei 34 ecclesiastici regolari elencati nel Catasto Onciario3 del 1754 e documentano “la numerosità, quasi d’eccezione, dei luoghi di culto nel territorio santeliano e nello stesso nucleo abitato”4. Premettiamo che molte, e specialmente le più importanti, sono state ampiamente descritte dal Pantoni5, come quelle di S. Biasio, di S. Pietro, di S. Cataldo, di Ognissanti e altre; ci permettiamo di aggiungere qualche precisazione. Vanno escluse innanzi tutto le chiese di Monte Raditto, che oggi appartengono a Vallerotonda, la cappella di S. Maria di…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Gaetano De Angeli Curtis Ricordare a partire dalle origini, a partire dalla fondazione, a partire dai primi documenti in cui appare il nome del paese per poi andare a verificare come si sono sviluppate le vicende relative alla popolazione di questo comune nel corso dei secoli e fino ai nostri giorni, con un obiettivo immediato ed importante: consegnare questo ricordo, queste testimonianze, questi documenti alle generazioni future perché ne facciano tesoro e perché facciano tesoro della storia di questo comune inteso in senso lato, della gente che ha popolato nei secoli questo territorio. Ecco dunque la validità di un’operazione culturale come quella effettuata da Emilio Pistilli con il suo volume su “Acquafondata e Casalcassinese”. Ci sono, inoltre, altri aspetti che vanno sottolineati. Primo: il volume vuol essere soprattutto uno strumento di lavoro, un utile strumento di lavoro. Il libro riporta, in abbondanza,…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Organizzsato dall’Università di Cassino e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Lazio si è tenuto a Cassino, presso la sala della biblioteca comunale, venerdì 8 ottobre, una giornata di studi su “Cassino preromana e romana – Novità archeologiche e ricerche recenti”. L’ordine degli interventi: – Anna Maria Bietti Sestieri, Indicatori di prestigio e di ruolo in un corredo di armi della prima età del ferro da Cassino: collegamenti culturali e ideologici con l’Italia meridionale; – Francesco Maria Cifarelli, Monte Puntiglio e il complesso votivo di Pietra Panetta: note topografiche e aspetti culturali; – Alessandro Guidi, Note sulla formazione della città nel Lazio meridionale. L’esempio di Cassino; – Dora Cirone-Alessio de Cristofaro, Un nuovo santuario di età ellenistica nell’agro cassinate; – Sara Persichini, Intervento di scavo d’emergenza nell’area urbana: rapporto preliminare; – Massimiliano Valenti, Il complesso monumentale sottostante il Museo Archeologico Nazionale:…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Fernando Riccardi Le chiese del Lazio meridionale conservano nel loro grembo tanti tesori di inestimabile valore. Tesori così preziosi da catturare la morbosa attenzione dei cosiddetti “ladri d’arte”, predatori senza scrupoli, alla perenne ricerca di cimeli da immettere con profitto sul mercato clandestino. Ma i nostri templi custodiscono anche altri tesori, forse meno pregiati, ma sicuramente importanti, spesso fondamentali nella ricostruzione delle vicende storiche di una comunità o di un paese: si tratta dei registri parrocchiali, di quei libri in carta pecora che per secoli i sacerdoti hanno redatto e conservato gelosamente nell’archivio delle loro chiese. Registri che, almeno fino al primo decennio dell’Ottocento, quando l’avvento dei francesi nel Regno di Napoli determinò l’entrata in vigore dell’impianto municipale1, hanno costituito il solo sistema anagrafico degno di tal nome; un sistema impeccabile e preciso, proprio grazie alla meticolosità con la quale i parroci…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Emilio Pistilli Il 26 novembre scorso si è tenuto, presso l’Aula Pacis di Cassino, il convegno: “La violenza tra passato e presente”, organizzato dal Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino”, dall’Università di Cassino e dal Comune di Cassino. Una giornata di studio che è risultata di grande importanza non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per alcuni passaggi a dir poco eclatanti. Ma tutto, ahimé, nella quasi totale indifferenza della città e di molti degli organi di informazione. Si è registrata, infatti, nella seconda parte della giornata, l’assenza delle autorità locali – complici i mezzi di comunicazione, che, probabilmente, non hanno ben messo a fuoco la straordinarietà dell’evento –; il che ha dato adito al sospetto che non volessero vedersi implicate con la trattazione di memorie scomode quali quelle degli stupri di massa. Dunque il coraggio di Ahmid Benhraalate (e ne ha…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Faustino Avagliano Inter arma ne sileat spirutus! Montecassino durante il secondo conflitto mondiale venne a trovarsi in prima linea, nel cuore della ormai tristemente nota Linea Gustav, che tanti morti causò su entrambi i fronti e tra i civili nei lunghi mesi dell’inverno ’43 fino al maggio del 1944. Fin dal maggio 1943 affluirono a Cassino truppe tedesche ma come in un luogo di riposo; e molti militari di ogni grado si recavano a visitare il Monastero, accolti sempre con deferenza che essi ricambiavano. Fra questi è da notare in modo particolare il Generale Hube, comandante il XIV Corpo di truppe corazzate, il quale volle far visita ufficiale a S. E. il Vescovo Abate, con cui rimase in ottimi rapporti tanto che in prosieguo, aderendo alle preghiere di lui fece mitigare la grave pena minacciata ad una contrada di Cassino, a Sant’Antonino.…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Ahmid Benhraalate Ringrazio gli organizzatori di questa giornata, in particolare il Prof. Fausto Pellecchia dell’Università di Cassino che ha preso questa iniziativa; ringrazio inoltre tutti coloro che hanno reso possibile questo dialogo e hanno dato l’opportunità di parlare di questa fase della II guerra mondiale. Un ringraziamento particolare alla Prof.ssa Daria Frezza e a suo figlio Clemente che hanno fatto un lavoro importante per venire in Marocco ad incontrare alcuni ex combattenti e per visitare la sede della più importante associazione di reduci marocchini. La Prof. Frezza mi ha fatto conoscere la storia tragica di queste donne italiane, delle loro famiglie e delle loro comunità. Infine ringrazio tutti coloro che sono intervenuti. Nei discorsi che mi hanno preceduto sono stati rievocati gli avvenimenti drammatici dovuti alla guerra in questa regione e inoltre i modi con i quali la memoria di questi avvenimenti…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Giuseppe Dell’Ascenza* Sì, per noi che vivemmo come in un terribile sogno l’apocalittica parentesi del conflitto che s’abbatté con rabbia inaudita sulle nostre contrade, «prima della guerra» non è un’espressione banale, ma una data ben precisa, chiara, inequivocabile. Essa non significa, né vuol intendere una data prima del 10 giugno del 1940, ma un tempo che arresta e definisce solo quel periodo di anni che va dal 10 settembre 1943 al ritorno in Cassino e che raggiunse l’acme dell’orrore, indescrivibile ma solo orribilmente immaginabile come in una catarsi di esseri umani e di cose alla maniera di Poe, il fatidico giorno delle fatali distruzioni di Montecassino prima e di Cassino dopo. 10 settembre 1943, 10 febbraio e 15 marzo 1944: tre date scritte indelebilmente nel cuore di ogni cassinate, indimenticabili per ogni essere umano che crede nella forza creatrice dell’uomo nella luminosa…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Maria Renata Gargiulo* La ricostruzione di Cassino, dopo una prima fase di valutazione dei danni arrecati dalla guerra, inizia il 15 marzo 1945, primo anniversario della distruzione della città, con una solenne cerimonia svoltasi alla presenza del capo del Governo Ivanoe Bonomi e del Ministro dei Lavori Pubblici Meuccio Ruini. I primi problemi sorgono per l’approvazione del piano di ricostruzione della città. La popolazione, già esasperata per la mancanza di cibo e alloggi, è contraria alle scelte operate dai tecnici nominati per la realizzazione del piano e minaccia gravi disordini. è infatti intenzione dei Cassinati e tecnici locali ricostruire Cassino, per quanto possibile, nell’antico sito, ad eccezione della zona ai piedi della Rocca Janula e non presso la stazione ferroviaria o la zona del Colosseo, come vorrebbero i progettisti e le autorità governative. Anche la scelta delle proprietà private da espropriare e…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Sono uno storico dilettante, vorrei darvi un suggerimento, con D.M. 688, del 8 aprile 1948, venne istituito il territorio della battaglia di Cassino. Questo è formato da circa 70 comuni. In ogni comune minimo una persona ha scritto un diario della guerra. Cercate di acquisire questi diari ed avrete una storia vera e vissuta, lontana dalla politica e dalla resistenza. Avrete uno spaccato di vita vissuta da non credere. Certo i giovani non crederanno mai quanto abbiamo sofferto noi che allora eravamo bambini, che siamo cresciuti con il latte in polvere e la farina di piselli che venivano distribuitI dall’UNRA, nei locali comunali. Vi auguro buon lavoro e spero che quello che fu triste a sopportarsi , sia felice a ricordarsi. Italo Cicchini- Roma . Il suo suggerimento è già da tempo un nostro impegno: infatti abbiamo già dato alle stampe alcuni diari…

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Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Autorizzazione della spesa di lire dieci miliardi a pagamento differito per la esecuzione di opere pubbliche straordinarie urgenti ricadenti nei comuni compresi nella zona della battaglia di Cassino. (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.138 del 16 giugno 1948) Preambolo Il Presidente della Repubblica Visto l’art. 4 del decreto-legge luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, con le modificazioni ad esso apportate dall’art. 3, comma primo, del decreto legislativo luogotenenziale 16 marzo 1946, n. 98; Viste le disposizioni transitorie i e xv della costituzione; Visto l’art. 87, comma quinto, della costituzione; Sulla proposta del ministro per i lavori pubblici, di concerto con i ministri per il bilancio e per il tesoro; Promulga Il seguente Decreto Legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri con deliberazione del 17 marzo 1948: Art. 1. È autorizzata la spesa di lire dieci miliardi a pagamento differito per l’esecuzione di opere pubbliche straordinarie urgenti,…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Nel rovistare tra le carte, ormai polverose, del dopoguerra negli archivi comunali troviamo cose che oggi ci farebbero sorridere, ma che in realtà denotano in maniera addirittura penosa le difficoltà di quei tempi. Difficoltà che interessavano sia le istituzioni che i singoli cittadini. Ne riportiamo un paio di esempi. “Comune di Cassino Risulta a questo Comune che Di Nallo Maria Giuseppa fu Angelo, abitante in contrada Fai, detiene una cavalla che non è di sua proprietà. Poiché questo Comune ha urgente bisogno di mezzi di trasporto a trazione animale Ordino che la cavalla sia immediatamente sequestrata. Cassino, 6 luglio 1944 Il Vice Sindaco Avv. Tancredi Grossi” L’avv. Tancredi Grossi in quel periodo dovette accollarsi gran parte delle responsabilità amministrative dal momento che il sindaco Di Biasio aveva preferito risiedere ad Arpino, venendo a Cassino solo la domenica. (72 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Il risarcimento di danni provocati dal passaggio delle truppe di colore sul nostro territorio nel 1944 creò polemiche basate su lamentele di vittime o presunte tali. Il pagamento degli indennizzi liquidati dal Comando francese ai danneggiati dai soldati marocchini era stato affidato alla società Restituere, con sede a Roma (via Cicirone, 28); anche l’Intendenza di Finanza di Frosinone doveva provvedere agli indennizzi, evitando, però la duplicazione di essi con quelli francesi. Il termine ultimo fissato per la presentazione delle domande di risarcimento era stato fissato al 31 agosto 1947. Dopo tale data, tuttavia, continuarono a pervenire domande alla società Restituere, sia dal Comune di Cassino che da altri Comuni del Cassinate. Nella confusione che ne seguì furono segnalati, purtroppo, abusi, ingiustizie ed episodi di malcostume. La lettera che pubblichiamo – del gennaio 1948, Archivio Storico del Comune di Cassino, Rep. 15 (201-213); la…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 di Guido Vettese Il 20 agosto 2000, essendomi recato alla festa di Canneto, a S. Mary Lake in Toronto, in mezzo a circa cinquantamila persone, scorsi due donne vestite da ciociare e subito mi avvicinai a loro chiedendo chi fossero; la più anziana (nata il 26/02/918) mi rispose: “Sono Genoveffa Torrice di S. Antonino” ed io l’abbracciai dicendole che era la sorella del soldato americano (Cosimo Torrice) pluridecorato della seconda guerra mondiale. Era come sempre a quella festa con il suo gruppo canoro folcloristico “Le campagnole di Cassino”. COSIMO Il 4 di settembre 2004 ho chiesto a Genoveffa documentazione sul fratello Cosimo e presto mi ha inviato foto e ritagli di giornali americani e italiani, raccolti dalla sua amica Rosa Vettraino, originaria di Belmonte Castello. Cosimo Torrice di 16 anni partì con la nave dal porto di Napoli un sabato del dicembre 1936,…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Spesso gli emigrati in terra straniera conservano legami con la propria terra d’origine molto più stretti di quanto lo facciano coloro che vi risiedono. Anche quando si interrompe ogni interesse di natura economica o di parentela l’emigrato continua sempre a sentire il richiamo – affettivo e nostalgico per lo più – verso il paese che gli ha dato i natali. È per questo che nel nuovo paese si formano le comunità di compaesani all’interno delle quali si puó continuare a parlare la lingua d’origine e a rinnovare le tradizioni dei loro avi. Lingua e tradizioni che si “cristallizzano”, si fermano, cioè, al tempo in cui erano partiti emigranti. In effetti lo studioso del dialetto locale non puó prescindere dalla consultazione degli anziani residenti all’estero per recuperare quelle abitudini linguistiche da tempo abbandonate. La signora Genoveffa Fortura, nata a Cassino nel 1918 ed emigrata…

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  Studi Cassinati, anno 2004, n. 4 Nelle riunioni dell’Assemblea dei Soci di giovedì 17 giugno e giovedì 21 ottobre 2004 sono stati eletti i nuovi organi statutari per termine naturale del mandato precedente. Presidente: – Emilio Pistilli Vice Presidente: – Giovanni Petrucci Il Direttivo: – Giovanni D’Orefice – Arturo Gallozzi – Sergio Saragosa – Fernando Sidonio (Tesoriere) – Guido Vettese Segretario: – Alberto Mangiante Referente zonale: – Maurizio Zambardi (S. Pietro Infine, S. Vittore, Rocca D’Evandro). Il Mausoleo per le vittime di guerra di cassino È in atto la collaborazione del CDSC con la locale sezione dei Lions Club per la realizzazione di un mausoleo per onorare la memoria delle vittime cassinati delle guerre del sec. XX. L’opera potrà sorgere nelle immediate adiacenze dell’attuale monumento ai caduti in piazza De Gasperi riportando tutti i nominativi delle vittime cassinati; è previsto il riutilizzo delle pietre del monumento dell’anteguerra ancora giacenti…

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  di Emilio Pistilli Vittorio Terenzi, Fuga in montagna – Diario di vita vissuta (25 luglio 1943 – 22 maggio 1944), CDSC onlus, Prefazione Emilio Pistilli, Banca Popolare del Cassinate, Tipogr. Pontone Cassino, 2004; pagg. 104 illustr. b./n., f.to cm. 15×21. Silvia Corsetti, Sant’Angelo in Theodice, le radici della nostra terra, CDSC onlus (Centro Documentazione e Studi Cassinati), Assessorato alla Cultura del Comune di Cassino, Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino”, 2004, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino; pagg. 176 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Ken Ford, Cassino 1944 – Breaking the Gustal Line, Compaign 134, Osprey Publishing; pagg. 96 Illustr. b./n. e col., f.to cm. 18×25. ISBN 1-84176-623-2 Ricordi …, Comune di Sant’Andrea sul Garigliano, 2004, Tipogr. Ugo Sambucci Cassino; pagg. n. n. (ma 64) illustr. b./n., f.to cm. 17×24. Massimo Licoccia, La cattedrale di Vicalvi, Biblioteca della Miscellanea Cassinese, 7, Montecassino 2004, Tipogr. Saccone S.p.A. San Nicola la Strada,…

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  Editoriale: p. 2 – 114 – 178 Notiziario CDSC: p. 94 – 235 Segnalazioni Bibliografiche: 108 – 174 – 236 Quando le foto narrano la storia: 131 – 186 Notiziario archeologico: 156 Elenco dei Soci 2004: 112 – 176 – 240 G. Petrucci: La cappella del casale di Palombara in Sant’Elia: 3 – G. Sammartino: L’Abate Bernardo I Ayglerio: 12 – AA.VV. Cassino: tombe rinvenute in località Agnone: 15 – D. Sacco: Necropoli altomedievale in San Marciano di Atina: 19 – Rocco Scotellaro oltre il Sud: 22 – G. Petrucci: S. Elia: ritrovata la “Petra scripta”?: 23 – E. Pistilli: Da un’epigrafe nuova luce sull’acquedotto di Casinum?: 26 – Giovanni Picano: L’epigrafe di Casalucense: 31 – E. Pistilli: Cassino 1878: alla ricerca di un museo fantasma: 33 – Antonio Giannetti: La battaglia di Cassino del 1266: 36 – Silvia Corsetti: S. Angelo in Theodice “tra emigranti ed immigrati”: 39…

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  Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio    (80 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 L’esposizione presso la Biblioteca comunale di Cassino di pubblicazioni uscite tra il 2003 e 2004, voluta dal Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino” e realizzata dal CDSC è riuscita a dare la misura dell’interesse risvegliatosi tra gli studiosi e gli editori attorno al grande evento che è stato il sessantesimo anniversario della battaglia di Cassino: circa 80 libri, più un numero imprecisato di giornali, riviste, CD-Rom, DVD. Vasta e impegnata è stata anche la partecipazione delle scuole. Ma quello che più conta mettere in evidenza è il tono, oltre che la qualità, delle pubblicazioni, alcune delle quali hanno avuto il coraggio di offrire una lettura “controcorrente” degli eventi di sessant’anni fa. Si è usciti, per esempio dal solito assioma che da sempre vede gli alleati anglo americani come “liberatori” e “salvatori della Patria”, relegando la responsabilità di ogni nefandezza sui tedeschi. Ma, ferma restando…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Ugo Furlani* Montelungo. Il sito Nel dicembre 1995, lo scrivente raccoglieva materiale ceramico frammentato, in superficie, sulla sommità della quota 258 e nel dicembre 1996, di quota 351 di Montelungo, l’altura posta a nord del prossimo abitato di Mignano, nell’Alto Casertano . Montelungo così denominato per la forma allungata in sistema con le alture latera. li, è un modesto rilievo roccioso, aspro e spoglio, che sbarra la depressione di Mignano ed è posto a cavaliere della strada n. 6, la Casilina, e della ferrovia Napo1i-Cassino, che lo percorrono lateralmente. La prolungata dorsale è orientata nord-ovest, sud-est e presenta, procedendo verso nord, quote di crescente altezza, da cima 258 a cima 351, alternate a depressioni allungate trasversalmente alla struttura. L’altura, con fondo fessurato carsico, offre in superficie i calcari grigi del Cretaceo superiore, fase Turoniana, fossile guida la conchiglia equivalve “pecten” . Quota…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 Nel dicembre 1955, nella valletta di Vallevona, sulle pendici di Monte Maggiore, lo scrivente raccoglieva in superficie, all’attacco del sentiero che si diparte dalla rotabile Mignano-Rocca d’Evandro, diretto a quota 513 del monte, frammenti di embrici e di tegole, cocci informi di vaso tra pietre quadrangolari rozzamente squadrate con tracce di malta, di presumibile età romana. Ad una ventina di metri a sud est, si colloca un lacerto di muro cementato e frammenti di embrici in superficie. Il materiale fittile è stato depositato presso il Municipio di Rocca d’Evandro e ne è stata data notizia alla Soprintendenza di Caserta. bibliografia a – Istituto geografico Militare, Venafro, Caserta al 50.000, Firenze, 1909 b – G. Dal Piaz, Lezioni di Paleontologia, vol. I, ed. Cedam, Padova 1959, pp. 179-181 c – E. Anati, I monumenti megalitici. La Palestina prima degli Ebrei, vol. II, Milano 1963,…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Silvano Tanzilli* Il periodo racchiuso dai termini indicati nel titolo della mostra comprende centinaia di migliaia di anni che, partendo dal Paleolitico inferiore (500.000 a.C.), attraverso il Mesolitico (10.000-6.000 a.C.), il Neolitico (VI e V millennio), l’Eneolitico (IV e III millennio), età del Bronzo (2.000-1.000 a.C.) ed età del Ferro (X-VI sec. a.C.), raggiunge l’epoca arcaica, nella quale le documentazioni storiche ed archeologiche assumono un valore più costante di identificazione. Quali siano state le tappe attraverso le quali l’uomo ha determinato le fondamentali variazioni al proprio status sociale ed economico, in relazione al fattore primario costituito dall’alimentazione, è oramai accertato. L’invenzione del metodo per accendere il fuoco, appartenente all’Homo Erectus di circa 400.000 anni fa, come emerso da tracce trovate in Cina, Ungheria e Francia, rivoluzionò il sistema di alimentazione introducendo il metodo di cottura dei cibi, con il duplice vantaggio di…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 L’edizione digitale del Corpus dei codici decorati dell’Archivio di Montecassino (I codici decorati dell’Archivio di Montecassino, vol. I: I secoli VIII-X, Roma, Poligrafico e Zecca dello Stato 1994; vol. II, 1 e 2: I codici preteobaldiani, Roma, Poligr. e Zecca dello Stato 1996 e 2000), sotto la direzione scientifica di Giulia Orifino, rielabora ed arricchisce i materiali già raccolti e pubblicati; in essa confluiscono testi, schede bibliografiche e più di 1000 immagini relativi a 69 codici databili dalla fine dell’VIII secolo alla prima metà dell’XI. Hanno collaborato: Lidia Buono, Roberta Casavecchia, Giulia Orofino, Eugenia Russo, del Dipartimento di Filologia e Storia dell’Università di Cassino. Il CD va ad aggiungersi al “Hrabanus Maurus, De Rerum Naturis” del 1995 e al “Exultet. Testo e immagine nei rotoli liturgici dell’Italia meridionale” del 1999. (128 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Gino Alonzi Ritorno su un argomento di cui Studi Cassinati, con il numero 1/2 (gennaio-giugno) 2004, in occasione del rinvenimento della Petra Scripta, si interessò ampiamente. N V M P H I S A E TE R NIS . SA CRVM TI . CL . PRAEC . LIGAR MAGONIANVS. PER P R A E C I L I V M . Z 0 T I C V M PATREM . AQVA INDVXIT Così recita l’epigrafe rupestre posta a circa duecento metri a monte del monastero di Casalucense, in territorio di S. Elia Fiumerapido. Non entro nell’intricata questione interpretativa, perché mi sembra che con gli articoli in esso pubblicati si sia fatta sufficiente luce, al fine di trovare una lettura storica pienamente soddisfacente. L’epigrafe appare maestosa anche perché la località in cui si trova è in stato di abbandono e si è trasformata…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1                           Stanno per iniziare i lavori per la sistemazione dell’ingresso sud di Cassino sulla via Casilina. In particolare è prevista una rotatoria all’altezza dell’innesto della strada per S. Michele. Nulla da dire circa l’opporunità di quei lavori, ma mi preme far presente che proprio in quel punto, all’imbocco dell’area di servizio Agip, fa bella mostrra di sé un grosso cippo circolare. Si tratta del miliario 48 della “consolare” Napoli-Sora, costruita nel 1795 per sostituire l’antica e gloriosa “via Latina” dei Romani. Non vorremmo che quel significativo piccolo “monumento”, testimone di una plurisecolare storia del nostro territorio andasse perduto per l’incuria di qualche impresa o andasse ad abbellire la villa di qualche furbastro, come, purtroppo, è appena accaduto con il miliario 67 di Fontana Liri. Si puó sperare – è al sindaco di Cassino che mi rivolgo in particolare – che il nostro miliario vada…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Marco Sbardella Per tratteggiare la figura del nobile belga Alfred De Trazegnies è opportuno prendere le mosse dal noto episodio di reazione borbonica avvenuto l’11 novembre 18611 nei territori di Isoletta e San Giovanni Incarico. In quella tragica giornata le bande irregolari (le cronache parlano di oltre 400 briganti) capeggiati da Luigi Alonzi, il famigerato Chiavone, si portarono verso le 8 del mattino all’assalto del castello di Isoletta, presidiato da un piccolo distaccamento del 45° reggimento fanteria, costituito da 18 soldati e dal loro comandante, il sergente Eracliano Cobelli. Nell’impari scontro morirono 8 sodati italiani che si batterono valorosamente e (secondo alcune fonti) 4 chiavonisti (altri 12 o 14 sarebbero stati feriti). I soldati superstiti ripararono a San Giovanni Incarico ma anche qui le difese si dimostrarono inadeguate e i briganti occuparono il paese. Vennero saccheggiate e date alle fiamme le case…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Assunta Pelliccio Nel Regno di Napoli l’industria della carta risale almeno all’XI secolo, furono probabilmente gli amalfitani, grazie ai loro vasti rapporti commerciali ad importare e a diffondere le tecniche di lavorazione monopolizzando per molti anni il mercato cartaceo grazie all’alta qualità del loro prodotto, ma il mancato ammodernamento dei metodi di fabbricazione e la richiesta di un prodotto più economico portarono al tramonto del loro primato. Tutte le cartiere del regno di Napoli mostravano infatti nei primi anni dell’800 una situazione di grande arretratezza: la qualità della carta era mediocre a causa della fabbricazione basata ancora su metodi manuali; negli stessi anni il settore cartario non poté non subire il contraccolpo dei disordini politici di quegli anni. L’introduzione della fabbricazione della carta nella valle del Liri fu dovuta alla presenza di fiumi – il Liri, il Rapido, il Fibreno – che…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Emilio Pistilli Per la prima volta nella storia millenaria di Cassino una statua monumentale in onore di S. Benedetto viene innalzata sul suo territorio. Se la memoria non mi tradisce pare che sia la prima volta in tutta la “Terra di S. Benedetto”, se si esclude quella nell’abbazia. L’opera è del trentottenne scultore romano Giuseppe Ducrot: alta circa tre metri e mezzo è posta su un imponente piedistallo, progettato dall’arch. Giuseppe Picano, e sorge al centro di un’aiuola dello svincolo tra la strada Casilina e la superstrada Cassino-Formia. La scultura bronzea è di buona fattura e raffigura il santo patriarca avvolto nel ricco panneggio del piviale con il pastorale abbaziale nella mano sinistra e il dito indice della destra che indica la direzione sud: forse la “Terra di S. benedetto”, secondo una lettura dei critici; ma forse, nell’intenzione originaria dello scultore, doveva…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 Sul Numero 23 – Anno VIII – di “Paideia – Quaderni di Poesia”, Notiziario dell’omonimo Sodalizio Cassinate, troviamo una nutrita serie di articoli di approfondimento relativi all’antologia letteraria: “Rocco Scotellaro oltre il Sud” (Venafro, Ed. Eva, 2003, pag. 208), a cura di Francesco De Napoli. Fra i vari interventi, quelli di Jolanda Serra, Leonardo Selvaggi e Gilberto Antonio Marselli. Quest’ultimo è un celebre studioso originario di Cassino, già docente di Sociologia all’Università di Napoli, il quale fu collaboratore di Scotellaro all’Istituto Agrario di Portici. Sempre su “Paideia”, un estratto dall’opera teatrale di Gaetano Di Biasio: “Amintore il Saggio. Favola Omerica”, che, edita nel 1913, non era stata mai più ristampata e si riteneva, anzi, perduta. Segue la straziante poesia di Evgenij Evtushenko “La scuola di Beslan” e, infine, le rubriche “Libri”, “Viste & Riviste” e “Lavori in corso”. (102 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Emilio Pistilli Degli statuti, o carte di libertà o privilegi ci siamo già occupati nel primo numero dì STUDI CASSINATI (a. I/2001, n. 1, pag. 3 e sgg.) quando pubblicammo lo statuto di S. Germano del 1285/88 dell’abate Tommaso I. Questo di Pontecorvo, denominato “Lex municipalis, sive privilegium Pontiscurvi” è di circa un secolo prima (1190) e nasce dalla necessità di tenere tranquilla la popolazione che manifestava gravi segni di insofferenza per i pesanti oneri fiscali e le gravi restrizioni delle libertà personali cui era soggetta dalle precedenti imposizioni. Va tenuto presente che nel periodo dell’abate Roffredo dell’Isola, da Arpino (ab. 1188-1210), autore della concessione, l’abbazia di Montecassino si trovò ad avere un ruolo nella lotta tra Tancredi, conte di Lecce – incoronato re in Palermo proprio nel 1190 con la benedizione di papa Clemente III – e Arrigo VI di Germania…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 La Mostra del libro del Sessantennale, realizzata dal Comitato Celebrativo della Battaglia di Montecassino in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cassino e, soprattutto, con il concreto contributo del CDSC onlus, ha simbolicamente chiuso il periodo delle celebrazioni e delle manifestazioni che numerose si sono susseguite nell’arco del 2004. Per l’occasione è stato stampato un elegante catalogo a colori delle pubblicazioni esposte, curato dallo stesso CDSC. La mostra, allestita nella biblioteca comunale, è stata inaugurata il 15 marzo alla presenza del sottosegretario agli Affari Regionali, on. Alberto Gagliardi e con la partecipazione di quasi tutti i sindaci componenti del Comitato Celebrativo della Battaglia di Montecassino, nonché di numerosissimi uomini di cultura del territorio. Nel pomeriggio la manifestazione di apertura ha visto l’intervento qualificato del Capo Dipartimento del Ministero delle Attività e dei Beni Culturali, prof. Salvatore Italia, il quale ha voluto…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 Alla conferenza stampa per la presentazione dell’Historiale sono intervenuti: il presidente del Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino”, dott. Bruno Scittarelli, il sen. Oreste Tofani, il presidente di Officina Rambaldi S.p.A., Carlo Rambaldi, l’amministratore delegato di Officina Rambaldi, dott. Gianpiero Perri e il segretario del Comitato, prof. Giovanni Dorefice. L’intervento di Carlo Rambaldi Desidero innanzitutto salutare tutti i presenti in sala, i giornalisti, e i promotori di questa iniziativa:il Comitato delle Celebrazioni per il sessantennale della battaglia di Montecassino ed il Centro di documentazione e studi cassinati. La sfida che abbiamo raccolto con la realizzazione dell’Historiale è la creazione di uno spazio allestitivo capace di comunicare, raccontare in modo suggestivo e coinvolgente i drammatici eventi della seconda guerra mondiale in questo territorio e la sua rinascita. Si tratta di una storia dolorosa importante non solo per le comunità locali ma per tutta la comunità…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 Il due febbraio 1954 si tenne a Cassino, organizzato dal Comune, un convegno per la commemorazione di Antonio Labriola nel 50° della sua scomparsa. Labriola, come è noto, nacque a Cassino (allora San Germano) il 2 luglio 1843 da Francesco Saverio e Francesca Ponari. Compì i primi studi nel collegio dell’abbazia di Montecassino, dove ricevette “la prima educazione a filosofare” dall’abate Pappalettere, uomo di sentimenti popolari (C. Fiorilli). Nell’autunno del 1861 la famiglia si trasferì a Napoli per consentire al giovane di frequentare l’università. Da Agostino Tari fu raccomandato a Bertrando Spaventa per la sua “intelligenza decisamente filosofica”. Antonio Labriola morì il 2 febbraio 1904 presso l’ospedale tedesco di Roma e volle essere sepolto nel cimitero protestante presso la piramide di Caio Cestio (154 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 1 di Maurizio Zambardi Alle sette di mattina del 20 ottobre del 1944, Carlo Fuoco1, un sampietrese allora diciottenne, cantoniere sull’Annunziata Lunga, si mise in cammino per la solita ricognizione giornaliera della strada. Suo compito era quello di controllare lo stato di conservazione del battuto stradale formato da macadàm, ovvero la massicciata formata da breccia bianca detta “quattro-sette” perché formata da pietrisco avente dimensioni comprese tra i quattro e i sette centimetri, mescolate con sabbia. Lo seguivano due operai, anch’essi pagati dalla Provincia, suoi compaesani che avevano il compito manuale di sistemare e livellare le buche e gli avvallamenti della strada, sempre dietro sue direttive. I due erano Guido Fuoco, che aveva più o meno la stessa età di Carlo, e Antonio Di Stefano, il più anziano dei tre. Ogni mattino si mettevano in cammino molto presto perché il tratto di strada da controllare…

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  di Emilio Pistilli Il Libro del Sessantennale, Catalogo per la Mostra delle pubblicazioni apparse negli anni 2003 e 2004 sugli eventi bellici che coinvolsero il territorio del basso Lazio e nord della Campania tra l’autunno del 1943 e la priml Celebrazioni “Battaglia Di Montecassino”, 2005, Tipogr. Graficart; pagg. 96 illustr. col., f.to cm. 24×21. Valle di Comino, una piacevole scoperta, XIV Comunità Montana “Valle di Comino”, Tipogr. Graficart, Formia (LT) 2004; pagg. 128 illustr. col., f.to cm. 17×24. Cosmo Damiano Pontecorvo, Le popolazioni dell’Italia meridionale e il martirologio del Cassinate, “Il Golfo”, 2004; pagg. 80 illustr. b/n, f.to 17×24. Cosmo Damiano Pontecorvo, “Quel terribile inverno del 1943-44”, “Il Golfo” 2005; pagg. 80 illustr. b./n., f.to cm. 17×24. Anna Maria Arciero, La Chiesa Nostra, storia della chiesa di Santa Lucia di Cervaro, a cura del Comitato Festa S. Lucia, 13 dicembre 2004, Tipogr. Pontone; pagg. 96 illustr. b/n + 1…

