UNA CISTERNA DI UNA VILLA RUSTICA ROMANA DI EPOCA REPUBBLICANA PRESSO SAN PIETRO INFINE: LA «GROTTA DI SABATINO»
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Maurizio Zambardi Percorrendo Via Annunziata Lunga, dopo la curva a gomito, denominata “curva di Vaccariello”, a circa 80 metri sulla sinistra salendo si può accedere ad una strada intercomunale che collega San Pietro Infine con San Vittore del Lazio, stradina che porta anche all’impianto sportivo del paese. Imboccata la strada, a soli 50 metri, voltando a destra, si accede ad un’altra stradina interpoderale che sale lungo le pendici di Monte Sambùcaro tra verdeggianti oliveti. Dopo alcune curve, e dopo aver percorso circa 300 metri, a quota 200 metri circa, si arriva nei pressi di un sito di notevole interesse archeologico, caratterizzato dalla presenza di un lungo e stretto ambiente artificiale voltato a botte, noto come «Grotta di Sabatino». Dal rilievo e dall’analisi degli elementi presenti nella grotta, e delle…
QUANDO IL MELFA PASSAVA PER AQUINO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Costantino Jadecola† Oggi Mèfete è una applicazione del web utilizzata per vari usi. Un tempo, invece, era una Dea. Una Dea di origine osca, poi fatta propria dai Sanniti, che, pare, fosse «colei che sta nel mezzo», ovvero che «presenzia ai dualismi»: insomma, la protettrice delle sorgenti, dove l’acqua che sgorga passa dalla terra all’aria. Dunque, della vita e della morte, del giorno e della notte, del caldo e del freddo. Ma anche degli armenti, dei campi e della fecondità. Ma sarà davvero così? C’è, infatti, chi sminuisce il tutto asserendo, invece, prosaicamente che Mèfete, o Mefite che dir si voglia, altro non è che un termine che «significa odore che emana dalle mofete e da acque solforee o corrotte. Per estensione letteraria significa aria malsana, irrespirabile, perché impregnata…
PIGNATARO INTERAMNA: UNA MONETA DI ROBERTO D’ANGIÒ DALLA MASSERIA TERMINE
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Angelo Darini Lungo la strada provinciale 152 che collega Pignataro Interamna ad Aquino, oltrepassata l’area urbana dell’antica Interamna Lirenas1, dopo il Santuario Extraurbano2, al Km 7,300 sulla destra c’è la strada che porta alla masseria Termine (Fig. 1). Durante lavori di risistemazioni idrauliche, si è rinvenuta in loco una moneta del regno di Napoli (1302-1816). La moneta reca al dritto (Fig. 2) entro due cerchi perlinati. Il re coronato, seduto frontalmente tra due protomi di leoni, tiene nella destra lo scettro gigliato e nella sinistra protesa il globo crucigero. Al rovescio (Fig. 3) reca fra due cerchi perlinati. Croce gigliata, filettata, accantonata da quattro fiordalisi, negli angoli contro le braccia della croce quattro piccoli cunei3. La moneta di elegante fattura, è un carlino d’argento di Roberto d’Angiò (1278-1343) detto…
LA ROCCA JANULA NEGLI STUDI DI EBHARDT E PATERNA BALDIZZI
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Alberto Mangiante Tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900 la Rocca Janula, l’edificio medioevale che domina la città di Cassino, attirò l’attenzione di due eminenti architetti: il tedesco Bodo Ebhardt, per alcuni suoi studi sull’architettura, e Leonardo Paterna Baldizzi, dirigente dell’Ufficio manutenzione e conservazione dei Monumenti della Provincia di Caserta di cui, all’epoca, Cassino faceva parte. Bodo Ebhardt era nato a Brema il 5 gennaio 1865, figlio di un produttore di mobili e uomo d’affari. Frequentò le scuole a Soukt Goarshamsen dove rimase affascinato dalla presenza dei castelli di quella zona. Dopo la laurea divenne apprendista commerciale a Brema, lavoro che ben presto abbandonò trasferendosi successivamente a Berlino. Qui nel 1890 aprì un proprio studio di architettura specializzandosi nella ricerca e nel restauro di vecchi castelli, conquistando…