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  Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio    (58 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Guglielma Sammartino  Nel tentativo di una ricostruzione delle principali tappe dell’evoluzione del territorio cassinate vanno necessariamente considerati gli studi pubblicati nei decenni scorsi da Pierre Toubert sul Lazio meridionale1, dal suo allievo Jean François Guiraud sempre sul Lazio2 e da Luigi Fabiani sulla Terra di San Benedetto3 allo scopo di tracciare un quadro il più possibile completo e diacronico delle fasi salienti dei processi di territorializzazione. La storia del dominio dell’Abbazia di Montecassino sull’intera Terra di San Benedetto così come l’evoluzione dell’insediamento dall’VIII al XIII secolo vanno scandite cronologicamente in tre tappe principali. – La prima, cosiddetta “epoca della curtis” va dalla donazione, nel 744, del duca beneventano Gisulfo II, alla distruzione del monastero ad opera dei Saraceni nell’883. I secoli VIII e IX furono caratterizzati da una prima fase di espansione delle grandi abbazie e dalla nascita della curtis, elemento basilare…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Ettore Noschese  Il rudere di una torre appartenente all’ultima fase costruttiva delle fortificazioni di S. Germano (odierna Cassino), nonostante abbia oltre mezzo millennio, continua a sfidare il tempo. L’archeologo Gianfilippo Carrettoni aveva disegnato la pianta delle fortificazioni medioevali1 ed il Grossi raffigurò queste ultime in un eccezionale acquerello2. Oggi il rudere, situato nei pressi di quella che nell’anteguerra era chiamata Piazza Castello (nell’attuale S. Silvestro Vecchio) risulta interrato per almeno tre metri e conserva ancora parte delle sue postazioni di avvistamento e difensive, in parte completamente interrate, cosa, questa, che ne ha consentito la conservazione fino ad oggi, nonostante le devastazioni di ogni genere. Una ostinata quanto opportuna ricerca ha permesso di identificare e di tracciare un quadro complessivo dello straordinario edificio. Esso presenta i segni dell’opera distruttiva avvenuta nei secoli passati ed in particolare nella seconda guerra mondiale, durante la quale…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Emilio Pistilli Cogliamo l’occasione offertaci dall’articolo di Ettore Noschese per fare un po’ il punto della situazione circa lo stato delle torri sul lato nord (Abruzzo) delle fortificazioni medioevali di Cassino. Nel medioevo la città – allora si chiamava S. Germano – era racchiusa in un recinto murario che, partendo dalle mura di Rocca Janula, si dilatava verso valle a formare una sorta di enorme triangolo. La discesa lungo i fianchi del colle Janulo era punteggiata da una serie di torri di difesa. L’archeologo Gianfilippo Carettoni ne fece una descrizione, con annessa mappa, nella rivista Palladio del 19521 (se ne riporta uno stralcio nelle pagine seguenti). Egli, nel tracciare il percorso delle fortificazioni, segnala 10 torri sul versante sud-ovest e forse 8 in quello nord; ma in questo lato il tracciato della mappa non è completo: dopo un breve tratto collegato all’angolo…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Gianfilippo Carettoni  [… ] Il primo ricordo storico delle mura di San Germano risale alla fine del XII secolo: nel 1199 Marcualdo d’Anweiler, siniscalco imperiale, ritornando dall’assedio di Montecassino “portas Sancti Germani et menia (sic) eiusdem in plerisque locis everti fecit ad solum” (Chronica di Riccardo da San Germano, a. 1199). Ma è probabile che le mura già esistessero nel secolo precedente, quando lo sviluppo edilizio della città assunse proporzioni notevoli per l’impulso datole dall’abate Atenolfo1. Nella costruzione – che è di tipo simile a quello della rocca, a ciottoli e scheggioni di pietra calcarea – furono reimpiegati anche materiali provenienti da costruzioni romane2. Il percorso delle mura, che dalla rocca Ianula scendevano per le rupi scoscese del monte a cingere la città, è ancora identificabile in massima parte. Meglio conservate nella parte alta, più vicina alla rocca, sono state fortemente danneggiate…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Alberto Mangiante  Più di un amico mi ha chiesto se a Cassino esistesse una chiesa dedicata a S. Anna. Ad essi e a chi non ne è a conoscenza dedico queste righe, traendo le seguenti notizie da varie pubblicazioni integrandole con ricordi personali e, augurandomi, in un prossimo futuro, che l’argomento venga ripreso e ampliato. Nel vecchio rione di S. Silvestro, nell’area occupata attualmente da baracche, sorgeva la chiesa dedicata allo Spirito Santo, più nota in città con il nome di chiesa di S. Anna1. La sua costruzione è riconducibile ad una donazione testamentaria fatta nel 1278 da Cataldo Pelliparius per l’edificazione di un ospedale con annessa chiesa da dedicare allo Spirito Santo. La chiesa nel corso dei secoli seguì le vicissitudini inerenti l’ospedale e, anche dopo la scomparsa di quest’ultimo, rimase adibita al culto pubblico grazie all’opera della Congregazione dei Contadini…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Lidio Gasperini [ …] La quinta (C.I.L. X 5163) è di tutte certamente la più interessante. Ubicata poco a nord del santuario benedettino di Casalucense (oggi in territorio di S. Elia Fiumerapido), essa sta incisa entro un riquadro rettangolare di cm. 71×99, realizzato su una parete calcarea verticale che un tempo si alzava in mezzo ad una radura al di sopra di una sorgente di acqua perenne. Oggi la sorgente non è più visibile essendo stata captata nell’Ottocento per essere condottata fino al santuario di Casalucense per le necessità dei monaci. In quella occasione furono rinvenuti «resti di un antico piccolo acquedotto in muratura», come riferisce Giovanni Picano, un ingegnere di S. Elia Fiumerapido, che studiò prima del 1965 i resti dell’acquedotto romano di Cassino. Questa notizia è preziosa per capire il tenore stesso dell’iscrizione rupestre, che in traduzione dice: «Alle Ninfe…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Annamaria Arciero  Nei primi anni ‘80 insegnavo nella scuola elementare di Foresta, comune di Cervaro. Il mio gruppo docente seguiva ormai da cinque anni una programmazione incentrata sulla conoscenza approfondita del proprio ambiente, che culminava in una rappresentazione teatrale sulla storia della contrada. Avevamo iniziato con le origini romane, confermate dai resti di una tomba di epoca repubblicana, ora esposti nel museo di Cassino, per proseguire con il medioevo, testimoniato dai ruderi del castello di Trocchio, poi con i problemi dell’emigrazione del primo novecento … e ora toccava al calvario vissuto durante la seconda guerra mondiale, dato che la contrada Foresta, posizionata tra monte Trocchio e Montecassino, si era trovata proprio al centro degli eventi bellici, nei nove mesi che strinsero Cassino in una morsa di morte e distruzione. Cominciammo così ad invitare a scuola i testimoni di quel tempo per intervistarli,…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Sergio Saragosa  Dagli inizi del mese di febbraio del 1944, sulle colline che circondano la millenaria Abbazia di Montecassino, si erano susseguiti, da parte alleata, sanguinosi attacchi nel tentativo di aprire un varco nella poderosa Linea Gustav, ma senza alcun esito. Nel mese di marzo era in pieno svolgimento la terza battaglia di Cassino (15-24 marzo 1944), denominata in codice “Operazione Dickens”. Considerata la vanità degli attacchi e visto l’elevato numero delle vittime che restavano ammucchiate sulle rocce, preda di famelici ratti, il Generale neozelandese Freyberg, che al momento aveva il comando delle operazioni alleate nella zona di Cassino, e il suo ingegnere capo, Brigadiere Hanson, decisero di tentare un attacco con una colonna di carri armati sfruttando il tracciato di una antica mulattiera che dalla contrada Fonnone, nella zona ad ovest del villaggio di Caira, si arrampicava attraverso un percorso accidentato…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 Dopo la dichiarazione di pubbliche scuse ai civili vittime delle violenze subite dalle truppe marocchine nel 1943/44, in occasione del convegno “La violenza tra passato e presente” del 26 novembre a Cassino (Studi Cassinati, IV, n. 4), Ahmid Benrahhalate, presidente dell’Union Nationale des Anciens Combatants Marocains, è tornato a Cassino e sui luoghi della battaglia con una rappresentanza studentesca del liceo “Guillaume Apollinaire” di Nizza (dove è docente) e due anziani reduci marocchini che avevano combattuto sulle nostre terre. La visita, nel segno della pace, ha avuto il momento più solenne il 7 maggio presso la sala “Restagno” del Comune di Cassino, dove gli ospiti sono stati ricevuti dal sindaco Scittarelli in fascia tricolore. Dopo un breve indirizzo di saluto da parte del presidente CDSC Emilio Pistilli, coordinatore dell’incontro, il sindaco ha ricordato come Cassino sia membro dell’associazione mondiale “Città Martiri per la…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Domenico Tortolano  «La conquista di Montecassino nel 1944 si deve anche ai soldati bielorussi che combatterono insieme ai polacchi per sconfiggere le truppe tedesche». Lo ha detto l’ambasciatore in Italia della Bielorussia, Aleksei Skripko, in visita il 6 maggio a Cassino e a Montecassino dove sono sepolti anche 254 suoi connazionali. Nel cimitero militare polacco riposano 1.052 soldati, ma finora nessuno sapeva che tra le vittime delle truppe polacche comandate dal generale Anders ci fossero anche dei bielorussi. Di questo particolare infatti non ci sono citazioni neppure nelle più recenti pubblicazioni. L’ambasciatore, ricevuto in municipio dal sindaco di Cassino Bruno Scittarelli, ha spiegato che lo scorso anno la Bielorussia ha celebrato il 60° anniversario della liberazione dal nazismo. «Forse non tutti sanno che nell’esercito polacco che ha conquistato Montecassino il 18 maggio 1944, durante la seconda guerra mondiale, hanno combattuto anche soldati…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Emilio Pistilli  Historiale: ci siamo. Credo si possa dire ormai che un motivo, un buon motivo, di sosta a Cassino, dopo la visita all’abbazia, si vada concretizzando con l’apertura della struttura che impropriamente si definisce museale. Non sto a descrivere ciò che il visitatore vedrà (o vivrà) nell’Historiale: è opportuno che ognuno lo scopra da sé. Voglio, invece, ripercorrere il lungo e tormentato cammino che ci ha portati ad oggi. 2001 Tutto cominciò con una iniziativa geniale dell’on. Lucio Testa, che riuscì a far approvare, nell’ambito della legge 29 dic. 2000, n. 400, la spesa di due miliardi di lire per l’anno in corso ed altrettanti per l’anno successivo, per le celebrazioni della battaglia di Montecassino (sic). Sempre su iniziativa di Testa il Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituì, in data 13 aprile 2001, il Comitato celebrativo che poi…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 Sabato 28 maggio, a Roccasecca, si è svolta l’inaugurazione della grande statua di San Tommaso d’Aquino, opera dello scultore di fama mondiale, il maestro Giuliano Vangi. La cerimonia solenne si è tenuta in via Santa Maria Nuova, all’ingresso del centro storico del paese, dove l’imponente scultura marmorea (9 metri di altezza), realizzata in marmo di Coreno, è stata posizionata in uno spazio che l’amministrazione comunale ha provveduto ad attrezzare e riqualificare. Presenti a questo emozionante avvenimento tanta gente e tante autorità tra cui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio on. Gianfranco Conte, il vescovo diocesano mons. Luca Brandolini, il vice prefetto di Frosinone dott. Vetrano, l’assessore regionale Francesco De Angelis, l’on. Anna Teresa Formisano, l’on. Italico Perlini, il senatore Oreste Tofani, il vice Presidente dell’amministrazione provinciale di Frosinone, prof. Filippo Materiale, alte autorità dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dell’Esercito. Presenti ancora…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Fernando Riccardi  Il noto filosofo napoletano Giovanbattista Vico1, vissuto a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, elaborò una teoria sulla storia umana assai singolare. Egli era convinto che la storia fosse caratterizzata dal continuo e incessante ripetersi di tre cicli distinti: l’età primitiva e divina, l’età poetica ed eroica, l’età civile e veramente umana. Il continuo ripetersi di questi cicli non avveniva per caso ma era predeterminato e regolamentato, se così si può dire, dalla provvidenza. Questa formulazione di pensiero è comunemente nota come “teoria dei corsi e dei ricorsi storici”. In parole povere, tanto per non essere troppo criptici, il Vico sosteneva che alcuni accadimenti si ripetevano con le medesime modalità, anche a distanza di tanto tempo; e ciò avveniva non per puro caso ma in base ad un preciso disegno stilato della divina provvidenza. A questo punto, però,…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di  Giovanni Petrucci  La Fontana sorgeva nel luogo più importante e caratteristico del paese e contribuì a determinare la scelta per il nuovo insediamento di Sancto Helia dopo che i Saraceni nell’anno 866, sotto il comando del loro re di Bari, Sedoan, saccheggiarono la chiesa di S. Elia Vecchio e le case che certamente sorgevano all’intorno. L’abate Mansone (986-996), nel proseguire l’opera dell’abate Aligerno (948-985), curò intorno al 9901 il ripopolamento delle terre di Sancto Helia, invitando da altre regioni famiglie di colononi con patti agrari formulati secondo le direttive del suo predecessore, affinché rimettessero a coltura le terre abbandonate e restaurassero la chiesa; in tale occasione ci fu la fondazione del nuovo castrum e la scelta cadde sull’attuale poggio più in alto e più sicuro per il nuovo insediamento, in quanto all’Abate stava a cuore anche la difesa della popolazione; per questo…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 di Maria Renata Gargiulo L’Istituto comprensivo “Don Bosco” di Sant’Apollinare, con la collaborazione dei Comuni di Sant’Ambrogio, Sant’Andrea, Sant’Apollinare e Vallemaio ha realizzato nell’anno scolastico appena conclusosi un interessante progetto di didattica della storia il cui fine è quello di far conoscere alle giovani generazioni il patrimonio documentario conservato presso gli archivi storici comunali. Coordinati dall’archivista dott.ssa Maria Renata Gargiulo i ragazzi, con l’aiuto dei loro insegnanti, hanno sperimentato il metodo della ricerca storica sviluppando quattro temi d’indagine differenti, ma relativi tutti al riassetto del territorio della “Valle dei Santi” nel secondo dopoguerra. I risultati del lavoro sono stati raccolti in una mostra documentaria ed in un breve saggio dal quale stralciamo alcuni capitoli. La ricostruzione nei comuni del comprensorio Sant’Ambrogio SUL GARIGLIANO L’Acquedotto Consorziale Interamna L’”Acquedotto Consorziale Interamna” nacque il 24 giugno 1933. Sant’Apollinare, Sant’Ambrogio, Pignataro Interamna, Cervaro e San Giorgio a…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 Vecchio Centro di San Pietro Infine: Quale futuro?, questo il titolo del Convegno organizzato dall’Associazione Culturale “Ad Flexum”, tenutosi nel pomeriggio di sabato 25 giugno nella sala conferenze del municipio di San Pietro Infine e che ha visto impegnati relatori provenienti da varie Università italiane. Il presidente dell’Associazione, Maurizio Zambardi, nell’introdurre i lavori ha esordito ringraziando per la disponibilità e la sensibilità dei relatori che hanno, sin dall’inizio, accettato volentieri la propria partecipazione al convegno ritenendo l’argomento di notevole interesse. Dopo un breve excursus storico sul borgo medievale Zambardi ha sottolineato i principali motivi per i quali il paese, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, riveste un ruolo di unicità. Tra essi ha ricordato l’importante film-documentario di John Huston che immortala le varie fasi della conquista del paese girate direttamente sul campo di battaglia; ha poi ricordato che il paese è stato conservato…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 2 Il 28 maggio scorso, con inizio alle ore 9.30, si è tenuto in S. Donato Val di Comino il secondo convegno di studi sulle epigrafi della Valle di Comino organizzato dall’associazione “Genesi” presieduta dal dott. Domenico Cedrone. Hanno offerto il loro patrocinio l’Amministrazione provinciale di Frosinone e il Comune di S. Donato. Dopo il saluto delle autorità hanno tenuto le loro relazioni: – MARCO BUONOCORE (Scriptor Latinus e Archìvista Capo della Biblioteca Apostolica Vaticana): Aufidena romana: storia, epigrafia, territorio; – MARIA GIUDICI (Università “La Sapienza” Roma): Osservazioni e problematiche sulla dedica di A Atina a Mars sive Numitemus; – MIKA KAJAVA (Direttore dell’Institutum Romanum Finlandiae Roma): La collezione epigrafìca del Palazzo Quadrari a S. Donalo V C.; – CESARE LETTA (Ordinario di Storia Romana – Università di Pisa): Il culto del Fucino lontano dal bacino del lago; – PAOLO POCCETTI (Ordinario di Glottologia…

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  di Emilio Pistilli Federico Maurizio – jadecola costantino, La città è vuota e in rovina! “The city is empty and in ruin”- La guerra a Frosinone 1943-44, “L’Archivio della Memoria” 2, Collana di studi storici della Biblioteca ed Archivio Comunale Norberto Turriziani di Frosinone nel sessantesimo della distruzione e della liberazione della città, 2005, s. Tipogr.; pagg. 192 illustr. b./n., f.to cm. 21×28. ISBN88-901-1454-1-2; s. pr. Giovanni Petrucci, Padre Leonardo da Sant’Elia Fiumerapido (1877-1938), CDSC onlus, 2005, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino; pagg. 48, f.to cm. 17×24; s. pr. Del Foco dott. Oreste, Cassino e le sue acque, in rapporto al miglioramento delle condizioni igieniche della Città e dei dintorni, Stabilimento dell’Editore Antonio Vallardi, Milano, 1902; pagg. 80 con due tavv. f. t., f.to cm. 15×21; ristampa anastatica a cura del Consorzio di Bonifica “Valle del Liri”, Tipogr. F. Ciolfi, Cassino, 1995; s. pr. Armando Mancini, La storia di Atina…

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  ELENCO DEI SOCI Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio    (52 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Ettore Volante Dal mese di giugno fino ad agosto 1878, nel complesso edilizio denominato il “Convento”, in San Donato Val di Comino, soggiornò la principessa Anna Carolina Bonaparte, figlia di Girolamo, chiamata in famiglia Letizia, come la nonna materna, madre di Napoleone Bonaparte.San Donato solo da qualche anno aveva assunto la denominazione odierna di S. Donato Val di Comino: il decreto regio del 12 dicembre 1862, in attuazione della delibera del Consiglio Comunale del 26 ottobre 1862, aveva consentito tale variazione per evitare confusione con altri comuni ugualmente denominati San Donato.Il soggiorno della principessa nel comune ciociaro fu determinato dalla necessità di consentirle un periodo di riposo per il recupero di un po’ di serenità in seguito ad una triste vicenda amorosa. Carolina aveva instaurato un rapporto sentimentale con un tenente dei Dragoni del regno di Napoli; tale rapporto fu fortemente osteggiato…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 Quel travagliato – tragicamente travagliato – periodo della nostra storia nazionale che va dal 1943 al dopoguerra inoltrato, che ha visto noi Italiani perdere una guerra, mutare alleanze, dividerci per cause opposte, accettare – o subire – un trattato di pace che, a ben leggerlo, è un trattato di mortificazioni e di imposizioni, è stato scritto e riscritto con connotazioni dapprima univoche poi a mano a mano sempre più messe in discussione. Le certezze della “storiografia ufficiale” – a volte vera e propria sicumera – sulle nostre responsabilità e sulle colpe di una parte di noi, si vanno sfumando all’insegna di una più obiettiva lettura dei fatti. Ma anche tale tendenza è stata bollata da alcuni storici come “pericoloso revisionismo”. La storia (anzi, la Storia) che verrà, quando si saranno sedimentati sentimenti e risentimenti, scevra da condizionamenti politici e di parte o semplicemente…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Francesco De Napoli  Va sottolineato, innanzitutto, come la stampa nazionale – come pure quella locale, attenta ad episodi di cronaca spicciola spesso privi di significato – quasi nessuno spazio sia solita riservare all’analisi dei basilari fenomeni che avvengono all’interno del microcosmo del tessuto sociale e civile. Mi riferisco a ricerche e indagini conoscitive attraverso le quali tentare una “lettura” periodica, seria e ragionata, delle problematiche sociali, culturali e politiche dei diversi ambiti territoriali. Un ruolo assolutamente determinante in negativo è stato svolto, a partire dagli ultimi decenni del XX Secolo, dai media, i quali hanno imposto e continuano ad imporre nell’opinione pubblica – soprattutto fra le classi popolari più ingenue e indifese – dei micidiali modelli qualunquistici, altamente diseducativi. Lo stile di vita a cui tutti, bene o male, facciamo oggi riferimento corrisponde ad una pretesa di smaccata agiatezza imprescindibile da una…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Giovanni Petrucci  La vita Nacque il 30 agosto 1928 a Bonate Sopra, in provincia di Bergamo, e morì a Cassino il giorno 8 febbraio 1992. Il padre, capotreno, aveva assorbito nel sangue dalla tradizione di famiglia e dagli amici delle Ferrovie dello Stato, il pensiero socialista e ne aveva fatto la sua bandiera agli inizi degli anni venti. Partecipò alla prime lotte e contribuì ad ostacolare la salita al potere del fascismo; questo, una volta affermatosi, lo destituì dall’incarico di lavoro e lo costrinse ad andare lontano, in Libia. La famiglia allora pensò bene di gestire un bar, con i proventi del quale alleviare le difficoltà del momento. Nel 1945, rientrato in Italia, andò a lavorare alle acciaierie di Dalmine. Dopo una lunga lotta, venne reintegrato e riassunto nelle Ferrovie dello Stato. Il ragazzo Giovanni, dotato di acume e di spiccata vivacità,…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Emilio Pistilli  Le origini dell’antica città di Casinum fanno parte ormai di quel prezioso patrimonio culturale andato perduto con la venuta delle bellicose popolazioni italiche, nelle nostre terre, nell’VIII-VI sec. a.C. Nonostante ciò si è soliti definire, con eccessiva sicurezza (o per pigrizia storiografica) Cassino città volsca», o addirittura «osca». Così Varrone, tra i primi, nel suo «De lingua latina»1, così G. F. Carettoni, non ultimo, nel suo «Casinum»2. Circa le origini del nome «Casinum», Varrone3 avanza l’ipotesi che derivi dall’antico sabino «Cascum» o «casnar», cioè «vecchio». I linguisti non sono d’accordo, ritengono di poterlo ricollegare ad una radice tirrenica4. Le argomentazioni di Varrone, dunque, hanno solo valore di ipotesi e non di acquisizione storica, e come tali risultano, a dire il vero, ben poco convincenti. Lo stesso valore potrebbe avere la derivazione dal termine mediterraneo «karsa», cioè roccia, quindi «luogo pietroso»…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Claudia Cedrone  Il 28 maggio 2005 si è svolto nella sala del teatro comunale di San Donato Val di Comino il secondo convegno epigrafico cominese. Il primo si era tenuto nel Palazzo Ducale di Alvito il 5 giugno dello scorso anno. Entrambi i convegni, organizzati dall’Associazione di promozione sociale “Genesi” con il coordinamento del presidente Domenico Cedrone e sponsorizzati dalle Amministrazioni comunali dei paesi che hanno ospitato la manifestazione, hanno arricchito la storia epigrafica della Valle di Comino offrendo nuove prospettive di studi. Il convegno di quest’anno, che ha messo in risalto lo scambio socio-culturale tra la Valle e le popolazioni limitrofe in epoca romana, dopo il consueto saluto delle autorità intervenute, l’Assessore provinciale alla Cultura Dott. Roberto di Ruscio, l’Assessore comunale alla Cultura Carlo Rufo e il Sindaco di San Donato Dott. Antonello Antonellis, ha visto la partecipazione di illustri studiosi…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 Proponiamo la rilettura di una importante testimonianza dell’ing. Angelo Pantoni O.S.B. dei ritrovamenti di epoca preromana emersi durante lo sgombero delle macerie dell’abbazia di Montecassino, distrutta, come è noto, dai bombardamenti angloamericani nel 1944. L’Autore ha contribuito in maniera determinante alla ricostruzione del monastero, grazie alla propria perizia e ai disegni in scala di tutto il complesso monastico che aveva provvidenzialmente elaborato subito prima della guerra1. Da: “Ecclesia” Rivista Illustrata, tipografia Poliglotta Vaticana, Anno IX, n. 12, dicembre 1949 – pagg. 629-631. Recentissime da Montecassino di Angelo Pantoni Prima di dare un cenno sulle ultime scoperte emerse dai lavori intrapresi per la ricostruzione di Montecassino, è opportuno premettere qualche notizia, sia pure schematica, sul sistema fortificato dell’arce cassinese, complesso molto vasto, recingente la cima del monte e l’area a questo contigua dalla parte sud-occidentale (detta oggi piano di S. Agata), la cui zona…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Roberto Pozzo “11 Gennaio 1861 Relazione sul brigantaggio di Domenico Coja alias Centrillo Don Luigi Marzullo cancelliere di Castellone” La vasta area che comprende la Catena delle Mainarde, i Monti della Meta e le circostanti valli dell’Alto Volturno, dell’Alto Sangro e l’attuale basso frusinate, fu teatro nel decennio 1860-1870 delle gesta di numerose bande di briganti. Il fenomeno del brigantaggio che nelle epoche precedenti aveva imperversato nel Regno delle Due Sicilie con caratteristiche e motivazioni complesse, assunse nei primi anni del ‘860 connotazioni politiche e in quel territorio sopravvisse ancora per diversi anni rispetto ad altre zone dell’ex Regno. La capacità di resistere più che altrove alla feroce repressione scatenata nei suoi confronti, (che impegnò ingenti forze del neo Esercito Italiano)1, puó essere ricondotta soprattutto a due motivi: la vicinanza con la frontiera dello Stato Pontificio nel quale le bande potevano trascorrere…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Elio Lodolini*  Riproponiamo, per gentile concessione dell’Autore, e con alcune modifiche, una rievocazione del salvataggio dei tesori custoditi nell’Archivio e nella Biblioteca Monumentale di Montecassino, patrimonio dell’umanità, già pubblicata in: “StoriaVerità”, N. 17, Settembre-Ottobre 1994, Editrice Settimo Sigillo. È da segnalare, oltre alla precisione e all’accuratezza delle informazioni, qualche elemento di novità rispetto a quanto si è sempre scritto. Cinquanta anni or sono, un feroce quanto ingiustificato bombardamento aereo angloamericano distruggeva l’Abbazia di Montecassino, uno dei più insigni monumenti della civiltà. Ingiustificato, in quanto nell’Abbazia non si trovava – come dichiarò dopo il bombardamento l’Abate Diamare – alcun soldato tedesco, ed i tedeschi avevano escluso il monumento dalla propria organizzazione difensiva, rinunciando così ad avvalersi di quello che avrebbe potuto essere un caposaldo di prim’ordine, sulla vetta di uno scosceso monte che domina la vallata sottostante1. Il bombardamento, oltre a distruggere barbaramente…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Emilio Pistilli Nel trattare dello scontro immane tra le opposte forze in Italia nella seconda guerra mondiale si usa spesso l’espressione “gli alleati”. Nel pensare comune di noi italiani è quasi inevitabile che per alleati ci si riferisca ai “nostri” alleati angloamericani. È stato così per gran parte del dopoguerra; solo di recente da più parti ci si comincia a chiedere: ma gli angloamericani, visto ciò che hanno fatto sul suolo italiano, si sono comportati proprio come nostri alleati? È evidente che si comincia a prendere coscienza dei danni irreparabili che i loro bombardamenti aerei e i loro incessanti cannoneggiamenti hanno causato alle popolazioni e al patrimonio nazionale, abitativo, storico ed artistico. Solo per restare nel nostro ambito, lungo la Linea Gustav, la distruzione totale di tanti paesi – e non solo Cassino e Montecassino – e la perdita di oltre diecimila…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Alessandrina De Rubeis  Durante la Seconda Guerra Mondiale, anche il paese di S. Donato V. C. venne a contatto con la dolorosa storia degli Ebrei, allorché vi giunsero un gruppo di internati. La popolazione solidarizzò con loro e cercò di aiutarli come poteva in quei tempi duri per tutti. Il ricordo di essi è ancora vivo nella memoria degli anziani che ebbero modo di conoscerli. Alcuni anni fa, come si puó leggere di seguito, in occasione di una ricerca che diede luogo ad un interessante Convegno dal titolo “L’ombra di Kafka”,1 furono fatte delle interviste tutt’ora conservate nell’archivio privato di chi scrive. Dal materiale raccolto, si possono ricavare diverse “storie” ed è, appunto, ciò che si intende fare. In questo articolo, dunque, si parla solo di una famiglia, i cui dati però non sono contenuti nei nastri registrati, ma scaturiscono dalla seria…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Sergio Saragosa  Nel lontano mese di agosto del 1943, mentre l’Europa si apprestava a vivere il periodo più tremendo del secondo conflitto mondiale, il giovane Rosato d’Alessandro, classe 1924, lasciava la natia contrada Imperatore a Caira, alle pendici dell’omonimo monte, per assolvere al suo dovere di soldato verso la patria, essendo stato chiamato alle armi. Fino ad allora il viaggio più lungo del neo soldato era stato quello compiuto per scendere a Cassino dove si svolgeva l’addestramento pre-militare. Arruolato nella Sassari, seconda compagnia, terzo battaglione, fu mandato a Trieste per completare l’addestramento. I nuvoloni dell’imminente tempesta già minacciavano la penisola risalendo lo stivale dalla Sicilia. L’otto settembre, insieme a un gruppo di suoi commilitoni, come lui diciannovenni, apprese la notizia dell’armistizio e contemporaneamente si ritrovò senza più la guida dei superiori che, in gran parte, si erano dileguati. Il mattino del nove…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Roberto Molle  20 Gennaio 1944 i ragazzi della 36ª Divisione Texas vanno a morire nelle gelide acque del fiume Gari … e lo sanno. Tutti, dal più alto in grado all’ultimo soldato, conoscono il loro destino: è impossibile che l’attacco abbia successo, ma eseguono ugulmente gli ordini, andare avanti. Oltre 5.000 soldati andranno all’attacco, ben 2.000 saranno i morti, i feriti, i dispersi, i prigionieri: è una delle pagine più terribili della Battaglia di Cassino, ma anche di tutta la seconda guerra mondiale: i soldati lo chiameranno The Bloody River, il fiume insanguinato. Siamo certi che la giornata dell’11 settembre 2005 rimarrà fissa a lungo nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di partecipare al raduno dei reduci della 36ª Divisione di Fanteria “Texas” e delle loro famiglie a Cassino. In Abbazia prima, al “Cassino War Memorial” dopo, infine a Sant’Angelo…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 di Emilio Pistilli Il 2 giugno 1946 in Italia si svolse il referendum istituzionale per stabilire se il Paese dovesse essere retto ancora dal sistema monarchico o da uno repubblicano. Già il 10 marzo precedente si era votato per la formazione di un nuovo governo: si affermarono la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il partito Comunista, con una percentuale minima del movimento dell’”Uomo qualunque”. Il 9 maggio il re Vittorio Emanuele III abdicò in favore del figlio Umberto II. Il 2 giugno il 54,3 % degli elettori si pronunciò per la Repubblica; non mancarono le polemiche e le accuse di brogli elettorali. Dopo questo esito, il 13 giugno, Umberto di Savoia si recò in esilio a Cascais, in Portogallo. Questa la cronaca scarna dei fatti. Ma cosa accadde nelle nostre contrade? Sulla falsariga di quanto si verificò in tutta Italia nel periodo…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 Lunedì 11 luglio è stata inaugurata a Cassino, alla presenza del presidente della Camera dei Deputati on. Pierferdinando Casini, la struttura museale multimediale denominata “Historiale”, allestita nei locali dell’ex mattatoio comunale appositamente ristrutturati. Si tratta di un allestimento multimediale che unisce i linguaggi di cinema, museografia e arti visive. In tredici sale rievoca gli avvenimenti e i ricordi della popolazione del Cassinate, nella seconda guerra mondiale, durante i nove mesi di scontri lungo la “Linea Gustav”, in quella che va sotto il nome di battaglia di Cassino e Montecassino. Il museo, finanziato dal Ministero per le Attività Culturali, organizzato dal Comitato istituzionale “Battaglia di Montecassino”, è stato realizzato da Officina Rambaldi, un team internazionale di professionisti guidati da Carlo Rambaldi, premio Oscar per gli effetti speciali dei film “King Kong”, “Alien” e “ET”. La denominazione “Historiale di Cassino”, che si legge sul logo…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 Sabato 16 luglio è stata conferita la medaglia di bronzo al merito civile al Comune di Acquafondata; ad appuntarla sul gonfalone del Comune è stato il Prefetto di Frosinone dott. Aurelio Cozzani; hanno presenziato alla solenne cerimonia il Sen. Oreste Tofani, l’Abate Vescovo di Montecassino mons. Bernardo D’Onorio, il Presidente del Comitato Celebrativo “Battaglia di Montecassino” dott. Bruno Scittarelli, il vice Presidente della Provincia prof. Filippo Materiale ed altre autorità civili e militari. Riportiamo qui uno stralcio dell’intervento del Sindaco dott. Camillo Mancone. Per la sua posizione geografica il comune di Acquafondata si trova a ridosso della città di Cassino e dell’Abbazia di Montecassino; fu proprio questo elemento a farlo ricadere all’interno della linea Gustav tra il 1943 e 1944. Anche queste nostre terre, dunque, furono coinvolte nella ferocia dei combattimenti che per nove mesi fecero di Cassino, Montecassino e il Cassinate il…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 3 LA DOMENICA DEL CORRIERE – 9 AGOSTO 1931 “In un bosco vicino alla famosa abbazia di Montecassino, un gruppo di “naturisti” – uomini e donne – aveva iniziato da qualche tempo la vita all’aria aperta e in costume molto sucinto. I contadini del luogo, dapprima credettero si trattasse di bisognosi di cure solari, e lasciarono fare; ma poi, informati degli scopi “naturistici” della colonia, insorsero con sassi e bastoni e i malcapitati dovettero darsela a gambe”. (Disegno di A. Beltrame) – Foto proprietà Fernando Sidonio. (81 Visualizzazioni)

  di Emilio Pistilli Maurizio Zambardi (a cura di), San Vittore del Lazio a sessant’anni dalla guerra – Album delle celebrazioni, CDSC onlus, Comune di San Vittore del Lazio 2005, Tipogr. Industrie Grafiche Cicchetti, Isernia; pagg. 248 illustr. b./n. e col., f.to cm. 17×24; s. pr. Fulvio Delle Donne, Il potere e la sua legittimazione. Letteratura encomiastica in onore di Federico II di Svevia, “Testis Temporum”, 2, Nuovi Segnali, Arce 2005, Tipogr. CSR Roma; pagg. 220, f.to cm. 17×24. IABN 88-89790-00-8; s. pr. Anna Maria Arciero, Accenti usati … Parole care … Viaggio nel dialetto di una contrada … dove “ l’ cannatell’ ” non sono solo “ piccole cannate ”, Tipogr. Pontone, Cassino 2005; pagg. 170, f.to cm. 15×21; s. pr. Raffaele Nardoianni, Piedimonte San Germano nella voragine di Cassino, Prefazione di Eugenio Maria Beranger, Appendice: “Per il recupero della memoria” a cura di Irma Corvino e Giuseppe Sacco,…

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  Alonzi Gino Capuano Ermanno Catalano Renato Cavaliere Loreto De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio D’Ermo Orlando Di Meo Franco D’Orefice Giovanni Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Valentino Miele Bruno Coia Marisa Ottomano Vincenzo Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Ranaldi Aurelio Pietro Russo Maria Sammartino Guglielma Saragosa Sergio Sbardella Marco Serra Luigi Sidonio Fernando Tutinelli Giacomo Varlese Guido Varlese Raffaele Vettese Guido Zambardi Maurizio    (62 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 Rincresce dover constatare che la tutela del patrimonio storico ed artistico tramandatoci dai nostri avi è considerata, per lo più, un optional, qualcosa, cioè, che se si attua è un bene, ma che se si trascura per problemi più impellenti non è poi un gran male. L’appello che ci viene dalla nota di Vincenzo De Nisi circa l’affresco della diruta chiesa di S. Michele Arcangelo in Vallerotonda (pag. 216) non è che uno degli innumerevoli casi di abbandono e di incuria delle preziose opere d’arte del nostro territorio. Spesso, addirittura, abbiamo a che fare con la più completa ignoranza, da parte di amministratori comunali, dell’esistenza di quegli affreschi nel territorio di loro competenza. L’importante opera di Giulia Orofino dell’Università di Cassino, Affreschi in Val Comino e nel Cassinate, pubblicata nel 2000 sulla spinta di una mostra itinerante promossa dalla rivista “Spazio Aperto”, ne…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Giovanni Petrucci  Il 21 luglio 2005 in Sant’Elia Fiumerapido si è svolta una interessante cerimonia per la chiusura dei festeggiamenti del Millenario della morte di S. Nilo, che diresse il Monastero di Valleluce per circa quattordici anni, dal 980 al 994. La manifestazione, curata dal Comune e dal Comitato dei Festeggiamenti presieduto da Sabatino Di Cicco, è stata patrocinata dalla Regione Lazio, dalla Provincia, dall’A.P.T. di Frosinone e dalla XV Comunità Montana “Valle del Liri”. Nella mattinata a Valleluce, in piazza S. Nilo, c’è stata l’inaugurazione di una mostra fotografica con interessanti documenti storici e l’annullo filatelico, con un disegno dello studioso, Gino Alonzi, a cura delle Poste Italiane; successivamente sono partite escursioni per visitare i ruderi dell’acquedotto romano, i vicoli del centro storico, i resti dei fortini tedeschi su monte Cifalco e gli avanzi, in verità assai limitati, del romitorio di…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Vincenzo De Nisi  La chiesa di San Michele arcangelo sorge sulle pendici del monte Cimorrone, a nord di Vallerotonda, in prossimità di un tabernacolo votivo. Benché attualmente non sia estremamente disagevole raggiungerla, grazie alla strada provinciale che collega il capoluogo del comune alla frazione di Cardito, è tuttavia necessario percorrere, per un breve tratto, una sconnessa ed antica mulattiera, atta un tempo ad assolvere le funzioni dell’attuale via asfaltata, di realizzazione postbellica. All’interno della chiesa si accede attraverso una porta rettangolare sovrastata da un arco di scarico con apertura a tutto sesto (Fig. 1). L’edificio, costituito da un unico ambiente rettangolare privo di abside, è largo m 4,85 e lungo m 13,20 circa1. L’altare, in muratura, è situato sulla parete di fondo ed è rivolto verso occidente. Ai lati di quest’ultimo sono presenti sedili, anch’essi in muratura, lunghi m 3,65. Si nota…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Emilio Pistilli  Émile Bertaux è un illustre studioso francese, storico dell’arte, vissuto a cavallo dei secc. XIX e XX. Nel 1903 pubblicò un’opera in tre grossi volumi, fondamentale per la conoscenza dell’arte italiana medioevale: L’art dans l’Italie méridionale1. Nel suo monumentale lavoro il Bertaux si occupò anche delle chiese medioevali del nostro territorio, fra esse la chiesa di Santa Maria delle Cinque Torri a Cassino, più nota come “il Riparo”, situata sul lato nord della collegiata di S. Germano, ma rasa al suolo nell’ultimo conflitto mondiale. Tale chiesa fu fatta costruire, secondo la Cronaca cassinese di Leone Ostiense, dall’abate Teodemaro alla fine del sec. VIII. La sua singolarità consisteva in una insolita struttura architettonica che attrasse l’attenzione di numerosi storici dell’arte: pianta centrale con colonnato interno, sormontato da quattro piccole torri agli angoli esterni e da una più ampia al centro –…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Assunta Pelliccio*  Questa ricerca, condotta presso il laboratorio DART della Facoltà di Ingegneria di Cassino ed il cui motore principale è stata l’arch. Assunta Pelliccio, riveste una grande importanza per la città di Cassino poiché ha consentito il ritrovamento di numerosi documenti ed elaborati grafici totalmente inediti che ci hanno permesso di chiarire in modo più approfondito rispetto a coloro che non avevano avuto la fortuna di esaminarli, la storia della città prima della distruzione. Il materiale raccolto è il risultato di un lavoro di gruppo in cui importanti contributi sono forniti dallo studente Omar Salotto, collaboratore part-time del Laboratorio e attualmente titolare di un contratto di ricerca, e dall’ing. Miriam Volante, nostra prima laureata che con la tesi “Metodologia di analisi urbana finalizzata al recupero e alla gestione del patrimonio edilizio” ha conseguito importanti risultati con le ricerche archivistiche condotte sulla…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Luigi Serra  Prima dell’avvento della tecnologia moderna, che fa grande impiego dei motori elettrici, la forza motrice per il movimento delle macchine era data, specialmente nel Cassinate e nelle zone limitrofe, dai corsi d’acqua, lungo i quali venivano ubicati i vari opifici, compresi i mulini. Questa forza naturale, non trasferibile nello spazio, ha portato ad un sviluppo economico lungo il corso dei fiumi, si vedano per tutte le industrie sorte nel tempo ad Isola del Liri. Specialmente i mulini, che richiedono una forza motrice limitata rispetto alle grandi industrie, sono stati localizzati, anche per servire meglio la popolazione sparsa sul territorio, sui ruscelli e nei luoghi più impervi, che in alcuni casi potevano essere raggiunti solo dai muli o addirittura esclusivamente dalle persone a piedi, che trasportavano i cereali da macinare sulle spalle. Uno di questi casi esisteva a Sant’Andrea del Garigliano,…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Giovanni Petrucci  Elenco dei sindaci di S. Elia Fiumerapido, in carica nel XX secolo. Tratto dal testo manoscritto di Giovanni Petrucci sulla storia di S. Elia Fiumerapido. Le notizie fino al 1927 sono state attinte da fascicoli e buste di argomenti vari dell’Archivio di Stato della Provincia di Caserta; da tale anno per lo più dai bilanci comunali esistenti nell’Archivio di Stato della provincia di Frosinone e dal 1944 dall’Archivio Storico del Comune di S. Elia. 1900 (fino a novembre 1900) Giovanni Santilli. 1900 (da dicembre 1900) Dott. Tommaso Iucci. 1901 Dott. Tommaso Iucci. 1902 (fino a settembre 1902) Tommaso Iucci. 1902 (da ottobre 1902) Prof. Enrico Risi. 1903 Prof. Enrico Risi. 1904 Prof. Enrico Risi. 1905 Dott. Francesco Riga. 1906 (fino a febbraio 1906) Dott. Francesco Riga1. 1906 (da giugno 1906) Nicola Gabriele. 1907 Nicola Gabriele. 1908 Nicola Gabriele. 1909 Nicola…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Angelo Pantoni (Da: “Benedictina”, anno I – Num. III-IV – Luglio-Dicembre 1947, pagg. 249-258.) Nella bella pianura tra Cassino ed Aquino, a poco più di un chilometro da quest’ultima città, e a due chilometri circa dalla originaria sede di Aquinum1 in prossimità della via Latina (fig. 1), si ergeva solitario un alto fabbricato al quale era addossata una modesta chiesina. Come tante altre cose di questo mondo, tale gruppo di costruzioni aveva conosciuto tempi migliori, ma fino a non molti anni addietro il torrione era adattato a casa colonica e la chiesa a stalla. Essendosi nel 1943 effettuata per necessità militari la quasi totale demolizione sia dell’uno che dell’altra, ci è parso utile fermarne il ricordo non privo d’interesse anche dal lato archeologico, tanto più che la guerra ha devastato intensamente la località. Trattasi, come si è detto sopra, di una torre…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Alessandrina De Rubeis  L’intervista a Laura Fabrizio Nell’agosto del 1993, la signora Laura Fabrizio, che tuttora vive a Roma, rilasciò la seguente intervista: «Era il 1941, quando il Podestà ci mandò a chiamare e chiese a mia madre di ospitare, nella nostra grande casa, una famiglia di Ebrei internati a San Donato. Ospitammo i Levi: Enrico, Gabriella e il piccolo Italo. Stettero con noi quattro anni e, nel frattempo, nacque la loro secondogenita che fu chiamata Noemi. I primi tempi trascorsero tranquilli. La nostra abitazione si trovava in via Sbarra, nella parte alta del paese; dietro la casa c’era un orto in cui seminavamo patate, cipolle ed altro ed allevavamo qualche gallina. C’erano anche un pozzo, dove avevamo nascosto una damigiana, delle candele e la zappa, e una profonda grotta incavata nella roccia e nascosta da un muro alto un metro e…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 Ha avuto luogo il 7 dicembre 2005, presso la Biblioteca Comunale di Cassino, una cerimonia commemorativa di Gaetano De Napoli (1912-1985) nel Ventennale della Scomparsa. Sottufficiale di carriera nella Marina Militare, Gaetano De Napoli dopo l’8 settembre 1943 prese parte alla resistenza nell’isola greca di Lero, allorché i nazisti attaccarono le guarnigioni italiane. Preso prigioniero dai tedeschi, fu deportato nei campi di lavoro nell’URSS, da dove rientrò in Italia solo nel dicembre 1945. Insignito del Brevetto di Partigiano, fu decorato dal Presidente della Repubblica col diploma di “Combattente per la Libertà d’Italia”. Gaetano De Napoli è stato soprattutto un artista completo: fu poeta, letterato e pittore. Nel corso della cerimonia, il figlio Francesco ha ricordato la figura del padre ed ha tenuto una conversazione sul tema: “La Memoria, la Cultura e la Pace”. (86 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Annamaria Arciero  Ottobre 1943. Nella contrada S. Lucia di Cervaro, i tedeschi ci stavano già da prima dell’8 settembre: girovagavano su monte Trocchio, con fare misterioso agli occhi della gente semplice, la quale, se pure a malincuore, si sforzava di trattarli da amici, perché sapeva che doveva manifestare amicizia nei loro confronti, fingendo, s’intende, ché le purghe fasciste avevano funzionato durante il ventennio precedente anche lì! Ma, dopo l’8 settembre, la situazione era cambiata radicalmente. La gente di S. Lucia lo scoprì bruscamente proprio quel giorno, non però dall’annunzio della firma dell’armistizio! Anzi fu proprio quello che procurò poi il disinganno! Ebbra di gioia, appena sentite le campane e la radio festanti, la popolazione si era radunata e aveva deciso che bisognava andare a Cervaro in processione a ringraziare la Madonna de’ Piternis, festeggiata proprio in quella data nel paese. Era lampante…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Antimo Della Valle*  Nell’ottobre del 1943, per ragioni strategiche, il fiume Volturno divenne decisivo per la realizzazione del piano difensivo tedesco che prevedeva la costruzione di una linea difensiva, (linea Gustav) per ritardare l’avanzata dell’esercito alleato verso nord1. Per consentire l’allestimento dello sbarramento difensivo e completare le fortificazioni, soprattutto nella zona di Cassino, Kesselring organizzò una dura resistenza lungo il Volturno sfruttando le pessime condizioni atmosferiche. Il fiume è un vero e proprio ostacolo naturale perché le lunghe piogge creano periodi di piena e rendono il terreno circostante impraticabile2. Vi furono aspri combattimenti tra le truppe anglo-americane e i tedeschi che si erano schierati lungo la riva settentrionale del fiume, con l’intento di difendere la linea difensiva. L’attacco della Quinta Armata contro le linee del Volturno iniziò la notte del 12 ottobre e, dopo due giorni di duri combattimenti, gli Alleati riuscirono…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Emilio Pistilli Alla mia nota nello scorso numero di Studi Cassinati dal titolo “Gli alleati: ma di chi?” (pag. 184) ho registrato un commento a dir poco risentito, comunque pesante nei miei confronti, di un nostro autorevole lettore, il Sen. Giacinto Minnocci, il quale tra l’altro dice: “Come non sdegnarsi di fronte a deplorevolissime falsificazioni ed occultamenti vergognosi di storiche responsabilità!? I feroci eccidi di truppe tedesche nei confronti di innocenti e inermi ciociari sono stati cinque e tirare in ballo le SS è stupido, oltreché falso. I mai troppo biasimati stupri dei militari marocchini del Generale Juin come ricordarli senza neppure accennare a chi ha voluto scatenare la seconda Guerra mondiale e a chi, con incredibile tracotanza, si è gloriato del motto ‘molti nemici, molto onore’?!”. In altri termini, visto quanto aggiunge subito dopo nei miei confronti, mi accusa di filonazismo.…

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  Studi Cassinati, anno 2005, n. 4 di Francesco De Napoli Francesco Ciolfi Editore ha pubblicato una eccellente edizione de “I CARMI” di Alfano (Cassino, 2005), nella prestigiosa Collana di Studi Storici Medievali. La Traduzione è del latinista e studioso Prof. Alberto Tamburrini. Il volume, di oltre 400 pagine con testo in latino a fronte, è arricchito da una Prefazione dell’insigne Prof. Giorgio Picasso. Alberto Tamburrini ha portato a termine una impegnativa opera di traduzione su un testo spigoloso ricco di grecismi, mai tradotto finora in italiano. Tamburrini, che fu allievo di Anselmo Lentini a Montecassino, si è avvalso di diverse trascrizioni dei “Carmi”, editi nella sola lingua originale. In particolare, ha tenuto presente l’edizione critica dei Carmi pubblicata nel 1974 a cura di A. Lentini e di F. Avagliano, limitatamente al testo medievale. Universalmente ritenuto “il miglior poeta lirico del secolo XI” – dotato di una ispirazione che ricorda…

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di Emilio Pistilli Antimo Della Valle, Caiazzo non perdona il boia nazista – La strage dimenticata (13 ottobre 1943), con il Diario di un pubblico ministero, di Paolo Albano, Edizioni Spartaco 2005, Tipogr. Gianluca Manna Rende (CS); pagg. 104, f.to cm. 15×21; ISBN 88-87583-45-5; € 12.00. Severino De Santis, La campana della Pace – Amore e patriottismo, Cassino, 2005, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino; pagg. 208 illustr. col. e b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Alfano, I Carmi, testo latino a fronte, Prefazione Giorgio Picasso, Introduzione Francesco De Napoli, Traduzione Alberto Tamburrini, Francesco Ciolfi Editore 2005; pagg. 400, f.to cm. 12×17; ISBN 88-86810-29-6; € 16.00. Il Guerriero del mosaico di Atina. Nuove prospettive di interpretazione, Incontro culturale, Atti, Atina 20 febbraio 2005, Historia XIV, Centro di Studi Storici “Saturnia” e Associazione Genesi, Atina 2005, Tipogr. Pontone, Cassino; pagg. 40 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Michela Cigola, L’Abbazia Benedettina di…

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  Il Direttivo Emilio Pistilli, Presidente Giovanni Petrucci, Vice Presidente Alberto Mangiante, Segretario Fernando Sidonio, Tesoriere Giovanni D’Orefice Sergio Saragosa Guido Vettese Domenico Cedrone, Referente zonale Valle di comino Maurizio Zambardi, Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2005 Alonzi Gino Arciero Annamaria Arpino Gaetana Beranger Eugenio Capuano Ermanno Caratelli Flora Catalano Renato Cavaliere Loreto Cedrone Domenico Coia Marisa D’Avanzo Giuseppe D’Ermo Orlando D’Orefice Giovanni De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio Di Meo Franco Di Murro Felice Di Vito Erasmo Fardelli Marina Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Ferdinandi Sergio Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Gentile Giuseppe Ianniello Piero Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Marco Mattei Valentino Miele Bruno Nardone Silvestro Noschese Ettore Ottomano Vincenzo Parravano Lina Petrolini Ettore Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Pontone Pierino Ranaldi Aurelio Pietro Raso Antonio Raffero Giorgio Rinaldi Carmine Russo Maria Sammartino Guglielma…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 La verità StoricaAl tempo degli anni spensierati del liceo un compagno di classe era solito chiedere: “quanto fanno due più due?”; alla risposta, ovvia: “fanno quattro!” egli correggeva: “no, fanno cinque”; subito dopo aggiungeva: “se ce ne aggiungi un altro”. Con ciò voleva affermare, non senza ironia, che qualsiasi scienza, anche la più esatta come la matematica, è esposta a varie interpretazioni o falsificazioni. Al di là del paradosso va confermata, purtroppo, la difficoltà di trovare tutti inequivocabilmente consensienti su qualsiasi questione, specialmente se si tratta di argomenti soggetti a vari punti di vista. È il caso della ricerca storica. Checché se ne dica negli ambienti accademici, dove si è soliti “adornare” il lavoro di indagine storica con l’appellativo di “ricerca scientifica”, va rilevato come l’esame dei fatti del passato si presti a diverse chiavi di lettura a seconda dell’impostazione culturale e filosofica…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Eugenio Maria Beranger  Il 12 maggio 1799 lo storia della Media Valle del Liri conobbe una delle sue pagine più tristi: la strage perpetrata da militari francesi contro gli inermi abitanti di Isola del Liri in gran parte raccolti nella Parrocchiale di San Lorenzo per la celebrazione della Pentecoste. Si tratta di un episodio incredibilmente ignorato dalle pagine dei libri scolastici di testo, dimenticato nella toponomastica cittadina della Provincia di Frosinone e nella stessa Isola dove, se non vado errato, soltanto una semplice e modesta epigrafe marmorea menziona l’efferato episodio. Essa fu posta a destra dell’entrata della Collegiata dedicata a S. Lorenzo in occasione del primo centenario dell’evento e così recita: “Il dì 12 maggio 1799 qui caddero massacrati dalle milizie francesi 533 cittadini il popolo isolano nel giorno del centesimo anniversario pose”.  Il testo è concluso da una corona di alloro…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 Il toponimo “Via Arigni” di Cassino è attestato nei documenti dell’Archivio di Montecassino almeno dal sec. XIV. In un atto notarile del 17 luglio 13721 si accenna alla vendita di un “orto incolto con casaleno” in località “allo aringo di Sancto Nicola” da parte dei frati del convento di S. Francesco, annesso alla chiesa che oggi è quella di S. Antonio. Della località San Nicola si ha notizia nello strumento con il quale nel 1231 fu costruita la chiesa di S. Antonio, che inizialmente fu dedicata a San Francesco2: in esso si legge che il terreno della chiesa è “presso il monticello di S. Nicola”. Di tale luogo si è persa traccia, ma resta il fatto che fungeva da punto di riferimento per la localizzazione della chiesa di S. Antonio, che, come oggi sappiamo, sorge a breve distanza dalla via Arigni. In un…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 Il CDSC onlus, Centro Documentazione e Studi Cassinati, nella sua ultima assemblea ordinaria dei soci, al termine dei lavori ha deliberato di fare appello agli amministratori comunali perché non venga snaturata l’antica toponomastica con l’eliminazione di toponimi che provengono dal passato e costituiscono tracce preziose della storia locale. L’assemblea all’unanimità ha approvato il seguente documento: “Viene segnalata, in vari comuni del nostro territorio, la tendenza ad eliminare, dalla toponomastica cittadina, nomi di strade ritenuti non troppo … dignitosi o non comprensibili. Tanti di quei toponimi, molto familiari al dialetto locale, spesso provengono da un lontano passato e costituiscono sparuti relitti di pagine della storia del luogo. La sostituzione di nomi di personaggi legati a regimi o situazioni politiche del passato e oggi sconfessati, costituiscono una vera e propria “damnatio memoriae”, che, pur essendo comprensibile per la volontà di dissociazione da quelle circostanze, dal…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 Il nome dell’odierna Cassino è il risultato di una serie di variazioni dovute, spesso, alle contingenze storiche dei vari momenti. L’attuale nome riprende quello classico di epoca romana: Casinum. Sulla denominazione più antica si sa poco o nulla, se si esclude la proposta (ma si tratta solo di una ipotesi) di Marco Terenzio Varrone, che in loco ebbe una sontuosa villa. Lo studioso romano nella sua opera “De lingua latina” (VII, 29) fa derivare il toponimo Casinum da una parola di origine sabina, “Cascum” o “Casnar”, che significa “vecchio”; tale spiegazione non trova l’approvazione dei linguisti1, tuttavia ha avuto molto successo, tanto che viene generalmente ritenuta veritiera; eppure le tesi linguistiche di Varrone hanno fatto storia come esempi da non imitare, tanto che si dice “etimologia varroniana” per indicare una etimologia fantasiosa2. La città romana conservò il nome di Casinum fino alla caduta…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Fernando Sidonio  Il 2 agosto del 1806, regnante sul nostro territorio Giuseppe Napoleone Bonaparte, fu emanata la legge n. 130 sulla abolizione della feudalità1. In seguito il 13 febbraio del 1807 si ebbe un nuovo decreto che prevedeva, tra l’altro, la soppressione degli ordini religiosi, compresi quelli monastici di San Benedetto e San Bernardo (art. 1), con il conseguente trapasso di tutti i beni all’Amministrazione dei Reali Demani2. A tal riguardo scriveva il Tosti: ”Montecassino dopo tredici secoli, non per ferocia di barbari, non per furia di guerra, ma per trovati di nuovi legislatori, perì” 3. Inoltre con r. d. dell’8 Giugno 1807 di Giuseppe Bonaparte e 3 dicembre 1808 di Gioacchino Murat4, vennero fissati i criteri di ripartizione dei beni demaniali. L’11 novembre 1807 fu costituita una Commissione Feudale per la gestione di tutte le controversie insorgenti tra i Comuni e…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Erasmo Di Vito Pochi sanno che, fu solo grazie ad una lodevole iniziativa privata se le strade italiane iniziarono ad essere dotate di un’adeguata cartellonistica. L’iniziativa nasce addirittura nel 1895, quando il viceconsole del TCI di Senigallia, “di sua iniziativa ha fatto collocare, lungo circa 40 km della via Flaminia, targhe, posizionate su pali, con le distanze chilometriche”. A seguito di ciò, subito dopo, L. V. Bertarelli, capo della Sezione strade del TCI, nella seduta di Consiglio dell’ottobre 1895, dichiarò che “una somma importante avrebbe dovuto essere posta in bilancio per dare a questo servizio un certo sviluppo in tutta Italia”. E così, a “caricarsi” del non certo agevole compito, sia economicamente che operativamente, fu nei primi anni del ‘900 il Touring Club Italiano. Qualcuno di questi cartelli è ancora oggi presente lungo le strade italiane, anche nel Cassinate, che non poteva…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Marco Sbardella Come era prevedibile, dopo la pubblicazione de “Il Martirologio di San Giovanni Incarico” (CDSC onlus 2003), e, anzi, grazie ad essa, sono giunte all’autore segnalazioni di privati relative a parenti o conoscenti periti o dispersi nei tragici mesi del 1944 (o subito dopo, per cause comunque riconducibili alle operazioni belliche) in cui San Giovanni Incarico fu soggetta a bombardamenti aerei e terrestri. Di seguito riportiamo una breve appendice a “Il martirologio”. APPENDICE SECONDA GUERRA MONDIALE Vittime Civili 1. Giovanni Gelfusa: età: 6 anni. Nato a San Giovanni Incarico il 5 dicembre 1938 da Gerardo e Maria Alessandra. Morì alle ore 10.00 del 21 marzo 1945, per scoppio di bomba a mano. 2. Giuseppa Di Santo: età: 16 anni. Nata a San Giovanni Incarico il 24 febbraio 1928 da Eugenio e Rosa Federici. Morì il 21 maggio 1944, in seguito a…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Sergio Saragosa A chiunque si avventura con sistematicità, per i più disparati motivi, sulla catena di colline e di montagne che fanno da corona alla valle in cui sorge Cassino e impara a conoscerne ogni più riposto angolo, balza subito agli occhi un particolare curioso: la presenza di numerose grotte di ogni dimensione. Questo particolare è sicuramente dovuto alla natura carsica delle rocce delle montagne della nostra zona, ma anche di tutta la catena appenninica, formatasi alla fine del Pliocene, nel Periodo definito Terziario della storia del nostro pianeta e completatasi nel Pleistocène, durante il Quaternario. Queste grotte costituirono il primo e più sicuro rifugio per gli adulti che dovettero abbandonare le famiglie per sfuggire ai soldati tedeschi che li prendevano per lavorare all’approntamento della Linea Gustav. In un secondo tempo, quando anche per le famiglie nacque il pericolo di essere prese…

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. Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Alessandrina De Rubeis In questa parte III della storia sugli Ebrei internati a San Donato Val di Comino, si prendono in esame alcuni documenti della Regia Questura di Frosinone, datati 1940, ed altri del comune di S. Donato V. C., datati 1942. Il 5 agosto 1940, la Regia Questura di Frosinone inviava alla Regia Prefettura, Ufficio Ragioneria, di Frosinone N. 6 documenti, tutti dal seguente testo: «Per opportuna notizia informo che il Ministero dell’Interno con nota 443/70544 del 18-7-1940, ha disposto che la nominata in oggetto sia internata in un Comune della Provincia di Frosinone. Pertanto, la predetta straniera in data 4 c.m. è stata internata nel comune di S. Donato Val di Comino. Alla medesima, quale indigente, spetta l’indennità per il vitto e l’alloggio. Il Questore» (segue firma). Le donne, nominate all’oggetto, sono: Blody Rosa in Miller di Jacob e di…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Emilio Pistilli  A margine della questione tra i rapporti della popolazione civile di Cassino con le truppe occupanti tedesche, di cui si è discusso sui precedenti numeri di Studi Cassinati, vorrei ricordare un episodio del quale non si è mai parlato abbastanza: l’uccisione, il 10 ottobre 1943, in località S. Antonino di Cassino, di due militari tedeschi che, forse ubriachi, avevano tentato violenza nei confronti di una ragazza del luogo; nella successiva rappresaglia furono catturati 22 ostaggi del luogo per destinarli alla fucilazione; il tempestivo intervento del parroco D. Luigi Viola e, soprattutto, quello dell’Abate Gregorio Diamare, valse a salvare la vita degli ostaggi1. In data 15 ottobre 1943 l’abate Gregorio Diamare, in una sua lettera, rivolse un accorato appello al “cuore generoso” del generale Hans-Valentin Hube, comandante del XIV Corpo di armata delle Truppe Corazzate, per la salvezza degli ostaggi e…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 Gli “alleati tra loro” e il “risentimento” del senatore Minnocci In discussione anche la questione marocchina La questione degli “alleati tra loro” e il “risentimento” del senatore Giacinto Minnocci (vd. precedenti numeri di Studi Cassinati, 3 e 4/2005) ha aperto, come si prevedeva, il dibattito. Ad intervenire con lettere al Direttore sono l’avv. Ferdinando Corradini, di Arce, autore, tra l’altro, dell’opera “… di Arce in Terra di Lavoro …” in tre volumi del 2004, e, con due e-mail, il sig. Paolo Gerardi, residente in Francia da 43 anni ma originario di Pontecorvo. La questione coinvolge inevitabilmente anche l’operato dei soldati nordafricani nel nostro territorio; e qui si contrappongono (ma non troppo) le posizioni tra i due autori delle missive: il Corradini, rivaluta l’intervento dei marocchini sul piano puramente militare, mentre scarica sui comandi francesi ogni responsabilità sui loro misfatti contro la popolazione civile;…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Emilio Pistilli C’è un quindicinale che si stampa a Milano, “Detective Magazine” – non so quanti qui da noi lo conoscano –, che sembra non abbia troppa dimestichezza con la documentazione storica. Basta leggere, nel numero del 14 febbraio 2006, pag. 21, il riquadro che riportiamo qui sotto. È lecito chiedersi come sia possibile affastellare tanti errori storici in così breve spazio: a) l’abbazia di Montecassino non fu fondata nell’anno Mille, ma solo … mezzo millennio prima; b) l’edificio e le macerie della foto non sono i “due oratori annessi all’abbazia”, ma il ricostruito edificio delle suore Stimmatine a Cassino (la foto dovrebbe essere del 1946) e i ruderi della scomparsa chiesa del Carmine (è visibile la parete sud dell’edificio ancora in piedi); c) Non “alte cariche dell’esercito tedesco” erano state falsamente segnalate, ma vere e proprie postazioni tedesche; d) quale “strenua…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Guido Vettese Finita la guerra e la breve parentesi dell’Amministrazione affidata dagli americani ad Arcangelo Pinchera, a Giugno del 1944 il Prefetto di Frosinone incaricò l’Avv. Gaetano Di Biasio e l’Avv. Tancredi Grossi di gestire l’Amministrazione comunale di Cassino. In città tutto era distrutto e per gli uffici si dovette ricorrere alla casa rurale di Nicola Pacitto in S. Antonino. Fu il ben noto parroco don Luigi Viola a mettere a disposizione per il Municipio, nel luglio del ’44, qualche sedia, dei fogli di carta, un calamaio ed una penna1. Il primo impiegato comunale fu Angelo Pacitto, abitante nella casa confinante con quella di Nicola. Le strade erano impraticabili e tutti avevano grandi difficoltà per raggiungere la sede comunale per le pratiche burocratiche, il cui peso maggiore ricadeva sulle spalle dell’Avv. Tancredi , che non tardò molto a …mollare2. La malaria imperversava…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Giovanni Petrucci La vita L’arch. Giuseppe Poggi, anche se a Cassino visse solo per due lustri, viene ancora oggi ricordato, e giustamente, come uno dei tanti professionisti che hanno contribuito alla ricostruzione della città. Arrivò qui con una folta schiera di funzionari del Genio Civile nel 1944, quando nel terreno indistinto di ruderi ancora fumanti si aprivano gli immensi crateri delle bombe colmi di acqua gialla stagnante. A Cassino non era possibile vivere sia per mancanza di abitazioni, sia per la malaria, che mieteva impietosamente vittime e il personale trovò ospitalità in S. Elia Fiumerapido. La contrasse ugualmente, ma si curò con l’atebrin, il famoso chinino giallo americano, cedendo quello bianco del Monopolio di Stato Italiano a qualche abitante del paese. Apparteneva ad una nobile famiglia fiorentina, che vantava tra i suoi avi Enrico Poggi, magistrato, senatore del Regno e Ministro di…