ATINA: UN ARCHIVIO INEDITO IN CASA PALOMBO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Emilio Pistilli Un fondo di 75 pergamene e 260 fascicoli cartacei manoscritti costituiscono solo una parte dell’archivio di casa Palombo di Atina. La famiglia Palombo, discendente dal capostipite Giovanni Palombo, sindaco di Atina tra il 1506 e 1507, annovera tra i suoi antenati Marcantonio Palombo (1575-1640), autore dell’importantissima Ecclesiae Atinatis Historia1. I suddetti documenti, tutti inediti, sono custoditi nel palazzo Palombo in piazza Marconi. Le pergamene e i fascicoli sono il lascito di qualche notaio di famiglia, dal momento che contengono originali o copie di atti notarili di compravendita, di permute, di cessioni, tutti relativi a terreni e fabbricati, nonché lasciti testamentari. I fascicoli cartacei vanno dal 1659 al 1910, ma ve n’è uno del 1565 che riproduce uno strumento del 1339. Nel 1996, consenziente Luigi Palombo (“Gigino” per…
LE ANIME DELLA «TERRA DELLI COLLI» NEL 1706
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Alfredo Incollingo Il più antico Stato delle Anime di Colli a Volturno (Is) era stato redatto dall’arciprete don Pietro Cimorelli «sotto il primo maggio» 1706, come si legge dal frontespizio del censimento1. Successivamente, il documento era stato inviato all’abate di Montecassino, sotto la cui giurisdizione rientravano le diocesi dell’antica abbazia di San Vincenzo a Volturno a partire dal 17022. Lo Stato delle Anime collese del 1706 rispetta in parte le norme redazionali stabilite nel Rituale Romanum (1614) di papa Paolo V, con il quale erano stati istituiti gli Status Animarum3. Ogni parrocchia era obbligata a censire i fedeli e le loro famiglie in questi documenti a cadenza regolare4 e prima della Pasqua per appurare l’adempimento al sacramento eucaristico e a quello della confermazione. L’arciprete scriveva per chiudere lo Stato…
L’OCCUPAZIONE TEDESCA A PIGNATARO INTERAMNA NEL DIARIO DELL’ING. GIUSEPPE ALBERTO PALMIERI: SETTEMBRE 1943 – GENNAIO 1944
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Francesco Di Giorgio Sembra ieri. Il ricordo è vivo nelle persone più anziane e nei giovani che hanno vissuto dei racconti dei nonni. Eppure sono passati ottanta anni. La città di Cassino che della seconda guerra mondiale ha ereditato il poco glorioso titolo di «Città martire», si accinge a programmare eventi e manifestazioni che ci riportano al Ricordo e alla Memoria. La seconda guerra mondiale, furia distruttrice per l’intera Europa, si fermò in questi territori per diversi mesi dove, sulla cosiddetta linea Gustav, si confrontarono gli eserciti di tutto il mondo. Pignataro Interamna, al centro della valle del Liri nel Cassinate, fu uno dei Comuni che, di questi eventi, si trovò a pagare un tributo importante e significativo: distrutto al 93% del suo patrimonio abitativo e infrastrutture agricole; oltre…
LATIFONDI “VIRTUOSI” A PIGNATARO INTERAMNA NELL’ITALIA POSTUNITARIA: I FRUTTETI DELLA «MARCHESELLA»
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Francesco Di Giorgio Giuseppe De Monaco (Pignataro Interamna 1841 – Napoli 1921), dell’antica famiglia nobiliare napoletana con profonde radici in Cassino e Pignataro Interamna, coniugato con donna Letizia Cavalcanti dei marchesi di Verbicaro, fu un fine giurista dell’Italia post unitaria e principe del foro di Napoli. Viveva prevalentemente a Cassino nel palazzo di famiglia la cui costruzione risaliva ai primi anni del ‘700. Da qui seguiva diligentemente anche i suoi impegni politici in qualità di eletto al Consiglio provinciale di Terra di Lavoro. In questo palazzo prima di lui erano vissuti Palmerino De Monaco e la sua numerosa prole. In esso vi erano custoditi antichi documenti di famiglia e incartamenti di alto valore culturale, andati persi durante la Seconda guerra mondiale quando il palazzo fu raso al suolo dai…
IL MIO SOGNO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Alberto Mangiante Come sempre mi ritrovo a passeggiare per Corso della Repubblica e nell’attraversare via del Carmine la mia attenzione è attratta da una folla di persone che si attardano davanti all’Istituto delle Stimmatine. Mi soffermo a guardare e noto molta gente che entra in questo edificio, costruito nel 1932 su progetto dell’ingegnere Edoardo Patini grazie al piccolo obolo raccolto con fatica dalle suore e ricostruito, dopo essere parzialmente sopravvissuto dalla distruzione della guerra, com’era e dov’era. Mi accodo e noto che vi è qualche cosa da inaugurare. Incuriosito entro e domando che succede, scoprendo che, ahimè, dopo circa 180 anni l’istituto ha chiuso i battenti, vuoi per mancanza di alunni e soprattutto mancanza di suore, ma anche, e soprattutto, con la totale indifferenza di tutte le istituzioni civili…