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. Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Adamo Gizzarelli Ad integrazione dello studio di Giovanni Petrucci sul pittore Giovanni Bizzoni (Studi Cassinati, 3/2005, pagg. 151-156) pubblichiamo la serie degli affreschi dello stesso pittore nelle chiese di Pignataro Interamna: la parrocchiale SS.mo Salvatore e la chiesa Madonna dei Sette Dolori. Il lavoro è stato curato dal Parroco di Pignataro, D. Adamo Gizzarelli, come anticipazione di una prossima pubblicazione completa sulle opere di Bizzoni. Misure degli affreschi: Abside: A: m    15 x 3,75 B: m 6,35 x 4,30 C: m 6,35 x 4,30 Lunette: da 1 a 9: m2,60 x 1,20 Superficie totale degli affreschi della chiesa parrocchiale: mq 1000,00. Schema di disposizione degli affreschi.      Alcuni affreschi della chiesa del SS. Salvatore   Alcune lunette della chiesa del SS. Salvatore       La chiesa “Madonna dei Sette Dolori” (Monumento nazionale)         (194 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di  Monica Esposito Lo scorso 25 febbraio, a Caprile di Roccasecca, presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, si è tenuto un convegno dal titolo “Le vicende del 1799 nell’alta Terra di Lavoro”. Organizzata dall’associazione culturale “Le Tre Torri” che festeggia quest’anno il decennale della sua nascita, la manifestazione è stata patrocinata dall’assessorato alla cultura del comune di Roccasecca. Il convegno che si è sviluppato in tre distinte relazioni, ha voluto analizzare gli accadimenti connessi alla nascita e al dissolvimento della Repubblica Napoletana nel corso del 1799, considerando, in particolar modo, le vicissitudini della popolazione del Lazio meridionale che, in quel frangente, ebbe a subire patimenti inenarrabili da parte dei soldati giacobini che, scappando dal Napoletano incalzati dalle masse della Santa Fede del Cardinale Ruffo, si dirigevano verso Roma e il nord d’Italia. Un punto di vista diverso, dunque, da quello…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 Il 4 marzo scorso ad Atina, all’interno del Palazzo Ducale, è stato presentato il libro, curato da Antonio Morello, Diva Cecilia Paulina Pia Augusta, una imperatrice ad Atina e suo marito Massimino I Trace. Storia e monetazione. Il volume, pubblicato a Cassino presso la Tipolitografia “Pontone”, fa parte della collana Historia del Centro di Studi Storici “Saturnia”. Ha collaborato alla realizzazione del libro anche l’Associazione Culturale Italia Numismatica. Dopo il consueto saluto dell’Amministrazione Comunale, nella persone dell’assessore alla Cultura Fortunato Di Paolo, e una breve introduzione ai lavori dell’avvocato Michelangelo Montesano Cancellara, hanno parlato, nell’ordine, Vincenzo Orlandi, Angela Maria Nardone e Antonio Morello. Vincenzo Orlandi ha illustrato il patrimonio epigrafico della Valle, che consta di quasi 200 iscrizioni di vario tipo e ha letto l’epigrafe CIL X 5054, una base in calcare conservata fino al 2003 in uno stabile di via Planca e…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 1 di Alessandrina De Rubeis Sabato 4 marzo 2006, nella sala teatro del comune di S. Donato V. C., è stato presentato il libro Scuola e istruzione in Valle di Comino nel XIX secolo, di Alessandrina De Rubeis, edito dal CDSC onlus. Il lavoro, che consiste in un’analisi dei documenti cartacei relativi alla scuola e all’istruzione nella Valle di Comino nel periodo preunitario e postunitario conservati nell’archivio di Stato di Caserta, fondo Intendenza borbonica, ha riscosso un lusinghiero apprezzamento da parte degli studiosi che hanno relazionato sull’argomento e da parte del numeroso pubblico presente. Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura del comune di S. Donato V. C., Carlo Rufo, che ha fatto gli onori di casa, del presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, Prof. Emilio Pistilli, del presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (Comitato Provinciale di Frosinone) Prof. Alfredo Viscogliosi e…

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  di Emilio Pistilli Costantino Jadecola, Un camposanto per Aquino, Aquino 2005, s. Tip.; pagg. 88 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Giovanni Colasanti, “Come Livio scrive che non erra”, Quaderni Fregellani, ristampe, Edizioni Museo Archeologico di Fregellae, Ceprano, ristampa anastatica 2006, s. Tipogr., 1ª ediz. Lanciano 1933; pagg. 252, f.to cm. 13×20; s. pr Roberto Iacovacci, Da Fregelle a Ceprano – La storia del mio paese, Quaderni Fregellani, ristampe, Edizioni Museo Archeologico di Fregellae, Ceprano, ristampa anastatica 2005, Tipogr. Editrice Frusinate, 1ª ediz. Tipogr. dell’Abbazia di Casamari, 1972; pagg. 270, f.to cm. 13×20. aa.vv., S.O.S. disagio: lavori in corso. Esperienze con e per gli adolescenti, CDSC onlus, Tipogr. Pontone, Cassino, 2006; pagg. 100 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Luigi Serra, I diritti di passo nel Regno di Napoli e le teriffe su pietra nel Molise, CDSC onlus, Tipogr. Pontone, Cassino, 2006; pagg. 40, f.to cm. 17×24;…

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  Il Direttivo Emilio Pistilli, Presidente Giovanni Petrucci, Vice Presidente Alberto Mangiante, Segretario Fernando Sidonio, Tesoriere Giovanni D’Orefice Sergio Saragosa Guido Vettese Domenico Cedrone, Referente zonale Valle di comino Maurizio Zambardi, Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2005 Alonzi Gino Arciero Annamaria Arpino Gaetana Beranger Eugenio Capuano Ermanno Caratelli Flora Catalano Renato Cavaliere Loreto Cedrone Domenico Coia Marisa D’Avanzo Giuseppe D’Ermo Orlando D’Orefice Giovanni De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio Di Meo Franco Di Murro Felice Di Vito Erasmo Fardelli Marina Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Ferdinandi Sergio Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Gentile Giuseppe Ianniello Piero Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Marco Mattei Valentino Miele Bruno Nardone Silvestro Noschese Ettore Ottomano Vincenzo Parravano Lina Petrolini Ettore Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Pontone Pierino Ranaldi Aurelio Pietro Raso Antonio Raffero Giorgio Rinaldi Carmine Russo Maria Sammartino Guglielma…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 L’Università di Cassino vs gli storici locali Storia locale: che brutta espressione! E gli storici locali? Gente che farebbe bene ad occuparsi di broccoletti o di quisquilia. Tale sembra essere il tenore di quanto si legge nelle pagine introduttive del volume “Annale di Storia Regionale” – Università degli Studi di Cassino – Laboratorio di Storia Regionale – Anno 1-2006, a firma di Silvana Casmirri e Marco De Nicolò (pagg. 7-9). L’avevamo accolta con vivo interesse quest’opera; e i contenuti non ci hanno di certo delusi. Ma poi, a leggerne l’editoriale abbiamo provato sconforto e sconcerto. Andiamo a leggere alcuni passi – certi di non alterare lo spirito e l’intento di chi scrive –. “La carenza di studi in grado di ricostruire con rigore scientifico e di problematizzare i diversi aspetti della storia regionale, all’interno del più ampio e articolato quadro di riferimento nazionale e…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 “Grottaferrata, 19.6.2006 Gentile Professore, ho letto con molto interesse il suo pezzo su via Arigni, apparso su Studi Cassinati n. 1 [2006], avendovi abitato con la mia famiglia al civico 32, dalla nascita (1931) sino al tragico 10 settembre 43. La ricordo perfettamente ancora oggi, com’era, tant’è che qualche anno fa preso dalla nostalgia ne ho vergato così, a memoria, una veloce impressione, a volo d’uccello. Gliene invio una copia. In primo piano, a sx, è (era) casa mia. Preciso che il “fiume” che costeggia la strada (sterrata) non è altro che un canale di scarico del Rapido che all’altezza delle “carceri” si dipartiva. Un braccio scorreva lungo l’allora via Marconi, sottopassava la città all’altezza del corso V. Emanuele e ne usciva a via Arigni andando poi a confluire, dopo aver costeggiato via S. Marco, nel Gari. Il canale (fiume) che d’inverno assumeva…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Antonio Morello   Introduzione. Qualche tempo fa, studiando alcuni ritrovamenti di monete, mi sono casualmente imbattuto in un elenco riguardante una ‘presunta’ scoperta che F. von Duhn rese nota in una illustre rivista numismatica tedesca del XIX secolo. Nonostante fossi a conoscenza di molti ritrovamenti di monete avvenuti nel basso Lazio questo mi era sconosciuto e considerata l’importanza del ‘presunto’ luogo del ritrovamento esso ha attratto particolarmente la mia attenzione; a ciò si è aggiunto il mio personale interesse verso ogni cosa appartenente alla storia del cassinate nonché il desiderio di dare ampia diffusione ad ogni notizia utile alla ricostruzione delle vicende del passato di questi luoghi. Tutto ciò mi ha indotto pubblicare la traduzione integrale del testo in lingua italiana, con l’aggiunta di questa introduzione unitamente ad alcune note esplicative aggiunte al testo, limitandomi agli argomenti strettamente numismatici. Le notizie ‘ufficiali’…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 La prestigiosa manifestazione si è svolta il 27 maggio scorso nella sala teatro del comune. Dopo il saluto delle autorità sono intervenuti i relatori: – Marco Buonocore (Scriptor Latinus e Archivista Capo della Biblioteca Apostolica Vaticana) Classi dirigenti ad Aesernia romana; – Mika Kajava (Direttore dell’Institutum Romanum Finlandiae Roma) Novità epigrafiche del Lazio sud-orientale; – Cesare Letta (Ordinario di Storia Romana – Università di Pisa) Caduta e resurrezione di un cavaliere di Ferentino nei difficili inizi del regno di Adriano; – Antonio Morello (Studioso di numismafica antica) Cn. Plancius illustre cittadino di Atina. Appunti di numismatica; – Heikki Solin (Titolare della Cattedra di Filologia Latina – Istituto Classico dell’Università di Helsinki) Sull’Amministrazione di Atina. Al termine è stato presentato il volume: Le Epigrafi della Valle di Comino, a cura di H. Solin – atti del secondo convegno, svoltosi a San Donato V.C. il…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Fernando Riccardi Dal 1939 al 1945, per sei lunghi anni, l’intero continente europeo, e non solo, fu sconvolto da quella follia apocalittica passata alla storia come la seconda guerra mondiale. Tanti i lutti, inenarrabili le tragedie, sconvolgenti gli orrori. Quel che però ha destato maggiore raccapriccio e che, ancora oggi, si stenta a ritenere come realmente accaduto, fu lo sterminio sistematico degli ebrei messo in atto dal regime nazista. Sei milioni di innocenti perirono nei campi di concentramento, nei lager, uccisi dalla fame, dai maltrattamenti, dalle malattie, dalle brutalità, dalle sevizie dei carcerieri, spinti a cotanto crimine da una ideologia fanatica, ossessiva, paranoica. E quando Hitler, nel giugno del 1941, con lucida schizzofrenia, varò la famigerata “soluzione finale”, l’orrore divenne prassi, con gli ebrei che, ogni giorno, a centinaia e centinaia, venivano inceneriti nei forni crematori, asfissiati da gas letali, giustiziati sommariamente,…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Luigi Serra Il termine di confine tra Piumarola, Castello di Montecassino, e la Contea di Aquino, ora ripristinato, è un importante punto di riferimento per chiunque voglia interessarsi di storia locale, sia medievale che moderna. Si tratta di una colonna di epoca romana, di granito, dal diametro di cm. 37-40 circa ed alta circa m. 1,25, oltre la parte interrata che dovrebbe aggirarsi intorno al mezzo metro. Si trova ubicata a sud dell’Autostrada del Sole, ai confini tra i comuni di Aquino e Piedimonte San Germano. Questa colonna, dagli abitanti di Piumarola chiamata “Termine di Aquino” proprio perché qui terminava il territorio di quella contea, è stata tenuta sempre in grande considerazione dagli abitanti e dalle amministrazioni pubbliche, sia al di qua che al di là del confine. Quando ero ragazzo sentivo spesso dire da mio nonno che in altri tempi Piumarola…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Palma Nardone  La Biblioteca Comunale di Atina, centro di divulgazione della cultura storica locale, ha ospitato, dal 23 aprile al 2 maggio 2006, una mostra documentaria e fotografica dal titolo “I tesori dell’Archivio Comunale di Atina”, realizzata allo scopo di valorizzare tutto il patrimonio culturale. I documenti esposti, che provengono dall’archivio storico comunale e dal fondo antico della Biblioteca, sono tra i più significativi e contengono una prima informazione su vari temi sui quali si potranno eseguire in futuro ulteriori ricerche utili alla ricostruzione del quadro storico e sociale del paese. A causa degli eventi bellici, del disinteresse e dell’incuria che si è protratta nel corso degli anni, l’archivio storico è solo parzialmente conservato e presenta una particolare carenza di carteggio. Nel 1986, 1987 e 1988 furono erogati fondi a favore dei comuni colpiti dal sisma del 7 e 11 maggio 1984…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Sergio Saragosa Riordinando, di recente, alcuni libri della biblioteca paterna, ha attirato la mia attenzione una pubblicazione riguardante il modo di insegnare le varie discipline scolastiche nella scuola elementare, in vigore negli anni precedenti lo scoppio dell’ultimo conflitto mondiale, da parte di alcuni insegnanti della provincia di Frosinone, molti dei quali erano della zona di Cassino. Questa raccolta di relazioni è intitolata “Convegni della scuola di Ciociaria” ed era un supplemento dell’Antologia “La Pedagogia Italiana”, un mensile pubblicato a quei tempi nella terza decade di ogni mese di scuola. Ogni fascicolo era composto di 40 pagine, costava 3 lire ed era edito dalla Tipografia Sambucci di Cassino. Il Direttore era l’ispettore Salvatore Tàlia, mentre l’Ufficio Amministrativo aveva sede nel Comune di Cervaro. Provveditore agli Studi era, all’epoca, il professore Felice Greco. Naturalmente l’ho letto subito con curiosità e attenzione e sono ritornato…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Giovanni Petrucci Agli inizi del mese di febbraio 1944 i Francesi, stanziati in vari punti del territorio di S. Elia Fiumerapido, avevano ben compreso che la battaglia si sarebbe protratta lungamente; per questo motivo cominciarono a far capire ai civili che essi avrebbero dovuto lasciare le loro case e la loro terra. L’invito si trasformò in ordine perentorio dopo la distruzione dell’Abbazia del 15 febbraio ed i Santeliani dovevano eseguirlo. Dalle varie plaghe del paese erano costretti a riunirsi in un centro di smistamento ubicato nel Palazzo Lanni. A volte arrivavano anche abitanti di altri paesi, desiderosi anche essi di mettersi in salvo nell’Italia meridionale. Quelli del territorio di Portella si radunavano nel Vallone e i camion carichi si accodavano all’autocolonna pronta in Via Vallerotonda, dalla salita di Enrico Risi fino alla curva della Tascitara. Quando scendevano le tenebre, erano costretti a…

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Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Alessandrina De Rubeis Il 25 aprile 1994 fummo ospiti dei coniugi Tenenbaum nella loro casa di Sabaudia. Il dottor Mordko (Marco) aveva 83 anni, la signora Ursula (Ulla) 78. Ci accolsero cordialmente e trascorremmo insieme l’intera giornata. Sapevano del nostro arrivo e si erano resi disponibili a rilasciarci la loro testimonianza diretta sugli anni di internamento a San Donato Val di Comino. Riascoltarli, attraverso i nastri registrati, emoziona sempre profondamente; tuttora Marco e Ulla risiedono a Roma. Parla Mordko Tenenbaum: “Sono nato il 2 luglio 1911, ai tempi dello zar, a Kobrin, una piccola cittadina della Polonia orientale, oggi compresa nel territorio della Belorussija. La popolazione, in prevalenza ebrea con sette – otto mila persone, solo nel retroterra era rappresentata da Bielorussi. All’entrata dell’Italia in guerra, nel giugno 1940, io e mia moglie abitavamo a Firenze ed eravamo in attesa di qualche miracolo…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 Mercoledì 24 maggio è stata inaugurata la sala polivalente presso la chiesa di S. Antonio in Cassino, intitolata “Alessandro Manzoni” in ricordo dell’omonimo teatro costruito nel 1864 e distrutto dai bombardamenti del 1943/44. L’opera è stata realizzata dal comune di Cassino e dall’Università degli Studi di Cassino su progetto degli arch. Antonio Casella e Silvio Pulcinelli. (112 Visualizzazioni)

  Studi Cassinati, anno 2006, n. 2 di Antonio Lisi Il 5 maggio 2006 alle ore 9:30, nell’aula magna Luigi Papa della facoltà di Ingegneria di Cassino, si è tenuto un seminario sul tema “nuove fonti per lo studio del secondo conflitto mondiale nel Lazio meridionale”. Lo spunto, per il seminario, è stato dato dalla realizzazione di un’interessante iniziativa, “I laboratori della memoria”, curata dal “Comitato Celebrativo Battaglia di Montecassino” in collaborazione con il Dipartimento di Filologia e Storia dell’Università degli studi di Cassino, rappresentata dalla professoressa Silvana Casmirri e dal dottor Tommaso Baris. Il lavoro è consistito nella raccolta di testimonianze dirette (audio e visive) di persone (228) che hanno vissuto il tragico evento del passaggio della guerra (ottobre 1943-maggio 1944) nel nostro territorio (Coreno Ausonio, Ausonia, Castelnuovo Parano, San Giorgio a Liri, Pignataro, Esperia, Vallemaio, Sant’Andrea, Sant’Apollinare e Sant’Ambrogio) da parte di ragazze e ragazzi (45) che hanno…

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  di Emilio Pistilli Antonio Morello (catalogo a cura di), I ritrovamenti monetali di Aquino, progetto scientifico e testi di Angelo Nicosia e Antonio Morello, Museo della città di Aquino, Associazione Culturale Italia Numismatica, Supplemento al “Quaderno di Studi” I – 2006, s. Tipogr. (ma Pontone Cassino); pagg. 32 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Gioacchino Giammaria – Giampiero Raspa (a cura di), Guida alle ricerche storiche per la provincia di Frosinone, Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale, 2005, Tipogr. Still Grafica, Grafica Real&Virtual, Anagni FR; pagg. 148, f.to cm. 17×24; s. pr. Benito Nagar, Ospedale Generale Provinciale di Cassino Gemma de Posis, Comune di Cassino, Tipogr. Malatesta, Cassino 2006; pagg. 48 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Faustino Avagliano (a cura di), Gregorio Diamare abate di Montecassino (1909-1945) – Contributo alla conoscenza della Chiesa e della società del Cassinate nella prima metà del Novecento,…

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  Il Direttivo Emilio Pistilli, Presidente Giovanni Petrucci, Vice Presidente Alberto Mangiante, Segretario Fernando Sidonio, Tesoriere Giovanni D’Orefice Sergio Saragosa Guido Vettese Domenico Cedrone, Referente zonale Valle di comino Maurizio Zambardi, Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2005 Alonzi Gino Arciero Annamaria Arpino Gaetana Beranger Eugenio Capuano Ermanno Caratelli Flora Catalano Renato Cavaliere Loreto Cedrone Domenico Coia Marisa D’Avanzo Giuseppe D’Ermo Orlando D’Orefice Giovanni De Napoli Francesco Del Greco Armando Del Greco Giuseppe Dell’Ascenza Claudio Di Meo Franco Di Murro Felice Di Vito Erasmo Fardelli Marina Fardelli Marino Fargnoli Bruno Fargnoli Giovanni Ferdinandi Sergio Galasso Franco Gallozzi Arturo Gargano Domenico Gentile Giuseppe Ianniello Piero Luciano Antonio Maddalena Claudio Mangiante Alberto Mangiante Marco Mattei Marco Mattei Valentino Miele Bruno Nardone Silvestro Noschese Ettore Ottomano Vincenzo Parravano Lina Petrolini Ettore Petrucci Giovanni Pistilli Emilio Pontone Pierino Ranaldi Aurelio Pietro Raso Antonio Raffero Giorgio Rinaldi Carmine Russo Maria Sammartino Guglielma…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 Quid est Ciociaria? Caro Emilio, è inutile nascondersi dietro un dito: dopo l’editoriale che hai pubblicato sull’ultimo numero di Studi Cassinati (anno VI, n. 2, aprile-giugno 2006) sei diventato il portabandiera degli storici locali. È in questa tua veste che ti scrivo. Nel medesimo numero della rivista innanzi citato, fra le Segnalazioni bibliografiche è riportato il testo curato da Gioacchino Giammaria e Giampiero Raspa dal titolo Guida alle ricerche storiche per la provincia di Frosinone. In tale testo sono raccolti numerosi scritti di vari autori. In quello che chiude la serie vengono rivolte agli storici locali le solite accuse di eruditismo, carenza di contestualizzazione, visione municipalistica e da humbelicus mundi, ecc. ecc. Nel medesimo volume, inoltre, figura uno scritto di un illustre cattedratico romano sul quale ritengo opportuno fare delle considerazioni. Lo scritto ha il titolo de La Ciociaria nella storia dei secoli…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 Sorgeva su quello che resta dell’antico anfiteatro già gravemente ed irresponsabilmente mutilato. Ci scrive il sindaco di Aquino, prof. Antonino Grincia: “Invio alla S.V. gli allegati in riferimento a quanto accaduto nel mese di luglio nell’area archeologica dell’antica Aquino. Ciò al fine di documentare per il futuro quello che è avvenuto perché altrimenti oltre allo scempio, ci sarebbe anche la perdita della memoria di quanto avvenuto”. Pubblichiamo l’intero carteggio astenendoci da qualsiasi commento: ma ce n’è bisogno? L’accusa del sindaco di Aquino alla Societa’ Autostrade COMUNE DI AQUINO – Ufficio del Sindaco – Prot.6286 – Li 20.6.2006 Spett.le SOCIETA’ AUTOSTRADE – ROMA, alla c. a. Ing. Lo Presti / SOCIETA’ AUTOSTRADE – Direzione 6° Tronco – CASSINO / e p.c. Sig. Ministro per i Beni Culturali e Paesaggistici – ROMA / Dott.ssa Anna Maria MORETTI – Soprintendente Archeologico per il Lazio – ROMA…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 Il 6 settembre scorso, all’età di 95 anni, l’illu-stre studioso si è spento nella sua abitazione di Cambridge, in Massachusetts. Buona parte della sua lunghissima attività di storico è legata al nostro territorio. Ne fanno fede l’opera monumentale in tre volumi, Monte Cassino in the Middle Ages, pubblicata nel 1986 a Roma da Edizioni di Storia e Letteratura, il dossier su Pietro Diacono, Un romanzo agiografico del XII secolo: gli scritti su Atina di Pietro Diacono di Montecassino, Roma 1991, (ripubblicato col titolo The Atina Dossier of Peter the Deacon of Monte Cassino, a Hagiographical Romance of the Twelfth Century, nel 1998 in “Studi e Testi”, n. 346, della Biblioteca Apostolica Vaticana) e, nel 1996, l’edizione in due volumi della Storia di Atina di Marcantonio Palombo, The Ecclesiae Atinatis Historia of Marcantonio Palombo, in “Studi e Testi”, nn. 374-375, della Biblioteca Vaticana, in…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di  Claudia Cedrone Il 27 maggio scorso nella sala teatro del comune di San Donato si è tenuto il terzo convegno epigrafico cominese. Anche l’incontro di quest’anno, come i due precedenti, ha messo in risalto lo scambio socio-culturale tra la Valle e le popolazioni limitrofe in epoca romana. Ha aperto gli interventi il Dott. Marco Buonocore, Scriptor Latinus e Arhivista Capo della Biblioteca Apostolica Vaticana, che ha trattato l’argomento “Classi dirigenti ad Aesernia romana”. Lo studioso ha ricordato che Isernia romana, colonia Latina con duoviri dal 263 a.C., divenne municipium con quattuorviri dopo la Guerra Sociale e tale rimase fino agli inizi, almeno, della seconda metà del II secolo d.C., quando tornò ad essere colonia, ma unicamente sul piano formale. Numerosi furono i personaggi locali legati al potere centrale di cui testimonianza precipua sono quei caratteristici monumenti con fregio dorico ove insisteva la…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Giovanni Petrucci Da tempi lontani l’interesse per la conservazione del patrimonio di interesse archeologico e artistico di S. Elia Fiumerapido lascia molto a desiderare. Sembra che su di esso pesi una sorta di destino avverso che perdura anche oggi. Sono poche, pochissime cose, ma per noi hanno un fascino particolare perché ci legano al nostro passato. Il 4 luglio 2002 inviammo una lettera al Sindaco e per conoscenza alla Pro Loco di S. Elia e al Sovraintendente alle Antichità di Cassino per manifestare la nostra seria preoccupazione per lo stato di abbandono del Ponte Lagnaro. Qualche anno fa comunicammo alle autorità competenti l’esistenza di un residuato bellico alla sua sommità. Non sapevamo in vero dei progetti, presentati per conto della XV Comunità Montana Valle del Liri, che prevedevano la sistemazione di antichi sentieri e la valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico ed archeologico…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3      La stazione ferroviaria di Cassino, per lungo tempo la più importante tra Roma e Napoli, fu costruita alla fine degli anni Quaranta dell’Ottocento grazie ad un rescritto regio del 26 ottobre 1846. La sua ubicazione fu stabilita, inizialmente, in prossimità dell’ingresso della città, che allora si chiamava S. Germano, lungo l’attuale via De Nicola, sul luogo dell’odierno Tribunale1. Fu costruito il grande capannone che doveva ospitarla e furono collocati anche i binari, che erano visibili ancora nel 19292. Ma subito dopo, a conti fatti, ci si accorse che tale ubicazione, oltre a generare una stretta curva tra monte Trocchio e monte Cassino, comportava ingenti spese per riequilibrarne il livello rispetto a quello di campagna. Per questo motivo nel 1864 si decise di spostare la stazione a circa un chilometro più a valle, dove si trova ancora oggi. Il dismesso edificio fu riadattato per…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Vito Mancini Ferdinando Corradini a pag. 145 del secondo volume della sua opera “… di Arce in Terra di Lavoro” annota sul modo di contare le ore nell’Ottocento nel Regno di Napoli. In merito egli riferisce alcune consuetudini di vita e conclude che evidentemente fino all’800 le ore si contavano in un modo diverso da come oggi le contiamo. Qual era il modo diverso e il perché ritengo possa essere motivo di qualche interesse per i lettori. Così come tante cose il tempo, o meglio il calcolo del tempo, nel corso dei secoli ha subito dei cambiamenti. Accade, per esempio, di rimanere perplessi leggendo testi o corrispondenze di qualche secolo fa. Vi si parla talvolta di ore di Spagna, di Francia e d’Italia, ma è evidente che i fusi orari non c’entrano per nulla, oppure figurano orari che risultano decisamente strani con…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Egidio Baccilieri “Dopo l’armistizio dell’8 settembre una cinquantina di militari italiani allo sbando cercavano di tornare alle loro abitazioni presso i paesi di origine dell’Emilia Romagna e si trovavano presso la stazione ferroviaria di S. Vittore per prendere una tradotta militare. Il giorno 11 settembre 1943 alle ore 13,35 c’ero anch’io proprio nei pressi della stazione quando c’è stato l’inferno: un improvviso e violento bombardamento scatenato dall’incursione di ben 36 aerei quadrimotori bombardieri americani”: così inizia il racconto di Vittorio Maraone nel libro del Martirologio di S. Vittore del Lazio (CDSC 2004) riguardo al bombardamento della stazione di Rocca D’Evandro e S. Vittore. Nel bombardamento aereo rimasero uccisi 44 soldati italiani e 9 civili del luogo. Nel mensile “Piazza Verdi” di Finale Emilia (ott. 2006), a firma di Celso Malaguti, si ricostruisce l’antefatto di quegli eventi: “Tutto accadde dall’agosto al settembre 1943.…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Emilio Pistilli* Uno sguardo retrospettivo. L’immane tragedia del secondo conflitto mondiale e le responsabilità dei protagonisti, errori ed omissioni degli storici. La distruzione di Montecassino e Cassino, ignota a gran parte del mondo, fu un atto criminale di guerra o un passaggio obbligato per l’ottenimento della pace? I liberatori anglo-americani vanno glorificati? È possibile che nove mesi di guerra lungo un fronte nel quale combatterono e morirono soldati di tutto il mondo, sul quale furono esplosi forse un milione di tonnellate di esplosivi, con centinaia di migliaia di morti, tra militari e civili, con la rovina totale di decine e decine di paesi, con la distruzione del più importante complesso monastico del mondo, siano passati inosservati agli occhi degli storici della seconda guerra mondiale? Purtroppo è possibile, anche se incredibile. Basta sfogliare alcune delle opere più importanti scritte da specialisti di ogni…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Fernando Riccardi Estate 2006: Cefalonia, splendida isola greca nello Ionio dove il mare cristallino e le aspre montagne si fondono in un tutt’uno di incomparabile bellezza. In una torrida mattina di agosto, seguendo le scarne indicazioni nel centro di Argostoli, mi affanno per raggiungere il mausoleo della divisione Acqui. Dopo un lungo, tortuoso peregrinare, finalmente, giungo a destinazione. Sulla sommità di un’esile altura, poco distante da Capo San Teodoro, in un piccolo spazio delimitato da una austera cancellata in ferro, quasi all’improvviso, si materializza la stele marmorea che l’Italia volle dedicare ai suoi soldati trucidati dai tedeschi in quel nefasto settembre del 1943. Uno spiazzo pietroso consente di parcheggiare l’automobile; il silenzio regna sovrano. Si ode soltanto l’ininterrotto e fastidioso frinire delle cicale. Una vegetazione lussureggiante sulla quale troneggiano splendidi esemplari di pini marittimi, impedisce di guardare oltre, verso il mare, così…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Alessandrina De Rubeis Margaret Bloch, l’ultima protagonista della storia pubblicata in cinque puntate, fu la figura ispiratrice del Convegno del 28 maggio 1994 per l’amicizia e la relazione sentimentale con Franz Kafka. Infatti titolo dell’Incontro, tenutosi a cinquant’anni dalla fine della guerra, fu “L’ombra di Kafka in una pagina di storia locale”. Organizzato e curato da un Comitato composto da: Carlo Pittiglio, sindaco; Stelio Cardarelli, assessore alla cultura; Auro Massa, Domenico Cedrone, Mario Amata, Rosanna Tempesta, Paola Visocchi, Costantino Jadecola, il Convegno vide gli interventi, oltre che di Auro Massa e Domenico Cedrone, anche del Prof. Domenico De Napoli dell’Università di Cassino, del Prof. Anacleto Verrecchia dell’Università di Torino e di Federica Tatulli con la lettura di alcuni brani dell’epistolario di Kafka a Grete Bloch. Margaret Bloch era nata a Berlino il 21 marzo 1882 da Louis e Jenny Megrovitz. Donna colta…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 A riconoscimento del coraggio e del sacrificio dei soldati del Reggimento Essex che hanno combattuto a Cassino durante l’omonima battaglia, in particolare quelli del 4° Battaglione l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione Reggimento Essex ha inaugurato il cippo marmoreo con targa ricordo posto ai piedi della Rocca Janula. In quel luogo, dopo la guerra, sepolti dalle macerie dello storico castello, furono trovati i corpi di decine di soldati dell’eroico battaglione che ora riposano nel cimitero del Commonwealth di Cassino. Nell’inverno del ‘44 in atroci condizioni, il 4° Battaglione Essex fu coinvolto in un duro scontro durante la Terza battaglia di Cassino. Resistettero all’inverno, al bombardamento, ed alla tenace resistenza della 1ª Divisione paracadutisti tedesca per scacciarli da Montecassino. Mentre il 5° battaglione Essex si distingueva più ad est. Il cippo è dedicato anche a tutti gli altri soldati del Reggimento Essex che hanno…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 di Maurizio Zambardi Dopo 62 anni, quasi un’intera vita, torna sui luoghi che lo hanno visto giovane soldato. Il suo nome è Dan Geelan e ha combattuto in Italia al seguito degli Alleati, faceva parte della 36ª Divisione statunitense “Texas”. La figlia Deborah e la nipote Sara, ci dicono, grazie alla traduzione degli amici Lorenzo Picillo e Mimmo Scognamiglio, che durante questo lungo lasso di tempo non ha mai voluto parlare della guerra. Il motivo? Diceva di non ricordare. Era come se una forza interna avesse di proposito rimosso quelle tragiche vicende. Poi, da due anni a questa parte, ha iniziato a raccontare. Ogni giorno i ricordi si sono sovrapposti ad altri ricordi fino al punto che ha deciso di tornare sul luogo della battaglia dove fu preso prigioniero. Ed è stato proprio qui che, grazie anche al nostro aiuto, ha potuto ricucire…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 3 Passata la bufera della guerra, i Cassinati in diaspora per tutta l’Italia, la città di Cassino cancellata irrimediabilmente, cosa restava da fare? Chinare la testa al fato e voltare pagina volgendosi altrove. Macché! I Cassinati (quelli di allora …) non erano gente da abbandonarsi al pianto ed all’autocommiserazione. Il pensiero forte, il primo pensiero, fu: diamoci da fare e ricominciamo da capo: la nostra Cassino deve risorgere. Il 24 febbraio 1944 Dan fu portato, insieme ad altri, in una fattoria tedesca a lavorare in un campo di patate. La fattoria si trovava a Wusterwitz, in Germania, vi lavoravano da 18 a 26 prigionieri americani. Il 15 febbraio 1945, si misero in viaggio verso Hannover. Camminarono per due mesi e, il 15 aprile del 1945, si scontrarono con una pattuglia americana che sparava su di loro credendoli nemici. Ma poi i tedeschi si arresero…

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di Emilio Pistilli Elena Montanaro, Lucia di Siracusa: tra passato e presente, Edizioni EVA, Venafro 2006, tipogr. Pontone, Cassino; Pagg. 176 illustr. col, f.to cm. 17×24.ISBN 88-88030-83-2; € 15.00 Silvana Casmirri (a cura di), Il Lazio meridionale dal 1944 agli anni Settanta – Politica, economia e società nelle fonti storiche e nelle testimonianze dei protagonisti, Franco Angeli 2006; pagg. 286, f.to cm. 15×23. ISBN 88-464-7654-9; € 21.00 Francesco Gigante, Noi c’eravamo, sessantaduesimo anniversario della battaglia di Cassino, Francesco Ciolfi Editore, Cassino 2006; pagg. 202 illustr. b./n., f.to cm. 12×21; ISBN 88-86810-22-9; € 14.00 Giovanni Petrucci, Francesco Antonio Picano, nella scultura del Settecento napoletano, Presentazione di Giuseppe Picano, Archivio Storico di Montecassino, “Studi e documenti sul Lazio meridionale” 7, Montecassino 2005, Tipogr. Caramanica, Marina di Minturno LT; pagg. 176 illustr. col., f.to cm. 17×24. ISBN 88-8256-312-X; s. pr. Angelo Pantoni, San Pietro Infine, Ricerche storiche e artistiche, a cura di Faustino…

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  Il Direttivo Emilio Pistilli, Presidente Giovanni Petrucci, Vice Presidente Alberto Mangiante, Segretario Fernando Sidonio, Tesoriere Giovanni D’Orefice Sergio Saragosa Guido Vettese Domenico Cedrone, Referente zonale Valle di comino Maurizio Zambardi, Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2006 Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura e del Territorio, Università Cassino Del Greco Armando – Cassino Del Greco Giuseppe – Caira Cassino Dell’ascenza Claudio – Cassino D’ermo Orlando – Cassino Di Meo Franco – Cassino Di Murro Felice – Garbagnate Milanese Di Vito Erasmo –…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 I nostri lettori abituali avranno notato che una sezione cospicua di Studi Cassinati viene riservata a servizi sulla seconda guerra mondiale. È opportuno chiarire che ciò non dipende da una nostra preferenza per tali argomenti, né dalla convinzione che i fatti di quel periodo siano da ritenere più importanti degli altri. Personalmente penso che non sia corretto stabilire quali eventi storici siano importanti e quali meno – parlo di eventi storici -: conosciamo accadimenti che, si dice, hanno cambiato il corso della storia, ma, mi chiedo, non sono essi il risultato del combinarsi insieme di una miriade di fatti secondari che li hanno preceduti? È proprio in tale ottica che noi trattiamo gli eventi della seconda guerra mondiale: tanti piccoli episodi, tante piccole storie, messi insieme, contribuiscono a delineare il grande quadro storico di quel tempo. Se così non fosse quella storia si…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 Se con il termine di Ciociaria gli eletti “dell’Urbe” hanno inteso indicare, ed in senso dispregiativo, quel territorio abitato da contadini e pastori portatori di cioce, sicuramente essi non hanno avuto in animo una precisa demarcazione oltrepassata la quale uno che calzasse, di lì, le cioce fosse detto, magari, “signore” e non ciociaro. Ma c’è di più: quel secolo XVII dal quale incomincia a prendere consistenza la denominazione di Ciociaria, limitando la sua attenzione ad una parte di Lazio, non considera alla stessa stregua territori come quello della Campania, della Calabria e delle montuose regioni balcaniche1 dove si faceva ugualmente uso delle cioce, se oggi è la sola provincia di Frosinone a dirsi ciociara. La tentazione di individuare un regno ciociaro, comunque, è stata sempre forte. C’è chi indica una configurazione territoriale che dai Colli Albani tocca i Monti Prenestini ed Ernici ad…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 Una ulteriore domanda, tra quelle in apertura dell’articolo di Riccardi, vorrei porla io: ma esiste davvero una regione geografica, storica, culturale, etnograficamente riscontrabile, che si possa chiamare “Ciociaria”? Già altre volte, nel passato, mi è toccato dover richiamare l’Ente provinciale del Turismo che si ostina a denominare ciociaro l’intero territorio della provincia di Frosinone, identificando, di fatto, la Ciociaria con la stessa provincia: per esempio nei programmi delle attività riguardanti tutti i comuni della provincia usa scrivere “L’estate Ciociara”, “Natale in Ciociaria” o simili, mostrando di ignorare che la presunta Ciociaria si è soliti estenderla fino al litorale pontino – dunque ben oltre i confini provinciali – e che il territorio del Cassinate ne è stato sempre ben al di fuori. Voglio subito precisare che non sono tra coloro che conferiscono una valenza disdicevole all’appellativo “ciociaro”; ritengo, anzi, che quelli che abitano il…

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Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Fernando Riccardi Cos’è la Ciociaria? Quali i suoi limiti territoriali? Quando è nata la denominazione? E il ruolo delle ciocie? E l’influenza del fascismo? Esistono ciociari del nord e ciociari del sud? E se, invece, si trattasse ancora, proprio come un tempo, di papalini e di regnicoli? Questi e tanti altri interrogativi hanno caratterizzato il convegno svoltosi nella ‘cantina’ ottocentosca di casa Corradini, ad Arce. Un appuntamento, giunto alla quinta edizione, la cui organizzazione è a cura dell’Istituto di Storia e Arte del Lazio Meridionale di Anagni (Isalm), uno dei sodalizi culturali più prestigiosi dell’intero comprensorio provinciale e non solo. Alle relazioni svolte da Eugenio Maria Beranger e da Ugo Iannazzi, si sono affiancati gli interventi di illustri studiosi del territorio che, in tempi più o meno recenti, si sono interessati all’argomento. È venuto fuori un dibattito vivace, a volte anche passionale, che…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Giovanna Rita Bellini A seguito di verifiche archeologiche propedeutiche alla sistemazione dell’area di Piazza Garibaldi ad Atina (Fr) prospiciente il Convento di San Francesco, è emerso, alla profondità di circa mt.5,00 dall’attuale piano stradale (al di sotto di una stratigrafia che documenta le fasi del sito in epoca moderna e in epoca medievale), un manufatto antico ascrivibile all’epoca romana, di forma circolare, con murature perimetrali in opera poligonale di terza maniera, e fondo (scoperto solo in parte) in tegole ben connesse digradanti verso il centro del piano pavimentale. Nell’area in esame una accreditata tradizione bibliografica risalente a Tauleri pone il castellum aquae dell’acquedotto atinate: Tauleri infatti documenta come ancora esistente nel settecento un manufatto antico descritto come un “gran vaso di pietre lavorate, ancora in piedi, ove si dice Olmo della Piazza” ove l’acqua “ si congregava, per poi diramarsi con molti…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Maurizio Zambardi Sono trascorsi più di sette anni da quando fu individuato, quasi per caso, un lungo tratto di mura in opera poligonale di epoca sannitica su Monte Santa Croce a Venafro. Da allora molti altri rinvenimenti si sono aggiunti ai primi, arricchendo il quasi inesistente bagaglio di conoscenze che si aveva sull’argomento in questione. Infatti, ad eccezione di un piccolo tratto di pochi metri posto in località “Le Croci”, nulla si conosceva di strutture di epoca sannitica nel territorio di Venafro prima del 1999. Le ricerche sono andate avanti e sono state effettuate numerose ricognizioni, con l’ausilio anche di foto aeree. Un particolare e sostanziale aiuto, per una visione d’insieme dei vari tratti individuati è venuto dalla lettura dalle foto aeree e in particolare da quelle della RAF, del volo del 14 dicembre del 1943, e da quella dell’IGM del volo…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Emilio Pistilli Sono in molti ad ignorarlo, anche se a ricordarlo c’è una fredda lapide apposta su una parete del tribunale di Cassino in occasione del cinquantenario della morte. Gli antenati di Labriola, a dire il vero, non erano originari di Cassino ma di un paesino in provincia di Potenza, Brienza, in cui amministravano dei possedimenti col titolo di baroni. Per varie e non fortunate vicende politico militari, legate ai moti rivoluzionari del 1799 e successivi, il ceppo dei Labriola fu sradicato dalla Basilicata. Francesco Saverio Labriola, padre del Nostro, nacque dal ramo fuggito in Sicilia. Trasferitosi a Cassino (allora si chiamava S. Germano) verso gli anni Trenta per motivi di lavoro, vi risiedette in maniera stabile facendo il “maestro di scuola” e archiviario presso il comune. Qui sposò Eloisa Francesca, figlia di Tommaso Ponari; da lei ebbe una prima figlia nel…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 FRANCESCO ACCIACCARELLI Normalmente Studi Cassinati non si occupa di poesia, e non certo per snobismo, ma per scelta ben precisa, dedicandosi esclusivamente alla storia locale. Parlare ora di un poeta non vuol dire venir meno a quella scelta, ma è semplicemente voler riproporre ai nostri lettori la figura di un cassinate di cui si è forse sentito parlare qualche volta ma senza una chiara idea del personaggio. Francesco Acciaccarelli (1855-1896), fabbro ferraio, ha lasciato di sé fama di poeta fine e delicato, ma pochi sono i versi che ci sono giunti: un po’ li dobbiamo all’altro illustre cassinate, Carlo Baccari, notaio e scrittore fecondo, e li riportiamo qui di seguito; un’altra ode, la più famosa, intitolata “Uno sguardo ed un pensiero a Cassino” (dedicata “alla gioventù Cassinate”) mi è capitato di ritrovarla presso una libreria antiquaria del nord Italia; proprio quei versi ci…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Carlo Baccari Non senza commozione m’accingo a tesser il ritratto di un operaio poeta, Francesco Acciaccarelli, fabbro ferraio di Cassino, morto a 41 anni. È una figura rimasta impressa nel cuore del nostro popolo, che lo designa ancora col titolo di poeta, Acciaccarelli. Ed è giusto che un artista, passando innanzi ad un suo concittadino, che disgraziatamente non poté sviluppare la facoltà di poesia di cui Natura lo aveva dotato, si fermi reverente per rievocarne la memoria in questo Rapido … Ora è la volta di un operaio a cui la vita non permise di svolgere la sua virtù del canto, di spaziare nei puri orizzonti verso cui la sua anima naturalmente era volta. Io ho innanzi qualche opuscolo stampato, e poche carte manoscritte ingiallite dal tempo, e mi sforzo su questi pochi e tenui fili di ricostruire il carattere della sua…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4   Dalla Rocca maetosa, Che di Giano ognor s’appella, Ove un tempo luminosa Risplendea la sveva stella, Il mio sguardo va lontano, Scorre i monti, i colli e ‘l piano Dove sorge la città. Sia che il sol da te tramonti, Sia che torni in te ‘l mattino, Rimirarti dai tuoi monti Sei pur bella o mia Cassino. Tu ridesti il mio pensiero Al ricordo lusinghiero Di tua prisca civiltà. O bel Gari, che sì muto T’apri ‘l seno, e a corso lento Porti al Liri per tributo Il tuo liquido d’argento; Quante volte in te silente Si specchiò quel volto ardente Del più dotto dei Roman? Col lambire or vai baciando Una terra abbandonata, Che ispirava il venerando, Che alle muse fu sacrata. Tu mirasti disdegnoso Ciò che un Console orgoglioso Profanò con l’empia man. E tu d’inclita Matrona Opra insigne, o…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Giovanni Petrucci Nel filmato Montecassino, di Marina Basile con consulenza storica di Giovanni Sabbatucci, trasmesso l’anno scorso nel terzo programma, rileviamo un’attenta ricostruzione degli eventi che portarono alla distruzione della città di Cassino e a quella completa del Monastero. Qualche particolare, però, appare tralasciato circa il bombardamento del 15 marzo 1944: il tragico errore che coinvolse la cittadina di Venafro. È vero che esso viene riportato nei testi di storia, ma in genere è trascritto con scarso rilievo. È opportuno ricordare che agli inizi del mese di febbraio 1944 i Francesi acquartierati in vari centri intorno al territorio di S. Elia Fiumerapido, all’ala destra della linea Gustav, avevano ben compreso che la battaglia si sarebbe protratta ancora lungamente; per questo motivo cominciarono a far capire alle popolazioni che avrebbero dovuto lasciare le loro case. L’invito si trasformò in ordine perentorio dopo la…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 Una interessante testimonianza da S. Ambrogio da parte di uno degli “uomini rana” del Garigliano. Da settembre 1943 alla liberazione nel maggio 1944. Alberto Pagliaro all’epoca dei fatti narrati aveva 17 anni. Dopo la guerra ha fatto il muratore ed ha gestito un bar nel suo paese; si è sempre assiduamente impegnato nell’organizzazione delle feste patronali di S. Ambrogio sul Garigliano; ha avuto tre figli. È venuto a mancare il 9 gennaio 2005, all’età di 79 anni. Ha scritto il suo diario qualche tempo dopo la guerra, ma con la memoria ancora ben viva di quegli eventi. Pubblichiamo integralmente queste sue memorie rispettando in tutto – così come si usa con i documenti storici – sia il contenuto che la forma. “diario di guerra di pagliaro alberto nato a s. ambrogio sul garigliano il due giugno millenovecentoventisei” Nei mesi di Settembre, Ottobre e…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di  Alessandrina De Rubeis Bologna, venerdì 8 settembre 2006: davanti al sacrario dei Caduti, in piazza Nettuno, gruppi di anziani partigiani depongono corone d’alloro in memoria dei loro compagni. Sugli stendardi che portano sono scritte le località di provenienza, la Brigata di cui facevano parte e i campi di sterminio dai quali furono liberati. Tra le fotografie e i nomi dei partigiani commemorati nel Sacrario, c’è anche Donato Perrella, nome di battaglia “Gilberto”, nato a S. Donato V. C. il 16 novembre 1909. Donato Perrella era nato da Domenico e Maria Fabrizio ed era l’ultimo di sei figli: Ernesto, Teresina, Alessandrina, Loreto, Esterina. Quando Donato era ancora bambino, il padre emigrò negli U. S. A., portando con sé il primo figlio, Ernesto. Qui si ammalò e morì poco dopo. Ernesto, fervente anarchico, si inserì nel mondo del lavoro statunitense e mise su famiglia.…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Annamaria Arciero “Li 19-7-1942 XX Genitori carissimi, finalmente posso scrivervi per comunicarvi il mio arrivo in zona di operazione. Ieri sera arrivammo dove trovammo quelli che ci avevano preceduto. Il viaggio, malgrado lungo, è andato bene. Ho avuto l’opportunità di ammirare molti paesi diversi e le loro caratteristiche. Dove mi trovo e, per meglio dire, in tutta la Russia regna una profonda miseria. Mai mi sono trovato di fronte a così grande bassezza umana: visi scarni, macilenti, con vestiti a brandelli, scalzi. Abitano ammassati in luride catapecchie, che sono costruite con frasche e stabia. Vie di comunicazione vere e proprie non ce ne sono: sono quasi tutte piste e al passaggio di automezzi s’ innalza un terribile polverone. Questo è in piccolo il quadro del paradiso bolscevico. Ho potuto notare, parlando con qualcuno, che i bolscevici non hanno potuto distruggere la religione.…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di Maurizio Zambardi Il capitano Herman Chanowitz, simpatico e dinamico a dispetto dei suoi 91 anni, mi disse un giorno per telefono con quel suo italiano impregnato di accento americano: «Maurizio, non riesco a capire perché un ente culturale pubblico come l’Università di Napoli, non voglia accettare in dono molti dei miei libri di Fisica, Matematica e altre discipline scientifiche, su cui ho studiato nei miei giovani anni universitari. Eppure i miei libri sono abbastanza ricercati e ancora attuali. È forse a causa della burocrazia italiana?». La voce di Herman tradiva, oltre a incredulità, tanta amarezza. Ad un certo punto mi chiese se potevo interessarmi per riproporre il tutto all’Università di Cassino. Stupito anch’io per un rifiuto del genere (chissà io cosa avrei fatto per avere quei libri nella mia biblioteca privata), decisi di impegnarmi affinché Herman potesse realizzare il suo desiderio e…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 La visita a Cassino dei giovani studenti di Nizza, che è ormai diventata una tradizione, si ripeterà il prossimo aprile 2007. Ad organizzarla è, come al solito, il prof. Hamid Benrahhalate, presidente dell’Union nationale des Anciens Combattants Marocains, che i nostri lettori ricorderanno per aver egli, a nome del popolo del Marocco, chiesto pubblicamente scusa al popolo italiano per le violenze di guerra del 1943/44, (“La violenza tra passato e presente”: giornata di studio a Cassino il 26 novembre 2004 – STUDI CASSINATI, n. 4/2004); nella stessa occasione lanciò un appello alla pace e alla riconciliazione tra i popoli. Con lo stesso intento Hamid ogni anno accompagna a Cassino un gruppo di studenti e di docenti di Nizza, con qualche reduce marocchino, convinto com’è che solo con la conoscenza reciproca si possono superare le divisioni e convivere in pace. Per il suo alto…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 Il ristorante nell’anteguerra era conosciuto con il nome “Montecassino”. Situato nei locali di Palazzo Danese, sull’attuale via Riccardo da S. Germano, fu aperto in occasione delle feste centenarie benedettine (1929/30), ma forse anche prima. Nel 1937, il nome cambiò in “Excelsior”, dopo essere stato rilevato dai coniugi Benedetto ed Ernestina Curioso, gestori della trattoria “Le Tre Torri”, situata nel palazzo attiguo (pal. Capogrossi). Rimasto aperto durante la guerra, chiuse solo dopo il completo sfollamento della popolazione, divenendo così avamposto tedesco nella difesa della città (anche se secondo me il vero avamposto era situato nei locali di palazzo Iucci); a fine conflitto sarà ricordato dagli Americani come “Hotel Continental”. Dopo la guerra, riprese le sue funzioni anche se inizialmente confinato in una baracca. In seguito, la famiglia Curioso acquistò il terreno dove sorgeva la “Casa del Fascio”, per ricostruire il ristorante con annesso albergo.…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 di  Giovanni Petrucci Il 30 settembre 2006, sabato pomeriggio, nella sala consiliare del Comune di S. Elia Fiumerapido, c’è stato un incontro tra gli Amministratori comunali e la popolazione: sono stati presentati ed illustrati i lavori di riparazione della Cappella di Palombara della contrada Croce, con pregevoli affreschi del secolo XIV, e da molti anni in uno stato di completo abbandono. Erano presenti i Consiglieri comunali, moltissimi abitanti della contrada Croce, l’ex sindaco Fortunato Di Cicco, che diede inizio a tali lavori a carico delle casse comunali. L’attuale Sindaco, dott. Fabio Violi, ha rivolto un caloroso saluto di benvenuto ai presenti e si è dichiarato lieto del ripristino della chiesetta, che vuole segnare quasi l’inizio di nuovi tempi per il paese; ha esposto le difficoltà per il reperimento degli ulteriori fondi necessari, l’interessamento della signora Liza Salvatore, che ha suggerito all’oriundo santeliano Franck…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 Il 3 dicembre scorso è venuto a mancare il nostro socio prof. Luigi Serra. Si è trattato di una grave perdita, non solo per i familiari e per gli amici, ma per la cultura e la storia locale, per il nostro sodalizio, di cui era membro autorevole, per i suoi numerosi estimatori. Persona molto riservata, animata da rigidi principi morali, Luigi era severo ed intransigente, prima con se stesso, poi con coloro che, a sua giudizio, venivano meno ai propri doveri. Gli studenti di ragioneria forse lo hanno temuto, ma alla fine ne hanno sempre apprezzato le capacità e l’elevato impegno professionale. Ci mancherà molto Luigi, ci mancherà la sua voglia di conoscere, di indagare il passato della sua terra, che egli amava in modo particolare. Un suo profilo biografico – è strana la sorte! – lo aveva preparato egli stesso nel mese…

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  Studi Cassinati, anno 2006, n. 4 Qualificanti le relazioni del Vescovo Bernardo D’Onorio e della Dott.ssa Claudia Tempesta della Soprintendenza del Lazio. Il 4 novembre 2006, nella sala dell’Associazione Intercomunale “Casa dell’emigrante” di Sant’Elia Fiumerapido, è stato presentato il libro di Giovanni Petrucci “Gli affreschi di Santa Maria Maggiore in Sant’Elia Fiumerapio” edito dal CDSC onlus con il patrocinio del Comune e della Pro Loco di S. Elia Fiumerapido. Prima delle relazioni c’è stata la visita alla chiesa dove il prof. Petrucci ha illustrato le preziose pitture parietali. La manifestazione, organizzata dal CDSC e dal Comune di S. Elia e coordinata dall’assessore alla Cultura Antonio Trelle, si è aperta con il saluto del sindaco dott. Fabio Violi e del presidente del CDSC Emilio Pistilli. Sono seguite le relazioni ufficiali. Il primo ad intervenire è stato il vescovo Bernardo D’Onorio, abate ordinario di Montecassino; subito dopo ha preso la parola…

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  di Emilio Pistilli Giuseppe Ceraudo (a cura di), Le collezioni dell’Aerofototeca Nazionale per la conoscenza del territorio: la Provincia di Frosinone, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Aerofototeca Nazionale, Provincia di Frosinone – Assessorato alla Cultura, Università di Lecce – Facoltà di Beni Culturali, Tipogr. Editrice Frusinate srl, 2006; pagg. 120 illustr. b./n. e col., f.to cm. 24×22. Emilio Pistilli, I confini della Terra di San Benedetto dalla donazione di Gisulfo al sec. XI, Presentazione di Faustino Avagliano, CDSC onlus, Cassino 2006, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino; pagg. 96 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Floriana Giannetti, Ernesto Capocci e la prima donna sulla luna,Presentazione di Fausto Pellecchia, Tipogr. Ugo Sambucci 2006; pagg. 104 illustr. col., f.to cm. 17×24; € 10.00. Emilio Pistilli, Il Teatro Manzoni di Cassino: Dal vecchio teatro alla sala polivalente, CDSC onlus, Comune di Cassino,…

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  Il Direttivo Emilio Pistilli, Presidente Giovanni Petrucci, Vice Presidente Alberto Mangiante, Segretario Fernando Sidonio, Tesoriere Giovanni D’Orefice Sergio Saragosa Guido Vettese Domenico Cedrone, Referente zonale Valle di comino Maurizio Zambardi, Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2006 Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura e del Territorio, Università Cassino Del Greco Armando – Cassino Del Greco Giuseppe – Caira Cassino Dell’ascenza Claudio – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino Di Meo Franco – Cassino…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 1 di Maurizio Zambardi In data 4 marzo 1948 il sindaco di Cassino Gaetano di Biasio annunciò, con un pubblico manifesto, che il 24 aprile successivo sarebbe stato “vibrato il primo colpo di piccone” per la ricostruzione del Cassinate dopo il cataclisma della seconda guerra mondiale. La gestione dei lavori era stata affidata  all’E.RI.CAS. (Ente per la ricostruzione del Cassinate) con un finanziamento di 10 miliardi di lire. “L’operazione – dichiarava Di Biasio – è la prima del genere che lo Stato italiano affronta come banco di prova dello sforzo ricostruttivo dell’intero Paese”. Sull’esito di quel finanziamento in seguito si  accesero vive polemiche, specialmente da parte dell’opposizione, sostenuta dal settimanale di sinistra “Il Rapido”. Ancora oggi c’è chi grida allo   scandalo. Il nostro Maurizio Zambardi, prescindendo da tali polemiche, riferisce sull’attuazione del programma di ricostruzione sulla base del documento ufficiale pubblicato nel 1953 a cura…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 1 Le foto che seguono sono state messe gentilmente a disposizione dalla Tipografia Ugo Sambucci di Cassino.                                                                                         (1360 Visualizzazioni)

. Studi Cassinati, anno 2007, n. 1 di Emilio Pistilli La trasformazione dell’economia locale da agricola e commerciale ad industriale e di servizi ha causato, tra l’altro, la scomparsa di un importante strumento di scambio commerciale dei prodotti agricoli e pastorali quale era la fiera; questa andava ben oltre l’aspetto puramente economico: costituiva una preziosa occasione di socializzazione e di aggregazione. Le fiere che annualmente si svolgevano sul territorio erano innumerevoli e prendevano il nome, quasi sempre, dal santo di cui ricorreva la festività in quel dato giorno; a Cassino, in tempi ormai lontani, ogni stagione aveva la sua fiera: il 17 gennaio la fiera di “Santantuono” o S. Antonio Abate, a primavera quella di S. Benedetto, un’altra si faceva a S. Antonio, poi ad agosto, infine a S. Francesco. Ora qui da noi non se ne fanno praticamente più. L’ultima di cui si ha memoria nel dopoguerra a Cassino…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 1 di Alessandrina De Rubeis Questa pagina di storia riguarda un civile, Vincenzo Piselli, arrestato dai nazi-fascisti e deportato in Germania, a Dachau, dove trovò la morte. Chiamato da tutti “Pasquale” (come il defunto nonno paterno) e ricordato ancora con questo nome, Vincenzo Piselli era nato a San Donato Val Comino il 22 giugno 1910. Lavorava al seguito del suo carissimo amico, Nazzareno Cedrone, il quale aveva una bottega artigianale di fabbro ferraio e lattoniere, in via Duomo. I due prestavano manodopera anche nella vicina Chiesa Madre per i lavori di quotidiana manutenzione e prassi. Le testimonianze orali raccolte – La cognata, signora Cesidia Leone, vedova Piselli, nata a San Donato Val Comino, il 17 novembre 1919: “All’epoca dei fatti, ero fidanzata con Donato, fratello più giovane di Vincenzo. Lo arrestarono in casa, mentre stava cenando, e insieme con lui c’erano due o tre…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 1 di Emilio Pistilli  Il miracolo della ricostruzione di Cassino? Parliamone pure, ma corriamo il rischio di dover profanare la memoria di qualche mostro sacro di quel tempo. Del periodo di amministrazione del sindaco Gaetano Di Biasio preferisco sorvolare, rinviando il giudizio a chi è dotato di intelligenza e della capacità di saper interpretare quanto ebbe a scrivere un suo stretto collaboratore e protagonista dei congestionati anni dell’immediato dopoguerra e che ha tutto responsabilmente pubblicato sul suo libro “Il calvario di Cassino”1: parlo dell’avv. Tancredi Grossi. Mi limito a ricordare che nel periodo dal luglio 1944 (il fronte della “Linea Gustav” si era smembrato appena un paio di mesi prima, il 18 maggio) al 28 giugno 1948 (nomina del commissario prefettizio Gaetano Napolitano), mentre avanzava velocemente la ricostruzione di Montecassino, il giorno di Natale 1945 veniva inaugurata la Cappella delle Suore Stimmatine di Cassino:…

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  di Emilio Pistilli Chi mi conosce sa che sono solito definire Cassino la città delle occasioni perdute. Il mio non è un atteggiamento disfattista per il quale tutto va per il verso sbagliato. Sarei pronto, anzi, sarei felice a fare pubblica ammenda se qualcuno mi dimostrasse che mi sbaglio. Purtroppo i fatti, a ben conoscerli, mi danno ragione. Ed eccone alcuni, che non sono contraddetti da quanto si scrive in altre pagine di questa pubblicazione. La mancata ricostruzione, nel dopoguerra, del Teatro Manzoni non è che uno dei tanti esempi. Una legge dello Stato, la legge 230 del 21 marzo 1953, imponeva ai comuni sei mesi di tempo per la presentazione di domande per “conseguire la ricostruzione a carico dello Stato dei beni di proprietà degli enti locali”. Dopo una sommaria impostazione della pratica per la richiesta di ricostruzione tutto cadde nel dimenticatoio. Allora si disse che si era…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 1 di Ferdinando Corradini Trattare del fiume Liri nella nostra storia è facile e nello stesso tempo difficile: facile perché di tutte le nostre vicende il fiume è stato protagonista, difficile perché tale ruolo lo stesso ha svolto con discrezione, quasi in punta di piedi. La misura dell’importanza del ruolo svolto dal fiume ci viene fornita, in primo luogo, dal suo stesso nome. Ad avviso di Timo Sironen il significato etimologico dell’idronimo Liri è riconducibile ad una “forma originale indoeuropea” che sta per “tratto”, “impronta”, “ruga”, “solco”. Come lo studioso finlandese ebbe a dirmi, in occasione di una delle sue partecipazioni agli scavi di Fregellae, tale significato etimologico è da porre in relazione alla caratteristica principale del Liri, che è quella di essere dotato di una portata di acqua superiore a quella degli altri corsi d’acqua della regione dallo stesso attraversata. Conseguentemente, in un’epoca,…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 1. A seguito di una foto fatta pubblicare dal CDSC onlus sul settimanale locale “Cassino7”, venerdì 13/03/2007 si è svolta una singolare cerimonia. La foto testimoniava il deprecabile atto vandalico di alcuni teppisti che, con bombolette spray, hanno imbrattato il monumento della “Memoria di pietra”, installato dal CDSC nel 2004, a ricordo della scomparsa chiesa di “S. Maria delle Cinque Torri”, detta anche della “Madonna del Riparo”, che era situata in via del Foro, sul lato nord della Chiesa Madre. Dopo aver visto quella foto gli studenti del Liceo scientifico dell’Istituto Paritario ANSI, coordinati dal dirigente scolastico prof. Giuseppe Di Lorenzo e dal corpo docente, hanno promosso la splendida iniziativa di ripulitura del monumento per cancellare sia materialmente che simbolicamente lo scempio compiuto. Hanno chiesto ed ottenuto l’intervento del Museo Archeologico Nazionale di Cassino, grazie alla disponibilità del direttore architetto Silvano Tanzilli. L’intervento di…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 1. Domenica 25 febbraio nella chiesa di S. Paolo Apostolo di Piumarola si è tenuta la cerimonia di commemorazione del compianto socio prof. Luigi Serra, venuto a mancare il 3 dicembre scorso. In una chiesa gremita di amici ed estimatori del nostro Luigi hanno ricordato la figura del docente e dello studioso: don Fabrizio Tricone, parroco di Villa S. Lucia e Piumarola, Emilio Pistilli, presidente del CDSC onlus, don Faustino Avagliano, direttore dell’Archivio di Montecassino, Fernando Riccardi, giornalista, e Costantino Jadecola, cultore di storia patria. L’ing. Bernardo D’Aguanno, sindaco di Villa S. Lucia, di cui Piumarola è frazione, ha donato alla famiglia una targa ricordo. Con molta commozione, infine, ha preso la parola la figlia di Luigi, Elena, che ha voluto ringraziare i presenti e rivolgere un pensiero affettuoso al padre ed alla madre Maria, anch’essa spentasi insieme a Luigi. La serata è stata,…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 1. Il prossimo 28 aprile nella chiesa di S. Antonio a Cassino, a 50 anni dalla sua morte, sarà commemorato il Maggiore Secondino Pagano, pluridecorato al valor militare. Ci piace qui riproporne la figura. Secondo Pagano nacque a Cassino, dove trascorse la sua adolescenza, l’11 febbraio 1918. Compì gli studi classici presso il Liceo Ginnasio “Giosuè Carducci” di Cassino. In quegli anni non trascurò l’esercizio fisico, che lo portò a raggiungere lusinghiere affermazioni in campo atletico provinciale e nazionale. Tipo gioviale, franco, sincero, profondamente buono aperto a quanti lo avvicinavano, era l’amico di tutti; la sua compagnia era contesa dai suoi coetanei, che in Lui trovavano il confidente generoso e comprensivo. Entrò appena diciottenne all’Accademia Aeronautica di Caserta. Ne uscì due anni dopo con il brevetto di pilota, classificandosi tra i primi per abilità e preparazione professionale. Poco più che ventenne, già Tenente Pilota, fu…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 1. Dopo tanto lavoro e tanto impegno finalmente il nostro sogno di vedere ricordate le vittime di guerra di Cassino in un degno monumento va realizzandosi. Partimmo nel 2002 con la raccolta dei nomi delle vittime civili della seconda guerra mondiale quando i registri di Stato Civile erano stati ricostruiti “a memoria” per sostituire quelli non più esistenti a causa della totale distruzione della città. Con mille difficoltà la ricerca si svolse tra i suddetti registri e quelli cimiteriali di Cassino e di altri comuni, nonché tra le lapidi degli stessi cimiteri; furono raccolte le testimonianze di familiari e conoscenti delle vittime, furono emessi comunicati stampa e radiotelevisivi, furono lanciati appelli via internet e nelle chiese locali. Nell’arco di oltre due anni furono raccolti i nominativi di circa 2.200 vittime civili. Ad essi furono aggiunti i caduti militari delle due guerre mondiali e della guerra…