PICCOLI RICORDI
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Alberto Piccirilli* Il paese natio – S. Giovanni Incarico – è costituito da un pugno di case abbarbicate ai piedi di una collina facente parte della catena montuosa dei Monti Lepini sulla quale svetta il piccolo santuario della Madonna della Guardia: immagine che veglia su tutti gli abitanti dei paesi e borghi della valle del Liri ed è adorata e meta di pellegrinaggio nella prima domenica di giugno durante una lunga e suggestiva processione che dal monte procede lungo i tornanti della strada, fino alla chiesa parrocchiale. Il paese è situato sul lato destro della valle del Liri ed è attraversato dalla strada statale che congiunge la Casilina-Ceprano all’Appia-Itri. Il panorama che si intravede comprende e racchiude quasi l’intera valle: dalla Rocca d’Arce ad Arce, quindi man mano Castrocielo,…
LA SOCIETÀ CARTIERE MERIDIONALI E LE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA A ISOLA LIRI NEL FEBBRAIO 1949
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Gaetano de Angelis-Curtis L’area dell’alta Valle del Liri ricompresa nel triangolo Sora-Isola Liri-Arpino è storicamente una delle più industrializzate del Mezzogiorno d’Italia. In specie per Isola Liri che, a partire dall’inizio dell’Ottocento, divenne uno dei maggiori centri produttivi con numerose industrie cartarie che vi furono installate a opera della borghesia imprenditoriale, in particolare quella francese. L’insediamento fu facilitato anche dalla congiuntura favorevole delle risorse naturali presenti (acqua dei fiumi Liri e Fibreno e di torrenti secondari, abbondante e a una temperatura ottimale per la produzione, oltre a legno da alberi), con gli stabilimenti che nel corso dei decenni successivi furono ammodernati e ampliati, divenendo tra i più avanzati d’Europa e cambiando pure proprietà. Fra le industrie operanti a Isola Liri vi era la Società Cartiere Meridionali che nel corso…
«ANCHE COSÌ SI DIFENDE LA CULTURA» ELIO VITTORINI E LA MALARIA NEL CASSINATE
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Tommaso Di Brango 1. A pagina 4 del numero 19 del «Politecnico», pubblicato il 2 febbraio 1946, Marcello Cora dà notizia dell’interesse mostrato dal V Congresso del Pci nei confronti delle dure condizioni in cui versa la Cassino postbellica. Dopo una prima parte dedicata a una presunta «razza italiana dei confinati», che secondo l’autore avrebbe contribuito a produrre una «santa unità» nel Bel Paese, lo scritto – che di fatto è una missiva1 – afferma che, a ridosso delle ultime sedute del Congresso, l’ex partigiana Teresa Noce ha raccontato quel che ha visto a «Montecassino» con addosso l’aria di chi «viene da un naufragio»: La popolazione è senza indumenti, senza tetto, alla fame, morente di malaria. La notte, fin dove l’occhio arriva, ardono i fuochi intorno a cui i…
LA VIOLENZA*
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Fred Vittiglio – Fernando Fiorillo Rileggiamo … pagine di storia edite ma poco note Si propongono due brani di un testimone delle vicende post belliche rievocate in un volume dal titolo emblematico: Le bombe sono quelle cadute su Cassino ma anche quelle che non esplosero e che provocarono altri morti e lutti nella ricostruzione. La malaria è la malattia con più alta diffusione che infierì e mieté altre vittime. Coraggio fu quello dei padri e delle madri ricostruttori del territorio che operarono in una situazione difficilissima e precaria, tra sofferenze, difficoltà, con pochissime risorse economico-finanziarie e scarse prospettive occupazionali. Coraggio fu quello degli uomini, delle donne, dei figli che furono costretti a lasciare per necessità di sopravvivenza e con la riapertura della valvola dell’emigrazione iniziarono una nuova, difficile, vita…