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. di Emilio Pistilli Patrizia Patini – vincenzo orlandi, Il maiale nero nella tradizione di Terra di Lavoro, Editrice Frusinate 2006; pagg. 144 illustr. b./n., f.to cm 17×24; s. pr. Giuliana Russo, Economia e Società a Sant’Elia Fiumerapido nel Settecento, Tipogr. F. Ciolfi, Cassino 2006; pagg. 108 illustr. col., f.to cm. 17×24; s. pr. Ffederico Marazzi (a cura di), San vincenzo al Volturno – Guida agli scavi, Soprintendenza Archeologica del Molise, Tipogr. Arti Grafiche La Regione, Ripalimosani (CB); pagg. 148 illustr. col., f.to cm. 15×21 Federico Marazzi (a cura di), San vincenzo al Volturno – La vita quotidiana di un monastero altomedievale, vista attraverso i suoi reperti, Soprintendenza Archeologica del Molise, Tipogr. Arti Grafiche La Regione, Ripalimosani (CB); pagg. 76 illustr. col., f.to cm. 15×21. Federico Marazzi, La Terra di San vincenzo – Archeologia e storia della Valle del Volturno nel Medioevo, Soprintendenza Archeologica del Molise, Tipogr. Arti Grafiche La…

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. Il Direttivo Emilio Pistilli, Presidente Giovanni Petrucci, Vice Presidente Alberto Mangiante, Segretario Fernando Sidonio, Tesoriere Giovanni D’Orefice Sergio Saragosa  Guido Vettese Domenico Cedrone, Referente zonale Valle di comino Maurizio Zambardi, Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2006 Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura e del Territorio, Università Cassino Del Greco Armando – Cassino Del Greco Giuseppe – Caira Cassino Dell’ascenza Claudio – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino Di Meo Franco – Cassino…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 2. I lavori per la costruzione del “Muro del martirologio” di Cassino sono a buon punto. Le strutture in cemento armato adiacenti a quello che sarà il nuovo monumento ai caduti, progettate e seguite dall’arch. Giuseppe Picano, sono ormai pressoché ultimate. È in fase di elaborazione, invece, la parte grafica; cioè la scelta e l’impaginato delle im- magini da stampare su maioliche con l’elenco delle circa 2500 vittime delle guerre del secolo scorso. Questa parte, curata dal CDSC onlus, è realizzata dall’arch. Olga Lewitskaia. I Lions Club, che finanziano l’opera, hanno proposto la data del 28 ottobre per l’inaugurazione. Se non sorgono imprevisti dovremmo farcela. (103 Visualizzazioni)

. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Fernando Riccardi Di recente i mass-media hanno riferito dell’iniziativa della “Ascent Resources”, im- portante società britannica operante nel settore degli idrocar-buri quotata nella borsa londinese, che ha ottenuto l’autorizzazione per avviare nelle campagne di Anagni, in località Colle del Signore, alcuni saggi di scavo alla ricerca di giacimenti petroliferi. E la cosa, a quanto pare, ha prodotto risultati positivi: nel pozzo denominato “Anagni1” è stata rinvenuta, infatti, una cospicua riserva di petrolio. Attualmente le operazioni di scavo sono state interrotte in attesa che vengano montate le attrezzature necessarie a valutare l’effettiva consistenza del giacimento. La cosa ha destato enorme curiosità nell’opinione pubblica nostrana non abituata ad avere familiarità con pozzi, trivelle ed altri marchingegni con-nessi alla ricerca dell’oro nero. Eppure il sottosuolo della provincia di Frosinone è stato da sempre impregnato di preziosi minerali. Mons. Rocco Bonanni, provetto studioso e valente cultore…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 Il Centro Documentazione e Studi Cassinati – CDSC onlus raccoglie in continuazione nuove adesioni di soci: siamo vicini ormai a quota 100. Ma non è tanto il crescente numero che interessa quanto la provenienza di tali adesioni; ormai siamo rappresentati in molte città della Penisola. Ci chiedono di iscriversi persone che non abbiamo mai conosciuto personalmente – la cosa ci lusinga, inutile nasconderlo – e ciò grazie alla nostra presenza on-line, ospiti del sito www.cassino2000.com, che riesce a veicolarci in ogni parte del mondo, ma grazie soprattutto a questo nostro Bollettino, che trova ampi consensi e suscita interesse tra studiosi e semplici appassionati della storia del territorio. Credo che lo stimolo a ciò provenga dal nostro “localismo” – tanto vituperato da alcuni – e dal taglio editoriale che cerca di conciliare l’aspetto scientifico con quello divulgativo negli argomenti trattati. Non manca chi ci…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Lucio Meglio I secoli passano ma non passano gli uomini che dei secoli furono le figure più rappresentative. È con questo spirito che la città di Sora in questo anno si appresta a ricordare, nel quarto centenario della sua morte, la figura del suo più illustre figlio: il Cardinale Cesare Baronio, comunemente ritenuto dagli studiosi delle memorie del passato come uno dei Padri della Storia Ecclesiastica. Prima di presentare il programma delle celebrazioni che con grande orgoglio la volsca e antica città sorana ha organizzato per consegnare alle future generazioni un ricordo non perituro dell’insigne studioso, mi sembra doveroso tracciarne un profilo storico. Cesare Barone – Baronio secondo il costume romano del tempo – nasce a Sora il 30 Ottobre del 1538. Trascorsa la fanciullezza nella sua città natale, si trasferisce dapprima a Veroli dove studia lettere, poi si reca a Napoli,…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Emilio Pistilli Non si viveva una vita tranquilla in Cassino a fine Seicento, quando la città si chiamava ancora S. Germano. Pare che, in assenza di qualsiasi ordine pubblico, le famiglie più in vista si riunissero in fazioni armate spadroneggaindo a suon di scoppettiate: scene di manzoniana memoria! Ma tutte vere e documentate. Nel 1693 S. Germano, con le sue quattro parrocchie, contava 3.227 abitanti. Per comprendere meglio i fatti bisogna illustrare brevemente come funzionava in quel tempo il sistema della giustizia nella terra cassinese o Stato di S. Germano, come allora si definiva. Fin dalla lontana donazione di terre e possedimenti fatta dal duca Gisulfo II a Montecassino nel 744, l’abate di Montecassino fu il signore unico ed incontestato del territorio, con tutti i poteri feudali, compresi quelli dell’amministrazione della giustizia, sia civile che criminale (penale diremmo oggi). Con l’arrivo in…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Fernando Riccardi Il 26 ottobre del 1860, a Teano o giù di lì1, avvenne lo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II: a conclusione della sua mirabolante impresa (come avrà fatto, con soli mille uomini, a conquistare un regno, a sconfiggere un potente esercito regolare e a percorrere vittorioso il cam-mino da Quarto al Volturno, è una domanda che mi pongo fin dai banchi delle scuole elementari …), il prode nizzardo depose nelle mani del re sabaudo l’intera Italia meridionale con tutta la sua storia e i suoi tesori. Fatto ciò, deluso da come le cose stavano evolvendo, quasi di soppiatto per non fare rumore (si congedò dai suoi soldati da solo e senza squilli di tromba, con Farini2 che giunse persino a proibire il famoso inno temendo disordini e sommosse popolari), decise di ritirarsi nella selvaggia quiete di Caprera3. Intanto…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Emilio Pistilli Il nome Vito Diamare a molti forse non dice nulla; ma se aggiungiamo che, nato a Napoli il 13 aprile 1865, fu monaco fino all’estate 1909 e da allora abate di Montecassino, ci rendiamo conto che stiamo parlando di un personaggio celebre e molto amato dai Cassinati: parliamo, infatti, dell’abate Gregorio Diamare. È noto che egli ricevette la nomina a successore dell’abate Krug con la bolla pontificia del 29 luglio 1909; in tale data, infatti, risulta inserito nel novero dei successori di S. Benedetto. Ma la procedura per la nomina ad abate di Montecassino è sempre stata alquanto complessa, dal momento che la nomina comporta anche l’assunzione del compito di Ordinario della diocesi e di Sovrintendente del monumento nazionale di Montecassino: queste due ultime qualifiche sono inevitabilmente soggette al placet dell’autorità civile italiana. Fu così anche per mons. Diamare, per…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Giovanni D’Orefice La città di Aquino è entrata a pieno titolo nella IX Settimana della Cultura promossa dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali con la programmazione di una Giornata di Studio, in cui rappresentanti del mondo politico, dei Beni Archeologici, studiosi e soprattutto giovani appassionati si sono incontrati per comunicare le conoscenze conseguite in questo settore attraverso i loro studi e le loro ricerche. Il titolo del convegno è stato ripreso dal testo del compianto Antonio Giannetti, grande studioso e appassionato ricercatore del nostro territorio, pubblicato nel 1986 che si intitolava “Spigolature di varia antichità nel settore del medio Liri”, una raccolta di ricerche e di studi pubblicati su diversi periodici e riviste del tempo. Gli interventi, seguiti al saluto del sindaco Antonino Grincia, sempre puntuale ed adeguato nei suoi interventi nelle diverse occasioni culturali, sono stati tutti di estremo…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Alberto Mangiante Nell’autunno del 1968 vidi nella sacrestia della Chiesa di Santa Scolastica una lapide che, ironia della sorte, ritrovai molti anni dopo in un altro luogo. Dalla sacrestana, all’epoca Donna Maura Pacitti, seppi che la lapide proveniva dalla chiesa dell’Annunziata ed era stata portata a S. Scolastica da Don Francesco Varone.1 Dopo molti anni, però, la lapide era andata perduta. Nel Febbraio di quest’anno, l’amico Sergio Saragosa mi raccontò che, tra il materiale rinvenuto nel campanile della chiesa di S. Basilio a Caira, vi erano tre lapidi. Due di queste riguardavano la chiesa di Caira mentre, della terza, non si conosceva la provenienza. Qualche giorno dopo andai con Sergio nella chiesa e riconobbi la lapide vista circa quarant’anni prima. Questa è di marmo bianco, larga 46 cm. e alta 40 cm., e presenta sul retro due staffe di ferro che probabilmente…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Claudia Cedrone Il quarto convegno sulle epigrafi della Valle di Comino, organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Genesi”, si è svolto lo scorso 26 maggio nella suggestiva cornice del Palazzo Ducale di Atina. La manifestazione ha avuto il patrocinio morale della Regione Lazio e dell’Amministrazione Provinciale (Assessorato alla Cultura). A sponsorizzare l’avvenimento è intervenuta l’Amministrazione Comunale di Atina (Assessorato alla Cultura) in collaborazione con la Biblioteca Comunale, il Centro di Studi Storici “Saturnia” e l’Associazione “Atina Potens”. Dopo i saluti del vice presidente dell’Associazione “Genesi”, Lucia Rufo, che ha sostituito il presidente Tonino Bernardelli, hanno preso la parola il sindaco Natale Cerri, l’Assessore alla Cultura Fortunato di Paolo e, in rappresentanza dell’Assessore Provinciale alla Cultura Danilo Campanari, il dott. Benedetto Volpe. Ad aprire i lavori è stata la prof. Rosalba Antonini dell’Università di Urbino con il tema: “La lingua dei ‘Volsci’ nei documenti…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Emilio Pistilli Dopo il convegno del 26 maggio ad Atina sulle epigrafi in Val di Comino, si è tenuta, sempre ad Atina, l’8 giugno nel salone del Palazzo Ducale, la presentazione del libro Atina – Il museo archeologico. L’epoca preromana, di Pier Carlo Innico. In seguito a tali importanti eventi molte cose si dovranno cambiare in Atina e in Val di Comino. Al termine del suo intervento del 26 maggio il dott. Felice Senatore (vd. pag. preced.), dopo aver passato in rassegna le varie ipotesi di ubicazione delle mitiche città sannitiche di Cominium e Aquilonia, con particolare riferimento a quella del prof. Adriano La Regina, da lui non ritenuta attendibile, quasi ex abrupto, lancia, all’attenzione dello scelto pubblico in sala, la “sua” soluzione al dilemma; non sto qui a dire quale sia, mi limito a riportare la sua dichiarazione, solenne, a chiusura:…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 2. Il “Centro di studi storici Saturnia” di Atina, presieduto dal nostro socio Vincenzo Orlandi e l’associazione “Le Cannardizie” pure di Atina, presieduta dalla nostra socia Patrizia Patini, hanno organizzato, il 30 giugno scorso, un convegno di studio sul periodo storico “Il decennio francese in Terra di Lavoro”. L’incontro, cui ha partecipato uno scelto pubblico di studiosi ed appassionati di storia locale, si è tenuto all’interno dell’antica cantina dei fratelli Visocchi di Atina, recuperata mirabilmente e gestita da “Le Cannardizie” a fini museali (vi si conservano antichi strumenti per la vinificazione), di convegnistica culturale e dimostrazioni enogastronomiche. E proprio ad onorare tale impegno, Patrizia Patini, al termine degli interventi, ha proposto una dimostrazione pratica dell’alimentazione popolare dell’epoca di cui si è trattato. Hanno relazionato: il nostro socio, lo storico Fernando Riccardi, sul tema “Il biennio ‘Giuseppino’ nell’alta Terra di Lavoro, 1806-1808”; un altro nostro socio,…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Maria Giudici Il 23 aprile scorso Roma e Torino, capitali del libro per l’anno 2006, hanno investito di questo ambito compito la città di Bogotà. In occasione del World Capital Book, Frosinone ha voluto celebrare questo passaggio di consegne con una mostra dedicata al libro e all’editoria. L’evento è stato patrocinato dalla Regione Lazio, dall’Associazione intercomunale biblioteche della Valle del Sacco, dall’ISALM, dalle associazione culturali “Colli” di Monte San Giovanni Campano e “Oltre l’Occidente” di Frosinone e dai comuni di Acuto, Alatri, Anagni, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Fiuggi, Frosinone, Giuliano di Roma, Morolo, Paliano, Patrica, Pofi, Ripi, Serrone, Sgurgola, Supino, Vallecorsa e Villa Santo Stefano. Teatro di questa manifestazione, che ha riscosso un buon successo di pubblico, è stato la Villa Comunale del capoluogo ciociaro, dove, dalle 10 fino alle 18, gli editori del Lazio meridionale hanno esposto…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Alessandrina De Rubeis Nel Monumento ai Caduti, in Piazza Carlo Coletti, in basso a sinistra, Francesco Piselli è iscritto tra i soldati dispersi. Chi era Francesco Piselli? Era nato a San Donato V.C. il 10 maggio 1924 da Lucio e da Leone Costanza. Primogenito di due figli, ben presto rimase ad essere l’unico, in quanto la sorella morì a soli tre anni per aver contratto il tifo. Il padre, bracciante, era già emigrato in Argentina da dove scriveva alla moglie, chiedendole di raggiungerlo insieme col bambino. Ma i soldi per il viaggio non arrivarono mai e, poco tempo dopo, cessò anche il rapporto epistolare: dall’Argentina non si ebbero più notizie. Madre e figlio abitavano in Via Mevati; poi si trasferirono in Via Palazzo. La donna andò a lavorare nella campagna romana insieme con altri compaesani, portando sempre con sé Francesco. Il ragazzo,…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Giovanni Petrucci Il pomeriggio del 7 dicembre 1943 due soli soldati tedeschi, tenendo all’estremità una motosega lunga oltre due metri, tagliarono tutte le viti e gli olmi dei terreni, retrostanti il cimitero, di zi’ Maria e di Raffaele, ad ovest di S. Elia Fiumerapido; l’indomani passarono agli oliveti dei Marzoni, ma una gragnuola di granate li fece fuggire via: si disse in giro che l’ing. De Martino, nome di battaglia del partigiano Ricciotti Garibaldi1, con la sua ricetrasmittente aveva avvertito gli artiglieri alleati di Acquafondata. Gli avevano costruito un ricovero a Campo di Manno, di fronte alle ultime case rivolte verso Valvori; di qui egli poteva scendere non visto alle gallerie e trattenersi con il Dott. Ferdinando Arpino2, con il signor Ferrante, con Renato e il fratello Alfredo Petrucci, Titino Iucci e con altri compaesani che erano in grado di riferire sui…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 Nel 1943 prestavo servizio nelle Ferrovie dello Stato a Roma. Dopo l’otto settembre tornai a S. Elia per far visita a mio padre Michelangelo La Marra e mi trattenni più del previsto, poiché eravamo militarizzati. Dopo una settimana vennero a cercarmi i Tedeschi per riportarmi a fare il ferroviere. Io mi feci negare. Dopo di che me ne andai fuori paese e precisamente nella zona chiamata Posto. Un giorno io e mio fratello Elia andiamo a casa per mangiare qualcosa. Il pomeriggio usciamo da casa per tornare in campagna. Arrivati in mezzo alla strada, mi videro due Tedeschi e mi puntarono il mitra. Mio fratello Elia si trovava qualche metro più indietro e fece in tempo a buttarsi nel fosso che passa tra casa e la strada. A me mi portarono fuori La Porta, dove trovai tre camionette delle S.S. piene di compaesani.…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Francesco Fossa*   Le guerre, nonostante tutte le possibili motivazioni, non sono mai comprensibili sul piano umano. Né puó ritenersi accettabile tutto ciò che essa comporta: violenza indiscriminata, distruzioni, stragi. La cosiddetta “legge della guerra” tende a giustificare ogni azione rivolta contro il nemico e, nell’ultimo conflitto mondiale, anche contro la popolazione inerme (!!!). Ma chi potrà mai scagionare gli autori di un gratuito misfatto quale fu quello contro l’abitato di Castelnuovo al Volturno, bombardato quando il nemico era ormai in fuga altrove e solo per girare un filmato di propaganda? L’episodio viene, di solito, raccontato come un fatto di cronaca da commentare brevemente per poi passare alla trattazione di argomenti ben più “importanti”: ne sono stati distrutti tanti di paesi … uno più o uno meno non cambia. Ma i responsabili di quel misfatto non avevano una casa? Non sapevano cosa…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Erasmo Di Vito Il recupero della dignità di città, la ricostruzione, il ritorno alla vita normale ed il rilancio dell’economia cassinate, dopo la completa distruzione del marzo del 1944, passarono attraverso la forza, il coraggio e la laboriosità dei suoi cittadini. Tra questi è da annoverare il maestro d’arte grafica Aurelio Malatesta, capostipite di una famiglia titolare di un’azienda tipografica che da quasi cento anni è ancora punto di riferimento della città nel settore, all’insegna del motto “l’industria che si evolve”. Aurelio Malatesta nasce nel 1884, e a soli 26 anni, nel 1910, fonda e dirige la STEM, Società Tipografica Editrice Meridionale, della quale entra far parte anche il noto scrittore avv. Carlo Baccari. Il successo, con il mestiere nel destino, era scritto nel suo DNA: nel 1915, padre di cinque figli, è chiamato alle armi in occasione della Prima Guerra Mondiale;…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 di Erasmo Di Vito “Dalla Riv alla SKF, 1956-2006, 50 anni di sviluppo industriale e mutamento sociale”, libro-film edito dal CDSC, realizzato dal socio Erasmo Di Vito, dopo la presentazione ufficiale avvenuta il 20 maggio scorso nello stabilimento SKF di via Casilina sud, è stato presentato dall’Autore nel corso della riunione del Direttivo CDSC onlus del 18 giugno scorso, allargato anche agli altri soci ed amici. L’incontro, nelle sale dell’Historiale, ha consentito a soci ed Autore di ripercorrere, attraverso il libro, le tappe fondamentali dell’insediamento RIV a Cassino, grazie all’intervento del sindaco della ricostruzione Piercarlo Restagno, il “piemontese”, che fece valere i suoi rapporti solidi con l’industriale Giovanni Agnelli, di cui era anche compare d’anello. La RIV Officine di Villar Perosa spa, infatti, con una delibera del 14 marzo 1952 decise “di costruire uno stabilimento nel territorio del Comune di Cassino (Frosinone)”. Il…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 2 Direttore editoriale: Imma Ascione Direttore Responsabile: Domenico Arnaldo Ianniello È la pubblicazione ufficiale dell’Archivio di Stato di Caserta. Si propone soprattutto di accogliere studi, ricerche e contributi originali su tematiche legate al territorio di Terra di Lavoro. Gli obiettivi centrali sono: – la crescita culturale del territorio stesso; – la nascita di un polo di discussione; – offrire l’occasione ai giovani di esporre i risultati delle loro indagini e di perfezionare strumenti e metodologie della ricerca; creare uno spazio aperto agli studiosi già operanti; raccogliere le segnalazioni in campo bibliografico; – promuovere azioni di divulgazione culturale. La rivista è pubblicata solo on-line, a cadenza semestrale (aprile-ottobre) a partire dal mese di aprile 2006. È possibile sottomettere articoli per la pubblicazione all’indirizzo: rivistaterradilavoro@yahoo.it Comitato scientifico Gina Carla Ascione: Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici di Napoli Imma Ascione: Archivio di Stato di Caserta…

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  di Emilio Pistilli Heikki Solin (a cura di), Le epigrafi della Valle di Comino, Atti del terzo convegno epigrafico cominese, San Donato Val di Comino, Teatro Comunale, 27 maggio 2006, Associazione “Genesi”, 2006, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino; pagg. 96 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Erasmo Di Vito, Dalla RIV alla SKF: 1956-2006. I primi 50 anni a Cassino. Storia di sviluppo industriale e mutamento sociale, CDSC onlus 2006, Tipogr. M.G.F. Cassino; pagg. 160 illustr. col., f.to cm. 17×24; s. pr. Antonio Lisi, Il passaggio della guerra a Coreno, Tipogr. Graficart, Formia (LT) 2007; pagg. 166 illustr. col. e b/n., f.to cm. 17×24; €. 15.00 Matteo Bellardi, Terra Sigillata Italica e Tardoitalica del Museo di Aquino, Ager Aquinas – Storia e archeologia nella media valle dell’antico Liris, I, Aquino 2006, tipogr. Philia s.r.l. Contrada Casediana Castrocielo (FR); pagg. 232 illustr. col. e b/n., f.to cm. 21×30; ISBN: 88-87973-25-3;…

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  Il Direttivo Emilio Pistilli Presidente Giovanni Petrucci Vice Presidente Alberto Mangiante Segretario Fernando Sidonio Tesoriere Giovanni D’Orefice Arturo Gallozzi Sergio Saragosa Guido Vettese Erasmo Di Vito Referente zonale Valle dei Santi Domenico Cedrone Referente zonale Valle di Comino Maurizio Zambardi Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2007 Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Cofrancesco Dino – Genova Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino D’Orefice Giovanni – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura e del Territorio, Università Cassino Del Greco…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 Nell’editoriale del precedente numero di Studi Cassinati lanciammo l’idea di “un coordinamento tra tutte le associazioni culturali del territorio”. Tra i vari riscontri ricevuti ne cogliamo uno particolarmente autorevole: quello della presidente dell’Associazione Latium Adiectum di Anagni, dott.ssa Cinzia Mastroianni, fondatrice e anche direttrice del portale web www.latiumadiectum.it. L’editoriale pubblicato sull’ultimo numero di “Studi cassinati” a cura del Direttore, Emilio Pistilli, col titolo “Per un coordinamento delle associazioni culturali” ci stimola a redigere questo breve contributo come espressione della condivisione, da parte nostra, dell’idea di fondo enunciata nel suddetto editoriale e delle riflessioni ad essa sottese. “L’uomo è un animale sociale”, scrive Seneca. Parafrasando e amplificando, ci sentiremmo di affermare che l’uomo impegnato nella cultura, cioè in quel complesso di attività che sono di fatto un riflettere su se stesso, è un animale “associato”. Negli ultimi anni è emerso chiaramente – attraverso le…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 Il giorno 8 luglio 2007 si è svolta una semplice ma toccante cerimonia in Vicolo Oliva di S. Elia Fiumerapido: è stata benedetta una nuova lapide a ricordo del caporale Giuseppe Delli Colli, caduto ventiduenne a Col di Lana durante la Prima Guerra Mondiale 1915-18. Quella che c’era, a lato del portone d’ingresso del palazzo signorile, fu certamente danneggiata durante le battaglie di Cassino dell’inverno 1943-44 da una sventagliata di mitra da soldati che mal tolleravano la fausta vittoria dell’esercito italiano. Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, il Comamdante della Caserma dei Carabinieri, il Presidente della Pro Loco Marcello Pirolli, il Presidente del Circolo degli Anziani Fulvio Vacca e molti Santeliani. Il sindaco, dott. Fabio Violi, dopo il Silenzio d’Ordinanza, ha ricordato il giovane ed ha rievocato i duri combattimenti nei quali rifulse il valore del giovane, cui fu assegnata una…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Lucio Meglio Nel 1907 fu istituita in Parlamento una Giunta Parlamentare di inchiesta per studiare le condizioni dei contadini nelle province meridionali dell’Italia. Il rapporto finale venne presentato e pubblicato nel 1909. Presidente della Giunta, composta da undici deputati più due vice presidenti, fu nominato il senatore Faina conte Eugenio. Ad ogni Regione venne assegnata una sottogiunta, con il compito di nominare un delegato tecnico. La sottogiunta campana era composta dal senatore Carlo Gorio, presidente, Luchino conte gen. Dal Verme, relatore, e dal senatore originario di Atina Alfonso Visocchi; delegato tecnico fu nominato il Prof. Oreste Bordiga. L’inchiesta per la Campania (province di Napoli, Caserta o Terra di Lavoro, Benevento, Avellino e Salerno) venne preparata con l’effettuazione di visite numerose e ripetute nella regione, con lo studio di documenti, e con le interviste dirette alla popolazione del luogo. L’inchiesta ebbe inizio nell’aprile del…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Fernando Riccardi Da che esiste il mondo le donne hanno sempre condizionato, nel bene o nel male, la vita dell’uomo. E non bisogna certo ritornare ad Eva che offre la fatidica mela del peccato ad Adamo per convincerci dell’inequivocabile assunto. Né bisogna credere che esse abbiano sempre svolto la serafica missione di angelo della casa e del focolare, attente soltanto alle giornaliere faccende domestiche. Niente di più sbagliato e di inesatto. Vi sono state donne, infatti, che si sono distinte anche in ambiti tipicamente maschili. Come al tempo della rivolta brigantesca quando i contadini del Sud presero le armi contro i Piemontesi che avevano invaso ‘manu militari’ il Regno di Napoli. Non c’era banda di briganti, piccola o grande, in cui il capo non avesse al suo fianco una donna; donna che seguiva dappertutto il suo uomo, anche quando si trattava di…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Domenico Cedrone Sul foglio “La Cantina”, inserto culturale de “L’Inchiesta” del 5 aprile 1998, Eugenio Maria Beranger pubblicava un articolo dal titolo: Donato Cucchi promotore di varie iniziative editoriali all’inizio del secolo, sottolineando la penuria di notizie biografiche sull’editore e la poca notorietà della rivista “Psiche ed Aurora”, pur avendo avuto la stessa un’ampia diffusione. Questa estate, grazie alla cortesia e alla sensibilità della signora Giorgia Angelini Cucchi, vedova di Giorgio Cucchi nipote di Donato, sono venuto a conoscenza di un esiguo fascicolo contenente manoscritti da pubblicarsi sulla rivista in argomento e di alcune bozze frammentarie inerenti l’attività editoriale del Cucchi. Con questo articolo cercherò di ampliare, per quanto possibile, la conoscenza del personaggio e della sua attività culturale, sciogliendo anche alcune perplessità avanzate a suo tempo dall’amico Beranger circa le annate della rivista “Psiche”. Donato Cucchi nacque a San Donato Val…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 A Roccadarce, il 26 scorso, furono rese commoventi e imponenti onoranze alla salma di un eroe: il Colonnello del Genio Domenico De Camillis, caduto valorosamente sulla linea del fuoco. Il Nuovo Giornale, che non mancò di rilevare a suo tempo il fulgido sacrificio del Colonnello De Camillis, si associa oggi alla commemorazione dell’Eroe, riproducendo la magnifica apologia che ne pronunziò, dinanzi ad una folla silenziosa e reverente, il Cav. Paolo de Camillis. Ecco il discorso: “Miei cari concittadini, queste mie pochissime parole non possono e non devono essere una commemorazione: non potrei del resto farla io, suo affezionato congiunto. Noi tutti avremmo voluto che questa cerimonia di oggi fosse stata una grande glorificazione per la memoria del Colonnello Domenico De Camillis, una grande glorificazione dell’Esercito Italiano, una grande glorificazione del nostro orgoglio di suoi parenti ed affettuosi cittadini: avremmo voluto che il ritorno…

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  Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Roberto Molle Sin dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale, gli alti comandi degli eserciti contrapposti, avevano compreso l’importanza che poteva avere la propaganda; infatti vennero istituiti appositi uffici, annessi peraltro ai servizi di spionaggio, che si occupavano di un nuovo tipo di guerra, che poi sarebbe stata chiamata “guerra psicologica”. Tali apparati si occupavano di preparare i testi di messaggi da inviare agli eserciti opposti; questi venivano recapitati tramite messaggi, appunto, su foglietti, oppure anche letti alla radio o con megafoni direttamente sul campo di battaglia. Nella battaglia di Cassino tale metodo venne diffusamente utilizzato da entrambe gli eserciti, tant’è che ancora oggi sul campo di battaglia, si rinvengono questi messaggi, a distanza di oltre 60 anni. La diffusione a Cassino di tale “guerra” venne certamente favorito dal fatto che il fronte rimase fermo, su una guerra di posizione, per oltre 5 mesi;…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Giovanni Petrucci Il giovane Luigi Cavinato, studente universitario, perciò non richiamato alle armi, apparteneva a famiglia antifascista. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, per tema di essere catturato dai Nazisti ed essere costretto a rivelare il nome di uno zio, persona in vista dell’estrema sinistra, fuggì nel Meridione ed a Taranto si arruolò in Marina come volontario di guerra; qui, insieme con molti altri giovani fu unito all’VIII Armata sotto il comando inglese. E così si trovò a combattere sulle nostre montagne intorno a Cassino. Estrapoliamo dal testo Ricordi indimenticabili della mia vita, Mestre 2003, qualche pagina che riguarda le battaglie del nostro territorio. “Ci presentiamo al Comando Deposito Marina di Taranto, dove ci arruoliamo come volontari di guerra. È il 26 novembre 1943… In piena notte, dopo continue soste e sotto una pioggia persistente e fredda, raggiungiamo Acquafondata, poi, verso il mattino, Vallerotonda.…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Anna Maria Arciero È venuto a mancare da poco Raffaele Marrocco, amato e rispettato da tutti perché uomo buono, idealista puro, che ha combattuto per un sogno che sembrava irrealizzabile e l’ha realizzato. Mi vengono in mente due versi di Goethe, che gli si addicono: “Tutto quello che puoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo. Il coraggio ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso.’’ (Wolfgang J. Goethe). Il desiderio “audace” di Raffaele era un monumento ai caduti e alle vittime civili della guerra – ben quarantadue tra morti per crolli, bombe, mine, malaria – nella contrada di Foresta, una zona cervarese ai piedi del versante nord-ovest di monte Trocchio, che tanto ha dato in termini di sofferenza e lutti e tragedie nel travagliato periodo bellico e post-bellico. Nonostante fosse una persona semplice, senza una cultura alle spalle che gli…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 Sant’Elia Fiumerapido 9 agosto 2007 Su proposta del CDSC onlus il Comune di Sant’Elia Fiumerapido ha voluto conferire all’insegnante Sabatino Di Cicco, in occasione del suo 85° compleanno, un riconoscimento “per il ruolo sociale e culturale che ha svolto e continua a svolgere verso la comunità santeliana”. La cerimonia si è svolta presso la sala consiliare del Comune ed è proseguita poi in Valleluce, luogo di residenza dello studioso, presso il Centro Diurno Anziani. La Laudatio è stata tenuta con affetto e commozione dal suo vecchio amico, e nostro vice presidente, Preside prof. Giovanni Petrucci. Ne riportiamo alcuni stralci. Da parte nostra rinnoviamo a Sabatino la nostra stima, con l’augurio che possa continuare ancora per molto tempo la sua preziosa opera di ricerca. Caro Sabatino, ti confesso che non avrei voluto prendere la parola al cospetto di tanti miei concittadini, specialmente in questa…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Emilio Pistilli Una pagina poco esplorata del dopoguerra cassinate riguarda l’assistenza all’infanzia abbandonata. Purtroppo un problema che toccò profondamente tutte le coscienze in ogni parte d’Italia divenne motivo di divisione e di calunnie reciproche, finalizzate all’azione politica. La distruzione totale di Cassino, il gran numero di morti e l’assenza di ogni mezzo di sostentamento furono il retaggio triste della guerra nei nostri territori. A tutto questo si aggiunse il flagello della malaria, che, ben a ragione, fu definito “l’altra battaglia di Cassino”1. A soffrirne maggiormente furono gli anziani ed i bambini. Per questi ultimi, in particolare, il dramma fu enorme: scalzi, denutriti, senza assistenza sanitaria adeguata, senza possibilità di istruzione, e, spesso, senza genitori. In tale contesto l’intervento delle organizzazioni umanitarie si rivelava indispensabile. Già nell’ottobre del 1944 – il fronte a Cassino era finito il 18 maggio precedente – le suore…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 di Emilio Pistilli Con la nomina del 20 settembre 2007 da parte di papa Benedetto XVI, l’abate Bernardo ha dovuto lasciare le antiche mura del monastero per assolvere al nuovo e prestigioso incarico di Arcivescovo di Gaeta, sede rimasta vacante per la rinuncia di mons. Pier Luigi Mazzoni per raggiunti limiti di età. Si tratta indubbiamente di una promozione – che potrebbe, chissà, preludere ad ulteriore avanzamento –, ma uscire da Montecassino dopo una permanenza di 54 anni e lasciare la diocesi per la quale si è a lungo e intensamente lavorato non è cosa facile da accettare; “al papa è impossibile dire di no” ha commentato egli stesso. Nel suo “lì amavo tutti …” c’è tutta l’amarezza per il distacco “immenso”, anche se Gaeta è a due passi. L’arcidiocesi di Gaeta è una sede certamente ambita da qualsiasi vescovo: fu elevata ad…

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. di Emilio Pistilli Anna Maria Arciero , La pelle degli umili, Tipogr. F. Ciolfi, Cassino, 2007; pagg. 160, f.to cm. 14×21; € 10.00 Grazio Antonio Ferraro , Cassino dalla distruzione della guerra alla rinascita nella pace – Una esperienza che si fa memoria, CDSC onlus, Tipogr. F. Ciolfi, Cassino 2007; pagg. 328 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; € 16.00 Giovanni Bartocci , C’ero anch’io. I miei ricordi della battaglia di Cassino, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino 2007; pagg. 48 illustr. col. e b./n., f.to cm. 17×24; s. pr Giuseppe Gentile , Provincia di Cassino. Cinquant’anni di proposte istitutive 1956-2006, CDSC onlus, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino, 2007; pagg. 112 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Giovanni Petrucci , Frazione (la) Olivella in Sant’Elia Fiumerapido, CDSC onlus – Associazione “Valle di Clia”, Comune di Sant’Elia Fiumerapido, Tipogr. Ugo Sambucci, Cassino 2007; pagg. 112 illustr. b./n., f.to cm. 17×24; s. pr. Grimoaldo…

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. Il Direttivo Emilio Pistilli Presidente Giovanni Petrucci Vice Presidente Alberto Mangiante Segretario Fernando Sidonio Tesoriere Giovanni D’Orefice Arturo Gallozzi Sergio Saragosa Guido Vettese Erasmo Di Vito Referente zonale Valle dei Santi Domenico Cedrone Referente zonale Valle di Comino Maurizio Zambardi Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2007 Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Cofrancesco Dino – Genova Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino D’Orefice Giovanni – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura e del Territorio, Università Cassino Del Greco…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 3 Il nostro socio benemerito Raffaele Varlese è venuto a mancare il 18 settembre scorso. I soci del cdsc onlus partecipano con dolore al lutto della famiglia varlese: è una grave perdita anche per tutti noi del Centro Documentazione e Studi Cassinati. Ci piace ricordarlo con le parole toccanti del suo amato fratello, nostro socio, avv. Guido. “Per Raffaele “Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo Di gente in gente, me vedrai seduto Su la tua pietra, o fratel mio, …” Ugo Foscolo “Homo Faber” Di Raffaele Varlese si può a giusto titolo dire che è stato uno delle colonne della società civile di questa nostra martoriata città che si ricostruiva giorno dopo giorno, in un’atmosfera fervida e povera, assillata dalle ristrettezze quotidiane, ma piena, appunto, di fervore, di sogni, di illusioni e di attesa di tempi migliori. Raffaele è stato la nostra pietra…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 Il 3 novembre 2007, nella sala-teatro del Comune di S. Donato V. C., si è tenuto il 1° Convegno sul Culto dei Santi in Valle di Comino, organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Genesi” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, col Centro di Cultura “Leonardo” e con l’Associazione Culturale “Casali Attici” di Casalattico. La manifestazione si è svolta per l’intera giornata e ha visto l’alternarsi di un consistente numero di studiosi delle tradizioni religiose della Valle. Gli argomenti trattati hanno mes- so in risalto le particolarità di alcune forme devozionali del territorio, con risvolti socio-antropici. Dopo i saluti del Sindaco Antonello Antonellis e dell’Assessore alla Cultura Carlo Rufo, la Prof.ssa Sonia Giusti, titolare della Cattedra di “Storia di Antropologia Culturale” dell’Università di Cassino, ha dato inizio ai lavori con l’argomento “Il prezioso corpo santo. Dimensione antropologi- ca della santità”. La studiosa ha posto l’accento sulle…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Emilio Pistilli La costruzione del nuovo monumento ai caduti di Cassino ha segnato la fine di quello vecchio, risalente all’immediato dopoguerra e che ormai era una presenza storica della nuova città. Fu inaugurato il 30 marzo 1947 dal Capo Provvisorio dello Stato, on. Enrico De Nicola, in visita a Cassino e Montecassino per il terzo anniversario della distruzione. In quel periodo era sindaco Gaetano Di Biasio. Il monumento era stato allestito in tutta fretta con materiali ricavati dalle macerie della città. I lavori, coordinati da Antonio Vano, dell’Ufficio Tecnico del Comune, furono eseguiti dagli operai comunali. Furono riutilizzati in larga misura i resti del vecchio monumento dell’anteguerra. I basoli furono tratti dalle rovine di via Riccardo da S. Germano, il basamento con le scritte e la colonna spezzata furono fatti dal marmista Rongione di Cassino, il quale realizzò vari altri monumenti come…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 Organizzati dall’Associazione Latium Adiectum Tra comunicazione scientifica e valorizzazione del territoriodi Cinzia Mastroianni Sabato 22 dicembre 2007 si è chiusa ad Anagni la prima fase dei Cenacoli di Storia dell’Arte, ideati e curati dall’Associazione Latium adiectum: complessivamente otto appuntamenti con sede itinerante (Anagni, Atina, Alatri), pensati come un punto d’incontro tra la conferenza e il salotto intellettuale, tenuti da studiosi che nell’ambito delle proprie ricerche hanno affrontato temi inerenti il Lazio meridionale. Il convivio intellettuale, piacevole ma costruttivo, di umanistica memoria, è la formula comunicativa scelta per veicolare i contenuti dello studio accademico in modo agile e interattivo. La prima fase della manifestazione, sviluppatasi in tre date, è stata ospitata nell’antico Palazzo Comunale di Anagni. Sabato 24 novembre 2007, la dottoressa Francesca Romana Moretti ha illustrato il tema “Nella solitudine e nel silenzio. La committenza artistica di una comunità francescana femminile nel XIII…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Giuseppe Marchetti* Premessa – Alle ore 5,30 antimeridiane del 12 febbraio 1883 nasce a Patrica, in provincia di Frosinone, Licinio Refice. Fu iscritto al n° 7 del registro comunale dei nati di quell’anno. Sei giorni dopo la nascita, il 18 febbraio, era battezzato nella sua parrocchia, la Collegiata di S. Pietro Apostolo, al quale furono imposti i nomi di Licinio, Goffredo, Clinio, Elpidio. Una “scintilla divina” era riposta nell’animo del giovane Licinio; e come si sarebbe accesa di quell’ardore del quale saranno pervase tutte le sue musiche? Non i grandi avvenimenti musicali e teatrali, privilegio delle grandi città, non fastose cerimonie liturgiche delle grandi Basiliche, ma forse solo il coro della Parrocchia….la Banda cittadina….saranno stati gli elementi rivelatori di quella “scintilla divina”. Era il 29 ottobre 1894 quando il giovane Refice varcò la soglia del Seminario di Ferentino. Passate le ferie estive…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Emilio Pistilli  Non è frequente trovare una pubblicazione dedicata al monastero di Montecassino e della quale nell’abbazia non si trovi traccia. Mi è capitato recentemente di imbattermi in un volumetto di appena 64 pagine a firma di Dino Provenzal, intitolato “Coenobium” e pubblicato nel 1918; il libro non è presente nella biblioteca cassinese, anche se è da presumere che vi fosse nell’anteguerra e che sia poi andato distrutto con i bombardamenti del 1944: da quella catastrofe si salvarono solo la biblioteca monumentale e il prezioso archivio, portati in salvo a Roma, mentre delle migliaia di volumi (oltre 50.000) appartenenti alla biblioteca privata dei monaci, finiti sotto le macerie, si salvarono ben pochi. La storia del Coenobium di Provenzal merita di essere raccontata; ma prima è opportuno ricordare che il nostro autore (Livorno 1877-Voghera 1972) appartiene di diritto alla storia letteraria d’Italia, sia…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 Ad un anno dalla scomparsa del nostro socio Luigi Serra Sabato 8 dicembre alle ore 11,30, nella chiesa di S.Giacomo Apostolo in Piumarola, si è tenuta una Santa messa in ricordo dei coniugi Luigi Serra e Maria Marsella. Per tale occasione la figlia Elena ha fatto ristrutturare le due vetrate artistiche, raffiguranti S. Benedetto e S. Scolastica, che erano state donate da Luigi e Maria nel 1994, in occasione del restauro della chiesa. In una cerimonia semplice e composta, a ricordo dei coniugi Serra, è stata affissa anche una targa nella quale si legge: LE VETRATE ARTISTICHE DI S. BENEDETTO E S. SCOLASTICA SONO STATE DONATE NEL 1994 DAI CONIUGI LUIGI E MARIA SERRA E RISTRUTTURATE NEL 2007 PER LORO VOLERE (108 Visualizzazioni)

. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Giovanni Petrucci Ad alcuni tornanti prima di giungere al centro del ridente e lindo paese di Valvori, alla sinistra, per una leggera altura fra olivi ben curati si apre un viottolo. Dicono che sia una mulattiera che partiva da S. Elia Fiumerapido, portava al Gallo in territorio di Vallerotonda e continuava poi per il Gallo Maggiore, in territorio di S. Biagio Saracinisco; ma noi pensiamo che sia un semplice tratturo, per la transumanza delle greggi che scendevano dalle Mainarde per il pascolo a valle. Ad un centinaio di passi, sulla sinistra, siamo costretti a fermarci dalla presenza di una cappella singolare, che dicono dedicata a S. Antonio. Pensiamo a S. Antonio da Padova di cui era molto viva la pietà religiosa dalle nostre parti; ma potrebbe anche trattarsi di S. Antonio Abate. La cappella attualmente è disadorna, aperta ai passanti che si…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Fernando Riccardi Qualche tempo fa, a Roma, nel ‘baby box’ del Policlinico Casilino, i medici hanno trovato un bimbo di tre mesi, sei chili di peso, in ottime condizioni di salute, pulito, lavato, con cappottino, tutina nuova e un cappello di lana blu in testa. Al fagottino che una mamma snaturata ha lasciato in quel contenitore riscaldato e collegato con un video alla vicina struttura ospedaliera, è stato dato il nome di Stefano. Il piccolo, poi, è stato trasferito nel reparto pediatrico del nosocomio e lì è iniziata, tra mille premure e attenzioni, la sua difficile vita di trovatello. Davvero una bella idea quella del ‘baby box’ soprattutto se si pensa che l’abitudine era (ed è ancora) quella di lasciare i neonati davanti al portone delle case oppure nei cassonetti della spazzatura, al freddo, alle intemperie e nella sporcizia, con gravi rischi…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Demetrio Cugliandro Demetrio Cugliandro, Mimmo per gli amici, giornalista originario di Villa S. Giovanni, emigrato in America, nel 1988 con un gruppo di 20 amici fondò il quotidiano “America Oggi” – l’unico in lingua italiana negli USA – che attualmente conta 50 giornalisti, per lo più italiani, e vende 50.000 copie al giorno. Era il 1943, all’imbrunire, quando il maresciallo Pietro Badoglio chiese l’armistizio per la cessazione della Seconda Guerra Mondiale da parte dell’Italia, accettato dal generale americano Eisenhower. Abbiamo festeggiato per un attimo, ma noi dell’11mo Reggimento artiglieria Divisione Mantova, comandante il colonnello Emilio Cavalli, demoralizzati e abbandonati a noi stessi, abbiamo vissuto il momento più tragico dall’inizio della guerra, dichiarata da Mussolini il 10 giugno 1940, alleati con Germania e Giappone, contro Francia, Inghilterra, Russia e Stati Uniti. Con il mio Reggimento eravamo stazionati in Calabria (provenienti da Alessandria), attendati…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Giovanni Petrucci Da appena una settimana era stata liberata Cassino, quando la famiglia di Lucia Marino – il marito Giovanni Di Mambro, si trovava negli Stati Uniti d’America dal 1938 –, tornò da Casalvieri, dove era stata sfollata durante le battaglie combattute nel Cassinate. Viveva nella sua casa di campagna, la terza scendendo dal curvone, in via Strettelle, dietro alla Chiesa di S. Sebastiano in Sant’Elia Fiumerapido, cercando di recuperare le masserizie che erano state sparse dai soldati per ogni dove. Erano giorni duri da vivere: mancava il pane e la credenza era vuota; né c’erano i negozi. Lucia ricorreva a tutti i mezzi per dare da mangiare ai suoi tre bambini: Antonio di dodici anni, Orazio di sette e Giuseppe di sei. In genere girava intorno alla casa, ma non trovava nulla, in quanto il sole aveva bruciato ogni stelo e…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Rocco Zani L’idea originaria lasciava presagire ben altri programmi. Non già – o non soltanto – la nudità rigorosa della scultura, oltremodo monumentale, bensì un modello architettonico ben più complesso e ragionevole all’interno del quale porre – o deporre – le anime innumerevoli di una memoria collettiva, duttile, rigenerante, imperdibile. Erano questi, per sommi capi, i grandi basamenti su cui edificare il sogno covato per decenni da Umberto Mastroianni. Su questa piattaforma storica e poetica sarebbe nato il Museo della Pace di Cassino. E avrebbe “popolato”, con le sue presenze, un territorio già ricco di storie epocali, di voci millenarie, di una cultura inimitabile fatta di incontri fra grandi, di conoscenza e confronto fra civiltà. Affidato all’architetto Maurizio Sacripanti, il progetto avrebbe dovuto sviluppare e definire un’ipotesi, quella mastroiannea, capace di identificarsi in una sorta di “luogo magico” in cui convogliare le…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Giovanni D’Orefice La città di Aquino nel mese di luglio scorso ha voluto tributare un omaggio ad uno dei cittadini più attivi dell’ultimo mezzo secolo scorso, Don Battista Colafrancesco. Conosciutissimo, anche negli altri centri della diocesi per la sua attività anche nel campo sociale e culturale, è vissuto fino a 91 anni. L’amministrazione comunale lo ha voluto ricordare con l’intitolazione di una strada, la stessa dove lui ha operato per tanti anni, nell’edificio dell’antico seminario dove ha svolto la sua missione, prima come rettore, poi come “operatore” socio-culturale, (l’edificio ha ospitato per tanti anni “l’asilo” infantile e il cinema “Giovenale”) poi come insegnante nella scuola media. È stata poi scoperta una lapide collocata sulla facciata della chiesa del civico cimitero; nella sala consiliare del Comune è stata allestita una mostra fotografica sui momenti salienti della sua vita. Il sindaco di Aquino, Antonino…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Erasmo di Vito I quasi cento anni di storia della Tipografia Sambucci iniziano con la dura emigrazione degli Anni Venti e passano attraverso il ritorno nella terra natia, l’inizio dell’attività, la distruzione bellica, la successiva ripresa ed il consolidamento della fine del Millennio. Una storia che prende il via nel 1920, quando Pasquale Sambucci, a 21 anni, decide di emigrare in America, Boston, per dare una svolta ad una vita di montagna che assicurava solo la continuazione di una vita agreste ed umile per la sua famiglia, le cui radici sembrano risalire addirittura al 1531, in Ungheria, dove nacque tale Joannes Sambucus medico e storico. Inizia a lavorare in una fabbrica di caramelle, e per andarci passava davanti ad una tipografia con macchine a pedale; il rumore che da essa proveniva si trasforma subito, per lui, in un richiamo profondo, ossessivo, quasi…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 4. Dopo la nomina di Bernardo D’Onorio, già abate ordinario di Montecassino e vescovo di Minturno, ad arcivescovo di Gaeta, la comunità monastica di Montecassino il 25 ottobre ha eletto il suo nuovo abate, Pietro Vittorelli, 191° successore di S. Benedetto, quinto col nome Pietro. La conferma da parte del Santo Padre Benedetto XVI è avvenuta il 13 novembre, festa di Tutti i Santi Monaci, ed è stata resa pubblica il 17 novembre successivo con una breve ma solenne cerimonia nella sala capitolare del monastero; ne riportiamo i momenti salienti descritti in un comunicato ufficiale dall’abbazia. “Sabato 17 novembre 2007 alle ore 12.00, nella Sala Capitolare dell’Abbazia di Montecassino, secondo l’antico cerimoniale, alla presenza della comunità monastica, del clero diocesano, dei religiosi e delle religiose della diocesi, dei rappresentanti laici dei gruppi e movimenti ecclesiali diocesani, delle autorità cittadine ed anche dell’Arcivescovo di Gaeta Mons.…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Luisa Grossi La collana del CDSC si è arricchita di un altro volume, “La Frazione di Olivella in Sant’Elia Fiumerapido”, scritto da Giovanni Petrucci, pubblicato in collaborazione con l’associazione Onlus “Valle di Clia”, che è proprio il nome originario della frazione di Olivella. Si tratta della prima opera monografica sulla estesa frazione, territorio compreso nella vallata a confine tra S. Elia e il comune di Belmonte, terra ricca di storia e di tradizione. Il libro è stato presentato il 9 dicembre scorso presso la sala parrocchiale della frazione, alla presenza dell’autore, Giovanni Petrucci, del presidente della Valle di Clia, Pasquale Serra, e dell’architetto Giuseppe Picano, che ne ha curato la relazione in una sala gremita di pubblico e autorità politiche, civili, militari e religiose. Il libro di Petrucci, avvalendosi di riferimenti storici e fonti documentarie di prima mano, ricostruisce meticolosamente la storia…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 4. Il 29 novembre scorso nella sala Restagno del Comune di Cassino è stato presentato il libro del socio Giuseppe Gentile, “Provincia di Cassino. Cinquant’anni di proposte istitutive: 1956-2006”, edito dal CDSC onlus. Il libro è una rivisitazione storica delle innumerevoli proposte di legge per istituire una provincia nel basso Lazio, proposte che, per responsabilità oggettiva dei politici del territorio, preoccupati di conservare il patrimonio di voti nei rispettivi collegi elettorali – come si evince dal libro stesso –, non hanno mai sortito effetto alcuno, nonostante vi fossero tutti i requisiti di carattere economico, sociale, storico e geografico per una autonomia provinciale. Proprio in considerazione di ciò Emilio Pistilli, nella sua presentazione al testo, definisce la storia dei molteplici tentativi “storia di un sogno” mai realizzato. Gentile nel suo libro raccoglie tutte le proposte istitutive del dopoguerra e le pubblica integralmente con le relazioni allegate,…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 4. “Costantino Jadecola ci offre con questa sua ultima ‘fatica’ (che non va intesa solo nel senso di fatica letteraria o storica, di studio e indagine, ma anche nel senso fisico del termine, perché è veramente una ‘fatica’ leggere, interpretare, studiare, analizzare ciò che è scritto sui documenti, riportato con la terminologia, la grafia, il modo di scrivere e il linguaggio corrente e quello burocratico dell’epoca) due fotografie della sua tanto amata Aquino. Due fotografie, due istantanee di Aquino scattate in due date precise: 1752 e 1812. Una vera e propria fotografia dell’assetto sociale e urbano del comune”. Ha esordito con queste parole il dott. Gaetano De Angelis Curtis dell’Istituto di storia regionale dell’Università degli Studi di Cassino nel presentare il libro di Costantino Jadecola “Il paese dei ‘bracciali’” aggiungendo appena dopo che, “ancora una volta, la perseveranza, la tenacia e la costanza di Costantino…

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Studi Cassinati, anno 2007, n. 4. Il 26 ottobre scorso, presso l’Aula Pacis dell’Università di Cassino è stato presentato il libro “Cassino, dalla distruzione alla rinascita nella pace – Una esperienza che si fa memoria”, di Antonio Grazio Ferraro, edizione CDSC onlus, con presentazione di Emilio Pistilli. L’autore, più volte sindaco di Cassino, nonché già presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, narra, a distanza di oltre 60 anni, le sue tristi esperienze di guerra durante la battaglie della Linea Gustav. Egli, a quei tempi poco più che sedicenne, ha vissuto quel periodo dalla parte degli avamposti tedeschi perché preso in forza e costretto a lavorare per l’allestimento delle difese lungo il fronte. Per tale motivo la sua testimonianza è particolarmente importante: mentre la memorialistica di guerra, che si è particolarmente sviluppata negli ultimi anni, ci mostra le strategie belliche, se scritta testimoni militari, e il sacrificio della popolazione civile, se scritta…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Lucio Meglio È stato presentato lo scorso 14 dicembre presso la sala conferenze S. Tommaso D’Aquino del Vescovado di Sora, l’ultimo lavoro del Prof. Ottavio Cicchinelli, dal titolo “La scuola primaria nella Diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo”. Il volume, frutto di un approfondito lavoro di ricerca d’archivio, indaga con la lente scrupolosa dello storico, il faticoso cammino del processo di alfabetizzazione nella Diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo agli inizi dell’800. Lo studio, supportato da una vasta documentazione, penetra con finezza nello spirito del tempo. Oltre ai documenti vengono riportate testimonianze dei rapporti che coinvolgevano le persone in carne ed ossa nell’espletamento delle loro mansioni. Ne viene fuori un ricco affresco che partendo dalle vicende della scuola diventa una reale descrizione della società preunitaria nella Diocesi sorana. Hanno preso parte alla presentazione del libro il Vescovo diocesano mons. Luca Brandolini, il…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Gaetano De Angelis Curtis Attualmente il territorio italiano risulta diviso amministrativamente in venti regioni (di cui quindici a statuto ordinario previste dalla Costituzione o da successive leggi costituzionali, come il Molise, separato dall’Abruzzo nel 1963, e cinque a statuto speciale), e 110 province (compresa la Val d’Aosta e quelle attivate recentemente in Sardegna). Al momento della proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861) il territorio italiano era ripartito in 59 province1. Con la vittoriosa conclusione della III guerra d’indipendenza del 1866, che comportò l’annessione del Veneto, del Friuli e della restante parte della Lombardia, vennero create nove nuove province, salite a dieci dopo la breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e la definizione della “questione romana”, con la costituzione della circoscrizione amministrativa della capitale italiana, coincidente con l’intero territorio dell’allora regione Lazio2. Le annessioni territoriali successive alla prima guerra mondiale…

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. Studi Cassinati, anno 2007, n. 4 di Amerigo Iannacone Di notevole interesse è risultato il convegno sul tema “Il dialetto tra passato e futuro” tenuto a San Pietro Infine, il 28 dicembre scorso. Relatori Aldo Cervo, Amerigo Iannacone, Giuseppe Napolitano, Antonietta Perrone, e Maurizio Zambardi, che hanno affrontato il tema da angolazioni diverse ma tutti con competenza e coinvolgendo il pubblico. Ne è scaturita la comune convinzione che il dialetto ha una sua precisa funzione di conservazione dell’identità delle comunità locali, oltre ad avere una sua forza espressiva e una sua immediatezza che non è sempre convogliabile nella lingua. Il diletto va quindi considerato un codice di comunicazione di una comunità locale, la lingua nazionale è il codice di comunicazione fra comunità locali diverse e quindi per tutta la nazione, una lingua soprannazionale, che potrebbe essere l’esperanto, sarebbe da affiancare alla lingua nazionale per la comunicazione internazionale. Nell’occasione è…

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. di Emilio Pistilli Popoli dell’Italia antica, Gentes fortissimae italiae Samnium, Latium et Campania. Le antiche città scomparse, Atti del 2° convegno, San Vittore del Lazio 28 ottobre 2007, Associazione culturale “Italia Numismatica”, quaderno II, 2007, Centro di Studi Storici “Saturnia”, Historia XVII, Tipogr. Graficart, Formia LT; pagg. 284 illustr. b/n., f.to cm. 17×24. Cedrone D. – leone l. (a cura di), San Donato 1920-1960, Archivio fotografico prof. L. Cucchi, Associazione “Genesi” 2007, Tipogr.; pagg. 118 illustr. b./n., f.to cm. 23×21; s. pr. D. Luigi Casatelli, Benedetto Aloisi Masella, Camerlengo. Diplomatico di Cristo, Presentazione Maria Crescenza Carrocci, Socogen Edizioni, Tipogr. Graficart 2007; pagg. 84 illustr. col. E b./n., f.to cm. 22×24; s. pr. Cesare Crova, Insediamenti e tecniche costruttive medievali. Il Latium adiectum e la Terra Laboris, Archivio Storico del Lazio Meridionale, “Monografie” 1, Montecassino 2006, Tipogr. Arti Grafiche Caramanica, 2005; pagg. 256 + 8 tavv. f. t., illustr. b./n,…