ANACLETO VERRECCHIA: SAGGISTA – FILOSOFO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Franco Di Meo Nasce a Vallerotonda in provincia di Frosinone il 15 settembre 1926; qui trascorre la sua fanciullezza e frequenta le prime classi elementari e prosegue gli studi superiori, fino al liceo, presso l’Abbazia di Montecassino. Sono questi gli anni del secondo conflitto mondiale e di tutte le vicissitudini legate alla battaglia di Cassino; avvenimenti che Verrecchia vive pesantemente. Durante il bombardamento alleato del Monastero muore la madre, colpita da una bomba e, da quanto riferitoci, proprio in sua presenza. Al termine della guerra, a circa 19 anni, si trasferisce a Torino dove inizia i suoi studi universitari nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. Nel 1950 – a 24 anni, viene nominato guardiaparco e, per circa tre anni, dal 1950 al 1953, svolge tale incarico nel Parco…
ATTIVITÀ DEL CDSC-APS
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Venerdì 20 gennaio 2023 presso l’Auditorium dell’IIS «Medaglia d’oro» di Cassino si è tenuto un interessante incontro con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Roma dal titolo Footprints in the battlefield trails MONTECASSINO. Dopo i saluti di benvenuto del dirigente scolastico Marcello Bianchi e degli assessori del Comune di Cassino Maria Concetta Tamburrini e Danilo Grossi, sono intervenuti Andreas Krüger (capo Ufficio Culturale Ambasciata Repubblica Federale di Germania in Roma), Gaetano de Angelis-Curtis del Lab. «Spazio Tempo Strutture» dell’Università degli Studi di Cassino e Pino Valente dell’Associazione Cassino M.I.A. 1944 ________________________________________________________________________________ Domenica 22 gennaio 2023 ha avuto inizio il ciclo di incontri denominato Quattro convegni per quattro battaglie. Il primo incontro, dedicato a Cassino 22 gennaio 1944: arriva la guerra ai primi di gennaio …!, è iniziato con la…
IN MEMORIA DEL MAGGIORE PILOTA SECONDINO PAGANO*
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Il 28 aprile 1957 il maggiore Secondino Pagano e il presidente del Cai di Sondrio Luigi Bombardieri tentarono un’impresa ardimentosa raggiungendo una quota impensabile a quei tempi per un elicottero, quattromila metri, come pionieri per aprire nuove tecniche di soccorso alpino portato tramite, appunto, un elicottero, un mezzo aereo capace di intervenire tempestivamente, recuperare e trasportare a valle in caso di bisogno in alta quota. Oggigiorno è divenuta una prassi consolidata ma oltre sessant’anni or sono era tutta da sperimentare tant’è che i due persero la vita nell’incidente dell’elicottero pilotato da Secondino Pagano. Per ricordare le due importanti figure il Centro documentazione studi cassinati-Aps ha inteso organizzare il 27 marzo 2023, nell’ambito delle manifestazioni del «Centenario dell’aeronautica italiana», una giornata di ricordo in collaborazione con il Comune di Cassino,…
LA METEOROLOGIA DI IERI – DI OGGI – DI DOMANI
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf La Sezione dell’Associazione Arma Aeronautica di Cassino, nell’ambito delle celebrazioni del centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, ha inteso organizzare, in sinergia con il Comune di Cassino e l’Università degli sudi di Cassino e del Lazio Meridionale e in collaborazione con il Centro documentazione e studi cassinati-Aps, un convegno su «La meteorologia di ieri – di oggi – domani» che si è tenuto il 10 maggio 2023 nell’Aula Magna «Federico Rossi» dell’Università di Cassino. I lavori sono stati aperti dai saluti dal cav. Dario Vendittelli, presidente AAA Cassino, dall’on Pasquale Ciacciarelli, assessore regionale, dal dott. Enzo Salera, sindaco di Cassino, e dal prof. Marco Dell’Isola, magnifico rettore dell’Ateneo di Cassino. Le relazioni sono state svolte da Gaetano de Angelis-Curtis (Cdsc-Aps) su La meteorologia di ieri; dal Ten. col. Daniele Mocio…