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. Il Direttivo Emilio Pistilli Presidente Giovanni Petrucci Vice Presidente Alberto Mangiante Segretario Fernando Sidonio Tesoriere Giovanni D’Orefice Arturo Gallozzi Sergio Saragosa Guido Vettese Erasmo Di Vito Referente zonale Valle dei Santi Domenico Cedrone Referente zonale Valle di Comino Maurizio Zambardi Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2007 Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Cofrancesco Dino – Genova Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino D’Orefice Giovanni – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura e del Territorio, Università Cassino Del Greco…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Fernando Riccardi Il brigantaggio post-unitario, fenomeno molto complesso determinato da un coacervo inestricabile di cause sociali, economiche, ambientali, politiche, ideologiche e culturali, non puó essere ridotto, sic et simpliciter, all’esplosione incontrollata e inarrestabile dei più bassi istinti delinquenziali. Non tutti i briganti furono assassini, ladri e grassatori. Qualcuno, anzi, più di qualcuno, in quel drammatico decennio che seguì l’unificazione della Penisola, decise di ribellarsi per un motivo ben più nobile: difendere la terra ma, soprattutto, la dignità oppressa e calpestata dagli invasori provenienti dal nord. Certo, non tutti furono eroi, così come non tutti furono briganti. Non mancò chi, profittando della situazione di grande confusione e di incertezza, badò solo ai suoi interessi, spesso torbidi, senza provare pulsioni ideologiche o palpiti patriottici. Ridurre, però, quel nutrito stuolo di legittimisti che giunsero da ogni parte d’Europa per sostenere la lotta contadina che infuriava…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 Una Redazione rinnovata. Con l’inizio dell’ottavo anno di vita Studi Cassinati rinnova il suo comitato di redazione con l’inserimento di valenti studiosi della storia del nostro territorio, come Domenico Cedrone, Erasmo Di Vito, Costantino Iadecola, Fernando Riccardi, che affiancano i già ben “collaudati” Giovanni Petrucci, vice Direttore, Alberto e Marco Mangiante, Fernando Sidonio e Maurizio Zambardi, oltre, naturalmente, il Responsabile Giovanni D’Orefice e il sottoscritto. Si spera, in tal modo, di migliorare ulteriormente la qualità del Bollettino assicurando una maggiore sorveglianza sui contenuti storici e potenziandone l’interesse a vantaggio dei lettori. Colgo l’occasione per esprimere la mia piena gratitudine agli amici della vecchia Redazione, con i quali si è lavorato con serenità, scrupolo e impegno costante: è grazie ad essi che Studi Cassinati è apprezzato e ricercato dai nostri lettori, che, va detto, aumentano di giorno in giorno. La nostra presenza autorevole –…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 dell’Associazione Latium Adiectum Seconda e terza fase ad Atina e Alatri, tra archeologia romana e arte medievale Dopo la prima fase, ospitata ad Anagni, i Cenacoli di Storia dell’Arte, ideati e curati dall’Associazione Latium Adiectum, si sono spostati ad Atina, dove la dott.ssa Maria Giudici, archeologa ed epigrafista, ha tenuto due interventi. Il primo (9 febbraio 2008), dal titolo “Forme di sepoltura nel Lazio meridionale. Classi di monumenti decorati con fregio dorico”, si è occupato delle sopravvivenze di alcuni monumenti funerari, databili tra II-I secolo a.C., situate nella Valle di Comino e nel Sorano ed ha visto, al fianco della relatrice, la partecipazione della dott.ssa Alessandra Tanzilli, Direttore scientifico del Museo della media valle del Liri di Sora, che ha approfondito alcuni aspetti concernenti i sistemi funerari attestati nel territorio sorano, con un intervento dal titolo “Sparsa ac disiecta membra. Aree e monumenti…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Maurizio Zambardi In località Santa Maria del Piano, nel territorio di San Pietro Infine, ai margini di un terreno a est di un viottolo di campagna1, a seguito di una profonda aratura effettuata con mezzi meccanici è venuto recentemente alla luce un blocco calcareo di forma cilindrica spezzato alle due estremità, riconducibile ad un cippo miliare2. Il frammento di miliare ha un diametro di 50 cm. ed un’altezza media pari a 40 cm. Nel lato basso fratturato è evidente una piccola cavità emisferica che si raccorda alla superficie esterna del cippo tramite una cavità della grandezza di una mano. Il tutto sembra realizzato per assolvere ad una funzione ben specifica. È ipotizzabile infatti che il miliare sia stato riutilizzato come thesaurus. Nella cavità emisferica sono anche evidenti i resti di una malta biancastra contenenti piccoli frammenti di laterizio, che inducono ad ipotizzare…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Maurizio Zambardi Foto e apografo del frammento di epigrafe rinvenuto nei pressi del“Torrione”, Santa Maria del Piano, realizzato da Maurizio Zambardi.. In località Santa Maria del Piano nella Valle di San Pietro Infine, a un centinaio di metri a sud della massicciata ferroviaria Venafro-Rocca D’Evandro, sono ancora evidenti i resti di un’antica struttura denominata “Il Torrione”1. Nelle sue immediate vicinanze il terreno, specie quando è arato, presenta una fitta concentrazione di materiale sparso, riconducibile a strutture murarie ridotte in frantumi, quali mattoni in laterizio, cubilia in tufo, grumi di malta, ed anche resti di tegole e ceramica varia. Tra questo materiale, alla fine degli anni ottanta, fu rinvenuto da un contadino del posto anche un frammento di epigrafe in calcare. Il frammento, che si trovava a pochi metri dal tratto della Via Latina, è andato purtroppo disperso ma lo scrivente ebbe modo…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Ferdinando Corradini I rapporti fra la media Valle del Liri e la odierna Italia meridionale datano molto indietro nel tempo. Sappiamo, infatti, che nel 354 a.C. fra i Romani e i Sanniti fu concluso un trattato con il quale i due popoli delimitarono le rispettive sfere di influenza. Per quanto riguarda la valle latina, tale “lottizzazione” prese a riferimento il Liri: a destra del fiume fu lasciata mano libera ai Romani; a sinistra ai Sanniti: fu così che centri quali Cassino, Atina, Fregellae e Arpino finirono sotto il controllo delle genti del Sannio1. Nel I secolo d.C. Augusto divise l’Italia in province anzi in regiones; la I, denominata Latium et Campania, andava all’incirca da Roma a Salerno e aveva quasi al centro la valle del Liri-Garigliano2. Com’è noto, l’unità politica della penisola si ruppe nel 568 allorché in Italia giunsero i Longobardi,…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Vito Mancini “Egregio direttore, la lettura dell’articolo ‘Le brigantesse: drude o eroine’ pubblicato nel n. 3 di codesta rivista, mi ha riportato indietro nei miei ricordi di vecchie letture sul brigantaggio meridionale. Ne è venuto fuori un articoletto sulle drude dei briganti nostrani che credo farà piacere portare a conoscenza dei lettori della nostra rivista, se crede”. Molto è stato detto e scritto sul brigantaggio che imperversò nell’Italia Meridionale nel quinquennio 1860-65. Il fenomeno è stato esaminato in tutti i vari aspetti. Esso ha origini molto lontane nel tempo, dovuto quasi sempre a momenti di crisi profonde dello stato e della società; si puó dire che esso ha avuto carattere endemico originato dal sistema feudale. Manifestatosi sin dai tempi del dominio angioino e aragonese, latente negli anni, si diffuse dapprima nel 1799 (Frà Diavolo, Sciarpa, Mammone, Pronio), poi durante la Repubblica Romana,…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Alceo Morone “Il Regno di Napoli in prospettiva”1 è un’opera scritta dall’Abate Giovan Battista Pacichelli, pubblicata postuma nel 1703. L’opera si compone di tre volumi che contengono la descrizione di 148 città del Regno di Napoli divise nelle dodici province e distinte in carte geografiche con numerose vedute. La descrizione contiene Origini, Antichità, Arcivescovati, Vescovati, Chiese, Collegi, Monasteri, Ospedali, Edifici famosi, Palazzi, Castelli, Fortezze, Laghi, Fiumi, Monti, Nobiltà, Uomini illustri, Armi e Santità, Corpi e Reliquie di Santi. Riporta anche la numerazione dei fuochi e dei regi pagamenti. Il primo volume inizia con una descrizione generale del Regno di Napoli. Alla fine del terzo volume vi è un’appendice cronologica con: Elenco dei sommi Pontefici e Cardinali nati a Napoli e nel Regno. Dominazioni dopo la caduta dell’Impero romano. Cronologia dei duchi e principi di Benevento Principi di Benevento Principi e conti di…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Costantino Jadecola “Un evento straordinario”, ha definito l’apertura del ponte sospeso sul Garigliano il prof. Cosmo Damiano Pontecorvo, noto studioso delle cose del Golfo. Nonostante ciò, però, essa è stata a beneficio solo di un esiguo numero di persone, in gran parte simpatizzanti, e spesso nostalgici, dell’antico Regno del Due Sicilie e dei Borbone, naturalmente quanto mai orgogliosi di essere al cospetto di quel capolavoro della “napolenatissima ingegneria ottocentesca” che è il ponte sospeso a maglie di ferro sul fiume Garigliano – 75,66 metri di lunghezza e 5,82 di larghezza, quattro sfingi faraoniche a protezione dei due accessi, caratterizzati anche dalla presenza di colonne “egittizzanti” – ovvero, come loro dicono, il “Real ponte ferdinandeo” o, per dirla con lord Byron, “il ponte della fate”. Realizzato nel 1832 su progetto dell’ingegner Luigi Giura, nel contesto della Seconda guerra mondiale il ponte venne distrutto…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Palma Nardone Nei locali della Biblioteca Comunale di Atina si puó ammirare una grande targa in bronzo che nel 1912 tutta la cittadinanza offrì, con pubblica sottoscrizione, al benemerito restauratore del teatro comunale di Atina, Giuseppe Visocchi. Discendente da una famiglia ricca di nobili tradizioni dalla quale ereditò la dedizione al lavoro e al bene, Sindaco della città per un trentennio, dal 1894 al 1930, egli riconobbe giustificata la richiesta degli atinati che desideravano una sala adatta a pubbliche conferenze, a teatro, a scopo educativo e ad altro. Considerato che avevano soltanto l’aula consiliare e l’aula destinata alle classi IV e V elementare che per le disposizioni in corso non poteva essere adibita ad usi estranei al pubblico insegnamento e che le ristrette condizioni finanziarie del Municipio impedivano la realizzazione dei lavori di restauro della sala del teatro comunale sita nel palazzo…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Ruvo Lucio Meglio Sono molti, e a volte troppo spesso dimenticati, gli uomini illustri a cui, nel corso dei secoli, l’antica Terra di Lavoro ha dato i natali. Operanti in terre lontane il loro legame con la terra madre non è venuto mai meno, ed è giusto con il passare degli anni tramandarne e conservarne la memoria. Il 16 settembre 1721 nasce a Pescosolido Pietrangelo Ruggieri, figlio di Gerolimo e Orsola Lecce. Trascorsa serenamente la fanciullezza nel suo paesino natale, si reca nel Seminario di Sora per intraprendere gli studi classici, prima di trasferirsi a Roma per gli studi teologici superiori. Vivace nei giudizi, sempre gentile nei rapporti umani, retto nei costumi, alto nello spirito cristiano, piacevole e dotto nel conversare, impostò la sua vita sacerdotale nell’educazione dei giovani e nella predicazione alle genti. “Venite filii audire me si moveam Domini docebo…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Luigi Palombo Nato ad Atina nel 1889 – discendente dell’illustre Marcantonio Palombo (ca. 1575-1640), l’autore della Ecclesiae Atinatis Historia, pubblicato nel 2000 dalla Biblioteca Vaticana –, studiò ad Arpino e dopo la licenza liceale si diede alla carriera militare. Troviamo durante gli anni di guerra 1915-1918 il Capitano Pietro Palombo sul fronte del Pasubio, confine allora tra Austria e Italia ove furono sanguinose battaglie. Il Pasubio fu occupato fin dal 24 maggio 1915 da reparti italiani. Gli austriaci si accanirono senza successo contro le linee italiane. Negli anni successivi 1916-1917 gli italiani si fortificarono ulteriormente per cui il gruppo montuoso rimase sempre ben saldamente in nostro possesso proteggendo da ogni sorpresa di un eventuale sfondamento che avrebbe determinato una presa alle spalle delle armate italiane. Il conflitto terminò dopo circa 3 anni e mezzo con la vittoria italiana ma col sacrificio di…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Fernando Riccardi L’articolo pubblicato di recente da Marcello Gelfusa (‘La Provincia’, n. 14/2008) avente ad oggetto la vicenda che ha visto protagonista il signor Remo Tagliaferri merita di essere approfondito. Già qualche anno fa ci siamo occupati dell’argomento: lo stesso Tagliaferri, vispo ultranovantenne abitante a Salerno, rilasciò al collega Gelfusa una intervista nella quale ricostruiva a grandi linee ciò che aveva fatto nel settembre del 1943 (‘Corriere del Sud Lazio’, n. 23/2003). La storia è ormai nota. Vale, però, la pena di ripercorrerla sinteticamente. Remo Tagliaferri, classe 1916, nativo di Collepardo, agente di pubblica sicurezza, fin dal 1939 era tra le guardie (12 carabinieri e 15 poliziotti con 3 sottufficiali) preposte alla sorveglianza del campo di internamento di Campagna, località del salernitano molto vicina ad Eboli. Il campo allestito in due vecchi conventi, (S. Bartolomeo, oggi sede del museo civico, e Immacolata…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di  Maurizio Zambardi Una croce di pietra si erge da una lapide che, seminascosta da ginestre e fiori di montagna, osserva solitaria la silente valle di San Pietro Infine e i verdi monti che le fanno corona. Posta a pochi metri dall’entrata di una cava di breccia, su uno spuntone di roccia ai bordi di una vecchia strada, oggi percorsa solo da poche persone del posto, è stata ricomposta qualche anno fa con del filo di ferro dalle mani caritatevoli di un giovane sampietrese che l’aveva trovata spezzata. Una croce, quindi, unica testimonianza di un tragico evento che recise la vita di un uomo e cambiò per sempre quella dei suoi cari. Incisa nella pietra la scritta: “Capitano Guido Petracca”, con due date distanziate tra loro da 38 anni: “N. 10-12-1909 – M. 16-5-1947”. Per anni la lapide ha dato nome al luogo…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Alberto Mangiante Lungo la Provinciale che da Cassino conduce a Caira, subito dopo l’ormai fatiscente deposito di artiglieria conosciuto comunemente come ex-concentramento, si possono .vedere tra la vegetazione incolta i resti di un piccolo complesso fortificato . È tutto quello che rimane di un bunker costruito dai Tedeschi lungo la Linea Gustav durante la II Guerra Mondiale. La stessa struttura è ritratta in una foto scattata dagli Americani l’8 Febbraio 1944 sul cui retro è una descrizione del bunker: “bunker tedesco mimetizzato fatto di ferro, cemento e legname pesante da costruzione, situato tra le città di Cairo e Cassino immediatamente dietro la Linea Gustav”. Il proprietario del terreno è d’accordo per una sua conservazione e manutenzione. Sarebbe opportuno che almeno il Comitato per le celebrazioni del Sessantennale si occupasse del bunker e lo inserisse nel “Percorso della Memoria” che sta progettando. (586…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Patrizia Patini Nel mio libro dal titolo: “Atina, Artigianato, Tradizioni Popolari e Cannardizie” a cura del Centro Studi Saturnia Atina – Tipografia Pontone 2002 – Cassino, ho ripreso alcune notizie sul fagiolo Cannellino di Atina. Mi sono accorta che questo particolare prodotto aveva rivestito una fondamentale importanza per oltre 200 anni, infatti già nei primi dell’Ottocento veniva classificato come legume tipico dell’Alta Terra di Lavoro. La sua ricostruzione cronologica mi ha resa consapevole dei dati sostanziali che riguardavano la rendita nei mercati in rapporto all’economia del territorio; ma, soprattutto, mi ha aperto gli occhi sulla prospettiva culturale che è stata ampiamente riconosciuta al cibo, quale mezzo di responsabilità per la formazione e la comunicazione sociale. Entrare nel merito territoriale di un prodotto come il Cannellino di Atina significava esaminare la vita dei suoi coltivatori e consumatori evidenziando anche gli usi e i…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Grimoaldo Di Sotto A fronte della vastità dell’indagine attraverso sette secoli dell’iconografia tomista, queste sintetiche ed incomplete citazioni rappresentano una limitatissima parte, quasi una sorta di toccata e fuga, da cui sono escluse opere di grafica e di illustrazione devozionale. Gli stessi Domenicani, e di questo ho avuto conferma in un colloquio con Abelardo Lobato, non hanno mai effettuato una ricerca completa ai fini iconologici e iconografici sull’Aquinate. Le prime raffigurazioni di San Tommaso d’Aquino le troviamo, all’inizio del XIV secolo, in alcuni codici miniati: Codice vat. lat. 735, membranaceo, Summa theolologiae: prima secundae. Lettera iniziale color viola con fregi e fogliame color azzurro; al centro di un circolo color arancio, su fondo dorato vi è San Tommaso nimbato con la mano destra alzata. Codice vat. lat. 783, membranaceo, Summa theolologiae: secunda secundae. San Tommaso seduto in cattedra, davanti ad un leggìo,…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Costantino Jadecola Del problema potrebbe interessarsi il programma televisivo “Chi l’ha visto?” sperando, con ciò, di poter finalmente sapere dove reperire Gente di Ciociaria, il volume di Ugo Iannazzi ed Eugenio Maria Beranger al quale sono state sin qui dedicate importanti presentazioni (ed altre ancora ne sono in programma) e del quale molto si parla, articoli a parte, attraverso manifesti, depliants ed anche con una “guida breve” che, oltre che al pregevole volume, lo è anche all’omonimo museo antropologico realizzato ad Arce, ma ancora chiuso al pubblico per via di sconsiderati atti vandalici commessi al suo interno dai soliti ignoti. Insomma, la curiosità è grande. Non potendo, però, parlare del libro, del suo costo di stampa (si parla di svariate decine di migliaia di euro) e del suo sicuramente interessante contenuto, sarà il caso, allora, di soffermarci sul suo titolo ed anche…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Giovanni D’Orefice Il Comitato Celebrativo della Battaglia di Montecassino, istituito con D. M. nel 2001, in un struttura messa a disposizione dal Comune di Cassino, ha realizzato un museo polimediale denominato Historiale, che vuole essere luogo di memoria e di monito della tragica storia del 1943-1944 per tutti i comuni che furono coinvolti nel fronte di combattimento della famigerata “Linea Gustav”. L’Historiale Il progetto Museo Historiale è stato opera dell’Officina Ramabldi , ed è stato possibile grazie all’impegno lungimirante di una parte dei fondi messi a disposizione dal Ministero dei Beni e dell’Attività Culturali per le celebrazioni del Sessantennale della Battaglia nel 2004; poi, con un successivo finanziamento è stato possibile procedere al completamento della struttura e alla progettazione del Gran Percorso della Memoria. Attualmente è in fase di costituzione una Fondazione mista pubblico-privato finalizzata alla gestione e soprattutto al potenziamento delle…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Emilio Pistilli La Banca Popolare del Cassinate si appresta a celebrare mezzo secolo di attività a Cassino. A dire il vero il 50° anniversario si sarebbe dovuto ricordare due anni fa, ma l’attesa per la sistemazione della nuova sede in Corso della Repubblica (ex cinema “Moderno”) ha fatto slittare le cerimonie ufficiali. Perché ne parliamo su Studi Cassinati? Per due buoni motivi: l’istituto ha favorito ed accompagnato la rinascita e lo sviluppo economico di Cassino e del Cassinate dopo il disastro della seconda guerra mondiale, senza trascurare, con le sue – a volte decisive – sponsorizzazioni, le attività culturali, sportive e sociali in genere. L’altro motivo è legato ad una figura anch’essa fondamentale nel quadro della ricostruzione di Cassino e del suo territorio, il senatore Pier Carlo Restagno, che, oltre ad essere stato sindaco della Città Martire per un decennio, fu il…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Patrizia Patini Non sono molte le occasioni per incontrare l’Abate di Montecassino che ha un’agenda ricchissima di appuntamenti, ma alla richiesta di ricevere una rappresentanza del Centro Documentazioni Studi Cassinati ha prontamente risposto con un’udienza per il giorno 14 gennaio alle ore 10,30. La delegazione, composta dal Presidente Giovanni Petrucci, Patrizia Patini, Sergio Saragosa, Guido Vettese, Emilio Pistilli, Fernando Sidonio, Alberto Mangiante, Arturo Gallozzi e Giovanni D’Orefice, ha ritenuto opportuno presentarsi, a nome di tutti i soci del CDSC, con un piccolo omaggio: una torta di benvenuto ed alcuni prodotti tipici del territorio. Don Pietro Vittorelli è stato molto cortese nei confronti dell’Associazione perché ha riconosciuto l’impegno costante e la passione che tutti i soci coltivano per il territorio del Cassinate; inoltre ha constatato la lealtà intellettuale degli studiosi locali che, con saggio e dovuto interesse, non hanno mai trascurato d’inserire notizie…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 di Emilio Pistilli Il 16 gennaio scorso è stato inaugurato il nuovo monumento ai caduti di Cassino all’interno del quale è collocato il “Muro del Martirologio” della Città Martire. L’opera, progettata dall’arch. Giuseppe Picano, è stata realizzata dal club Lions di Cassino. La cronaca dell’inaugurazione L’inaugurazione è stata fatta dall’On. Emidio Casula, sottosegretario di Stato alla Difesa alla presenza di s. e. Pietro Vittorelli, abate ordinario di Montecassino, che ha benedetto il monumento e celebrato una messa in suffragio delle vittime di guerra, del sindaco di Cassino dott. Bruno vincenzo Scittarelli, del direttore internazionale del Lions Club, prof. Ermanno Bocchini, del presidente del Lions Club di Cassino, dott. Vincenzo Martino, del presidente CDSC onlus, prof. Giovanni Petrucci, dell’autrice del progetto del Muro del Martirologio, arch. Olga Moskvina, e dei sindaci dei comuni del Cassinate, ex combattenti con i labari, autorità militari, rappresentanze delle…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 1 Grande successo ha riscosso la mostra fotografica sulla funivia dell’anteguerra allestita dal CDSC onlus nella “Sala S. Benedetto” della parrocchia di S. Antonio da Padova in corso della Repubblica, con la collaborazione della parrocchia stessa e del parroco d. Benedetto Minchella. Circa tremila visitatori hanno affollato la sala tra il 1° e il 10 febbraio scorso; numerosi di essi sono tornati più volte a rivedere le immagini della vecchia funivia, segno dell’interesse suscitato dalla mostra. Quel manufatto è ancora ricordato con nostalgia dai Cassinati anziani; ma non è mancata la curiosità di coloro che non lo hanno conosciuto di persona, visto che ora si parla di una cabinovia che dovrebbe svolgere le stesse funzioni. Ad arricchire la mostra c’è stata la pubblicazione del catalogo, con tutte le immagini esposte in sala – molte di esse inedite – ed un prezioso corredo storico. A…

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. di Emilio Pistilli Réginald Grégoire, Storia e Agiografia a Montecassino, a cura di Faustino Avagliano, Saggio introduttivo di Massimo Oldoni, “Biblioteca della Miscellanea Cassinese”, 12, prima ristampa, Montecassino, 2007; pagg. 301, f.to cm. 17×24; ISBN 88-8256-512-2; s. pr. Angelo De Santis, Il Vescovado di Minturno – Con presentazione e saluto di Don Gaetano D’Auria al Vescovo di Minturno Mons. Pier Giuliano Tiddia in occasione della visita del 31 agosto – 1 settembre 1975, Prefazione alla ristampa di Don Elio Persechino, Saggio introduttivo di Cosmo Damiano Pontecorvo, Ristampa a cura della Parrocchia di S. Pietro Apostolo di Minturno, Patrocinio de “Il Golfo”, Scauri 2007; pagg. 18 illustr. b./n. f.to cm. 15×21; s. pr. Raffaele Castrichino, Gli antichi Episcopati di Minturno e Traetto– Con presentazione e saluto di Filippo Fonti al Vescovo di Minturno Mons. Pier Giuliano Tiddia in occasione della visita del 31 agosto – 1 settembre 1975, Prefazione alla…

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. Il Direttivo Giovanni Petrucci Presidente Patrizia Patini Vice Presidente Alberto Mangiante Segretario Fernando Sidonio Tesoriere Giovanni D’Orefice Arturo Gallozzi Sergio Saragosa Guido Vettese Erasmo Di Vito Referente zonale Valle dei Santi Domenico Cedrone Referente zonale Valle di Comino Maurizio Zambardi Referente zonale nord Campania e Molise ELENCO DEI SOCI 2008 Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Cofrancesco Dino – Genova Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino D’Orefice Giovanni – Cassino Dart, Laboratorio di Documentazione, Analisi, Rilievo dell’Architettura…

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Studi Cassinati, anno 2008, n. 2. Cosa certamente meritoria è l’aver dedicato una strada comunale all’insigne studioso benedettino Angelo Pantoni. Le sue scrupolose ricerche, le sue numerose pubblicazioni, fondamentali per la conoscenza dell’arte e della storia della Terra Sancti Benedicti, i suoi preziosi elaborati che hanno consentito la ricostruzione di Montecassino all’insegna del “com’era, dove era”, le sue eccezionali doti umane e culturali lo hanno posto tra i grandi del XX secolo cassinese. Dunque l’intitolazione era quanto meno doverosa: a testimoniarlo è stato il livello elevato, per partecipanti e per luogo (Museo archeologico), della cerimonia di intitolazione del 12 giugno scorso. Noi del CDSC ne siamo stati fautori già dal 2002 quando lo proponemmo al Comune di Cassino tramite il sottoscritto, che era membro della Commissione per la Toponomastica – alla quale presentai la proposta e la relativa motivazione – e, successivamente, avanzammo richiesta ufficiale anche a nome dell’Archeoclub di…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Fernando Sidonio Intitolare una strada a don Angelo Pantoni è una cosa giusta e meritoria, anzi tardiva considerato quanto questo illustre monaco ha fatto per tutto il nostro territorio, ma ritengo fuori da ogni logica farlo a discapito della memoria dell’illustre matrona Ummidia Quadratilla. Forse è opportuno ricordare a chi di dovere chi essa fu, vista la leggerezza con cui è stata rimossa l’intitolazione della strada. Nacque da Gajo Ummidio Durmio Quadrato, che fu questore ai tempi di Augusto, proconsole in Siria e in altre importanti regioni dell’Impero, ed esercitò diverse cariche sotto gli imperatori Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone; Durmio Quadrato morì in Siria nell’anno 60 dopo Cristo. La matrona viene raccontata ai posteri negli scritti di Plinio il Giovane, precettore del nipote di Ummidia, in una lettera che lo stesso Plinio scrisse al suo amico Geminio. Un profilo biografico è…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Costantino Jadecola Per vederlo, è necessario recarsi a Tivoli, presso la sempre splendida cornice di Villa Adriana. Lì, infatti, nell’ambito della mostra “Tra luce e tenebre. Letti funerari in osso da Lazio e Abruzzo”, dal 24 aprile scorso è esposto in una delle sale dell’Antiquarium del Canopo, e lo sarò ancora fino al prossimo 2 novembre, quello che è già passato alla storia come “il letto di Aquinum” e che lo scorso novembre era già stato oggetto di una apprezzata presentazione al III Salone del restauro di Venezia. Si tratta di una straordinaria scoperta archeologica, o meglio, come scrive Marina Sapelli Ragni nella introduzione al catalogo della mostra1, di un “fortunato rinvenimento”2 avvenuto presso l’area di servizio Casilina Est dell’Autostrada Roma-Napoli durante i lavori di ampliamento dell’area stessa nel contesto di uno “scavo di archeologia preventiva” che ha portato alla luce una…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Giovanni Petrucci Dalle lettere del prof. Giannetti. Secondo il Ponari l’epigrafe C.I.L. X 5274/75 fu rinvenuta nel luogo chiamato Valleluce. Ai tempi di Roma chiamato semplicemente Lucus; l’addentellato valle, anzi Vallis o valles forse fu posteriore; ma forse il nome intero anche all’epoca di Roma era Vallis Luci, poi volgarizzato. Si rinvengono altri esempi. Quel lucus doveva essere consacrato ad una divinità, forse ad Ercole e ti dirò il perché. L’epigrafe in parola, e cioè quella riportata in C.I.L. X 5274/75 (forse rinvenuta in duplice esemplare, perciò citata con due numeri di serie) richiama quella riportata in C.I.L. X 5160, in Ponari a p. 17. Il richiamo è dato sia dal fatto che in ambedue viene citato P[VBLIVS] POMPONV[S], (che è quello stesso riportato in C.I.L. X. 5160: P[VBLIVS] POMPONVS, insieme col cognomen NOETVS) sia dall’interpretazione del primo rigo, che dovrebbe essere…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Maurizio Zambardi Dopo circa quattro anni ci si è accorti finalmente dell’interesse storico-archeologico dei siti su cui si è intervenuti1. Peccato però che ci si è accorti dell’importanza della struttura solo a lavori completati (anche se, a nostro avviso, non sono quelle che vengono chiamate “absidi” le strutture della chiesa di San Nicola ma ben altro e, comunque, non è questo il problema). Il tempo sta dando ragione a quanto andiamo da tempo sostenendo! Nel convegno “Vecchio centro di San Pietro Infine: quale futuro?”, tenutosi nel 2005, organizzato dall’Associazione “Ad Flexum”, avevamo sollevato il problema dell’importanza di una corretta impostazione metodologica e procedurale per la giusta valorizzazione dell’antico borgo di San Pietro Infine, distrutto durante l’ultimo conflitto mondiale2. Ricordiamo che al convegno parteciparono architetti, archeologi, storici dell’arte, direttori di musei, docenti di prestigiose Università italiane, rappresentanti dell’Associazione “Italia Nostra”, nonché due neo…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Gaetano De Angelis Curtis Fra le tante, importanti, questioni che si vennero a porre con l’Unità d’Italia dal punto di vista politico, amministrativo, economico, territoriale, o sull’uniformità degli ordinamenti legislativi per la costruzione del nuovo Stato unitario, se ne prospettarono anche alcune di un’importanza relativamente secondaria, per la cui risoluzione vennero emesse, dagli organi istituzionali del tempo, delle disposizioni specifiche. Un esempio è rappresentato dai casi di coincidenza della denominazione di città e paesi che entravano a far parte del nuovo Stato italiano. Infatti con il passaggio dai vari Stati preunitari al nuovo Regno d’Italia emerse la “necessità di una maggiore determinatezza nei nomi dei comuni, perché le molte omonimie nelle varie province degli antichi Stati erano causa di frequenti disguidi e di altri inconvenienti”. Come faceva osservare il prefetto di Terra di Lavoro con la circolare a stampa n. 6645, inviata…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Ferdinando Corradini A scuola ci hanno insegnato che l’attività prediletta dai Borboni di Napoli era di perseguitare i giacobini e i liberali. Nessuno ci ha mai detto, però, che l’ orditura stradale del Lazio meridionale – precedente alle odierne autostrada del Sole e “superstrade” – l’hanno realizzata loro. E ciò nonostante che di tali loro iniziative siano ancora ben presenti in situ le testimonianze. La costruzione della strada La prima di tali strade a essere realizzata fu quella che andava (e va) da Napoli a Sora. Il suo tracciato, nel tratto da Capua al cimitero di Arce, coincide – meno che nella zona di Teano – con la via Casilina e, dal detto cimitero, fino a Sora – a eccezione di una piccola variante nel territorio di Fontana Liri che vedremo meglio in seguito – con la Valle del Liri. Tale strada…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Fernando Riccardi Nelle regioni del sud Italia il brigantaggio è esistito praticamente da sempre. “I malfattori a Roma, chiamati ‘sicari’ e ‘latrones’, erano così numerosi e pericolosi che Silla introdusse la ‘lex Cornelia de sicariis’ per combatterli con pene severissime”1. I briganti venivano inchiodati sulla croce oppure dati in pasto alle belve negli spettacoli circensi. Un fenomeno antico, quindi, che affonda le sue radici assai indietro nel tempo. Fu, però, soprattutto nel decennio post-unitario (1860-1870) che il brigantaggio assunse proporzioni eclatanti che mai si erano registrate in precedenza. La rivolta infiammò tutte le regioni meridionali con la sola esclusione della Sicilia. Italiani del nord si trovarono a combattere una lotta aspra e fratricida contro italiani del sud. Le perdite furono notevolissime. Quelle subite dall’esercito piemontese impiegato in misura massiccia nell’attività di repressione, oltre 120.000 soldati, superarono, e di gran lunga, quelle fatte…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Costantino Jadecola Prese il via dalla campagna di Aquino la spedizione nell’agro romano del 1867 dei “volontari del Sud”, cui diedero il proprio contributo due patrioti dimenticati: Pasquale Pelagalli e Aristide Salvatori. La spedizione si concluse con la disfatta di Mentana. L’appuntamento era a Scardatore, un’appartata località della campagna di Aquino privilegiata dalla presenza di alcuni boschi. Limitrofa al territorio di Pontecorvo, dal cui centro urbano dista non più di quanto disti da Aquino, essa visse un’esperienza poco nota in occasione della spedizione garibaldina nell’agro romano del 1867 finalizzata alla conquista di Roma e, dunque, alla caduta dello Stato Pontificio che, com’è noto, mal si concluse per l’“eroe dei due mondi” in quel di Mentana il 3 di novembre dello stesso anno. Ad organizzare quell’appuntamento, in prossimità di una sua casella di campagna, era stato Pasquale Pelagalli, da un paio d’anni deputato…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Benedetto Di Mambro La cerimonia a Sant’Elia – ntensa cerimonia commemorativa, a Sant’Elia Fiumerapido martedì 20 maggio scorso, per la ricorrenza del 160° anniversario della tragica morte del filosofo e patriota risorgimentale santeliano, Angelo Santilli. Promossa dalla locale Pro Loco, la commemorazione ha avuto il convinto sostegno e patrocinio dell’Amministrazione Comunale, per interessamento degli Assessori alla Cultura e al Turismo Antonio Trelle e Giancarlo Vacca, oltre a quello della scuola media statale, intitolata proprio al Santilli, tramite l’impegno del dirigente scolastico prof. Graziuccio Di Traglia. La cerimonia ha avuto inizio al mattino, con raduno di studenti, autorità civili, militari e religiose, degli eredi del Santilli e di un gran numero di cittadini, in Piazza Antonio Riga dove, all’imbocco di Via Angelo Santilli è stata scoperta una nuova targa toponomastica marmorea, con su scritto: “Via/Angelo Santilli/1822-1848/Filosofo e Patriota”. Nella Chiesa di Santa Maria…

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Studi Cassinati, anno 2008, n. 2. Il 4 aprile scorso ci ha lasciati la splendida figura di avvocato e galantuomo, il nostro socio Ettore Petrolini. Con tanta tristezza ci uniamo al dolore della signora Vanda e dei figli Alessandro e Chiara. La sua dipartita è stata una grave perdita anche per noi del CDSC e per il Foro di Cassino. Ci piace ricordarlo con le parole del suo collega, avv. Luigi Montanelli, che nel discorso di commiato durante la cerimonia funebre in Cervaro ha così concluso: “È stata una splendida persona, per bene. Un signore, un galantuomo, un generoso. Ottimo avvocato e giurista, ha esercitato la professione con intemerata probità, retaggio della sua cultura e della sua educazione. La probità nel suo caso non era solo l’onestà, bensì una rigorosa delicatezza, un’abnegazione disinteressata, una nobiltà ed elevatezza di sentimenti che respingevano ogni azione in cui la virtù non potesse specchiarsi,…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Alberto Mangiante Il volumetto, ritrovato sul mercato antiquario, “Fiaccola (Bozzetti)”, di Giuseppe Musu, edito nel 1928, tratteggia, in vari episodi, le gesta dei Carabinieri Reali. Due capitoli sono dedicati proprio alla Scuola Allievi Carabinieri in Cassino. Riporto di seguito la trascrizione dei due brani che mostrano le vicende e le usanze in vigore nei primi anni venti del XX secolo. SEGUENDO IL BATTAGLIONE ALLIEVI CARABINIERI REALI IN MARCIA Una aggiustata al posto letto, una rapida passeggiata a sbalzi della spazzola, che saltella dal colletto al ginocchio e dal petto alla punta delle scarpe e… fuori di corsa, alla adunata nel vasto piazzale. C’è la marcia. Spiegatoci: per l’allievo carabiniere la marcia non rappresenta la leggendaria e temuta marcia del non meno leggendario fantaccino, dei tempi remoti, il quale, pur di scansarla escogitava tutti i mezzi possibili ed impossibili, simulando col famoso “marca…

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Studi Cassinati, anno 2008, n. 2. Ad iniziativa del Centro Documentazione e Studi Cassinati sabato 3 maggio scorso, in località Termine, al confine fra Piedimonte San Germano ed Aquino, è stato ufficializzato il riposizionamento della colonna di confine tra Piumarola, castello di Montecassino, e la contea di Aquino, alla quale è stata abbinata una stele in ricordo del compianto prof. Luigi Serra che, come si legge nell’iscrizione posta sulla stessa, “fortemente la volle ripristinata” ed alla quale lo stesso si era interessato anche con una approfondita ricerca pubblicata su Studi Cassinati (Anno VI , n. 2/2006). Determinante a tal fine è stato il contributo del comune di Piedimonte San Germano in persona del suo sindaco Domenico Iacovella e quello del presidente del Consorzio di bonifica “Valle del Liri” Franco Mastronicola unitamente alla disponibilità ed alla generosità del Sig. Vittorio Di Nardi che con l’aiuto del Sig. Tommaso Morelli aveva provveduto…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 2 di Sergio Saragosa Alle ore 10 del 22 giugno 2008, nella piazza antistante il monumentale Cimitero germanico della seconda guerra mondiale, nella frazione Caira, ha avuto luogo la cerimonia commemorativa della sanguinosa strage di Ciaculli, in provincia di Palermo, nella quale persero la vita il nostro concittadino Marino Fardelli ed altri sei tra carabinieri ed artificieri (vd. Studi Cassinati, II (2002) nn. 3-4, pagg. 181-187). Il 30 giugno dell’anno 1963, sul fondo Sirena tra Villa Abate e Ciaculli, fu rinvenuta un’autovettura Giulietta sul cui sedile posteriore era stata sistemata una bombola di gas collegata ad una lunga miccia. Durante le operazioni di disinnesco dell’ordigno venne aperto il portabagagli dell’auto nel quale era stata sistemata un’altra micidiale carica di esplosivo che causò la sanguinosa strage. Domenica mattina, in una giornata caldissima che costituiva metereologicamente l’unico legame tra la nostra frazione e il lontano paese…

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. di Emilio Pistilli Maria Renata Gargiulo, a cura di, Le politiche sociali del dopoguerra. L’assistenza postbellica a Vallemaio, Terzo Laboratorio di Didattica della Storia, con la collaborazione di Francesca Caruso, Comune di Vallemaio, Istituto Comprensivo “Don Bosco”, Sant’Apollinare, Vallemaio 2008, Tipogr. Francesco Ciolfi, Cassino, 2008; pagg. 32 illustr. b./n e col., f.to cm. 21×21; s. pr. Heikki Solin, a cura di, Le epigrafi della Valle di Comino, Atti del quarto convegno epigrafico cominese, Atina, Palazzo Ducale, 26 maggio 2007, Associazione “Genesi”, MMVIII, Tipogr. Ugo Sambucci 2008; pagg. 200 illustr. b/n, f.to cm. 17×24; s. pr. Marco De Nicolò, a cura di, Il Lazio contemporaneo. Politica, economia e società nel dibattito storiografico e nella ricerca storica, Franco Angeli Milano; pagg. 336, f.to cm. 15×23; ISBN 978-88-464-9511-2; € 25.00. Annale di storia regionale, Anno 2, 2007, Università degli Studi di Cassino, Laboratorio di storia regionale, Tipogr. Grafica Sud, Casalnuovo (NA), 2007;…

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. Il Direttivo Giovanni Petrucci Presidente Patrizia Patini Vice Presidente Alberto Mangiante Segretario Fernando Sidonio Tesoriere Giovanni D’Orefice Arturo Gallozzi Sergio Saragosa Guido Vettese Erasmo Di Vito Referente zonale Valle dei Santi Domenico Cedrone Referente zonale Valle di Comino Maurizio Zambardi Referente zonale nord Campania e Molise Emilio Pistilli Presidente Onorario ELENCO DEI SOCI 2008 Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Antonellis Antonio – Varese Alonzi Gino – S. Elia F. Rapido Apruzzese Benedetto – Caira Cassino Arciero Annamaria – Cervaro Arpino Gaetana – Cassino Beranger Eugenio – Roma Capuano Ermanno – Cassino Caratelli Flora – Cassino Cavaliere Lanni Maria – S. Angelo in Theodice – Cassino Catalano Renato – Acri (Cs) Cedrone Domenico – S. Donato V.C. Cofrancesco Dino – Genova Coia Marisa – Cassino Coreno Giuseppe – Minturno Corradini Ferdinando – Arce D’avanzo Giuseppe – Cassino D’Ermo Orlando – Cassino D’Orefice Giovanni – Cassino Dart, Laboratorio di…

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. Studi Cassinati, anno 2008, n. 3 di Claudia Cedrone Il primo giugno scorso si è tenuto all’interno del salone di rappresentanza del Palazzo Ducale di Atina il quinto convegno epigrafico cominese promosso dall’associazione culturale Genesi. Ad aprire gli interventi è stata la professoressa Rosalba Antonini, docente di Filologia italica all’Università di Urbino, che ha parlato della Tavola veliterna. La studiosa ha dimostrato come del celebre manufatto, singolarmente integro e con un graffito senza segmenti incerti alla lettura, risolta la provenienza veliterna, persistano dubbi circa l’originaria giacitura e funzione del reperto, di recupero secondario. Per la studiosa il testo offre innegabili difficoltà ermeneutiche, sia nel dettato, sia nell’interpretazione complessiva. Già l’incipit del bronzo, ‘deve declune statum’, necessita di adeguata messa a punto esegetica in sé e in rapporto ad ambiti referenziali prossimi individuati dalla tradizione degli studi. La professoressa ritiene necessario, inoltre, ripensare la qualifica ‘volsca’ che la vulgata assegna…

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