IL CDSC-APS FA MEMORIA 10 SETTEMBRE 1943 – 10 SETTEMBRE 2023 OTTANTESIMO ANNIVERSARIO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf In occasione dell’ottantesimo anniversario del primo bombardamento di Cassino, avvenuto il 10 settembre 1943, solo due giorni dopo l’annuncio dell’Armistizio, il Cdsc-Aps ha inteso ricordare, come lodevolmente fa ormai da anni, le oltre cento vittime innocenti di quel primo drammatico evento nonché le altre innumerevoli, civili e militari, dei successivi mesi di guerra, con una Santa Messa di suffragio celebrata nella chiesa di S. Antonio da don Benedetto Minchella. Il 10 settembre 1943 è dunque la data in cui ha avuto inizio il calvario di Cassino e Montecassino e di tutto il territorio circostante. La situazione andò progressivamente e inesorabilmente peggiorando fino all’annientamento totale, con gli eventi che si susseguirono a ritmo incalzante: 09 luglio 1943, sera: bombardamento dell’aeroporto di Aquino 08 settembre 1943 ore 17.30: da Radio Algeri il generale…
CASSINO: SCOPERTA UNA LAPIDE IN RICORDO DELL’ARCH. GIUSEPPE POGGI
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Il dieci settembre scorso, nell’ambito delle manifestazioni a ricordo dell’ottantesimo anniversario del primo bombardamento subito dalla città di Cassino (10 settembre 1943) è stata scoperta una lapide fatta apporre dal Centro documentazione e studi cassinati in ricordo dell’arch. Giuseppe Poggi (1903-1995) che giunto da Roma subito dopo la liberazione della città per attendere alle opere di ricostruzione di Cassino e di Montecassino cui si legò professionalmente e affettivamente. Proprio riconoscendo l’attività che svolse nelle difficili fasi di riedificazione il Cdsc-Aps, su sollecitazione di Alberto Mangiante, ha inteso ricordarlo indelebilmente in una data simbolo per la «città martire» con un manufatto tangibile e concreto affisso sulla parete esterna della Chiesa di S. Antonio, lungo il Corso della Repubblica, che proprio l’arch. Poggi aveva fatto realizzare. Alla semplice ma suggestiva cerimonia ha…
IL GENERALE DI CORPO D’ARMATA PASQUALE ANGELOSANTO A CERVARO*
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Il 22 settembre 2023 Cervaro ha avuto l’onore di ospitare nella sua Chiesa di Santa Maria Maggiore, il generale di corpo d’armata Pasquale Angelosanto, comandante del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri (Ros) e figura di spicco nel campo della lotta alla criminalità organizzata, colui che ha avuto il pregio di assicurare alla giustizia tanti mafiosi come Matteo Messina Denaro (scomparso due giorni dopo l’evento di Cervaro). L’incontro è stato organizzato dal «Centro documentazione studi cassinati-Aps» in collaborazione con l’Associazione culturale «Il Cenacolo» di Cervaro e con gli avv. Giuseppe Lambro e Otello Zambardi con quest’ultimo che ha presieduto il convegno. Dopo i saluti di Carlo Mario Musilli, sono intervenuti Gaetano de Angelis-Curtis e il gen. dell’Esercito Giorgio Di Pasquale. Davanti ad alte autorità militari e politiche, a numeroso pubblico…
LA SCOMPARSA DI GUIDO VETTESE FONDATORE DEL CENTRO DOCUMENTAZIONE E STUDI CASSINATI
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf La scomparsa di Guido Vettese fondatore del Centro Documentazione e Studi Cassinati 08 dicembre 1937 – 30 settembre 2023 È stato uno dei fondatori del sodalizio, poi attivo animatore, nonché tesoriere e componente del Direttivo, gran cultore di storia locale, profondamente legato al territorio, alle sue vicende, alle sue trazioni, ai suoi costumi, sempre pronto ad attivarsi e a offrire il suo contributo per iniziative culturali tangibili capaci di dare lustro a Cassino, che ne ricordassero il suo passato, i suoi trascorsi e i suoi abitanti in particolare le vittime della guerra, i pionieri della ricostruzione, coloro che furono capaci di riavviare la vita generando la rinascita della città martire e poi quelli che furono costretti a lasciare la terra d’origine. è stato anche autore di approfonditi articoli e studi…
L’ARMA DEI CARABINIERI A CASSINO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Gaetano de Angelis-Curtis Il Corpo dei Carabinieri fu istituito a Torino con Regio Decreto del 13 luglio 1814 da re Vittorio Emanuele I di Savoia. Era uno speciale corpo militare formato da uomini a piedi e a cavallo, sorto con il compito di mantenere il controllo della sicurezza interna dello Stato e dei cittadini, nonché l’ordine pubblico con una presenza capillare nei vari paesi e città. Era nato nell’allora capitale sabauda del Regno di Sardegna e non aveva corrispondenza negli altri sei Stati in cui era divisa allora l’Italia. Nemmeno nel Regno delle Due Sicilie che aveva come capitale Napoli (cui apparteneva anche il territorio del Cassinate), dove operavano altre forze di polizia come la «Gendarmeria». Re Vittorio Emanuele I aveva scelto per il nuovo corpo militare la denominazione…
RECENSIONI BIBLIOGRAFICHE
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Emilio Pistilli, Lo Statuto di San Germano – odierna Cassino – dell’Abate Tommaso I 1285/1288. Un modello di organizzazione urbana in pieno Medio Evo, Centro documentazione e studi cassinati-Aps, Cassino 2023, pagg. 103, illustr. col. e b./n.; f.to cm. 17×24; ISBN 978-88-97592-66-2 Nel corso di tre millenni vari sono stati gli insediamenti abitativi che si sono succeduti: Casnar(?)-La Folcara-Casinum-S. Pietro a Monastero-Eulogimenopoli-S. Germano-Cassino. Man mano la dislocazione degli abitati si è spostata salendo sulle prime pendici del monte Cassino (ma con edifici di culto fin sulla sommità dell’acropoli) e giungendo sui contrafforti del colle Janulo e infine nella piana ai suoi piedi. Molti sono i fatti, gli eventi succedutisi nella trimillenaria storia delle città di Cassino che sono andati persi, distrutti, dimenticati, al pari di vicissitudini, vicende, e poi strutture,…
ADDIO COSTANTINO JADECOLA, LO STORICO CON LA I LUNGA*
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf di Alessio Porcu Con la i lunga e non quella normale: perché a lui le cose ordinarie non piacevano. Gli lasciavano il sapore della banalità, del già visto: della replica che per quanto ben fatta non è mai uguale all’originale. Sarà per questo che Costantino Jadecola ha sempre scelto di vivere sotto la luce dell’inedito. A costo di doverlo scrivere lui. Sarà per questo che ha scritto migliaia di pagine. Che hanno fatto di lui uno dei pochi esempi di uomo di due epoche: ancorato nel passato e proiettato nel futuro. Perché pochi hanno scavato, scoperto e scritto della storia di Ciociaria in maniera tanto approfondita e completa; nessuno ha saputo farlo scrivendone sulla carta dei quotidiani, su quella dei libri, spiegandola sul tubo catodico delle neonate televisioni locali, sul…
BENVENUTO NELLA TERRA SANCTI BENEDICTI A DOM ANTONIO LUCA FALLICA 193° ABATE DI MONTECASSINO
«Studi Cassinati», anno 2023, nn. 2-3 > Scarica l’intero numero di «Studi Cassinati» in pdf > Scarica l’articolo in pdf Dom Antonio Luca Fallica, 193° abate di Montecassino nominato da papa Francesco il 9 gennaio 2023, si è insediato definitivamente il 13 maggio 2023. Dom Antonio Luca Fallica è nato nel 1959 a Ripatransone (Ascoli Piceno). Ha maturato la sua fede e la sua scelta monastica nella Chiesa di Ancona, città in cui la sua famiglia si era trasferita nel 1971 e dove è cresciuto. Nella città marchigiana si è formato nell’Azione Cattolica, nella quale è stato responsabile prima del Movimento Studenti e poi del Settore Giovani. Nel 1985 si è laureato in Giurisprudenza e dopo aver maturato una breve esperienza lavorativa nell’ambito della cooperazione culturale è entrato nel monastero benedettino di Praglia (ubicato nel Comune di Teolo, in provincia di Padova, due anni prima che vi facesse il…
ANNO 2023 NN. 2-3
STUDI CASSINATI Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionaleAnno XXIII, nn. 2-3, Aprile-Settembre 2023 >Scarica il pdf IN QUESTO NUMERO: Pag. 83 Benvenuto nella Terra Sancti Benedicti a Dom Antonio Luca Fallica 193° abate di Montecassino. “ 88 M. Zambardi, Una cisterna di una villa rustica romana di epoca repubblicana presso San Pietro Infine: la «Grotta di Sabatino». “ 96 C. Jadecola†, Quando il Melfa passava per Aquino. “ 110 A. Darini, Pignataro Interamna: una moneta di Roberto D’Angiò dalla Masseria Termine. “ 106 E. Pistilli, Atina: un archivio inedito in Casa Palombo. “ 113 A. Incollingo, Le anime della «Terra delli Colli» nel 1706. “ 116 A. Mangiante, La Rocca Janula negli studi di Ebhardt e Paterna Baldizzi. “ 119 F. Di Giorgio, Latifondi “virtuosi” a Pignataro Interamna nell’Italia postunitaria: i…